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Prosegue al Cavolaforum la stagione teatrale con una coppia di eccezione: Silvia Razzoli ed Enzo fontanesi, che presentano la commedia comico dialettale " S'en ga fusa mia la mama ...". Venerdì 28 febbraio alle ore 21 presso il Cavolaforum, a Cavola di Toano (RE) -

Reggio Emilia, 27 febbraio 2014 -

 

Questa commedia, in modo un po' scanzonato, tenta di evidenziare il prezioso ruolo delle mamme, induce a sorridere sulle esagerazioni e mal controllate possibilità che il progresso ci offre: accesso costante al mondo virtuale, partite di calcio a tutte le ore e tutti i giorni ecc.. ma ci induce anche a cogliere il bisogno e la possibilità di piccole e grandi condivisioni che rendono la vita sociale un bene prezioso.

Quadretto di famiglia tipicamente contemporaneo in cui gli uomini, si sa, sono molto presi da molti (si fa per dire) problemi e interessi: calcio, televisione, amici, bar.... E quando c'è una partita può succedere di tutto, ma per gli uomini il mondo si ferma.
Se il marito, Ugo, così preso dai suoi due problemi, "va in oca" per ben poco, non pensa ad educare il figlio; se il figlio, Ettorino, subisce l'effetto di tutte le tecnologie, telefonini, chat e mondo virtuale tanto da indurlo a perdere il già poco contatto che riesce a stabilire con la realtà; se il figlio un po' lento, non trova lavoro, non trova moglie, non trova una sistemazione; se c'è da tenere la pace in famiglia; se il parroco impegnato nel sociale, con tanta volontà di fare ma, per fare serve aiuto, è sempre lei che si spende in prima linea: quella santa donna della mamma.

Un incalzante avvicendarsi di quadretti umoristici che con un ritmo sostenuto, con paradossi e retropensieri suscitano l'immediata risata, ma al contempo lasciano un leggero retrogusto di riflessione e una chiave di lettura per temi cogenti della contemporaneità.

Insomma tutti hanno un bel da dire, ma a risolvere concretamente i problemi in casa e fuori è sempre lei: la mamma, almeno quella di una volta!
Testo, regia, interpretazione di Enzo Fontanesi e Silvia Razzoli

Qualche notizia sugli artisti

Enzo Fontanesi: da una vita sulle scene del teatro dialettale con straordinaria versatilità e capacità di trasformismo nell'interpretare personaggi sia maschili che femminili. Oltre ai numerosi riconoscimenti riscuote particolare simpatia nel pubblico per la sua capacità interpretativa e soprattutto mimica.

Silvia Razzoli: nel 1983 il primo debutto con la compagnia teatrale "Il buffone di corte" che fondò a Cavola con Ivo Rondinini ancora sulle scene con numerose commedie di cui sono autori e attori. Nel dialetto trova le radici e sfumature della nostra identità da comunicare agli altri perché non vadano perdute.

Quest'anno ricorre il decennale del lavoro teatrale di questa coppia.
In due, soprattutto grazie alla versatilità interpretativa di Enzo Fontanesi, riescono a mettere in scena commedie con 5/6 personaggi che attingono contenuti dalla vita contemporanea e la trasmettono con la lingua che ha permesso ai nostri antenati di comunicare e comprendersi per secoli: il nostro dialetto. Un accostamento di presente e passato che risulta davvero avvincente.
Enzo Fontanesi e Silvia Razzoli attori e autori del teatro dialettale amatoriale, non sono professionisti, ma recitano da decenni. Dal 2004 hanno fatto un sodalizio artistico costituendo il duo che ha prodotto vari spettacoli di cui sono sia attori che autori coniugano il dialetto montanaro con quello "pianzano". Impegnati nel recitare anche per scopi solidali a favore di obiettivi benefici e associazioni di volontariato.
Nella loro brillante carriera hanno ricevuto numerosi premi in importanti rassegne interprovinciali del teatro dialettale (Medolla, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Modena): tre oscar quali migliori attori protagonisti maschile e femminile recitando anche con altre compagnie; maschera d'oro, sipario d'oro, premio simpatia, super oscar...

Insieme da dieci anni , hanno prodotto vari spettacoli; vere e proprie storie, scritte da loro alla ricerca di un nuovo filone teatrale che cerca di leggere la contemporaneità, di far sorridere come da sempre fa il teatro dialettale e soprattutto, pur nell'umorismo, cerca di lasciare qualche spunto di pensiero e riflessione,.

