Visualizza articoli per tag: vino

Domenica, 22 Maggio 2016 10:05

Decanter, a Piacenza la Medaglia di bronzo.

Duca di ferro del Mont'Arquato: la medaglia di bronzo al DECANTER vola di nuovo a Castell'Arquato.

Il prestigioso Gutturnio Riserva doc di Cantine Casabella si è di nuovo conquistato il bronzo alla rassegna internazionale inglese dedicata al "terroir".
Di nuovo un grande riconoscimento per Cantine Casabella.

Gianfranco Rossi Casabella 1

L'azienda di Castell'Arquato, diretta da Gianfranco Rossi, ha di nuovo conquistato il podio alla più rinomata degustazione a porte chiuse internazionale, il Decanter, aggiudicandosi una medaglia di bronzo per l'annata 2011. In gara alcuni tra i vini più rappresentativi dei terroir mondiali ed il Gutturnio Riserva di Cantine Casabella ha ancora una volta alzato la bandiera per Piacenza e il Ducato.

Il "Duca di ferro", pregiato Gutturnio Riserva doc della linea Mont'Arquato della cantina, ha ancora una volta catturato l'attenzione della giuria che ha così, di nuovo, premiato il lavoro aziendale. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai vertici e dal personale della cantina: è una nuova conferma di come il lavoro di qualità intrapreso qualche anno fa sia la strada giusta. A prendere parola il direttore, Gianfranco Rossi, che ha da subito parlato di ottimo lavoro di squadra. « L'azienda si è nuovamente mostrata di alto livello. Segno che siamo competitivi e che la nostra qualità eccelle nel mondo del vino. Il percorso è in linea con quella riscoperta territoriale che abbiamo intrapreso e che proseguiamo con convinzione. Il Gutturnio deve essere parte fondamentale dei grandi vini italiani riconosciuti al mondo. E noi per primi dobbiamo continuare a credere nei nostri prodotti investendo energie e capitali. La riscoperta dei vini del nostro territorio, del terroir, non è altro che la riscoperta di un insieme di tradizioni ed emozioni che devono raccontare la nostra storia». «Per questo motivo Cantine Casabella ha negli ultimi anni avviato un processo di elevazione dei grandi vini del territorio piacentino, tra cui impera il Gutturnio, rinnovandone anche l'immagine che appare svecchiata e più vicina al nuovo mondo dei winelovers». Piacenza si conferma, con Casabella, Terra del Vino con un grande vino che non smette di stupire e di vincere. Un vino pregiato, rosso rubino, elegante, raffinato, adatto a carni pregiate, come arrosti e selvaggine.

Domenica, 22 Maggio 2016 10:05

Decanter, a Piacenza la Medaglia di bronzo.

Duca di ferro del Mont'Arquato: la medaglia di bronzo al DECANTER vola di nuovo a Castell'Arquato.

Il prestigioso Gutturnio Riserva doc di Cantine Casabella si è di nuovo conquistato il bronzo alla rassegna internazionale inglese dedicata al "terroir".
Di nuovo un grande riconoscimento per Cantine Casabella.

Gianfranco Rossi Casabella 1

L'azienda di Castell'Arquato, diretta da Gianfranco Rossi, ha di nuovo conquistato il podio alla più rinomata degustazione a porte chiuse internazionale, il Decanter, aggiudicandosi una medaglia di bronzo per l'annata 2011. In gara alcuni tra i vini più rappresentativi dei terroir mondiali ed il Gutturnio Riserva di Cantine Casabella ha ancora una volta alzato la bandiera per Piacenza e il Ducato.

