Uno spazio del Museo della Storia di Bologna, nel centralissimo Palazzo Pepoli, si tinge di rosa. Giovedì 24 ottobre, in occasione del 358° anniversario dell’editto del Cardinal Farnese che regolamentava la produzione della Mortadella, è stata inaugurata la sala dedicata alla regina rosa dei salumi, che arricchisce il percorso permanente del museo.
L’evento al centro della seconda edizione del Mortadelladay, cui ha fatto da madrina Anna Falchi, è stato preceduto da una conferenza stampa con la partecipazione di: Simona Caselli, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia Romagna, Davide Conte, Assessore al Bilancio del Comune di Bologna, il Presidente del Consorzio Mortadella Bologna IGPCorradino Marconi e Fabio Roversi Monaco, Presidente Genus Bononiae. Musei nella città. A raccontare le tappe più significative della storia della Mortadella Bologna IGP anche Costantino D’Orazio critico d'arte e saggista italiano con un intervento su “Arte e Cibo nel territorio del Bolognese” e lo scrittore Giancarlo Roversi, mentre il noto comico bolognese Vito ha intrattenuto con alcuni aneddoti legati alla Mortadella.
Il nuovo spazio museale dedicato alla Mortadella Bologna IGP consente di fare un’esperienza immersiva nell’arte e nella storia fatta di saperi e sapori del celebre salume. Ospita oltre 15 opere che ne raccontano il percorso, dalle origini etrusche e degli antichi romani cui viene fatta risalire l’ideazione della parola “mortadella”, musicale e rotonda che ne preannuncia il delizioso sapore.
Un percorso esperienziale e interattivo che coniuga arte, cultura, curiosità e testimonianze storiche come il famoso bando del cardinale Farnese del 1661 che codificava la produzione della mortadella, vero e proprio antesignano dell’attuale Disciplinare per la denominazione IGP certificato dall’Unione Europea. Nel 1624 la Mortadella era il salume più ricercato e costoso: 3,5 volte più del prosciutto, 9 più del pane e 6 volte più di manzo e agnello!
Ricca anche la parte dedicata ai metodi di lavorazione, una sezione educational che spiega la ricetta originale e le fasi di produzione. Il percorso si completa con l’area dedicata al Consorzio e alla comunicazione del prodotto nel corso del tempo.
“Abbiamo scelto di inaugurare il nuovo spazio del Museo della Storia di Bologna dedicato alla Mortadella per celebrare il suo 358° anniversario, era infatti il 24 ottobre 1661 quando il Cardinal Farnese emanò l’editto che ne regolava la produzione. Un documento storico importante a tutela di un salume che ha sempre rappresentato un’eccellenza del territorio, la cui storia si intreccia con quella della città di Bologna. Un progetto fortemente voluto dal Consorzio, realizzato in collaborazione con Genus Bononiae. Un allestimento in grado di raccontare e valorizzare uno dei maggiori simboli gastronomici Made in Italy. Si tratta, di uno spazio in cui i visitatori avranno modo di conoscere la Mortadella Bologna IGP a 360°: storia, ricetta originale e fasi di produzione, scoprendone aneddoti e curiosità. Sarà una tappa irrinunciabile per tutti gli amanti di questo nobile salume”, ha dichiarato Corradino Marconi, Presidente del Consorzio Mortadella Bologna.
“Lo spazio dedicato alla mortadella, all’interno di un percorso storico relativo alla città in cui essa nasce, è basato su un approccio storico e divulgativo, in linea con la proposta complessiva del Museo. Il racconto di questo prodotto si inserisce nel quadro più ampio del patrimonio gastronomico della città, traducendosi anche in finestra sulla società, sugli usi e i costumi dei cittadini bolognesi nel corso dei secoli. Le tradizioni, anche gastronomiche, sono un tassello che ci permette di restituire, contestualizzare e ricostruire il passato, in un mix felice di cultura alta e popolare”, ha aggiunto il Presidente di Genus Bononiae, Fabio Roversi Monaco.
