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1 milione e 100mila euro per il primo intervento che permetterebbe la riapertura parziale al transito. Fellini: l’obiettivo è riaprire il ponte il più rapidamente possibile, per questo abbiamo già realizzato un progetto preliminare a stralci -

 

Parma, 3 aprile 2014 –

2 milioni e 550mila euro. E’ questa la cifra stimata dalla Provincia per i lavori necessari al ripristino del ponte del Diavolo, nella zona rivierasca della Bassa Parmense, fra i comuni di Sissa Trecasali e Gramignazzo. Costi e tipologia dell’intervento che la Provincia di Parma ha individuato per riparare l’infrastruttura lesionata dalle ultime piene e chiusa al traffico dall’inizio di febbraio, sono stati comunicati questa mattina dall’assessore alla Viabilità Andrea Fellini nel corso dell’incontro convocato per fare il punto delle azioni e relativi finanziamenti.

“Tutto il lavoro che abbiamo fatto in queste settimane, dalla messa in sicurezza della pila alle analisi e studi effettuati sul suolo e sull’alveo – ha detto -  sono stati indispensabili e propedeutici a individuare le caratteristiche dell’intervento, una operazione complessa con un impatto economico rilevante. L’obiettivo è riaprire il ponte il più rapidamente possibile, per questo abbiamo già realizzato un progetto preliminare a stralci”.

L’intervento, così come descritto da Fellini, si sviluppa in quattro fasi. La prima di consolidamento della pila lesionata e riallineamento del ponte. Tempo stimato 5 mesi con l’ipotesi a tre mesi della riapertura al transito a senso unico alternato. Il costo è di 1 milione e 100mila euro. Il secondo step servirà a ripristinare l’intelaiatura di cemento armato, anch’essa danneggiata, i lavori per un ammontare di 600mila euro possono essere realizzati in 3 o 4 mesi e non prevedono la chiusura al traffico. Si passa poi al consolidamento della pila di sinistra, verso Roccabianca (2 mesi e 500mila euro) e infine al ripristino della spalla destra (2 mesi e 350mila euro). Il dirigente d’area Gabriele Alifraco si è soffermato su alcuni elementi emersi dagli studi effettuati da cui si è evidenziato come fra le due pile si sia creato un grande canalone, “più profondo del fondo delle fondazioni del ponte”, aspetto che preoccupa in caso di piena e che rende consigliabile un intervento rapido. 

“Sappiamo che in questa fase è molto difficile reperire le risorse – ha aggiunto Fellini c’è l’impegno della Regione e se riusciamo a recuperare il primo milione di euro entro aprile siamo in grado di riaprire il ponte a settembre. Intanto abbiamo dato il via al progetto esecutivo”.  

Ed è di risorse che ha parlato l’assessore regionale alla Difesa del Suolo Paola Gazzolo informando dell’attività che la Regione sta conducendo per il reperimento di finanziamenti dallo Stato da cui si aspettano gli stanziamenti per i danni avuti in regione nella primavera 2013 – 300mln di euro il censimento effettuato – e ora per quelli stimati sul maltempo dei primi mesi dell’anno, arrivati già a 200 mln di euro. Su questi è aperta l’istruttoria e in questi giorni è stato effettuato il sopralluogo sui luoghi dissestati nel Parmense – in Appennino e a Gramignazzo - dei tecnici della Protezione Civile nazionale.

Confidiamo in una risposta del Governo – ha detto Gazzolonel frattempo stiamo compiendo un percorso come Regione per mettere a disposizione risorse regionali che dovrebbe arrivare in tempi non lunghi a trovare risposte. Stiamo lavorando con tenacia per avere a breve la certezza dei tempi di arrivo delle risorse”.

Gazzolo ha anche sottolineato la necessità di continuare a Parma il gioco di squadra utile per arrivare a risolvere il problema del ponte del diavolo, che è una priorità della Provincia, aspetto rimarcato anche dal vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. “Occorre mantenere l’ascolto e il dialogo, senza questo si andrebbe poco lontano”- ha aggiunto.

All’incontro sono intervenuti Giorgio Quarantelli, sindaco di Roccabianca, Luigi Swich, commissario prefettizio del comune di Sissa Trecasali, Luigi Fortunato, direttore Aipo con tecnici dell’ente,Gianfranco Larini responsabile Servizio Tecnico di Bacino, cittadini componenti il comitato per la riapertura del ponte. La consigliera regionale Gabriella Meo, residente a di Sissa, ha annunciato che presenterà una interrogazione per approfondire la tipologia degli interventi effettuati da Aipo sul salto di meandro del fiume che si trova poco prima del ponte.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma )

www.provincia.parma.it

 

 

Alla IV H, IV S e IV T del Marconi la nona edizione del Premio Colasanti-Lopez. Iniziativa della Provincia di Parma rivolta alle scuole -

 

Parma, 1 aprile 2014 –

L’invito a non essere indifferenti alla violenza contro le donne, a pensare perché accade, a chiedere aiuto quando si verifica, a come la si racconta con le immagini, le parole, i suoni. Sono tante le esortazioni e gli spunti che emergono dai lavori in concorso alla nona edizione del Premio Colasanti Lopez. 

