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Cereali in pausa. Scende ancora il latte spot. 3 milioni dall'UE per la promozione di parmigiano, Gorgonzola e Asiago. Alleanza Cooperative, intervengono Martina e Calenda. Sono cambiate le proiezioni del Mais dopo i dati diffusi di USDA. La Guerra è Guerra.
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SOMMARIO Anno 14 - n° 47 22 novembre 2015
1.1 editoriale La guerra è guerra.
3.1 cereali Cereali, poche le novità sui mercati id base
4.1 Lattiero caseario Il Latte spot torna a scendere
5.1 Latte e leadership Martina. Sul latte la cooperazione può assumere la leadership
5.2 promozione estera Calenda, eventi internazionali di promozione totale sono sperpero di denaro pubblico
6.1 vino e export cina Vinitaly 2016: Vinitaly e la Cina, un presidio lungo vent'anni. Nuove iniziative per la 50^ edizione
6.2 latte Oceania: scendono i prezzi delle commodity lattiero-casearie
7.1 export formaggi Parmigiano, Asiago e Gorgonzola. Dall'UE 3 milioni per la promozione
7.2 latte oceania UE: export in continuo aumento ma a prezzi bassi
8.1 agromercati Ismea, Overview sui mercati.
9.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali novembre 2015
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 47 nov15 COP

Corso per Aspiranti assaggiatori in partenza domani, Mercoledì 4 novembre a Reggio Emilia. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino. L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato. -

Reggio Emilia, 3 novembre 2015 -

L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato.

E' un'organizzazione presente in tutte le province d'Italia ed avvicina appassionati del vino attraverso corsi, degustazioni guidate, manifestazioni enologiche, concorsi; anche a Reggio Emilia è attiva con degustazioni mensili ed un corso per Aspiranti assaggiatori in partenza domani, Mercoledì 4 novembre

Il Corso è di 1° livello per "Assaggiatore di Vino", articolato in 18 lezioni teoricopratiche durante le quali saranno assaggiati oltre 60 vini. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563). Sede del corso AscomConfcommercio a Reggio Emilia.

Domani sera in centro storico due originali percorsi tra locali e degustazioni. La prima edizione ufficiale della manifestazione coinvolge 14 locali e vede come protagonista assoluto il Lambrusco. Biglietti acquistabili in prevendita a prezzo scontato sino a domani mattina. -

Modena, 29 ottobre 2015 -

Fino a domani mattina sono in vendita i biglietti per la LAMBRUSCOLONGA EDIZIONE AUTUNNALE che si terrà venerdì sera dalle 19 alle 23 tra 14 locali del centro storico di Modena.
In collaborazione con MODENAMOREMIO E SKIPASS, col patrocinio del Comune di Modena, la LAMBRUSCHERIA di Calle di Luca 16 organizza questo grande evento con 500 biglietti disponibili a 18€ l'uno in prevendita online su www.modenamoremio.it  o presso la Lambruscheria stessa.
Già tantissimi biglietti acquistati, non solo da modenesi ma anche dai tanti appassionati provenienti da Reggio e Bologna, che evidenziano l'interesse che la manifestazione (e il lambrusco) hanno su un vasto pubblico.
Peculiarità di questa edizione, oltre la partecipazione di Skipass, anche l'elevato numero di locali partecipanti con stuzzichini originalissimi e l'altissima qualità dei Lambruschi scelti, tra cui biologici e senza solfiti.
Tutte le informazioni sulla pagina FB della Lambruscheria-Modena o sul sito di ModenAmoreMio.

Alessio Bardelli e Francesco Donini organizzatori rid

                      Gli organizzatori di "Lambruscolonga" Alessio Bardelli e Francesco Donini

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

 

Un weekend all’insegna del buon bere: il 13 e 14 novembre torna “BaroloBrunello” al Castello di Barolo, la rassegna enologica per scoprire tutto il gusto di Piemonte e Toscana

Di CM – Sabato 31 Ottobre 2015 -

Rossi, corposi, dal profumo intenso e dal sapore avvolgente, sono i vini portabandiera di Piemonte e Toscana protagonisti di un weekend all’insegna dell’enologia d’autore: il 13 e 14 novembre, nella suggestiva cornice del Castello di Barolo, arriva la 2° edizione "BaroloBrunello", la rassegna per i veri appassionati del buon bere nella quale poter gustare i due vitigni divenuti un simbolo d’eccellenza di regioni note per la loro produzione vitivinicola.