Il secondo #Mortadelladay è proseguito a FICO con un’edizione speciale di “The Mortadella Bologna Show” con l’artista bolognese Franz Campi e le degustazioni realizzate dallo chef Marcello Ferrarini.
A seguire, nello spazio Arena, si è tenuto Il Tesoro della Regina: la prima caccia al tesoro digitale per trovare l'oro rosa, seguita da Pink Ring, la sfida culinaria tra quattro esperti come gli chef Daniele Reponi e Marcello Ferrarini, Giuseppe “the King” e Giorgio Borrelli guidati dalla comicità di Vito.
La giornata si è conclusa con l’aperitivo “Mortadella Sour”, l’originale cocktail a base di mortadella ideato dal bartender Alex Fantini.
Premiati i migliori lambruschi selezionati dal Concorso Enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”.
La decima edizione del Concorso enologico “Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco” si è chiusa nella splendida cornice del Teatro Valli con l’assegnazione dei Lambrusco Awards ai 9 lambruschi migliori prodotti da aziende di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova. Le etichette premiate hanno primeggiato sui 94 vini selezionati.
La cerimonia di consegna degli oscar del lambrusco - promossi dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia ed APT servizi Emilia-Romagna in collaborazione con la Regione, ed i Consorzi di tutela e promozione del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia – ha avuto come ospite d’onore Chiara Giallonardo e si è svolta alla presenza di 27 operatori commerciali provenienti da diversi Paesi europei, Russia e Nord America ed un folto gruppo di giornalisti esteri.
Durante la serata è stato conferito anche il premio per “l’etichetta più glamour”. Giudici d'eccezione per questo riconoscimento sono stati gli operatori esteri che hanno indicato nel Reggiano Dop Lambrusco Secco 2017 "Labrusca" prodotto da Lini Oreste & Figli SRL (RE) il vincitore di questa categoria.
Ecco l’elenco dei magnifici 9 vini premiati:
Colli di Scandiano e di Canossa Doc Lambrusco Grasparossa Secco 2018 "Remigio 100"
Prodotto da: Ca' De' Medici SRL (RE)
Modena Dop Lambrusco Secco 2018 "Dei Tenori"
Prodotto da: Azienda Agricola Campana Sergio (MO)
Lambrusco di Sorbara Dop Secco 2018
Prodotto da: Società Agricola Garuti Dante, Elio & Romeo S.S. (MO)
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop Secco 2018
Prodotto da: Cantina di Santa Croce SAC (MO)
Lambrusco Mantovano Dop Secco 2017 "946 - Corte del Poggio"
Prodotto da: Cantina di Carpi e Sorbara SAC (MO)
Lambrusco Salamino di Santa Croce Dop Secco 2018 "Tradizione"
Prodotto da: Cantina di Santa Croce SAC (MO)
Nella FOTO: I vincitori dei Lambrusco Awards 2019: a sinistra Stefano Landi (Presidente CCIAA), al centro Luca Vecchi (Sindaco Reggio Emilia) e Chiara Giallonardo madrina della serata
Al Modena Champagne Experience la giornalista ARGA Francesca Caggiati intervista l'enologo Fabrizio Maria Marzi e Nicola Zoccatelli della Federazione Italiana Sommelier per scoprire alcuni suoi "segreti" e i migliori abbinamenti cibo champagne. Riprese e montaggio di Enrico Zermani.
Spettacoli teatrali, laboratori, Master Class per gli Istituti superiori, una passeggiata alla scoperta delle Vie dell’Acqua e l’Alternanza Scuola/Lavoro per quattro studenti: tutti i progetti Formativi per l’anno scolastico 2019/2020
Parma, 22 Ottobre 2019 – Coinvolgere e sensibilizzare gli studenti e le giovani generazioni su temi ambientali, di alto valore sociale e di rilevanza collettiva, per contribuire allo sviluppo di una cultura basata sulla valorizzazione della risorsa acqua, sul risparmio idrico, sulla gestione idraulica del territorio e sugli equilibri che la regolano.
