Venerdì, 24 Novembre 2023 04:01

Il cocomero non è solo un frutto… In evidenza

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...I pro-palestinesi usano l’emoji dell’anguria per evitare che i propri post vengano cancellati

Di Flavia De Michetti Roma, 23 novembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Nelle ultime settimane, i manifestanti che appoggiano la causa palestinese hanno portato angurie per le strade, distribuendo pezzi di frutta ai dimostranti o dipingendo immagini di angurie sui loro volti.

Dunque, questo frutto è diventato un simbolo importante per i manifestanti pro-palestinesi, tanto che sui social media le emoji dell'anguria compaiono nei nomi utente e sotto i post sul conflitto a Gaza.

Perché si sta realizzando questo fenomeno?

L’anguria, oltre a essere diffusamente coltivata in Palestina, è stata utilizzata per decenni nell'iconografia del Paese e spesso è usata come simbolo della bandiera palestinese, poiché, quando viene tagliato, mostra i colori della bandiera, ovvero rosso, bianco, nero e verde.

Si tratta, dunque, di uno stratagemma per aggirare i divieti e i limiti imposti all’esposizione della bandiera palestinese.

Dina Matar, professoressa di Comunicazione Politica e Media Arabi presso il Centre for Global Media and Communication della SOAS - School of Oriental and African Studies di Londra, ha spiegato ai giornalisti che “In un certo senso, il cocomero è stato rivendicato dai palestinesi come palestinese. È una reiterazione, un modo per dire che hanno dei frutti nella terra”.

“L'anguria è vista come un simbolo di resistenza e persistenza - ha aggiunto la docente - Durante le proteste contro l'occupazione israeliana, i palestinesi in Cisgiordania hanno portato il frutto come simbolo di ciò che significa essere palestinesi".

Oggi, la bandiera palestinese è di fatto vietata, può essere confiscata e il suo sventolio può essere sanzionato dalle ordinanze israeliane sulla sicurezza pubblica.

A gennaio, infatti, il ministro della Sicurezza nazionale di Israele ha ordinato alla Polizia di rimuovere la bandiera dagli spazi pubblici.

Qualche mese dopo, un gruppo di attivisti ha iniziato ad attaccare manifesti di angurie sui taxi per protestare contro l'arresto di persone che sventolano bandiere palestinesi in pubblico.

I manifesti con le angurie recitano: “Questa non è una bandiera palestinese”.

L'emoji dell'anguria ha anche uno scopo particolare per gli utenti dei social media.

I sostenitori della causa palestinese, infatti, ricorrono a parole in codice, simboli e ortografie speciali, sostenendo che sono necessari per evitare che i loro post vengano cancellati dalle aziende tecnologiche.

In seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, i gruppi per i diritti umani hanno dichiarato che in Israele c'è stato un giro di vite sulla libertà di espressione, in particolare nei confronti del 20% della popolazione israeliana di origine palestinese.

Ad esempio, Yarmok Zoabi, proprietario di un ristorante di hummus a Nazareth, è stato trattenuto in carcere una notte a causa di una foto di stato su WhatsApp che mostrava un pugno con una bandiera palestinese, ma è stato rilasciato senza accuse.

I creatori pro-palestinesi, dunque, usano ortografie segrete e parole in codice per eludere gli algoritmi dei social media.

Anche in Europa la bandiera palestinese è stata oggetto di accesi dibattiti.

A Berlino, ad esempio, le scuole hanno vietato le mappe di Israele con i colori della bandiera palestinese e nel Regno Unito, il mese scorso, il ministro degli Interni ha suggerito che esporre la bandiera durante le manifestazioni potrebbe essere un reato penale, anche se la Polizia metropolitana di Londra ha chiarito che “Sventolare la bandiera palestinese non costituisce, da sola, un reato penale”.

La docente Dina Matar, ha infatti sostenuto che “La bandiera è in definitiva un simbolo dell'identità palestinese. Alzare la bandiera per qualsiasi nazione è simbolico. Significa che i membri di questa nazione sentono di appartenere a una particolare nazione. Ecco perché la bandiera palestinese è così importante, perché i palestinesi non hanno uno Stato, ma hanno una nazione. La bandiera è un simbolo importante per affermare che i palestinesi esistono".

(immagine presa tramite screenshot, da firstpost.com.)