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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma sulle nomine degli insegnanti nelle scuole superiori. Il coordinatore Salvatore Pizzo precisa: “Riteniamo sussistano gli elementi affinché l'autorità giudiziaria verifichi se qualcuno ha commesso dei reati, per questo annunciamo la presentazione di esposto alla Procura della Repubblica.

24 settembre 2019

Nella quasi totalità delle scuole superiori piacentine le operazioni di assunzione dei docenti a tempo determinato sono avvenute senza che nessuno potesse assistere alle operazioni, addirittura in moltissimi casi anche agli stessi candidati è stato impedito di accedere negli uffici degli istituti per capire come si stessero svolgendo le operazioni di scorrimento delle graduatorie. Nessuna scuola ha reso noto orario e svolgimento delle operazioni, effettuate al chiuso e senza alcun testimone, la Gilda degli Insegnanti avendo appurato questo modus operandi di quasi tutti i Dirigenti Scolastici delle Scuole di 2° grado, date le dimensioni gravi del fenomeno, non potendo fisicamente essere dappertutto con propri attivisti ha scelto due scuole “campione” presso le quali agire intimando ai dirigenti di comunicare alle organizzazioni sindacali (che per contratto avrebbero diritto a presenziare) date, orari e convocati alle nomine, si tratta dell'Istituto Romagnosi Casali e del Liceo Colombini ma non è arrivata nessuna risposta. 


Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma precisa: “Riteniamo sussistano gli elementi affinché l'autorità giudiziaria verifichi se qualcuno ha commesso dei reati, per questo annunciamo la presentazione di esposto alla Procura della Repubblica. Siamo di fronte a comportamenti rispetto ai quali non possiamo lasciar correre, i dirigenti scolastici delle scuole superiori di Piacenza già nei giorni precedenti avevano avuto una modalità anomala: rispetto a tutti gli altri loro colleghi delle altre scuole di Piacenza e Parma hanno fatto in modo che non vi fosse una convocazione territoriale, unica e pubblica, rifiutandosi di unificare le operazioni di tutte le scuole (sono meno di 10 Istituti) e quindi a prova di trasparenza assoluta. Molti docenti venivano contattati in contemporanea da più scuole sono stati messi in difficoltà, non sapevano come e cosa scegliere, inoltre sono stati numerosi i dirigenti scolastici i quali pur sapendo che molti docenti erano convocati anche per lunedì anche per gli incarichi delle scuole medie (in questo caso effettuati in modalità pubblica e trasparente) non  hanno voluto allineare le modalità di convocazione affinché i candidati potessero avere un quadro chiaro delle disponibilità” - conclude il coordinato della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma - “con il caos che si è generato il direttore scolastico regionale si è dimostrato di non essere in condizione di coordinare in maniera efficiente ed efficace i dirigenti delle scuole piacentine, la politica prenda atto e provveda di conseguenza, intanto noi segnaliamo alla Procura quanto abbiamo visto e per questo il 2 ottobre, dalle 8 alle 10, terremo un'assemblea cittadina dei docenti alla Scuola “Anna Frank” in Via Milano. 

Fonte: Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma

Aggressione in pieno centro storico a Parma. È successo nella notte tra sabato e domenica scorsa in Via della Repubblica.

Parma -

All’arrivo delle Volanti di Polizia, un ragazzo tunisino 19enne, le cui iniziali sono G. M., richiedente asilo e con permesso di soggiorno in regola, era intento ad aggredire un altro ragazzo. Prima di essere definitivamente fermato si è divincolato dagli Agenti per avventarsi nuovamente alla sua vittima. Grazie agli accertamenti svolti nelle immediatezze dei fatti è stato possibile ricostruire cosa fosse accaduto poco prima.

G. M., in compagnia di un’altra persona, ha minacciato due ragazzini su di uno scooter, brandendo una bottiglia di vetro, in Via Repubblica. Poco dopo, se l’è presa con un altro ragazzo, un giovane filippino, che hanno avvicinato per poi prenderlo per il collo e riempirlo di schiaffi.