I testi scritti e prodotti dai due attori rappresentano un filone di un teatro povero, quello dialettale fatto da appassionati e non da professionisti, che nella leggerezza del genere fanno sorridere ma che al contempo inducono a sottili riflessioni sul vivere quotidiano, sulla evoluzione della quotidianità e dei grandi temi sociali in continua e repentino cambiamento.

I testi scritti e prodotti:

Quand l'è trop.. l'è trop!! (esagerazioni dei tempi moderni)

Ma chi l'ha dit?! (uso e abuso della parola nell'era contemporanea con perdita dei significati più profondi.. meglio il dialetto che con poche parole permetteva di comprendersi realmente)

Ang vol mia pressia ( il tempo è una risorsa gratuita.. eppure tutti son rimasti senza, tutti abbiamo almeno due orologi... ma nessuno ha più tempo!)

S'en ga fusa mia la mama..! ( il valore della mamme... in un tempo in cui non è facile interpretare questo antichissimo e prezioso ruolo)

Risate in dialetto: ( il meglio del cabaret dialettale)

 

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Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 ed in replica alle 20.30 il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" -

Novellara (RE) 21 febbraio 2014 –

Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 (per le scuole – ingresso euro 3,50) ed in replica alle 20.30 (aperto a tutti, euro 7,00), il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" anteprima alla nuova edizione del festival internazionale Teatro Lab.
Si scaldano i motori della quinta edizione del festival internazionale diretto da Daniele Franci di Etolie Centro teatrale europeo che - dal 15 al 28 marzo - porterà in scena spettacoli teatrali realizzati dagli studenti di istituti scolastici italiani ed europei, al Teatro della Rocca Franco Tagliavini di Novellara.

"Freedom project" è una coproduzione internazionale che vede la partecipazione di allievi degli istituti Galvani Iodi di Reggio Emilia, del Silvio D'Arzo di Montecchio, di Utrecht-Olanda e di Etoile di Reggio Emilia, diretti da Marie Noelle Bouvier, Marco Martini, Marten van der Weele.

Protagonisti dello spettacolo tre registi intenti a progettare la loro prossima pièce. Mentre danno libero sfogo alla loro fantasia, sul palcoscenico iniziano a prendere vita le loro idee. Gli attori, le luci, gli effetti speciali prendono corpo e sottostanno al giogo dei tre registi: paradossalmente uno spettacolo incentrato sul rapporto tra libertà e schiavitù tanto i registi quanto gli attori non si rendano conto che il gioco teatrale si basa sempre su questa dicotomia. I registi scelgono di far parlare in prima persona le grandi personalità della storia che hanno dovuto affrontare questi problemi in maniera attiva, senza però tralasciare la sfera delle esperienze private, ma piuttosto riportando testimonianze di chi quella condizione l'ha vissuta sulla propria pelle.

Una regia diversa dalle scorse edizioni che ha investito tanto sulla creatività dei ragazzi esercitando la capacità di realizzare coreografie, effetti speciali e addirittura di scrivere i testi. La tematica affrontata ha fortemente coinvolto tutti i ragazzi che diventano così primi portatori di esperienze e di competenze che la scuola, attraverso il teatro e a progetti come questo, offre loro con il lusinghiero obiettivo di farli crescere in una società di persone quantomeno consapevoli.

Lo spettacolo verrà replicato nel mese di Aprile 2014 a Bordeaux, dove gli studenti provenienti dai tre stati si ritroveranno per l'ultima fase del progetto.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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Giovedì, 20 Febbraio 2014 13:18

Boretto, "Il malato immaginario" al Teatro del Fiume

A portare in scena l'ultima commedia di Moliére, domenica 23 febbraio, la Compagnia Allievi MaMiMò Gli Irregolari -

Boretto, 20 gennaio 2014 - 

Un classico del Teatro, rivisitato dai giovani talenti della Compagnia Allievi MaMiMò Gli Irregolari. Domenica 23 febbraio alle ore 21.00 al Teatro del Fiume di Boretto va in scena "Il malato immaginario" di Moliére, l'ultima storica commedia scritta dal grande uomo di teatro francese: una satira sulla mania ipocondriaca del malato ma anche sull'imperizia dei medici che cercano di prendersene cura, una farsa all'antica, che mette in scena l'illusione umana.

