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Con Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito: l'Emilia Romagna apre i suoi archivi digitali agli utenti del web. -

Parma, 30 Settembre 2015 –

Nasce Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito. Un'iniziativa promossa da Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che raccoglie oltre 7 mila immagini ad alta definizione che raccontano e documentano le bellezze artistiche e paesaggistiche dell'Emilia Romagna. Il tutto disponibile on line e gratuitamente.

E' la prima volta che una regione italiana rende disponibile, liberamente il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un'ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica. Open Data Monuments nasce dalla partecipazione a Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico digitale al mondo che esalta i patrimoni locali. La sua particolarità è quella di raccogliere gli scatti realizzati in tre anni da 542 fotografi per professione o per passione, per un totale di 453 soggetti. L'archivio sarà ulteriormente arricchito di altre 6.000 immagini provenienti dall'edizione 2015 di Wiki Loves Monuments.

La mostra si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito www.cittadarte.emilia-romagna.it, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) ed il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di "Creative Commons", ne consente, citandone l'autore, l'utilizzo legale da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d'informazione.

Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia Romagna confermano l'importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.

«In un mondo, anche quello del turismo, dominato dalle immagini -sottolinea Andrea Corsini, Assessore regionale al Turismo - l'Emilia Romagna riesce sempre a distinguersi ed affascinare con il suo "volto" sempre in bilico tra antico e contemporaneo, "alto" e "basso", popolare ed aristocratico. Da anni investiamo nel web e proprio il web, con Wiki Loves Monuments, ci ha permesso di coinvolgere anno dopo anno migliaia di persone attorno alla narrazione fotografica di questa affascinante terra. Oggi questo vasto patrimonio di identita' ed estetica viene messo, per la prima volta, a disponibilita' gratuita di chiunque. Un'altra bella opportunita' di visibilita' per l'Emilia Romagna e la sua offerta di vacanza».

Pubblicato in Cultura Emilia
Giovedì, 17 Settembre 2015 15:02

Modena - Le nuove mostre di Fondazione Fotografia

Fotografia Contemporanea dall'Europa Nord-Occidentale. Capitolo I e Tom Sandberg. Around Myself, allestite dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 presso il Foro Boario di Modena. -

Modena, 17 settembre 2015 -

Si aprono domani, 18 settembre, alle ore 19, le nuove mostre di Fondazione Fotografia.
Gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno un nucleo di acquisizioni riferite all'Europa del Nord, entrate di recente a far parte delle collezioni gestite da Fondazione Fotografia Modena e sinora mai esposte: oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans a Jonny Briggs, in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di tendenze di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', sarà inoltre un omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 - 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.

Fotografia contemporanea dall'Europa nord-occidentale. Capitolo I

Le nuove acquisizioni dall'Europa nord-occidentale mantengono l'impostazione aperta che ha sempre caratterizzato le collezioni di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena: oltre un migliaio di opere da tutto il mondo, che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale della fondazione bancaria, ha il compito di valorizzare. La pluralità e la varietà degli artisti riuniti è uno dei principali punti di forza di questo nuovo capitolo di opere (cui seguirà un secondo capitolo a completare l'Europa sud-occidentale), che vanno dal paesaggio al ritratto, dalla stage photography all'istantanea, passando per il reportage e le installazioni. Molteplici sono anche i temi affrontati dagli artisti, che si confrontano con le più urgenti sollecitazioni che la realtà impone alla nostra attenzione e indagano questioni legate alla storia del medium e alla natura delle immagini contemporanee.

Il gruppo di artisti, che vede affiancati nomi già noti della fotografia ad autori che si stanno oggi affermando sulla scena internazionale, comprende Morten Andenæs (1979, Norvegia), Johann Arens (1981, Germania), Jonny Briggs (1985, Regno Unito), Willie Doherty (1959, Irlanda del Nord), Annabel Elgar (1971, Regno Unito), Hallgerdur Hallgrímsdóttir (1984, Islanda), Iikka Halso (1965, Finlandia), Sarah Jones (1959, Regno Unito), Sanna Kannisto (1974, Finlandia), Sandra Kantanen (1974, Finlandia), Astrid Kruse Jensen (1975, Danimarca), Lilly Lulay (1985, Germania), Melissa Moore (1978, Regno Unito), Barbara Probst (1964, Germania), Olivier Richon (1956, Svizzera/ Regno Unito), Tom Sandberg (1953 - 2014, Norvegia), Trine Søndergaard (1972, Danimarca), Wolfgang Tillmans (1968, Germania), Gillian Wearing (1963, Regno Unito).