Dieci prodotti giornalistici (articolo di giornale, on line, un servizio tv o radio, uno strumento web) realizzati dalle undici classi partecipanti e presentati ieri mattina nella Chiesa di San Giovanni Battista, trasformata in auditorium per quello che è stato l’atto finale di un lungo percorso compiuto da ragazzi e ragazze insieme ai loro insegnanti e alle tutor: le giornaliste Chiara Cacciani e Laura Giunta con le volontarie del Centro Antiviolenza e dell’Associazione maschile Plurale. 

Ai giovani studenti era stato chiesto di compiere uno sforzo importante: realizzare quel prodotto con un linguaggio utile a sensibilizzare la collettività e creare una nuova cultura. E tutti i lavori presentati questa mattina e giudicati dalla commissione hanno centrato l’obiettivo.

Ad aggiudicarsi il primo premio il “Marconi”: la IV H con un video su di un giornalista televisivo di fronte alla scelta se dare o meno una notizia di una violenza familiare che poi, nel racconto, sfocia in un femminicidio; la IV S con il cortometraggio “Accanto al cuore per essere amata” sul senso della rinascita della vita che può nascere dal buon esempio;  la IV T con un video che a partire dal rep “Non farle del male” , lancia un invito a ribellarsi e unirsi, a tenere comportamenti corretti nei confronti delle donne. 

Secondo premio alla 3° G-Pia dell’Ipsia Levi che ha immaginato di realizzare nel futuro una intervista alla fondatrice dell’associazione Hope in prima fila per anni nelle battaglie, anche vincenti, contro gli stereotipi e la violenza di genere. Il terzo premio va alla 2° A del Tecnico turistico Magnaghi di Salsomaggiore con il servizio tv “Vedo, sento parlo: mai più un 8 marzo di sangue”.

La cronaca questa mattina ci riporta un altro fatto di sangue, un’altra donna uccisa – ha detto ieri l’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani rivolgendosi agli studenti – Ieri c’è stata la sentenza del processo per quello che è stato riconosciuto come mandante della violenza contro Lucia Annibali, l’avvocata divenuta  simbolo di denuncia e impegno per tante altre donne. Fino a quando la nostra pazienza sarà messa alla prova di quello che giorno dopo giorno è divenuto impronunciabile? – ha continuato Saccani ricordando Michelle Campos uccisa a Parma nel settembre scorso – Con questo premio intitolato a due donne che sono diventate simbolo di una vicenda sconvolgente intendiamo portare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne a partire dalle scuole e dai giovani, invitandoli a riflettere per farsi portatori di una nuova cultura”.

Donatella Colasanti e Maria Rosaria Lopez, furono vittime nel 1975 di un episodio di violenza divenuto emblematico e ricordato da tutti come il “Massacro del Circeo”: nel nome di queste due donne la Provincia invita ogni anno le classi delle scuole superiori del territorio a riflettere sul tema, in un’azione di sensibilizzazione che mira anche a prevenire e contrastare fenomeni di violenza. Quest’anno come detto si è lavorato sull’uso delle parole nei mezzi di comunicazione: molti si sono orientati sull’intervista video, realizzate nelle scuole, ma sono stati presentati anche lavori di scrittura e la realizzazione di un dossier e di un blog.

Queste le scuole partecipanti, per 11 classi complessive:  Liceo Marconi di Parma (IV S, IV T; IV H), Liceo Maria Luigia di Parma (III B liceo scientifico), Liceo Romagnosi di Parma (II D), Itis Galilei di San Secondo (IV C e IV B), Istituto Zappa-Fermi di Borgotaro (IV C liceo linguistico), Liceo Paritario Canossa di Fidenza (un gruppo di V), Istituto Ipsia di Parma (III G Pia), Istituto Magnaghi di Salsomaggiore (II A)

I premi in ingressi ai Teatri di Parma sono stati assegnati dalla giuria composta da: Maria Stella Galli, insegnante e vicesindaco del Comune di Collecchio; Isotta Piazza, ricercatrice universitaria, area Italianistica dell’Università degli Studi di Parma; Gabriele Balestrazzi, giornalista, direttore della testata Gazzetta di Parma on line; Cinzia Veroni, giornalista, responsabile dell’ufficio stampa della Provincia di Parma; Fabrizia Dalcò, dipendente dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia di Parma. 

Alla classe 1ª classificata:  32 posti al Teatro Regio, 15 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 38 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due;

Alla classe 2ª classificata:  24 posti al Teatro Regio, 10 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 32 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due;

Alla classe 3ª classificata:  16 posti al Teatro Regio, 5 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 28 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due.

