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Giovedì, 22 Ottobre 2015 17:21

Netflix: finalmente da oggi anche in Italia

E' un grande giorno per gli amanti delle serie tv e del cinema: da oggi Netflix, la piattaforma tv via internet che ha cambiato le abitudini del pubblico nel mondo, è arrivata anche in Italia. Ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi diversi, oggi si aggiungono anche quelli italiani. -

Parma, 22 Ottobre 2015 -

Lo possiamo definire un D-Day perché finalmente, dopo tanta attesa e parlare, Netflix è arrivato anche in Italia. Una piattaforma tv via internet che in pochi anni si è fatta largo nel mondo portando il pubblico a cambiare le proprie abitudini casalinghe perché, diciamolo senza mezzi termini, induce dipendenza. Chi conosce il mezzo saprà certamente di cosa si parla: maratone di serie tv, con tutti gli episodi da guardare uno dopo l'altro, ma anche un catalogo film fornitissimo e semplice da consultare. Il tutto ad un prezzo molto più che competitivo, ovvero il primo mese gratuito e poi con cifre che non superano i 12 euro per avere l'offerta completa.
Quindi, ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi diversi, oggi si aggiungono anche quelli italiani.

Netflix è la piattaforma che offre film, serie tv originali e spesso esclusive, ma anche tanti programmi provenienti dal mondo, spesso con la possibilità di scegliere la lingua straniera desiderata, con o senza sottotitoli.
L'arrivo in Italia rappresenta un'ulteriore opportunità per Netflix, come sostiene il creatore Ted Sarandos "siamo qui non per distruggere il sistema italiano, ma per partecipare facendolo crescere e contribuendo alla produzione, il che significa lavoro per gli italiani. Aprire in Italia è un atto di fiducia''.
La grande comodità consiste nel fatto che si potrà accedere da Smart TV, tablet e smartphone, computer e da una serie di console per videogiochi e set-top box connessi a Internet, oltre che da Apple TV e Google Chromecast. All'attivo due le partnership già siglate: Telecom Italia e Vodafone.

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Mercoledì, 21 Ottobre 2015 11:32

21 ottobre 2015, ore 16,29: Ritorniamo nel Futuro!

A trent'anni dall' uscita del primo film della trilogia di "Ritorno al Futuro" stiamo vivendo il famoso 21 ottobre 2015 tra futuristici flop e previsioni davvero realizzate. Esattamente alle 16,29 arriveranno a farci visita Marty McFly ed Emmett "Doc" Brown. Non ci resta quindi che attendere...-

Parma, 21 ottobre 2015 - di L.G. - Guarda il video Back to The Future vs The Reality of 2015 in fondo alla pagina -

"Grande Giove! Oggi è il 21 Ottobre 2015!".
Se sentissimo un botto improvviso e vedessimo una scia di fuoco sull' asfalto, non ci dovremmo preoccupare. Oggi pomeriggio, esattamente alle 16,29, arriveranno a farci visita nel futuro, Marty McFly ed Emmett "Doc" Brown.
A trent'anni dall' uscita del primo film della trilogia di "Ritorno al Futuro", diretto dal regista statunitense Robert Zemeckis ed interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd, i milioni di fans di ogni età non potranno fare a meno che ripensare alle fantastiche gesta di questi personaggi e sorridere al pensiero di come il regista si era immaginato il futuro, nel 2015.

I "futuristici flop" del 2015

Oggi noi siamo in quel futuro immaginato nel 1985 da Zemeckis. Possiamo vedere con i nostri occhi fino a dove l'uomo è potuto arrivare nella realtà rispetto alla finzione.
«Strade? Dove andiamo noi non ci servono strade». Finisce così il primo capitolo della trilogia. "Doc" Brown rivela a Marty di voler andare nel futuro, dove le macchine voleranno. Ha osato troppo il regista. E' impensabile e ancora troppo avanguardistico immaginare auto che sfrecciano in cielo.