Tom Sandberg. Around myself

Le opere di Tom Sandberg, presentate da Fondazione Fotografia in anteprima assoluta per l'Italia con la curatela di Sune Nordgren e Filippo Maggia, rendono omaggio al fotografo norvegese a poco più di un anno dalla sua scomparsa e a sette dalla grande retrospettiva che gli ha dedicato il PS1 di New York.

Nel corso di una carriera più che trentennale, Sandberg ha lavorato soprattutto con la tecnica del bianco e nero, prediligendo medio e grande formato e dando vita ad un corpus di opere rilevante. I lavori esposti a Modena sono pervasi da un'inquietudine tipicamente nordica: visioni che divengono riflessioni aperte sulla vita e sulle sue infinite sfumature (sottolineate da una superba stampa), in taluni casi vere e proprie allucinazioni che richiamano gli incubi di Munch, nelle quali la presenza umana diviene una proiezione di sé, tanto incerta quanto definitiva. Le opere saranno allestite intenzionalmente in maniera disomogenea e senza didascalie, secondo quanto indicato dall'artista. Una sorta di caos esistenziale senza soluzione, dove però tutto ha una sua logica: così Sandberg aveva immaginato la sua ultima esposizione insieme all'amico curatore Sune Nordgren prima di morire. I visitatori avranno l'opportunità di calarsi a fondo nel tormentato mondo interiore di Sandberg anche grazie a due documentari proiettati in mostra, con testimonianze dirette dell'artista e dei suoi amici più stretti.
Le opere di Sandberg sono state esposte in musei europei e americani, tra i quali: International Center of Photography, New York; Moderna Museet, Stoccolma; Centre Georges Pompidou, Parigi; Museum of Contemporary Art, Chicago. Compaiono inoltre nelle collezioni permanenti del National Museum of Contemporary Art, Oslo, Museum für Kunst und Gewerbe, Amburgo; Moderna Museet, Stoccolma, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, Oslo.

Le due mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit: "UniCredit ha tra i suoi obiettivi il sostegno e la promozione del patrimonio e degli eventi artistici dei territori in cui opera - spiega Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena UniCredit -, ponendo in evidenza diverse forme di valorizzazione delle risorse culturali, confermando così il suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali che mantiene però un'attenta vocazione locale. E non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. La promozione di progetti dedicati all'arte e alla cultura, infatti, costituisce per UniCredit una preziosa risorsa per mantenere vivo il legame con il territorio e con la comunità".

UniCredit per l'arte al fianco della Fondazione Fotografia Modena

Per UniCredit sostenere progetti di natura culturale è un piacere e al contempo un doveroso impegno che il Gruppo bancario assume nei confronti del patrimonio artistico in generale e, nello specifico, del territorio in cui opera.

"Sostenere l'arte e la cultura - sottolinea Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena UniCredit - è da sempre uno dei modi con cui il nostro Gruppo ha scelto di contribuire alla crescita e allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. L'impegno di UniCredit ha l'obiettivo di promuovere il patrimonio e gli eventi artistici dei territori in cui opera, ponendo in evidenza diverse forme di valorizzazione delle risorse culturali, confermando il suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali che mantiene però un'attenta vocazione locale. E non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. La promozione di progetti dedicati all'arte e alla cultura, infatti, costituisce per UniCredit una preziosa risorsa per mantenere vivo il legame con il territorio e con la comunità".

Le mostre sono accompagnate da un catalogo edito da Skira e rientrano nel programma del festivalfilosofia 2015, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema Ereditare.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

In ulteriore crescita la massiccia partecipazione dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale Wiki Loves Monuments – Sono 662 i monumenti e siti d'arte "liberati" tra Piacenza e Rimini, inclusi i siti Unesco regionali – Dal 1° al 30 settembre chiunque potrà partecipare al concorso semplicemente pubblicando in rete la foto di uno dei luoghi in gara al concorso fra chiese, piazze, luoghi storici, parchi protetti, siti Unesco

Può essere una chiesetta medioevale, una piazza rinascimentale oppure un castello ricco di storia: sono ben 662, un numero record rispetto alle scorse edizioni, i monumenti e i siti d'arte che l'Emilia Romagna ha messo in lizza quest'anno al concorso internazionale Wiki Loves Monuments. Anche nell'edizione 2015 si conferma dunque la partecipazione massiccia dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale, promosso da Wikipedia e che coinvolge oltre 40 paesi dai cinque continenti. Obiettivo del concorso: valorizzare attraverso internet i patrimoni artistico - culturali locali che appartengono all'umanità.

Completato l'elenco dei monumenti in gara, adesso parte il concorso vero e proprio. Dal 1° al 30 settembre, chiunque potrà "postare", cioè pubblicare, il proprio luogo del cuore, scegliendo fra quelli in lizza sul sito del concorso che fa capo a Wikipedia (attualmente il 5° sito al mondo per accessi).