Il "Duca di ferro", pregiato Gutturnio Riserva doc della linea Mont'Arquato della cantina, ha ancora una volta catturato l'attenzione della giuria che ha così, di nuovo, premiato il lavoro aziendale. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai vertici e dal personale della cantina: è una nuova conferma di come il lavoro di qualità intrapreso qualche anno fa sia la strada giusta. A prendere parola il direttore, Gianfranco Rossi, che ha da subito parlato di ottimo lavoro di squadra. « L'azienda si è nuovamente mostrata di alto livello. Segno che siamo competitivi e che la nostra qualità eccelle nel mondo del vino. Il percorso è in linea con quella riscoperta territoriale che abbiamo intrapreso e che proseguiamo con convinzione. Il Gutturnio deve essere parte fondamentale dei grandi vini italiani riconosciuti al mondo. E noi per primi dobbiamo continuare a credere nei nostri prodotti investendo energie e capitali. La riscoperta dei vini del nostro territorio, del terroir, non è altro che la riscoperta di un insieme di tradizioni ed emozioni che devono raccontare la nostra storia». «Per questo motivo Cantine Casabella ha negli ultimi anni avviato un processo di elevazione dei grandi vini del territorio piacentino, tra cui impera il Gutturnio, rinnovandone anche l'immagine che appare svecchiata e più vicina al nuovo mondo dei winelovers». Piacenza si conferma, con Casabella, Terra del Vino con un grande vino che non smette di stupire e di vincere. Un vino pregiato, rosso rubino, elegante, raffinato, adatto a carni pregiate, come arrosti e selvaggine.

Il magico ed affascinante mondo della tecnica per la produzione dello Spumante e dello Champagne. E' davvero incredibile sapere quanto lavoro, tradizione e tecnica ci siano dietro quelle famose "bollecine" che sorseggiamo con tanto ed immenso gusto....e ne vale decisamente la pena!

Di Cecilia Novembri

Champagne e Spumante metodo classico, limpidezza, anidride carbonica e perlage che si rompe sulla superficie del vino rilasciando gli inconfondibili aromi: magia e tradizione!
Per la produzione di questi fantastici vini si parte dalla preparazione del vino base, con differenti varietà di uve, si prosegue con la pressatura e la fermentazione del mosto con le normali tecniche della vinificazione in bianco, quindi si passa all'assemblaggio, cuvée, per poi arrivare alla fase in cui il vino base viene addizionato di una miscela fatta di lieviti selezionati e di saccarosio, il liqueur de tirage.

Champagne e Spumante vino tradizione 1

Si arriva all'imbottigliamento effettuato con una chiusura ermetica con un tappo metallico a corona sotto il quale si trova un piccolissimo contenitore in plastica, bidule, che ha il compito di raccogliere il deposito alla fine del processo.

Le bottiglie vengono poste orizzontalmente in cantina e dove i lieviti consumano lo zucchero e l'ossigeno contenuto nel vino, depositandosi poi sul fianco della bottiglia, questa è la fase della maturazione sulle fecce, l'elevage sur lie, da uno a tre anni e alcuni millesimati anche molto di più. Alla fine di questo periodo di "riposo" occorre rimuovere il deposito: le bottiglie vengono poste a testa in giù nei fori dei cavalletti di legno, pupitres, dove vengono ruotate periodicamente per rimuovere il deposito con la tecnica del remuage, e riposizionate sempre leggermente più inclinate verso la punta per circa due mesi.

Champagne e Spumante bottiglie tradizione metodo 3

Tolte dalle pupitres le bottiglie sono conservate alcuni giorni completamente a testa in giù, tutte le fecce si depositano nel tappo, raccolte nella bidule. Occorrerà quindi eliminare il deposito con le due tecniche del Dégorgement.
Il primo metodo, à la volée, consiste nello stappare la bottiglia che, per effetto della pressione, fa uscire il residuo formato sotto il tappo, la bottiglia va poi prontamente ritappata con un rapido movimento di polso.
L'altro metodo, à la glace, è stato inventato a fine '800 e prevede di immergere il collo della bottiglia in una soluzione a -25°C che provoca il congelamento dei primi 4 cm di vino, quelli contenenti i residui.

