L'inchiesta con tutti i risultati presentata stamattina in Piazza della Pace dal Presidente Fritelli e dal Sindaco Massari. "La Provincia aveva ragione su tutta la linea. Entro fine mese Enel dovrà dimostrare di aver risolto i problemi".
Parma, 22 gennaio 2015
"La Provincia di Parma ha avuto ragione: dopo il nostro esposto insieme alla Provincia di Reggio Emilia, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha chiuso l'indagine sul super blackout del febbraio 2015 certificando una gestione carente di Enel e prescrivendo adeguamenti stringenti che dovranno essere adottati da Enel entro la fine di questo mese" ha dichiarato stamattina il Presidente della Provincia, Filippo Fritelli nel corso di una conferenza stampa convocata insieme al Sindaco di Fidenza Andrea Massari, delegato della Provincia per tutti i passaggi istituzionali legati al post emergenza.
L'emergenza nel Parmense aveva coinvolto 24 Comuni serviti dalla rete Enel e aveva visto quasi 24.000 utenti senza corrente elettrica per più di 8 ore (il picco si è registrato il 6 febbraio). Ad oggi ammontano ad oltre 2,2 milioni di euro gli indennizzi calcolati per i consumatori di tutto il territorio. Numeri che collocano il parmense tra le realtà più colpite dai disagi del blackout su scala regionale. Decisamente più contenuto il fenomeno nel Capoluogo, servito da un operatore diverso (Aem Torino Distribuzione Spa) con 2.100 utenze rimaste senza energia per più di 8 ore e 84.000 euro di indennizzi calcolati.
"POCHE INFORMAZIONI, NON VENNE DICHIARATO LO STATO DI CRISI"
Il corposo studio redatto (poco meno di 100 pagine) è stato trasmesso dall'Autorità per l'Energia elettrica alla Direzione Sanzioni e Impegni e contiene parole molto chiare.
"Lo avevamo più volte denunciato, come Sindaci ci siamo trovati per troppo tempo senza informazioni – commenta Massari – I cittadini e le imprese chiamavano i Comuni ma i Comuni non riuscivano ad avere dati sul black out e men che meno previsioni di interventi. Oggi ne abbiamo la prova. Cito cosa scrive l'Autorità: abbiamo lottato con l'indisponibilità di informazioni sul numero di utenti disalimentati e sui tempi previsti di ripristino e con l'incompletezza dell'attività di monitoraggio delle interruzioni".
Inoltre, l'Autorità evidenzia che "si sono registrate azioni delle imprese distributrici non pienamente conformi ai propri piani di emergenza". Ad Enel Distribuzione per l'Emilia-Romagna sono state imputate la "incompleta dichiarazione dello stato di emergenza" e la "mancata dichiarazione dello stato di crisi" come invece avrebbe dovuto fare "secondo quanto previsto dai propri piani operativi di gestione delle emergenze".
A completare il quadro, l'Autorità rileva che "nell'area di competenza della direzione Emilia-Romagna si sono verificati mancati funzionamenti dei sistemi di telecontrollo e dei sistemi telefonici, che sarebbero di per sé un motivo di dichiarazione dello stato di crisi".
"CONTINUIAMO A VIGILARE PERCHÉ CHI HA DIRITTO SIA RIMBORSATO"
Per il Sindaco e Delegato Massari "adesso è importante non fermarci: la Provincia di Parma vigilerà affinché Enel Distribuzione completi il piano di emergenza e costruisca un sistema davvero efficiente per comunicare con i Sindaci e le altre Istituzioni del territorio. Nel 2016 non possono più essere tollerate criticità così gravi da mettere in ginocchio un servizio di pubblica utilità che è fondamentale per i cittadini e le imprese. Così come prosegue il lavoro attivo della Provincia per la vigilanza sui rimborsi e al tavolo regionale coordinato dall'Assessore Paola Gazzolo, d'intesa con il Presidente Bonaccini. Uno strumento che ha permesso rapidità d'azione e un ottimo circuito delle informazioni".
IL PRESIDENTE FRITELLI: "MOLTO SODDISFATTO, UN RISULTATO NATO DALLA COLLABORAZIONE"
"Ringrazio l'Autorità per il lavoro minuzioso che ha svolto. Un lavoro importante prima ancora che per i risultati, per il suo significato: le Istituzioni in questo Paese funzionano e quando i territori sanno lavorare fianco a fianco, riescono a far valere le loro sacrosante ragioni – afferma il Presidente Fritelli – Nello specifico, sono davvero molto soddisfatto per il risultato dell'inchiesta condotta dall'Autorità. Ricordo che un anno fa, quando ci muovemmo per l'esposto, qualcuno ci accusava di essere dei visionari o dei cacciatori di pubblicità. Dodici mesi dopo, con grande trasparenza, abbiamo portato a galla problemi e soprattutto soluzioni per rendere più sicuro e moderno un servizio vitale come quello elettrico. La Provincia di Parma ha fatto la sua parte e ringrazio il Sindaco Massari per aver dedicato giornate intere tra Fidenza e Bologna per mandare avanti questo importante lavoro d'equipe".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
L'azienda si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta. Ieri a Roma la riunione, con gli on. Maestri e Romanini e il sen Pagliari, il consigliere regionale Cardinali, il sindaco Berni, il Delegato provinciale Cantoni.
