Il Consorzio di Piacenza ha creato un nuovo percorso per l'alveo del Rio Gragnano e migliorando notevolmente la sua funzionalità ha spinto le acque fuori dal centro abitato. Inaugurazione ieri con il presidente Zermani, il sindaco Calza e l'impresa COGNI.
Gragnano Trebbiense (PC), 13 Settembre 2016
La comunità di Gragnano, il suo centro storico e le molteplici colture agricole presenti nella gran parte del comprensorio comunale da oggi sono decisamente più al sicuro grazie ad una complessa e articolata opera di completamento e ottimizzazione funzionale della rete di canali realizzata in tempi utili dal Consorzio di Bonifica di Piacenza. Fino a pochi giorni fa infatti l'alveo interrato del Rio Gragnano attraversava l'abitato del paese – dividendolo quasi perfettamente in due parti lungo la bisettrice del corso della strada provinciale – scorrendo al di sotto della carreggiata a strettissimo e ravvicinato contatto, anche se non visibile, con le case, le cantine e le numerose opere intubate del sistema idrico integrato-fognario: questa sistemazione originale - oltre a mettere a potenziale repentaglio il centro storico in caso di grave piena aveva creato contemporaneamente criticità legate ad alcune infiltrazioni. Così inserendo l'importante e capillare opera nel progetto più ampio a supporto del miglioramento generale dell'ampia area irrigua del Trebbia (che ha un valore totale di circa 10 milioni di euro) il Consorzio - grazie alla fattiva collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e il Comune di Gragnano – ha ultimato i lavori in circa due anni con il supporto degli Uffici Tecnici Comunali e l'impresa Cogni Spa di Piacenza. Nella fattispecie l'opera che ha riguardato la riqualificazione funzionale dei canali irrigui e ha interessato un lungo tratto di rete di circa 3,5 KM ha ridotto al contempo, in misura considerevole, le perdite di risorsa idrica. Particolare attenzione è stata riservata – nel corso dell'ideazione ed esecuzione del progetto -agli aspetti legati al risanamento e alla qualificazione ambientale delle zone attraversate, alla separazione delle acque irrigue da quelle meteoriche e alle aree verdi contigue ai canali per uso pubblico; tra queste ultime anche la messa in sicurezza - con staccionate di protezione in legno - dell'area che lambisce il Parco del Trebbia. Inoltre anche siepi e alberature sono state inserite in modo mirato.
"Siamo soddisfatti di questo progetto complessivo che inauguriamo oggi– ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani- che porterà alle aree del Trebbia circa 10 milioni di euro spalmate su diversi comuni in un beneficio diffuso. Un territorio abitato –come a Gragnano- che storicamente nasce e si insedia al di sopra della rete dei canali già presente e che ora necessita inevitabilmente di alcuni rilevanti cambiamenti dopo l'urbanizzazione. Anche per questo la realizzazione dell'opera più a monte del Trebbia, la cosiddetta Traversa di Rivergaro, si fa sempre più importante ed essenziale per garantire apporto irriguo costante alla vallata, agli abitanti e all'economia".
Soddisfatta di quanto fatto - in circa 24 mesi di lavoro complessivi - Patrizia Calza Sindaco di Gragnano – "Con quest'opera capillare abbiamo risposto a più esigenze dei cittadini: alcuni allagamenti di cantine, infiltrazioni ed esalazioni non si verificheranno più e in più sarà fondamentale la funzione preventiva svolta dal nuovo tratto del Rio Gragnano per contenere e mitigare l'impatto di piogge abbondanti. Ora attraversando a semi-cerchio l'abitato garantisce un impatto "intelligente". E a proposito di impatto voglio rimarcare che abbiamo posto particolare attenzione alle opere in termini ambientali e questo è un ulteriore motivo di soddisfazione.
(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Bonifica Piacenza)
Editoriale: Contro il muro a tutta velocità. Latte spot alla carica. Vola il Bio in Emilia Romagna. Rural Festival, Da Rivalta a Gaiole in Chianti. Cereali e dintorni: in attesa dei dati USDA. Vendemmia 2016. Benessere in Villa. Maltempo.
SOMMARIO Anno 15 - n° 36 11 settembre 2016 (allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Contro il muro a tutta velocità
3.1 Lattiero Caseario Latte spot alla carica, con tutti i derivati.
4.1 biologico Vola il bio in Emilia-Romagna
5.1 Rural festival Rural Festival, da quest'anno raddoppia. Da Rivalta (parma) a Gaiole in Chianti.
6.1 cereali Cereali e dintorni. Stock pressoché invariati in attesa dei dati ufficiali dell'USDA
7.1 cereali Cereali e dintorni. Ombre speculative nell'emisfero nord.
8.1 vendemmia 2016 Vino, l'Italia riconquista la leadership mondiale
9.1 Salute benessere 43 espositori a Benessere in Villa. Domenica 11 settembre 2016
10.2 maltempo Maltempo. Alluvione 2015, Lega Nord: "Esborsi economici insostenibili" per i privati
11.1 innovazione Macfrut Innovation Award 2016 (MIA)
12.1 biodiversita' AgroBio Diverso. A Quattrocastella la prossima domenica, 18 settembre la presentazione del progetto
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners
Agricoltura. Vola il bio in Emilia-Romagna: dall'inizio dell'anno +14,6% le imprese totali (+23% rispetto al 2014). A Parma il picco di crescita più elevato. Dalla Regione risorse aggiuntive per 17 milioni di euro. Caselli: "Scelta a favore di una produzione di qualità e amica dell'ambiente". Imprese bio in aumento in tutte le province: Parma, Forlì-Cesena, Bologna e Modena le prime. Dal 9 al 12 settembre la Regione al Sana
Vola il biologico in Emilia-Romagna. Complessivamente, le imprese totali (produzione e trasformazione) sono 4.772, in aumento del 14,6% rispetto alla fine del 2015 e addirittura del 23,1% sul 2014. Lo dicono i dati elaborati dalla Regione e aggiornati a maggio 2016.