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

 

 

Tanti appuntamenti per bambini e famiglie, mostre, presentazioni di libri e molto altro: si comincia domani, domenica 30 marzo con un evento dedicato alle famiglie: "Il libro dei segreti" -

 

Parma, 29 marzo 2014 –

Eventi dedicati ai bambini e alle famiglie, presentazioni di libri, rievocazioni storiche, avventure da detective e tanto altro ancora. È ricco il programma della stagione 2014 del Castello Pallavicino di Varano Melegari, gestito dalla Cooperativa Lasse. Tanti appuntamenti diversi a costruire un ventaglio di opportunità per tutti i gusti e per tutte le età, nell’intento di rendere il castello un polo culturale, espressione del territorio: un contenitore di arte e cultura che possa costituire un punto di forza per Varano e per tutta la provincia. Sempre in quest’ottica è da leggere anche il recente ingresso del maniero, quale socio ordinario, nell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza: un’importante novità che gli permetterà di essere pienamente valorizzato grazie al lavoro di promozione che l’Associazione svolge attraverso gli organi di stampa, le agenzie di viaggio e gli operatori del settore.

La stagione 2014 comincia domenica 30 marzo dalle 14,30 con un evento dedicato alle famiglie: Il libro dei segreti”, avventura con giochi ed enigmi da risolvere nelle stanze del castello, a cura della Cooperativa Lasse e dell’Associazione culturale Oltre Lo Specchio. Poi va avanti con iniziative diverse, per adulti e per bambini, fino al 20 settembre. 

“Questo calendario di eventi e l’attività proficua al castello arricchiscono ulteriormente il contesto provinciale, e vanno a beneficio si tutto il territorio”, ha spiegato oggi nella presentazione al Parma point il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. “Si tratta di manifestazioni diverse per valorizzare il nostro Comune e tutta la Valceno”, ha aggiunto il sindaco di Varano Luigi Bassi, che sull’ingresso nell’Associazione Castelli del Ducato ha detto: “Una scelta importante che il Comune ha fatto e che ci consentirà di aprirci non solo al nostro territorio ma anche ai tanti stranieri che utilizzano questo circuito per i loro tour. Abbiamo fatto diversi investimenti e interventi di miglioria, e ci saranno spazi ulteriori. È importante segnalare che il nostro è uno dei pochi castelli ad avere un ascensore, dunque anche i disabili possono visitarlo”. Accanto al sindaco anche l’assessore alla Cultura e al Turismo Angelica Lefenni: “C’è chi dice che con la cultura non si mangia. Noi invece pensiamo che nei momenti di crisi sia proprio con la cultura e con il turismo che si può costruire qualcosa di importante, tanto più in un centro come il nostro”.

Del programma di eventi ha parlato la presidente della Cooperativa Lasse Anna Chiara Gandi: “Abbiamo ideato una serie di eventi che speriamo riescano a portare il più possibile i visitatori al castello. Un castello che noi pensiamo come contenitore d’arte e cultura, punto principe di una rete di collaborazioni costruite nel tempo, luogo di arricchimento per il territorio e per i visitatori. L’idea di base è quella della fusione di stili e di attenzione alla qualità”.

Certamente l’ingresso nell’Associazione Castelli del Ducato darà un’ulteriore spinta propulsiva. “Il castello come è stato reinventato è nodo importante di una rete, di un sistema di turismo territoriale che sta dando i suoi frutti. L’ingresso nell’Associazione è per noi di assoluto rilievo, in primo luogo perché ci consente di connettere più facilmente i castelli della Bassa con quelli di montagna attraverso una tappa intermedia: aiuterà a qualificare non solo il castello ma l’intera valle”, ha commentato Domenico Altieri, vice presidente dell’Associazione, aprendo anche prospettive sul futuro: “Questo ingresso potrebbe anche aiutarci a proporre nuovi prodotti turistici: a creare ad esempio una connessione tra il sistema dei castelli e la “motor valley”, che in Varano ha il suo centro”.

 

Gli appuntamenti

Domenica 30 Marzo, a partire dalle 14,30: Il libro dei segreti

Domenica 30 marzo 2014, al Castello di Varano, si aprirà "Il libro dei segreti", pieno di misteri, tesori ed enigmi da risolvere... giocando tutti insieme!

Lo stregone Omnibus e i suoi sgherri sfideranno i bambini più coraggiosi a recuperare il prezioso manuale.

L'avventura partirà ogni ora, dalle 14.30 fino alle 17.30.

Prenotazione obbligatoria: e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; cell. 366.6022442; tel. 0525.400021.

Evento organizzato dall'Associazione Oltre Lo Specchio e dalla Cooperativa Lasse. Ulteriori informazioni sul sito www.oltrelospecchio.com

 

Sabato 12 aprile, ore 16: Reading – concerto - presentazione del libro “Nicovid. Piccoli momenti di buio”

Lunedì 21 aprile, dalle 14,30: Il mistero delle uova scomparse

Sabato 24 maggio, dalle 21,30: Insania, il labirinto della mente

Domenica 8 giugno, ore 16,30: spettacolo di burattini scritto ideato e realizzato da Patrizio Dall’Argine

Sabato 19 luglio, dalle 21: Insania

Domenica 24 agosto: dalle 16,30: Rivive il 300

Sabato 20 settembre, dalle 21: Ghost hunting night

 

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

 

 

 

