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Degustazione degli oli vincitori a Sol&Agrifood dal 22 al 25 marzo 2015. L'Italia conquista 14 medaglie su 15

Alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, il più importante concorso oleario internazionale organizzato da Veronafiere dal 15 al 19 febbraio, il piccolo comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, diventa la capitale mondiale dell'olio extravergine di qualità, con 3 Sol d'Oro su 5 categorie. Nonostante la difficile annata produttiva in Italia, gli olivicoltori del Belpaese hanno confermato di essere i migliori al mondo, vincendo 14 delle 15 medaglie in palio. Una medaglia alla Spagna e 19 Gran Menzioni, una Gran Menzione al Portogallo e una alla Croazia. Tutti i premiati su www.solagrifood.com.

Verona, 21 febbraio 2015 – Un evento più unico che raro, Buccheri, un paese di poco più di 2.000 abitanti nell'entroterra della provincia di Siracusa in Sicilia, è diventato la capitale mondiale dell'olio extravergine di oliva di qualità. Tre aziende olivicole del siracusano, Azienda Agricola La Tonda, Terraliva e Agrestis, si sono affermate infatti alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, rispettivamente nelle categorie Fruttato medio, Fruttato intenso e Monovarietale, conquistando inoltre due Gran Menzioni.
Nell'ambito del concorso di riferimento internazionale degli oli extravergine di oliva di qualità organizzato dalla Fiera di Verona dal 15 al 19 febbraio, vince il Sol d'Oro categoria Fruttati leggeri l'Azienda Agricola Pietrabianca di Casal Velino in provincia di Salerno, mentre la spagnola Finca La Reja di Bobadilla – Malaga si aggiudica il Sol d'Oro nella categoria Biologico.

Tutte le medaglie d'argento e di bronzo sono state conquistate da oli italiani, con l'Abruzzo in evidenza e l'Umbria che sale per la prima volta sul podio. Diverse le conferme tra le aziende vincitrici, a dimostrazione che non c'è improvvisazione nel produrre un buon olio extravergine di oliva, ma anche alcune new entry.

«Temevamo un'annata con una qualità generale sotto tono vista la difficile campagna produttiva italiana, caratterizzata da un clima particolarmente sfavorevole – afferma Marino Giorgetti, capo panel di Sol d'Oro –, invece abbiamo dovuto ricrederci. Il gran numero di campioni arrivati dimostra anche una notevole capacità di giudizio dei produttori sul valore del proprio lavoro. Sorprendente in particolare il livello degli oli della categoria Biologico, teoricamente più a rischio quando si devono affrontare situazioni climatiche difficili come nel 2014».
«L'olio extravergine di oliva è un prodotto dell'eccellenza agroalimentare italiana, frutto di una tradizione produttiva e culturale non ancora eguagliata. Con Sol d'Oro Veronafiere intende da sempre offrire un tavolo di confronto tra produttori dei vari Paesi dove condividere il valore della qualità – dice Damiano Berzacola, vicepresidente di Veronafiere –. I risultati si vedono e hanno permesso, grazie al crescente numero di partecipanti, di sdoppiare la manifestazione con la creazione di Sol d'Oro Emisfero Sud».
I campioni sottoposti al giudizio sono stati 238, in linea con il 2014 quando però c'erano anche un'ottantina di campioni cileni.

Gli oli vincitori di medaglia, con la scheda di degustazione redatta dai 13 giudici del panel saranno inseriti nella guida "Le stelle del Sol d'Oro" di Sol&Agrifood, in programma dal 22-25 marzo 2015 ( www.solagrifood.com ), disponibile sul sito di manifestazione. Sempre durante Sol&Agrifood sarà possibile degustare gli oli vincitori di Sol d'Oro Emisfero Nord 2015 e quelli dell'edizione Emisfero Sud dell'autunno 2014 presso l'Oil Bar realizzato in collaborazione con Onaoo, l'Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva.

