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La precisazione dell'Azienda Usl di Modena in merito alla condanna che ha interessato 73 infermieri -

Modena, 24 febbraio 2015 -

Sono ben 73 gli infermieri che sono stati condannati dal Tribunale di Modena per abuso di professione. I fatti risalgono ad accertamenti del 2011 e per fortuna non si riferiscono a un caso di malasanità, ma sono legati ad una pura questione formale: il mancato pagamento della quota annuale al Collegio degli infermieri.

"Tutti all'atto dell'assunzione avevano i requisiti per esercitare in modo legittimo la professione di infermiere." - specifica l'azienda Ausl di Modena. "La questione contestata, è ininfluente rispetto alla preparazione e capacità di svolgere l'attività di assistenza da parte delle persone interessate dal provvedimento." - continua la nota.

Ad intervenire sulla vicenda è direttamente la direzione dell'Azienda che intende in questo modo chiarire che non è mai stata in discussione la qualità dell'assistenza e la preparazione e competenza del personale che la eroga.

Si tratta, aggiunge l'Ausl, di un requisito, l'iscrizione all'IPASVI, la Federazione Nazionale Collegi Infermieri, che sembrerebbe essere venuto meno successivamente all'assunzione. Alla luce di quanto accaduto, i fatti risalgono al 2011, in collaborazione con gli infermieri e l'IPASVI, già in passato si sono poste in essere azioni volte ad eliminare queste incongruenze.

Pubblicato in Cronaca Modena

Borsa di studio per sostenere la lotta al tumore al seno, messa a disposizione dell'Azienda Usl di Piacenza assegnata al chirurgo senologo Evelina Begnini -

Piacenza, 12 febbraio 2015 -

Una borsa di studio per sostenere la lotta al tumore al seno. Armonia ha messo a disposizione dell'Azienda Usl di Piacenza 20mila euro, che sono state assegnate al chirurgo senologo Evelina Begnini. La professionista presta il suo servizio all'interno dell'equipe di Senologia, effettuando visite, sedute operatorie anche ricostruttive. "Il suo contributo – evidenzia il responsabile Giorgio Macellari – è prezioso, anche perché stiamo partecipando a uno studio sperimentale multicentrico europeo, denominato Sound, di cui è capofila l'Istituto europeo oncologico (Ieo) di Milano". La ricerca, che coinvolge una quindicina di centri italiani compreso il nostro, riguarda il linfonodo sentinella e mira a evitare le biopsie, nell'ottica di rendere meno invasiva possibile la chirurgia senologica.

L'ingresso della dottoressa Begnini nell'equipe segue quello di un'altra giovane specialista, Francesca Cattadori, che in passato aveva beneficiato di una borsa di studio finanziata da Armonia e che oggi è parte integrante della squadra di Macellari.
La finalità dell'iniziativa è quella di ridurre i tempi di attesa per intervento al seno; nella nostra provincia sono circa 300 ogni anno le donne cui vien diagnosticata una neoplasia alla mammella.

"Armonia prosegue nella sua opera di sensibilizzazione e di sostegno concreto – evidenzia la presidente dell'associazione Romina Cattivelli – alle esigenze delle piacentine".
I fondi destinati alla borsa di studio – che ha la durata di nove mesi - sono stati raccolti grazie a una serie di iniziative; l'ultima, in ordine di tempo, è stata quella natalizia, con i volontari impegnati a incartare i pacchetti acquistati in profumeria.

Piacentina originaria di Borgonovo, laureata e specializzata al'Università di Parma, la dottoressa Begnini è entusiasta dell'opportunità che le è stata offerta da Armonia. "Questo è un centro di alto livello, dove c'è molta attenzione da parte dell'equipe alla formazione delle nuove leve e questo è per me una condizione molto favorevole".
"Il tumore al seno – evidenzia il dottor Macellari – è in lieve aumento ma oggi siamo in grado di fronteggiarlo molto meglio rispetto al passato". Lo specialista raccomanda a tutte le donne di tenersi sotto controllo, sia con l'autopalpazione, sia attraverso visite periodiche. "Mi rivolgo anche alle giovani donne, sotto i 45 anni, che non sono ancora sollecitate dallo screening".