Un risultato frutto anche del successo del primo bando sul bio del Psr 2014-2020, cui hanno risposto oltre 1.900 aziende per una superficie complessiva di circa 50mila ettari, di cui oltre 13mila legati alla zootecnica. Di fronte al boom di domande, la decisione della Regione è stata quella di rispondere a tutte, stanziando risorse aggiuntive per quasi 17 milioni di euro da qui al 2020 (oltre 3,3 milioni di euro all'anno in più per cinque anni), attraverso un meccanismo di anticipazione dei finanziamenti che verranno reintegrati interamente nell'arco del quinquennio, senza penalizzare altri interventi del Psr.
"E' una scelta forte a favore di un'agricoltura di qualità e amica dell'ambiente- afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- che abbiamo adottato nel mese di maggio dopo esserci confrontati con la Consulta agricola regionale. La domanda di prodotti bio continua a crescere, nonostante la stagnazione dei consumi. Per una regione come l'Emilia-Romagna si tratta di una opportunità importante - posizionarsi in una fascia alta di mercato, puntando su prodotti a maggior valore aggiunto, che garantiscono un prezzo remunerativo agli agricoltori - che abbiamo voluto cogliere".
Le aziende agricole e le superfici
Entrando nel dettaglio, le aziende agricole bio in soli cinque mesi sono passate da 3.212 a 3.786 (il 4,16% delle aziende agricole presenti in Emilia-Romagna), con una crescita del 17,9%. Rispetto al 2014 la crescita è stata del 25,8%.
A maggio 2016 le superfici coltivate con il metodo biologico superano i 114 mila ettari (+20,4% rispetto al 2015, + 28,5% sul 2014): quasi l'11% dell'intera superficie agricola regionale. Ma non solo: le aziende agricole bio sono più grandi di quelle tradizionali con una dimensione media di oltre 30 ettari contro i 14,5 della media regionale (dati censimento 2010).
In crescita anche le aziende di trasformazione (che non hanno usufruito dei contributi del Psr), per le quali l'Emilia-Romagna è da sempre leader nazionale: a maggio le imprese che lavorano e commercializzano prodotti agricoli bio sono 986: + 3,5% rispetto al 2015 e + 13,7% sul 2014.
I dati per provincia
L'agricoltura bio è in aumento in tutta la regione. La provincia che ha registrato il picco di crescita maggiore è quella di Parma con 822 imprese complessive (produttori e trasformatori), +30,6% rispetto a fine 2015 (+39% sul 2014). Seguono Forlì-Cesena con 729 aziende, + 6,8% sule 2015 (+11,6% sul 2014); Bologna con 678, +27,7% sul 2015 (30,3% sul 2014); Modena con 617, +7,3% sul 2015 (+16,4% sul 2014). Completano la classifica regionale: Reggio Emilia, che a maggio 2016 registra 518 aziende di produzione e trasformazione, in crescita del 9% sul 2015 (+16,6% sul 2014), Piacenza con 482, +17,5% sul 2014 (+26,5 sul 2014); Ferrara con 336, + 27,2% sul 2015 (+ 39 % sul 2014); Ravenna con 322, + 3,5% sul 2015 (+13,3 % sul 2014) e Rimini con 268, + 7,2% sul 2015 ( +14% sul 2014).
Cresce la zootecnia bio
Grande incremento anche per quanto riguarda la zootecnia, un settore nel quale per le sue caratteristiche è più complesso riconvertire al metodo biologico. Dal 2011 al 2016 si è passati da 589 a 754 allevamenti in tutta l'Emilia-Romagna, circa il 30% in più. Oggi Forlì-Cesena è la provincia con più aziende zootecniche bio (143), seguita da Parma (137), Piacenza (124), Bologna (115), Modena (79), Reggio Emilia (70), Rimini (50), Ravenna (23), Ferrara (13).
La Regione al Sana: biodiversità, consumi consapevoli, lotta allo spreco, le opportunità dell'export La Regione Emilia-Romagna torna a Sana, la fiera internazionale del biologico in programma a Bologna dal 9 al 12 settembre, con uno spazio al padiglione 26 (stand C71). Molte le iniziative dedicate all'educazione alimentare, per conoscere i vantaggi di un'alimentazione bio o imparare a leggere correttamente le etichette sui prodotti acquistati. Diversi gli appuntamenti dedicati a illustrare il rapporto tra agricoltura, territorio e alimentazione, partendo da alcuni prodotti di eccellenza come il Parmigiano Reggiano. Sul fronte della solidarietà protagonista sarà AfricHand Proiect, un progetto Cefa-Granarolo in collaborazione con la Regione, per sviluppare la produzione di latte in Mozambico. In occasione del Sana la Regione parlerà anche di export: un tema centrale per i prodotti di qualità, bio in testa. Lo fare il 9 settembre con un seminario sul tema "L'agroalimentare dell'Emilia-Romagna tra barriere commerciali, Brexit e accordi internazionali" (viale della Fiera, 8 Sala 20 maggio 2012, dalle ore 14).
