Mercoledì, 20 Settembre 2023 11:19

Morti Covid Alzano e Nembro: gene naturale o gene del profitto? In evidenza

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Di Andrea Caldart Cagliari, 19 settembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Difficile pensare di contenere l’incredulità e la rabbia delle popolazioni soprattutto di Nembro e Alzano Lombardo dove, nella primavera del 2020 si registrò un tasso di mortalità del 1000%, dopo le “scoperte” fatte dall’Istituto Mario Negri che ha presentato in un convegno, uno studio secondo il quale la diffusione del Covid 19 nella bergamasca, sarebbe dovuto ad un fattore genetico risalente all’uomo di Neanderthal.

I mass media nel loro servizio del politicamente corretto sono stati prontamente disponibili a creare subito un gran “rumore” sbattendo in prima pagina il colpevole ritrovato nel “cattivone” uomo di Neanderthal.

Muse_Trento_-_ricostruzione_di_Homo_neanderthalensis.jpegAvere un colpevole per i politici e giornalisti nonché per i decisori della sanità, è il modo più comodo e facile per scaricarsi dalla responsabilità, ma in realtà esisteva già uno studio, pubblicato sulla rivista “Nature” dal titolo: “The major genetic risk factor for severe Covid-19 is inherited from Neanderthal” il 30 settembre 2020.

Ancora una volta non solo abbiamo assistito ad un triste tentativo di riciclo di cose già note e va sottolineato anche che, questo studio dell’Istituto Negri, non spiega la diversa diffusione del Covid tra le regioni d’Italia.

Fa davvero impressione come si continui con questo inganno e manipolazione dove la menzogna indisturbata continua a permeare la nostra società, tessendo una ragnatela di illusioni e di falsità.

E lo sa bene l’Avv.to Consuelo Locati che appreso dello studio dice: “Se i geni di Neanderthal possono aver contribuito alla diffusione del virus nella prima fase esponendo le persone ad una malattia più severa' come ha detto Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto Mario Negri, non possiamo che rimarcare il nostro disappunto per come sia stata interpretata la notizia, togliendo responsabilità a chi ne ha avute nella gestione della prima fase della pandemia - commenta il direttivo dell’Associazione dei familiari delle vittime del Covid19 #Sereniesempreuniti -. Le archiviazioni del Tribunale dei Ministri di Brescia infatti ci dicono che il reato di epidemia colposa non è configurabile e quindi le persone coinvolte dall’indagine di Bergamo, tra cui lo stesso Attilio Fontana, ma anche l’allora premier Giuseppe Conte e l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza, non sono rinviabili a giudizio, ma le loro decisioni o mancate decisioni hanno indubbiamente influito nella circolazione del virus e nell’alto tasso di mortalità, soprattutto in bergamasca ma anche nel resto d’Italia. Ricordiamo la mancata zona rossa a Nembro e Alzano ma anche il mancato tracciamento, o il piano pandemico nazionale e regionale non applicati e tutti gli altri obblighi di legge mai adempiti che noi, attraverso i nostri legali, abbiamo portato all’attenzione della Procura di Bergamo e del Tribunale Civile di Roma dove la causa contro Governo, Ministero della Salute e Regione Lombardia è ancora in corso”.

Ma la stessa Locati intervenendo alla puntata di Agorà su Rai3 e confrontandosi con Remuzzi e Bassetti, ne ha fatto emergere un quadro un po' diverso Link: https://www.raiplay.it/video/2023/09/Agora---Puntata-del-15092023-eb6dc60c-fd4e-473d-9092-601ff75714e9.html

Nel tempo che stiamo vivendo pare che l’uomo dimentichi molto velocemente il passato, illudendosi di essere libero ed anche molto meglio informato dei suoi antenati, ma in realtà dobbiamo difenderci dalla “caverna ipnotica” creata da un’élite di filantropi benefattori che tentano di impedirci di capire la realtà.

(immagine Museo di Trento: ricostruzione uomo di Neanderthal)