Mercoledì, 15 Maggio 2024 06:38

Il caro vecchio Tardini non lascia, ma raddoppia… In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

(Gmajo) – Saranno contenti quelli del Comitato… L’orda di tifosi che si porta appresso la Serie A, non pioverà sul quartiere Cittadella solo due volte al mese, salvo infrasettimanali e coppa Italia, cioè in concomitanza con le partite del Parma Calcio: per la parte iniziale della stagione, infatti, il flagello potrebbe ripetersi ogni weekend se si confermasse l’ipotesi – avanzata nei giorni scorsi dal Corriere del Ticino – che il Tardini possa ospitare le partite anche dell’altra neopromossa, il Como, durante i lavori di adeguamento del Sinigaglia.

 

Singolare destino quello della struttura di Piazzale Risorgimento che, dal rischio di non ospitare neppure un match della serie A 2024-25 – prima degli ultimi ritardi che hanno procrastinato l’inizio dei lavori tra 12 mesi, l’opera di demolizione e ricostruzione avrebbe dovuto coincidere con la fine di questa stagione – passa a quello di raddoppiare, appunto sommando a quelle dei Crociati anche le gare dei lariani.

 

Non sarebbe la prima volta che lo storico impianto di Parma, che quest’anno celebra il proprio centenario – festeggiato, tra l’altro, con l’uscita del libro Il Tardini di Parma – Uno stadio, una città”, in cui il direttore della Gazzetta di Parma Claudio Rinaldi, appunta che oggi “è il quarto stadio più antico in Italia tra quelli tutt’ora utilizzati: solo il Ferraris di Genova, il Penzo di Venezia e l’Arena Garibaldi di Pisa hanno una storia più lunga alle spalle”, anche se sarebbe bene farlo sapere a chi su internet, dopo Marassi, cita, dimenticando l’Ennio, il Meazza di Milano (1926), il Dall’Ara di Bologna (1927), il Franchi di Firenze (1931) e l’Olimpico di Roma (1937). Piuttosto considererei il Picco di La Spezia che è del 1919…) – ospiterebbe, provvisoriamente, un altro club: nella stagione 2019-2020, infatti, l’Atalanta giocò le prime gare casalinghe al Tardini (con qualche polemica dei Boys che si videro occupata la Bagnaresi), per via dei lavori di rifacimento della Curva Nord Pisani allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, oggi ribattezzato Gewiss Stadium, e, nell’antichità, Brumana.

 

Come già avvenuto per gli orobici, anche i lariani giocherebbero nell’arena ducale lo stretto tempo necessario dei lavori: se, però, quelli dello stadio dell’Atalanta si sapeva fossero ben circoscritti (vantaggio del procedimento a stralci, che, viceversa, ha la controindicazione della durata eterna prima della conclusione), differentemente, ad ora, sarebbe difficile quantificare la provvisorietà del Tardini come sede degli incontri casalinghi del Como. Il Giuseppe Sinigaglia (1925, e si vedono tutti…), come abbiamo avuto modo di constatare personalmente, è piuttosto fatiscente: va bene rattopparlo, ma quanto ci vorrà per raggiungere i crismi, sia pure in deroga, per ottenere l’agibilità delle istituzioni del calcio che pongono criteri piuttosto ristrettivi al riguardo?

 

Il Tardini, però, sarebbe in concorrenza anche con altre sedi per ospitare il Como: esiste la suggestiva ipotesi Cornaredo di Lugano, avanzata da Sky, anche se difficilmente la Figc accetterà un sito estero, benché a soli 40′ di distanza. Si fanno anche i nomi di Cremona e Novara, da escludere, invece, per motivi campanilistici Monza, Brescia e anche Bergamo, considerati anche i frequenti impegni europei della Dea.