Macfrut Innovation Award 2016 (MIA): a Rimini le medaglie per l'innovazione nell'ortofrutta nel premio organizzato da L'Informatore Agrario. Le tendenze dell'ortofrutta dal MIA 2016
Verona, 6 settembre 2016. Un pomodoro resistente ai virus, il primo minimelone "piel de sapo", un regolatore di crescita che può migliorare la colorazione degli acini dell'uva da tavola, sistemi di conservazione basati sull'ozono, macchine selezionatrici in grado di "guardare" all'interno del frutto, packaging inediti ed espositori modulari in legno. Sono solo alcune delle novità premiate nell'edizione 2016 di Macfrut Innovation Award, il riconoscimento de L'Informatore Agrario e Macfrut che seleziona le innovazioni più interessanti esposte durante la manifestazione. Con 7 ori, 9 argenti e 12 bronzi, sono 28 le medaglie assegnate e 9 le menzioni speciali, dedicate ai prodotti al di fuori delle 7 categorie merceologiche previste dal regolamento. La cerimonia di premiazione è in programma venerdì 16 settembre (Macfrut Innovation Hall, ore 10.30) alla presenza del presidente di Cesena Fiere, Renzo Piraccini, e di Antonio Boschetti, direttore de L'Informatore Agrario.
Per Antonio Boschetti: "I Macfrut Innovation Award premiano il valore dell'innovazione rispetto a funzionalità, utilizzazione, concezione tecnica, impatto ambientale e qualità dei prodotti. Le numerosissime candidature – ha commentato il direttore de L'Informatore Agrario – sono l'evidente segnale di un comparto in fermento e che punta all'innovazione come driver di crescita. Quest'anno – ha concluso Boschetti – per la prima volta abbiamo premiato anche alcune novità nell'ambito dei prodotti trasformati, un segmento ad alto valore aggiunto". Per Renzo Piraccini: "Le novità premiate a Macfrut evidenziano due elementi: la leadership delle aziende italiane sul fronte dell'innovazione e una tendenza del comparto sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e attento alle esigenze del consumatore".
Vanno in questa direzione, infatti, l'atomizzatore dotato di un sistema che riduce la deriva nei trattamenti fitosanitari (M-612 Multi-Flow), la sarchiatrice interfilare per il controllo meccanico delle infestanti (Rotosark), il sistema in grado di selezionare i mirtilli in base alle qualità di buccia e polpa (Blueberry Vision Unitec Technology) e il dispositivo elettroidraulico per il controllo automatico della corretta profondità di lavoro (TDC), la migliore preparazione del terreno e la riduzione di carburante.
La parola d'ordine rimane la sostenibilità, in direzione di un abbattimento dei costi ma anche, e soprattutto, in un'ottica di rispetto dell'ambiente e della salubrità del prodotto, a partire dagli agrofarmaci e fertilizzanti (vince la medaglia d'oro nella categoria 3logy, l'antibotritico a base di 3 nuove sostanze attive naturali - i terpeni - esente dai limiti massimi di residuo), fino agli imballaggi e al packaging, che vedono affermarsi nuove confezioni con un consumo di materie prime inferiore per il 35% e riciclabili al 100% (Sormabag). Dal punto di vista delle varietà ortofrutticole, continua la ricerca di prodotti sempre più accattivanti per il consumatore, dal colore alle dimensioni, fino alla consistenza e versatilità in cucina. Un'attenzione al gusto e ai trend alimentari che si riscontra anche tra le menzioni speciali, tra cui i prodotti vegani - i burger vegetali a base di quinoa (Burger'Z) - biologici, in monoporzioni e pronti al consumo. Un occhio di riguardo per le intolleranze: spazio al gluten-free, alle proposte senza zuccheri aggiunti, senza coloranti artificiali e a basso contenuto calorico, come la pasta di frutta disidratata e frutta secca (Mister Nut Wellness) e il Puré senza latte. Genuinità, quindi, ma anche tracciabilità: tra le medaglie di bronzo c'è la App (SiroApp) che consente di risalire al percorso produttivo del prodotto tramite il QR code, mentre ricevono una menzione speciale le Verdure di Romagna, ortaggi di stagione del territorio romagnolo coltivati da aziende agricole specializzate nel rispetto dell'ambiente, della biodiversità e della stagionalità del prodotto che viene raccolto e confezionato in giornata.
Con 14 riconoscimenti complessivi, è proprio l'Emilia-Romagna la regione italiana più premiata, seguita da Lombardia (9) e Piemonte (5). Per la categoria "Strutture e attrezzature per le colture protette" il primo e secondo gradino del podio sono occupati da aziende francesi, a testimoniare il valore internazionale di Macfrut.