Elenco dei vincitori SOL D'ORO edizione 2015

Categoria oli fruttato leggero:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Pietrabianca di Casalvelino (Salerno) - Campania
Sol d'Argento al Frantoio della Valle di Prezza (L'Aquila) - Abruzzo
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola La Selvotta di Vasto (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli fruttato medio:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola La Tonda di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento all'Azienda Agricola Paolo Bonomelli di Torri del Benaco (Verona) - Veneto
Sol di Bronzo alla Soc. Agricola Fonte di Foiano di Castagneto Carducci (Livorno) - Toscana

Categoria oli fruttato intenso:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Terraliva di Siracusa - Sicilia
Sol d'Argento al Frantoio Franci di Montenero d'Orcia (Grosseto) - Toscana
Sol di Bronzo al Frantoio Gaudenzi di Trevi (Perugia) - Umbria

Categoria oli biologici:
Sol d'Oro alla Finca La Reja s.l. di Bobadilla (Malaga) - Spagna
Sol d'Argento all'Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli monovarietali:
Sol d'Oro alla Società Agrestis di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento alla Società Agricola OlioCRU di Arco (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo al Frantoio Hermes di Di Mercurio Claudio di Penne (Pescara) - Abruzzo

L'elenco completo delle Gran Menzioni su www.solagrifood.com

(Verona Fiere - Verona, 21 febbraio 2015)

Domenica, 01 Marzo 2015 10:51

Mais & Soia: dati previsionali febbraio 2015

Mais & Soia: dati previsionali febbraio 2015 - 

MAIS: Dati previsionali per 2014-15
 La produzione di Mais per la stagione 2014-15 è prevista a 991.29 Mio t, in aumento di 3.2 Mio t rispetto alle stime formulate a Gennaio.
 In Argentina ed in Ucraina si stimano maggiori raccolti di Mais (rispettivamente +1 Mio t e +1.5 Mio t), che si riflettono in un aumento delle esportazioni nella stessa misura.
 Negli Stati Uniti, la produzione è prevista invariata rispetto alle previsioni del mese scorso, mentre le scorte finali sono state riviste al ribasso (da 47.69 a 46.42 Mio t), per un maggior utilizzo del Mais destinato alla produzione di Etanolo, quantificato in 75 milioni di bushel (1.9 Mio t).
 In Cina, secondo Produttore mondiale di Mais, la produzione è invariata rispetto alle stime precedenti (215.50 Mio t), mentre le importazioni sono in aumento (da 2.00 a 2.50 Mio t).

Mais Chicago cibus

SOJA: Dati previsionali per 2014-15
 La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2014-15 è prevista al livello record di 315.06 Mio t, in continuo aumento rispetto alle stime dei mesi scorsi.
 In Argentina, terzo Produttore mondiale dopo Stati Uniti e Brasile, si stima un incremento della produzione (da 55 a 56 Mio t), grazie al clima umido e alle temperature miti. Anche in Cina, Russia ed Ucraina, i raccolti di Soia sono previsti in aumento.
 Negli Stati Uniti la produzione è rimasta invariata, mentre si evidenzia una revisione al ribasso in Brasile (da 95.50 a 94.50 Mio t), riflettendo l'impatto delle scarse precipitazioni nelle zone di coltivazione orientali.
 Le scorte finali globali di semi di Soia sono previste a 89.26 Mio t: il calo degli stock negli Stati Uniti ed in Brasile è parzialmente compensato dall'aumento in Cina.

Soia Chicago cibus

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Domenica, 01 Marzo 2015 10:11

La Kraft "doma il Felino".

La Corte di Cassazione dà ragione a Kraft e Assica, nella vertenza sull'uso della denominazione "salame Felino"

Di Virgilio - 26 febbraio 2015 –
Come ormai è diventata consuetudine, il terzo grado di giudizio, ribalta le sentenze emesse nei due gradi precedenti.
E' stato il caso recente, per certi versi eclatante, della piena assoluzione di allevatori, per lo più lombardi, che si sono visti annullare le pesanti condanne nei due precedenti gradi di giudizio.

Mentre questa volta a farne le spese è toccato ai produttori del Salame di Felino, ridente località del parmense nota per il suo prezioso salume.
La vicenda prende origine nel 1998, quando ancora la Unione Europea non aveva assegnato il riconoscimento di prodotto a Indicazione Geografica Protetta (IGP) avvenuto solo nel 2013, e l'Associazione fra produttori per la tutela del prodotto aveva citato la Kraft davanti al Tribunale di Parma per concorrenza sleale. La multinazionale statunitense, infatti, aveva posto in vendita un prodotto con la denominazione Salame Felino, ma realizzato fuori dal territorio parmense e più precisamente a Cremona.