Parma, 21 gennaio 2015
A seguito della lettera inviata lo scorso dicembre dalla Provincia di Parma al Ministero dello Sviluppo Economico, anche a nome del Comune di Bedonia, si è tenuto ieri 20 gennaio a Roma il tavolo dell'azienda Filiberti.
La CFF Filiberti di Bedonia, azienda di eccellenza a livello mondiale nella estrazione e lavorazione di pietra, marmo e granito, si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta; ma una significativa parte di questi lavori, già realizzati, dell'ordine di alcuni milioni di euro, non è stata pagata ed è in atto da tempo un complesso contenzioso con le istituzioni maltesi per tale pagamento. La questione era già stata peraltro portata all'attenzione del Governo italiano attraverso interrogazioni parlamentari presentate sia alla Camera che al Senato.
L'incontro di ieri ha avuto un primo momento di tipo politico, con la presenza del senatore Giorgio Pagliari e degli onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini e con la rappresentanza di Regione e Provincia (rappresentati dal Consigliere regionale Alessandro Cardinali e dal Delegato Gianpaolo Cantoni) e del Sindaco del Comune di Bedonia Carlo Berni. E' seguito un tavolo tecnico con l'azienda, accompagnata dall'Unione Parmense Industriali e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
"Si è finalmente aperto un tavolo al MISE – ha detto il Consigliere delegato allo Sviluppo Economico della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni - ed il Ministero, cui è stata compiutamente rappresentata la problematica, ha dato disponibilità a farsi carico delle necessarie azioni di verifica con il Governo maltese e con i soggetti del caso. Esprimo grande soddisfazione per questo importate passo avanti che abbiamo fatto, grazie al contributo sinergico di tutte le Istituzioni e delle parti coinvolte, per risolvere questa annosa e delicata questione".
Il Ministero ha comunicato che il tavolo sarà riconvocato a Roma tra quindici giorni, dopo le verifiche effettuate, per discutere degli esiti delle consultazioni attivate.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
La Provincia non ha più competenze in materia di Agricoltura, Caccia e pesca, Ambiente, Protezione Civile. A partire dal 1° gennaio 2016. Lo ha stabilito la Legge regionale 13/2015. Pubblicati i nuovi riferimenti per le pratiche. Di seguito i nuovi riferimenti per le pratiche. -
Parma, 11 gennaio 2016 -
In base alla Legge regionale 13/2015 "Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni" dal 1° gennaio 2016 alcune funzioni cessano di essere di competenza della Provincia. Si tratta di: Agricoltura, caccia e pesca, Ambiente, Protezione civile.
Di seguito i nuovi riferimenti per le pratiche.
AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
I procedimenti relativi all'Agricoltura, Caccia e Pesca sono ora di competenza della Regione Emilia-Romagna, Direzione Generale Agricoltura, Economia Ittica, Attività faunistico - venatorie - Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Parma.
Le richieste di informazioni e/o autorizzazioni in materia dovranno essere indirizzate alla Pec (Posta certificata elettronica) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
AMBIENTE
Sono trasferite all'Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia (ARPAE) le funzioni in materia ambientale precedentemente in capo alla Provincia di Parma e relative a: risorse idriche; inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico e attività a rischio di incidente rilevante; gestione dei rifiuti e siti contaminati; valutazioni e autorizzazioni ambientali; interventi e servizi in materia di energia.
Tutte le comunicazioni, le domande e ogni altra documentazione inerente tali materie dovranno essere trasmesse all'indirizzo Pec (Posta certificata elettronica) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. mentre in forma cartacea dovranno essere spedite a ARPAE viale Bottego 9 - 43121 Parma.
Gli uffici che erano in capo alla Provincia rimangono provvisoriamente collocati in Piazza della Pace 1, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail dei singoli funzionari restano per il momento invariati.
PROTEZIONE CIVILE
Le funzioni in materia di Protezione civile saranno esercitate dalla nuova Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Nella fase transitoria rimangono inalterati i referenti di Protezione civile e i relativi recapiti telefonici fissi e mobili, gli indirizzi e-mail e il servizio di reperibilità (335 7712171).
