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Si erano resi latitanti dopo la sentenza definitiva per i furti commessi nel 2017. Arrestati 2 componenti del gruppo.

Parma 24 ottobre 2019 - nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Parma, ha tratto in arresto CIOBANU Constantin e COCIORVA Vladimir destinatari di un Ordine di carcerazione per l’espiazione, rispettivamente, di 1 anno e 9 mesi e 3 anni e 5 mesi di reclusione.
COCIORVA Vladimir e CIOBANU Constantin, nel novembre 2017, nell’ambito del Proc. Pen. 1182/2017 RGNR, erano stati tratti in arresto, da parte della Squadra Mobile di Parma, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Parma unitamente a VIERU Vitale, nato in Moldavia il 20/12/1984; POCLIT Vladimir, nato in Moldavia il 15/11/1991; VARGUTA Mihail, nato in Moldavia il 12/09/1993; CIOBANU Mihail, nato in Moldavia il 25/10/1995 e LUCA Vitalie, nato in Moldavia il 15/01/1980, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di 19 furti pluri-aggravati commessi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Cremona, Piacenza e Padova nel periodo marzo/ottobre 2017 e di vari episodi di ricettazione.


I due soggetti, successivamente sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliare, erano evasi, rendendosi di fatto irreperibili e, pertanto, fino alla giornata di ieri, i tentativi di rintraccio per dare esecuzione alla pena applicata in via definitiva per i fatti di cui al citato procedimento penale 1182/17 erano risultati vani.


I dedicati servizi di monitoraggio, effettuati dal personale della Sezione Antirapine, hanno consentito di individuare in un casolare sito in località Madregolo, un loro possibile rifugio e pertanto, nella mattinata di ieri, si è proceduto alla perquisizione dell’immobile, sorprendendo all’interno i due latitanti che hanno cercato la fuga attraverso il tetto dove, però, sono stati bloccati.
Nel corso della perquisizione dell’immobile, è stato rinvenuto denaro contante ed altri oggetti certamente provento di ulteriori furti, radioline ricetrasmittenti e strumenti da effrazione, nonché la chiave di un’autovettura rubata, rinvenuta poco distante dal casolare, su cui erano state apposte targhe di altro veicolo per occultarne la provenienza illecita.

Video operazione al link:  https://youtu.be/H8JOQ3HAurw

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Distrugge le vetrate del Polo Sanitario di Via Verona, Arrestato in flagranza di reato per il reato di danneggiamento aggravato e resistenza a p.u.

Parma 23 ottobre 2019 - Nel corso della mattinata di ieri intorno a mezzogiorno le volanti della Questura di Parma sono state contattate al 113 per la segnalazione di un cittadino italiano in stato di agitazione nei pressi del predetto polo sanitario in quanto pretendeva di ricevere in assegnazione una casa.

Dopo essere intervenuti prontamente veniva chiarita la situazione ovvero che il ragazzo classe '80 non poteva essere preso in carico dalla servizio sociale in quanto residente in un'altra città. A quel punto gli agenti hanno preso direttamente in carico la situazione di disagio dell'uomo contattando la Caritas per essere accolto temporaneamente.

L'uomo, dopo aver ringraziato, lasciava il polo sanitario in modo tranquillo.

Circa un'ora dopo il 113  riceveva una chiamata da parte di alcuni dipendenti terrorizzati, in quanto, lo stesso uomo, stava spaccando letteralmente le vetrate del polo sanitario con una grossa pietra.

Giunti sul posto si poteva constatare che l'uomo, ancora in possesso dell'arma, era ancora intento a distruggere i vetri, cosa che aveva determinato la fuga da parte di tutti gli addetti al Polo, che si sono  rifugiati all'interno dei loro uffici, e i cittadini presenti  si sono dati alla fuga.