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In Ritorno al Futuro – Parte II, i due protagonisti restano a bocca aperta quando vedono auto che volano, pompe di benzina completamente automatizzate, scarpe che si allacciano da sole e le maniche delle giacche che si regolano automaticamente in base alle lunghezza delle braccia di chi le porta. Dei piccoli droni che portano i cani a passeggio (sostituendosi ai padroni) e dei forni capaci di idratare il cibo in pochi secondi non sono ancora possibili oggi. "Lo Squalo" di Steven Spielberg è arrivato al 18esimo sequel e al posto delle locandine cinematografiche, c'è l'ologramma di un gigantesco squalo che attacca Marty.

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O forse Zemeckis è stato davvero nel futuro?

Fin qui verrebbe da dire che il 2015 ricreato nel 1985 è frutto di un visionario che non ne ha azzeccata una di previsione. Ma non è così.
Nel corso del film si vedono persone che vanno in giro con occhiali digitali che ricordano molto i Google Glass in commercio da pochi anni, hanno in mano tablet su cui scrivono appunti esattamente come Steve Jobs - lui sì, uno dei più grandi visionari della nostra epoca - ha creato una decade fa, ed il Marty maturo ed invecchiato del 2015 ha in casa una tv piatta di grande dimensione.

Ci sono state poi invenzioni collaterali al film, create dalle aziende per farsi pubblicità: Nike ha per esempio messo in commercio alcune edizioni limitate delle scarpe indossate da Marty McFly nel 2015; Pepsi ha ricreato la bottiglietta vista nel film e oggi la metterà in commercio negli Stati Uniti; e Lexus ha fatto alcuni mesi fa un hoverboard vero e funzionante, seppur poco "pratico".

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Non ci resta quindi che aspettare le 16,29 di oggi pomeriggio ed accogliere Marty e "Doc" nel futuro o meglio...nel presente!

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Con Spotlight, film di Tom McCarthy con Mark Ruffalo e Black Mass di Scott Cooper, con Johnny Depp, si racconta il lato oscuro di Boston, quello fatto di abusi su minori da parte di preti pedofili e quello dei gangster degli anni '70. -

Parma, 7 settembre 2015 - foto e testo di F.P. - tutte le foto in fondo alla pagina -

C'è una sola parola che può riassumere al meglio la seconda e la terza giornata della 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica: Boston.
La città del Massachusetts è lo sfondo di due film fuori concorso presentati in anteprima mondiale alla stampa: Spotlight e Balck Mass.
Due pellicole basate su storie vere che raccontano dell'altra faccia di Boston negli ultimi trent'anni: la città in cui il cittadino non può trovare vera giustizia a causa dei poteri forti che si annidano nel profondo del tessuto sociale.

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Spotlight

Thomas McCarthy è alla regia della pellicola che descrive una delle notizie che ha fatto più scalpore in assoluto nella storia del giornalismo d'inchiesta: la scoperta, da parte del reparto investigativo "spotlight" del Boston Globe, di abusi su minori da preti appartenenti alla diocesi di Boston e il sistematico insabbiamento da parte della Chiesa.
La storia viene raccontata esattamente come si è svolta, dai primi fatti segnalati nei primi anni settanta, fino al lancio della "bomba mediatica" nei primi giorni del 2002.
Un percorso tortuoso, narrato come solo la vecchia Hollywood sa fare, fatto di coraggio e di giornalismo d'altri tempi, ostacolato dalla fortissima influenza che la comunità Cattolica esercita nella città di Boston.
I personaggi di questo film sono magistralmente interpretati da un cast d'eccezione: Mark Ruffalo, Stanley Tucci, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e John Slattery.

Black Mass

Scott Cooper dirige questo film, tratto da una storia vera, che sembra rubato dalla scrivania di Scorsese: in una Boston anni '70, il Gangster James "whitey" Bulgar (Johnny Depp) stringe un accordo con il suo amico d'infanzia, ora agente FBI, Jonh Connolly per sgominare l'egemonia della mafia italiana nella città di Boston. Il risultato: Bulgar diventa collaboratore fornendo informazioni di pochissimo conto ottenendo in cambio l'immunità da parte dei FBI, così trasformandosi a colpi di pistola e mitragliatore nel gangster più potente di Boston.
Il Cast Hollywoodiano è di tutto rispetto e intorno a Johnny Depp gravitano Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Dakota Johnson, Kevin Bacon, Sienna Miller.