Eventuali comunicazioni vanno inviate alla nuova casella Pec (posta certificata elettronica) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e alla nuova casella di posta elettronica ordinaria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Nei comuni di Berceto e Calestano, alla frana del Cervellino e alla Fontana dell'Amore. In primavera le asfaltature. Serpagli: "Messa in sicurezza una strada importante, l'unica di percorrenza della Val Baganza, senza la quale molte frazioni resterebbero isolate." Per i ciclisti a Riva dei Preti posate reti ecologiche per evitare cadute nel dirupo". Soddisfatto il Presidente della Federazione Ciclistica Dattaro: "Una delle prime iniziative del genere in Italia". -
Parma, 29 dicembre 2015
Sono praticamente completati i lavori di sistemazione di una delle strade provinciali che fino a pochi mesi fa era una delle più dissestate, la SP 15 di Calestano. In questi giorni, infatti, sono stati terminate le opere principali nei Comuni di Berceto e Calestano (sul Rio Praberto e sul Rio Presulo, a Fugazzolo a Riva dei Preti), alla frana del Cervellino e in località Fontana dell'Amore.
Mancano solo le asfaltature, che verranno realizzate in primavera, quando le condizioni atmosferiche più favorevoli permetteranno una corretta posa a perfetta regola d'arte.
"Abbiamo messo in sicurezza una strada provinciale importante, l'unica di percorrenza della Val Baganza, senza la quale molte frazioni resterebbero isolate - afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Tra l'altro è la strada più trafficata dai ciclisti dilettanti e amatoriali nel Parmense e proprio a loro tutela a Riva dei Preti sono state posate reti ecologiche, a tenuta d'urto, per evitare le cadute nel dirupo sottostante."
Particolarmente soddisfatto di questa iniziativa Giorgio Dattaro, Presidente del Comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana: "Si tratta di una delle prime iniziative del genere in Italia – spiega – questa attenzione per la sicurezza dei ciclisti ci fa davvero piacere."
Ecco il dettaglio degli interventi
Miglioramento e adeguamento SP 15 nei Comuni di Berceto e Calestano
Importo:105.900 euro, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati all'Impresa Euredil di Langhirano.
Sono stati rinforzati manufatti stradali sul Rio Praberto (Berceto) e sul Rio Presulo, a Fugazzolo, il ripristino di barriere ed in particolare in prossimità di "Riva dei Preti" sono state posate reti ecologiche, certificate a tenuta dell'urto dei ciclisti.
Fontana dell'Amore - Calestano
Importo: 155.000 euro, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati dall'Impresa Vignali di Casaselvatica.
Ripristinata la sede stradale e drenate le acque di monte. Ha comportato, in un periodo di forte siccità, la raccolta e il drenaggio su una frana circa ½ l/s , grazie ad un pozzo drenante e al rifacimento dell'attraversamento stradale sulla SP 15 mediante una perforazione con spingi tubo, operazioni non è di poco conto. Durante i lavori sono stati inoltre riattivati i dreni orizzontali ormai secolari posti a fianco strada, realizzate opere di contenimento del versante e captazione acque disperse in prossimità della "fontana dell'Amore".
Il tappeto d'usura e i guard-rail verranno posati a primavera.
Adeguamento delle sezioni di attraversamento della SP 15 vicino alla frana del Monte Cervellino
Importo: 210.000 euro di finanziamenti regionali, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati dalla ditta Dardani di Terenzo.
Gli eventi alluvionali del 2000 e del 2014 avevano evidenziato la pericolosità del Rio Arsiso e del Rio del Fazio. Il forte trasporto solido in occasione delle piene e la grande quantità d'acqua causano durante gli eventi meno frequenti l'interruzione della SP 15 con gravi danni ai tomboni, la loro occlusione, il degrado della sovrastruttura stradale causa il transito di acqua di piena sulla carreggiata
I lavori sono consistiti nella posa di tomboni per aumentare capacità di deflusso delle acque, nel rialzo della livelletta stradale e nella sistemazione dei corsi d'acqua a monte e a valle della SP 15 con creazione di platee in massi cementati, e rinforzo sponde con pezzi prefabbricati.
La posa dell'asfalto e dei guar-rail avverrà in primavera.