 

Giocare al Sinigaglia resta la priorità per la neopromossa società, anche se, come dichiarato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 dal direttore sportivo  Carlalberto Ludi, non si può escludere un piano B“Lavoreremo tantissimo, c’è già un progetto di rifacimento dell’intero impianto. La famiglia Hartono ha dimostrato di poter fare tantissime cose. Il Sinigaglia è uno degli stadi più belli d’Europa, è unico e vogliamo intervenire subito sull’impianto in modo che sia congruo per la Serie A. La disponibilità dell’amministrazione comunale c’è, la volontà della proprietà c’è: è solo una questione di tempo. Speriamo di farci trovare pronti per l’inizio del campionato. Piano B? Stiamo analizzando ancora diverse opzioni. Preferisco non sbilanciarmi perché non dipende solo dai club, anche da Prefettura e Questura. Abbiamo una buona rete politica e anche buone relazioni con altri club, troveremo una soluzione”.

 

Si tratta, però, di agire in fretta, poiché le date inderogabili sono piuttosto ravvicinate: StadioTardini.it risulta che potrebbe esserci un’apertura al Como da parte del sodalizio Crociato, anche ancora se non si sarebbe mosso nulla al riguardo. La situazione è illustrata molto bene nell’articolo di Paolo Moretti su La Provincia, che spiega come si potrebbero ricavare i 3.000 posti al momento mancanti al Sinigaglia e conclude “i lavori da fare sono tanti e importanti. Ma nulla è impossibile. Bisogna però fare in fretta, anche perché ulteriori deroghe sono previste per chi avvia i lavori di sistemazione dello stadio entro la fine della stagione. E visto che in serie B si devono ancora giocare i play off…”

 

Deroga, lessema spesso in auge nella penisola pallonara: sempre la Provincia ammette come una norma del 2005sembra quasi scritta apposta per il Como. Eccola e riguarda gli «impianti costruiti nel territorio di comuni aventi una popolazione inferiore a 100mila abitanti e la competizione riguardi una squadra calcistica, avente sede o radicamento territoriale nel medesimo comune, promossa al predetto campionato per la prima volta negli ultimi venti anni».

 

Tra le ipotesi avanzate da La Provincia, un “intervento strutturale sull’attuale tribuna in cemento per renderla a norma e sicura. Una opzione molto più costosa… che però potrebbe anche essere presa seriamente in considerazione se si fondesse con il progetto del futuro stadio del Como, ma qui entrano in gioco tempistiche e rapporti istituzionali che non sembrano così agevoli, visto il poco tempo a disposizione”.

 

I proprietari del Como, gli indonesiani fratelli Hortono, col business delle sigarette e tra le più ricche del nostro calcio, han dato carta bianca per la ristrutturazione totale del Sinigaglia, ma, seguendo un iter a stralci come l’Atalanta e, a differenza di altri progetti che ben conosciamo, nel pieno rispetto della storia: al di là della loro sensibilità, anche perché i vincoli architettonici, vengono fatti rispettare (mentre a Parma, dell’opera progettata dall’architetto Ettore Leoni resterebbe la sola Porta Monumentale, con la vecchia tribuna, al momento incorporata nel monoblocco prefabbricato sopra durante la ristrutturazione degli anni 90 definitivamente sacrificata).

 

E’ evidente, però, che, come dovrebbe essere il nuovo Tardini, anche il nuovo Sinigaglia sarà, uno stadio pienamente rispondente ai canoni che ormai vanno per la maggiore in tutta Europaossia un impianto multifunzione in grado di ospitare anche negozi e attività commerciali, per essere utilizzato tutto l’anno dalle famiglie, per eventi non soltanto sportivi, evitando, però, di edificare sul lago colossi di grandi proporzioni, progettati e studiati per altre realtà. Insomma, un benchmark intelligente che prende spunto guardando dappertutto, ma adattando poi il progetto al territorio che lo ospita. Loro, in più, inserirebbero anche un albergo, cosa che non vedrei male, personalmente, anche da noi, così come mi piacerebbe venissero inglobate, come azzardai qualche tempo fa, le scuole Pezzani-Puccini, facendo vivere quotidianamente gli scolari-tifosi al Tardini, ricavando, nel contempo, spazi vitali preziosi per la nuova opera, ristretta in un’area molto angusta. Gabriele Majo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

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