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Venerdì, 17 Luglio 2015 16:36

Terminator Genesys, il ritorno di Schwarzenegger

Il quinto capitolo segna il ritorno di Arnold Schwarzenegger nello storico personaggio ma dalle nuove vesti ironiche. -

Parma, 17 luglio 2015 - di F.P. -

Chiunque sia passato dalle parti di Cannes durante il festival del Cinema non può non aver notato il mastodontico monitor che occupava quasi tutta la facciata principale dell'hotel Ritz Carlton proiettando un susseguirsi di inseguimenti, scene d'azione e sequenze del nuovo Terminator Genesys firmato Alan Taylor (regista noto per aver diretto Thor the dark world e per la sua lunga esperienza in serie tv di grande successo come Lost, I Soprano, Mad Men).

La storia è sempre la stessa? Non proprio: dopo un quarto episodio che sembrava aver messo fine ai viaggi nel tempo (abbastanza osteggiato dal pubblico), si è tornati a scrivere il passato, il presente e il futuro attraverso un nuovo balzo temporale con regole nuove e personaggi altamente rivistati. Un cambio palese che parte Da Sarah Connor (Emilia Clarke) al T800 (Arnold Schwarzenegger) passando per John Connor (Jason Clarke) e Kyle Reese (Jai Courtney) in un mondo in cui Skynet (Genesys) non è solo un software della difesa in stile anni 80-90, bensì un'entità informatica evoluta e attualizzata capace di essere presente in ogni device di cui oggi non possiamo più fare a meno (cellulari, tablet, computer di bordo della macchina...).

Il ritorno di Arnold Schwarzenegger, nel ruolo del T800 buono (più simile a un premuroso padre anziano che a una macchina assassina), ha subito catturato il pubblico e i social che hanno approvato a suon di like e di tweet l'ironica umanizzazione che si riassume in un sorriso a denti stretti del terminator e nella sua ironica autodefinizione di «vecchio ma non obsoleto».
Allo stesso tempo Jason Clarke (attore molto in voga in questo momento) è l'altro fattore che giustifica il prezzo del biglietto: fidatevi un John così non l'avevate mai visto!

Una storia che riparte da zero ogni volta e ogni volta si ripropone di essere l'ultima, lasciando il chiaro messaggio che il futuro è ancora da scrivere. Non siamo ai livelli dei primi due film, ma per essere un quinto episodio sicuramente ci avviciniamo molto agli standard con i quali è iniziata questa fortunata saga.

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Martedì, 19 Maggio 2015 11:45

Festival di Cannes: istruzioni per l'uso

Un festival dalle mille sfaccettature, tra giornalisti, addetti al settore, vip e turisti amanti del cinema. -

Parma, 19 maggio 2015 - di F.P. -

Il Festival del Cinema di Cannes, insieme a quello di Venezia è uno degli eventi più importanti per il cinema a livello mondiale.
Un momento di aggregazione che unisce attori, maestranze, finanziatori, addetti del settore e ammiratori in un posto solo, in un concentrato di 10 giorni di puro cinema.

I premi

Le palme d'oro sono premi molto ambiti che rappresentano sicuramente un riconoscimento di poco inferiore a quello conferito dagli Accademy Awards durante la famosa e interminabile notte degli oscar.

Il Festival in cifre

Cannes si trasforma pronta a fagocitare 180.000 persone passando così da una popolazione di 70.000 abitanti a 210.000 di cui 4.500 giornalisti internazionali. Con investimenti pari a 20 milioni di Euro, la manifestazione prevede 500 telecamere di sorveglianza e prezzi da capogiro per chiunque desideri entrare in uno dei luoghi VIP legati al festival: 39.000 euro il prezzo per una notte nella Penthouse suite all'hotel Majestic Barriere adiacente al palazzo del festival.

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Il Festival per i giornalisti

Se vedete personaggi agghindati con diverse gradazioni cromatiche di badge appesi al collo, quelli sono giornalisti: pronti a vedere film dal primo mattino fino a tarda notte; amanti del cinema pronti a interminabili code e liti per un posto in platea (ho visto di persona ndr). Pronti a scrivere, commentare e criticare in tempo reale tutte le pellicole in proiezione durante l'evento. Con i badge e gli inviti giusti si aprono tutte le porte del festival, feste mondane comprese.