Non è necessario che si tratti di una foto scattata di recente: si potrà anche inviare uno scatto del passato. L'importante è che il soggetto sia fra quelli nell'elenco. Una giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia di esperti giudicherà poi le fotografie più belle e assegnerà riconoscimenti agli autori delle foto.

Per quanto riguarda l'Emilia Romagna quest'anno si è registrato un incremento di partecipazione da parte degli enti pubblici con l'adesione di ben 97 istituzioni regionali tra comuni (60), città metropolitane (1), Province (3), Fondazioni (5), parrocchie e Diocesi (14).

Esprime soddisfazione Graziano Prantoni, Presidente dell'Unione di Prodotto Città d'Arte, Cultura e Affari dell'Emilia Romagna: «L'ottima risposta al più grande concorso fotografico digitale al mondo consente di estrapolare dati e informazioni su quali siano i patrimoni locali più apprezzati dagli utenti, che prima di tutto sono turisti, già acquisiti o potenziali, offrendo altresì preziosi suggerimenti in termini di promo-commercializzazione».

La lista completa dei 662 monumenti e siti d'arte "liberati" cioè resi fotografabili per la partecipazione al contest è su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2015-liste-monumenti-ed-elenco-enti/Emilia-Romagna/).

Ecco l'elenco completo delle istituzioni pubbliche e private partecipanti a Wiki Loves Monuments 2015:

60 Comuni: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Faenza, Rimini, Vernasca, Fidenza, Roccabianca, Sala Baganza, Brescello, Campagnola Emilia, Canossa, Casina, Correggio, Poviglio, Reggiolo, Rolo, San Polo d'Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo, Castelvetro di Modena, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo nel Frignano, San Felice sul Panaro, Sassuolo, Bentivoglio, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Crevalcore, Dozza, Imola, Marzabotto, Pieve Di Cento, Comacchio, Bondeno, Goro, Bagno di Romagna, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Meldola, Longiano, Modigliana, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Verghereto, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo.

La città metropolitana di Bologna
Le 3 Province di Reggio Emilia, Ferrara e Parma
Le 5 Arcidiocesi/Diocesi di Piacenza-Bobbio, Imola, Bologna, Faenza- Modigliana, Ravenna e Rimini, e le 9 parrocchie di San Giovanni Battista e Tizzano (BO), Santa Maria Assunta (FC), San Pietro Apostolo (FC), San Lorenzo di Panico (BO), S. Nicolò di Gardelletta (BO), S. Zenone (RE), S. Maria Nascente e di S. Genesio Vescovo (RE), Duomo (MO), Levizzano Rangone (MO)
Le 5 Fondazioni: Cassa di Risparmio di Imola (MO), Cassa di Risparmio di Modena, Casa Enzo Ferrari,(MO), di Vignola (MO) e RavennAntica
I 2 Castelli di San Pietro in Cerro e Paderna
L'Associazione dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza
I Musei Civici di Modena
L'Accademia Militare di Modena

Infine: la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, la Galleria Ricci Oddi (PC), la Galleria Estense, il Consorzio di Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno (BO), la comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Sfera SRL, Tizzano Società Agricola SRL, Newco duc Bologna SPA e la partecipazione Agraria di Nonantola

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Pubblicato in Comunicati Arte Emilia
Giovedì, 20 Agosto 2015 16:26

#buskersfe2015, una sfida all'ultimo scatto!

Le foto più belle dei musicisti del Ferrara Buskers Festival® 2015 in rapporto con l'anima della città diventano una mostra. Con il challenge fotografico degli Instagrammers Ferrara.

L'anima della città e il fascino dei buskers che si esibiscono tra gli scorci, palazzi antichi e le strade del centro storico.

È il tema scelto dalla community Instagrammers Ferrara per il divertente Challenge fotografico a cui tutti, armati di smartphone, tablet e marchingegni digitali, possono partecipare durante la 28esima edizione del Ferrara Buskers Festival®, la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada che si svolge fino al 30 agosto 2015.

In occasione della serata del 21 agosto tra i ponti di Comacchio e le suggestioni della città sull'acqua, e poi nel primo weekend ferrarese il 22 e 23 agosto e dal 25 al 30 agosto nelle scenografiche piazze e vie di Ferrara, tutti gli amanti delle emozioni fotografiche possono scatenarsi nello scattare immagini da condividere sui social utilizzando l'hashtag principale del festival #buskersfe2015 insieme ad #igersferrara. Tutti i partecipanti alla sfida devono usare entrambi gli hashtag, geolocalizzando le foto con tag delle due località: #comacchio o #ferrara, e mostrare nelle fotografie il rapporto tra musicisti e città.