La Provincia ha poi verificato a qualche km a monte dalla strada provinciale la presenza di acque stagnanti che andranno fatte defluire per evitare percolamenti e quindi rimessa in moto della frana storica del Monte Cervellino. A tale proposito la Provincia ha scritto per competenza al Comune di Berceto oltre che al Servizio Tecnico di bacino e alla Bonifica Parmense.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Approfondimento sul progetto di tutela di monitoraggio del lupo nell'Appennino tosco-emiliano. Approvazione degli indirizzi della procedura di gara dei servizi di trasporto pubblico locale e del 2° stralcio del Piano provinciale di Protezione Civile. Infine ringraziamenti al Delegato Censi: per lui, dimissionario a causa della fusione dei Comuni di Zibello e Polesine Parmense, ultima seduta di Consiglio.
Parma, 21 dicembre 2015
Così come stabilito nella scorsa seduta, il Consiglio Provinciale si è aperto con un approfondimento sul progetto di tutela del lupo nell'Appennino tosco-emiliano. L'intervento è stato affidato a Willy Reggioni, responsabile del progetto "Wolf Apennine Center" del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, che ha parlato della Presenza del lupo nell'Appennino parmense: monitoraggio, prevenzione e mitigazione.
L'esperto ha sottolineato come, in questi ultimi anni, ci si trovi di fronte a una rinnovata tensione nei confronti del lupo. "Prima il rischio era per il patrimonio zootecnico, ora l'asse della paura si è spostato e coinvolge l'uomo. I lupi sono più contattabili ma ci sono ragioni storiche e culturali: hanno occupato la parte del crinale dell'Appennino, quella loro più congeniale, ma i giovani lupi sono stati costretti a scendere verso valle dove hanno trovato un territorio altrettanto capace di ospitarli. La dispersione è una caratteristica tipica del lupo: è organizzato in gruppi familiari, e molti giovani esemplari li abbandonano per cercare fortuna altrove, fondando nuovi gruppi familiare che, a loro volta, generano lupi. L'abbandono della montagna ha fatto sì che questa si rinaturalizzasse – ha affermato Reggioni. – "Il lupo è tornato e ha trovato due generazioni di pastori impreparati. Negli anni Novanta come Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, siamo intervenuti con la prevenzione. La presenza del lupo in collina crea grandi problemi: c'è una rinnovata pressione nei confronti degli animali domestici. La paura è resa ancora più pressante dal fenomeno dell'ibridazione, cioè dal problema della incapacità di conservazione del patrimonio genetico del lupo.
Reggioni ha continuato illustrando il progetto Wolf Appenin Center: "Grazie a questo sono state firmate molte convenzioni con soggetti portatori d'interesse: questo consente di avere un centro di referenza per risolvere i conflitti. Siamo intervenuti in luoghi critici come Albareto, dove c'è un gruppo familiare che ha imparato a predare i cani. Incontriamo le persone e i cacciatori, e abbiamo fatto un intervento di cattura di alcuni animali e accertato che sono geneticamente puri: con questi dati siamo in grado di fornire la localizzazione degli animali prima dell'attività venatoria. Da dire è che il lupo è il nostro super predatore ed è potenzialmente pericoloso: nel nostro Appennino si contano una ventina di gruppi familiari. L'aspetto più importante è l'informazione per la limitazione dei pregiudizi".
La relazione ha suscitato grande interesse. Il Consigliere Giuseppe Conti ha chiesto che si continui il confronto con tutti i portatori d'interesse, anche con chi abita la montagna e, con la sua presenza, la rende vitale. E ha sottolineato "come i problemi ci siano con i cani ma con altri animali come pecore, pecore, cavalli, pony. Ed è necessario salvaguardare tutti".
Il Consigliere Maurizio Vescovi ha chiesto chiarimenti sulle tecniche adottate per il monitoraggio degli animali e le migrazioni. "Sono tante le tecniche" ha risposto Reggioni. "Dirette che prevedono la cattura, mai facile, e il posizionamento di un collare che permette la localizzazione. E indirette come l'ululato indotto per localizzare il gruppo familiare, il seguire le tracce sulla neve e l'analisi dei campioni fecali per la determinazione del genotipo del lupo".
Claudio Moretti, Delegato all'Agricoltura, ha concluso chiedendo l'istituzione di un gruppo di lavoro che coinvolga la Provincia, i portatori d'interesse e il Parco dell'Appennino per un confronto continuo sul tema.
Il Consiglio è proseguito con l'interrogazione del Consigliere Conti con la richiesta di un incontro della Commissione montagna per la costruzione di proposte concrete per la Conferenza regionale di gennaio per la montagna.