E’ questo l’obiettivo dei progetti Formativi 2019/2020 che il Consorzio della Bonifica Parmense svilupperà anche per quest’anno scolastico negli istituti comprensivi della provincia, dalle scuole per l’infanzia a quelle secondarie di primo e secondo grado. Oltre a rinnovare l’impegno organizzativo nella promozione nel nostro comprensorio di alcuni progetti regionali di ANBI Emilia Romagna, la Bonifica Parmense ha sviluppato una serie di progetti innovativi che coinvolgeranno centinaia di studentesse e di studenti con spettacoli teatrali, laboratori e Master Class.
Il progetto “Le vie d’acqua del Consorzio di Bonifica”, a cura della cooperativa sociale La Lumaca, porterà gli studenti delle scuole secondarie di primo grado a scoprire le opere idrauliche del proprio circondario, attraverso un’affascinante passeggiata nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica. I ragazzi saranno invitati a creare una documentazione fotografica di ciò che scopriranno e realizzeranno un video in stop-motion che racconterà una storia ambientata nel paesaggio della Bonifica, con uno sguardo al passato, all’oggi e al futuro.
Negli istituti agrari verrà sviluppato il progetto “Acqua e territorio Lab”. Durante la Master Class i tecnici del Consorzio di Bonifica, di Anbi e del Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, incontrano studenti ed insegnanti per trattare varie tematiche: la normativa ambientale e territoriale, la gestione delle emergenze idrogeologiche, la manutenzione della rete scolante ed irrigua, gli interventi di difesa ambientale e la gestione delle acque in azienda.
Proseguiranno le attività rivolte alle scuole dell’infanzia con il progetto “Acqua a Scuola: impariamo a conoscere i canali di Bonifica”, un laboratorio teatrale a cura de Le Sfavilline con Ilaria Zarri e Antonella Capezzera e per la primaria, lo spettacolo “Per l’acqua che scende e che sale c’è sempre un canale” a cura di Lorenzo Bonazzi, che porterà anche nelle scuole secondarie di secondo grado, lo spettacolo teatrale “Terra dura in Multicolor”, che racconta la storia delle bonifiche dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore con un linguaggio semplice e diretto.
Continuerà, inoltre, il progetto dalla durata triennale, iniziato lo scorso anno, con l’Itas «Fabio Bocchialini». Gli allievi della classe 4°E, in sinergia con i tecnici e i consulenti esterni del Consorzio della Bonifica Parmense studieranno corsi di torrenti, antichi canali e aziende agrarie del territorio nel Comune di Fontanellato di pertinenza dei Sanvitale dal 1600 all’Unità d’Italia. Un viaggio per conoscere il territorio settentrionale della provincia di Parma, come paradigma delle dinamiche economico-sociali, culturali e politiche che agiscono nella gestione del paesaggio.
Ecco, di seguito, l’elenco delle progettualità, consultabili anche sul portale del Consorzio all’indirizzo www.bonifica.pr.it/chi-siamo/consorzio-per-la-scuola/:
SCUOLE INFANZIA
«Acqua a scuola: impariamo a conoscere i canali di Bonifica»
Progetto teatrale a cura de «Le Sfavilline» - Ilaria Zarri e Antonella Capezzera
Spettacolo interattivo in cui vengono trattati i temi del ciclo dell’acqua, dal non sprecare questo bene prezioso all’importante ruolo del Consorzio di Bonifica nel mantenere sicuri i nostri territori. Lo spettacolo prevede il coinvolgimento del pubblico.
SCUOLE PRIMARIE e SECONDARIE 1° GRADO
«Per l’acqua che scende o che sale c’è sempre un canale»
A cura di Lorenzo Bonazzi
Rivolto alle classi 3°, 4° e 5° delle scuole primarie, tratta aneddoti, curiosità e notizie storiche che offrono spunti di riflessione per conoscere come sia iniziata l’opera di bonifica delle nostre terre e come ancora oggi, il ruolo dei Consorzi di Bonifica sia importante per la difesa e la gestione del territorio.
SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO
«Le vie d’acqua del Consorzio di Bonifica»
A cura de «La lumaca» soc. coop. Sociale.
SCUOLE PRIMARIE e SECONDARIE PRIMO GRADO
XII° Edizione del concorso regionale per le scuole primarie e secondarie di primo grado a.s. 2019/2020
Gli studenti, organizzati per classi, singole o multiple (per un massimo di 2 classi), potranno realizzare elaborati che abbiano l’acqua e le attività dei Consorzi di bonifica come protagonisti (irrigazione a sostegno dell’agricoltura per la produzione di cibo, interventi per fronteggiare le alluvioni, le frane e il dissesto, pulizia e manutenzione di un canale di valore ambientale e per la biodiversità, rifacimento di un argine, di un’opera idraulica, un nuovo sistema tecnologico di irrigazione). L’intento è approfondire il tema scelto rappresentando l’operatività e gli interventi di chi è chiamato a gestire e salvaguardare il territorio di montagna e di pianura, raccontandolo attraverso esperienze dirette o apprese dai fatti di cronaca.
ISTITUTI AGRARI
«Acqua e territorio Lab»
Format suddiviso in più step
Master Class: i tecnici del Consorzio di Bonifica, di Anbi ER e del CER (Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo) incontrano studenti ed insegnanti per trattare varie tematiche: la normativa ambientale e territoriale, la gestione delle emergenze idrogeologiche, la manutenzione della rete scolante ed irrigua, gli interventi di difesa ambientale e la gestione delle acque in azienda.
Workshop per gli insegnanti: incontro formativo volto all’acquisizione di competenze specifiche sull’operatività del sistema di bonifica in merito alla gestione del suolo, della risorsa idrica/irrigazione della difesa del suolo. Laboratori per studenti: laboratori multimediali interattivi volti alla conoscenza e all’utilizzo dei sistemi di gestione del territorio attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche IRRINET, TECNIRRI, FERTIRRIGERE, FAKDANET, QUALITA’ ACQUA, WEB GIS, ACQUA DOCET, SETI.
SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
«Alternanza Scuola Lavoro»
Il Consorzio Bonifica Parmense con Anbi (Ass. Naz. Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), tramite un protocollo d’intesa per gli anni scolastici 2019/2022 con USR (Ufficio Scolastico Regionale), prosegue nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro, dando l’opportunità a 4 studenti (due durante il periodo scolastico e due durante il periodo estivo) di affiancare i tecnici al fine di acquisire nuove competenze e di comprendere il sistema dei Consorzi di Bonifica.
SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
«Terra dura in Multicolor»
Spettacolo teatrale a cura di Lorenzo Bonazzi
Racconta la storia delle bonifiche dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore con un linguaggio semplice e diretto dove poesia e situazioni bizzarre si rincorrono dando vita ad una divertente lezione sul lavoro degli scariolanti, migliaia di uomini che in alcuni secoli realizzano l’epica impresa di sconfiggere le ultime grandi paludi della nostra pianura, prosciugandole metro dopo metro armati solo di badili e carriole.
ISTITUTO AGRARIO F. BOCCHIALINI
«Tra terra e acqua: il canale Sanvitale tra antichi e nuovi equilibri»
Continua il progetto dalla durata triennale iniziato lo scorso anno con l’Itas «F. Bocchialini». Gli allievi della classe 4°E, in sinergia con i tecnici e consulenti esterni del Consorzio.