Prima il Tribunale di Parma nel 2001 e poi la Corte di Appello di Bologna nel 2006 avevano riconosciuto valide le contestazioni dell'associazione dei produttori felinesi e conseguentemente condannata la Kraft per concorrenza sleale.
Con la sentenza depositata nei giorni scorsi, la Cassazione ha ribaltato il verdetto precisando che: "Per essere un dato prodotto protetto con una denominazione di provenienza geografica, necessita di essere registrato ai sensi del regolamento Cee 2081/92". Un requisito di protezione delle indicazioni geografiche ottenuto, come detto, solo nel 2013 con l'assegnazione dell'IGP.

L'ipotesi di concorrenza sleale è stata quindi cassata in quanto collegata "alla violazione della denominazione geografica in collegamento con le qualità del salame derivanti dal luogo di produzione" aggiungendo infine che, relativamente alla qualità "non erano più rinvenibili nell'ambiente i microrganismi che procuravano peculiari caratteristiche al prodotto e che le materie prime e la tecnologia produttiva erano utilizzabili e riproducibili anche in altri luoghi".

Il salame più lungo al mondo - novembre 2003

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Domenica, 01 Marzo 2015 08:32

Ismea, overview mercati agroalimentari

La situazione sui mercati agroalimentari si profila ancora prevalentemente debole questa settimana, salvo qualche sporadica nota positiva.

Roma, 23 febbraio 2015 - Nel comparto lattiero-caseario il mercato resta depresso e i valori andranno ad assestarsi sui bassi livelli raggiunti. Non si esclude al contrario un progressivo recupero dei prezzi del burro, ma solo per fattori stagionali, mentre il resto delle produzioni, ad iniziare dai formaggi grana, non dovrebbero subire particolari scossoni. Per quanto concerne la materia prima, a gennaio Ismea rileva ancora una caduta del prezzo del latte crudo alla stalla che da 36,95 euro/100 litri di dicembre è sceso a 36,50 (-1,2%).

Situazione ancora molto pesante per le carni suine, in un mercato che continuerà presumibilmente a subire forti interferenze dall'estero. Si stima che sui circuiti europei i vuoti lasciati dall'embargo russo, mercato in cui l'Ue destina annualmente il 23% delle sue esportazioni, abbiano determinato un'offerta aggiuntiva di quasi 330mila tonnellate. Il calo dei prezzi dei principali produttori Ue ha dato una spinta alle importazioni italiane di tagli suini che nell'ultimo anno sono cresciute dell'8% (dato riferito ai primi 11 mesi del 2014).

Il quadro zootecnico si completa con un mercato dei bovini che dovrebbe mantenere l'andamento stagnante delle scorse settimane e con un comparto avicolo che già da marzo potrebbe al contrario beneficiare di qualche miglioramento sul fronte dei prezzi. Resta invece fortemente critico il comparto dei conigli, che denuncia anche difficoltà di tenuta sul piano della redditività.

Relativamente alle produzioni vegetali, le condizioni restano negative sul mercato dei cereali. Ismea segnala in particolare un ulteriore indebolimento del grano duro, in un momento di forte esposizione alla pressione dei frumenti canadesi. Pertanto, non è da escludere, da qui a fine mese, ancora una correzione al ribasso dei valori, dopo i forti rincari dei mesi scorsi. Per il resto delle produzioni, la situazione resta caratterizzata da una scarsa tenuta delle quotazioni del frumento tenero e dei cereali foraggieri (in particolare mais e orzo), anche a seguito dell'ulteriore rafforzamento delle previsioni sui raccolti mondiali, mentre i listini del riso mantengono e continueranno presumibilmente a registrare un trend positivo.

In quanto ai vini, non si esclude che anche questa settimana il mercato possa scontare le condizioni di difficoltà riscontrate in alcuni sbocchi significativi, dove al momento si riscontrano forti condizionamenti da parte dell'offerta spagnola. Anche per gli oli di oliva il mercato sembra in questa fase seguire la scia di Madrid, ma in questo caso positivamente, dal momento che gli ulteriori aumenti attesi sui prezzi dei lampanti stanno avendo ripercussioni sull'intero circuito dei raffinati anche in Italia.