Champagne e Spumante imbottigliamento metodo 2

All'apertura del tappo, la pressione interna espellerà il cilindro di ghiaccio. Questa tecnica, inizialmente anch'essa manuale, è stata poi meccanizzata ed è quella più utilizzata.
Il sistema à la volée, penso che sia indubbiamente più spettacolare, anche se meno pratico: è la vita che il vino ha acquisito e l'energia, la forza e il carattere che sprigiona!

Champagne e Spumante lavorazione 4

CREDITS: - luxnic.be – pixabay.com – alimentipedia.it – anatollegno.it – intravino.com – electrummagazine.com – blog.giallozafferano.it – meteri.it – mondovino.ch – slideshare.net – degustate.it

 

Mercoledì, 04 Maggio 2016 16:32

Upside Down: il calice capovolto

"Upside down" significa letteralmente sottosopra. E' questa la bizzarra novità in materia di degustazione del vino. In effetti la curiosità ci porta a pensare come sia possibile degustare un vino con un calice "capovolto"...volete saperne di più? Solo CECILIA NOVEMBRI potrà soddisfare al meglio questo arcano con il suo articolo odierno!

Di Cecilia Novembri

Per una degustazione che si rispetti il bicchiere è uno degli elementi fondamentali per poter apprezzare al meglio le caratteristiche organolettiche del vino che consenta poi l'ottimale abbinamento con il cibo.
Quindi cena elegante o degustazione professionale i calici del vino sono un punto di forza.

il calice capovolto vino 1

Ed ecco una bizzarra invenzione per "sdrammatizzare" la forma solenne di certe degustazioni, UPSIDE DOWN: il calice in cui si beve al contrario! Si poteva pensare che in fatto di calici fosse stato inventato tutto il possibile, dalle classiche forme per degustazioni ufficiali a quelli per la birra, a quelli ampi per i grandi rossi e così via, e invece no, l'originale gadget ha una fessura che parte dalla base e attraversa l'intero stelo, la bevanda così scende fino al bicchiere vero e proprio (rigorosamente chiusa).

Ne esce così una pseudo bottiglia dalle sembianze di calice capovolto, perfetta per una cena ad alto tasso di sorprese.
Il gesto estetico ne esce totalmente stravolto.

il calice capovolto vino 2 upside down

E per quanto riguarda l'analisi organolettica scatta immediatamente la curiosità di esaminare il nuovo oggetto, anche se di sicuro non si tratta della trovata ideale per rendere giustizia a tutti gli aromi e i profumi del nostro amato vino.
In vendita online sul portale inglese Red5. Upside Down, forse può essere preso come un invito all'ironia, per sdrammatizzare la forma solenne di certe degustazioni. In fondo, il vino è anche gioco!

CREDITS: brigatadicucina.it - magazine.hotelbrunelleschi.it - canovatour.it - gqitalia.it odditymall.com - media.toxicfox.co.uk

1° maggio, è vera festa? Cereali, i mercati in mano ai fondi. Export, esplode la domanda di vino, ma... CIBUS in Fabula. L'educazione alimentare per contrastare l'Italian Sounding- il Caso Mulino Alimentare. Nutrizione e obesità.

SOMMARIO Anno 15 - n° 17 1 maggio 2016 (in allegato il formato PDF scaricabile)
1.1 editoriale 1° maggio, è vera festa?,
3.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati in mano ai fondi.
4.1 Lattiero Caseario Latte spot, in un anno perso più del 30% del valore.
5.1 aziende - cir-food Obiettivo 2020 per CIR FOOD: 800 milioni di ricavi.
5.2 vino export Vino, esplode la domanda nei paesi terzi ma...
6.1 nutrizione e obesità Obesità e sovrappeso: un problema planetario irrisolto
7.2 eventi cibus2016 Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016
8.1 latte crisi Latte. Mercuri (alleanza coop): Bene progetto MIPAAF indigenti, pronti a collaborare
8.2 eventi cibus in fabula Al via CIBUS In FABULA con 2000 mq di "street art"
9.1 EXPORT WINE e FOOD: la CCIAA punta sull'Area Scandinava:
9.2 eventi Dal 6 all'8 maggio torna Birra Expo Piacenza
10.1 mais e soia Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina
11.1 cereali Cereali e dintorni. Ancora volatilità sui mercati ma la tendenza è al rialzo.
12.1 export L'educazione del consumatore estero per contrastare il fenomeno dell'Italian Sounding
13.1 cibus 2016 - 18esima edizione Dal 9 maggio prende il via la 18esima edizione di Cibus
14.1promozioni "vino" e partners
15.1promozioni "birra" e partners