Padre di una bella e giovane donna, marito di una donna avida e fedifraga e vittima di uno sciame di dottori avvoltoi, salassatori e ciarlatani, Argante è il malato immaginario del titolo, un uomo sanissimo ma così fanaticamente convinto di essere ammalato, che passa la vita a consultare medici e a ingurgitare medicine. Sua moglie Belinda asseconda per convenienza le manie del marito, vezzeggiandolo con mille moine, nella speranza che egli finisca per morire davvero, ucciso dalle troppe cure del medico Purgone, lasciandola erede universale.
Il malato immaginario non si avvede dell'inganno ed è sempre più sicuro di essere moribondo e assistito dalla più premurosa delle mogli. È anche fermamente deciso a fare sposare la figlia Angelica a un medico, negandola al giovane che la fanciulla ama, e ciò solo per guadagnarsi per sempre l'assistenza del genero: Beraldo, fratello del malato immaginario, e la domestica Tonietta, sapranno comunque sottrarre il folle alle cure del dottor Purgone. Tonietta troverà anche il modo di far capire ad Argante la vera natura della moglie: egli dovrà fingersi morto, per osservare in libertà l'atteggiamento di Belinda. Le sorprese, purtroppo, non saranno piacevoli...

Il costo del biglietto è di 12 euro per la platea e di 10 euro per la galleria e il ridotto. Hanno diritto alle riduzioni i giovani di età inferiore ai 25 anni e le persone oltre i 60.
I biglietti potranno essere acquistati anche la sera stessa dello spettacolo, presso il Teatro del Fiume. La biglietteria è situata presso il Comune di Boretto (Piazza San Marco 5) e osserverà i seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 19.00; sabato dalle 9.30 alle 12.30.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- www.comune.boretto.re.it
Telefono 0522/963724 – 963723 – 963758 – 963759, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00.

 

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

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Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

L'Istituto Alcide Cervi, in collaborazione con Cooperativa Boorea, indice il 
Bando di Selezione per il Festival di Resistenza 2014 - Teatro per la Memoria. 
Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti. Gli spettacoli scelti verranno quindi presentati nel mese di luglio e premiati da una giuria di esperti e dal pubblico.
La Giuria di esperti decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria (2.000 Euro) e attribuirà anche un secondo premio (500 Euro). Verrà infine assegnato il Premio del Pubblico (500 Euro).

La Casa colonica abitata dalla famiglia Cervi, luogo reale, spazio della memoria di uno degli eventi più significativi della storia del Novecento, è da tempo importante centro di studio e d'incontri, prestigioso Museo di storia contemporanea per i movimenti contadini, l'antifascismo e la Resistenza.
L'attività del Museo è caratterizzata da un'intensa progettualità sia di ricerca che educativa: particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni, tema centrale la memoria per quei valori di libertà, democrazia, uguaglianza che hanno animato la famiglia Cervi e che sono elementi essenziali di ogni forma di vita civile, solidale, da ricordare e difendere ancora oggi.

Il Festival - e il Concorso - sono momento culminante dell'impegno teatrale del Museo Cervi, il teatro stesso è, nelle sue forme produttive, d'incontro con più pubblici, una forma di resistenza, sollecitando il dialogo tra i cittadini. E pur essendo il teatro per sua natura effimero, da anni si è preso il difficile compito di rinnovare la memoria in forma viva, depositando saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della vita individuale e collettiva.
Invitate a inviare domanda di partecipazione al Festival sono le compagnie che abbiano spettacoli editi o inediti sui temi identitari dell'Istituto Cervi, temi che possono essere evocati dalle seguenti idee chiave: 'Resistenza e Costituzione', 'Storia e memoria', 'Terra e tradizioni popolari', 'Lavoro', 'Società civile e diritti', 'Multiculturalità'.
Ma saranno presi in considerazione anche tutti quegli spettacoli che sapranno raccontare, in forma seria o leggera, del disagio del vivere, affrontando questioni che mettano in relazione individuo e società, nella scuola per esempio, o nella famiglia e nelle relazioni affettive, in un mondo sempre più complesso e causa d'infinite ansie.