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Due cantieri ultimati, quattro in corso d’opera. 260mila euro l’investimento. Nel comune di Tizzano finanziati e realizzati lavori per 1,7 mln di euro -

 

Parma, 28 marzo 2014 -

 

Nelle scorse settimane abbiamo presentato il censimento delle emergenze che si sono verificate nei primi due mesi dell’anno, un elenco che sfiora i 9 mln di euro. Ci siamo impegnati a reperire le risorse e cominciare a progettare interventi secondo le priorità definite. Oggi diamo una prima risposta ai cittadini”. Andrea Fellini non esita a dire che l’impegno della Provincia di Parma è quello di continuare a lavorare anche se la riforma votata al Senato non lo soddisfa per niente. Ne parlerà rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa tenuta questa mattina sui lavori realizzati e in corso. “Non mi sento un costo, ma una risorsa per la società e continueremo fino all’ultimo – dice presentando il primo pacchetto di interventi per complessivi 260mila euro.

Ne fanno parte i due interventi appena ultimati sulla sp 21 che collega Borgotaro a Bardi, e sulla sp 308R di fondovalle Taro quelli in dirittura finale sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.p. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali. Altri due sono partiti nel Tizzanese, a Reno sulla sp 115 di Capoponte e sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla.

“Con questi due interventi la somma investita dalla Provincia di Parma per lavori nel comune di Tizzano supera il 1 mln e 700 mila euro, al momento la cifra più consistente di quelle stanziate in un territorio comunale.– ha sottolineato FelliniQuesti primi lavori hanno importanza strategica perché in diversi casi si tratta di strade che garantiscono l’unico collegamento agevole verso centri abitati. I nostri interventi hanno la finalità di risolvere il problema in modo che non si ripresenti e anche insieme alla Regione continuiamo a ricercare i finanziamenti. Lo scorso hanno abbiamo realizzato lavori per più di 8mln di euro nonostante i profondi tagli ai bilanci”.

Sulla sp 21 si è messo in sicurezza il ponte sul rio Barzana ( ca 91mila euro) sul quale dopo un cedimento strutturate si viaggiava a senso unico alternato. Per evitarne il crollo, la Provincia ha rinforzato la struttura ad arco in pietra locale e eseguito drenaggi delle acque. Su un manufatto sulla sp 308R di fondovalle Taro si è invece dovuto demolire i giunti esistenti danneggiati a causa del maltempo per poi posarne di nuovi (33 mila euro). 

Si continua a lavorare nel comune di Bedonia sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.p. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali che hanno provocato alcuni distacchi della carreggiata molto pericolosi per la viabilità anche a causa della caduta in alcuni tratti, dal versante di monte, di detriti di roccia sulla carreggiata.

Tale dissesti si sono recentemente accentuati rendendo difficile la transitabilità. Il progetto ( 100 mila euro su finanziamento regionale) prevede il ripristino di alcuni muri di sostegno, sistemazione delle scarpate con massi e posa di rete paramassi, drenaggi per scolo delle acque e ripristino dei cassonetti stradali con rifacimento della pavimentazione  Le lavorazioni hanno lo scopo di evitare ulteriori cedimenti che potrebbero determinare la chiusura totale della strada con aumento dei costi di ricostruzione. 

Nel tizzanese, l’intervento riguarda la sp115 di Capoponte al bivio sp84 per Carobbio, già messa a rischio dal maltempo nel 2013 e peggiorata nei primi mesi dell’anno in particolare a Reno (tratto sottostante il Cimitero frazionale) dove si è riattivata una frana. Poiché la strada costituisce una valida alternativa alla sp14, la Provincia ha predisposto un progetto di ripristino con la realizzazione di opere di regimazione delle acque e di consolidamento di versante. La durata dei lavori, consegnati l’11 marzo scorso, è di 60 giorni. L’intervento, ha un costo complessivo di 85mila euro ed è finanziato dalla Provincia di Parma, per 75mila euro dal comune per 5mila euro e 5mila dal consorzio di bonifica. 

Ed è sempre su una frana anche l’altro intervento in corso nel comune di Tizzano sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla, uno smottamento che rischia di coinvolgere anche tutta la sede stradale con la conseguente totale interruzione del transito verso le frazioni di Musiara Inferiore e Superiore, e Schia. La Provincia di Parma ha attivato con verbale di somma urgenza un intervento con opere di ripristino e consolidamento della scarpata, di ricostruzione del corpo stradale, di raccolta e allontanamento delle acque dal corpo di frana. L’obiettivo è scongiurare il rischio di interruzione totale del transito e ripristinare la viabilità in sicurezza del tratto interessato. Il costo complessivo di 40mila euro. 

E’ anche in corso d’appalto a Bore, sulla sp 359R, l’intervento di consolidamento ( 90 mila euro) del versante con terre armate, drenaggio delle acque superficiali e ripristino struttura stradale. E’ già stato eseguito un primo intervento in autunno per drenare le acque a monte e non peggiorare la situazione.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma )

 

 

 

Di Chiara Marando – Parma 29 Marzo 2014

Spesso bastano pochi chilometri per spostarsi dalla città e raggiungere delle oasi naturali in cui trascorrere una piacevole giornata lontano dal caos e dallo stress di tutti i giorni. Uno schiocco di dita e ci si ritrova catapultati in un universo fatto di natura, aria pulita, silenzio ed animali che vivono liberamente il loro ambiente.