Tutte le novità premiate sono consultabili sul sito www.ortofrutta.informatoreagrario.it
I VINCITORI DEL MACFRUT INNOVATION AWARD 2016
CATEGORIA I - SEMENTI E CULTIVAR PER PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI E TRASFORMATI
MEDAGLIA ORO: Centus F1: pomodoro con resistenza intermedia al ceppo di Tomato Spotted Wilt Virus (Area espositiva: padiglione D7 - stand 044) – Isi Sementi di Fidenza (Parma)
MEDAGLIA ARGENTO: Pomodoro Cordobesa; ibrido che si distingue per l'elevata presenza di licopene e antociani (Area espositiva: padiglione D7 - stand 111) – Top Seeds Italia di Terracina (Latina)
MEDAGLIA BRONZO: Gavina: minianguria senza semi che si caratterizza per il colore e lo spessore della buccia, di molto inferiore rispetto alle altre miniangurie standard, e per il sapore e grado zuccherino ottimale (Area espositiva Padiglione D5 - stand 075) – L'Orto di Eleonora di Terralba (Oristano); Majores: primo minimelone piel de sapo tondo, con un elevato grado brix e una shelf life di 20-30 giorni (Area espositiva Padiglione D5 - stand 075) – L'Orto di Eleonora di Terralba (Oristano); Diamante: melone piccolo e tondo la sua polpa può conservarsi per diversi giorni senza divenire troppo dura (Area espositiva: padiglione D7 - stand 005) – Lamboseeds di Sant'Agata Bolognese (Bologna); Roby F1: melanzana tonda viola con la polpa è bianca, consistente, resistente alla sovramaturazione e all'ossidazione anche diverse ore dopo il taglio (Area espositiva: padiglione D7 - stand 167) – Vilmorin Italia di Funo (Bologna)
CATEGORIA II - AGROFARMACI E FERTILIZZANTI
MEDAGLIA ORO: 3Logy: antibotritico a base di terpeni autorizzato in Italia sulla vite da vino e da tavola; eugenolo, geraniolo e timolo sono le 3 sostanze naturali attive alla base del prodotto, esente dai limiti massimi di residuo (Area espositiva: padiglione D7 - stand 131) – Sipcam Italia di Pero (Milano)
MEDAGLIA ARGENTO: Ferland: chelato di ferro utilizzato contro la clorosi ferrica; permette una limitazione dell'inquinamento ambientale grazie alla riduzione dei solventi organici e il loro totale riciclo all'interno dei processi produttivi (riduzione dell'impatto ambientale) (Area espositiva: padiglione B7 - stand 001) – Fertenia di Bellizzi (Salerno); Excelero: regolatore di crescita a base di acido S-abscissico (S-ABA), un ormone vegetale di origine naturale che può migliorare lo sviluppo della colorazione degli acini dell'uva da tavola (Area espositiva: padiglione D7 - stand 067) - Sumitomo Chemical Italia di Milano
CATEGORIA III - MACCHINE E ATTREZZATURE PER LA COLTIVAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
MEDAGLIA ORO: TDC: sistema elettroidraulico che permette di controllare automaticamente la corretta profondità di lavoro del macchinario al quale è applicato (Area espositiva: padiglione B7 - stand 045) – Forigo – Roter Italia di Ostiglia (Mantova)
MEDAGLIA ARGENTO: M-612 Multi-Flow: modello di atomizzatore dotato di un sistema che riduce le perdite per deriva nei trattamenti fitosanitari (Area espositiva: padiglione B7 - stand 167) – Martignani di S.Agata sul Santerno (Ravenna)
MEDAGLIA BRONZO: MR 2.0 Compact: carrello elevatore elettrico a 48 V con forche frontali, a quattro ruote e con una portata nominale di 2.000 kg; dotato, di serie, del «Super Sterzo Montini», ossia dell'assale posteriore sterzante fino a 101° (Area espositiva: padiglione D1 - stand 068) – Montini di Cotignola (Ravenna); Rotosark: sarchiatrice interfilare, applicabile dalle coltivazioni in linea, orticole biologiche e convenzionali, a quelle estensive e cerealicole; tecnologia Rotoblizz e Rotovert (Area espositiva: padiglione D7 - stand 046) – Oliver Agro di Salizzole (Verona)
CATEGORIA IV - STRUTTURE E ATTREZZATURE PER LE COLTURE PROTETTE
MEDAGLIA ORO: Multitech SF Meloni: film plastico adatto per la copertura dei meloni su piccoli tunnel; sistema di copertura a doppio film gonfiabile che offre una ottimale termicità (Area espositiva: padiglione B7 - stand 071) – Europlastic di Aimargues (France)
MEDAGLIA ARGENTO: Rivulis D1000: ala gocciolante per le colture da pieno campo che offre resistenza alle otturazioni e può quindi essere utilizzato anche in sub-irrigazione (Area espositiva: padiglione D7 - stand 084) – Rivulis Irrigation di Lespinasse (Francia)
CATEGORIA V - MACCHINE E TECNOLOGIE PER LA SELEZIONE E PER IL CONFEZIONAMENTO
MEDAGLIA ORO: Idrolisi Gruper: sistema brevettato per evitare la degradazione degli elettrodi utilizzando un rivestimento di diamante che consente di ottenere una soluzione senza residui (Area espositiva: padiglione D1 - stand 071) – Techno3 di Saluzzo (Cuneo)
MEDAGLIA ARGENTO: Streamer: taglierina a spirale automatica concepita per ottenere un'ampia gamma di prodotti vegetali spiralizzati, con differenti forme e dimensioni; funzionamento continuo e senza interruzioni (Area espositiva: padiglione D3 - stand 143) – Turatti di Cavarzere (Venezia); Blueberry Vision Unitec Technology: tecnologia capace di visionare il 100% del frutto di mirtillo: polpa e parte esteriore del frutto della bacca (Area espositiva: padiglione B3 - stand 075) – Unitec di Lugo (Ravenna);
MEDAGLIA BRONZO: BRS-134: confezionatrice automatica particolarmente indicata per agrumi, progettata per offrire ai magazzini di confezionamento la possibilità di diversificare e aumentare la gamma degli imballi (Area espositiva: padiglione D1 - stand 149) – Sorma Group di Cesena
CATEGORIA VI - PACKAGING E MATERIALI D'IMBALLAGGIO
MEDAGLIA ORO: Sormabag: confezione composta da rete tessuta e film sagomato il quale funge sia da manico sia da supporto grafico; impiega il 35% di materiale in meno, è monomateriale e riciclabile al 100% (Area espositiva: padiglione D1 - stand 149) – Sorma Group di Cesena