Il Festival per gli addetti al settore

Il festival non è solo una rassegna di film da valutare e premiare, bensì un vero e proprio luogo d'incontro tra domanda e offerta, una piazza internazionale dove produttori e distributori possono liberamente negoziare i propri lavori: non è cosa rara vedere i cinepanettoni italiani della stagione precedente in proiezione per la distribuzione nei mercati esteri.

Il Festival dei VIP

Feste Benefiche, auto di lusso, red carpet e ogni genere e tipo di sfarzo sono i protagonisti delle notti dei Vip del cinema e degli influenti personaggi internazionali che finanziano tutto il sistema (in una sola sera, l'associazione Amfar, lotta HIV, ha raccolto 30 milioni di dollari).
Rotocalchi e pagine di gossip possono andare avanti mesi con il materiale raccolto nei pochi giorni del festival.

Festival dei turisti

Fatto salvo per i costi da capogiro (monolocali da 30 mq a 3.500 per 10 giorni in zona festival), i turisti si trovano a pochi metri dalle loro star. Si possono armare di sgabelli, sedie e –per i più audaci- scale (quelle da imbianchino, per intenderci) e seguire tutti i red carpet del festival. Capita spesso che le liti e risse per strapparsi il posto migliore.
Per chi vuole si può acquistare il pass e visitare sia il palazzo del festival che il villaggio allestito tutto intorno, compreso di proiezioni speciali.
I più audaci, vestiti in modo stravagante e con cartelli improbabili in bella vista, attendono anche ore davanti all'ingresso principale in attesa che qualcuno gli regali un invito ad una proiezione.

Un festival che offre tanto, una cornice meravigliosa, un evento internazionale di altissimo livello. Questo è il festival di Cannes.

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Grande successo per il documentario "Poltrone Rosse" di Francesco Barilli dedicato alla storia del cinema nella città di Parma, presentato all'ultimo Festival di Venezia. L'intervista a Pierpaolo Pessini, parmigiano, Direttore della Fotografia e co-produttore.-

Parma, 5 ottobre 2014 - di F.P. -

In un mondo in continuo mutamento come quello odierno, i documentari come Poltrone Rosse ci riportano alla mente un periodo floridissimo del cinema, in cui Parma, città Emiliana dalla forte vocazione artistica, era il ganglio di convergenza multidisciplinare delle maestranze cinematografiche; un luogo di provincia che dava grande spazio a registi e attori famosi.

Le fila del discorso tenute da Michele Guerra, docente di storia del cinema, riprendono interviste e stralci di interviste che coinvolgono alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del cinema: Bertolucci, Franco Nero; Enrico Medioli e tanti altri che tutt'ora rappresentano un punto di riferimento sia a livello locale che nazionale.
Il documentario di 90' porta la firma del regista Francesco Barilli che in una sua dichiarazione afferma: "Ho dedicato questo lavoro ai cinquant'anni del primo film che mi ha visto protagonista: prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci. Ho voluto raccontare la storia stupenda che ha coinvolto me, tanti cari amici e la mia città, Parma. Quasi un lavoro di "archeologia cinematografica" alla ricerca di reperti rari e sconosciuti al grande pubblico. Una lunga e assidua ricerca durata anni che mi ha assorbito totalmente ma che mi ha ripagato facendomi rivivere emozioni dimenticate."

Il documentario ha riscosso grande successo alla 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ed è stato presentato ai parmigiani in grande stile all' auditorium Paganini in una serata patrocinata dal sindaco Federico Pizzarotti.

Pierpaolo Pessini, parmigiano, in questo documentario ha ricoperto il ruolo di Direttore della Fotografia e di co-produttore; abbiamo approfondito alcuni argomenti riguardo il pregevole lavoro svolto.

Pensate che questo format possa essere replicato per altre realtà cittadine dell'Emilia Romagna?

