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La lebbra: Chi dice che sia una antica malattia venuta dall'oriente, chi dice che sia una malattia europea. Tra i sintomi iniziali si possono riscontrare macchie cutanee, mancanza di sensibilità al calore e al dolore e debolezza muscolare. La lebbra col tempo, se non curata, può danneggiare ossa, muscoli e articolazioni.

Di Nicola Comparato Parma, 15 settembre 2019 - I lebbrosi, persone allontanate da tutti per il loro aspetto causato da una malattia considerata una punizione divina. Volti sfigurati di uomini, donne, anziani e bambini, che per evitare la diffusione del batterio, venivano rinchiusi in strutture chiamate "lebbrosari". Molte sono state le strutture di questo tipo anche in Italia, e l'ultimo di questi fu chiuso pochi anni fa a Gioia del Colle in Puglia (BA). Oggi sono rari i casi registrati nella nostra penisola, dovuti perlopiù ad immigrati giunti sul suolo italiano. Tra i paesi più colpiti nel mondo troviamo l'India, il Brasile, il Bangladesh, l'Indonesia e vari stati africani. Per secoli la lebbra è stata considerata una malattia pericolosissima, tanto che a chi ne era colpito, era assolutamente proibito mangiare con persone sane oppure recarsi in luoghi come locande e chiese o addirittura lavarsi nei corsi d'acqua frequentati dalle altre persone. I lebbrosi dovevano farsi riconoscere dagli altri membri della comunità indossando abiti particolari e uno speciale sonaglio che avvertiva la popolazione del loro arrivo. Ma come spesso accade, è l'ignoranza che uccide. Oggi sappiamo che la lebbra, detta "Morbo di Hansen", dal nome del medico norvegese che ne dimostrò l'eziologia, è una malattia infettiva e cronica causata dal batterio "Mycobacterium Leprae", che grazie ai passi avanti della medicina, ai giorni nostri può essere facilmente curata se trattata nei tempi giusti.

Il commento di Giorgio Matellon presidente dell' associazione di Udine "I nostri amici lebbrosi":

"La nostra Associazione “I Nostri Amici Lebbrosi” Onlus, nata nel 1968, ha operato e opera in modo esclusivo nelle realtà del Sud Del Mondo, dove la lebbra ha rappresentato e continua a rappresentare un grave problema.
La diffusione della lebbra, che è di per sè una malattia facilmente curabile, è legata indissolubilmente alle condizioni generali di povertà, malnutrizione, difficoltà di accesso all’acqua potabile e cattive condizioni igieniche che ancora permangono in molte zone dei vari paesi. Immagini fotografiche relative all'attività dell’Associazione e informazioni su come sostenere i nostri progetti sono reperibili sul nostro sito. La lebbra esiste ancora!".

"Il cancelliere dei lebbrosi, video su Youtube che racconta la storia dell'Associazione I Nostri Amici Lebbrosi, dalla sua fondazione nel 1968, e del suo fondatore, il dottor Daniele Sipione"

https://m.youtube.com/watch?v=3V1leK3l8qM 

Per info e contatti:

La pagina Facebook "I NOSTRI AMICI LEBBROSI

https://www.facebook.com/NostriAmiciLebbrosi/ 

Il sito ufficiale "I NOSTRI AMICI LEBBROSI"

http://www.inostriamicilebbrosi.org 
I Nostri Amici Lebbrosi
Via Poscolle 73 • 33100 UDINE
Tel. +39347.2820764
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(Tutte le immagini appartengono al sito ufficiale dell'associazione)

Pubblicato in Volontariato Emilia
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