MEDAGLIA ARGENTO: Ilip-Amp: portavaso in r-PET che garantisce maggiore resistenza alle manipolazioni, qualità costante e colori più brillanti (Area espositiva: padiglione B5 - stand 075) – Ilip di Valsamoggia, Loc. Bazzano (Bologna)
MEDAGLIA BRONZO: Minirossa: nuovo tipo di confezione per minianguria; funzionale e pratica, risulta facilmente riconoscibile dal consumatore ed è realizzata al 100% in cartone (Area espositiva: padiglione D7 - stand 005) – LamboSeeds di Sant'Agata bolognese (Bologna);
Nuovo packaging IV gamma: packaging innovativo che enfatizza, attraverso un tag in posizione evidente, che le verdure sono già lavate (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (AL)
CATEGORIA VII - LOGISTICA E SERVIZI
MEDAGLIA ORO: Conservazione a refrigerazione passiva e ozono: sistema di conservazione di prodotti ortofrutticoli sia in cella sia in container per il trasporto, che si basa su refrigerazione passiva e ozono (Area espositiva: padiglione D3 - stand 195) – De Nora di Milano
MEDAGLIA ARGENTO: Espositore Wood Look effetto legno: espositore modulare e componibile effetto legno per il reparto ortofrutta; completamente monomateriale (PP) e quindi riciclabile (Area espositiva: padiglione D5 - stand 152) – Polymer Logistics di Agrate Brianza (Monza a Brianza)
MEDAGLIA BRONZO: My new happy life: idea proposta ai gestori di negozi di frutta e verdura o di punti vendita/catene della gdo che invita a non sprecare la frutta invenduta ma a trovarle una nuova destinazione: è possibile produrre sorbetto o gelato (Area espositiva: padiglione B3 - stand 044) – Ifi di Tavullia (PU); SiroApp: applicazione scaricabile gratuitamente che consente di risalire con chiarezza al percorso produttivo del prodotto, attraverso un QR Code (Area espositiva: padiglione B3 - stand 070) – Siropack di Cesenatico (Forlì-Cesena); Healthy Soil: prodotto che consente di stabilire il livello residuale di erbicidi presente nel compost (Area espositiva: padiglione D7 - stand 090) – Agritalia di Villa Saviola (Mantova)
MENZIONE SPECIALE
Purè senza latte: vegan e gluten free; un'alternativa light, ma assolutamente appetitosa, ai purè tradizionali (Area espositiva: padiglione D5 - stand 153) – Euroverde Società Agricola di Azzano Mella (Brescia)
Dimmidisì: linea di insalatone in ciotola, fresche e pronte da gustare, pensata per offrire ai consumatori, un alimento, ricco di ingredienti salutari (Area espositiva: padiglione D5 - stand 078) – La linea verde di Manerbio (BS)
Superfrutta in Doypack: frullato di frutta biologica da 120 g, senza conservanti, con confezione richiudibile e una shelf life di 12 mesi (Area espositiva: padiglione D1 - stand 199) – Natura Nuova di Bagnacavallo (Ravenna)
Mister Nut Wellness: Pasta di frutta disidratata e frutta secca in confezione monodose; senza zuccheri aggiunti, senza glutine, senza coloranti artificiali, ad alto contenuto di fibre e basso contenuto calorico (Area espositiva padiglione D5 - stand 001) – New Factor di Cerasolo Ausa di Coriano (RN)
Verdure di Romagna: ortaggi e verdure di stagione del territorio romagnolo, raccolti e confezionati in giornata (Area espositiva: padiglione D1 - stand 073) – Sipo di Bellaria Igea Marina (Rimini)
Linea Vitamia: linea di IV gamma di frutta tagliata, fondata su una selezione attenta delle materie prime, italiane ed estere (Area espositiva: padiglione D5 - stand 119) – Spreafico di Milano
Burger'Z: burger vegetali a base di quinoa, con verdure fresche, senza glutine, senza soia, senza conservanti, senza aromi, senza glutammato, senza grassi animali e con solo olio extravergine di oliva italiano(Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)
Il nostro Bio: nuova linea di zuppe biologiche in monoporzione (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)
Le Monoporzioni: zuppe e creme pronte con verdure fresche in formato monoporzione (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)
Agrobiodiverso è un progetto culturale, economico, agricolo ed ambientale che interconnette tutti gli ambiti. Il progetto verrà presentato domenica 18 settembre a Quattrocastella
di L'Equilibrista 11 settembre 2016 -
Il progetto Agrobiodiverso nasce dall'idea di valorizzare e tutelare l'agrobiodiversità, ovvero la biodiversità genetica in ambito agricolo, nonché di promuovere aziende, prodotti e stili di agricoltura sostenibili (in primis l'agricoltura biologica e biodinamica), rinnovabili e legate a doppio filo all'ambiente che la circonda. L'areale di riferimento è innanzitutto quello reggiano ed emiliano, ma non si pongono vincoli geografici, in quanto l'agrobiodiversità è mondiale.
Il principio base perché si tuteli l'agrobiodiversità è tutelare e fare crescere chi, da un punto di vista imprenditoriale in primo luogo, e privatamente in secondo luogo, lavori con i prodotti e le metodologie dell'agrobiodiversità. Per fare questo, devono essere promosse le aziende medesime ed i loro prodotti, facendo conoscere ai consumatori il loro valore aggiunto ed aiutando le aziende medesime oltre che nella fase tecnica di coltivazione, nelle fasi di commercializzazione e promozione.
Il progetto è organizzato contestualmente da un gruppo di aziende agricole del territorio emiliano, principalmente reggiano, ed è coordinato da Terra delle Valli dell'Ing.Marco Sepe, con l'ausilio dell'Agronomo Bertani Simone e dalla Dr.ssa Federica Secchi. Di fondo il modus operandi è e sarà quello della condivisione di obbiettivi e modalità operative con periodici incontri fra le aziende agricole, al fine di creare proposte pienamente condivise e una rete che possa scambiare idee, prodotti, valore aggiunto.