Due giorni per scoprire i segreti dei produttori, dialogare con loro e conoscere le varie tecniche di coltivazione e vinificazione che hanno scritto una parte della storia enogastronomica italiana.
Ben 30  le aziende dei grandi rossi  presenti sugli altrettanti tavoli di assaggio, insieme al particolarissimo contributo curato da un sommelier d’eccezione come Luca Gardini, in un percorso tra Casanova di Neri per il Brunello di Montalcino ed Elvio Cogno per il Barolo.

Queste alcune delle realtà che parteciperanno all’evento: Principiano, G. Alessandria, Ceretto, Boroli, Cavallotto Chiarlo, Giuseppe Rinaldi, Comm. G.B. Burlotto, Marengo, Massolino, Rivetto, Scarzello, Vajra, Roberto Voerzio, Vietti. E Altesino, , Le Potazzine, Capanna, Caprili, Baricci, Canalicchio di Sopra, Casanova di Neri, Pederi Salicutti, Mastrojanni, Col D'Orcia-Il Marroneto, Il Poggione,  Uccelliera, La Mannella, Lisini, Poggio di Sotto, Talenti.

Un evento esclusivo che prevede un numero di ingressi limitato: solo 400 i posti disponibili. Chi fosse interessato può acquistare i biglietti online sul sito  www.barolobrunello.it

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Venerdì 30 ottobre, in centro storico, si svolge un'originale maratona del gusto con due percorsi che si snodano tra locali e degustazioni. La prima edizione ufficiale della manifestazione coinvolge 14 locali del centro e vede come protagonista assoluto il Lambrusco. Biglietti acquistabili in prevendita a prezzo scontato sino al 30 ottobre. -

Modena, 24 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi -

Che cosa non si farebbe per un bicchiere di Lambrusco, soprattutto se è di quello buono? Probabilmente si inforcherebbe la bicicletta, oppure i roller o lo skateboard, oppure, si comincerebbe a correre. Di sicuro, non ci si può perdere la Lambruscolonga, l'originale tour enogastronomico che, venerdì 30 ottobre, dalle 19, animerà il centro storico di Modena.
Dopo il successo dell'edizione pilota, lo scorso giugno, si replica con la prima edizione ufficiale della manifestazione, che coinvolge 14 locali del centro, ma che vede come protagonista assoluto il Lambrusco, vino simbolo della città e del territorio.

Sono previsti due percorsi, entrambi da percorrere "con qualsiasi mezzo", ovviamente senza motore. Il Percorso Blu, si snoda attraverso la Caffetteria dei Musei, l'Osteria Al Re Gras dello chef Marchini, il Cantuccio, la Pasticceria Remondini, la Trattoria Il Giardinetto, Saporiamo e il Caffè Concerto.

Il Percorso Giallo, invece, prevede soste alla Taverna dei Servi, all'Infame, ai Picari, a Lo Stallo del Pomodoro, Ai Sorrisi, alla Dispensa Pallet Store e a La Lambruscheria, il wine shop e locale di street food che ha ideato e organizzato l'evento. Proprio qui si potranno ritirare i ticket, comprensivi di bicchieri e porta bicchieri, grazie ai quali iniziare le degustazioni.

I biglietti si possono acquistare in prevendita dal 23 al 30 ottobre al prezzo scontato di 18 euro, o direttamente il giorno della manifestazione a 22 euro. Sono incluse 7 degustazioni di vini e stuzzichini abbinati al percorso prescelto, un buono sconto dal valore di 10 euro sull'acquisto di vino delle Cantine Lombardini, un porta bicchieri omaggio offerto dalle Cantine Gavioli e la partecipazione a concorso fotografico "Conosci Modena".
Si può partecipare anche alla sfida fotografica sui social network "Un selfie col Lambrusco". I partecipanti potranno pubblicare i propri scatti sulla pagina Facebook de La Lambruscheria e ConosciModena. La più cliccata vincerà un voucher per una notte e una colazione in chalet a Sestola offerto da ConosciModena.
Infine, per tutta la durata della manifestazione, a tutti coloro che passeranno dalla Lambruscheria verrà offerto uno shot di Lambrusco degustazione in omaggio.

