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Sulle cause alla radice del disastro del Secchia interviene URBER (Unione Regionale delle Bonifiche) che denunciò per prima il fenomeno all'indomani dell'inondazione.

Bologna – 10 Luglio 2014 – La messa in sicurezza del territorio dalle avversità ambientali e la prevenzione attiva laddove esistano dei rischi concreti in zone nevralgiche sono prerogative del sistema di bonifica così come il monitoraggio e la conseguente segnalazione immediata delle possibili cause che li determinano.
All'indomani della conclusione del dibattito in Commissione Regionale Ambiente sulle reali cause che hanno contribuito in modo decisivo a creare lo sgretolamento dell'argine del Secchia nel modenese – attribuite in modo diretto all'erosione progressiva esercitata da nutrie, tassi, istrici e volpi – l'UNIONE BONIFICHE DELL' EMILIA ROMAGNA per bocca del suo presidente Massimiliano Pederzoli sottolinea quanto sia fondamentale un'opera di salvaguardia su tutto il territorio e come sia impellente su tutta la rete una verifica immediata volta a scongiurare ulteriori disastrose inondazioni per comunità e aziende agricole messe pesantemente in ginocchio. Pederzoli, che fu tra i primi a denunciare pubblicamente il fenomeno dell'attività grave e costante di questi animali, privi di antagonisti sul loro habitat, rimarcò in quei giorni l'importanza di fare chiarezza su un possibile piano di abbattimento per evitare la diffusione a dismisura delle specie che scavano tane profonde negli argini dei nostri corsi d'acqua, argini che devono proteggere tutti, uomini e cose.
"Quando denunciavamo apertamente il fenomeno mesi fa – rimarca Pederzoli – qualcuno sorrideva, ora che c'è la scientificità di una Commissione è un dato conclamato. La strada da percorrere resta comunque una sola e se non troviamo al più presto una soluzione preventiva sull'attività di questi animali pericolosi finiremo per ridurre ad un groviera. Basta coi dibattiti che non finiscono mai, servono soluzioni per fronteggiare efficacemente un sistema sempre più vulnerabile".
In quest'ottica va evidenziato anche come il periodo delle piogge autunnali non è poi così lontano e trovare un punto di equilibrio sulle azioni sinergiche da mettere concretamente in campo per disinnescare i rischi è quanto mai doveroso.
[Visita il sito di URBER e la pagina ufficiale Facebook "URBER" per ulteriori informazioni. Guarda i video sul nostro Canale You Tube URBER]. (Fonte Ufficio Stampa UBER)

Domenica, 13 Luglio 2014 10:08

Export. Bene il 1° trimestre, +1,9% in valore

 

Ismea, bene nel I trimestre l'export di formaggi, frutta e salumi

Roma, 4 luglio 2014

Le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari chiudono il primo trimestre di quest'anno con uno scatto in avanti dell'1,9% in valore, sintesi dell'incremento del 2,2% della componente industriale e del più 0,6% della fase agricola.

Dalle elaborazioni Ismea dei dati Istat si evince un deciso cambio di passo per formaggi, salumi e frutta che segnano un aumento delle vendite oltrefrontiera rispettivamente del 7,9%, del 6,5% e del 7% sui primi tre mesi dello scorso anno. Tra i formaggi tornano a crescere i grana con un più 2,7%, dopo un biennio di sostanziale stabilità dei fatturati all'estero, mentre accelerano il Gorgonzola (+7,9%) e il Pecorino/Fiore sardo (+27%). Tra le preparazioni suine, invece, avanzano soprattutto prosciutti e speck, in crescita del 9%.

In linea con il dato 2013 la dinamica delle preparazioni ortofrutticole (+2,4%), mentre rallenta la marcia l'export vinicolo (+2,9%, contro il 7,4% di crescita registrato nel primo trimestre 2013), a causa di una generalizzata riduzione dei prezzi, seppure in un contesto ancora molto favorevole per gli spumanti.