Intervisto uno dei protagonisti nonché agronomo, il dr. Bertani Simone che mi descrive la giornata più nel dettaglio: "Chef professionisti e tecnici del settore, cucineranno gli esclusivi prodotti delle aziende e verranno proposte degustazioni e abbinamenti esclusivamente con vini prodotti da vitigni autoctoni. Eventi per i bambini, orienteering nei vigneti, escursioni a caccia di erbe selvatiche, coadiuvati da eventi artistici e musicali, faranno da cornice alla giornata che vuole integrarsi nello spazio e nella natura grazie anche al "simposio agrobiodiverso", ove le aziende racconteranno le proprie esperienze ed i propri progetti".
Si respira l'aria fresca di nuove proposte che devono valorizzare il territorio e la crescente voglia di distinzione sia da parte dei produttori che dei consumatori che sono sempre più educati al mangiare bene e consapevole ed alla valorizzazione del territorio.
Per attuare gli obbiettivi di progetto si lavorerà su diverse azioni ed in particolare:
- Festa di lancio al Castello del Bianello, con il patrocinio del comune di Quattro Castella e la collaborazione di Ideanatura, Recotur, Bianello dei Canossa
- Eventi nel periodo autunnale invernale presso locali della zona di Modena, Reggio e Parma con degustazioni dei prodotti aziendali, momenti di approfondimento e divulgazione sui temi dell'agrobiodiversità, per avvicinare consumatore e produttore.
- Corsi di formazione in collaborazione con Dinamica Reggio Emilia, in programma già un corso su coltivazione di piccoli frutti e frutti minori per l'autunno inverno 2016/2017
- Convegni e divulgazione per aziende agricole e semplici cittadini su tematiche inerenti l'agrobiodiversità e la produzione agricola
- Rete commerciale per promuovere e vendere i prodotti delle aziende aderenti mediante canali tradizionali, mercato on line e ricerca nuovi sbocchi commerciali.
- Sviluppo del portale www.agrobiodiversità.it che servirà a fornire spazi di promozione alle aziende che potranno farsi conoscere, spazi per la vendita e promozione commerciale on line, e spazi per raccontare e promuovere il progetto ed i suoi eventi.
- Creare, sviluppare e promuovere filiere di prodotto sostenibili in ambito agricolo ed agroalimentare, ed anche in senso produttivo lato e quindi anche in altri settori.
- Ricerca e sviluppo di ulteriori azioni volte alla promozione dell'agrobiodiversità aiutando a sviluppare progetti agricoli ambientali e culturali sul territorio.
Info 3339525497-3288160667-3494912174
info@agrobiodiversità.it - www.agrobiodiversità.it
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IL PROGRAMMA
Domenica 18 settembre 2016 dalle 10.00 alle 19.00
(scaricabile in formato pdf)
Castello di Bianello – Quattro Castella (RE)
Ore 10.00 Passeggiata di presentazione a cura di Ideanatura con partenza da imbocco stradello
Visite guidate al Castello di Bianello e alla antica tenuta agricola (orario visite a cura di Ideanatura dalle ore 11.00 alle ore 19.00 orario biglietteria ore 11.00/12.00/13.00/14.00/15.00/16.00/17.00/18.00)
Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 presso la "Corte degli Ulivi" Agorà dell'agrobiodiversità: esposizione di aziende produttrici di coltivazioni di agro biodiversità con vendita e degustazioni (piccoli frutti, frutti antichi, cereali minori, castagne, frutta a guscio, zafferano, animali allevati allo stato brado, vini autoctoni, formaggi, etc.)
- Dettaglio delle attività che si terranno nella giornata presso la "Corte degli Ulivi
Inaugurazione festa ore 10.30 circa con saluto delle autorità presenti
Ore 11 .00 Presentazione dettagliata del progetto "AGROBIODIVERSO "
Ore 11.30 Presentazione delle aziende agricole (interviste ai singoli produttori e presentazione dei loro principali prodotti agrobiodiversi)
Per chi lo desiderasse degustazione a pagamento presso il ristorante "Il Bianello" dove lo chef preparera' un menu' utilizzando i prodotti delle aziende presenti
Ore 15,30 circa lezione sui frutti antichi, frutti da siepe e frutti minori tenuta dal prof. Beretti e a seguire intervento di Fabrizio Carponi (Ideanatura) che parlera' dell'area del Bianello quale antica tenuta agricola di olivi e gelsi
Dalle ore 16.30 circa "Incontro con le aziende "agrobiodiverse" tra ricette e curiosita' sui loro prodotti e le loro aziende"
Agro-Orienteering nella tenuta, a cura di Ideanatura
Servizio di bus-navetta (imbocco stradello/Corte degli Ulivi)
Dalle ore 16.00 alle ore19.00 degustazione vini a cura di ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino)
Le discrezioni anticipate da Reuters sugli stock e le produzioni. L'ipotesi di leggera flessione non ha spaventato i mercati che, giovedi sera, hanno chiuso in positivo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 9 settembre 2016 -
Nella attesa dei dati ufficiali USDA di lunedì 12, segnaliamo le indiscrezioni diffuse dalla agenzia internazionale: produzione del seme è stata stimata in 111 milioni di tonnellate contro 110 dell'USDA di agosto, quella del corn a 382 milioni di tonnellate contro 386. Gli stock di fine campagna 2015/16 per il seme sono stimati a 6,30 milioni di tonnellate contro 6,95 dell'USDA di agosto. Invariata è la cifra riferita agli stock della campagna 2016/17 con 9 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda gli stock del corn per il 2015/16 viene riportato il valore di 43,50 in agosto erano 43,33. Per il 2016/17, la stima è di 59 contro 61 di agosto. Mentre nessuna variazione segnalata sugli stock di fine campagna del grano: 30 milioni di tonnellate
Nonostante le variazioni riportate, il Chicago Board non ha reagito chiudendo, giovedi sera, in positivo su tutto il fronte a conferma della buona tenuta delle vendite.
