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Domenica, 29 Giugno 2014 10:50

Consorzio Agrario di Parma, bilancio in utile


Tra investimenti e prospettive. Il Consorzio Agrario di Parma è ormai ritornato ad essere il partner più qualificato per alcune delle filiere agricole più importanti del Paese

Parma - 26 giugno 2014
Si consolida significativamente il giro d'affari con un fatturato di circa 60 milioni di euro complessivi, si incrementano i volumi di vendita in una fase generale di prezzi decrescenti e l'utile cresce raggiungendo 1,8 milioni di euro. Un utile per lo più generato da quelle attività (vendita prodotti per l'agricoltura e produzione di mangimi) che intendono essere elemento di forza propulsiva e core business del Consorzio Agrario di Parma: sono questi, in estrema sintesi, i dati più rilevanti del bilancio 2013 del Cap votato stamattina all'unanimità dall'Assemblea dei Soci. Dati veramente positivi che rafforzano il presente facendo ragionevolmente ben sperare per il futuro del Consorzio Agrario che, grazie alle misure prese in tempo utile durante il periodo di commissariamento, si ripropone con slancio rinnovato come player di riferimento di un comparto agro-alimentare locale e regionale che vuole ulteriormente migliorare in volumi e rendimenti, pur in un quadro di evidente difficoltà dell'economia, tenuto conto di un'annata meteorologicamente sfavorevole.
Il Consorzio Agrario di Parma è ormai ritornato ad essere il partner più qualificato per alcune delle filiere agricole più importanti del Paese (pomodoro e Parmigiano Reggiano) e, più in generale, di un'agricoltura moderna che vuole crescere. E l'ottimo risultato economico dello scorso anno ne è la testimonianza più concreta. Il tutto in una cornice di trasparenza e tracciabilità dei dati e delle informazioni economico-patrimoniali e finanziarie, finalizzata ad una piena e necessaria ricostituzione del rapporto di fiducia con gli stakeholder esterni ed interni. Alle ottime performances economiche del Cap nel 2013 hanno contribuito in maniera determinante diversi fattori.In primo luogo la significativa riduzione dei costi operativi ottenuta attraverso quella gestione attenta ed oculata, di prospettiva e, quindi, strategicamente produttiva, indicata dal nuovo board guidato dal manager Marco Bellora nel ruolo di presidente e dal direttore generale Ivan Cremonini, unitamente a Enrico Francia (Responsabile Operation) e Tiziana Anziloro (Responsabile Amministrazione e Finanza) sostenuta dai Soci di riferimento del mondo agricolo e produttivo. Ne è un esempio il rilancio del mangimificio EMILCAP, che in virtù del scelte gestionali e di posizionamento prese già nella fase del commissariamento, rappresenta un punto di riferimento stabile per la qualità e la conservazione del prodotto a livello regionale per tutti gli imprenditori zootecnici padani.
Particolare rilevanza, poi, sul buono stato di salute del Cap ha avuto anche la rete vendita consortile che garantisce le basi logistiche qualificate alle diverse attività diffuse sul territorio del Consorzio Agrario. Non a caso le Agenzie del Cap sul territorio – accanto, naturalmente alla sede di Parma - si sono confermate, anche nel 2013, presidi attivi ed insostituibili per la vendita dei prodotti maggiormente utilizzati in agricoltura e in zootecnia (fitofarmaci, concimi, sementi per grandi colture, mangimi) e per la divulgazione capillare delle novità tecnico-scientifiche in agricoltura; per la promozione delle tipicità e per la diffusione di tutte le informazioni utili agli imprenditori agricoli (scadenze, normative, autorizzazione); oltre che per il disbrigo rapido delle pratiche che gravano la moderna azienda agricola.
Va ricordato, inoltre, che il 2013 è stato anche l'anno in cui si è avviata la chiusura della procedura concorsuale della controllata Produttori Riuniti (conclusasi nello scorso mese di marzo con un anno d'anticipo) che ha portato al pagamento del 100% dei creditori
privilegiati e del 90% di quelli chirografari, ben oltre ogni più rosea previsione del piano concorsuale che ne prevedeva la soddisfazione al massimo del 60%.
Una nuova vision di innovazione nella continuità di cui si è resa garante Coldiretti, la principale associazione di categoria, che dimostrando senso di responsabilità e lungimiranza ha sostenuto da subito le scelte del nuovi vertici del Cap puntando a mantenere nella nostra provincia quel presidio di innovazione, qualità e affidabilità che il Consorzio Agrario è dal 1893.
Ufficio Stampa Consorzio Agrario di 

 

Domenica, 29 Giugno 2014 10:14

Diabrotica del mais. La difesa in Emilia Romagna

Una presenza contenuta grazie all'obbligo di rotazione imposto dalla Regione Emilia Romagna sin dal 2003.