A meno di un’ora da Parma, raggiungendo il paese di Scurano, nel Comune di Neviano degli Arduini, è situato l'incantevole Parco Provinciale del Monte Fuso, un’area montagnosa-collinare fatta di boschi, prati, itinerari e spazi attrezzati dove sostare con il camper e rilassarsi magari con un tranquillo pic-nic, il tutto avvolti in una dimensione come sospesa, per godere appieno del potere distensivo del paesaggio. Come per magia potrete ritrovarvi ad ammirare cervi, daini e mufloni che si riposano al sole o brucano l'erba, protetti da recinti faunistici appositamente studiati per preservare la loro integrità e quella dell'habitat naturale in cui prosperano.

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Qui si può decidere di organizzare un’escursione seguendo la ricca rete di percorsi che si snodano lungo la montagna, andare in bicicletta lungo le piste ciclabili e praticare il tiro con l’arco, perché il Parco è dotato di tutto il necessario per potersi divertire, sia per i più esperti che per i principianti che vogliono testare la loro mira per la prima volta. Inoltre, la location è perfetta per essere visitata a cavallo ed intraprendere attività di Orienteering, ovvero lo “sport dei boschi e dei parchi”, dove il campo sportivo è la natura stessa, con le sue difficoltà ed i suoi tracciati da scoprire. Fare tanto movimento e stare all’aria aperta stimola l’appetito quindi, quando la vostra pancia reclamerà attenzioni, dirigetevi senza timore verso il ristorante del Parco, una costruzione dal sapore rustico e dall’atmosfera accogliente dove potrete gustare le specialità della zona con un occhio attento alla cucina tipica dell’Appennino emiliano ed i suoi prodotti a “km zero”.

 

 

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Che si voglia fare una breve pausa o un pasto completo, le proposte del menù soddisfano ogni gusto: dai golosi crostini caldi, alle profumate bruschette fino agli ottimi salumi del territorio accompagnati dalla stuzzicante Torta Fritta. E ancora piatti della tradizione come i Cappelletti in brodo ed i Tortelli di erbetta con sugo ai funghi, oppure secondi di carne estremamente saporiti ed invitanti come i buonissimi Fusi di Pollo speziati serviti con patate al forno.

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Un menù che segue le stagioni senza rinunciare ai grandi classici che non possono mai mancare in tavola. Inutile dire che starà a voi preparavi ad essere delle “buone forchette”.

 

Per info:

www.montefuso.it

 

Bar-Ristorante Parco del Monte Fuso

Tel. 0521.840151

Cell. 347.5267602

 

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Sabato, 08 Marzo 2014 11:04

Quando la Buona Tavola chiama…

Di Chiara Marando – Sabato 08 Marzo 2014

La bontà spesso viene dalle cose semplici, preparate con cura ed attenzione. Servono materie prime di alta qualità, esperienza e tanta passione per ottenere dei risultati d’eccellenza, inutile snaturare i sapori con tentativi più o meno sofisticati che solo dal nome fanno paura. Il legame con il territorio è uno dei capisaldi vincenti su cui si basa una cucina gustosa, dalla sapidità e dagli aromi intensi, una cucina che appaga i sensi e rassicura rievocando piacevoli sensazioni di benessere. Impossibile non pensare a quei luoghi dove ci rechiamo certi di stare bene, dove riusciamo a mangiare piatti genuini che appagano il palato, luoghi come il Ristorante La Vecchia Fucina, a Bannone di Traversetolo in provincia di Parma, dove il calore dell’ospitalità ed il gusto della tradizione creano un mix che si fa ricordare.

Dal 2002 la Famiglia Tamani gestisce questo angolo di pura parmigianità considerato una tappa fissa dai molti clienti affezionati, un posto dove “si va sul sicuro”. La parola d’ordine è soddisfare i desideri mangerecci degli avventori, farli sentire come a casa, coccolati dal sorriso e dalla giovialità di Nico, anima del locale e vero e proprio oste alla vecchia maniera, dai manicaretti di mamma Valeria, regina dei fornelli, e da un ambiente curato e rilassante.

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Qui trionfano gli ottimi salumi della zona, meticolosamente selezionati da papà Mirco, una gioia per gli occhi e per il palato, dalla dolcezza e dal profumo invitanti, un antipasto da veri intenditori. Estremamente saporiti anche lo Strudel di carciofi e mozzarella al pesto d’erbe o i bocconcini di Polenta fritta con lardo di Colonnata, una delizia che si scioglie in bocca.

Se passiamo ai Primi, allora vanno citati gli irresistibili Tortelli fatti in casa, rigorosamente preparati al momento, nelle varianti di erbetta, zucca, ortica, patate e, quando la stagione lo permette, castagne. Poi ci sono i “galleggianti”, ovvero gli ormai famosi anolini in brodo, e ancora le profumate Caramelle ripiene di cappone al timo, i Pizzicotti ai funghi porcini, ed i piatti a base di Tartufo nero di Fragno come il Savarin di tagliatelle con tartufo nero e Prosciutto Crudo di Parma, da leccarsi i baffi. 