Per i proteici i valori ruotavano, sempre nella giornata di giovedi, intorno ai 337/340 euro per la 44 e 350 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya giravano su valori di 339 per la 44 e 347 per la proteica base 46,50%.
In sintesi, salvo imprevisti, i valori sono ancora appetibili per gli acquisti.
Per le farine di soya ogm free convenzionali ormai è rimasto un solo venditore che fa da monopolista, mentre sull'ottobre dicembre gira a 365 euro.
Sulla sponda del mercato domestico, a destare attenzione è ancora l'incertezza sul mais, il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa; non entra merce dall'estero se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e il prodotto ancorato al porto sta scemando e viene proposto a 187 euro partenza. Sui mesi futuri gli esteri base Brescia giovedi così quotavano; ottobre-dicembre 170, ottobre16- marzo 17 175, e il gennaio-giugno 180, per cui l'ottobre 2016 - giugno17 matematicamente quota 177.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, l'orzo ancora stazionario, e le crusche iniziano a dare segni di ripresa mentre i foraggi disidratati continuano a risentire delle forti richieste che arrivano dall'estero.
Nulla di particolare da segnalare per il settore delle bioenergie, salvo la corsa ancora ai cruscami di grano sui 93 euro e ai farinacci di grano a 135. Scarsa è la quantità di sottoprodotti dell'industria del riso e vi è attesa per i prossimi nuovi prezzi delle farine di mais.
Indicatori internazionali 09 settembre 2016
l'Indice dei noli è nuovamente salito sino a 792 punti, il petrolio è anch'esso risalito a 47,0$ e l'indice di cambio vede l'allentamento dell'euro quotare 1,12839.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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La scorsa settimana il mercato domestico aveva dato segnali di ripresa per il tenero mentre cali sono stati registrati per il frumento duro e il mais. Occhi puntati sui mercati esteri dove si assiste a una ripresa del mais dettata da azioni speculative soprattutto nell'emisfero nord.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 settembre 2016 -
Martedi sera il Chicago ha chiuso con il segno positivo per il settore soya con vendite ben tenute e la tendenza di queste ore è verso il rafforzamento a conferma di una azione speculativa che sta operando oltre oceano.
Per i proteici i valori ruotano intorno ai 337/340 euro per la 44 e 348. Il girasole proteico è quotato sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017. I prezzi della farina soya girano su valori 336 per la 44 e 346 per la proteica base 46,50%.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto. La quotazione è attorno ai 370 euro, mentre sull'ottobre dicembre si aggira intorno a 361 euro.
Il mercato nazionale mostra ancora segnali di confusione riguardo al mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per la merce di qualità la situazione è invertita. Dall'estero non arriva materiale se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e al momento la disponibilità di prodotto ai porti è limitata e viene esitata a 187 euro partenza.
Il grano, almeno per le qualità superiori, sembra rafforzarsi. Orzo al momento ancora stazionario, con prezzi attorno a 163€/ton. arrivo per settembre e 171 arrivo da settembre 2016 a giugno 2017. Le crusche invece cominciano a dare segni di ripresa.
I Foraggi disidratati stanno risentendo delle forti richieste che arrivano dall'estero.
Indicatori internazionali 7 settembre 2016
l'Indice dei noli è risalito a 745 punti, il petrolio oscilla attorno a 45,0$/barile e l'indice di cambio è attorno a 1,12454.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Di biodiversità si parla molto ma fortunatamente qualcuno ha deciso di fare e diventarne il custode. Non solo un'esperienza museale ma un'occasione di business, d'educazione e di socialità.
di Virgilio. Rivalta di Lesignano Bagni 4 settembre 2016 -
Il Rural Festival è tutto questo. Nel Parco del Borboj di Lesignano Bagni, la passione e il sogno di Mauro Ziveri, il fondatore della "Rosa dell'Angelo", si sono concretizzate e il "Rural Festival" è la celebrazione del successo dell'idea.
Giunta alla terza edizione, la manifestazione è cresciuta, di anno in anno in modo esponenziale, grazie alla sua formula che coniuga il "mercatino" dei prodotti, o meglio dei frutti delle aziende agricole che hanno deciso di sfidare le leggi economiche posizionandosi all'interno di una micro nicchia, all'osservazione dei cicli naturali.
A quanto pare è una ricetta azzeccata, almeno a osservare le migliaia (lo scorso anno ne furono contate 30.000 in due giorni) di persone che sono accorse, anche quest'anno, a Rivalta per gustare delle rarità, curiosare tra le razze e le cultivar autoctone, farsi una passeggiata sui trattori antichi, peraltro ancora in splendida forma e, per i più romantici, godersi una notte a osservare le stelle dalla veranda degli "Igloo" di legno, in grado di ospitare una coppia che voglia rigenerare le batterie isolandosi dalla modernità.
Il successo dell'edizione emiliana del Rural Festival ha ottenuto il richiamo della Toscana. Dal 17 al 18 settembre, infatti, nella splendida cornice delle Colline del Chianti, a Gaiole (Siena), gli allevatori e agricoltori custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole tosco-emiliane replicheranno l'iniziativa. Una mostra-mercato ma, come abbaiamo detto, soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi e ammirando l'immancabile esposizione di trattori tra gli anni 30 e 50.
