Chi non conosce a Parma Gabriele Majo, non è un vero parmigiano. Il padre nell'Arma dei Carabinieri e la madre stimata insegnante, Majo (all'anagrafe Maio, ma è un dettaglio), ha nel dna la dedizione per il lavoro e la vocazione per la scrittura e più in generale la comunicazione.
Ripercorrere la sua lunghissima carriera - ora che ha “divorziato” (ma non è la prima volta) con il Parma Calcio - fa capire che siamo di fronte ad un pezzo da novanta.
Classe 1964, nato e cresciuto nel quartiere Lubiana San Lazzaro, a soli 8 anni insieme al fratello Massimo di poco più grande (venuto purtroppo a mancare prematuramente un anno e mezzo fa) fonda “L'Eco del Quartiere”, un giornalino ciclostile distribuito gratuitamente nelle cassette delle lettere: un precursore dei moderni free press insomma, che gli abitanti della zona potevano leggere comodamente da casa.
Pochi anni più tardi, dopo avere letto sulla Gazzetta di Parma della nascita della radio locale, non ci pensò un attimo ad organizzare la sua prima trasferta dalla scuola Vitali alla sede di Radio Parma, dove l'allora direttore Carlo Drapchind (o Drapkind come tutti lo conoscevano) invitò Majo - forse impressionato dall'intraprendenza e dalla parlantina del giovanissimo Gabriele - a diventare uno dei primissimi collaboratori del notiziario radiofonico locale – era il 14 maggio 1975 e aveva 11 anni - dove con il tempo curò anche la parte tecnica dei collegamenti esterni.
La sua carriera radiofonica prosegue a Radio Emilia e a Onda Emilia, fino a fondare Radio Pilotta Eco Radio e iscriversi all'albo dei giornalisti pubblicisti nel 1988.
Ma è il 1990, anno della promozione del Parma in serie A, che come responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, inizia a seguire l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta i successi agli ascoltatori.
Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani e, dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. A cui si aggiunge la collaborazione con Radio Bruno di cui è stato per un periodo corrispondente e radiocronista.
Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport e in quell'anno diventa giornalista professionista.
Nel 2004 il Parma F.C. lo vuole in squadra come "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com, fino al 2009 quando - in disaccordo con l'allora proprietario Ghirardi - lascia il club.
L'anno successivo apre il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile, carica che ricopre tuttora.
Nel 2015, il rifondato Parma Calcio 1913 gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione e arriviamo ormai alla storia recente: dal luglio del 2017 al dicembre del 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e dei progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società, improntando il suo operato sul racconto e grazie allo story telling, sempre corredato da immagini e video interviste, anche qui anticipa i tempi.
Un precursore in tutti gli ambiti, del mutamento dei mezzi e della fruibilità delle notizie.
Di indubbia intelligenza e plasticità, a Majo piace sperimentare e cimentarsi in nuovi ambiti ed è così che nel 2010 inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo del cinema, interpretando ruoli minori come attore o figurante in film e cortometraggi, fino ad arrivare ad un cameo parlato all'interno del film pluripremiato “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti, comparendo anche nel trailer ufficiale.
Tante negli ultimi tredici anni le partecipazioni ai cast di importanti produzioni cinematografiche: come "Baciato dalla Fortuna", con la sceneggiatura e l'interpretazione di Vincenzo Salemme, "La Certosa di Parma" con la regia di Cinzia TH Torrini, "Fai bei sogni" del regista Marco Bellocchio, "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky e "Ferrari" del regista Michael Mann.
Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i cui protagonisti c'è l'Ispettore Majo da lui interpretato della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".
Per il futuro quindi, oltre al giornalismo e agli uffici stampa, per Gabriele Majo potrebbero esserci anche tanto cinema e vista la lunga e significativa esperienza, anche la docenza. Già ha avuto occasione di collaborare con Ufficio Stampa LAB, il nuovo format full immersion dedicato alla formazione degli addetti stampa, di cui è un maestro.
Quindi - come si suol dire - quando si chiude una porta spesso si apre un portone e con le qualità di Gabriele Majo non si fa fatica a crederlo.