Dunque non solo bellissime immagini di dettagli, sguardi, movimenti, strumenti bizzarri e momenti salienti della rassegna, ma far emergere il legame tra i buskers e il contesto cittadino in cui danno vita alle loro performance. Tutte le foto taggate saranno poi "ripostate" durante l'evento e durante l'anno sui profili social del Ferrara Buskers Festival® e concorreranno per una selezione finale che darà luogo ad una mostra fotografica. Nel Sottomura, dove c'è il ristorantino del Puedes Summer Night – calendario di eventi e concerti serali complementari al festival – ci sono in esposizione le immagini vincitrici del challenge dello scorso anno.

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
Fax. 0532207048
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sito web: www.ferrarabuskers.com

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno un nucleo di acquisizioni riferite all'Europa del Nord

Modena 01 Agosto 2015 -

Tutto il fascino dell’Europa del Nord nel nuovo nucleo di opere fotografiche, gestite dalla Fondazione Fotografia Modena, che verranno esposte nello spazio del Foro Boario di Modena.

Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans ad Jonny Briggs, saranno in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia.

Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', sarà inoltre un omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 - 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.

Si chiama Fotografia contemporanea dall'Europa nord-occidentale. Capitolo I, e mantiene l'impostazione aperta che da sempre ha caratterizzato le collezioni di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: oltre un migliaio di opere da tutto il mondo, che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale della fondazione bancaria, ha il compito di valorizzare. La pluralità e la varietà degli artisti riuniti è uno dei principali punti di forza di questo nuovo capitolo di opere (cui seguirà un secondo capitolo a completare l'Europa sud-occidentale), che vanno dal paesaggio al ritratto, dalla stage photography all'istantanea, passando per il reportage e le installazioni. Molteplici sono anche i temi affrontati dagli artisti, che si confrontano con le più urgenti sollecitazioni che la realtà impone alla nostra attenzione e indagano questioni legate alla storia del medium e alla natura delle immagini contemporanee.
 
Le due mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. Sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2015, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema Ereditare

Pubblicato in Cultura Modena
Mercoledì, 08 Luglio 2015 16:01

A Modena la mostra Strange Worlds

Presso il Foro Boario di Modena una nuova mostra tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Dal 9 luglio - 6 settembre 2015. -

Modena, 8 luglio 2015 -

Fondazione Fotografia è lieta di annunciare l'apertura al pubblico del Foro Boario di Modena per tutta la stagione estiva: dal 9 luglio al 6 settembre 2015 gli spazi espositivi ospiteranno infatti Strange Worlds, una nuova mostra tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e organizzata in collaborazione con il Comune di Modena nell'ambito del programma di iniziative estive collegate ad Expo 2015, in partnership con UniCredit.

Il percorso, a cura del direttore di Fondazione Fotografia Filippo Maggia, comprende circa 70 opere, tra fotografie, video e installazioni, di 26 artisti provenienti da ogni parte del mondo: Claudia Andujar (Svizzera/Brasile), Philip Kwame Apagya (Ghana), Marika Asatiani (Georgia), Yto Barrada (Francia), Jodi Bieber (Sudafrica), Nikhil Chopra (India), Cao Fei (Cina), Yang Fudong (Cina), Laura Glusman (Argentina), David Goldblatt (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Amar Kanwar (India), Anastasia Khoroshilova (Russia), Goddy Leye (Camerun), Ma Liuming (Cina), Daniel Naudè (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Marco Pando (Perù), Rosangela Renno (Brasile), Mauro Restiffe (Brasile), Ketaki Sheth (India), Ahlam Shibli (Palestina), Raghubir Singh (India), Sebastian Szyd (Argentina), Guy Tillim (Sudafrica), David Zynk Yi (Perù).

Tema declinato dalla mostra è il racconto di altri mondi, vicini e lontani, dove le dinamiche sociali, culturali, religiose in atto si intrecciano dando vita a storie inedite: "un susseguirsi emozionante di volti e costumi", "un mosaico interattivo", come spiega il curatore Maggia, in grado di comporre una "fotografia reale e tangibile della nostra contemporaneità".