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Se ancora non siete sazi allora largo ai secondi della tradizione come la Punta di Vitello, i Guanciali di Chianina brasati al Barolo, la Coscia di coniglio al forno e la sfiziosa Tartarre di Fassona battuta al coltello con Tartufo e scaglie di Parmigiano.

Il Re dei dolci è Nico, che ama riproporre i grandi classici, arricchendoli con il suo tocco personale, ed accostare i vari ingredienti per dare vita a golosità deliziose: la fragrante Sbrisolona, la cremosa Cheescake con frutti di bosco, la nutriente Cioccolatina, e ancora il Tiramisù classico e quello Rovesciato con savoiardi al cocco, crema di cioccolato bianco e Grand Marnier. 

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Inoltre chi ama il buon vino sarà lieto di trovare una carta fornita di rinomate etichette che ripercorrono tutto lo Stivale con un occhio attento alle Aziende del territorio.

 

 

Ristorante La Vecchia Fucina

Via Pedemontana, 63, Loc.Bannone

43029 Traversetolo Parma

Tel. 0521 842523

 

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Sabato, 01 Marzo 2014 11:11

"Dove osano le Trote"

 

Di Chiara Marando – Sabato 01 Marzo 2014

Se amate il pesce di fiume, la buona cucina e l’aria di montagna allora oggi parliamo  del posto giusto. Siamo ad Albareto, in provincia di Parma, una location immersa nel tranquillo abbraccio  della natura, un contatto rigenerante  che regala piacevoli sensazioni di benessere. E’ qui che la Famiglia Ferrari porta avanti da generazioni l’idea del nonno, una realtà che unisce la passione per il territorio, la dedizione verso il proprio lavoro con tanta intraprendenza ed energia.  

L’Agriturismo La Peschiera è un luogo incantevole dove poter soggiornare, gustare ottime specialità e addirittura praticare la pesca sportiva con tutta l’assistenza necessaria. Già, perché qui una delle attività principali è l’allevamento di Trote, Salmerini e Storioni , grazie alle limpide acque amiche del torrente Lecora.  Prelibatezze che  non solo vengono vendute a coloro che vogliono portare a casa un prodotto d’eccellenza, ma anche utilizzate per preparare gustose pietanze da assaporare nel ristorante dell’agriturismo. In cucina ci sono lo chef Franco e l’insostituibile Stefano, mentre la sala è il regno di Fabiana che si occupa di accogliere i clienti e gestire al meglio il servizio.

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Ed ora “mettiamo i piedi sotto la tavola” e parliamo di quello che si può scegliere per coccolare il palato. Se partiamo con l’antipasto ricordiamoci che c’è un intero menù da consultare quindi attenzione a non esagerare perché il Tris Peschiera è tutt’altro che scarso: Mousse calda di Trota, Insalata di Trota affumicata con cipolla e Salumi misti. I Primi sono un tripudio di bontà che spazia dal pesce alla terra con leccornie come i Gigli al sugo di Trota, Lasagne alla Trota, Tortelli ripieni di Trota o Erbetta, e ancora Pansotti alla Genovese con sugo di noci e, quando la stagione lo consente, Tagliolini con i Prugnoli.

Passiamo ai secondi dove la Trota viene proposta in succulente varianti: fritta in pastella di birra, con Pistacchio di Bronte e mandorle tostate, alla Genovese con pesto e pomodorini, alle Castagne, e la versione più estiva con pomodori, olive e capperi. Chi ama la leggerezza potrà sceglierla cotta alla griglia oppure al vapore, mentre i più temerari sfideranno il goloso Fritto di Montagna con Trotelle del bracconiere e funghi fritti, che già dal nome promette battaglia.

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Si sa, con la pancia piena ci si sente molto meglio, e dopo un pasto abbondante non c’è nulla di più rilassante che un po’ si sano riposo all’ombra di qualche albero secolare o comodamente sdraiati nel prato antistante il lago, accarezzati dalla frizzante brezza di montagna. I mesi migliori per visitare questo angolo da fiaba sono quelli dove il clima è più benevolo, e visto che la Primavera si sta avvicinando a grandi passi direi che si può già programmare un weekend fuori porta…diciamo un premio dopo il lungo e freddo Inverno.

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Agriturismo La Peschiera

Località Casa Re, 182 – 43051 Albareto (PR)

Tel. 0525 999453

Cell. 3667316228

www.lapeschiera.eu

 

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Sabato, 22 Febbraio 2014 11:09

Guarda che "Gnocchi"

Di Chiara Marando – Parma 22 Febbraio 2014

Riuscire ad entrare nel regno di uno chef e poterlo osservare all’opera tra i fornelli è sempre un privilegio. Si riescono a carpire i piccoli segreti, i movimenti rapidi e sicuri di chi conosce ed ama il proprio mestiere,  e le tecniche di preparazione che possono trasformare un semplice piatto in una portata da veri gourmet.  Se poi a questo si aggiunge che in qualche caso molto fortunato riusciamo anche a portare a casa una gustosa ricetta, il gioco è fatto.