La pasta cede all'estero l'1,7% sempre in termini monetari, mentre gli ortaggi freschi arretrano del 3,5%. Al contrario migliorano le vendite fuori confine dei comparti panetteria e biscotteria (+1,6%) e dei prodotti dolciari a base di cacao (+2,2%). Bene anche l'olio di oliva, seppure in crescita solo di un modesto 0,7%.

L'estero - spiega l'Ismea - resta un'importante valvola di sfogo per la produzione agroalimentare italiana, in una fase di prolungata contrazione degli acquisti alimentari sul mercato interno. Il Panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko rivela nei primi cinque mesi di quest'anno una flessione della spesa in generi alimentari dell'1,4%, comunque nettamente più attenuata rispetto al meno 3,1% del 2013, peggior dato da inizio millennio.
(Fonte Ismea 4 luglio 2014)

Domenica, 13 Luglio 2014 09:42

Coldiretti. Restituire l'Europa ai popoli

 

Moncalvo: "L'Italia, per crescere, deve tornare a fare l'Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale"

Parma, 09 luglio 2014 -

"La determinazione mostrata dal primo Ministro italiano Matteo Renzi, l'enfasi posta su una Europa da restituire ai popoli – una Europa che non parla il linguaggio delle tecnocrazie che vi si sono insediate e delle perversioni burocratiche a cui hanno dato vita - hanno rappresentato un segnale importante". E' quanto affermato nella relazione all'Assemblea dal presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "il richiamo ad una rinnovata capacita contrattuale del nostro Paese ai fini di politiche che consentano di rilanciare crescita e occupazione, ci hanno fatto sentire il premier vicino. Per troppi anni - ha sottolineato Moncalvo - le imprese sono state ostaggi dei tecnocrati piu' realisti del Re nel difendere gli interessi dei poteri forti che nell'alimentare hanno portato sulle tavole degli europei dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, ma sul mercato c'è anche il vino zuccherato e quello in polvere mentre circa la metà della spesa è anonima. Nell'Unione dei rigore dei conti si consentono trucchi ed inganni nel momento di fare la spesa con l'appiattimento verso il basso della qualità alimentare anche a danno di Paesi come l'Italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare", ha continuato Moncalvo. Rispetto al binomio "crescita e occupazione", il presidente di Coldiretti ha posto però la necessità di avviare una riflessione. "Il nostro auspicio - ha sottolineato Moncalvo - e' che la freschezza giovanile e il pragmatismo del nostro premier, aiutino noi e tutti i Paesi europei a dare inizio ad una rivisitazione dell'idea stessa di crescita e dei fattori che la compongono, di cui gli obiettivi occupazionali all'interno di logiche produttive sostenibili – a livello ambientale, sociale e etico – costituiscono gli elementi cardine. Un valore aggiunto anche in vista dell'appuntamento dell'Expo che deve rappresentare l'occasione per far conoscere – ha sostenuto Moncalvo - il vero Made in Italy". "L'Italia, per crescere, deve tornare a fare l'Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale che - ha concluso Moncalvo - garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l'arte, il cibo e la cucina".
(Fonte Coldiretti)

Un'ulteriore misura restrittiva al consumo di vino ha scatenato la protesta dei produttori francesi.

di Virgilio - Parma, 07 luglio 2014

Lo scorso tre luglio è stato pubblicato sul Journal Officiel, l'equivalente francese della nostra Gazzetta Ufficiale, il decreto legge secondo il quale le aziende potranno decidere se vietare o concedere il consumo di vino durante la pausa pranzo.
Un provvedimento che va a estendere al vino i provvedimenti sinora destinati ai superalcolici. Da questo momento saranno i datori di lavoro e i dirigenti a stabilire i confini entro i quali i loro dipendenti avranno il diritto di muoversi e intervenire in caso di mancato rispetto delle disposizioni. La disposizione del ministro del lavoro francese è stata sostenuta da uno studio condotto dall'Institut Gustave Roussy, che ha contato 49mila morti all'anno a causa dell'alcol.
In un momento di crisi economica e di calo dei consumi, questa iniziativa del Governo francese non è stata ben accolta da parte dei produttori di vino che hanno avviato una campagna di contrasto e informazione su web.
I produttori contestano che il vino debba essere messo alla stessa stregua dei superalcolici, delle droghe e dei farmaci già dal primo bicchiere.
Così, la loro preoccupazione per il decreto legge e per le norme che sarebbero in discussione, viene ben rappresentato nella campagna web cequivavraimentsaoulerlesfrancais.fr che di fatto esprime il punto di vista di 500.000 imprese vitivinicole, la ragione della protesta e le 5 più importanti azioni previste dal Governo Francese contro il Vino.