INFO: www.modenamoremio.it 
I ticket per la Lambruscolonga si possono acquistare a 18 euro dal 23 al 30 ottobre presso

  • La Lambruscheria, via Calle di Luca 16 
  • Modenamoremio, via Scudari 12
  • Alessio2 frutta&vini, via Giardini 240
  • On line su www.modenamoremio.it 
Pubblicato in Cronaca Modena

La cooperativa ha ottenuto i "Tre Bicchieri dell'Emilia-Romagna" nella guida Vini d'Italia 2016 del Gambero Rosso. Premiato il Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann. -

Modena, 16 ottobre 2015 -

La Cantina di Carpi e Sorbara continua a riscuotere consensi di critica e pubblico. Anche quest'anno la cooperativa ha ottenuto i "Tre Bicchieri dell'Emilia-Romagna" nella guida Vini d'Italia 2016 del Gambero Rosso. Il riconoscimento è andato al Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann FB '14. Il vino, che aveva avuto i "Tre Bicchieri" anche l'anno scorso, rappresenta un omaggio a Gino Friedmann, discendente di una famiglia israelita considerato un pioniere della vitivinicoltura cooperativa. Nel 1913 Friedmann fondò la Cantina sociale di Nonantola, rimasta attiva fino al 1998, anno in cui i soci sono confluiti nella Cantina di Sorbara. Durante la seconda guerra mondiale, in qualità di presidente della comunità israelita modenese, Friedmann organizzò un centro clandestino di ricovero e assistenza presso la dimora di famiglia a Nonantola, dove furono accolti e salvati numerosi giovani ebrei fuggiti dall'est europeo occupato dalle truppe tedesche.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

L'Onav organizza incontri e degustazioni a tema, nel Reggiano, per insegnare ad 'interpretare' e a conoscere uno dei più grandi patrimoni nazionali. -

Reggio Emilia, 17, ottobre 2015 –

Il vino ci appartiene. E' una parte delle nostre tradizioni. Va conosciuto e degustato.
Una consapevolezza che viene sostenuta anche dalle associazioni come l'ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) che sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato.
Domani, domenica 18 ottobre, in occasione della Fiera di San Luca, in collaborazione con il Comune di Correggio, propone una degustazione con una selezione di vini d'Italia strutturata a banchi di assaggio aperti dalle ore 15:00 alle 19:00. L'evento avrà luogo nel cortile del Municipio di Correggio in Corso Mazzini.

Sarà un evento conviviale, aperto a tutti. Una buona occasione per scambiare impressioni e commenti sui vini in degustazione con gli Assaggiatori di ONAV, nonchè per apprendere le nozioni base per approcciarsi ad un buon calice di vino. Perchè bisogna uscire dall'errata demonizzazione attribuita al vino: il vino è un importante elemento delle storia nazionale.

"Questo è il primo evento che organizziamo sulla piazza di Correggio - spiega Silvio Oliva, delegato provinciale di ONAV e l'abbiamo pensato come un evento informale perchè il vino è piacere e racconta aneddoti di un vitigno, di un territorio, del lavoro dell'uomo che lo produce. Un vino può piacere o no, è comunque positivo parlarne con chi vuole esprimere più aggettivi di un semplice 'mi piace' . La nostra organizzazione è presente in tutte le province d'Italia ed avvicina appassionati del vino attraverso corsi, degustazioni guidate, manifestazioni enologiche, concorsi; anche a Reggio Emilia siamo attivi con degustazioni mensili ed un corso per Aspiranti assaggiatori in partenza il 4 novembre a Reggio Emilia ( www.onav.it )."

I prossimi eventi di ONAV Reggio Emilia 

Giovedì 22 ottobre: cena con degustazione di vini da antichi vitigni locali
Mercoledì 4 novembre: avvio del Corso di 1° livello per "Assaggiatore di Vino". Il corso è articolato in 18 lezioni teoricopratiche
durante le quali saranno assaggiati oltre 60 vini. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563). Sede del corso AscomConfcommercio a Reggio Emilia.