Cibus 17 1mag16 COP

Domenica, 01 Maggio 2016 09:34

Vino, esplode la domanda nei paesi terzi ma...

Ballotta (Business Strategies) su promozione vietato abbassare la guardia nei mercati consolidati. Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%.

Firenze, 27 aprile 2016. È sempre più vino-mania nei Paesi extra-Ue, con una domanda che nel primo bimestre 2016 è cresciuta in valore del 17,2%.
Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%. È la sintesi fornita dall''Osservatorio Business Strategies Paesi terzi', realizzata in collaborazione con Nomisma/Wine Monitor, che ha elaborato i dati delle dogane dei 10 principali Paesi buyer extra-Ue (Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Australia, Russia, Norvegia, Corea del Sud e Brasile).

"Nei Paesi terzi c'è ancora molto da fare – ha detto la ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -; con il prossimo bando Ocm vino promozione ci sarà sicuramente da lavorare sui mercati emergenti, Cina in primis, ma anche e soprattutto su quelli considerati di sbocco. I dati sulla top 10 della domanda mondiale, seppur parziali, ci dicono infatti che in questo avvio di 2016 i vini del resto del mondo viaggiano a velocità più che doppia rispetto ai nostri, e questa è la dimostrazione che la promozione non può abbassare la guardia sui mercati cosiddetti consolidati, perché la situazione è molto fluida e la concorrenza dei Paesi produttori sempre più agguerrita".

Nel dettaglio, l'Italia limita la crescita sia sui mercati principali, come gli Usa, dove il vino italiano segna un +12,2% in valore contro il +21,3% delle vendite provenienti da tutto il mondo; sia nei Paesi emergenti come la Cina, dove la crescita italiana è inferiore a quella globale (+14,8% contro +59%), anche se si restringe la forbice sul trimestre (+18% vs +49%). Giù le quote italiane di mercato anche in Canada, Giappone, Russia, Brasile e in Corea del Sud, mentre si registra una performance italiana sopra la media in Svizzera, Australia e Norvegia, in cui a fronte di un aumento complessivo delle vendite di vino attorno al 5% il Belpaese ha esportato rispettivamente +11,1%, +19,4% e +11%. I dieci Paesi analizzati rappresentano una quota di quasi il 97% del valore complessivo della domanda di vino italiano extra-Ue.
Ufficio stampa Business Strategies: interCOM

Sabato, 30 Aprile 2016 09:24

Le vigne in Hi-Tech

Riusciamo ad immaginare vagamente quanto lavoro e adesso anche quanta tecnologia si cela dietro il nostro buon bicchiere di vino? In provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora.

Di Cecilia Novembri

Le vigne del terzo millennio diventano sempre più green e ad alto tasso di tecnologia, grazie ad una rete WiFi posizionata tra i filari per monitorare la crescita dei grappoli d'uva: in provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora e addirittura sul cellulare l'agronomo apprende la situazione e i bisogni delle vigne.