FOTO IN ALLEGATO:
- L'ATTORE-ANIMATORE DI ANBI LORENZO BONAZZI IN UN MOMENTO DELLO SPETTACOLO "PER L’ACQUA CHE SCENDE O CHE SALE C’È SEMPRE UN CANALE";
- IL PRESIDENTE DELLA BONIFICA PARMENSE LUIGI SPINAZZI DURANTE LA PREMIAZIONE DELLA CLASSE 4B - SCUOLA RICCIO DA PARMA DI SORAGNA, VINCITRICE DEL PREMIO "REPORTER D'ACQUE 2019"
Su Instagram e Facebook sono migliaia anche i consumatori che hanno testimoniato solidarietà nei confronti del Parmigiano Reggiano postando immagini accompagnate dall’hashtag #iostocolparmigiano mostrando di avere a cuore la difesa di un comparto che dà lavoro a 50 mila persone, colpito nel suo secondo mercato export, dove ogni anno si vendono oltre 10 mila tonnellate di prodotto.
Editoriale: - In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri. - Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso - Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina. - Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano - Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze -
SOMMARIO Anno 18 - n° 42 20 ottobre 2019
1.1 editoriale
In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 parmigiano reggiano Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano
7.2 Champagne "Difficile innovare, complicato replicarsi , arduo migliorarsi.”
8.1 eventi champagne Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze
8.2 Parmigiano Reggiano Consorzio Parmigiano Reggiano: l’assemblea conferma che il mercato è in equilibrio.
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
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Vongole, Paesanti (Confcooperative Fedagripesca): “Conferma della deroga un successo importante. Ora un tavolo Italia-Spagna per definire nuove regole”
(Bologna, 17 ottobre 2019) - “Oggi ci sono 120 famiglie di pescatori romagnoli che stanno tirando un sospiro di sollievo: la conferma per il 2020 della deroga che ci consente di pescare e commercializzare vongole con una dimensione minima di 22 millimetri e non di 25, annunciata dall'assessore regionale Simona Caselli, è una notizia positiva e confortante. All’assessore Caselli, che ha portato le nostre istanze a Bruxelles e che si è confrontata con l’europarlamentare spagnola della Commissione Pesca, Clara Aguilera Garcia, va il sentito ringraziamento dei pescatori di vongole delle marinerie di Rimini e Ravenna”. Così Vadis Paesanti, vicepresidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.
“La conferma della deroga per un anno – continua Paesanti – permetterà a 54 barche e a oltre 120 pescatori di continuare a lavorare per i prossimi mesi, ma concordo con l’assessore Caselli quando afferma che è necessario fissare nuovi parametri univoci e chiari: i Governi di Spagna e Italia si devono sedere al tavolo e trovare un’armonizzazione sulla taglia delle vongole da pescare su tutto il territorio. Con una legislazione chiara, che tenga conto delle specificità dell’Adriatico e delle nostre ‘poverazze', i pescatori della Riviera romagnola potranno lavorare serenamente e con la professionalità e il rispetto dell'ambiente che da sempre li caratterizza”.
“Quando sarà il momento di costituire questo tavolo di lavoro – conclude Paesanti – siamo pronti a mettere a disposizione il nostro contributo in termini di know-how ed esperienza sul campo, oltre naturalmente a poter fornire i dati e le risultanze delle ricerche che abbiamo svolto in questi anni”.
FOOD FARM 4.0 è risultato vincitore di un Bando del Miur che nel 2015 aveva previsto il finanziamento di Laboratori Territoriale destinati all’occupabilità e rivolto agli Istituti scolastici del I e II ciclo di Istruzione. In Emilia Romagna Food Farm è stato l’unico vincitore nel settore Agroalimentare e vuole porsi come spazio di alto profilo innovativo a disposizione delle scuole del territorio parmense, dove venga sviluppata didattica in sinergia con le imprese. La trasformazione di prodotti agroalimentari è la tematica di cui si occupa mettendo in sinergia il Polo scolastico dell’agroindustria e 5 scuole della Provincia di Parma.