Mercati a due velocità per i prodotti frutticoli, con situazioni di forte difficoltà di collocamento per le mele, pressate anche da un'offerta abbondante in Italia e nel resto d'Europa. I problemi principali si stanno però verificando sul fronte delle esportazioni nell'intera area del Nord Africa, dove l'escalation bellica in Libia ha sottratto un importante sbocco alle produzioni nazionali, dal momento che Tripoli rappresenta il secondo mercato extra Ue e il quarto nel complesso (nel ranking del 2014). Difficile anche la situazione in Egitto, diventato primo mercato extra Ue e secondo in assoluto per le mele italiane. Tutto lascia pertanto presupporre che la situazione non possa migliorare nei prossimi giorni.

Sul mercato del kiwi le pressioni concorrenziali da parte della Grecia dovrebbero rapidamente attenuarsi lasciando di fatto il mercato in mano prevalentemente agli operatori italiani, anche in considerazione di un'offerta cilena più scarsa rispetto alle attese. Tali condizioni prefigurano un epilogo di campagna favorevole soprattutto al prodotto nazionale.

Mercato regolare per le pere, mentre la situazione resta pesante nel comparto agrumi, con le arance che scontano in generale una scarsa recettività da parte della domanda. Si ritiene che anche questa settimana il quadro non subisca mutamenti.

Tra gli ortaggi, si segnala un primo assestamento al ribasso dei prezzi sul mercato delle zucchine, connotato finora da aumenti considerevoli che hanno triplicato i valori alla produzione rispetto a quelli di un anno fa. Tale condizione si è riscontrata a seguito di una forte variabilità climatica che ha reso discontinua e spesso carente l'offerta del prodotto di serra. È probabile che questa situazione possa adesso rientrare e riallineare progressivamente i valori a quelli di stagione.

Esordio sottotono infine per i carciofi, con l'entrata in produzione delle varietà romanesca in arrivo da Lazio e Campania.
(Ismea servizi 23 febbraio 2015)

In leggera crescita l'indice dei noli. Sindacato trasportatori e Governo Brasiliano, prosegue il braccio di ferro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 febbraio 2015 -

E' saltato il dialogo in corso tra il Governo brasiliano e il sindacato degli Autotrasportatori che dal 18 febbraio sta paralizzando buona parte del paese sudamericano. Un fattore che, alla vigilia dei raccolti, spinge in alto i prezzi delle materie prime invece di deprimerli. Finite le vacanze in Cina, legate al capo d'anno,  in concomitanza il mercato internazionale delle materie prime ha ripreso registrare aumenti imprevedibili e più sostenuti in forza dell'apprezzamento del dollaro sull'euro.

Venerdì: 27 / 2 / 2015 (valori espressi in €)
SOYA SEMI marzo 1024,00 (+16) maggio 1026,00 (+15,6)

SOYA FARINA marzo 354,60 (+4,1) maggio 344,10 (+4,3)

MAIS marzo 380,00 (+4,2) maggio 388,40 (+4,6)

GRANO marzo 503,20 (+5,4) maggio 500,40 (+3,2).

NB: variazioni espresse in valore assoluto.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è risalito a 533 punti contro il 524 di tre giorni fa. Il petrolio è è sceso tra i 48 e i 49$ dollari al barile e il cambio si è posizionato a 1,1230.

Cereali indicatori 27feb15

Mercato interno - Sul mercato interno la notizia che fa più "discutere" è appunto quella che, presso una delle più' importanti borse merci italiane, verranno quotate nuove tipologie di granoturco e più' esattamente quello uso alimentare, quello a uso energetico e sarà aggiunta una voce di garanzia sanitaria inerente il Don e l'Afla B1. Un iniziativa che a nostro avviso è utile per l'innalzamento qualitativo dei nostri prodotti mentre per altri sembra essere un cambiamento "fastidioso". Alla luce della depressione del nostro mercato interno con consumi alimentari ancora in riduzione (-1,1%), l'export in difficoltà per le note ragioni geopolitiche (Russia e Nord Africa), sembra che il settore cerealicolo e pastaio sia in trepidante attesa degli effetti Expo2015.

Nel settore Bioenergetico, con la quotazione del granoturco ad uso bionergetico si potranno finalmente estrapolare dei valori di riferimento in grado di qualificare anche il mercato dei trinciati e dei pastoni di granoturco. L'ipotesi di rialzi di prezzo per la prossima campagna sta orientando alcuni verso l'acquisto di masse fermentescibili secche, cruscami e altro di provenienza da lavorazioni industriali.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Confcooperative Parma informa sulle decisioni prese dal Ministero in merito alla campagna lattiero casearia 2014-2015 -

Parma, 27 febbraio 2015 -

Si informa che il Ministero in questi giorni ha assunto le seguenti decisioni in merito alla campagna lattiero casearia 2014-2015.