L’uomo particolarmente agitato veniva con difficoltà bloccato dagli agenti. Per questi motivi l'uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per danneggiamento aggravato ai danni di un ente pubblico. Contemporaneamente lo stesso è anche  stato denunciato a piede libero per i reati di violenza privata, interruzione di pubblico servizio (anche in considerazione del fatto che il polo è dovuto rimanere chiuso, a causa dei danni, per tutto il resto della giornata) e porto di oggetti atti ad offendere, nonché, per gli insulti proferiti agli agenti, per oltraggio a pubblico ufficiale.


Oggi, a seguito del rito per direttissima, il Giudice ha applicato al soggetto la misura cautelare in carcere.

 

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Spaventa i passanti con una pistola giocattolo: bloccato da Polizia di Stato e Carabinieri - 

Carpi 19 ottobre 2019 - Nella serata di ieri, una Volante del Commissariato di P.S. di Carpi è intervenuta in via Ugo da Carpi, all’angolo con via Abetone, dove era stata segnalata la presenza di un uomo, che girava armato di pistola, puntandola all’indirizzo dei passanti. Gli agenti utilizzando tutte le cautele del caso hanno bloccato, con l’ausilio di una pattuglia del Comando Compagnia Carabinieri di Carpi, l’uomo, identificato successivamente per un cittadino ucraino di 41anni, al quale hanno sequestrato una pistola giocattolo. Accompagnato presso gli Uffici del Commissariato per accertamenti più approfonditi, è stato denunciato in stato libertà per il reato di minacce aggravate.

Reato di stalking e maltrattamenti in famiglia: scatta il “divieto di avvicinamento” alla ex compagna per un cittadino peruviano
La Polizia di Stato ha eseguito ieri la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 17 ottobre scorso a carico di un cittadino peruviano, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della ex compagna.
L’uomo, nel corso della relazione durata all’incirca sei anni e anche dopo la fine della loro convivenza, ha mantenuto una condotta di costante sopraffazione e volontà di intimidazione, caratterizzata da ripetute aggressioni fisiche e verbali e da condotte vessatorie e persecutorie nei confronti della donna, anche in presenza della loro figlia minorenne, acuite dall’abuso di sostanze alcoliche e droganti.
Tali atteggiamenti avevano portato la donna a vivere in un profondo stato di prostrazione e angoscia, esasperato dalla paura per la propria incolumità e per quella della figlia. Sfinita dalle continue vessazioni si è rivolta alla Polizia di Stato.
La scrupolosa attività di indagine, svolta dagli investigatori della Squadra Mobile, specializzati nei reati contro la persona, ha consentito di raccogliere una serie di fonti di prova che hanno permesso alla Procura della Repubblica di Modena, nella persona della dott.ssa Natalini, di richiedere in via d’urgenza al G.I.P., in attesa degli sviluppi processuali, l’emissione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, quantificato in 100 metri, a cui si aggiunge il divieto di comunicare con la vittima attraverso qualsiasi mezzo.

Fermato con documenti falsi sull’A1: 36enne moldavo arrestato dalla Polizia di Stato - Giovedì 17 ottobre, intorno alle ore 14.00, nel transitare sulla carreggiata nord della A/1, una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Modena Nord ha fermato per un controllo una FIAT Punto con targa italiana che, in entrata al casello di Modena Nord, si era immessa nel flusso veicolare in direzione nord. Il conducente, un cittadino 37enne di nazionalità moldava, residente a Parma, ha esibito una patente di guida rumena, mentre il passeggero era in possesso di una carta di identità rumena.  
Gli agenti hanno accompagnato i due stranieri presso gli Uffici della Sottosezione di Modena Nord, per accertamenti sulla autenticità dei documenti, in quanto vi erano fondati dubbi che fossero falsi. Approfondite verifiche sui due soggetti hanno permesso di accertare che la carta di identità rumena era stata falsificata e che al conducente, da tempo residente sul territorio nazionale, era stata sospesa nel 2011 la patente per guida in stato di ebbrezza alcolica. Quest’ultimo per poter continuare a guidare, aveva deciso di procurarsene una falsa, circostanza emersa dall’accertamento fatto in banca dati sul numero del documento rumeno, che è risultato intestato ad altra persona. Il moldavo è stato, pertanto, denunciato a piede libero e sanzionato ai sensi del Codice della Strada, mentre il passeggero, identificato per un cittadino moldavo di 36 anni, è stato tratto in arresto per il reato di possesso di documento falso valido per l’espatrio.