Oggi è Fabio Romani, del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma,  ad aprire le porte della sua cucina, a raccontarsi e preparare per noi un piatto con i profumi del territorio. La location è quella del caratteristico podere di famiglia dall’anima rustica, dove ogni più piccolo  arredo  testimonia un pezzo di storia e di ricordi. Il menù segue la tradizione parmigiana mantenendo uno stretto legame con le ricette di casa, quelle della nonna. Primi fra tutti i famosi Tortelli di Verza, delicati ma saporiti, poi i corposi Guancialini di manzo, ed ancora i dolci come il classico e intramontabile Budino al cioccolato ed il Semifreddo agli amaretti e cioccolato. Si può dire che Fabio abbia fatto della sua cucina una seconda casa, una vera passione che lo accompagna da sempre. Lui è l’evoluzione del vecchio oste, ama intrattenere i clienti con la sua simpatia ed osservare le reazioni al primo assaggio dei piatti.

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La ricetta che ci ha voluto rivelare è semplice ma di sicuro effetto, dal gusto squisitamente avvolgente. Gnocchi fatti in casa con sugo di porri e culatello

Ingredienti:

1 kg di patate vecchie ( farinose e compatte)

200 gr. di farina (oppure fecola e maizena)

1 uovo intero

Sale q.b.

Prepararli è molto semplice, ma attenzione al piccolo tocco da professionista: le patate vanno cotte in forno (1 ora a 160°) lasciandole intere, con la buccia e su una base di sale, così da assorbirne la giusta quantità e rimanere compatte. Una volta cotte pelarle ancora calde, schiacciarle con il passapatate ed aggiungere tutti gli altri ingredienti.

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Impastate energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate i vostri gnocchi  facendo attenzione a riporli su una superficie infarinata così che non si attacchino.

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Preparare il condimento, poi, sarà molto veloce. Tagliate grossolanamente un porro, fatelo stufare con una noce di burro, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, ed infine aggiungete il culatello tagliato a striscioline. Il salume garantisce già una sapidità perfetta quindi non è necessario aggiungere il sale ma solo un pochino di pepe.

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Basteranno pochi minuti perché il tutto sia pronto. Nel frattempo fate bollire i gnocchi in abbondante acqua salata ed una volta cotti aggiungeteli al condimento. Mantecate con l’immancabile Parmigiano e servite ben caldi.

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Ristorante Romani

Strada Dei Ronchi, 2 - Vicomero,

43030 Torrile Parma

Tel. 0521 314117

www.ristoranteromani.it

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Lunedì, 03 Febbraio 2014 12:18

Tecnopali, dalla protesta al confronto

Previsto per le 15.30 l'incontro sindacati azienda presso l'Unione Parmense Industriali sulla vertenza Tecnopali.

Parma, 3 febbraio 2014 - Si terrà oggi pomeriggio alle 15.30, presso l'Unione Parmense degli Industriali, l'incontro sindacati-azienda per cercare di trovare soluzione alla grave crisi che sta colpendo un'altra eccellenza industriale locale come la Tecnopali. Sempre in data odierna è prevista la nomina del nuovo Cda, così da poter garantire maggiore stabilità e chiarezza d'intenti sul piano industriale previsto per l'azienda. Un piano a cui i lavoratori non sono disposti a sottostare e che prevedrebbe, oltre a 140 licenziamenti, il lento spegnimento dello stabilimento di Parma.

Un malumore che ha avuto il suo culmine nella giornata di venerdì 31 gennaio davanti alla sede della Provincia di Parma in Piazzale della Pace, per proseguire poi verso la sede municipale. Unità delle sigle sindacali e dei dipendenti dell'impianto parmigiano si sono riuniti per protestare e denunciare una gestione che definiscono "dilettante".

Un dignitoso sconforto si leggeva sulle facce dei dipendenti dell'azienda, che dopo trent'anni hanno visto diminuire il lavoro, a favore di altri impianti del gruppo Pali Italia, a cui l'impianto di Pizzolese appartiene. "Negli anni abbiamo tappato noi i buchi di bilancio degli altri impianti del gruppo, e ora veniamo additati come operai inutili, che maneggiano macchinari obsoleti". Secondo i dipendenti sono state queste infatti le accuse della dirigenza, che ha parlato così alle banche, detentrici del debito della fabbrica.
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La Rappresentanza Sindacale Unitaria ci tiene a evidenziare come alla manifestazione ci fosse "tutta la fabbrica, non solo gli operai, ma anche la parte amministrativa. È evidente che se si continua così andrà male per tutti, non solo per gli operai". Ma la crisi esiste, il lavoro è scarso e non si può essere ingenui: "il lavoro è poco, ma noi contestiamo un piano industriale che prevede quasi il 90% del lavoro in altri stabilimenti del gruppo mentre da noi i macchinari sono fermi. Siamo già passati dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria, e ora l'abbiamo ulteriormente prorogata, utilizzando il nostro tfr".