La prima riguarda la proroga al 31 Marzo 2015 relativa alla scadenza di stipula dei contratti di affitto quota latte UE in corso di campagna.

La seconda riguarda invece la possibilità del pagamento rateale per quanto riguarda il prelievo supplementare.
Questa seconda decisione attende ancora di essere definita nelle sua scadenze e modalità.

Nel contempo tale determinazione fa supporre che molto probabilmente il trand produttivo porterà allo splafonamento della produzione per la campagna in corso.

(Fonte: Confcooperative Parma)

Settimana tempestosa. Consistenti oscillazioni e lo sciopero dei trasportatori brasiliani, in concomitanza con l'inizio dei raccolti, hanno condizionato i mercati dei cereali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 febbraio 2015 -

A dispetto delle previsioni di stabilizzazione al ribasso per il comparto dei cereali, la settimana che sta volgendo a chiusura, ha invece fatto registrare imprevedibili oscillazioni. La "tempesta" è scoppiata già lo scorso lunedì 23 febbraio e il giorno seguente il seme guadagnava + 16,6 punti, la farina +8,60 dollari ma il giorno dopo ancora, il seme regrediva di –8,2 punti e la farina – 6,4 dollari. A peggiorare la situazione si è insinuato lo sciopero degli autotrasportatori brasiliani che hanno proclamato, lo scorso 18 febbraio, un fermo a tempo indeterminato per protestare contro il rincaro delle imposte sul gasolio e dei pedaggi, che stanno aumentando i costi delle imprese. La protesta è iniziata nello Stato del Mato Grosso, che ha vaste coltivazioni di soia, e poi si è estesa spontaneamente in molti altri Stati. Una concomitanza di situazioni che hanno portato a impennate ingiustificate a discapito della necessità di un mercato cerealicolo che dovrebbe prevedere tendenze al ribasso a fronte del peso dei raccolti in Brasile ed Argentina. Altra rilevante variabile condizionante sta nella forte spinta inflazionistica che si registra in Argentina e motiva i produttori a esitare sul mercato partite di ridotta consistenza.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è risalito a 524 punti dopo che si è registrato il fallimento di una società che trattava solo noli. Il petrolio è stabile attorno a 51,0$ dollari al barile e il cambio €/$ si è posizionato a 1,1290.

Cereali inidici

Mercato interno - Sul mercato interno la notizia forse più' degna di attenzione è che presso una delle più' importanti borse merci italiane verranno quotate nuove tipologie di granoturco e più' esattamente quello uso alimentare, quello a uso energetico e sarà aggiunta una voce di garanzia sanitaria inerente il Don e l'Afla B1.
Quest'ultimo fattore, molto probabilmente, sarà oggetto di polemiche e non è difficile immaginare tutta una serie di riflessi negativi sul mercato del fisico. Con la quotazione del granoturco ad uso bionergetico si potranno finalmente estrapolare dei valori di riferimento in grado di qualificare anche il mercato dei trinciati e dei pastoni di granoturco.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Stazionari i listini del latte spot e delle due principali DOP. L'irresistibile ascesa del burro e delle creme alimentari.

di Virgilio, 25 febbraio 2015 -

LATTE SPOT Stazionario, da tre settimane, il prezzo del latte crudo spot nazionale registrato a Verona (35,57-37,12€/100 litri di latte). Nessuna variazione rilevata anche per il latte intero pastorizzato spot di provenienza estera che, dopo l'impennata dello scorso 9 febbraio (+ 3,17%), ha mantenuto il prezzo compreso tra 32,99 e 34,02€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue la poderosa ascesa dei derivati del latte. Un apprezzamento del burro che si è registrato anche in Oceania (+5,81%) dove peraltro si assiste a un incremento più che sostenuto (+ 20,69%) della polvere di latte intero (WMP) .
+15 centesimi l'incremento dei prezzi registrati a Milano per le 4 referenze oggetto di contrattazione.
+10 centesimi invece, in entrambe le ultime due settimane, è l'aumento di valore del burro zangolato di creme fresche per la burrificazione quotato a Parma (1,50€/kg) a cui si aggiungerà, molto probabilmente il prossimo venerdi, un ulteriore incremento del 10% in considerazione dell'anticipazione pervenuta dalla borsa reggiana che ieri ha quotato 1,65€/kg (+15 centesimi). In crescita anche le creme fresche a uso alimentare. Tra 1,55 e 1,68€/kg. è la quotazione registrata a Verona per la panna di centrifuga e 1,74€/kg il valore di Milano relativamente alla crema di latte a uso alimentare.

