Cinzia Rubertelli commenta l'intervento del sindaco Luca Vecchi durante la manifestazione contro il terrorismo -
Reggio Emilia, 12 gennaio 2015
«Bella, giusta e partecipata la manifestazione reggiana contro il terrorismo, a cui come Grande Reggio abbiamo aderito con convinzione.
Ma non possiamo non dichiararci delusi per l'intervento del sindaco Vecchi, il suo slogan "Liberté, fraternitè, egalitè" è suonato, vuoto, banale, perché non ha parlato del tema chiave, cioè che l'Islam non ha mai fatto i conti con l'Illuminismo, né con la Rivoluzione francese, insomma col significato profondo di quelle tre parole e con il loro principale derivato, la separazione tra Stato e Chiesa: avremmo preferito il silenzio.
Anche nei paesi islamici moderati, il Corano diviene legge dello Stato, attraverso la sharia si fa Costituzione, nei paesi più radicali perseguita le minoranze, chiude in casa i diritti delle donne, lapida le adultere, frusta i dissidenti. Insomma riporta l'orologio della storia a molto prima che venissero pronunciate quelle parole.
Per questo l'integrazione, pur necessaria, è difficile, e la sinistra nasconde la testa dietro le parole, mentre manda gli extracomunitari a condizionare le primarie, come in Liguria. Per noi l'integrazione è accoglienza nel rispetto delle regole e delle tradizioni del Paese ospitante e non si ferma alle primarie del PD».
(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)