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Con questo quarto accordo con Casalasco, Barilla intende supportare gli agricoltori nello sviluppo di un sistema pluriennale di coltivazione sostenibile.

Parma, 08.07.14 – Il Gruppo Barilla, leader nei settori di pasta, sughi e prodotti da forno, ha firmato un accordo orizzontale tra le filiere con il Consorzio Casalasco del Pomodoro, già partner di Barilla per lo sviluppo, la produzione e il confezionamento di prodotti derivati del pomodoro.
Il Consorzio con sede nel cremonese associa oltre 300 aziende agricole site principalmente nelle provincie di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova, che coltivano a pomodoro circa 4.500 ettari di terreno. La produzione complessiva è di 350.000 tonnellate di pomodoro fresco e copre l'intera filiera del pomodoro, dal seme al prodotto finito.
L'accordo, che prevede l'interazione tra filiera pomodoro e filiera grano duro, si inserisce all'interno del più amplio progetto "Agricoltura Sostenibile" (Barilla Sustainable Farming) che quest'anno ha già visto alla firma di due precedenti accordi di filiera nell'ambito della coltivazione e della rotazione di grano, barbabietola da zucchero, colza e girasole.
Il Gruppo parmense, infatti, è uno dei principali utilizzatori di grano duro in Italia e, come tale, intende promuovere progetti volti a migliorare la coltivazione, in termini di sostenibilità economica ed ambientale. L'accordo con il Consorzio Casalasco del Pomodoro, dunque, nasce nel segno di un ulteriore impegno nel promuovere lo sviluppo di attività congiunte e sinergiche con filiere di altre colture, sviluppando collaborazioni di tipo orizzontale con realtà affidabili del sistema agro- alimentare italiano che abbiano intrapreso un percorso similare di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche attraverso questo quarto accordo con Casalasco, Barilla intende supportare gli agricoltori nello sviluppo di un sistema pluriennale di coltivazione sostenibile, garantendo sbocchi commerciali a tutte le colture in rotazione, ritenendo che la corretta ripartizione del valore economico all'interno della filiera sia uno dei pilastri fondanti del legame tra mondo agricolo, territorio e industria.
"Questo modello di Agricoltura sostenibile da noi perseguito – commenta Paolo Barilla, Vice Presidente del Gruppo Barilla – è anche nell'interesse dei consumatori, perché solo attraverso l'impegno continuo dell'azienda a gestire la qualità, la sicurezza alimentare e l'impatto ambientale lungo tutta la filiera possiamo garantire prodotti migliori valorizzando le materie prime made in Italy."
Le aziende agricole e gli stabilimenti del Consorzio Casalasco del Pomodoro, così come la filiera e la tracciabilità, sono certificati secondo i più elevati standard italiani ed europei. L'adesione a protocolli volontari come il Global Gap – esteso a tutte le aziende agricole socie – o a network come la SAI Platform testimoniano la costante attenzione per l'ambiente e per una produzione sempre più sostenibile.
"Questo progetto, frutto della ormai consolidata partnership con Barilla- dichiara Costantino Vaia, DG del Consorzio Casalasco del Pomodoro – oltre a rappresentare un'ulteriore opportunità di crescita e valorizzazione del nostro territorio, evidenzia un chiaro impegno allo sviluppo di un sistema di cooperazione etico e sinergico per il miglioramento degli standard ambientali, sociali ed economici"
Il "Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità" realizzato e promosso da
Barilla riafferma il ruolo centrale della rotazione delle colture.
L'avvicendamento tra diverse specie vegetali sugli stessi appezzamenti è di fondamentale importanza per il miglioramento dell'efficienza della coltivazione e la conseguente riduzione dell'impatto ambientale. Infatti grazie ai corretti cicli di rotazione è quindi possibile ottimizzare l'impiego di agro farmaci, migliorare la gestione dei fertilizzanti, difendere la biodiversità e incrementare la fertilità dei suoli e non ultimo ridurre i rischi legati alla food safety.
(Fonte Consorzio Casalasco del Pomodoro)