Mercato mondiale - Fonte CLAL

GRANA PADANO 7,34 e 7,38€/kg sono le medie delle quotazioni del Grana Padano DOP (15 mesi e oltre di stagionatura) relativamente ai mesi di gennaio e di febbraio 2015. Un differenziale dell'11,5% rispetto alle quotazioni medie dei medesimi periodi dell'anno precedente quando registrava 8,32/kg di media per entrambi i periodi 2014. In questa nona settimana dell'anno Milano ha confermato i valori dell'ottava precedente segnando una forbice compresa tra 7,05 e 7,70€/kg.

PARMIGIANO REGGIANO 5 centesimi guadagnati dal Parmigiano Reggiano ma solo nella versione 12 mesi di stagionatura. Tra 7,35 e 7,80€/kg la forbice del prezzo rilevato alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma.
8,89 e 8,93/kg sono le medie dei due primi mesi del 2015 relativamente al formaggio stagionato 24 mesi. Quotazioni medie ben lontane dal 10,55€/kg registrate nel medesimo periodo dell'anno precedente corrispondenti a un -15,5% in valore. Dal marzo 2014, infatti, si è avviata la fase di più rapida discesa del prezzo medio conclusasi con l'8,82€/kg toccato nel dicembre 2014.

 

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015


SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015 (in Allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Libia: l'ultima barzelletta, "serve un'azione diplomatica"
3.1 nutrizione Frittura, meglio l'extra vergine d'oliva dell'olio di girasole
3.2 Eventi Expo 2015: Parmigiano Reggiano nel "supermercato del Futuro" con oltre 70 caseifici.
3.3 Quote Latte Il processo di concentrazione degli allevamenti da latte in Francia
4.1 cereali Cereali, continua la fase altalenante
5.1 Lattiero caseario L'ascesa dei derivati del latte.
6.1 OGM No OGM. Anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Fidenato.
6.2 EFSA Batteri resistenti. Prima analisi congiunta tra "Agenzie" per la lotta ai batteri resistenti
6.3 pomodoro OI Pomodoro, Campagna 2015: consegna dei contratti entro il 4 marzo
7.1 cereali Cereali, in leggero rialzo per fattori congiunturali..
8.1 eventi Mortadella di Bologna e Birra si sposano a Rimini
8.2 Mele e OGM No OGM, e intanto dagli USA arriva la mela che non invecchia.
9.1 lattiero caseario Latte, la concentrazione dell'offerta per rafforzare il settore

Cibus 8 COP


Chi pensa che il fritto con olio di semi di girasole sia più leggero e salutare di quello con olio extra vergine di oliva deve ricredersi. Non è una questione di gusto, ma dei composti insalubri, potenzialmente tossici, che si vengono a creare durante la frittura.

Verona - Ricercatori dell'Università dei Paesi Baschi in Spagna hanno messo a confronto extra vergine e olio di girasole durante una frittura durata 40 ore a 190 gradi in un friggitrice di tipo industriale. I cambiamenti chimici degli oli sono stati monitorati con la sofisticata tecnica analitici della risonanza magnetica nucleare.

Gli studiosi hanno potuto evidenziare come il livello di sicurezza dell'extra vergine, in termini di contenuto di aldeidi, sia molto più elevato. Infatti non sono stati riscontrati composti potenzialmente citotossici e genotossici, come il 4-idrossi-(E)-2-alchenali, nell'extra vergine, al contrario dell'olio di semi di girasole.
Significative differenze sono anche state notate in rapporto alla percentuale di composti polari a favore dell'olio extra vergine d'oliva, il che comporta grandi differenze nel livello di sicurezza dell'uso in frittura tra i due oli.
(Verona Fiere - 17/02/2015 SOL&AGRIFOOD)

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