Si è proceduto poi all'illustrazione, da parte del Delegato ai Trasporti Andrea Censi, degli indirizzi per la procedura di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale del bacino della Provincia di Parma 2016–2024. "Si tratta di una delibera molto importante: la garanzia che il servizio abbia una governance chiara è indispensabile. Con questo passaggio si dà corso, in tempo utile, alla proroga del servizio all'attuale gestione fino al 31 dicembre 2016 per l'indizione della gara". Per procedere con le attività relative alla gara da parte della stazione appaltante SMTP S.p.A., è stato necessario che i due Enti competenti, il Comune (che ha già approvato la delibera nel Consiglio Comunale del 18 dicembre) e la Provincia di Parma definiscano gli indirizzi relativi alla procedura di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL). E' intervenuto Pier Domenico Belli, amministratore unico di SMTP S.p.A. "Tutti i dipendenti Tep saranno garantiti anche se ci sarà un nuovo gestore: sono state firmate le clausole sociali in questo senso. Il nuovo gestore si dovrà impegnare nella modernizzazione del parco macchine e nella salvaguardia della qualità offerta. L'aggiudicazione definitiva a metà settembre e firma del contratto nel mese di novembre". La delibera è stata quindi approvata con astensione dei Consiglieri Canova e Vescovi.
Quindi all'ordine del giorno l'approvazione del 2° stralcio (XIII fase) del Piano provinciale di Protezione Civile con la valutazione degli elaborati tecnici, in continuità con il "Piano stralcio Rischio Idraulico, idrogeologico e alluvionale territori alta pianura: reticolo idraulico primari e secondario, rete di bonifica, rete fognaria". E' l'integrazione e il completamento dei precedenti Piani stralcio, approvati nel 2012 e nel 2013, e rappresenta un necessario strumento di analisi per l'individuazione degli interventi di sistemazione idraulica. Il Servizio di Protezione Civile ha esteso l'analisi idraulica ai bacini e alle aree drenanti a monte dei principali ponti della rete viabilistica della provincia, viste le gravissime conseguenze degli eventi meteorologici sul territorio con danni alle abitazioni, alle infrastrutture, alle attività agricole e industriali, e con il pericolo di possibili perdite di vite umane.
Il Consiglio ha, inoltre, votato per il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.
Il Delegato alle Attività Produttive Gianpaolo Cantoni ha sottolineato la gravissima situazione in cui versa la Ditta CFF Filiberti. "L'azienda è in crisi a causa di un grosso credito sul Governo maltese. La richiesta di un tavolo ministeriale perché si affrontasse il problema non ha avuto alcun seguito. La ditta rischia la chiusura: nel prossimo Consiglio chiederò una presa di posizione da parte del Consiglio Provinciale sulla vicenda".
Infine il Delegato Andrea Massari ha ringraziato il Delegato Andrea Censi, dimissionario dal ruolo poiché in decadenza da Sindaco di Zibello, per il lavoro svolto.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Riallestite alcune sale del Palazzo con gli arredi storici che erano in Provincia. Il progetto di rilancio turistico e culturale della Reggia che fu di Maria Luigia parte da qui. Ne hanno parlato i "padroni di casa": il Presidente della Provincia Fritelli e la Sindaca di Colorno Canova. -
Parma, 18 dicembre 2015 -
Il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e la Sindaca di Colorno Michela Canova hanno presentato stamattina nella Sala del Trono il progetto di rilancio turistico e culturale della Reggia che coinvolge Comune di Colorno, Provincia (proprietaria dell'edificio) e Soprintendenza.
Fritelli e Canova hanno poi accompagnato ospiti e giornalisti in visita nelle sale che sono state di recente allestite con gli arredi storici provenienti dalle sedi della Provincia di Parma.
"Il progetto di trasferimento degli arredi risponde all'idea di valorizzare appieno questa dimora storica ridandole vitalità – spiega Il Presidente Fritelli - In questo grandioso Palazzo ci si è vissuto, cenato e dormito, non è solo un museo, e ora ci viene restituito nelle sue funzioni originarie. Il recupero della dimensione quotidiana delle persone che vi hanno abitato, persone che hanno fatto la storia, è una grande operazione culturale, con valenza anche turistica: solo grazie a questi manufatti si riesce a far rivivere appieno ai visitatori le atmosfere e le emozioni del passato."
Si tratta di mobili, vasi, suppellettili varie, quadri, arazzi, per un totale di 45 pezzi, tutti arredi originali documentati che storicamente facevano parte della dotazione della residenza ducale, ma anche arredi originali dell'epoca compatibili per qualità e caratteri formali con la Reggia, che sono stati trasferiti nelle scorse settimane dalla sedi di Piazza della Pace e di Palazzo Giordani.
Oggetto dell'intervento sono le cinque sale dell'Appartamento del Duca al piano nobile della Reggia. Si è seguito l'inventario del 1861 e precedenti e nella prima sala, vero fiore all'occhiello, sono stati posizionati oltre ai mobili della corte ducale e anche riproduzioni a grandezza naturale degli arazzi che ora sono al Quirinale a Roma.