"Forse sì, ma Parma rappresenta una vera eccezione. L'unicità di Parma viene dall'aver avuto un piccolo gruppo di intellettuali, a partire da Attilio Bertolucci, padre di Bernardo, che ha dato vita ad un polo cinematografico degno di città ben più grandi. Una specie di effetto a catena."

Quali sono le insidie più grandi nella realizzazione di questo tipo di documentario?

"Il problema più grande è stato quello della ricerca del materiale storico e devo dire che un grande contributo lo hanno dato Michele Guerra che ha saputo "Cucire" il materiale e le interviste di cui disponevamo e Primo Giroldini che ci ha prestato moltissimo materiale inedito. La vecchia amicizia tra Francesco Barilli, Bernardo Bertolucci, Vittorio Storaro e Franco Nero, ci ha consentito di raccogliere testimonianze importanti e racconti molto intimi che hanno dato una svolta importante al documentario."

Il Festival Internazionale di Venezia vi ha dato una vetrina internazionale di primo livello: che impatto ha avuto il documentario sul mercato estero?

"Devo dire che i riscontri più sentiti e i commenti più accorati ci sono venuti proprio dagli stranieri e questo non ce lo aspettavamo. Tuttavia, forse per il carattere troppo provinciale di Parma, non abbiamo, al momento avuto riscontri commerciali.
Il documentario, comunque, ha avuto un grande successo di critica tanto da arrivare nella cinquina finalista ai Nastri d'Argento 2015."

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Martedì, 14 Luglio 2015 17:03

Cinema in Rocca a Novellara

18 film, documentari, concerti e performance visual per il cinema estivo nel cortile della Rocca dal 14 luglio al 27 agosto. Confermati anche quest'anno numerosi incontri con registi. -

Novellara, 14 luglio 2015 – in allegato tutto il programma -

Il cortile della Rocca dei Gonzaga anche quest'estate sarà la suggestiva location per il cinema estivo di Novellara, che prevede 18 proiezioni in programma dal 14 luglio al 27 agosto (inizio ore 21.30). Anche quest'anno è Arci Reggio Emilia a curare la rassegna che come sempre miscela accuratamente pellicole per famiglie e bambini, a film drammatici, comici e documentari.

Una rassegna classica e adatta ad un largo pubblico, che non vuole dimenticare temi su cui l'amministrazione comunale tiene particolarmente: la Memoria, la cultura musicale e l'integrazione. Per questo sono numerosi gli incontri con registi in programma: mercoledì 15 luglio saranno presenti Matthias Durchfeld di Istoreco e Nico Guidetti a raccontare il loro film "Sabotatori", per riflettere su cosa vuol dire essere Resistenti, Partigiani, Sabotatori oggi (ingresso gratuito). Il 22 luglio sarà la volta di Daniele Gaglianone che presenta il suo documentario "Qui" sul contestato progetto Tav Torino-Lione; mentre il 23 luglio presenzierà Cristiano Travaglioli, montatore di "Anime Nere" alla proiezione del film drammatico di Francesco Munzi. E se non basta, mercoledì 29 luglio (ad ingresso gratuito) sarà inserita una performance visual e concerto dal vivo di Mora & Bronsky in concerto Delta blues ovvero Fabio Mora e Fabio "Bronski" Ferraboschi - rispettivamente cantante e bassista dei RIO – un duo che passa tra le ombre della notte e le prime luci dell'alba strisciando attraverso le radici della musica del diavolo: blues stracciati e musica folk dimenticata tra coperchi, pentole e lattine arrugginite. Infine per "Smokings", il documentario sulla commercializzazioni di sigarette di Michele Fornasero di giovedì 6 agosto sarà presente il regista.

"Una rassegna cinematografica che ha l'obiettivo, non solo di fornire un servizio culturale ai nostri cittadini durante l'estate, ma soprattutto di accendere pensieri, toccare temi scottanti e permettere alle coscienze di alimentarsi di nuovi punti di vista". "Abbiamo deciso, - afferma l'assessore alla cultura Marco Battini - di costruire una offerta cinematografica improntata sullo svago impegnato, sul l'incontro culturale, sul disimpegno che aumenta i saperi. In una ottica di leggerezza e di impegno allo stesso tempo."