Piccolissimi sensori che con microcamere raccontano il vigneto ora dopo ora senza bisogno di consumare scarpe e stivali o benzina per passare da un'azienda all'altra.
I consumi sono bassissimi: quando non c'è il sole, basta una batteria stilo per alimentare il sensore per un anno intero, ogni sensore costa circa 40 euro e ne bastano due ogni ettaro.
L'agronomo, seduto al computer in ufficio o con uno smartphone, può ricevere dati e immagini da decine di aziende.

vigneti hitech 1

Le viti, infatti "comunicano" e allo scadere di ogni ora mandano a dire se hanno caldo o freddo, se le foglie sono umide, secche o bagnate, se il sole le ha scaldate abbastanza, se il terreno le sta nutrendo bene e quanti giorni mancano alla vendemmia.

L'ingegneria delle produzioni viticole, che rappresenta uno dei settori più evoluti, consente di definire le pratiche colturali ottimali (irrigazione, potatura, scelta del tipo di impianto, miglioramento dei suoli, fertilizzazione, trattamenti fitosanitari, vendemmia) non solo per i vigneti nella loro interezza, ma anche per singole porzioni all'interno dello stesso vigneto, permettendo così di variare gli interventi a seconda delle effettive esigenze delle diverse porzioni di vigneto.
Un tempo, per sapere tutto questo, c'era l'uomo che accarezzava le viti, il contadino che ogni giorno camminava nel vigneto, filare dopo filare, e con la mano toccava tralci, foglie, grappoli, era un mestiere imparato dai nonni e dai padri, un lavoro pieno di conoscenze e di segreti, riuscirà la tecnologia a sostituirli?

vigneti hitech 2

CREDITS photo: - lestradedelvino.com - podereforte.it – winenews.it – amicomario.blogspot.com – repubblica.it – youtube.com – deabyday.tv – biasol.com

Il Lambrusco di Chiarli è il miglior vino frizzante premiato in occasione di Vinitaly "5 Star Wines 2016". L'Emilia Romagna è arrivata al Vinitaly sulla scia di un importante risultato ottenuto al Premio Enologico Internazionale del Vinitaly "5 Star Wines", la cui premiazione si è svolta nei giorni scorsi.

Nato 23 anni fa, con lo scopo di premiare e stimolare lo sforzo delle Aziende vinicole che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti, il Premio è diventato nel tempo un eccellente strumento di promozione dei prodotti verso tutti i mercati internazionali, una garanzia per i buyers sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato ma ancora non conosciuti.

Qualità che la giuria, formata da esperti di fama internazionale e capitanata da Ian D'Agata e Stevie Kim, ha riscontrato in molti vini dell'Emilia Romagna.
Fra i 24 vini premiati della nostra Regione, uno in particolare ha ricevuto un riconoscimento speciale.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco "Villa Cialdini" del 2015 di Chiarli PR.I.V.I (Modena) si è aggiudicato, infatti, il Trofeo per l'anno 2016 come miglior vino frizzante con un punteggio totale di 92 centesimi ed è l'unico vino emiliano-romagnolo presente sul podio.
«Questo premio sottolinea l'importanza della crescita enologica della regione, Enoteca Regionale si congratula con l'Azienda Chiarli in quanto espressione di una viticultura sempre più volta all'internazionalizzazione e alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel territorio – sottolineano Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi, rispettivamente Presidente e Direttore di Enoteca Regionale Emilia Romagna.
(fonte enoteca regionale 15 aprile 2016)

Proposte gusto-olfattive per questo 'ponte lungo': Only Wine Festival, a Città di Castello, da domani al 25 aprile. Tra le novità, degustazioni di tutti i prosciutti regionali in abbinamento ai vini, mini corsi di degustazione a cura dell'AIS e molto altro...