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Nella foto i chirurghi Begnini e Macellari in sala operatoria

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)

Mercoledì, 11 Febbraio 2015 11:49

Donati 100.000 euro all'Ospedale di Guastalla

Generosa donazione di 100.000 euro da parte dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla destinata all'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione al Servizio di Diagnostica per Immagini dell'Ospedale -

Reggio Emilia, 11 febbraio 2015 - 

Lunedì 9 Febbraio 2015 l'Ospedale Civile di Guastalla ha ricevuto una generosa donazione di 100.000 euro da parte dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla destinata all'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione al Servizio di Diagnostica per Immagini dell'Ospedale. La donazione è frutto del contributo della ditta Padana Tubi di Guastalla, dimostratasi ancora una volta particolarmente sensibile alla qualificazione dei servizi dell'ospedale.

Alla consegna della donazione erano presenti il Presidente e alcuni rappresentanti dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla, l'ing. Frigeri per la ditta Padana Tubi, il Direttore dell'Area Nord dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, dr. Antonio Di Mare, il Direttore Sanitario dell'Ospedale di Guastalla, dr. Andrea Gigliobianco, il Direttore del Distretto di Guastalla, dr.ssa Giuliana Boschini, il Direttore della Radiologia, dr. Vladimiro Ginocchi, il Coordinatore Tecnico del Servizio, Mirko Boschini, e il Direttore della Ginecologia-Ostetricia, dr. Alessandro Ventura.

L'apparecchiatura di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione, donata all'Ospedale nel 2004, ha consentito in questi anni l'esecuzione di indagini specialistiche sia per pazienti esterni che pazienti ricoverati, non solo negli Ospedali di Guastalla e Correggio, ma di tutta la provincia. Nell'ultimo anno sono stati effettuati complessivamente oltre 4.300 esami con un apparecchiatura in funzione dal lunedì mattina al sabato sera.

Una quota importante degli esami eseguiti riguarda pazienti oncologici in fase diagnostica pre e post operatoria, per controlli e follow-up e per la ricerca di recidive.
Importante l'attività svolta anche in ambito cardiologico, che ha reso l'Ospedale di Guastalla il centro di riferimento provinciale per gli esami di RMN cardiaca grazie al lavoro congiunto delle équipe radiologiche e cardiologiche dell'Ospedale.
Un'ulteriore ambito di utilizzo della RMN a Guastalla sono gli studi di "spettroscopia del protone" in ambito oncologico cerebrale svolti anche per pazienti provenienti da fuori Regione.

L'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare si è reso necessario per prevenire l'obsolescenza tecnologica del sistema e poter allineare il funzionamento dell'importante apparecchiatura ai migliori standard operativi attualmente disponibili in grado di migliorare sempre di più la qualità delle prestazioni offerte e poter garantire la possibilità di sviluppo di nuove applicazioni.

Questa generosa donazione va a contribuire all'importante operazione di aggiornamento della piattaforma tecnologica della RMN dell'Ospedale di Guastalla, realizzata nel settembre 2014, che ha avuto per l'Azienda Usl un costo complessivo di oltre 325.000 euro.

La Direzione dell'Azienda Usl di Reggio Emilia coglie l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante obiettivo.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

Martedì, 10 Febbraio 2015 15:58

AUSL Reggio Emilia: guasti ai centralini

Alcuni centralini dei Distretti e degli Ospedali funzionano in modo discontinuo e le attività di ripristino potrebbero richiedere alcuni giorni -

Reggio Emilia, 10 febbraio 2015

La Direzione dell'Azienda USL informa che, a causa di un problema tecnico e in seguito all'abbondante nevicata dei giorni scorsi, alcuni centralini dei Distretti e degli Ospedali funzionano in modo discontinuo e le attività di ripristino potrebbero richiedere alcuni giorni.
Normalmente operative le linee del 118 e del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica).
Ci scusiamo per i disagi, indipendenti dalla nostra volontà.