Ruba una borsetta in discoteca: 20enne denunciato dalla Polizia di Stato
La Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà un cittadino tunisino di 20 anni, regolare sul territorio italiano, per il reato di furto aggravato.
Intorno alle ore 5.00 di questa mattina, gli agenti sono intervenuti presso il locale Kyi Lounge in via Jacopo da Porto Sud, in quanto gli addetti alla sicurezza avevano individuato l’autore di un furto di una borsetta ai danni di una cliente.
Grazie alla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate nel locale, è stato possibile accertare quanto accaduto, ovvero che il tunisino si era impossessato della borsa, lasciata incustodita dalla vittima su un divanetto, occultandola sotto la felpa.
Il 20enne, rintracciato all’interno del locale, ha ammesso la propria responsabilità e ha dato indicazioni per ritrovare la borsa, che lo stesso aveva abbandonato al centro della pista da ballo.
Il tunisino è stato poi accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali sono emersi precedenti di Polizia a suo carico per rapina, ricettazione, furto con strappo e associazione per delinquere.

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Sabato, 19 Ottobre 2019 07:03

52 persone identificate e 31 veicoli controllati

Proseguono i controlli volti alla prevenzione dei reati predatori e dello spaccio.

Parma, 18 ottobre 2019 -  La Polizia di Stato, nella mattinata odierna, con pattuglie della Questura, del Reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia e con la Polizia Ferroviaria, ha effettuato diversi controlli.
Durante il servizio sono state identificate 52 persone di cui 13 straniere, nonché controllati 31 veicoli.


In via Savani angolo via Reggio, con l’ausilio della Polizia Ferroviaria, sono stati sorpresi due occupanti abusivi in un terreno di proprietà delle ferrovie e per tale motivo sono stati indagati per invasione di edifici in concorso. I due sono rispettivamente un marocchino del '94 con numerosi precedenti per rapine ed un tunisino dell’83 con altrettanti precedenti per rapine.


I controlli sono proseguiti nel quartiere S.Leonardo e nei punti in cui il sistema predittivo X-Law indicava l’alta probabilità della commissione di reati predatori.
Parallelamente, durante la mattinata, l’Ufficio Immigrazione sottoponeva al provvedimento dell’espulsione un cittadino Marocchino classe '73 particolarmente pericoloso, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti ed uscito da poco dalla locale casa circondariale. Nel dettaglio, è stato accompagnato al C.pr. di Potenza, in attesa della fisica espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento in frontiera.


Le attività descritte rispondono alla strategia della Questura, ovvero operare parallelamente attraverso una massiva presenza sul territorio al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati e nel contempo operare attraverso l’espulsione di soggetti pericolosi dal territorio nazionale.

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Martedì, 15 Ottobre 2019 08:39

Chiuso per sicurezza un negozio etnico in Piave

Disposta dal Questore la chiusura ex art. 100 del T.U.L.P.S. di un negozio di vicinato in via Piave.


Modena 15 ottobre 2019 - Nella mattina di ieri, personale della Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha notificato il provvedimento del Questore, adottato ai sensi dell’art. 100 del TULPS, al titolare della licenza di un esercizio commerciale di vicinato ubicato in via Piave a Modena.


Il provvedimento, con il quale è stata disposta la sospensione delle licenze e la chiusura del negozio per 30 giorni, è il frutto di un’intensa attività di verifica e controllo effettuata dalla Polizia di Stato ed è il secondo emesso nei confronti del suddetto esercizio commerciale nell’arco di meno di due mesi.