di Alexa Kuhne

Città di Castello, 22 aprile 2016

Un 'ponte lungo' di primavera non si spreca. Si vive appieno, come se fosse una occasione imperdibile per visitare una città rinascimentale e per approfondire la conoscenza di vini italiani meno noti ma dalle caratteristiche autoctone che li rendono unici e per assaggiare meraviglie del patrimonio enogastronomico del Belpaese.
Sarà una terza edizione, quella che prende il via domani, fino al 25 aprile, a Città di Castello, già 'testata' sulle passate che hanno decretato il successo di Only Wine Festival, il salone nazionale delle piccole cantine e dei giovani produttori, ma anche una vetrina aperta alle altre eccellenze enogastronomiche della tavola italiana.
Punto per punto tutte le novità di quest'anno, collegate alle produzioni vitivinicole italiane.
(Not) Only Wine - In Piazza Matteotti lo spazio Only Food, la sezione delle eccellenze tipiche della tavola italiana, da abbinare ai vini proposti dalle 100 selezionate cantine presenti. Re di questo tour gastronomico lungo lo stivale sarà il prosciutto, presentato nelle sue tante varietà regionali e abbinato ai vini.
Non mancheranno anche altre tipicità del gusto italiano, dall'olio extravergine di oliva, alla birra rigorosamente artigianale e ai distillati. Tutto selezionato dagli esperti sommelier AIS. Nel cuore della cittadina tifernate, tra Palazzo Bufalini, il Palazzo Comunale, Piazza Matteotti e Piazza Gabriotti, insieme all'area Only Food apriranno diverse vetrine, tutte da godere.

only wine festival due

Only Olive Oil, dedicato all'oro verde con le migliori produzioni Dop e Igp italiane. Uno spazio in Piazza Matteotti nel quale poter conoscere e apprezzare le migliori produzioni di casa nostra, da gustare in compagnia di un buon bicchiere di vino.
Only Beer: nell'area dedicata ad una selezione delle migliori birre artigianali italiane, all'interno dell'Atrio del Palazzo comunale, si rinnova lo stesso concetto che muove l'intera kermesse: dare spazio e visibilità a piccole realtà produttive che fanno un prodotto d'eccellenza, ma che non hanno possibilità e spazi adeguati sul mercato. La birra, del resto, è un'altra di quelle bevande che, come il vino, è simbolo di socialità e gusto a tavola.
Only Spirits: insieme a vino e birra non potevano mancare i distillati di qualità. Verrà proposta una selezione delle migliori etichette di vini e distillati in abbinamento al prestigioso Sigaro Toscano nel Wine Garden, appositamente allestito in collaborazione con il Club del Sigaro Toscano. Si potrà anche assistere alla tradizionale manifattura del Toscano grazie alla presenza delle sigaraie di Lucca.

Non cambierà la formula della mostra-mercato con degustazioni libere e guidate a pagamento e confermati anche gli Speed Wine, i mini corsi di avvicinamento alla degustazione di vino tenuti dagli esperti sommelier Ais, a cui si aggiungono, in questa edizione, anche gli Speed Beer. Tornano, infine gli Wine Coach, momenti di gruppo in cui gli esperti sommelier Ais si trasformeranno in veri e propri "allenatori" del gusto, alla scoperte dei segreti del vino e della degustazione.
Confermata anche la presenza di importanti volti del mondo del vino italiano e internazionale. Tornano così a Città di Castello il Presidente nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier, Antonello Maietta, che fin dalla prima edizione ha creduto nella formula innovativa e originale di Only Wine Festival e Luca Martini, il miglior sommelier del mondo 2013. anche quest'anno saranno presenti per partecipare a convegni, degustazioni guidate e momenti di incontro con i produttori. Insieme a loro ci sarà anche Andrea Galanti, eletto miglior sommelier d'Italia 2015 e Alessandro Torcoli, direttore del mensile Civiltà del bere, che terrà originali degu-conversazioni e curiose degustazioni al buio, per conoscere da vicino i grandi vini italiani.

DEGUSTAZIONI - Se per le degustazioni libere sarà possibile acquistare in loco diverse tipologie di ticket, per assaggi solo di vino oppure anche delle altre eccellenze in vetrina, le degustazioni guidate saranno su prenotazione anche sul sito www.onlywinefestival.it  e si terranno alla Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini o alla Sala Bistoni dell'adiacente Palazzo delle Casse di Risparmio dell'Umbria.