A questo punto, i due ragazzi testimoni e poi vittime di G.M., sono intervenuti per difendere il ragazzo dai colpi dicendogli di smettere. Lui però, si è scagliato immediatamente con violenza verso uno dei due, prendendolo, dopo averlo scaraventato a terra, ripetutamente a calci e a pugni, colpendolo altresì al volto con una bottiglia di vetro. Durante l’aggressione G.M., che già era in compagnia di un complice, è stato raggiunto da altri due che hanno preso parte alla pestaggio dei due poveri ragazzi.

Il cugino della vittima, infatti, ha provato ad intervenire per difenderlo, ricevendo anche lui diversi colpi. Dopo la chiamata al 113, è arrivato anche il il fratello della prima vittima, che nell’intento di calmare l’aggressore, ha ricevuto a sua volta alcuni pugni.

Anche dopo l’intervento degli agenti, G.M., non si è calmato, tentando di divincolarsi in tutti i modi al fine di raggiungere le sue vittime. I tre giovani aggrediti riporteranno in due 10 gg di prognosi, ed uno giorni 5.

I complici di G.M., prima dell’intervento delle volanti hanno fatto perdere le loro tracce. Il 19enne è stato tratto in arresto per il reato di lesioni aggravate in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato a piede libero per minacce aggravate. Soggetto che per altro non è nuovo a condotte simili, avendo pregiudizi specifici per reati contro la persona. Il Pubblico Ministero ha disposto il trattenimento del reo presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo per direttissima che si svolgerà oggi.

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A partire da questa notte (tra il 23 e 24 settembre) e nelle due notti successive sono programmati interventi di disinfestazione contro la zanzara tigre e la zanzara comune a Salsomaggiore.  Si tratta di un intervento preventivo, per evitare ogni rischio di possibile diffusione del virus Dengue.

Il provvedimento è stato deciso dall’Azienda Usl insieme al Comune di Salsomaggiore, per contrastare un’eventuale diffusione di febbre Dengue, dopo aver riscontrato la positività all’antigene di questo virus su un minorenne, di ritorno da un viaggio all’estero, che ha manifestato i sintomi di questa malattia. Le condizioni del ragazzo, attualmente ricoverato all’Ospedale dei Bambini, sono buone, si è risolta la sintomatologia febbrile e si prevedono le dimissioni nei prossimi giorni.  

Salvo pioggia, la disinfestazione avviene tramite mezzi dotati di nebulizzatori, che intervengono in strade e giardini in un raggio di 100 metri dall’abitazione del ragazzo, in zona Marazzuola

Il Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl invita i cittadini, residenti nella zona oggetto di intervento di disinfestazione a tenere questi comportamenti: durante il trattamento, stare al chiuso, senza aprire porte e finestre; se possibile, tenere gli animali domestici al chiuso o comunque proteggerli, così come le cucce, le ciotole del mangiare e dell’acqua; non utilizzare condizionatori o climatizzatori; non stendere la biancheria, né lasciare all’esterno giochi o altri oggetti; per i 3 giorni del trattamento e per il giorno successivo non innaffiare; prima di raccogliere frutta e verdura coltivate nella zona interessata dalla disinfestazione far passare almeno 5 giorni dal termine del trattamento; a disinfestazione finita, pulire con cura mobili, giochi e altri oggetti che sono stati esposti al trattamento. E’ consigliato l’uso di guanti, in caso contrario, lavarsi con cura le mani.

Che cos’è la febbre Dengue

È una malattia febbrile acuta causata dall'infezione da parte del virus Dengue ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Sintomi e diagnosi

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

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Il 25 e 26 settembre talk di Confcooperative Modena con Ceis e Mediando.