(In allagato la Galleria Immagini della manifestazone di Rivalta il 4 settembre 2016)
Editoriale: Polvere di stelle e Raggi di luna."Lactalis il peggior pagatore in Italia. Cereali e dintorni, dalla Francia notizie non positive. Grandi vignaioli per ogni stagione. Agricoltura settore trainante ma... Pomodoro, il punto a metà campagna. Emilia Romagna: 11 milioni di euro per l'energia verde.
SOMMARIO Anno 15 - n° 35 04 settembre 2016 (allegato il formato scaricabile pdf)
1.1 editoriale Polvere di stelle e Raggi di luna
2.1 Lattiero Caseario Gran rimbalzo del latte e dei derivati.
3.1 mais e soia Mais & Soia: Record delle rese dei terreni negli USA
4.1 latte Informatore agrario: "Lactalis in Italia peggior pagatore non c'é" ma i loro prodotti made in Italy sono venduti al doppio rispetto agli altri
4.2 turismo digitale Turismo digitale: sei viaggiatori su dieci interagiscono coi social
5.1 prezzi Agosto. La dinamica congiunturale dei prezzi rilevati a Piacenza
6.1 cereali Cereali e dintorni. Si ritorna ai fondamentali.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Dalla Francia notizie non positive per il grano.
8.1 vendemmia 2016 Grandi vignaioli per ogni stagione.
10,1 agricoltura Agricoltura settore trainante dell'economia, ma gli agricoltori non guadagnano
10.2 cooperazione agricola Confcooperative, «Nuovo contratto nazionale sostiene reddito lavoratori»
11.1 pomodoro Pomodoro Nord Italia. Il punto a metà campagna.
12,1 energia verde Emilia Romagna: 11 milioni di euro per l'energia verde.
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners
Una tavola rotonda organizzata dalla Cia reggiana e conclusa dal presidente Dino Scanavino ha compiuto un'interessante analisi del rapporto con il mercato, con Benini, Frascari, Bezzi e Caselli.
Reggio Emilia 1 settembre 2016 - "L'agricoltura è percepita come settore trainante dell'economia nazionale, ma gli agricoltori non guadagnano". La contraddizione che segna il momento attuale dell'agricoltura è stato ben sintetizzato dal presidente nazionale Dino Scanavino nel concludere la tavola rotonda che ha avuto luogo nel corso dell'Assemblea annuale CIA di Reggio Emilia presso la Cantina Albinea Canali.
Entrando più nel dettaglio, il presidente ha ricordato che un settore che valorizza l'immagine dell'Italia, che rappresenta il 3% del Pil, che genera il 14% del Pil con il settore alimentare, lascia generalmente al produttore agricolo il 15/17% del valore finale del prodotto; una quota che serve in generale a coprire i costi e pagare il lavoro, ma che non lascia margini di reddito e neppure risorse per investire.
In altro modo, con una metafora socio-sanitaria, aveva definito l'attualità agricola il presidente provinciale CIA Antenore Cervi: "Il paziente sembra sano, ma un attento check-up segnala qualche sintomo che preoccupa". I dati che Cervi ha illustrato relativi all'agricoltura reggiana, segnalano del resto una sostanziale stagnazione: il valore della produzione nel 2015 è cresciuto di uno 0,4% rispetto al non esaltante 2014 e le previsioni della Camera di commercio per il 2016 ipotizzano -1,5%; frutto di andamenti che hanno visto il Parmigiano Reggiano ritrovare equilibrio dopo anni pesanti, nel contempo peṛ ha conosciuto difficoltà il settore del vino ed il comparto vegetale in generale, mentre la suinicoltura è risultata stagnante, anche se attualmente sta vedendo prezzi in decisa ripresa.
Come se ne esce, è quanto si è cercato di capire discutendo tra autorevoli relatori su "l'agricoltura reggiana a confronto con il mercato". Francesca Benini, direttore commerciale di Riunite & Civ, ha segnalato come per affrontare la crisi del lambrusco, occorre avvicinare il mondo dei giovani al nostro vino, soffermandosi su interessanti iniziative che l'azienda sta sperimentando, anche con innovazioni di prodotto e d'immagine. Temi ripresi dal presidente del Consorzio Vini Reggiani Davide Frascari, il quale ha giudicato efficace il lavoro del Consorzio per quanto riguarda la tutela del marchio, ma carente invece sul piano della promozione, sulla quale le cantine tendono ad agire in proprio.
Promozione è anche una parte importante della strategia del Consorzio del Parmigiano Reggiano: il presidente Alessandro Bezzi, nel ricordare le azioni decise di recente, ha segnalato che i prossimi investimenti saranno rivolti a diversi soggetti che operano nella filiera, mentre ha anticipato che si stanno mettendo a punto piani di lungo periodo. Osservati speciali – ha annunciato – saranno in futuro i grattugiati e porzionati.
L'assessore regionale Simona Caselli, partendo dal concetto condiviso "non c'è una crisi agricola, c'è una crisi nella ripartizione del valore prodotto", ha sintetizzato la sua ricetta per un'agricoltura in salute: lavorare bene in campo, essere più organizzati, valorizzare insieme marchi e marche, fare gioco di squadra, innovare anche utilizzando le tecnologie più moderne.
Non è mancato il richiamo al peso delle burocrazie, che Scanavino ha espresso con la formula: dobbiamo ridurre la complessità del sistema agricolo ed il peso delle infrastrutture, specie quelle inutili.
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