La mostra invita il pubblico a soffermarsi su immagini, talvolta scioccanti, che spesso scorrono veloci davanti ai nostri occhi nei telegiornali senza percepirne a fondo il dramma: i soldati di origine palestinese di Ahlam Shibli, che prestano servizio nell'esercito israeliano; i ritratti delle madonne sudamericane di Sebastian Szyd, vedove tristi e rassegnate di minatori boliviani; i cani di Daniel Naudé, un tempo guardiani fidati delle fattorie degli afrikaner e oggi randagi, dopo che queste sono state abbandonate e i proprietari sono tornati in Europa.
E ancora: le campagne sudafricane di David Goldblatt, vere e proprie pagine di storia dell'apartheid, e la Soweto di oggi di Jodie Bieber, dove bianchi e neri convivono nella povertà e nell'incertezza; il piccolo villaggio georgiano di confine, un tempo baluardo dell'impero sovietico, oggi soggetto ai venti di cambiamento che spirano dalla Turchia, nei ritratti femminili di Marika Asatiani; l'installazione onirica di Nikil Chopra, che combina ricordi e icone del post colonialismo inglese in India.

In altri casi, i mondi descritti dalle immagini hanno a che fare con sogni, o illusioni, come nel caso delle ambientazioni organizzate da Philip Kwame Apagya; sono momenti di liberazione e di gratificazione di sé, come per i ballerini improvvisati di Cao Fei o per Goddy Leye che, sdraiato a terra, canta ironicamente "We Are The World" e s'ingozza di frutti tropicali o, ancora, Ma Liuming, che cammina nudo sulla Grande Muraglia, sfidando l'avversione culturale cinese nei confronti della diversità di genere.

Alludono ad icone e metafore di tradizioni millenarie le figure posizionate su diversi piani prospettici di Raghubir Singh, le sapienti dita che scorrono l'arpa incantatrice in un pueblo andino riprese da David Zink Yi, la terra battuta che sembra uscire da un racconto di Paul Bowles e l'aria che sa di spezie nei tondi marocchini di Yto Barrada; il cantante resuscitato nel film di Marco Pando, idolo degli indios andini.

La natura non è mai solo sfondo, ambientazione, ma parte integrante della vita quotidiana, con la quale è necessario confrontarsi, come fa Laura Glusman, nuotando e lottando contro la corrente impetuosa del rio color terra, o Mauro Restiffe, che inserisce come in un quadro i componenti di un gruppo di famiglia, protetti dalla foresta brasiliana. Si muovono sicuri nella natura anche i due soggetti a cavallo di Anastasia Khoroshilova, dai tratti così differenti, eppure entrambi sovietici, quasi a ricordarci quanto sia sconfinata la sua terra. Appaiono invece incerti e insicuri, sulla cima di un altopiano della Cina, gli attori di Yang Fudong. È una natura sfigurata e violentata dall'uomo, infine, quella delle fotografie di George Osodi, in una delle quali un ragazzino guarda preoccupato il cielo grigio e fumoso domandandosi se un pozzo petrolifero valga tanta devastazione.

Emblema della stranezza, infine, sono i mondi evocati dai gemelli di Ketaki Sheth, che disegnano l'India e le sue gerarchie sociali; i ritratti ritoccati manualmente - secondo la tradizione sudamericana - dei campesinos di Rosangela Renno; l'uomo con la iena al guinzaglio di Pieter Hugo, emblema di un'Africa dura e feroce.

Avviata nel 2007, la collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena si è progressivamente arricchita nel corso degli anni attraverso una serie di campagne di acquisizioni riferite a diverse aree geografiche: dall'Africa all'Estremo Oriente, dagli Stati Uniti al Sud America, all'India e all'Europa dell'Est. Attualmente comprende oltre milleduecento opere di quasi duecento artisti: un patrimonio culturale che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale, ha il compito di esporre e valorizzare attraverso un'accurata opera di catalogazione, conservazione e divulgazione.

La mostra Strange Worlds è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Comune di Modena e in partnership con UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente.

"Siamo convinti - sottolinea Giuseppe Zanardi, Area Manager Modena di UniCredit - che cultura e sviluppo vadano di pari passo. Il sostegno all'arte è un impegno che ci assumiamo nei confronti del patrimonio artistico e, più in generale, del territorio in cui operiamo, consapevoli che questo supporto deve passare anche attraverso la promozione di iniziative culturali capaci di alimentare una crescita sociale ed economica sostenibile e duratura nel tempo".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Sestante è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit. Venerdì 19 giugno, alle 19, al Foro Boario di Modena, si inaugura la mostra di fine anno degli studenti del master di Fondazione Fotografia. -

Modena, 17 giugno 2015 -

Per gli allievi del master di Fondazione Fotografia l'arrivo dell'estate rappresenta uno dei momenti più importanti dell'anno: dopo aver ospitato nel corso della stagione le mostre di grandi maestri dell'immagine, dal 19 giugno al 5 luglio gli spazi del Foro Boario di Modena saranno finalmente a loro disposizione per The Summer Show, la rassegna di fine anno in cui si presentano al pubblico i progetti artistici elaborati durante gli studi.
Giunta alla quarta edizione, The Summer Show 2015 comprende due mostre in una: un percorso dedicato alle opere degli studenti che terminano il biennio 2013/14, intitolato Sestante, e un'esposizione mid-term riservata ai progetti ancora in corso degli studenti del primo anno.