Tutti i mobili sono stati periziati da parte dei restauratori e si procederà ai restauri con l'Art Bonus, il meccanismo che consente la detrazione dalle imposte fino al 65% dell'importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
Particolarmente soddisfatta la Sindaca di Colorno Michela Canova: "Ringraziamo la Provincia di Parma che, oltre all'impegnativo lavoro di restauro dell'edificio e del giardino durato vent'anni, ora ha anche messo a disposizione gli arredi di sua proprietà per valorizzare la Reggia e permetterne una migliore fruizione – afferma – Il Presidente Fritelli è stato determinante, ha compreso l'operazione, ha dato lo spunto iniziale per cominciare, rinunciando ad arredi importanti. Siamo sicuri che tutto ciò porterà a Colorno nuove e importanti opportunità di valorizzazione turistica".
Ringraziamenti anche per i prof. Buttarelli e Mambriani, Brai e Montanari, le Soprintendenze di Parma e Bologna, gli sponsor Fondazione Cariparma e la famiglia Incerti.
Ora parte la seconda fase, con l'obiettivo di riportare a Colorno anche gli altri arredi che vi erano stati in passato, già identificati, e che ora sono dispersi tra Torino, Firenze, Roma e Alessandria, quasi tutti in depositi non accessibili al pubblico.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale. Domande entro il 15 febbraio 2016. Obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti, incidendo sugli spostamenti casa – lavoro.
Parma, 19 dicembre 2015 -
La nuova Provincia che sta delineandosi con la riforma istituzionale conserva funzioni proprie in materia di mobilità sostenibile.
"E' proprio in questo ambito della mobilità sostenibile che si collocano gli interventi che stiamo mettendo in campo per ridurre le emissioni inquinanti, in particolare quelle derivanti dall'uso dei mezzi di trasporto privati negli spostamenti casa-lavoro – spiega il Delegato ai Trasporti della Provincia Andrea Censi – La Provincia ha infatti emanato in questi giorni uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale, escluse quelle con sede nel capoluogo, che sono già oggetto di un analogo bando emesso dal Comune di Parma."
Il bando è pubblicato sul sito internet della Provincia (sezione Avvisi, raggiungibile dalla home, sulla sinistra) e le domande potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2016.
Gli interventi di mobility management cofinanziati (fino al 70% delle spese sostenute) dalla Provincia riguarderanno:
redazione/aggiornamento dei Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL);
azioni operative di mobilità sostenibile (es. acquisto abbonamenti TPL, organizzazione servizi di mobilità aziendale, azioni di comunicazione volte a promuovere l'utilizzo di mezzi pubblici o di forme di trasporto alternative all'auto privata, etc.);
azioni operative per sostituzione mezzi aziendali con mezzi a basso impatto ambientale (es. Mobilità elettrica, gas metano, etc.).
L'iniziativa della Provincia è stata resa possibile da un contributo di 45 mila euro di Smtp Spa (Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico).
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Più posti di lavoro a tempo indeterminato, poca cassa integrazione e licenziamenti collettivi in caduta, ma non aumentano le assunzioni. Il Rapporto presentato stamattina in Provincia dai Delegati Censi e Vescovi, illustrato da Ghirardini e Pellinghelli dell'OML. -
Parma, 17 dicembre 2015
Non si perdono più posti di lavoro e migliora la qualità dell'occupazione. Sono questi i principali elementi positivi nel Rapporto trimestrale dell'Osservatorio sul Mercato del Lavoro, nei dati aggiornati al 30 settembre 2015, presentato stamattina in Provincia dai Delegati alla Statistica Andrea Censi e al Lavoro Maurizio Vescovi, illustrato da Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli dell'OML, alla presenza di esponenti di istituzioni, associazioni di categoria, mondo del lavoro e della formazione.
"Va bene il processo di stabilizzazione dei posti di lavoro – spiega il Delegato provinciale al Lavoro Maurizio Vescovi – grazie al Jobs Act continua la sostituzione del lavoro a tempo determinato con quello indeterminato a tutele crescenti (+ 2.066 posti). Inoltre non si perdono quasi posti di lavoro, (96 in meno, dato poco significativo, a fronte dei 2.073 dell'anno scorso) e va meglio pure rispetto alle aspettative delle aziende, che prevedevano invece un calo di 780 unità, secondo il Sistema informativo Excelsior. Altro elemento positivo: c'è sempre meno cassa integrazione e licenziamenti collettivi."
Quindi il lavoro nel parmense nel 3° Trimestre 2015 non cala e si qualifica.
L'unico elemento negativo è che diminuiscono le assunzioni, quindi l'occupazione non cresce e aumentano le persone in cerca di lavoro.
