Domenica, 16 Giugno 2024 06:39

In morte di Franco del Chicca In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

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majo-seconda-media-150x150.jpg(Gmajo) – È con profondo dolore che apprendo della scomparsa di Franco Del Chicca, simbolo della pallavolo a Parma, come il padre Renzo: ne parlo su queste colonne non solo perché è molto noto ed amato in città, anche per la squisita simpatia che lo ha sempre contraddistinto, ma anche perché ha avuto la ventura di essere mio insegnante di educazione fisica, ai tempi (felici) delle medie all’Istituto Salesiano San Benedetto (qui sotto la Seconda C, 1977).

Non sono mai stato un gran atleta, nonostante fino attorno ai 50 sia riuscito a sfoggiare un fisico (quasi) invidiabile, al di là dei muscoli poco scolpiti e di una tartaruga mai apparsa in zona ombelicale ma pur sempre senza panza che tanto fa oggi uomo di sostanza: anche allora mi piaceva descrivere gli sforzi fisici degli altri (ricordo “radiocronache” registrate delle varie partite dei miei compagni spesso sul cemento o sui quadrelli dei cortili, talora sullo splendido manto verde regolamentare) più che effettuarli personalmente e di questo doveva essersi accorto il Prof, anche se, clemente, non infieriva.

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Meglio di lui avrebbero fatto al Ginnasio Liceo (Sant’Orsola), dove ero tacitamente esentato dalle lezioni di ginnastica (ci prestava la palestra di via Kennedy l’Università, oppure en plein air al Parco Ducale), tanto sapevano che andavo nel vicino Ospedale Vecchio a trasmettere per Radio Pilotta Eco Radio: il compromesso era l’accettare un voto basso, in cambio della libertà… E peggio di me avrebbe fatto il mitico Tanzi (Giulio) quando riuscì, unico nella storia, a far perdere le staffe al povero Del Chicca, a cadere dal quadro svedese. Sinceratosi che non si fosse fatto fortunatamente niente (non si sa perché, ma i bambini sembrano di gomma…), il nostro si lasciò andare ad una serie di impronunciabili improperi, alcuni dei quali gli rimasero, come soprannome, cuciti addosso fino ad oggi, anche se la censura mi impedisce di appuntarli qui ora.

 

Fatale al prof. Del Chicca, che nel 2016 ricevette l’attestato di Civica Benemerenza durante il Sant’Ilario, un incidente occorsogli nei giorni scorsi, investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta. Purtroppo nonostante il prodigarsi dei medici del Maggiore, le ferite riportate sono state fatali e nella notte è spirato.

Così lo ricorda, in un post, l’assessore Marco Bosi: “Che notizia terribile, sono veramente senza parole. Di Franco ricordo soprattutto i modi gentili, sempre una parola di sostegno, dal primo giorno in cui sono diventato Assessore allo Sport. Non a caso era benvoluto da tutti, non solo per il cognome che portava, ma per il modo in cui ha dedicato la sua vita ai giovani e allo sport. Ci mancherà.”

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Del Chicca era stato insegnante di intere generazioni di ragazzi in varie scuole cittadine, oltre che allenatore dei volley: molti pallavolisti cui aveva insegnato i fondamentali sarebbero poi approdati ad alto livello: così lo ricorda il Circolo Inzani: “Siamo affranti ed estremamente dispiaciuti nel dover comunicare che  purtroppo il nostro allenatore Franco Del Chicca, benemerito, a causa di un incidente è venuto a mancare. Colonna portante della pallavolo nazionale e locale, nella nostra società da diversi anni, ha contribuito allo sviluppo della disciplina seguendo le orme di suo padre Renzo, pioniere del volley italiano, Tutti i dirigenti e gli atleti della Polisportiva Inzani si stringono al dolore immenso dei familiari.
Ciao Franco!”

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Tre anni fa Carlo Alberto Cova, per i Veterani dello Sport, in collaborazione con l’Associazione Pallavolisti Parmensi e il comitato territoriale Fipav, aveva registrato con lui (arrivato proprio in bicicletta…), negli amati spazi del San Benedetto, un video reportage nel ricordo del grande volley parmigiano transitato anche di lì, grazie a lui e al padre Renzo. Gabriele Majo

 

1 V https://youtu.be/NrZ4z_iL-yo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".