Uno doppio spettacolo sulla divulgazione della matematica come strumento di prevenzione degli eccessi da gioco d’azzardo. L’iniziativa è organizzata da Confcooperative Modena al fine di rafforzare la conoscenza e la diffusione della cultura della prevenzione contro il gioco d’azzardo.

I due eventi, aperti al pubblico, si tengono mercoledì 25 e giovedì 26 settembre nell’ambito del festival Modena Smart Life. Il talk del 25 settembre si svolge alle 20.45 nel teatro S. Carlo ed è rivolto alla cittadinanza; quello del 26 comincia alle 9.30 nella chiesa S. Carlo ed è riservato agli studenti delle scuole superiori. 

Gli spettacoli sono preceduti da un’introduzione al tema di Confcooperative Modena con il consorzio Ceis e la cooperativa sociale Mediando di Modena, che si occupano dei danni provocati dalla ludopatia. «È una malattia del nostro tempo. Nasce da qui l’esigenza di far conoscere le azioni di contrasto e prevenzione rivolte in particolare agli studenti, ma non solo», dichiara il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli. 

Intitolato “Fate il nostro gioco”, il talk è un progetto contro il gioco d’azzardo nato dalla collaborazione tra due torinesi, il matematico Paolo Canova e il fisico Diego Rizzuto. 

«L’idea originale era fare della divulgazione matematica, ovvero – spiegano Canova e Rizzuto - sfruttare l’appeal del gioco d’azzardo per convincere il pubblico a sentirsi parlare di matematica e, più specificatamente, di probabilità. Col tempo, però, ha preso sempre più spazio il contenuto educativo sulla prevenzione del gioco d’azzardo, con grande attenzione anche ai meccanismi psicologici (oltre a quelli matematici) che, nascosti nei vari giochi d’azzardo, attirano sempre più giocatori e fanno vincere sempre più il banco».

 

Fonte: Confcooperative Modena

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Nella mattinata odierna, nella chiesa “Corpus Domini” di Parma, si è svolta la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa liturgica di San Matteo Apostolo, Patrono della Guardia di Finanza.

La funzione religiosa, alla quale hanno partecipato i Finanzieri in servizio al Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia della Sezione di Parma, è stata officiata da S.E. il Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi.

Alla celebrazione hanno presenziato, accolti dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, le massime Autorità civili e militari.

San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il 21 settembre, è stato proclamato patrono della Guardia di finanza da Papa Pio XII nel 1934, affinché tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, coniugare l’adempimento del dovere verso lo Stato con la fedele sequela degli insegnamenti cristiani. 

In questo senso, l’omelia di Sua Eccellenza Enrico Solmi ha rappresentato un importante momento di riflessione per le Fiamme Gialle ed i loro familiari. 

Il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, al termine della cerimonia religiosa ha ringraziato tutte le Fiamme Gialle della provincia per “l’impegno e la professionalità profuse in servizio e tutte le Istituzioni operanti sul territorio”.

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Secondo Avviso Pubblico sono 18 milioni gli italiani che giocano d’azzardo almeno una volta l’anno: per un milione di essi è una dipendenza a tutti gli effetti, che andrebbe curata. Il 10% sono giovanissimi (14-17 anni) considerati ormai “problematici”. Nel 2018 la spesa per il gioco in Italia (cioè la raccolta meno le vincite) è stata di 18,6 miliardi di euro (7,miliardi solo dalle slot machine). 

A Modena città (dati 2018) sono in carico 31 persone per fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo, mentre in provincia sono complessivamente 158. Si tratta in prevalenza di maschi (121) di età superiore ai 40 anni. 

Per l’Azienda Usl di Modena è il Sert che si occupa dell'assistenza ai giocatori patologici. L'accesso può avvenire sia in modo autonomo, sia tramite medico curante, servizio di salute mentale, assistente sociale, famigliari o amici della persona. Il servizio si rivolge non solo al giocatore, ma anche al suo nucleo familiare, inevitabilmente coinvolto nelle dinamiche relative al gioco d'azzardo. 