Un po' di storia e qualche curiosità per scoprire un vino vivace e semplice ma che non è solo 'frizzantino'. E' molto di più, soprattutto se lo si fa sposare con le pietanze emiliane. -

Parma, 17 ottobre 2015 - di Alexa Kuhne -

Mogli e buoi dei paesi tuoi. Detto antico che vale anche per uno dei connubi più equilibrati che ci possa essere: quello fra il Lambrusco e i prodotti delle terre emiliane.
Il Lambrusco è divino con tanti piatti della tradizione dell'Emilia per caratteristiche che non ne fanno solo un comune frizzantino. Gioca le sue carte vincenti su colori intensi, profumi fragranti, grande freschezzaRicco di sorprese per gusto e olfatto ha la capacità di esaltare cibi lontanissimi fra loro.
Cogliere il carattere di un Lambrusco significa entrare in contatto con radici profonde di una terra ubertosa e ricca di tradizioni.
La sua storia si perde in tempi lontanissimi perché è davvero uno dei vini più antichi. Proviene dalla linea genealogica delle viti antiche. I romani chiamavano questa vite labrum - margine - e ruscum, selvatica. I primi vini della storia sono stati fatti con queste uve e con quelle che oggi definiamo uve non addomesticate.

Reperti archeologici ci informano che l'arte del vino era già nota ai sumeri e agli egizi e che i romani bevevano l'antenato del Lambrusco persino in versione frizzante. Lo facevano attraverso una rifermentazione in anfora. Dopo aver riempito e ben tappato questi contenitori, li ponevano sotto terra o immersi per metà in acqua gelata, in modo da tenere bassa la temperatura del vino in esse contenuto. Quando volevano fare il 'frizzantino' lo mettevano in una condizione termica di maggiore temperatura e dopo qualche giorno bevevano il vino mosso.
A proposito di ritrovamenti archeologici, nella zona di Modena sono stati rinvenuti molti di questi semi, a testimonianza di una importante produzione di vino. Nel Modenese la vite labrusca trovò una perfetta adattabilità.

Matilde di Canossa, regina di quelle terre ed eroina dell'epoca, sui territori conquistati dava sempre impulso alla coltura della vite perché consapevole dei vantaggi economici. Carteggi commerciali testimoniano come da Modena partissero partite di vino che raggiungevano anche la Francia. Il cuore pulsante era Carpi e una sua frazione oggi attribuisce il nome a una delle denominazioni più famose, il 'Santacroce'. Questa zona era considerata una delle più famose per qualità. Qui si usava allevare la vite sui pali quando ancora nei paesi vicini la 'maritavano' agli alberi. Il Lambrusco salamino è il più coltivato. E' di un rubino intenso, con note di more, lamponi, mirtilli, fragoline di bosco e ciliegie, fresco e sapido. Il Lambrusco marani, reggiano, ha un colore intenso, con spiccate note fruttare, fresco e di buona struttura, così come il lambrusco maestri, presente anche nel Parmense.

Nel '900 si dava una bottiglia di vino ai braccianti per dar loro un nutrimento pari a quello del pane.
Quando si vinificava, si divideva la prima spremitura, il mosto fiore, dalla seconda. Quest'ultima, detta torchiato, era conosciuta come sottile e puntalone che, allungato con acqua, veniva dato ai braccianti.
Questo rosso con le bolle non è solo patrocinio di Reggio o di Modena, perché esiste il Lambrusco di Parma, Cremona, Mantova, Bologna e del Trentino.

Il Lambrusco si presta agli abbinamenti più disparati. Dissetante e perfetto come aperitivo, è anche 'sgrassante': si sposa divinamente con salumi, bolliti e insalate elaborate, paste al forno, formaggi freschi e leggeri o stagionati, ma anche a pesce alla griglia e zuppe. In due parole la sua è capacità di adattamento.
Ad esempio, un Grasparossa è più adatto ai piatti di carne, formaggi invecchiati e paste elaborate per via della sua naturale forza tannica. Mentre un Sorbara è l'ideale per piatti di pesce, salumi e formaggi freschi.

*Fonte: AIS, Associazione italiana sommelier

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Mercati agricoli, segnali di nervosismo. In aumento la domanda di latte in Oceania. Discarica abusiva con rifiuti tossici scoperta a La Spezia sulla collina Pitelli. Le bollicine possono dare alla testa. Blue Tongue condiziona l'export di carne francese. Inizia la raccolta delle olive... In Agristore per le attrezzature. MPS, bocche troppo cucite.

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Anno 14 - n° 41 11 ottobre 2015
1.1 editoriale MPS, parte il processo ma bocche cucite
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Aumenta la domanda di latte in Oceania.
5.1 ambiente Fusti tossici sulla collina Pitelli di La Spezia
5.2 vino Le bollicine possono dare alla testa...
6.1 olivicoltura Inizia la raccolta delle olive... le offerte Agristore
6.2 educazione alimentare Musei del Cibo ancora più interattivi
per la Giornata dell'Alimentazione 2015
7.1 prezzi agricoli Ismea, la blue tongue condiziona gli approvvigionamenti di bovini dalla Francia.
8.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 41 11ott15 COP

Domenica, 11 Ottobre 2015 09:43

Le bollicine possono dare alla testa...