Food Farma 4.0 è stato inaugurato dalla Ministra Paola De Micheli in questa sua giornata parmigiana. "Il saper fare di un territorio diventa saper fare formazione. Insieme ai suoi dodici partners che ne fanno un esempio di modello di alleanza pubblico-privato Food Farm 4.0 è una scelta di innovazione e un pezzo di futuro dei giovani del territorio parmense" ha detto l'On. De Micheli nel suo intervento a margine di una tavola rotonda che ha illustrato i tanti aspetti di questa nuova realtà nei prati di Fraore. "A Natale sugli scaffali vedrete i prodotti che portano il marchio della Farm - Bontà di Parma "ha detto la dirigente Anna Rita Sicuri "a testimonianza di quanto concreta sia già l'attività della società".
Si tratta di un LTO (Laboratorio per l’Occupabilità) che vuole farsi luogo di incontro fra le necessità formative delle aziende del settore e la Scuola. Il progetto ha preso vita oltre che con il finanziamento del Ministero della Pubblica Istruzione, della Fondazione Cariparma e dell’Istituto capofila I.S.I.S.S Galilei Bocchialini, anche con il sostegno dell’associazione “Parma, io ci sto!”, di Barilla, di Chiesi Farmaceutici, di Stern Energy, di Corte Parma Alimentare, di Opem, di F.lli Galloni, di Agugiaro&Figna e di Tropical Food Machinery.
Le istituzioni scolastiche possono accedervi per favorire l’esplorazione da parte degli allievi del proprio stile di apprendimento, alternando consapevolmente nei loro programmi didattici l’esperienza concreta, e per una sperimentazione attiva che possa far maturare un’identità professionale compatibile con competenze sociali e civiche, competenze digitali, consapevolezza ed espressione culturali coerenti con le distintività del territorio. Le imprese possono accedervi per contribuire fattivamente non solo a costruire le competenze che esse richiedono per l’ingresso qualificato al lavoro che comprenda identità cognitiva del territorio e sostenibilità sociale delle sue vocazioni. Food Farm 4.0 si assume rischio di innovazione, oltre la tradizionale dicotomia fra lavoro dipendente e imprenditoriale creando, le premesse per un’economia generativa, basata sullo scambio e la condivisione e capace di sviluppare l’innovazione anche di rilevanza social
L'inaugurazione di FOOD FARM 4.0 ha visto la conduzione di Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma, che dopo i saluti istituzionali alla presenza del Presidente della Provincia di Parma,Diego Rossi, del Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, oltre che di Ines Seletti Assessora alla Scuola eCristiano Casa Assessore alle Attività Produttive e al Commercio del Comune di Parma, ha aperto una tavola rotonda sul progetto che ha visto come relatori Anna Rita Sicuri, Dirigente scolastico Polo Agroindustriale Galilei Bocchialini, Stefano Versari, Direttore Generale Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Luca Ruini, Presidente del Consorzio Food Farm scpa e Direttore Sicurezza e Ambiente Barilla Modello Scuola oltre a quelli dei rappresentanti delle imprese sostenitrici: Alessandro Chiesi, Presidente dell’Associazione ‘Parma, io ci sto!’ - Direttore Region Europe Chiesi Farmaceutici, Gino Gandolfi, Presidente della Fondazione Cariparma, Andrea Belli, Relazioni Esterne Gruppo Barilla, Annalisa Sassi, Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali. Prima del taglio del nastro le conclusioni sono state lasciate all’On. Ministro Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.
Modena -
da L'Equilibrista
"Difficile innovare, complicato replicarsi, arduo migliorarsi."
La “taratura” è qualcosa che si fa abitualmente prima di partire con una degustazione meticolosa, solitamente l’affronto seduto ad un tavolo in occasione di Vitae o in caso qualche collega sommelier voglia un parere o un confronto su di un tema specifico. Solo a Modena presso Champagne Experience può capitare di tararsi con un Louis Roederer Couve Brut Premiere però, ma vi posso assicurare che partendo da questo prodotto che totalizza solitamente dai 90 ai 92 centesimi di punti, allora possiamo partire con un metro veritiero per tutti gli altri.