Oltre all’Ausl, nel contrasto al gioco patologico sono attivi anche altri enti. Il 4 luglio scorso è stato aperto a Modena uno sportello di ascolto presso il Centro per le famiglie (piazza Redecocca 1). Nasce da un progetto di Comune, Ausl e Fondazione Ceis nell’ambito degli interventi distrettuali per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico per il biennio 2019-2020. 

Con lo sportello di ascolto esperti e operatori del Ceis escono dai centri preposti negli ambiti sanitari per entrare più facilmente in relazione con le famiglie toccate da un problema che può seriamente minare i rapporti all’interno del nucleo. 

Aperto il giovedì dalle 15.30 alle 18.30, lo sportello offre accoglienza, ascolto e informazioni relative ai problemi del gioco d’azzardo, consulenza telefonica, informazioni e orientamento sulla rete dei servizi territoriali, incontri individuali e di gruppo. Il progetto prevede anche l’attivazione di gruppi di confronto e supporto di mutuo aiuto, oltre che iniziative di sensibilizzazione. Allo sportello si accede di persona presso il Centro per le Famiglie (tel. 059 2033343-3614 - 392 5837487 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). 

La Fondazione Ceis si occupa di gioco d'azzardo patologico da diversi anni, anche in collaborazione con il Sert. Attualmente sono attivi tre gruppi di auto mutuo aiuto con facilitatore: uno a Modena, uno a Mirandola e uno a Carpi. In totale nel corso del 2019 i pazienti in carico sono 54, di cui 16 nel gruppo di Modena, dove è presente da circa un anno anche un gruppo di sostegno per familiari. 

Il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo ha permesso il potenziamento e implementazione delle attività di accoglienza, cura e trattamento nei servizi dipendenze patologiche Ausl anche attraverso l'acquisizione di tre psicologi e un tecnico della riabilitazione psichiatrica che operano in modo trasversale a livello provinciale.

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Molestie sessuali. È allarme nella metropolitana di Londra. Denunce aumentate del 42% in 5 anni. La linea più a “rischio” è la Central.

23 settembre 2019

Nonostante la lotta mondiale contro le molestie sessuali si continua a registrare una crescita esponenziale in ogni dove anche nei luoghi che riteniamo tradizionalmente più “civili”. Una vera e propria impennata delle molestie e delle aggressioni a sfondo sessuale è stata segnalata dalla British Transport Police nelle stazioni e sui treni di una delle metropolitane più famose e antiche del mondo, quella di Londra.

Ovviamente le segnalazioni ed i dati ufficiali riportati, riguardano solo i casi registrati che evidenziano un aumento a dir poco preoccupante di denunce pari al 42% negli ultimi 5 anni (dalle 844 del 2015-16 alle 1.206 del 2018-19). L’autorità ritiene che uno dei motivi della crescita del numero delle denunce sia dovuto alle campagne lanciate in questo periodo per incoraggiare le donne (vittime in larga prevalenza di maniaci e molestatori) a venire allo scoperto. Ma le attiviste di varie ong britanniche anti-violenza e femministe sottolineano come in realtà l'aumento dei casi sia reale e i dati ufficiali restino ampiamente sottostimati, invocando una maggiore presenza di agenti, più tutele per chi denuncia e più rigore nelle indagini e nella punizione dei responsabili.

La linea della metro col numero di abusi censiti nettamente più alto è la Central: linea che attraversa il cuore della capitale britannica e che è segnata dal colore rosso. Ovviamente i dati in questione dovrebbero invitare le autorità ad un effettivo aumento dei controlli, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sottolinea come il fenomeno lungi dal conoscere un arretramento continui ad essere una vera e propria piaga della nostra società e non solo di quella britannica che merita la più ampia attenzione da parte delle istituzioni e la punizione certa e severa di chiunque si macchi di qualsiasi atto molesto.

