La nota stampa a firma congiunta Matteo Setti (Grande Reggio) e Giacomo Giovannini (Progetto Reggio) sulle vicende post-primarie Pd che stanno investendo l'attività dell'istituzione comunale -
Reggio Emilia, 17 marzo 2014 -
Se quello che accade oggi in seno al Pd reggiano riguardasse solo il partito, potremmo liquidare tutto con un sorriso. Ma il problema è che ci sono di mezzo un assessore defenestrato, un assessore di coalizione, un sindaco vicario e un consigliere candidato a sindaco, e nessuno di loro sembra preoccupato di rispettare la distinzione tra partito e amministrazione.
Una distinzione di piani che dovrebbe essere netta e valida anche in altri contesti e che il Pd, nelle sue numerose versioni, ha sempre fatto fatica a fare in un sistema di porte girevoli per cui le stesse persone sono passate dalla cooperazione al sindacato, dal sindacato alle istituzioni, dalle istituzioni alle municipalizzate e viceversa.
Queste diatribe intestine dovrebbero essere relegate e regolate tra le mura della sede del Partito Democratico, interessando quella che per l'appunto è solo una parte politica. Invece si stanno riversando nell'istituzione comunale influenzandone l'attività e minandone la credibilità.
Dopo cinque anni di immobilismo, ci auguriamo che non siano le vicende del post-primarie a dettare l'agenda degli ultimi mesi di legislatura perché la città ha ben altri problemi e ben poco tempo da perdere.
Matteo Setti (Grande Reggio)
Giacomo Giovannini (Progetto Reggio)
(Fonte:ufficio stampa Grande Reggio)