Parma, 26 giugno 2014.
La Diabrotica del Mais o Verme delle radici del mais è un coleottero crisomelide grave parassita del mais. I danni che le larve di questa specie causano alle radici del mais ne fanno uno dei fitofagi più importanti per questa coltura. La sua comparsa sul territorio italiano, risale al 1998 seppure la sua presenza in europa fosse già stata accertata dal 1992.

In Emilia-Romagna la presenza della diabrotica, "viene contenuta senza l'uso di insetticidi, molto al di sotto della soglia economica di intervento", questo perché "la più efficace forma di lotta alla diabrotica è la rotazione delle colture, dato che il fitofago vive esclusivamente su mais". Inoltre, "dal 2003 la Regione ha disposto il divieto di successione del mais a se stesso" e il rispetto di questa prescrizione "è obbligatorio per accedere ai contributi del Programma di sviluppo rurale".

 A precisarlo è Tiberio Rabboni, assessore alle Politiche agricole, rispondendo in Aula ad una interrogazione di Andrea Pollastri (Fi-Pdl) che chiedeva "quale sia la situazione relativamente alla presenza e alla diffusione della diabrotica e quali siano le politiche di prevenzione e contrasto adottate dalla Regione".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Si è chiusa con una riduzione del 2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2013.

Reggio Emilia, 23 giugno 2014 -

Lo rileva lo studio elaborato dal CRPA per conto della Camera di Commercio e diffuso sul sito http://osservatorioeconomico.re.it .
Il valore aggiunto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca della provincia di Reggio Emilia, nel 2013 si è infatti fermato a quota 354,70 milioni di euro a fronte dei 361,94 del 2012.
Le produzioni vegetali, a seguito della riduzione sia delle quantità prodotte che dei prezzi di vendita, sono scese dai 195 milioni del 2012 ai 187 milioni di euro, con un calo del 4,1%. In controtendenza la produzione viticola che, in concomitanza con la ripresa del prezzo del vino, ha registrato un incremento delle quantità prodotte.
Le colture erbacee, a causa del generalizzato calo delle quotazioni, hanno registrato un calo del 6,1% scendendo dai 136 milioni di euro del 2012 ai 128 milioni nel 2013.
Le produzioni animali, passando dai 438 milioni del 2012 ai 429 milioni del 2013, rilevano una riduzione produttiva del 2% dovuta all'effetto combinato della riduzione del prezzo del formaggio, da un lato, ed al contemporaneo incremento del prezzo delle carni, dall'altro.
Se si estende lo sguardo agli ultimi dieci anni si osserva che nel 2013 il valore prodotto (espresso a prezzi correnti) è inferiore a quello registrato nel 2003, che si era attestato a 359 milioni di euro.
Si può affermare, quindi, che nel lungo periodo l'agricoltura reggiana, a causa delle basse quotazioni dei prodotti, ha perso in termini di potere d'acquisto.

Andamento del valore aggiunto dell'agricoltura silvicoltura e pesca in Provincia di Reggio Emilia dal 2003 al 2013 (000.000 di euro)
Nonostante gli sforzi sostenuti dagli agricoltori in questi ultimi anni, il settore agricolo evidenzia ancora alcuni problemi non del tutto risolti.
Nel primo scorcio del 2014 la situazione rilevata lo scorso anno non appare in miglioramento.
Le quotazioni del Parmigiano Reggiano, nonostante la produzione si mantenga su livelli stazionari, sono in flessione, mentre quelle del vino, in presenza di una riduzione della produzione, non dovrebbero, secondo le previsioni, aumentare.
La produzione di carne suina è in leggera flessione con prezzi altalenanti. La nuova griglia di valutazione dei suini destinati alla Dop sta creando, inoltre, preoccupazione fra gli allevatori. Si ipotizza che l'applicazione della stessa possa escludere il 20% dei suini allevati a questo fine.
Per il frumento, infine, si prevede una riduzione delle rese unitarie, causate dalla maturazione avvenuta in concomitanza con elevate temperature rispetto alle medie stagionali, con quotazioni stazionarie.
(Fonte CCIAA - RE)

 

 

Domenica, 29 Giugno 2014 09:00

Cereali. Centri di stoccaggio in Italia.

