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Becciu: Il memoriale “imboccato” dall’esterno In evidenza

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Una storia infinita, quanto incredibile, un giallo che ad ogni udienza diventa sempre più opaco per qualcuno e chiaro per altri.

Di Andrea Caldart Cagliari, 3 dicembre 2022 (Quotidianoweb.it) - Nella nebbia che avvolge il cupolone sta iniziando a filtrare una luce che potrebbe far ribaltare tutta la storia fin qui narrata e a cui “Francesco” ha creduto fin dall’inizio.

Spunta il nome di Francesca Immacolata Chaouqui, ex componente della COSEA la Commissione per la riforma economica delle Santa Sede che finì i suoi lavori nel 2014, ben nota negli ambienti vaticani.

La Chaouqui infatti, nel 2016 era stata condannata a 10 mesi con pena sospesa per 5 anni in merito ai reati connessi con il trafugamento e la diffusione di documenti.

Mons. Perlasca, il teste chiave di questo processo, nell’udienza del 30 novembre, ha tirato in ballo proprio lei, la Chaouqui, raccontando di uno scambio di messaggi “forti” da parte della medesima, dove tra i vari ne echeggia uno nel quale avrebbe sostenuto: “Non bloccarmi o finisci sui giornali’. L’omertà ti ha portato a fare la figura del ladro dei poveri. Hai raggiunto uno squallore mondiale”.

Perlasca, ex capoufficio amministrativo della Segreteria di Stato Vaticana ai tempi dell’acquisto del famoso palazzo di Londra, quando sostituto era monsignor Angelo Becciu, è il prelato che ha preparato il “memoriale” che ha dato avvio a tutto questo rosso porpora sbiadito.

Dopo 41 udienze si andrà avanti ancora perché la ricerca della verità dei fatti, deve portare a fare luce abbagliante e piena nei confronti del Cardinal Becciu e di quelle che lui, fin dall’inizio, definì: “oscure macchinazioni”.

E dall’udienza di due giorni fa emergerebbe che Francesca Chaouqui sarebbe stata la “suggeritrice” del “memoriale Perlasca” con un tramite, un’altra donna: Genoveffa Putignani Ciferri.

Sarà interessante vedere la Chaouqui e la Ciferri in un confronto all’americana, come deciso dal Tribunale del Vaticano, a seguito del deposito delle chat, nei giorni scorsi, dal Promotore di Giustizia, Diddi.

Saranno le testimoni della prima udienza dell’anno prossimo perché, sembrerebbe che, potrebbero aver influenzato la ricostruzione e la conseguente deposizione di Mons. Perlasca, il grande accusatore del Cardinal Becciu.

Un brutto capitolo nella storia della Santa Sede, che ha il sapore di una tipica faida interna da regolamento di conti, conti sui quali qualcuno, probabilmente, ha preso un serio abbaglio.

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