Per secoli esploratori e naviganti hanno affidato la ricerca della propria rotta al sestante, antico strumento basato su un doppio gioco di specchi che consente di misurare la distanza di un corpo celeste rispetto all'orizzonte e determinare in questo modo la propria posizione. Allo stesso carattere di ricerca e di scoperta tipico di questi viaggi allude Sestante, che raccoglie gli esiti delle indagini sviluppate durante il master di alta formazione sull'immagine contemporanea da Wissam Andraos (1990, Haret Al Naameh, Libano), Daniele Casciari (1978, Perugia), Valentina Leonelli (1985, Lanciano, CH), Irene Pinardi (1988, Ponte dell'Olio, PC), Giulia Solia (1990, Torino), Jacopo Tomassini (1979, Roma), studenti del biennio 2013/2015.

Risultato di un importante percorso di crescita personale oltre che formativa, le opere esposte muovono da una visione tradizionale per approdare a nuovi e molteplici linguaggi, nati dalla capacità di combinare consapevolmente i diversi mezzi, dalla fotografia al ready made, dal video all'installazione e alle azioni performative.

Espongono inoltre nella sezione dedicata agli studenti del primo anno: Simone Bulgarelli (1991, Carpi, MO), Orlando Callegaro (1974, Dolo, VE), Elena Canevazzi (1991, Carpi, MO), Francesco Cardarelli (1981, Offida, AP), Francesca Ferrari (1961, Modena), Giulia Fini (1995, Modena), Alessio Gianardi (1983, La Spezia), Andrea Luporini (1984, La Spezia), Simone Pellegrini (1993, Modena), Sara Savorelli (1991, Rimini), Livia Sperandio (1991, Foligno).

Come ad ogni edizione di The Summer Show, una commissione, per quest'anno composta da Mario Cresci (artista), Francesca Fabiani (curatrice Maxxi, Roma), Alessandro Malerba (collezionista), Andrea Landi (presidente Fondazione CRMO) e Filippo Maggia (direttore Fondazione Fotografia Modena), selezionerà i lavori migliori del biennio 2013-15, che entreranno nella collezione di Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Agli studenti selezionati andrà inoltre un premio in denaro.

Tra i pochi corsi di fotografia in Italia ad offrire un'alta formazione in campo artistico, il master di Fondazione Fotografia Modena è da considerarsi come una vera e propria fabbrica creativa, dove sperimentare le proprie pratiche a contatto con artisti e curatori da tutto il mondo, mettendo in discussione i generi tradizionali ed esplorando nuovi territori dell'immagine. Nata nel 2011, la scuola ha raggiunto in pochi anni un ampio riconoscimento, arrivando a includere nella propria rete di collaborazioni importanti istituzioni straniere, tra cui il Royal College of Art di Londra, Centro de la Imagen di Lima, Stills-Scotland Center for Photography di Edimburgo, la Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam, l' École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi e la fondazione giordana Darat al Funun di Amman. Le iscrizioni al prossimo biennio, che prenderà in via in ottobre, sono aperte fino al 30 giugno.

Allestita al Foro Boario di Modena dal 19 giugno al 5 luglio, The Summer Show 2015 - Sestante è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente: "Siamo convinti che la cultura sia una delle leve dello sviluppo del territorio - sottolinea Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena UniCredit - e siamo ben lieti di dare il nostro contributo affinché nuovi talenti possano emergere. Il master della Fondazione Fotografia di Modena, nello specifico, si contraddistingue per l'affermata capacità di offrire un'alta formazione in campo artistico. Una preziosa opportunità per le giovani promesse dell'arte che UniCredit intende sostenere nell'ambito di un impegno più ampio, assunto da tempo nei confronti del patrimonio culturale dei territori in cui operiamo".

La mostra Sestante sarà accompagnata da un catalogo edito da Fondazione Fotografia Modena, corredato dalle immagini delle opere in mostra e da testi di approfondimento.