Ismea ha pubblicato i risultati del primo censimento delle strutture di stoccaggio cerealicole in Italia.

- di Virgilio
Parma 23 Giugno 2014 -
Il centro di stoccaggio dei cereali, il posizionamento e l'adeguatezza delle strutture rappresenta il punto di partenza per orientare future politiche di sviluppo finalizzate ad aumentare la competitività dell'intera filiera cerealicola nazionale.
Nella stesura del Piano Cerealicolo Nazionale predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sono state individuate le principali criticità riferibili alla filiera cerealicola individuando per ciascuna di esse specifiche azioni operative.
Il "Censimento delle strutture di stoccaggio" è appunto uno delle azioni individuate i cui risultati - scaricabili gratuitamente - sono stati presentati da Ismea nei giorni scorsi.
Il numero dei centri di stoccaggio censiti in Italia ammonta a circa 1200, per un potenziale di oltre 11 milioni di tonnellate, riconducibile per il 55% ai silos e per il restante 45% ai magazzini. Tra le Regioni che si contraddistinguono per una maggiore capacità di stoccaggio spiccano Veneto ed Emilia Romagna, seguite nell'ordine da Lombardia, Puglia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. E' quanto emerge dalla prima indagine censuaria a livello nazionale effettuata da Ismea nel 2013 e che si inserisce nell'ambito delle attività del Piano cerealicolo nazionale finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. L'indagine ha permesso di ottenere oltre a una mappatura geografica dei centri di magazzinaggio, anche una ricognizione delle caratteristiche strutturali, dotazioni strumentali e modalità di gestione all'interno dei centri, finora disponibile solo in maniera frammentata e limitata solo ad alcune realtà territoriali.
In sintesi i risultati del censimento evidenziano una struttura generalmente inadeguata alle necessità della filiera. La polverizzazione delle strutture e, fatte salve alcune eccezioni, il maggior numero di centri di stoccaggio in Italia si caratterizza, infatti, per una spiccata obsolescenza, una contenuta capacità oraria di lavorazione, un'unica fossa di ricevimento e linea di carico che limita lo stoccaggio differenziato per partite omogenee di prodotto.
Ne consegue, sottolinea l'Ismea nello studio, anche in ragione della spiccata polverizzazione produttiva in Italia, che la produzione nazionale di cereali risulta difficilmente organizzabile in lotti di dimensioni tali da costituire "massa critica", con caratteristiche qualitative omogenee e tali da soddisfare le esigenze delle industria di trasformazione.
I risultati ottenuti dal censimento, conclude l'Ismea, lasciano intravedere ampi margini di miglioramento della filiera, con particolare riferimento alla necessità di incentivare in Italia lo stoccaggio differenziato per standard qualitativi, rispondenti alle necessità della lavorazione industriale, per limitare il ricorso alla materia prima estera e incrementare la crescita competitiva del settore.


DISTRIBUZIONE CENTRI PER NATURA GIURIDICA
Srl: n° 199 per 11.300 tonnellate media stoccaggio
Soc. coop: n° 275 per 10.500 ton.
Spa: n° 93 19.600 ton.
Snc: n° 194 6.200 ton.
impresa ind. n° 108 2.900 ton.
sas: n° 68 6.500 ton
SS: n° 7 63.300 ton
Consorzi agrari: n° 143 6.700 ton
(fonte ISMEA)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

SOMMARIO Anno 13 - n° 25 22 giugno 14

1.1 editoriale - Diamo i numeri?
2.1 Salute - Il Consorzio sulle aflatossine nel latte.
3.1 export - Dagli USA, attacco diretto al "Parmigiano" .
3.2 carburanti - Parma, carburanti agevolati.
3.3 Regione Emilia Romagn - Multe per le rampe di accesso agli argini
4.1 lattiero caseario - "Latte su e formaggi giù.
5.1 mais e soja - Mais & Soia: dati previsionali. Giugno 2014
6.1 Riforme - Accorpamento "Forestale". Nulla di fatto

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 22 Giugno 2014 10:50

Dagli USA, attacco diretto al "Parmigiano".