La programmazione mese per mese

Martedì 14 luglio la rassegna inizia con il film d'animazione della Disney "Big hero 6", per far seguire mercoledì 15 luglio "Sabotatori" un documentario per ricordare e far conoscere i luoghi, le case e le persone che hanno fatto la Resistenza in Italia. Giovedì 16 luglio è in programma "Birdman" miglior film premiato agli Oscar, il 21 luglio si ritorna all'animazione con "Asterix ed il regno degli Dei", mentre il 22 luglio è la volta del documentario di Daniele Gaglianone "Qui", per proseguire con il film drammatico "Anime Nere" il 23 luglio. Ingresso gratuito per il concerto dal vivo de Mora & Bronsky del 29 luglio e ultimo film del mese è la commedia "Pride" di Matthew Warchus.

Il 4 agosto la rassegna si avvia con "Torneranno i prati" film drammatico di Ermanno Olmi per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale e prosegue il 5 agosto con "The Repairman" di Paolo Mitton, tragicomica avventura de protagonista Scanio Libertetti, un uomo fuori dal coro. Si prosegue con "Smokings" giovedì 6 agosto, il film d 'animazione "Ooops! Ho perso l'Arca" l' 11 agosto, "Latin lover" commedia italiana di Cristina Comencini il 12 agosto, "Big Eyes" di Tim Burton il 13 agosto, la storia della "Famiglia Belier" il 19 luglio, "Selma – la strada per la libertà" il 20 agosto racconto della marcia della comunità nera nella città di Selma per protestare contro gli abusi subiti dai cittadini afroamericani durante la presidenza di Johnson. La programmazione estiva si chiude con la commedia di Edoardo Falcone "Se Dio vuole" il 25 agosto e "Cenerentola" giovedì 27 agosto.

Tutti le proiezioni, in caso di maltempo si terranno all'interno del Tetro Franco Tagliavini.

Prezzi di ingresso: interi € 5,00 – ridotti € 4,00
(tessera Arci, Agis, militari e anziani oltre i 60 anni)
Ridotto YoungERcard*: € 2,50
Omaggio per i minori di anni 4

Per informazioni:
Arci: www.arcire.it  Tel: 0522 392137
Comune di Novellara: www.comunedinovellara.gov.it 
Tel. Biblioteca: 0522 655419 – URP: 0522 655454

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

Cinema, musica, espressività artistica, giovedì 16 luglio. Sequence in collaborazione con Wendy Film, Associazione Culturale Workout Pasubio e con il Patrocinio del Comune di Parma presenta L'età del ferro: Estate Doc meets Workout Pasubio. (via Palermo, 6 – ingresso via Catania – Parma). Tutte le serate sono a ingresso libero. -

Parma, 14 luglio 2015 -

La prima serata di Cinema al Workout Pasubio, per l'anteprima cittadina di "Nar per Fer" di Matteo Ferrarini, ha fatto registrare il tutto esaurito nella calda sera dell'8 luglio, testimoniando il grande interesse della città sia per gli appuntamenti inconsueti sia per questo spazio ex-industriale che sta tornando a nuova vita. Si replica, con una serata di tenore del tutto differente, ma ugualmente composta di cinema, musica, espressività artistica, giovedì 16 luglio per la seconda serata della mini rassegna "Estate doc Parma – L'età del ferro".

E' stata proprio la location ad ispirare la scelta del film, spiegano gli organizzatori, ma questa volte utilizzando il ferro come metafora di un prodotto di scarto difficile da nascondere che diventa un veicolo di creatività artistica. La Comunità dei "Mutoid Waste Company", che nasce a Londra nel 1986 e si è insediata a Santarcangelo di Romagna nel 1991, è ora a rischio di sgombero sebbene protetta e difesa da una gran parte della città. Anche oggi, a distanza di un lustro, ha molto da raccontare a chiunque creda nella creatività come ad una alternativa di vita percorribile. La serata, oltre alla proiezione del film "Hometown/Mutonia" (ore 21:30), vedrà l'importante presenza a Parma del Collettivo ZimmerFrei, ovvero Anna De Manicor, Massimo Carozzi e Anna Rispoli: artisti a tutto tondo, che si muovono tra Bologna e Bruxelles spaziando tra installazioni, performance, regia, musica e fotografia mixando diversi media. Saranno loro a presentare la performance "Safari", una sorta di collage visivo-uditivo eseguito dal vivo in forma di concerto che è stata presentata al Festival Internazionale di Teatro in Strada di Santarcangelo di Romagna nel 2014.

