Di Andrea Caldart Cagliari, 26 agosto 2022 (Quotidianoweb.it) - Non si è candidato per questa tornata elettorale, da lui più volte definita una “farsa” ed anche, come lui stesso dice: “Nella competizione elettorale noi non ci saremo: come Comitato di Liberazione Nazionale non ci siamo costituiti per competere con i nostri fratelli, ma per unire il popolo, e scacciare il tiranno”.
Siamo in una fase del tempo in cui la società sembra multiculturale, ma in realtà cerca di imporre una cultura unica, dove non esiste un’identità, ma qualcuno la vorerebbe imporre, attraverso la narrazione di una verità del pensiero unico.
Colpisce la sua grande anima e così gli abbiamo rivolto alcune domande sull’attualità del nostro Paese.
Prof. Mattei, in questi ultimi due anni ci stiamo accorgendo che non abbiamo seguito uno dei tanti consigli di Calamandrei: “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”, cosa possiamo fare per tornare a “respirare liberi”?
Dobbiamo smettere di essere consumatori passivi rassegnati e tramutarci in cittadini attivi, partigiani della libertà. Dobbiamo smettere di delegare a un ceto politico corrotto e parassitario. Dobbiamo farci parte attiva per costruire istituzioni nuove.
Lei è Presidente del CLN Comitato di Liberazione Nazionale il quale ha un “potente” Art. 1: “Promuovere senza scopo di lucro, iniziative volte: alla difesa della democrazia e del pluralismo dei valori, nonché delle prerogative parlamentari stravolte dalla concentrazione di fatto di poteri extra ordinem,…Tutela dello stato di diritto…, quale soluzione proponete contro il dilagare neoliberista?
IL CLN è un organismo istituzionale di resistenza. Noi riteniamo illegittime le attuali istituzioni proprio perché corrotte dal neoliberismo e proponiamo la cacciata a furor di popolo degli impostori che le occupano spacciando per democrazia una dittatura. Il neoliberismo si supera tornando a mettere la persona e non il denaro al centro della politica e promuovendo i beni comuni al posto dell’accumulo capitalistico.
Assistiamo ogni giorno ad un depredamento dei “Beni Comuni” secondo una logica di privatizzazione che sembra prendere le sembianze più di un “tradimento costituzionale”, pensiamo ad esempio al DDL Concorrenza, ma il Popolo come può intervenire per fermare questa svendita del nostro Paese?
Siamo intervenuti col referendum nel 2011 e abbiamo vinto. Ma ora la partita è più complessa. Dobbiamo alzare il livello dello scontro e liberare il paese dall’estremismo finanziario atlantista che lo occupa. I cittadini possono molto ma dobbiamo rafforzare un’azione collettiva. Diventare azionisti di Generazioni Future www.generazionifuture.org è una prima azione concreta. Farsi coinvolgere nel CLN promuovendo direttamente piccole aggregazioni sul proprio territorio è un altro passo concreto. Anche qui serve documentarsi www.clnoggi.it . Sul DL concorrenza la lotta continua!
Il 25 settembre ci sarà la tornata elettorale, possiamo pensare che il sistema non tanto della modalità del voto, quanto quello dello schema delle “liste” con nomi scelti dai partiti o movimenti, così com’è, non sia una legittimazione della democrazia del voto stesso perché gli italiani devono mettere una X su di una lista già “pre-compilata”?
Ill CLN considera queste elezioni truccate ed illegittime. Rispettiamo chi vota e chi decide di non farlo. Noi stiamo lavorando per non sprecare l’occasione e consentire a tutti di esprimersi su tre referendum propositivi autogestiti, sulla guerra NATO, sulla gestione pandemica a trazione OMS e sulla sovranità monetaria. Si potrà votare sia ai seggi delle elezioni truffa che andando di persona a una delle cabine autogestite del CLN. È una prima prova di mobilitazione nazionale dopo i 20 caucus (Riunione o raggruppamento di detentori di un potere per scegliere le rappresentanze - ndr) regionali che abbiamo già svolto. Cerchiamo di costruire già con le nostre pratiche politiche il mondo che vogliamo. Di nuovo importante che la popolazione si faccia coinvolgere comprendendo bene che cosa è e che cosa propone il CLN.
Sempre in tema di elezioni, secondo Lei, non sarebbe più corretto e giuridicamente valido creare, ad esempio, un sistema a sorteggio come si usa per le giurie popolari nei tribunali in modo che i cittadini possano scegliere le eccellenze e non chi viene calato dall’alto da quelli che, sembrano diventate più un’élite aristocratica, che organizzazioni politiche? Oppure per Lei, quale modalità proporrebbe per ridare al Popolo la democraticità del voto?
Il sorteggio è una istituzione importante, ma credo che la rappresentanza vada salvaguardata senza buttare il bambino con l’acqua sporca. Dovrebbero esserci caucus obbligatori per legge per ogni lista per garantire a tutti la possibilità di candidarsi, preferenze e operazioni di recall a metà mandato per quei parlamentari che non mantengono il rapporto con i loro caucus e che il popolo deve poter sostituire.
È sempre più evidente che nel mainstream non c’è spazio per i movimenti del “dissenso” citando il titolo del suo libro: “Il diritto di essere contro”, in sostanza non c’è un contradditorio pubblico anche adesso in piena campagna elettorale, secondo Lei c’è una “ricetta” che potrà risvegliare una buona parte del Popolo, da questo “imbambolamento” creato da norme liberticide del controllo della dignità personale?
Non c’è una ricetta. C’è un impegno concreto di tutti noi. Gridiamo al mondo che in Italia c’è una dittatura corrotta e omicida. Costruiamo nuove istituzioni ed emancipiamoci con la forza della trasparenza e il ripudio della loro violenza. Noi stiamo cercando di dare il buon esempio!