Mercoledì, 09 Luglio 2014 08:24

Lattiero Caseario, Stop al latte spot

Luglio inizia in flessione per il latte spot. Calma piatta invece per le due principali DOP. Invariato il Burro.

di Virgilio Parma - 09 luglio 2014

LATTE SPOT: Si arresta l'ascesa del latte spot nella prima settimana di luglio. A Verona la quotazione dello scorso lunedi, ultimo giorno di giugno, (42,27€ - 43,30/100litri latte) è durata solo l'arco della settimana posto che lunedì 7 luglio è stato registrato un calo del 3,49%.

BURRO E CREME: Andamento per certi versi analogo al latte spot è stato registrato dalle Creme a uso alimentare (40% mg). Alla Borsa merci di Milano dopo l'ultimo colpo di coda di lunedì 30 giugno (+2,20%) la prima settimana di luglio si è aperta con un calo sensibile del -3,23% (1,80€/kg) non replicato a Verona dove i listini non hanno subito variazioni attestandosi all'interno del range 1,78-1,80€/kg, quota raggiunta lo scorso 30 giugno in conseguenza di un incremento dello 0,85%.

FORMAGGI: Invariate le quotazioni delle due principali DOP. Il mese di Luglio si è aperto con le medesime quotazioni dell'ultima settimana di giugno sia per il Grana Padano DOP sia per il Parmigiano Reggiano. Un comportamento omogeneo che ha interessato tutte le tipologia di stagionatura e diffuso in tutte le piazze prese a riferimento.
Nello specifico il Grana Padano è stato quotato alla borsa milanese tra 6,85 e 6,95€/kg il 9 mesi di stagnatura e compreso tra 7,45 e 8,10 €/kg il 15 mesi di stagionatura.
Alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma il Parmigiano Reggiano ha invece mantenuto i listini compresi tra 7,85 e 8,20€/kg relativamente al 12 mesi e tra 9,35 e 9,70€/kg il 24 mesi.

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Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 27 07 Luglio 14

1.1 editoriale Vacanze e prelievi. Siamo alle solite.
2.1 export Parmigiano Reggiano, cresce in nord america
3.1 mipaaf I Primi 120 giorni del Ministro Martina
3.2 AGEA Coldiretti, pagamenti per 200 mln sono ossigeno per agricoltura
4.1 Lattiero caseario Latte Spot, + 11,41% sul mese precedente
5.1 formazione Parma, IRECOOP cambia sede
5.2 Parma Parma, due sindaci cooperatori
5.3 energie rinnovabili AssoRinnovabili lancia l'allarme ai Comuni e ai proprietari terrieri
6.1 finanza Anatocismo. Ma che c'azzecca con il decreto agricoltura?

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

 

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Domenica, 06 Luglio 2014 10:26

I primi 120 giorni del Ministro Martina

Martina: "Abbiamo lavorato tanto, consapevoli di essere all'inizio di un lungo percorso".