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Novità di quest’anno sulla base dei posti disponibili nei corsi a libero accesso. Domande on line sul sito web di Ateneo.

Parma, 23 settembre 2019 

Sono riaperte fino al 31 ottobre le immatricolazioni a 12 corsi di laurea dell’Università di Parma. Dopo la chiusura, il 20 settembre, delle immatricolazioni ai corsi di laurea triennali e al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, l’Ateneo, come indicato nel Manifesto degli Studi 2019-2020, ha infatti deciso quest’anno, sulla base dei posti disponibili, di aprire le iscrizioni senza il pagamento di una mora ai seguenti 12 corsi a libero accesso:

  • ·Beni artistici e dello spettacolo
  • ·Fisica
  • ·Giurisprudenza
  • ·Informatica
  • ·Ingegneria civile e ambientale
  • ·Ingegneria dei sistemi informativi
  • ·Lettere
  • ·Matematica
  • ·Scienze geologiche
  • ·Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  • ·Sistema alimentare: sostenibilità, management e tecnologie
  • ·Studi filosofici

Per accedere alla procedura di immatricolazione, esclusivamente on line, dall’home page del sito web di Ateneo www.unipr.it occorre cliccare sul banner “Iscrizioni a.a. 2010-2020”www.unipr.it/iscrizioni e seguire le istruzioni.

Tutte le informazioni relative ai corsi dell’Ateneo a cui immatricolarsi sono visibili sul sito Ilmondochetiaspetta.unipr.it  

Pubblicato in Cronaca Parma

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 24enne italiano, responsabile del reato di furto aggravato in danno dell’ipermercato Extracoop, presso il Centro Commerciale “Grandemilia”, di Modena.

L’uomo è stato fermato oltre la barriera delle casse, dopo aver pagato il corrispettivo di un succo di frutta e di un pacco di tovaglioli, da una Guardia Particolare Giurata, che aveva notato da parte del ladro una serie di movimenti estremamente sospetti all’interno dell’esercizio commerciale. 

Di fatto, il giovane si era portato più volte all’interno di un camerino, fermandosi per parecchio tempo, con prodotti di vario genere, dall’abbigliamento agli alimentari, occultandoli di nascosto in una borsa dopo averli privati delle tacche antitaccheggio e dei codici a barre.

Gli agenti a seguito di perquisizione personale hanno rinvenuto sulla sua persona anche una tenaglia e un paio di forbici, utilizzati per la commissione del reato. In uno zaino recuperato nel camerino erano state nascoste le placche strappate e i codici a barre tagliati. La refurtiva, non rivendibile, ammonta a oltre 370 euro.

Il 24enne, gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio, ricettazione, porto d’armi, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, evasione, danneggiamento e lesioni personali, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura, in attesa del processo con rito direttissimo.

 

Pubblicato in Cronaca Modena
Giovedì, 19 Settembre 2019 17:02

Associazione mafiosa: 4 arresti di cui uno a Parma

Questa mattina la Squadra Mobile di Caltanissetta, con l’ausilio della Squadra Mobile di Parma, ha dato esecuzione a 4 ordinanze di applicazione di misura cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica.

Sono finiti in carcere l’avvocato del Foro di Gela Grazio Ferrara, 39 anni; Rinzivillo Benedetto, 55 anni, imprenditore gelese attivo nel commercio delle carni; Incorvaia  Giuseppe, imprenditore di Licata (AG) in pensione, 73 anni; Zuppardo Emanuele, 62 anni, di fatto domiciliato a Parma. Tutti sono accusati di associazione mafiosa, aggravata dall’essere armata per avere fatto parte di cosa nostra, clan Rinzivillo.

Emanuele Zuppardo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della libertà vigilata con obbligo di presentazione alla PG, è stato rintracciato e tratto in arresto presso la sua abitazione nella prima periferia di Parma, dove si era trasferito nel corso di quest’anno.

Pubblicato in Cronaca Parma
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