Sono quindi state diverse le Maison affrontate e degustate ma di questo riserveremo una parte del prossimo articolo proprio dedicata alle degustazioni, questo perché oggi l’attenzione è tutta al progetto che ruota attorno allo Champagne che questa manifestazione sta promuovendo e facendo crescere. Credo che il dr. Lorenzo Righi sia una persona fuori dagli schemi e che soprattutto incontrando anno dopo anno, senza mancare mai una edizione quindi posso dirlo, sia in grado di creare attorno a questo mondo un coerente appeal commerciale rivolgendosi all’HORECA e ricercando fortemente un taglio davvero didattico.
Didattica rigorosa nel mondo del vino, significa costruire un impianto di nozioni e di senso che possa tradurre e che possa dare alle persone che vogliono affrontare questo tema, la giusta base per essere poi critici, portatori di interesse e perché no anche pionieri nel contesto di alcune etichette rispetto a quanto già conosciuto. Masterclass e produttori dietro al bancone degli assaggi sono una garanzia in questo senso, ma soprattutto 400 visitatori in più dello scorso anno, 125 espositori rispetto ai 115 dell’anno passato, per un circuito di produttori che vedono il mercato Italia come primario e che operano solo qui creando un giro d’affari che riferisce 7 milioni e 800 mila bottiglie per un giro d’affari complessivo di ben 302 milioni di bottiglie che attesta l’Italia come sesto mercato per bottiglie acquistate e quinto mercato al Mondo.
Anche il dr. Righi rivela una certa attesa per le vicissitudini legate alla Brexit perché magari cambieranno alcune logiche di consumo del Regno Unito, storico mercato per i Francesi e che oggi dovrà affrontare inevitabili cambiamenti ma certamente come dice bene Righi, parliamo come per l’Italia di mercati esigenti e maturi che hanno consapevolezza di ciò che bevono e che soprattutto sono disposti a spendere per avere qualità e servizio all’altezza delle loro aspettative.
E’ la volta del dr. Sagna, presidente del club Champagne Experience e ovviamente esperienza di spessore nel mondo degli Champagne, vini e liquori in generale.
L’eleganza di questo prodotto rappresenta certamente una certezza nella mente dei consumatori ma grazie alla conoscenza e finalmente alla diffusione del perché questa zona riesca ad esprimere queste eccellenze, tanta attenzione è diventata anche giustificata.
Riassumendo il concetto in una frase, il dr. Sagna mi rivela come questo sia un periodo difficile ma fra i più interessanti che lui abbia vissuto. Gli chiedo perché e arriva l’esempio lampante offerto dallo champagne Cristal che veniva prodotto solo tre volte ogni decennio da Roederer, ma che a causa del cambiamento climatico è oggi disponibile nelle annate 2000, 2002, 2004, 2006, 2008, 2009, 2012, certamente un pericolo epocale, ma anche una opportunità per chi deve cercare di cogliere la qualità per generare conoscenza e cultura del vino.
Punto fermo dell’edizione 2019, sembra essere quello di mantenere il riferimento italiano, ricercare cultura del vino e creare valore sulle eccellenze in modo continuo senza sosta. Ma ci sono tante cose che mi solletica il dialogo ed il confronto con queste due persone di esperienza, certamente che si stia creando un format vincente da replicare anche per altri vitigni, forse per altre linee di prodotto dedicate ma al momento nessuno dei due coglie le mie provocazioni perché entrambi rimangono con i piedi per terra e soprattutto restano ben focalizzati sul loro disegno originale, proprio adesso che sono confermate aspettative e il pubblico sta rispondendo come forse mai si poteva auspicare all’inizio.