"Vediamo il bicchiere mezzo pieno – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Andrea Censi – perché i dati a consuntivo sono meglio di quello che ci si aspettava, ma non ci nascondiamo una preoccupazione per il futuro a causa del calo di assunzioni. Erano aumentate nel primo trimestre 2015, ma diminuiscono nel secondo e nel terzo. Questo dato è ancor più negativo se consideriamo il quadro congiunturale positivo: il Parmense fa segnare un + 10% nell'export, molto meglio del resto della Regione e di quanto avviene a livello nazionale. In prospettiva non si vede a breve una riduzione della disoccupazione."
I più avvantaggiati in questa situazione sembrano i giovani dai 25 anni in poi, che hanno titoli di studio più elevati e che hanno avuto una carriera flessibile; i più svantaggiati: i giovani stranieri di 15-24 anni, con basso livello di istruzione.
I DATI OML
Nel terzo trimestre 2015 la crescita reale del Pil nel Paese si presenta in decelerazione, segnando solo una variazione dello 0,2% rispetto al secondo trimestre 2015 e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre del 2014. Ciò dipende dal fatto che nel terzo trimestre la crescita italiana è stata sostenuta prevalentemente dai consumi (0,4%, sempre in termini congiunturali) accresciutisi per i precedenti miglioramenti del mercato del lavoro, ma in presenza di una diminuzione degli investimenti (-0,4%) e di segnali di indebolimento del ciclo internazionale che hanno condizionato negativamente le esportazioni (-0,8%), a fronte di una crescita delle importazioni (0,5%). Ciò ha comportato una revisione al ribasso della previsione di crescita per il 2015, oggi stimata allo 0,7%.
Il mercato del lavoro dipendente, in provincia di Parma, nel terzo trimestre 2015, pare riflettere il fenomeno del rallentamento della crescita nel Paese. Le assunzioni hanno registrato una variazione congiunturale negativa (-2,0%), più ampia di quella registrata nel secondo (-1,5%), ed una variazione tendenziale ancora positiva (5,0%) ma in decelerazione rispetto al dato del secondo trimestre (8,3%). Ciò, a fronte di una diminuzione delle cessazioni, ha prodotto un decremento netto di rapporti di lavoro alle dipendenze limitato a sole 119 unità, come saldo assunzioni-cessazioni destagionalizzato. Va evidenziato che l'aggiornamento al terzo trimestre 2015 ha comportato una revisione al rialzo dei saldi destagionalizzati assunzioni-cessazioni dei due trimestri precedenti: la valutazione della perdita netta di rapporti di lavoro dipendente, per i primi tre trimestri del 2015, ammonterebbe solamente a 96 unità, dato scarsamente significativo e assai lontano, non solo rispetto al saldo assunzioni-cessazioni registrato nel 2014, negativo per ben 2.073 unità secondo le nostre stime più aggiornate, ma anche dal prognostico formulato dalle imprese parmensi nella prima metà dell'anno e registrato dal Sistema informativo Excelsior, in cui si prefigura per il 2015 un saldo occupazionale negativo per 780 unità. Sotto questo punto di vista, in poche parole, le cose stanno andando meglio del previsto.
Il fenomeno centrale, che domina l'andamento del mercato del lavoro locale, resta ancora la crescita netta delle posizioni di lavoro dipendente a tempo indeterminato, conseguente alle importanti novità normative introdotte dal Jobs Act e dalla legge di stabilità 2015, in particolare per l'incentivazione delle assunzioni a tempo indeterminato «a tutele crescenti». Il fenomeno è continuato anche nel terzo trimestre 2015: la crescita netta di questi rapporti di lavoro, al netto dei fenomeni di stagionalità, è stata di 644 unità, anche per effetto di trasformazioni di precedenti rapporti a tempo determinato, il cui stock è diminuito di 638 unità. Il bilancio per i primi tre trimestri dell'anno contabilizza ben 2.066 unità, come saldo destagionalizzato. Il fenomeno pare però destinato ad avvicinarsi ad una soglia di saturazione, dal momento che, nello stesso trimestre, si è rilevata una significativa variazione congiunturale negativa delle assunzioni a tempo indeterminato (-3,1%).