SCHEDA TECNICA

titolo
The Summer Show 2015 - Sestante

periodo
19 giugno - 5 luglio 2015

sede
Foro Boario
Modena, Via Bono da Nonantola, 2

press preview
mercoledì 17 giugno 2015, ore 11.30

inaugurazione
venerdì 19 giugno 2015, ore 19

orari di apertura
giovedì e venerdì 15-19
sabato e domenica 11-19

ingresso libero

promossa da
Fondazione Fotografia Modena
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

catalogo
Fondazione Fotografia Modena, 2015

informazioni
Fondazione Fotografia Modena
Via Emilia Centro 283, Modena
tel. 059 239888 - 335 1621739
fQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.fondazionefotografia.org 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Composto da esperti di livello internazionale, ha il compito di indirizzare l'attività dell'ente. Darà nuovo impulso alla didattica e suggerirà strategie per acquisizioni e mostre future. -

Modena, 8 giugno 2015 -

Michiko Kasahara, curatore capo del Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Sandra Phillips, curatore senior di fotografia del Museo d'Arte Moderna di San Francisco (SFMOMA), Olivier Richon, capo del Dipartimento di fotografia del Royal College of Art di Londra, Bas Vroege, direttore dell'istituzione olandese Paradox: è un team di grandi esperti di livello internazionale quello chiamato ad indirizzare l'attività di Fondazione Fotografia Modena.

Insediatosi all'inizio del 2015 e presieduto da Filippo Maggia, già direttore della Fondazione, il Comitato Scientifico ha il compito di dettare le linee guida e le strategie future dell'ente, fornendo un contributo determinante alla programmazione nell'ambito della didattica, dell'attività espositiva, così come delle nuove acquisizioni, della gestione delle collezioni di fotografia e degli archivi storici: un patrimonio che Fondazione Fotografia Modena, in qualità di società strumentale della Fondazione Cassa di risparmio e del Comune di Modena, ha il compito di valorizzare.

I membri del Comitato si sono incontrati a Modena in occasione della prima riunione ufficiale, dal 5 al 6 giugno: in quest'occasione, hanno potuto conoscere da vicino la realtà di Fondazione Fotografia, attiva dal 2007, visitandone la sede didattica, in via Giardini 160, e quella espositiva, il Foro Boario.

Momento centrale dell'incontro è stata la discussione su come impostare le attività future dell'ente. Se per quanto riguarda le nuove acquisizioni si è proposto di coprire le aree geografiche del mondo fino ad ora non comprese nelle collezioni (Europa centrale e sudovest, Oceania, Centro America, Canada e Stati Uniti d'America, dagli anni ottanta al contemporaneo), la novità più importante suggerita dal Comitato Scientifico è stata di dar vita a una serie di 'missioni' affidate a fotografi internazionali e italiani. A loro verrà richiesto di lavorare in specifiche aree del mondo in collaborazione con organizzazioni, associazioni e istituzioni locali che sviluppino progetti di sostegno e divulgazione del sapere, secondo forme di integrazione di culture ed esperienze artistiche diverse per origine, ma convergenti nella ricerca di una comune e libera interpretazione artistica. Fondazione Fotografia coprirà la produzione delle opere per ogni missione, parte delle quali entrerà poi in collezione secondo precisi accordi di volta in volta stabiliti con gli artisti.

Per quanto riguarda l'attività didattica, è significativa l'attivazione di un nuovo corso, che andrà ad affiancare quelli già collaudati (master e corso curatori): si chiama High PROfile e si rivolge a chi desidera sviluppare le competenze necessarie per fare della fotografia una vera e propria professione. Obiettivo del corso, la cui prima edizione partirà a gennaio 2016, sarà formare figure professionali in grado di muoversi nei diversi ambiti della fotografia commerciale: dalla fotografia di moda e pubblicitaria al reportage, dalla fotografia di architettura all'utilizzo della tecnologia video, senza dimenticare forme attuali e contemporanee della figura del fotografo di oggi, come la fotografia di eventi e l'impiego dell'immagine fotografica nei new media.

Fondamentale per l'attività di Fondazione Fotografia Modena per la stagione 2015/2016 sarà il sostegno di UniCredit. Con il gruppo bancario, da sempre impegnato in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente, è stato sottoscritto un accordo di partnership che accompagnerà l'attività espositiva e didattica per tutto il periodo.

Nel corso della stagione 2015/2016 entreranno nel vivo inoltre i progetti speciali in collaborazione con Sky Arte HD: il Premio Internazionale per la Fotografia, il Premio per la Fotografia Italiana Under40 e il tutorial televisivo Foto Factory Modena. Mentre per quest'ultimo è stata appena definita la classe dei nove candidati che parteciperanno alla prima edizione e partiranno a breve le riprese, l'iter di selezione dei vincitori dei Premi è tuttora in corso e avrà il suo culmine nelle mostre della prossima primavera.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Gli scatti del fotografo parmigiano Fabrizio Piscopo nel cuore pulsante dalla Costa Azzurra. In mostra all'interno del palazzo del Festival, nell'area riservata al casinò Barrièrre la Croisette sino alla fine del mese. -