Il 13 e 14 ottobre è andata in scena la terza edizione della più grande manifestazione italiana dedicata alle celebri bollicine francesi. I numeri – con oltre 4.500 presenze registrate – confermano il ruolo di primo piano dell’evento agli occhi di operatori e grandi appassionati di tutta la penisola
(Modena, 16 ottobre 2019) 125 Maison e oltre 4.500 presenze. Sono questi i numeri della due giorni dedicata allo champagne, che ha animato i padiglioni di ModenaFiere domenica 13 e lunedì 14 ottobre. Un risultato ambizioso che è stato possibile raggiungere grazie a una serie di fattori vincenti: prima tra tutti, l’adesione entusiasta di un grande numero di Maison e la presenza di numerosi produttori francesi, protagonisti essenziali per rendere la kermesse un’occasione di approfondimento unica ed autentica. Apprezzato anche il format – ormai rodato - che ha visto Maison e importatori presentarsi a braccetto, per fornire ai visitatori professionali un riscontro il più possibile completo, concreto ed immediato sulle etichette di loro interesse. Da ultimo, ma non per importanza, un fitto calendario di Master Class che ha visto susseguirsi relatori altamente qualificati, sia dall’Italia che dall’estero. Tra questi, ospite speciale è stata la critica inglese Jancis Robinson, che nella giornata di lunedì ha illustrato le tendenze più attuali nell’universo dello champagne.
Tra un assaggio di champagne e l’altro non sono mancate le visite all’area dedicata a prodotti gourmet, che quest’anno ha visto una variegata selezione di aziende: dal caffè agli snack, dai salumi alla pasticceria, fino ai prodotti ittici, all’aceto balsamico e al Parmigiano Reggiano. Una opportunità in più per i visitatori per scoprire eccellenze che ben si sposano con l’affascinante mondo dello champagne.
A fare la differenza in questa terza edizione, che segna un +15% di affluenza rispetto al 2018, è il deciso incremento nelle visite di operatori del settore. Un ottimo segnale che mostra come l’interesse per lo champagne resti alto, in un trend di crescita pressoché costante dopo la crisi del 2008, che segnò un brusco calo nelle vendite. “Nel 2008 le vendite di Champagne in Italia, che fino ad allora si attestavano attorno a 10 milioni di bottiglie annue, subirono un crollo a causa della crisi e arrivarono a quota 5 milioni e 400 mila bottiglie. La situazione cominciò a migliorare gradualmente nel 2012, fino ad arrivare ai numeri attuali di circa 7 milioni e 600 mila bottiglie.
Se in termini di volumi l’Italia resta un mercato target importante (settimo a livello mondiale, escludendo la Francia), lo è ancora di più in termini di valore, per cui si posiziona in quinta posizione: segno che non solo gli italiani consumano tanto Champagne, ma anche di qualità elevata” ha commentato Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence. “Siamo molto lieti che la nostra intuizione di tre anni fa abbia avuto modo di concretizzarsi e crescere nel tempo, fino ad arrivare ad una manifestazione che possiamo considerare oggi a tutti gli effetti un punto di riferimento a livello nazionale e una delle prime in Europa per tutto l’universo dello champagne” commenta Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence e organizzatore dell’evento. “Mi unisco ai 15 importatori di Club Excellence, che nel 2017 hanno dato vita a Modena Champagne Experience e che continuano a renderla possibile, nel ringraziare di cuore tutti coloro che hanno creduto nel valore della manifestazione: dagli espositori ai partner, fino ai visitatori. Senza dimenticare che l’edizione 2019 si è svolta con il patrocinio del Comune di Modena e il fondamentale sostegno della Camera di Commercio di Modena”.
Presto saranno rese note le date della prossima edizione, in programma per ottobre 2020.
Per ulteriori informazioni: http://www.champagneexperience.it
Club Excellence
La manifestazione Modena Champagne Experience è organizzata da Club Excellence, associazione nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere la cultura della distribuzione, che riunisce quindici tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza: Sagna SpA, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini Srl, Pellegrini SpA, Balan Srl. Sarzi Amadè Srl, Vino & Design Srl, Teatro del Vino Srl, Proposta Vini sas, Bolis Srl, Les Caves de Pyrene Srl, Premium Wine Selection PWS Srl, Ghilardi Selezioni Srl, Visconti 43 Srl, Première Srl.
Partner di Champagne Experience 2019
Consorzio del Parmigiano Reggiano, Arco Spedizioni, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Tridente Club, BPER Banca, Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Caffè Molinari, Acqua Filette.