Il Brescia vince per uno a zero in un campo ai limiti della impraticabilità condannando i crociati alla prima dolorosa sconfitta nella cadetteria. Primo tempo giocato a buoni ritmi mentre nella ripresa Ferrante di testa regala il goal vittoria alle rondinelle.
Parma, 11 settembre 2017 - di Luca Gabrielli
Una match di calcio saponato vero e proprio. Si può riassumere così una domenica pomeriggio di metà settembre allo stadio Ennio Tardini. Tutto è sembrato tranne che una partita di calcio dove a lasciare perplessi è la decisione dell'arbitro di non sospendere la partita nei secondi 45 minuti. Una bomba d'acqua si è infatti abbattuta nella ripresa sul campo di Viale Partigiani d'Italia dove si sono visti ventidue uomini rincorrere un pallone in un acquitrino.
A decidere le sorti della gara un perfetto colpo di testa di Ferrante al 60' su un calcio piazzato causato da uno sconsiderato intervento di Di Cesare.
Da quel momento in poi il Brescia si è chiuso ancora di più in difesa e per i crociati è stato impossibile creare pericoli alla difesa ospite. Un vero peccato perché nel primo tempo il Parma aveva avuto l'occasione principe che con il senno di poi probabilmente avrebbe indirizzato la partita verso un altro senso: il portiere Minelli ha compiuto un vero miracolo sulla conclusione a botta sicura di Roberto Insigne, imbeccato perfettamente da Calaiò.
Nell' intervallo si scatena la tempesta e il campo diventa davvero impraticabile. I tifosi sugli spalti invocano la sospensione inutilmente e vedono il Brescia passare in vantaggio con il minimo sforzo. A niente serve il forcing finale dei crociati che nel finale sfiorano il pareggio prima con Di Cesare e poi con il subentrato Nocciolini e vedono scivolare via una vittoria che alla vigilia non sembrava affatto proibitiva.
Un passo falso dal sapore amaro
Con un Brescia con molte defezioni, perlopiù in casa, si doveva vincere senza se e senza ma. La scusante del campo impraticabile regge fin lì perché sul rettangolo di gioco erano presenti anche gli avversari. Ad accendere qualche campanello d'allarme è la difficoltà ad andare in rete con una certa prolificità da inizio stagione. E' anche vero che la difesa crociata subisce molto poco ma le altre squadre, vedi Empoli, Pescara, Palermo e Frosinone segnano tre goal a match e danno l'impressione di poter condurre sempre il gioco. D'Aversa questo problema l'ha capito e ci sta lavorando già da qualche settimana, in attesa che Ceravolo possa tornare ad allenarsi con costanza e aiutare Calaiò e compagni a rendersi maggiormente pericolosi.
Domenica prossima si va a Perugia dove ci aspetta il fenomeno del momento Han che al contrario sta dimostrando in questo inizio di campionato un imprevedibile senso del goal. Una trasferta per nulla semplice da preparare con le pinze in questa settimana.