Per la potente FDA il "Parmigiano" non risponderebbe a canoni di salubrità minimi.

di virgilio Parma 17 giugno 2014.
Come al solito le barriere "amministrative" sono il miglior sistema protezionistico e di questo gli Statunitensi sono dei maestri. Il "parmesan fake" spadroneggia coast to coast e oggi, in piena discussione sui atti di libero scambio, ecco che si ripresenta l'ennesima questione igienico sanitaria su alcuni tra i principali prodotti alimentari italiani. Il Parmigiano Reggiano e altri Grana accusati di essiccare su legno poroso.
La FDA americana, una delle autorità alimentari più potenti del Mondo, ha fatto proprie le rimostranze sull'insalubrità di alcune produzioni alimentari che non rispetterebbero i canoni di salubrità minimi. Su questo parere, si registra la protesta della federazione iConsumatori, aggregazione tra alcune delle maggiori sigle della difesa dei cittadini italiane, che chiedono al Governo di contestare immediatamente, tanto in sede di WTO, l'organizzazione mondiale del commercio, quanto con passi diplomatici ad hoc, questa ipotesi che potrebbe preludere al blocco delle importazioni dall'Italia di alcuni pregiati formaggi come il Parmigiano Reggiano e i Grana, accusati di essiccare su assi di legno poroso.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 22 Giugno 2014 10:07

Parma, carburanti agevolati.

Utenti Motori Agricoli (UMA): carburante agevolato per aziende agricole

Scadenza lunedì 30 giugno 2014

Parma, 12 giugno 2014.
Si ricorda che entro lunedì 30 giugno le aziende agricole, che avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato nel 2013, devono presentare la dichiarazione di avvenuto impiego, con annotati i consumi complessivi per le lavorazioni eseguite. In mancanza di tale dichiarazione le aziende inadempienti sono passibili di sanzioni.
Contemporaneamente alla suddetta dichiarazione, può essere compilata anche la richiesta per beneficiare delle stesse agevolazioni fiscali nel 2014. In questo modo si potrà usufruire dell'assegnazione piena, cioè dei quantitativi di carburanti necessari per svolgere tutte le lavorazioni dell'annata.
Dette dichiarazioni devono essere presentate, direttamente o tramite le associazioni agricole, all'ufficio Uma del Servizio Agricoltura e Risorse Naturali della Provincia di Parma, aperto il martedì dalle ore 9 alle 13. E' anche possibile la presentazione on line accedendo al sito Servizi UMA della Regione Emilia-Romagna.
(Provincia di Parma)

Agricoltura. Multe ai proprietari di fondi con rampe di accesso ad argini.

Bologna, 18 giugno 2014 -
"Una situazione grottesca". È il giudizio di Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) a proposito delle sanzioni amministrative che il Servizio tecnico di bacino di Romagna, sede di Ravenna, sta facendo pervenire, a seguito di accertamenti ai sensi della L.r.7/2004), ai proprietari di fondi agricoli che hanno rampe di accesso su strade che corrono sulla sommità degli argini dei fiumi e che, tra l'altro, - precisa - "spesso servono più fondi, e non solo quello che si affaccia sulla strada".
Sulla questione, Bazzoni ha presentato un'interrogazione alla Giunta, ricordando che "le rampe esistono da più di cent'anni e non era mai stato richiesto un contratto di concessione", a differenza di quanto "normalmente fanno i Comuni o i Consorzi di bonifica per situazioni analoghe". E tuttavia – sottolinea il consigliere - la Regione "invece di informare per tempo gli utenti che bisognava iniziare a pagare, è passata subito alla sanzione senza che nessun bollettino sia mai arrivato a domicilio con l'importo da pagare". Inoltre, "a differenza dei Consorzi di bonifica, non ha predisposto l'invio di bollettini a casa dei proprietari, creando notevoli disagi e incertezze".
Il capogruppo Fi-Pdl chiede pertanto alla Giunta regionale se non ritenga che si possa configurare un abuso nel fatto di sanzionare improvvisamente i proprietari senza che prima vi sia stata la richiesta di un contratto di concessione e la definizione dell'importo da pagare. Bazzoni sollecita infine la Regione ad intervenire immediatamente per "sanare il pregresso annullando le sanzioni" e per "definire modalità precise per le concessioni", rendendo pubblici gli importi da pagare e soprattutto predisponendo l'invio dei bollettini agli interessati. (is)
(Regione Emilia Romagna)

Domenica, 22 Giugno 2014 09:18

Mais & Soia: dati previsionali. Giugno 2014

Mais & Soia: dati previsionali giugno 2014

MAIS: Dati previsionali per 2014-15

La produzione di Mais per la nuova stagione 2014-15, che inizierà il 1° Settembre, è prevista a 981.12 Mio t, in leggero aumento rispetto alle stime di Maggio, con maggiori raccolti previsti in Ucraina, Russia ed Unione Europea.