L'ambiente ospitante, inoltre, sarà anche la location ideale per l'esposizione delle opere dell'artista parmigiano LUfER, anch'esse basate sull'assemblaggio ironico e irriverente di materiali di recupero. Per gli appassionati di arte contemporanea, street art, cinema documentario e sperimentazione sarà dunque una serata da non lasciarsi sfuggire.

Il ciclo di Estate Doc 2015 si concluderà sabato 18 luglio con il gemellaggio con il Festival di cortometraggi Concorto: la location sarà il bellissimo piazzale San Bartolomeo, che diventerà teatro della serata-spettacolo "Concorto meets San Bartolomeo Swing Society", in puro stile "Sequence", con la fusione tra musica, cinema (questa volta nella forma del Cortometraggio) e socialità.

Tutte le serate sono a ingresso libero.
Fb: www.facebook.com/associazionesequence 

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La star internazionale Mark Ruffalo ospite al Giffoni Film Festival 2015. Ad annunciarlo il direttore artistico Claudio Gubitosi durante il Festival di Cannes. -

Parma, 25 maggio 2015 - Di Jacopo Castelletti - Fotografie di Federico Meneghini -

"Carpe Diem" sarà il tema del 45° Giffoni Film Festival, che quest'anno tornerà con più di 3.600 giovani giurati dal 17 al 26 luglio a Giffoni Valle Piana (Sa). Per il suo fondatore e direttore artistico, Claudio Gubitosi, lo scopo di questa edizione è invogliare i giovani a "cogliere l'attimo con passione e coraggio" – un obiettivo che culminerà nel 2016 con l'apertura della Giffoni Multimedia Valley, un polo creativo che comprenderà una cineteca, un museo del cinema e un'area per spettacoli all'aperto – la più grande del Sud.

I cantieri della Multimedia Valley, che si estendono su un'area di ben 40.000 metri quadrati, verranno aperti al pubblico per la prima volta in questa edizione. "Le ruspe del nostro cantiere – continua Gubitosi - sono le uniche ruspe che ci piace vedere, perché dove passano e distruggono sorgerà poi qualcosa di più bello e funzionale".

Per questa edizione del Giffoni, presentata il 22 maggio al padiglione italiano del Festival di Cannes, i suoi organizzatori hanno annunciato
anche la partecipazione dell'attore e regista Mark Ruffalo, famoso per aver recitato in film come "The Avengers: Age of Ultron", "Foxcatcher" e "Shutter Island". Ruffalo incontrerà i giovani membri della giuria, provenienti da ben 52 paesi, e riceverà il Giffoni Experience Award.

Dopo il Festival di Cannes, la Giffoni Experience sarà presente anche il 22 giugno all'Expo di Milano, dove verranno annunciate le altre attività del festival.

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Sabato, 09 Maggio 2015 10:30

Da Modena a Firenze sul set con Tom Hanks

La modenese Lucia De Carlo ha appena girato alcune scene a Firenze per il nuovo film di Ron Howard ispirato al romanzo di Dan Brown "Inferno" che vede protagonisti il celebre attore americano nei panni di Robert Landgdon, affiancato da Felicity Jones. "Anche se al cinema mi si vedrà per pochi secondi", dice Lucia, "è stata un'esperienza indimenticabile". Che qui ci racconta. -

Modena, 9 maggio 2015 - di Manuela Fiorini - tutte le foto "rubate" sul set in galleria -

Quando le è arrivato via mail un invito per fare un casting a Firenze, per un non ben specificato "film di un noto regista americano", Lucia De Carlo, 35 anni, attrice, musicista e cantante modenese, non si è fatta troppe domande ed è subito partita alla volta del capoluogo fiorentino. Una volta arrivata a destinazione, però, si è resa conto dalla folla e dai media presenti che si trattava niente meno che di "Inferno", terzo film di Ron Howard, dopo "Il Codice da Vinci" e "Angeli e Demoni", ispirato ai best seller di Dan Brown.