Si tratta di un provvedimento a garanzia dell’ordine e della sicurezza dei cittadini che ha come ratio quella di impedire, attraverso la chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Nonostante la prima chiusura, infatti, il locale risulta ancora abitualmente frequentato da persone pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica in quanto gravate da precedenti di Polizia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per reati contro il patrimonio e la persona.

Gli stessi residenti hanno evidenziato la permanenza all’interno del negozio e nelle sue pertinenze di soggetti sovente ubriachi, dediti allo spaccio e non di rado coinvolti in liti di strada, che hanno ingenerato un forte senso di insicurezza ed afflizione.

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Parma 14 ottobre 2019  Giornata di beneficenza e di prevenzione! 
Nella Giornata di ieri, la Polizia Stradale di Parma ha partecipato all’evento organizzato dal comune di Varano de Melegari, nell'ambito di una giornata dedicata alla prevenzione stradale e alla sicurezza stradale.
Nel dettaglio, gli Agenti della Sezione Polizia stradale di Parma, hanno partecipato ad una lezione sulla "catena di soccorso" presso l’autodromo Riccardo Paletti.


Durante la lezione si è data dimostrazione di un sinistro e dei conseguenti rilievi. Sono state tante le domande dei giovanissimi che hanno partecipato e per questo li ringraziamo, siamo fiduciosi che dopo questa giornata saranno futuri guidatori giudiziosi.


I fondi che sono stati raccolti, tramite l'associazione Noi per Loro, saranno devoluti ai bambini del reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Parma.

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Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Sindacato nazionale Agenti di Polizia Penitenziaria, segreteria regionale Emilia Romagna relativamente all'ennesimo suicidio di un poliziotto.


"Riposa in pace caro amico ... sarai sempre vivo nei nostri ricordi"...
"Perché? Non dovevi. Resterai nei nostri cuori".
"Sei sempre stato un punto di riferimento per tutti i colleghi... Una persona speciale su cui potevi sempre contare... Hai sempre dato l'anima e il corpo all'amministrazione... Non meritavi proprio questo destino... Sarai sempre nel mio cuore... Ciao ..."


"Questi sono solo alcune delle parole che amici e colleghi hanno voluto utilizzare nella giornata di oggi per rivolgere l'ultimo saluto ad un collega, un amico, che ci ha lasciato troppo presto.
E la causa della prematura dipartita di un altro appartenente alle forze di polizia è ancora una volta il suicidio, perché nelle FF.OO. è assodato che i suicidi sono maggiori che nel resto della popolazione. Poi il lavoro può essere causa o concausa, ma il silenzio di chi può intervenire a studiare il problema e cercare di arginarlo non è solo assordante ma colpevole ed esecrabile!!
"52 vite perse ed altrettante famiglie che non si daranno pace per non aver compreso il male di vivere che li stava ingoiando. Che impotenza, rabbia e rammarico".
Siamo vicini nel dolore della famiglia del poliziotto scomparso, alla quale porgiamo le nostre più sentite condoglianze.
Riposa in pace collega."

Piacenza 11 ottobre 2019 -


Gianluca Giliberti
Segretario Regionale
Si.N.A.p.pe.

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Colorno 6 ottobre 2019 - Per l'ennesima volta Colorno è "sotto attacco" da parte di incivili e vandali. Stavolta tocca nuovamente al parco di Via Pasini. Nel tempo diversi sono stati gli episodi di maleducazione perpetrati in questa area verde comunale. Un luogo importante per i residenti del Quartiere Oratorio che trovano svago per i propri bambini presso il suo parco giochi. Pochi mesi fa l'amministrazione comunale aveva eseguito un lavoro di riqualificazione dell'area, sostituendo alcuni giochi per bambini, ormai usurati e poco sicuri, con scivoli ed altalene nuove. Aveva anche provveduto a ripulire i muretti e le panchine di legno da graffiti e scritte volgari.