È la diminuzione delle assunzioni che sta mettendo in forse la ripresa occupazionale locale. Nel terzo trimestre 2015 le assunzioni nelle attività manifatturiere hanno segnato una variazione congiunturale molto negativa (-7,1%) e una variazione tendenziale modesta ma comunque negativa (-1,2%) e il forte peggioramento della congiuntura internazionale sta penalizzando i suoi settori chiave: le assunzioni diminuiscono in termini congiunturali nell'industria alimentare (-15,3%), nel settore chimico-farmaceutico (-29,7%), nella meccanica generale (-10,2%) e nella meccanica strumentale (-2,5%). In diminuzione tendenziale (-13,0%) e congiunturale (-1,2%) le assunzioni nelle costruzioni, nel commercio (rispettivamente -3,8% e -7,1%) e negli alberghi e ristoranti (-15,4% e -8,7%). Si apprezza una crescita solo nella sanità e nei servizi sociali e personali.
E la disoccupazione sta tornando a crescere: i patti di servizio dei Centri per l'impiego provinciali, stipulati a favore di cittadini disoccupati o precariamente occupati, hanno evidenziato una variazione tendenziale del 14,8%, facendo registrare, al 30 settembre 2015, un ennesimo massimo storico corrispondente a 25.252 patti attivi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Il traffico sul ponte "Verdi" di Ragazzola resta a senso unico alternato, regolato da un semaforo. A breve il progetto di fattibilità per la sistemazione del manufatto. Serpagli:"Continuiamo i contatti con la Regione per i finanziamenti". -
Parma, 15 dicembre 2015 –
Il traffico sul ponte "Verdi" di Ragazzola resta a senso unico alternato, regolato da un semaforo. A breve il progetto di fattibilità per la sistemazione del manufatto. Serpagli: "Contiamo fiduciosi sulla Regione per i finanziamenti".
Parma, 16 dicembre 2015 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che sono terminati i lavori di puntellamento dei traversi che sorreggono la trave di bordo fessurata del Ponte sul Po "Giuseppe Verdi" a Ragazzola (nelle foto).
I lavori di somma urgenza erano stati iniziati solo due settimane fa.
La circolazione sul ponte resta a senso unico alternato, regolato da un semaforo, con una torre faro per evidenziare i due semafori e il rallentamento del traffico.
Gli uffici provinciali stanno predisponendo il progetto di fattibilità per la sistemazione definitiva, a seguito delle indagini compiute, delle tre travi che risultano danneggiate.
"Per i finanziamenti confidiamo fiduciosi nella Regione Emilia Romagna – afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – alla luce del quadro economico che emergerà dallo studio di fattibilità; i costi si aggireranno probabilmente intorno al milione di euro."
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Stamattina in Provincia dal Presidente Fritelli e dagli esponenti di Iren, dell'Ausl e dei Comuni di Parma, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile. La convenzione riguarda il triennio 2015 – 2017, l'impegno economico è di 300 - 400 mila euro l'anno. I risultati del monitoraggio saranno resi pubblici. -
Parma, 14 dicembre 2015 –
E' stata firmata stamattina in Piazza della Pace la convenzione per la realizzazione del Progetto di sorveglianza degli effetti sanitari diretti ed indiretti dell'impianto di trattamento rifiuti (Paip) di Parma per le annualità 2015, 2016 e 2017.
A siglare il documento sono stati: il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, Mauro Pergetti di Iren Ambiente spa, il Direttore generale dell'Azienda Usl Elena Saccenti, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli, la Sindaca di Colorno Michela Canova, il sindaco di Mezzani Romeo Azzali, il Sindaco di Sorbolo Nicola Cesari e il Vice sindaco di Torrile Antonio Gentile.
"Questo accordo va nella direzione di dare sicurezza ai cittadini di fronte a un impianto importante per il nostro territorio, che è nuovo e le cui conseguenze vanno attentamente monitorate" ha dichiarato la Sindaca di Colorno e Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova.
Il Progetto di sorveglianza PAIP sarà realizzato dall'Ausl di Parma, che relazionerà con cadenza annuale.
La Provincia di Parma, nella figura del Presidente, svolge il ruolo di principale riferimento istituzionale a garanzia della conduzione del Progetto di sorveglianza nel rispetto dei tempi e delle modalità previste.
Iren e Comuni si impegnano a mettere a disposizione i dati in loro possesso.
L'AUSL di Parma produrrà una relazione generale di sintesi a cadenza annuale sullo stato di avanzamento delle attività previste dal Progetto di sorveglianza PAIP e sulle spese sostenute, oltre a rapporti sulle azioni e sui risultati delle singole linee di sorveglianza, con una periodicità almeno biennale.
Sarà inoltre individuato dall'AUSL un Comitato Scientifico esterno agli Enti ed alle istituzioni coinvolte direttamente nel Progetto, con ruolo di valutazione delle relazioni e dei rapporti prodotti, per validare i risultati che vengono comunicati alla popolazione.
L'impegno economico è di 314 mila euro per il 2015, 340 mila per il 2016 e 390 mila per il 2017, ripartiti tra gli enti firmatari.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
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