La 13ª Edizione del Festival si svolgerà negli spazi esterni del Museo Cervi dal 7 al 25 luglio 2014. Le domande di partecipazione - gratuita - dovranno pervenire via posta o direttamente con consegna a mano entro e non oltre il 30 aprile 2014. Per le domande inviate via posta farà fede la data del timbro postale. Le domande dovranno essere inviate al seguente indirizzo: Istituto Alcide Cervi, via Fratelli Cervi n° 9 - 42043 Gattatico (Reggio Emilia). L'Istituto metterà a disposizione delle Compagnie selezionate il palcoscenico, un'americana frontale e una di controluce; materiale illuminotecnico e fonico di base. Alle compagnie selezionate verrà corrisposto un rimborso spese di viaggio forfettario e l'ospitalità per la serata della rappresentazione (cena e pernottamento). Alla domanda dovranno essere allegati: curriculum vitae e professionale degli artisti e/o della compagnia teatrale, scheda di presentazione dello spettacolo, materiale video integrale (DVD) di quanto si intende rappresentare, eventuale altro materiale che si ritenga utile ai fini della selezione, materiale promozionale della compagnia formato locandina e /o manifesto (destinato all'allestimento di una esposizione a margine del Festival), scheda tecnica. Le domande sprovviste di video non verranno tenute in considerazione.

Una Commissione di esperti, nominata dall'Istituto, selezionerà gli spettacoli da inserire in cartellone e una Giuria di esperti seguirà gli spettacoli del Festival e decreterà lo spettacolo vincitore. Gli esiti della selezione per la partecipazione al Festival verranno comunicati entro la fine del mese di maggio 2014 all'indirizzo mail che sarà indicato dalle compagnie nella domanda di partecipazione. Le Compagnie e gli artisti prescelti parteciperanno alla 13^edizione del Festival – Concorso che terminerà con l'assegnazione del Premio "Museo Cervi. Teatro per la Memoria", assegnato dalla Giuria sulla base della valutazioni emerse durante lo svolgimento del Festival e in apposita riunione.

La consegna dei Premi avverrà il 25 luglio 2014 nel corso della serata della "Storica Pastasciutta", appuntamento conclusivo del Festival. In relazione alla collaborazione attiva fra il Festival di Resistenza e il Palio Poetico Musicale Ermo Colle, i materiali giunti al Museo Cervi potranno essere selezionati anche per il Palio che si svolgerà nella Provincia di Parma all'inizio del mese di agosto 2014 (www.ermocolle.it). Gli spettacoli prescelti potranno essere invitati a partecipare ad entrambi i concorsi.

In allegato il bando

Info: Paola Varesi, Responsabile del Progetto per l'Istituto Alcide Cervi, Tel.0522.678356
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.istitutocervi.it

(Fonte: ufficio stampa Le Staffette)

 

L’appuntamento si inserisce nella programmazione per il Giorno della memoria e sarà presentato venerdì 21 febbraio

Reggio Emilia, 18 febbraio 2014

Uno spettacolo per la memoria, per non dimenticare quello che successe durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento e fare in modo che una simile barbarie si verifichi mai più. Ruota intorno a questo tema "Un viaggio dentro Le staffette della memoria" per la regia di Mariangela Dosi e la partecipazione degli studenti del Liceo d'Arte Paolo Toschi di Parma, promosso dal Comune di Poviglio - Assessorato alla Cultura e dal Circolo Anpi "Eugenio Curiel" in collaborazione con i circoli ANPI di Boretto, Campegine, Castelnovo Sotto e Gattatico, venerdì 21 febbraio 2014 presso il Centro del Volontariato Kaleidos.

Un appuntamento sull'importanza del ricordo e della conoscenza della storia, inserito nel programma delle Iniziative organizzate dal Comune per il Giorno della Memoria, come spiega l'autrice stessa: «I deportati nei campi di concentramento hanno scritto memorie, diari, lettere; hanno cercato, alcuni, di comunicare il più possibile, di raccontare il lager affinché non si dimentichi quello che l'uomo può fare, quello che uomini, donne, bambini hanno subito. Da anni cerchiamo di capire, di non perdere la memoria, di stare vigili e di riflettere su ciò che è accaduto. Molti dei sopravvissuti non ci sono più, molti sono troppo anziani per continuare a testimoniare. I giovani non hanno memoria e la scuola non basta a far conoscere» afferma Mariangela Dosi.