Tutti pazzi per il Prosecco. La caduta del re dell'export doveva essere prevenuta. In un momento di crisi, generale ma anche di settore vitivinicolo, occorreva un maggiore autocontrollo per non arrivare all'intervento della forza dell'ordine.

di Virgilio Parma - 11 ottobre 2015

Un danno di immagine, se verranno confermati i sequestri dei NAS, per la rinomata DOC e e DOCG e per tutto il settore vinicolo italiano che tentava di risalire la china riguadagnando volumi di vendita ma soprattutto redditività.

E' perciò giusta la preoccupazione del Sindaco di Conegliano Veneto, Floriano Zambon, quando afferma che "se il prosieguo dell'indagine confermerà la prima ipotesi di reato, ne scaturirà un danno d'immagine gravissimo, ben superiore a qualche versante di collina sbancato". Infatti potrebbe addirittura essere posta in discussione la candidatura delle colline a patrimonio dell'umanità Unesco che proprio in questi giorni il Governatore Zaia stava riprendendo in mano per portarlo a definitiva conclusione.

Un fulmine a ciel sereno che arriva a seguito dei consueti controlli annuali sui documenti di conferimento delle uve alle cantine.

A non tornare, ai militari che stanno ancora proseguendo nelle indagini, sono i dati delle bolle di carico delle uve conferite confrontati con i quantitativi di vino prodotti.
L'uva registrata in entrata di lavorazione, in molti casi è troppo poca per garantire i quantitativi di vino che stavano per essere immessi sul mercato.
Il sospetto è perciò che qualche grappolo non meglio identificato (e mai registrato né dai venditori né dalle cantine) era finito a fare compagnia alle uve di pregio (glera) registrate regolarmente e stava per finire imbottigliato quale Prosecco "di qualità".

A farne le spese saranno soprattutto il buon nome del prosecco e la fiducia dei consumatori.
Le aziende produttrici invece se la caveranno con una sanzione amministrativa (potrà essere di qualche migliaia di euro) posto che i reati i esame non sono penalmente rilevanti. I vini in lavorazione verranno presumibilmente declassati o al più distrutti. Le multe, come si diceva, potranno essere importanti ma non tanto da compromettere l'azienda e molto probabilmente erano già state conteggiate alla fonte nella quota di "rischio di impresa".

Tutti pazzi per il prosecco. Un'escalation dirompente quella del prosecco che nei primi anni 2000 ha iniziato una scalata fenomenale, anche e soprattutto all'estero, conquistando i palati e, nel corso del 2014, il podio di vino più venduto al mondo superando persino lo champagne. Alla produzione sono dedicate oltre 8000 cantine vitivinicole e 269 case spumantistiche, che immettono sul mercato oltre 330 milioni di bottiglie all'anno - in buona parte esportate - per un giro d'affari complessivo superiore ai 3 miliardi di euro.

Ma segnali che qualcosa non andava per il verso giusto c'erano. Non solo vini taroccati all'estero, come più volte denunciato da Coldiretti, ma produzioni DOC e DOCG esposte sugli scaffali di discount stranieri a prezzi al pubblico irrisori che a mala pena potevano coprire i costi di produzione e commercializzazione.

Anche a chi scrive è capitato di osservare, acquistare e fotografare, il prezioso prosecco in vendita nelle grandi catene tedesche a prezzi talmente bassi da mettere in dubbio la qualità del contenuto della bottiglia.

Ma sulle strategie commerciali delle aziende non si discute e ciascuno i conti in casa sua li sa fare meglio di tutti.

Però, alla luce del sequestro di milioni di bottiglie di dubbia regolarità operato dai NAS in diverse cantine, si è portati a confermare i dubbi che qualche operazione illecita possa essere stata condotta proprio dal cuore del territorio.

Ben venga quindi l'auspicio del Sindaco Zambon di pene severe se verranno confermate le ipotesi di reato.

E' un peccato che si sia dovuti arrivare al clamore determinato dall'intervento dei NAS e non siano riusciti i produttori stessi a bloccare per tempo questo malcostume.

A questo punto viene spontaneo chiedersi a cosa servano gli organismi di controllo e tutela.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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