(Fonte: Ufficio Comunicazione AUSL RE)

Un raffinato endoscopio si aggiunge alle dotazioni della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva: sarà utilizzato sia nella pratica clinica quotidiana che nell'attività di diagnosi precoce dei tumori. Il gastroscopio infatti consente di individuare, proprio grazie alla sua alta risoluzione, anche piccole lesioni tumorali in fase iniziale -

Parma, 5 febbraio 2015 -

Un video gastroscopio di ultimissima generazione è stato donato all'Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva della Casa della Salute di San Secondo P.se con il contributo di A.RI.M., Associazione di volontariato per la Ricerca e prevenzione delle Malattie gastrointestinali.
La nuova strumentazione, del costo di 18.000 euro, è caratterizzata da una elevata qualità di trasmissione delle immagini (10.000 pixels), un ampio angolo di visuale (sino a 120 gradi) ed ottiche aventi lunghezza sino a 300 centimetri, il che si traduce in una maggiore capacità di svelare anomalie all'interno dell'apparato digerente superiore, garantendo una precisione quasi microscopica.

Il nuovo endoscopio, che si integra perfettamente con le tecnologie già in dotazione al reparto diretto dal prof. Paolo Orsi, sarà utilizzato sia nella pratica clinica quotidiana che nell'attività di diagnosi precoce dei tumori: il gastroscopio infatti consente di individuare, proprio grazie alla sua alta risoluzione, anche piccole lesioni tumorali in fase iniziale.
I professionisti dell'U.O. di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia eseguono oltre 5.000 esami all'anno, di cui 1000 alla Casa della Salute di San Secondo.

Ieri la cerimonia di ringraziamento alla presenza di Massimo Fabi, direttore generale dell'AUSL, Bruno Bocchi, direttore della Casa della Salute di San Secondo P.se, Paolo Orsi, direttore dell'U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, Paolo Maria Rodelli, referente dei medici di medicina generale della Casa della Salute, professionisti della Casa della Salute e dell'Ospedale di Vaio, Lamberto Cervi, presidente di A.RI.M., Rappresentanti di Amministrazioni comunali e del Volontariato locale.

(Fonte: Ausl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Dal 1 febbraio si è chiuso il periodo transitorio: per disposizione della Regione Emilia Romagna ora è il medico a inserire il codice della fascia di reddito nella ricetta al momento della compilazione. Successivamente non potranno essere apportate modifiche -

Piacenza, 2 febbraio 2015

Occhio alla ricetta, paga l'importo corretto. È l'invito che l'Azienda Usl di Piacenza rivolge ai cittadini attraverso alcuni manifesti che sono stati posizionati in tutti i servizi ospedalieri e sanitari del territorio e presso gli studi dei medici e dei pediatri di famiglia. Per disposizione della Regione Emilia Romagna, la fascia di reddito indicata nelle ricette determina la partecipazione alla spesa sanitaria (ovvero il ticket): dal 1 febbraio si chiude il periodo transitorio, durante il quale il cittadino poteva correggere a mano (o inserire, se mancante) il codice corrispondente alla propria fascia di reddito.
Come si ricorderà, le fasce di reddito previste dalle disposizioni regionali sono tre: la fascia 1 (corrispondente al codice RE1) da 0 a 36.152 euro; la fascia 2 (codice RE2) da 36.153 a 70mila euro; la fascia 3 (codice RE3) da 70.001 a 100.000 euro.

È il medico a inserire il codice RE nella ricetta al momento della compilazione. L'invito al cittadino è quindi quello di controllare immediatamente, al momento del ritiro della prescrizione, per verificare che quanto indicato sia corretto. Successivamente non potranno essere apportate modifiche. Al momento della prenotazione, gli operatori di sportello Ausl applicheranno il ticket previsto per la fascia di reddito indicata nella ricetta. In assenza di dichiarazioni, si paga l'importo massimo.
È inoltre opportuno portare con sé copia della propria autocerficazione quando si va dal medico, in modo che il professionista possa indicare sulla ricetta la fascia corretta.