«Le persone dimenticano, confondono le date, non sanno le motivazioni profonde che stanno alla base dell'orrore. È quasi incredibile che, in un contesto di inconsapevolezza dilagante, ci siano alcuni studenti di liceo che abbiano voluto aderire alla mia richiesta: chi vuole salire sul palcoscenico per la giornata della memoria? Un sopravvissuto ha raccontato a me, io ho raccontato a loro ed essi, questi giovani, raccontano a voi il viaggio fatto a Mauthausen con il treno della memoria, che è anche un viaggio interiore, un viaggio dentro».

«L'Anpi e l'Amministrazione comunale sono ancora una volta promotrici di un progetto culturale che supera la logica della celebrazione per attualizzare il passato, luce imprescindibile per il nostro presente. Gli studenti dell'Istituto "Toschi" permette di dar voce alle staffette della memoria, che vivificheranno gli avvenimenti del passato attraverso il loro vissuto» dichiara Filippo Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Poviglio.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 presso la Sala "Sergio Tagliavini" del Centro del Volontariato "Kaleidos" (via Bologna 1). L'ingresso è gratuito.

Per info:

Biblioteca comunale di Poviglio, 0522/960426 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(Fonte: ufficio stampa comune di Poviglio)

 

Negli spazi post-industriali di Via Pasubio_Parma, contemporaneamente all'avvio dei progetti produttivi di Lenz Rifrazioni, ma anche alle riprese dei recenti debutti presentati al Festival Natura Dèi Teatri, inizieranno a marzo gli articolati corsi formativi e laboratoriali di Pratiche di Teatro, curati dai direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Parma, 10 febbraio 2014 -

Rivolto a giovani allievi attori, anche senza esperienza, si avvia il 10 marzo 2014 il Primo Livello del progetto Pratiche di Teatro/PDT, laboratorio di arte performativa che indagherà il linguaggio performativo contemporaneo secondo il seguente programma: sintassi corporee e verbali, drammaturgia del movimento, architetture vocali, codificazioni performative. Questa prima fase, elaborata e diretta personalmente da Maria Federica Maestri, è aperta a tutti gli interessati a conoscere e ad avvicinarsi al linguaggio performativo di Lenz Rifrazioni e vedrà impegnati gli allievi per dodici lezioni di tre ore ciascuna, ogni lunedì e giovedì dalle 19.30 alle 22.30 fino al 18 aprile.
Nella seconda parte dell'anno è prevista l'attivazione di un Laboratorio di Secondo Livello per attori con esperienza artistica precedente ed allievi del laboratorio primo livello. Essendo realizzato in funzione delle produzioni in itinere di Lenz Rifrazioni, alla fine del percorso gli allievi attori considerati di particolare sensibilità saranno selezionati per partecipare alla prossima produzione: ADELCHI, tratta dall'opera di Alessandro Manzoni.
In data 11 marzo inizierà anche il nuovo progetto Pratiche di Teatro Visuale/PDTV a cura di Francesco Pititto, condirettore artistico di Lenz Rifrazioni e del festival Natura Dèi Teatri, dramaturg, regista e creatore di imagoturgie. Il corso di imagoturgia, che si svilupperà in 12 lezioni di 3 ore ciascuna ogni martedì dalle 18.30 alle 21.30 fino al 29 maggio, si concentrerà sulla creazione dell'immagine da J.L.Godard a Bill Viola, da Antonello a Bacon, da Ovidio a Murakami. La prima parte del corso sarà esclusivamente teorica e di interpretazione critica delle opere degli artisti sopracitati, nella seconda parte il focus sarà sulla elaborazione linguistica/videografica e gli allievi potranno creare direttamente immagini a partire dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze e degli autori indicati . I lavori visivi prodotti dagli allievi e selezionati a fine corso verranno presentati, nel dicembre 2014, in occasione della 19° edizione del festival internazionale Natura Dèi Teatri "I DUE PIANI".
I progetti artistici e formativi di Lenz Rifrazioni sono realizzati con il sostegno di:
MiBAC_Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 
Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Fondazione Monte Parma, Ausl Parma – DAISM-DP e Banca Monte Parma.