Roma 25 giugno 2014
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso note i contenuti della conferenza stampa dal titolo "120 giorni di politiche agricole" nel corso della quale il Ministro Maurizio Martina ha illustrato il lavoro svolto durante i primi 4 mesi di Governo. Alla conferenza dello scorso 25 giugno erano presenti anche il Viceministro Andrea Olivero e il Sottosegretario Giuseppe Castiglione.
Nel corso della conferenza sono state illustrate le misure, i provvedimenti e le azioni che sono state messe in campo negli ultimi 4 mesi in favore dell'agricoltura e del settore agroalimentare. Tra le principali:
- l'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, di "Campolibero", il piano di interventi per l'occupazione giovanile in agricoltura e per il ricambio generazionale, sgravi fiscali, semplificazioni per il settore e il rafforzamento delle azioni per la sicurezza nella Terra dei Fuochi;
- l'intesa con le Regioni sulla nuova Pac, con l'accordo raggiunto sulle risorse del I Pilastro;
- Un piano di "spending review" con razionalizzazione dei costi sostenuti dal Ministero e una ottimizzazione delle spese per gli enti collegati;
- la definizione dei principali punti dell'agenda attorno alla quale si svilupperà il lavoro della Presidenza italiana del prossimo Semestre europeo;
- lo sblocco di risorse per destinare aiuti agli indigenti e una gestione condivisa con il Ministero del Lavoro per la destinazione dei fondi;
- il rafforzamento dei controlli nel settore agroalimentare e un accordo per la tutela delle denominazioni di qualità sul web.
 
"Abbiamo lavorato tanto - ha detto il Ministro Martina -, consapevoli di essere all'inizio di un lungo percorso. Anche se parliamo di pochi mesi sono evidenti le novità, la voglia di cambiamento e la consapevolezza di riaprire i margini di competitività del nostro Paese attraverso l'agricoltura e il settore agroalimentare. Siamo riusciti a mettere in campo un'azione forte, che ha rimesso agricoltura italiana al centro del dibattito e che può davvero contribuire alla crescita dell'economia italiana. L'approvazione di 'Campolibero' dimostra come l'agroalimentare sia diventato uno dei cuori pulsanti dell'azione del Governo. Ci siamo mossi con molta attenzione - ha aggiunto il Ministro - su tanti aspetti. Penso alla spending rieview interna al Ministero, dove siamo riusciti a risparmiare salvaguardando le professionalità. Così come abbiamo fatto sugli enti vigilati, ottimizzando le spese e garantendo il mantenimento delle attività fondamentali. A livello europeo siamo stati impegnati con la battaglia per la tutela delle nostre produzioni e, nei prossimi mesi, lo saremo sempre di più, consapevoli dell'importanza del ruolo che l'Italia avrà nel Semestre di Presidenza dell'Ue. Abbiamo davanti grandi sfide, come quella di Expo del 2015, ma - ha concluso il Ministro Martina - siamo decisi ad affrontarle con lo stesso spirito di squadra che ci ha permesso fino a oggi di ottenere importanti risultati".
(Fonte Uff. stampa Mipaaf)

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Altre 60.000 aziende saranno interessate dallo sblocco dei pagamenti AGEA

Parma, 30 giugno 2014 -
Una boccata di ossigeno per le imprese agricole destinatarie dei pagamenti che risponde alle nostre continue sollecitazioni per sbloccare la situazione nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento. E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l'annuncio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che a seguito del completamento delle attività di controllo, dopo un primo sblocco di 81,5 milioni di euro, Agea ha disposto il pagamento di ulteriori 117 milioni che circa 60.000 aziende agricole vedranno accreditati sui propri conti correnti fra il 3 e il 4 luglio prossimi. Si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale – conclude Moncalvo - siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune.
(Fonte Coldiretti - 27 giugno 2014)

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Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 26 29 Giugno 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 26 29 giugno 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

SOMMARIO Anno 13 - n° 26 30 Giugno 14
1.1 editoriale Italia da riformare
2.1 imprese Consorzio Agrario di Parma, bilancio in utile tra investimenti e prospettive
3.1 sicurezza Bruciare sterpaglie non è reato
3.2 difesa Diabrotica del mais. La difesa in Emilia Romagna
3.3 indagine aflatossine "Parmigiano" contaminato. La Regione valuterà costituzione parte civile
4.1 Lattiero caseario Inarrestabile Latte Spot
5.1 MIPAAF 3 luglio, convocati i tavoli "suinicoltura" e "lattiero-caseario"
5.2 Reggio emilia Scende il Valore aggiunto dell'agricoltura reggiana
6.1 cereali Centri di stoccaggio in Italia.

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