Parma, 22 maggio 2015 - le fotografie in galleria -

L'Emilia è talmente famosa nel mondo da non aver bisogno di presentazioni e di tanto in tanto in qualche parte del globo spunta un emiliano con qualcosa d'interessante che porta l'orgoglio Made in Italy in un oceano sempre più internazionale.
Il luogo è Cannes, cuore pulsante dalla Costa Azzurra, centro nevralgico del mercato del cinema internazionale. L'emiliano, il fotografo di moda Fabrizio Piscopo. Trentenne, di Parma, intraprendente e tenace nel portare avanti la sua passione per la fotografia, ha avuto l' onore di esporre direttamente all'interno del palazzo del festival, nell'area riservata al casinò Barrièrre la Croisette.

Una mostra fotografica inserita all'interno di una collaborazione con altri fotografi internazionali, allestita per celebrare la città di Cannes in tutto il suo splendore sotto l'organizzazione di Alberto Garbelli coordinatore del Business Development Côte D'Azur-Expo Milan 2015 project per Alessandro Rosso Group.
Otto scatti che celebrano la città Francese attraverso l'eleganza degli abiti SAVE THE QUEEN!, il prestigio delle pietre preziose I Garbelli e la bellezza della Miss Mondo Italiana 2013 Sarah Baderna. Foto di moda che portano la firma inconfondibile di Fabrizio Piscopo, amante della perfezione, capace di catturare momenti unici e comporli in uno scatto, parte di una storia, senza tempo.

Fabrizio Piscopo 12rid

"Abbiamo cercato di ricreare un'ambientazione anni '60, ci siamo ispirati a Brigitte Bardot e Gigi Rizzi, figure iconiche di un periodo storicamente passato, ma decisamente vivo nel cuore delle persone." - ci racconta entusiasta Fabrizio.

Nelle sue foto la propensione a lanciare un chiaro messaggio è palese, grazie alla sua formazione artistica nell'ambito pubblicitario e alle prima gavetta iniziata ormai più di 12 anni fa, come giornalista e poi come fotografo. 

Un grande professionista che ci tiene a sottolineare l'importanza del lavoro d'equipe. "Arrivare ad esporre a Cannes durante il festival è stata una grandissima soddisfazione, merito della mia squadra composta da maestranze imprescindibili per un lavoro di altra qualità", conclude il fotografo parmigiano, che ci tiene a precisare nome e ruolo di ogni singolo collaboratore: Modella Sarah Baderna, Stylist Federica Caggiati, Make-up Artist Elisa Buraia, Hair Stylist Antuan, Video Federico Meneghini, Ludovico Csalone, Jacopo Castelletti, Press PR: Pietro Razzini, Fine Art Print: Eliofototecnicabarbieri.

L'esposizione e il backstage saranno visitabili all'interno del Casinò Barrière la Croisette sino a fine mese e sul sito www.fabriziopiscopo.com

mostra slide

 

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Il mondo osservato attraverso l'ottica della giovane parmigiana DOC Alessia Leporati. La mostra fotografica, inaugurata sabato scorso, resterà aperta al Chourmo EnoLibreria di Parma, almeno per altri 10 giorni. -

- di Giada Andrea Rusciano - Parma 20 aprile 2015 -

"Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni" diceva Shakespeare nel 1600 e le foto di Alessia Leporati, giovanissima fotografa di Parma, catturano la parte onirica della nostra umanità.
Attiva già da diversi anni come designer e fotografa, Alessia riesce a comunicare tramite i suoi ritratti la bellezza delle cose semplici.
Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con lei in occasione della sua mostra fotografica "Home" allestita presso la libreria Chourmo Enolibreria di Parma (via Imbriani, 56).

Raccontaci un po' la tua storia, come ti sei avvicinata alla fotografia?

Mi sono avvicinata alla fotografia circa 13 anni fa, per caso, con una macchina russa vecchissima su cui non funzionava l'esposimetro. All'inizio ho usato pellicole in bianco e nero e, tra i primi scatti, uno di mia nonna mi colpì particolarmente. Da lì ho iniziato ad appassionarmi e ad amare il ritratto.
Mia nonna la fotografo tutt'ora, quasi tutte le settimane.

Da dove nasce l'istinto di fotografare?

Io fotografo perché ho paura di dimenticare. Non ho molte foto della mia infanzia e vorrei averne di più; magari di momenti in famiglia, magari anche foto venute male, ma cmq spontanee.

Qual'è il lavoro artistico c'è dietro ai tuoi lavori?

Le mie foto nascono in modo diverso a seconda della situazione. Alcune nascono per caso e altre sono più "studiate".

La mostra resterà esposta per almeno altri 10 giorni.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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