Per Informazioni e iscrizioni:
Elena Sorbi | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e Parma
T.+39.0521.270141 F. +39.0521. 272641
www.lenzrifrazioni.it/laboratori

(Fonte: Lenz Rifrazioni | Festival Natura Dèi Teatri)

 

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Lunedì, 10 Febbraio 2014 09:18

Modena, grande successo per “La Repubblica”

 

Aggiunta una recita de “La Repubblica” per l’alto numero di prenotazioni. 

- Modena 10 febbraio 2014 ----

In risposta all'alto numero di prenotazioni, la Fondazione Collegio San Carlo e Emilia Romagna Teatro Fondazione hanno deciso di aggiungere una recita de La Repubblica sabato 8 febbraio alle ore 17.30. La mise en espace tratta da Platone a cura di Claudio Longhi con testi scelti da Carlo Altini, è andata quindi in scena venerdì 7 febbraio alle ore 21.00, sabato 8 febbraio alle ore 17.30 e alle ore 21.00 e domenica 9 febbraio alle ore 16.00 presso il teatro della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

L’allestimento de La Repubblica si pone come una sorta di capitolo conclusivo del discorso filosofico propone alla cittadinanza modenese iniziato con Le Leggi e Il Sofista e apre numerosi interrogativi: qual è il buon funzionamento della Polis?  E poi è davvero realizzabile la città ideale. Interrogativi che aprono un’inchiesta propria  non solo del pensiero filosofico ma anche dell’oggi e del vivere nella nostra società contemporanea.

"Mio fratello Peppino. Resistere a Mafiopoli", conferenza-spettacolo che vedrà la presenza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, icona della lotta alla mafia assassinato nel 1978 -

Novellara (RE) 5 febbraio 2014 -

La seconda edizione di "Teatro e legalità" continua con "Mio fratello Peppino. Resistere a Mafiopoli", conferenza-spettacolo che vedrà la presenza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, icona della lotta alla mafia assassinato nel 1978. Moderatore sarà Domenico Ammendola.
La conferenza, organizzata da NoveTeatro in collaborazione con i comuni di Novellara, Scandiano e Castelnovo di Sotto, si terrà venerdì 7 febbraio alle ore 21 presso il Teatro della Rocca "Franco Tagliavini di Novellara (RE). La conferenza sarà replicata negli altri comuni organizzatori.

Sempre al Teatro della Rocca di Novellara, sabato 8 febbraio alle 11 Giovanni Impastato incontrerà i ragazzi dell'Istituto Superiore "Mario Carrara" di Guastalla e della Scuola Secondaria di I grado "Lelio Orsi" di Novellara.
Gli incontri prenderanno spunto dal libro "Resistere a Mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino impastato", scritto da Giovanni Impastato e Franco Vassia, pubblicato da Stampa Alternativa. Scrive Giovanni: "La storia di Peppino Impastato è una storia di giovani, di coraggio, di ribellione e di anche di violenza. [...] La storia di Peppino non è soltanto la sua: è la storia dei suoi compagni, la nostra storia, piena di fatti e di gioie, ma anche irta di spine. in pratica la storia atavica di chi non si rassegna a essere un semplice strumento, ma pretende di lasciare una traccia visibile del suo passaggio". Ed è per questo che merita di essere portata a tutti, soprattutto alle nuove generazioni.

NoveTeatro è un centro teatrale fondato nel 2007 da un gruppo di giovani professionisti dello spettacolo. Fare teatro ed educare al teatro sono i nuclei principali dell'attività. NoveTeatro è ente di produzione di spettacoli di prosa. A questa attività si affianca la scuola teatrale e un'intensa attività di teatro civile.
"Teatro e legalità" è un progetto ideato da NoveTeatro, vincitore nel 2012 di un bando della Regione Emilia Romagna. Inaugurata lo scorso 9 dicembre con la conferenza "IoNoSlot. L'azzardo delle mafie", la seconda edizione di "Teatro e legalità" coinvolge i comuni di Bagnolo in Piano, Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Correggio, Luzzara, Montecchio Emilia, Novellara, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, San Martino in Rio, Scandiano. Il progetto ha come principali destinatari i giovani e gli studenti, attraverso iniziative negli istituti scolastici della provincia di Reggio Emilia.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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La riduzione teatrale avrà luogo venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle ore 21, oltre a domenica 9 febbraio alle ore 16 ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria -

Modena, 4 febbraio 2014 -

La mise en espace de' "La Repubblica" fa parte di un pluriennale progetto di collaborazione tra due istituzioni, la Fondazione Collegio San Carlo ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, che si pone l'obiettivo di esplorare le potenzialità del rapporto tra teatro e filosofia. L'allestimento della Repubblica si colloca a suggello ideale del complesso discorso filosofico-teatrale proposto alla cittadinanza modenese, chiamata a riflettere radicalmente, nella duplice veste di spettatrice e di "coro ideale", sulla straordinaria energia etica delle parole dei classici, ambiguamente sospese tra attualità e inattualità. Dopo "La tirannide" di Senofonte, "Le leggi" di Platone e "Il sofista" di Platone, l'opera filosofica scelta quest'anno per la riduzione scenica è il classico dialogo platonico sulla giustizia e sull'utopia politica. Un' affascinante, antichissima inchiesta intorno al buon funzionamento della polis, a cura di Claudio Longhi, con testi scelti da Carlo Altini.
"Un serrato confronto tra il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà, tra le responsabilità comuni e i doveri del singolo" - come lo ha definito lo stesso Claudio Longhi - in un viaggio in compagnia di Socrate e dei suoi compagni alla ricerca della vera natura della filosofia e sul ruolo spettante agli intellettuali.
Ma se la giustizia è preferibile in quanto tale, come riesce a dimostrare Socrate alle fine del quarto libro della Repubblica, è possibile costruire una città giusta a partire dalla trasformazione di una città esistente, in un mondo in cui l'essere umano giusto e la città giusta, sono solo approssimazioni alla giustizia? "È così che, lungi dall'essere un trattato di filosofia politica che mira a delineare la struttura di una società giusta, la Repubblica mostra l'impossibilità (o, almeno, l'estrema improbabilità) della città giusta" come afferma Carlo Altini. Ancora oggi, a distanza di venticinque secoli, Platone ci invita in maniera quanto più attuale, a riconoscere che la città giusta è dunque impossibile, perché è impossibile che la filosofia possa essere capace di sconfiggere la resistenza radicata nell'«amor proprio» degli esseri umani, nella loro dipendenza dai bisogni materiali del corpo.

La riduzione teatrale della Repubblica di Platone, realizzata in coproduzione dalla Fondazione Collegio San Carlo ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, avrà luogo nel Teatro della Fondazione San Carlo (via San Carlo 5, Modena) venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle ore 21, oltre a domenica 9 febbraio alle ore 16, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

In allegato la locandina scaricabile

Fonte: Centro Culturale Fondazione Collegio San Carlo di Modena
Via San Carlo 5
41121 Modena, Italia
Tel: +39 059 421240
Fax: +39 059 421260
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fondazionesancarlo.it

 

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Una commedia scanzonata sull'arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finchè la buona sorte non decide di venire alla loro porta... o al cantiere


GIOVEDI' 6 FEBBRAIO 2014, ore 21
Teatro Comunale "Adolfo Tanzi" – Felegara
Esagera Produzioni presenta
"VACANZE RUMENE"
di Marco Cavallaro, Fabrizio Gaetani, Christian Generosi
Con Fabrizio Gaetani, Christian Generosi, Mauto Bellisario
Regia: Marco Cavallaro

Ingresso: Euro 12,00

In un periodo di crisi economica mondiale trovare un lavoro è già complicato, figuriamoci se chi un lavoro ce l'ha si ritrova a perderlo perché la politica del "Capo" cambia a favore del vento dell'Est.
Due attori, scartati da tutti i provini che fanno, lavorano come manovali in un cantiere edile. Perennemente in ritardo sul lavoro, sull'affitto, sulle bollette, con le donne e con la voglia di lavorare sotto i piedi, sono vessati dal "capo cantiere" che non sopporta più i loro comportamenti. Un bel giorno al cantiere per risparmiare sulle paghe, i nostri due attori manovali vengono licenziati ed assunta manodopera proveniente dall'Est. I due, buttati in mezzo alla strada, non possono che fare la loro più grande interpretazione della vita, fingersi "Rumeni" per continuare a vivere dei loro sogni e pagare le bollette.
Una commedia scanzonata sull'arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finchè la buona sorte non decide di venire alla loro porta... o al cantiere.

Sul sito http://youtu.be/Dlm9TEebU2g anche Fiorello parla dello spettacolo "Vacanze rumene"!


(Fonte: Comune di Medesano)




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