Ricordiamo che la fascia di reddito visualizzata dal medico, e che quindi viene inserita sulla ricetta, è quella registrata negli archivi Ausl a fronte di una autocertificazione presentata dal cittadino dal 2011. Eventuali cambi di reddito possono quindi essere comunicati agli sportelli Ausl tramite una nuova autocertificazione e non al proprio medico.
Per qualsiasi ulteriore informazione o per chiarimenti, i cittadini possono rivolgersi agli Uffici relazione con il pubblico ww.ausl.pc.it

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)

Ospiti della popolare trasmissione di Rai 2 I fatti vostri, i due fratelli, Linda e Andrea, che nel dicembre scorso sono stati protagonisti di un caso di trapianto di rene da vivente al Policlinico di Modena. Linda, 56 anni, ha donato con successo il proprio rene ad Andrea, 43enne affetto da una grave insufficienza renale -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Continua a suscitare tanta attenzione la storia dei due fratelli di Bomporto, Linda e Andrea, che nel dicembre scorso sono stati protagonisti di un caso di trapianto di rene da vivente al Policlinico di Modena. Linda, 56 anni, ha donato con successo il proprio rene ad Andrea, 43enne affetto da una grave insufficienza renale. Linda e Andrea parteciperanno domani, venerdì 30 gennaio 2015 alla trasmissione di Rai 2 I fatti vostri, condotta da Giancarlo Magalli. Assieme a loro sarà presente la dottoressa Elisabetta Rubbiani, medico della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Policlinico, diretta dal prof. Gianni Cappelli, che gestisce le liste di attesa e gli aspetti clinici del trapianto di rene, in stretta collaborazione con gli urologi e i chirurghi vascolari.

Nel corso del 2014 al Policlinico, sono stati eseguiti 27 trapianti di rene, di cui 5 da donatore da vivente e 1 combinato rene-fegato. Il totale della attività dalla apertura del Centro nel 1998 è di 518 trapianti di cui 52 da donatore vivente, una metodica possibile dal 2003 e 29 combinati, cominciati nel 2004. "I vantaggi del trapianto da vivente – spiega il prof. Gianni Cappelli si riferiscono sia a un minor tempo di attesa che permette di programmare il trapianto prima dell'inizio del trattamento dialitico sostitutivo sia dal punto di vista della sopravvivenza del rene e del ricevente che sono nettamente migliori rispetto a quelle derivate dal trapianto da cadavere. È una metodica da incoraggiare sicura sia per il donatore sia per il ricevente. Il potenziale donatore viene selezionato dopo un'attenta valutazione delle sue condizioni psico-fisiche. Tra i più frequenti motivi di esclusione ci sono l'ipertensione, una funzionalità renale non ottimale e nefropatie ereditarie. Alla fine della procedura di selezione è comunque il Presidente del Tribunale ad autorizzare il trapianto, dopo aver sentito gli interessati. Il donatore, infine, non viene abbandonato a sé stesso ma viene seguito per tutta la vita con visite di controllo periodiche."

La bella storia di Linda e Andrea è l'occasione per ricordare l'importanza della donazione degli organi nel suo complesso. I cittadini modenesi possono esprimere il proprio assenso o diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità, attraverso il progetto "Una scelta in Comune". Possono esprimere l'assenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità i cittadini maggiorenni iscritti nel registro della popolazione residente di Modena. Le persone saranno informate della possibilità attraverso materiale divulgativo, presente agli sportelli di via Santi 40, oltre che dall'operatore d'anagrafe.

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

Un dispositivo utile in caso di emergenza, donato dall'imprenditore Maurizio Raviscioni, dell'azienda RM elettro service di Piacenza -

Piacenza, 28 gennaio 2015 -

Una donazione per il Pronto soccorso pediatrico dell'ospedale. Un'azienda piacentina ha regalato al reparto un dispositivo utile in caso di emergenza. Si tratta di un sofisticato trapano intraosseo, dotato di kit completo con aghi speciali per l'età infantile, che consente ai sanitari di intervenire con efficacia nel caso in cui occorra un accesso venoso nel tessuto osseo.

