Sabato, 07 Settembre 2024 11:28

Veneto e Friuli: al via campagna immunizzazione dei neonati contro RSV In evidenza

Scritto da Ingrid Busonera

Impeto vaccinale, in Veneto pronte 32.000 dosi nei punti nascita contro la bronchiolite, assessore Lanzarin da il via alle vaccinazioni nei punti nascita. Il Friuli segue, ok al monoclonale alla nascita.

Di Ingrid Busonera Roma, 6 settembre 2024 - Soltanto qualche mese fa, la Commissione UE aveva approvato la messa in circolo di “Abrysvo” di Pfizer, il primo vaccino contro il virus sinciziale respiratorio RSV, indicato per l’immunizzazione passiva dei neonati fino ai sei mesi di vita attraverso la vaccinazione delle madri in gravidanza tra la 24° e la 36° settimana di gestazione. 

Il virus sinciziale respiratorio è spesso causa scatenante di bronchiolite.

La bronchiolite è un’infezione virale acuta che può colpire i bambini durante il primo anno di vita, generalmente nel periodo invernale.

Non è raro che si verifichi a seguito di infezione da metapneumovirus, coronavirus, rinovirus, adenovirus e virus influenzali e parainfluenzali. Il contagio avviene per contatto con secrezioni infette e la malattia interessa bronchi e bronchioli. Talvolta può verificarsi difficoltà respiratoria ed è necessario il ricovero per il trattamento farmacologico in ambiente protetto. 

La prevenzione questa sconosciuta.

Il rispetto di alcune semplici e basilari norme igieniche può scongiurare il rischio di incorrere nel contagio di questa patologia che può rivelarsi pericolosa soprattutto nei neonati e nei prematuri.

I pediatri in via preventiva consigliano:

  • Evitare il contatto con altri bambini o con adulti che presentino sintomi di infezione delle vie aeree (raffreddore, naso che cola, tosse, mal di gola),
  • Prima di accudire il bambino, lavare le mani con attenzione e idratare adeguatamente il bambino;
  • Favorire l’allattamento al seno;
  • Effettuare frequenti lavaggi nasali con soluzioni specifiche;
  • Evitare che il bambino entri in contatto con il fumo di sigaretta ed evitare di fumare negli ambienti domestici;
  • Evitare di sostare in luoghi chiusi e affollati.

Ma se per scongiurare tale infezione è sufficiente prestare attenzione a delle semplici e basilari norme igieniche e civili, perché la regione Veneto intende procedere con la prevenzione vaccinale da attivarsi immediatamente dopo la nascita?

Non è forse rischioso sottoporre un neonato di pochi giorni, all’inoculazione di un anticorpo monoclonale, in un momento in cui il sistema immunitario è ancora in processo di costruzione? Quali sono i reali rischi/ benefici?

La campagna di prevenzione vaccinale, su base volontaria, sarà a disposizione di tutti i nati a partire da ottobre 2024 a marzo 2025, direttamente nei reparti maternità prima delle dimissioni dall’ospedale.

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L’assessore alla sanità Manuela Lanzarin sottolinea come il Veneto, già largamente coinvolto nell’efficace campagna vaccinale covid-19 (con relativo bollettino quotidiano dei contagi e dei morti) sia tra le prime regioni coinvolte in questo “progetto”.

A tale scopo sono già pronte 32.000 dosi da somministrare ai piccini, il cui investimento da parte della regione, ammonta a 8 milioni di euro.

Attualmente, secondo il calendario vaccinale attivo, i neonati veneti, nel primo anno di vita, ricevono all’incirca 20/22 inoculazioni vaccinali. 

L’anticorpo in questione da inoculare sarebbe un anticorpo monoclonale, proteina capace di riconoscere e neutralizzare il virus. Le esperienze pregresse, ci suggeriscono di prestare molta attenzione prima di sottoporci a inoculazioni che potrebbero essere veicolo di danno piuttosto che di reale beneficio.

Di recente, la Commissione UE ha approvato il primo vaccino mRna “mResvia” di Moderna, per immunizzare gli adulti di età superiore ai 60 anni contro il virus sinciziale respiratorio.

Il comunicato che ha emesso Regione Veneto con il n°1044 del 5 luglio 2024, fa emergere mille dubbi perché, a riguardo recita così: << Attenzione fin dalla nascita per prevenire patologie che nei neonati possono anche rivelarsi molto gravi se non addirittura letali, attraverso una campagna di prevenzione mirata a questa fascia d’età. Con questa iniziativa potranno beneficarne tutti i bambini nati nei punti nascita del Veneto: 32.000 all’anno. La Regione ha già provveduto all’acquisto di altrettante dosi con un investimento di 8 milioni di euro. Si tratta di un anticorpo, cioè una proteina capace di riconoscere e neutralizzare il virus. Questo anticorpo protegge dall’infezione durante la prima stagione invernale di vita del bambino. >>

Ma anche nelle aziende sanitarie friulane, la campagna vaccinale partirà con circa un mese di anticipo rispetto al Veneto, e sarà utilizzato l'anticorpo monoclonale Nirsevimab per ridurre dell'80% le infezioni respiratorie da Rsv nel neonato.

Secondo il l protocollo operativo regionale, tutti i neonati nati dal 30 settembre 2024 al 31 marzo 2025 prima della dimissione dal reparto maternità, saranno soggetti a profilassi di immunizzazione di massa.

Il consiglio ai neogenitori? Consultatevi preventivamente con un pediatra libero da preconcetti, che sappia consigliarvi la migliore scelta in base al reale beneficio dei vostri figli.

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Link utili:

https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=14038899

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