L'inglese ne vince un'altra e fanno quattro di fila. Rosberg calimero e schiaffeggiato dai commissari. Ferrari, quinta e sesta, dove sei? La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente.
Parma, 1 agosto 2016
Di Matteo Landi
Quarta vittoria consecutiva, 19 punti di vantaggio nel mondiale sul principale inseguitore, per Hamilton la pausa estiva non poteva arrivare in momento migliore. Quasi un mese utile per rilassarsi prima di ripartire ancora più forte per l'ultima parte di campionato. Quattro settimane di pausa che serviranno alla Ferrari per riordinare le idee e cercare di capire quale direzione prendere ora che la retta via è definitivamente smarrita. Come le speranze mondiali di Vettel, ormai ridotto a semplice comparsa che raccoglie qualche punto iridato anzichè vittorie ed a lottare solo con il campagno di squadra. Quest'ultimo al momento risulta essere la vera nota positiva di questo 2016 ferrarista: il finlandese adesso ha prestazioni analoghe e talvolta superiori a quelle di Vettel, come visto sabato quando si è qualificato quinto davanti al compagno. Peccato che in gara le due Ferrari abbiano visto il traguardo a posizioni invertite ma sempre in quinta e sesta posizione. Lontane dalle Mercedes e stavolta anche dalle Red Bull che hanno lottato per gli altri due gradini del podio con Rosberg, sconfitto e solo quarto.
Rosberg giù dal podio: commissari ancora protagonisti in negativo
Il tedesco, dopo la bella pole position conquistata sabato, è partito male e davanti al suo pubblico è stato pure bastonato dai commissari con 5 secondi di penalità a seguito di un sorpasso aggressivo su Verstappen. L'olandese ha preferito difendersi andando oltre i limiti della pista, invece di alzare il piede e lasciar sfilare l'avversario che all'interno della curva era arrivato decisamente lungo, e provare a ripassarlo in accelerazione. La manovra di Rosberg è stata sicuramente rischiosa ma non scorretta e di fatto gli aveva permesso di guadagnare in pista la posizione. Non è forse il tipo di spettacolo che chiedono i tifosi? Peccato che i commissari abbiano deciso di sanzionarlo dando involontariamente una mano a Verstappen, giunto al traguardo ancora sul podio, dietro al compagno Ricciardo.
L'assurdo valzer delle regole
Se non fosse per la schizofrenia con la quale Charlie Whiting cambia il modo di interpretare il regolamento sembrerebbe che "il sistema Formula 1" cerchi in qualche modo di "salvaguardare" il rendimento della nuova star Verstappen. In Germania, infatti, sono cambiate ancora le regole sui team radio, nuovamente consentiti senza restrizioni, se non nel giro di ricognizione. Si è visto inoltre un balletto imbarazzante riguardo alla possibilità data ai piloti di oltrepassare, all'uscita di alcune curve, i limiti della pista dettati dalle linee bianche. Il risultato è stata una confusione regolamentare che ha portato addirittura alla protesta dei team principal di Mercedes, Red Bull e Ferrari oltre al rischio di un'ulteriore perdita di consenso tra i fans. Una Formula 1 che vive del monotono dominio Mercedes e della discesa Ferrari non ha alcun bisogno del caos regolamentare che recentemente sta attraversando il Circus.
Ricciardo: che gara!
Hamilton a parte, assoluto dominatore, si è rivisto il Ricciardo grintoso del 2014, quello che mise in difficoltà l'allora compagno di squadra Vettel e che conquistò tre vittorie in un altro dei campionati dominati dalle Mercedes. Grazie al podio conquistato dai piloti Red Bull la squadra austriaca è ora seconda nel mondiale costruttori a discapito della Ferrari.
Ferrari: sembra di rivivere il 2014
La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente: la separazione con James Allison. L'ingegnere, presente negli anni d'oro di Schumacher ed artefice del ritorno ai vertici della Lotus nei campionati 2012 e 2013, e ora colpito da un grave lutto familiare, viene sostituito (provvisoriamente?) da Mattia Binotto, già "direttore motori" ma alla prima esperienza in qualità di direttore tecnico. Tutto sembra riportare la Ferrari nel caos di fine 2014, quando c'era una squadra da ristrutturare e da riportare ai vertici. Ristrutturazione che al momento sembra essere fallita ed alle porte c'è un 2017 che porterà con se radicali cambiamenti nel regolamento tecnico. Per come stanno le cose a Maranello potrebbero non approfittare di una rivoluzione tecnica anche più rilevante rispetto a quella aerodinamica e telaistica che portò al dominio Red Bull ed a quella motoristica che ci ha consegnato la Mercedes attuale. Persa definitivamente la possibilità di vincere il campionato, la matematica non lo esclude ma le prestazioni si, la Ferrari dovrà cercare nelle ultime nove gare di riportarsi davanti alla Red Bull e per farlo dovrà trovare quegli aggiornamenti tecnici e quella serenità fino ad ora mancati in questo campionato.