"Lo strumento – evidenzia Andrea Cella, responsabile del Pronto soccorso pediatrico – è prezioso nel caso in cui altre manovre si siano dimostrate inutili". Le circostanze di utilizzo, per fortuna, non saranno numericamente tante (meno di una decina all'anno) ma purtroppo drammatiche. "Potenzialmente il trapano potrà essere utile in casi di politraumi, stati di shock o gravi situazioni di disidratazione, con problemi connessi di accesso venoso". Il fatto che si tratti di piccoli pazienti, ovviamente, può complicare le manovre di soccorso.
Per utilizzare lo strumento, il personale del Pronto soccorso pediatrico effettuerà un corso di formazione.
La donazione si deve alla sensibilità dell'imprenditore Maurizio Raviscioni, dell'azienda RM elettro service di Piacenza, che ha deciso di convertire quanto di solito impiegato per cesti e regali natalizi a questa "buona causa" ospedaliera.
Un gesto di generosità che si affianca a tante altre donazioni che privati, aziende e club di servizio hanno riservato alla Pediatria e ad altri reparti del Guglielmo da Saliceto di Piacenza.

Il Pronto soccorso pediatrico è un servizio importante e prezioso per la cittadinanza. Inaugurato nel 1999 gestisce in modo autonomo l'assistenza in urgenza – emergenza ai pazienti in età pediatrica che accedono all'ospedale piacentino. Nell'ultimo anno si sono contati circa 13000 accessi diretti. Il servizio è dotato di 6 letti di Osservazione breve intensiva (Obi), che consentono ai sanitari di monitorare i piccoli pazienti per qualche ora dopo la presa in carico. Dalla sua istituzione a oggi il Pronto soccorso pediatrico (uno dei primi a essere istituito in Emilia Romagna) ha visitato e curato circa 170 mila bambini.
Nella foto allegata, il signor Raviscioni con l'equipe del Pronto soccorso pediatrico, di cui è referente Andrea Cella. Nell'immagine ci sono anche il primario di Pediatria e Neonatologia Giacomo Biasucci e la coordinatrice infermieristica Barbara Cavalli.

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)

Il tè del giovedì: primo appuntamento dell'anno il 29 gennaio alla Casa della Salute di San Secondo, con l'incontro di educazione sanitaria organizzato dall'Azienda USL -

Parma, 24 gennaio 2015 -

Il beneficio dell'attività motoria quotidiana sulla salute è il tema al centro del primo appuntamento del 2015 con "Il tè del giovedì", l'incontro di educazione sanitaria organizzato dall'Azienda USL di Parma, il prossimo 29 gennaio alla Casa della Salute di San Secondo.

Con inizio alle ore 17, intervengono i fisioterapisti Marcella Incerti e Carlo Moschini.

L'ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.

Come d'abitudine, sarà offerto il tè.

Per informazioni: tel. 0521.371790, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Interrogazione alla Giunta da parte di Fabio Rainieri (Lega Nord) sull' attivazione del Fascicolo sanitario elettronico: "L'Ausl di Parma ha messo a disposizione sul territorio solo cinque sportelli" -  

Parma, 21 gennaio 2015 -

Nonostante "la validità del servizio fornito con il Fascicolo sanitario elettronico e gli investimenti fatti per promuovere lo stesso", a oggi "per l'attivazione iniziale del servizio l'Ausl di Parma ha messo a disposizione sul territorio solo cinque sportelli, con disponibilità giornaliere e orarie molto limitate".

A sollevare il caso è Fabio Rainieri (Lega Nord), in una interrogazione alla Giunta in cui chiede "per quali motivi l'Ausl di Parma fornisce un servizio di attivazione iniziale del Fse così ridotto", dal momento che "tre dei cinque sportelli sono ubicati presso Case della Salute". Sembra quindi "plausibile che si possano aprire nuovi accessi per questo servizio presso almeno alcuni dei tanti presidi dello stesso genere che sono attivi nella città di Parma e in altri Comuni della provincia". Il consigliere, inoltre, sottolinea come "per attivare il Fse è necessario recarsi di persona agli sportelli delle Ausl, le quali rilasciano le credenziali nel rispetto della privacy". Rainieri, quindi, domanda se è "in programma di consentire il rilascio delle credenziali per l'attivazione più semplicemente ed evitando burocrazia attraverso l'accesso ad internet e in caso negativo per quali motivi non sarebbe possibile".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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