Sabato 23 aprile, alle ore 17,00 la prima degustazione condotta da Luca Martini: "Un Titolo in... Verticale", cinque vendemmie di uno dei rossi più importanti del panorama enologico italiano.
Sempre sabato alle 21,00 sarà Andrea Galanti a guidare gli appassionati alla scoperta delle "Bollicine d'Italia", con la degustazione di otto spumanti di diverse regioni italiane, prodotti con vitigni diversi.
Domenica 24, alle 15,00 ancora Andrea Galanti condurrà il viaggio di gusto alla scoperta dei "Grandi bianchi del Friuli Venezia Giulia", con sei grandi vini di quella terra.
A partire dalle 17,30 Alessandro Torcoli guida invece "Umbria: carattere autentico", degustazione dei migliori vini umbri e sempre alle 17,30 Maurizio Dante Filippi, terzo classificato come Miglior Sommelier d'Italia, condurrà il pubblico ne "Il luogo dello... spirito", degustazione di cinque distillati con abbinamenti insoliti e sorprendenti, che si ripeterà anche lunedì 25 aprile alle ore 19,00. Infine, alle 21,00 toccherà a Luca Martini spiegare, con la degustazione di dieci vini, "L'identità del vino", alla scoperta dell'influenza del terroir nella caratterizzazione del vino. Sempre alle 21,00, Alessandro Torcoli condurrà la degu-conversazione in compagnia della famiglia Cotarella, dal titolo "Cotarella, nuova generazione di passioni".
Ultime degustazioni Lunedì 25 aprile, a partire dalle 15,30 con Alessandro Torcoli che conduce la Blind Ta-sting Competition, degustazione al buio per intenditori , seguita alle 16,00 dalla degustazione "Nebbiolo vs Sangiovese": Luca Martini e Andrea Galanti insieme per scoprire sei vini in uno dei confronti più interessanti tra "giganti". Subito dopo, alle 17,00 altra degu-conversazione su "Lungarotti: da Torgiano una riscossa mondiale" che vedrà Torcoli intrattenere il pubblico insieme a Chiara Lungarotti, con alcuni dei principali vini della cantina in desgutazione. Chiuderà, alle 18,30, la degustazione "Cinqueterre Sciacchetrà" condotta da Marco Rezzano.

only wine festival locandina

CORSI E INCONTRI - Ogni giorno, nella prestigiosa sede del Palazzo Comunale di Città di Castello, si terranno utili corsi di avvicinamento alla degustazione sia sul vino che sulla birra, rigorosamente artigianale. Sabato 23, a spiegare i segreti della corretta degustazione di vino saranno Andrea Galanti alle 16,00 e Luca Martini alle 19,30. Alle 18,00, invece, si svolgerà l'innovativo Speed Beer in collaborazione con Mastri Birrai Umbri.
Domenica 24 aprile Luca Martini condurrà lo Speed wine alle 15,30 e Alessandro Torcoli alle 18,45, insieme a Victoria Burt.
Grazie alla collaborazione con la rivista Civiltà del bere, oltre alle degu-conversazioni e alla blind competi-tion, si terranno anche delle interessanti interviste a "I Giovani Leoni". La giornalista Jessica Bordoni incontra i giovani produttori ospiti di Only Wine Festival. Il primo incontro sarà con Paolo Bartoloni, titolare della cantina Le Cimate, mentre il secondo con Maurizio Mazzocchi della Fattoria Giro di Vento. Il direttore di Civiltà del Bere Alessandro Torcoli intervisterà Victoria Burt, Master of Wine, domenica 24 aprile alle 15,00 e Nicola Biasi, lunedì 25 alle 12,30, sempre nella Sala degli Stucchi di Palazzo Bufalini. Infine, alle 18,15, incontro con l'onorevole Anna Ascani.
I sommelier Ais potranno diventare, per l'occasione, veri e propri Wine Coach a disposizione per tour gui-dati su prenotazione e per piccoli gruppi, alla scoperta delle eccellenze regionali presenti alla kermesse, svelandone segreti, caratteristiche e abbinamenti ideali.
In collaborazione con il quotidiano Il Corriere dell'Umbria è riservato alle cantine partecipanti il Concorso Smart Wine, che viene attribuito all'etichetta, quindi alla singola bottiglia, che con più intelligenza e capacità attrattiva riesce a rappresentare la terra di cui è espressione, sfuggendo l'omologazione. Modalità e tempi di partecipazione su www.onlywinefestival.it 
L'evento è promosso dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione dell'Umbria, il Comune di Città di Castello, il Gal Alta Umbria e la Camera di Commercio di Perugia con il supporto di Casse di Risparmio dell'Umbria.