 In Ucraina e in Russia le rese dei terreni sono stimate in aumento per le maggiori importazioni di semi di Mais ibrido. In Unione Europea la maggior produzione attesa è dovuta alle buone condizioni di crescita del Mais in Germania e in Europa Centrale.
 I consumi di Mais sono previsti a 967.52 Mio t (+1.8 Mio t rispetto alle previsioni formulate il mese scorso; +16.54 Mio t rispetto alla stagione 2013-14), con un maggior impiego atteso nell'alimentazione del bestiame in Turchia, Ucraina, Unione Europea e Russia.
 Negli Stati Uniti la produzione di Mais prevista per la stagione 2014-15 è invariata, con una resa dei terreni di 165.3 bushels/acro (equivalenti a 10.50 tons/ettaro).
 Le condizioni dei raccolti statunitensi sono le migliori degli ultimi 4 anni; per quanto riguarda l'area del Corn Belt (regione più intensivamente agricola del Midwest americano) le condizioni sono le migliori dal 2007.

SOJA: Dati previsionali per 2014-15

La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2014-15 è prevista a 299.99 Mio t, stabile rispetto alle stime precedenti e in aumento del +6% rispetto alla stagione 2013-14, terminante il 30 Settembre.
Sono confermati i raccolti record previsti nei principali Paesi produttori di Soia: Stati Uniti e Brasile, rispettivamente con 98.93 Mio t (+5% rispetto alla stagione in corso) e 91 Mio t (+4%), grazie ad una maggiore resa dei terreni ed all'espansione delle aree coltivabili.
Negli Stati Uniti, gli stock iniziali sono previsti in riduzione rispetto alle previsioni formulate a Maggio (-3.7%), riflettendo un maggior impiego nel processo di trasformazione in farina di soia ed olio di semi di soia (crush) nella stagione 2013-14.
In Unione Europea, tra i Principali Importatori di Soia, la produzione è prevista in aumento del 14.4% (da 1.25 Mio t a 1.43 Mio t) rispetto alle stime di Maggio.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 22 Giugno 2014 08:45

Accorpamento "Forestale". Nulla di fatto.

Il progetto di accorpamento del "Corpo Forestale" con la "Polizia Penitenziaria" è stato stralciato dall'"Omnibus"

di Virgilio, Parma 16 Giugno 2014

Ci sarà ancora da attendere. Il progetto d'accorpamento delle polizie "forestale" e "penitenziaria" inizialmente previsto nella proposta di ddl in discussione lo scorso mercoledi (11/6/14) è stato totalmente stralciato dalla discussione. Indiscrezioni giornalistiche, riportate da diversa stampa nazionale, indicano che sia i Ministri interessati (Alfano, Orlando e Martina) sia il Quirinale abbiano convinto il Premier a fare retromarcia.
Il premier avrebbe visto di buon occhio un decreto omnibus. Un unico provvedimento per dare il segno di una strategia complessiva che comprendesse economia, fisco e riforma della Pubblica Amministrazione ma anche i provvedimenti del rilancio dell'economia. Un decreto "Omnibus" quindi che avrebbe dovuto tracciare le linee dello sviluppo economico condite con parte della riforma della PA e qualche tassa in più come l'aumento dell'impopolare "bollo automobilistico".
Da un lato gli incentivi per l'acquisto d'autovetture e dall'altro l'aumento della tassa di proprietà delle vetture (sino al 12 in più).
Troppa carne al fuoco insomma e così la parte relativa alla riforma delle "polizie" è stata totalmente stralciata dalla discussione.
La conferma è stata data dallo stesso Matteo Renzi durante la conferenza stampa che ha seguito il "Consiglio dei Ministri" rispondendo a specifica domanda posta dai giornalisti presenti: «No, nel provvedimento varato oggi non c'è nessun intervento di accorpamento delle forze di polizia, per il momento non c'è nulla». «Abbiamo varato il ddl delega - ha sottolineato il premier - per la Pubblica amministrazione. Il grosso delle misure sulla PA sta qui: non si rimettono a posto le Prefetture o le Camere di commercio per decreto. Sono 44 punti, è un passo importante»

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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