"Perché la dirigenza ha voluto spostare all'improvviso l'incontro di oggi (venerdì 31/01 ndr), vedendo personalmente la Provincia ieri, e quindi perdendo di fatto l'occasione di iniziare un dialogo con le parti sociali?". È questa la domanda che circolava tra i manifestanti. "Loro dicono che sono disponibili al dialogo, ma poi anticipano all'improvviso l'incontro, senza avvisare il sindacato" lamentavano appunto gli operai; "Ed è gravissimo che la Provincia si sia prestata a questa mossa, addirittura avvisando i giornali dell'incontro, ma non noi".

Il vice presidente Pier Luigi Ferrari, da noi contattato, rispondeva che "L'incontro ci è stato chiesto dall'azienda, che si è detta impossibilitata a partecipare al tavolo istituzionale", motivato dall'assenza del Cda, il quale verrà nominato in data odierna, prima dell'incontro all'Upi. Nel comunicato che ha seguito l'incontro di venerdì scorso l'amministrazione provinciale riferisce anche che il vice presidente ha dato la sua totale disponibilità "a convocare, subito dopo il passaggio del 3, un nuovo tavolo di confronto, giustamente ampliato a tutte le altre istituzioni comunali coinvolte".
Insomma gli operai denunciano una grave sfiducia nei loro confronti da parte dell'azienda. Comunque ci si augura che l'incontro di oggi pomeriggio possa, almeno in parte, recuperare quella reciproca fiducia indispensabile per ogni buon negoziato.
Pubblicato in Lavoro Emilia
Sabato, 11 Gennaio 2014 11:08

Il Mondo di “Ratatouille”

 Di Chiara Marando  - Parma 11 Gennaio 2014

“Siamo quello che mangiamo”. Se ci si pensa attentamente è vero perché il cibo, ed in generale il modo in cui decidiamo di nutrirci, spesso rappresenta le nostre necessità, i nostri desideri. Non è un caso se oggi più che mai le scelte nel campo dell’alimentazione sono legate a vere e proprie filosofie di vita. C’è chi ama provare di tutto senza privarsi di nulla, chi si nutre misurando e calcolando ogni alimento, chi ha deciso di diventare Vegetariano, e chi ancora ha intrapreso la strada del Veganismo. Finalmente il mondo  si sta adattando a questi cambiamenti sempre più frequentemente dettati dall’etica, dalla morale e da necessità di salute.

Senza pensare di dover stravolgere a tutti i costi le nostre abitudini quotidiane, è bello sentirsi liberi di scoprire altri modi di concepire il nutrimento, assaggiare nuove pietanze e sorprendersi di una bontà fatta di cose semplici, pochi ingredienti armoniosamente combinati. Quindi non dovete rinunciare alla carne, al pesce, ai lattici o alle uova, ma solo farvi incuriosire.

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 Sono sempre di più i negozi specializzati che aprono i battenti e nel mio girovagare alla ricerca di leccornie ho scoperto La Gastronomia “Ratatouille”, una vera e propria casa della cucina vegana a pochi km dal centro storico di Parma. Qui tutto è preparato seguendo fedelmente i dettami di un’etica  basata sul rispetto verso se stessi , nei confronti dell’equilibrio naturale e sul rifiuto di ogni tipo di sfruttamento animale. Quindi spazio a verdura, frutta, cereali e legumi rigorosamente biologici. Una cucina naturale, legata alla stagionalità delle materie prime, insaporita da spezie ed erbe aromatiche che esaltano i profumi ed i sapori delle pietanze senza snaturarne l’essenza.

Barbara e Matteo, vegani da ormai 4 anni, da quando si sono avvicinati a questa filosofia non l’hanno più abbandonata. Sono loro l’anima di “Ratatouille”, Barbara alle preparazioni salate e Matteo impegnato con impasti e dolci, un mix di fantasia, esperienza, passione e tanto studio.

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Un menù diverso ogni giorno per una ricca scelta di piatti invitanti e sfiziosi come lo Sformato di orzo e zucca con crema di noci, il Seitan con patate arrosto, oppure Tempeh con zucca e carote, Farinata di ceci con cipolle rosse oppure porri, e ancora il cavallo di battaglia ovvero Involtini di verza ripieni con Seitan, carote e cipolle ricoperti con besciamella di soia. Poi tanti contorni di verdura come il Cavolfiore con semi di girasole e aceto di riso, oppure Finocchi con olive nere sedano e carote.

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E se pensate di dover dire addio ai dolci avrete una piacevole sorpresa.  Qui si pensa anche al dessert. Il modo migliore per  finire un pasto è con un’ottima fetta di crostata alla marmellata preparata con farina semi integrale, olio di mais, malto per dolcificare e marmellata senza zucchero fatta in casa, oppure con una torta al cacao, alle carote o alla nocciola, un po’ più compatte delle nostre classiche torte lievitate ma altrettanto golose.

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Gastronomia Ratatouille

Via Giovenale, 15, Parma
 Tel. 0521 199 8419

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
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