Giovedì, 21 Aprile 2016 17:00

Dormire in una botte

L'articolo odierno di CECILIA NOVEMBRI è tassativamente VIETATO agli astemi! Mentre per tutti gli altri potrebbe essere la realizzazione di un sogno! Non si tratta di una degustazione in una famosa cantina e nemmeno della creazione di un nuovo vitigno, ma...udite, udite la possibilità di dormire direttamente dentro ad una botte!!!!

Di Cecilia Novembri

Un sogno che diventa realtà!
I veri amanti del mondo enologico immaginano di vivere in un mondo "di vino", a 360°, vedono calici, viti, filari, botti e uva dappertutto e nella fantasia accarezzano l'idea di poter dormire in una botte.

Come per incanto ora è possibile!

dormire in una botte viaggi vino

Si sta diffondendo oramai in tutta Europa un nuovo turismo, una camera d'albergo all'interno di una botte di vino. L'esperienza è unica e fa tornare al passato, riscoprire e rivalutare il rapporto dell'uomo con la natura. L'atmosfera è di totale relax, immersi nel verde, si alloggia direttamente tra i filari che fanno da vista spettacolare che si può ammirare dalla finestra della botte.
Un must è ovviamente all'arrivo la degustazione di un ottimo vino e dei prodotti tipici locali, non mancano tutti i comfort a cui quotidianamente si è abituati: bagno, angolo colazione, riscaldamento a pavimento, in modo da poter usufruire di queste camere anche nelle notti più gelide dell'inverno.

Dove sono queste meraviglie?

In Svizzera due famiglie del villaggio di Trasadingen, nel Klettgau di Sciaffusa, offrono l'alloggio che prevede due botti di vino da 8000 litri, trasformate, con particolare attenzione ai dettagli, in zona giorno e notte.

Il pernottamento in queste botti promette un'esperienza indimenticabile, di giorno si è affascinati dai bellissimi paesaggi collinari, di notte sembrerà di dormire sotto le stelle.
Una botte serve per dormire, l'altra rappresenta da zona giorno. Un fine settimana lontani dal caos e dallo smog della città, staccare la spina immersi nella natura.

dormire in una botte viaggi vino 2

In Germania, nella Foresta Nera si trova lo Schlafen im Weinfass, letteralmente "dormire in un barile di vino", è un incantevole complesso alberghiero le cui stanze sono ricavate in botti per vino e birra di dimensioni giganti, per un totale di 5 stanze.
L'inedito hotel è situato nel villaggio di Sasbachwalden, zona nota per le sue vigne e le specialità gastronomiche, che domina una suggestiva distesa di vigneti e una parte della Foresta Nera.

dormire in una botte viaggi vino 3

Si potrà vivere un'esperienza unica, una vacanza da sogno, in una camera romantica, per un week end memorabile!

CREDITS: www.tuttogreen.it www.greenme.it www.pixabay.com Beandbreakfastascolipicena.eu – ovettodicolombo.it – agoda.com – myswitzerland.com – spotmagazine.ch

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"