Il protagonista, Robert Langdon, è un professore di Harvard, esperto internazionale di simbologia religiosa, che viene coinvolto in vicende che, di volta in volta, minacciano la sicurezza mondiale. Anche per questo terzo film, girato quasi tutto in Italia, il professore ha il volto del celebre attore americano Tom Hanks, affiancato nel ruolo di protagonista da Felicity Jones.

Per prima- Lucia De Carlo rid

Lucia, come è iniziata questa "avventura"?

Al casting ci hanno scattato una paio di fotografie e ci hanno fatto compilare dei moduli dove dovevamo indicare la taglia degli abiti, la conoscenza delle lingue e se avevamo avuto altre esperienze cinematografiche o teatrali. Dopo circa un mese, mi hanno detto che ero stata presa. Dovevo presentarmi sul set a Firenze alle 4.30 del mattino. Nelle indicazioni ci hanno anche detto di portare tre cambi d'abito in linea con il nostro ruolo, quello di turisti in visita a Palazzo Vecchio in agosto, mese in cui era ambientata la scena che dovevamo girare, che era quella dell'evacuazione dell'edificio. Eravamo circa in 300. Ci hanno prima radunato in un cinema, ci hanno fatto firmare il contratto, poi i costumisti hanno approvato le nostre tenute. Chi aveva bisogno di una sistemata passava dai parrucchieri e dai truccatori. Alle 5.30 ci siamo trasferiti in Piazza della Signoria e abbiamo impiegato tutta la mattina per le riprese esterne. Dovevamo camminare, entrare e uscire da Palazzo Vecchio in tutti i modi e da tutte le angolazioni possibili. Quello che mi ha colpito è stata la meticolosità con cui ogni singola scena, che magari al cinema si vedrà per pochi secondi, è stata preparata e girata. Nulla era lasciato al caso.

Quindi hai girato direttamente con Ron Howard?

Sì, Ron Howard ha girato personalmente le scene. E' stato con noi dalle 5 del mattino fino a tarda sera, da vero professionista. E' una persona molto tranquilla, disponibile, mai un segno di impazienza. Lavorare con lui è stato un piacere, nonostante la stanchezza.

Hai avuto modo di girare anche con i protagonisti Tom Hanks e Felicity Jones?

Diciamo che li ho visti da molto vicino. Anzi, probabilmente li ho anche "urtati" un paio di volte. La nostra era una scena di evacuazione, dove dovevamo scappare da Palazzo Vecchio e spingerci gli uni con gli altri. Loro erano tra la folla. Quindi a stretto contatto con noi. Tom Hanks è una persona estremamente alla mano e molto professionale, gli piace scherzare ed è legato da una sincera amicizia al regista Ron Howard. Aveva sempre accanto una guardia del corpo che impediva di scattargli foto, ma qualcuna sono riuscita a farne comunque.

Questa esperienza che cosa ti ha lasciato?

E' stata molto istruttiva dal punto di vista personale e professionale. Ho potuto vedere da vicino come lavorano le grandi produzioni di Hollywood. Avevo già partecipato a fiction italiane e l'atmosfera era molto diversa, così come il modo di lavorare.

Quando ti vedremo al cinema?

Non prima del 2016. Dopo Firenze, il set si sposterà a Istanbul. Anche il titolo "Inferno" è ancora provvisorio e nel ciak non era nemmeno indicato, quindi non sappiamo se si chiamerà precisamente così.

I tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente porterò avanti le mie passioni, la musica, il canto e il teatro. Continuerò le lezioni di arpa celtica, che studio da quattro anni, poi partirò per i concerti con i Belthane, il gruppo di musica irlandese in cui canto e suono. Poi, dipende dalle occasioni che mi si presenteranno e se ci saranno altri casting interessanti come questo. Anche se devo correre avanti e indietro per l 'Italia, è un "sacrificio" che faccio volentieri, perché ogni volta è un'esperienza differente che mi arricchisce e mi fa crescere.

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Pubblicato in Cultura Modena
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