Un lavoro che ha avuto un costo per la collettività e che a causa di ignoti è risultato vano. Nella giornata odierna – riferisce il gruppo “AMO Colorno” particolarmente attivo a quanto accade in paese nelle zone limitrofe - abbiamo riscontrato che uno schienale in legno di una panchina è stato abbattuto, tramite lo sfondamento dei supporti di metallo poste in verticale. Inoltre oltre ad una bicicletta malmessa ed abbandonata tra le aiuole, sono stati abbandonati diversi rifiuti, come bottiglie di birra e addirittura una sedia da giardino distrutta nel piccolo canale che costeggia il parco". 

Situazioni che fanno male a Colorno e ai colornesi, e che si verificano da moltissimo tempo.

“A tal proposito lanciamo una proposta. – prosegue Amo Colorno - Perché non recintare il parco e stabilire degli orari giornalieri, con la chiusura in orario notturno? A due passi dal parco è presente la società del baseball che potrebbe dare una mano nella gestione di tale parco. Perché l'amministrazione comunale non prova a valutare questa soluzione, trovando un accordo con la società offrendole dei vantaggi in cambio di una mano?”

Gli episodi di vandalismo si susseguono da molto tempo e con alta frequenza. Era infatti solamente lo scorso 3 ottobre quando a essere colpita da atti vandalici fu la stazione di Colorno.

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Ancora una volta la stazione di Colorno è oggetto di episodi criminosi. Questa volta ad essere presa di mira è stata la biglietteria automatica, sfondata e divelta, forse nel tentativo di rubare le poche monete presenti all’interno. Chi ha commesso il fatto deve aver potuto agire indisturbato, presumibilmente nelle scorse notti. La stazione ad oggi è accessibile anche in orario notturno, quando nessun treno passa, e non è la prima volta che viene vandalizzata e utilizzata come luogo di bivacco, atti illeciti, e pernottamento. Non è purtroppo videosorvegliata, nonostante diverse siano state le richieste fatte a Rfi e alla regione Emilia Romagna da parte del gruppo Amo Colorno. Non è illuminata a dovere specie nei pressi dell’ex capanno abbandonato del carbone. Capanno che da tempo ormai funge da rifugio per soggetti poco raccomandabili. Un’area decisamente pericolosa il cui accesso andrebbe bloccato quanto prima.

Dopo quest’ennesimo sfregio al paese di Maria Luigia, ad una stazione unica nel suo genere (tutelata dalle belle arti e datata 1884); chiediamo nuovamente ad Rfi di provvedere per delle telecamere, per una maggiore illuminazione e per far si che venga chiusa nelle ore notturne.

"Non è più tollerabile una situazione del genere. Prima che capiti l’irreparabile, ha commentato il gruppo “Amo Colorno”, è opportuno provvedere a bonificare l’area e a renderla sicura e controllata".

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Ennesimo e grave atto vandalico si è verificato nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 settembre. L'episodio è avvenuto ancora una volta nel parcheggio di proprietà del comune e della provincia di Parma, adiacente all'Istituto comprensivo "P. L. Belloni".

Diverse auto in sosta sono state vandalizzate ed in particolare sono stati spaccati i parabrezza e i vetri.

Episodi del genere non sono una novità, vista l'area non videosorvegliata e piuttosto nascosta. L'area al calar della sera diventa luogo di bivacco e degrado specialmente nei pressi di un bagno pubblico chiuso al pubblico dove è possibile nascondersi agli occhi indiscreti ed ubriacarsi in tranquillità abbandonando ovunque bottiglie di alcolici e superalcolici spaccate tra l'erba e il terreno.

Alla luce di quanto avvenuto siamo a chiedere l'installazione urgente di telecamere nell'area e la loro doverosa segnalazione. In molti non si sentono più al sicuro e parcheggiare la propria auto, ormai provoca preoccupazione. Tali atti non possono e non devono restare impuniti e Colorno non può avere zone franche.

Basta pochissimo tempo per danneggiare delle autovetture, e le forze dell'ordine non possono presidiare h24 un singolo punto del paese. Per tale ragione, telecamere subito.

Il gruppo
AMO - COLORNO

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Lunedì, 30 Settembre 2019 16:20

Sicurezza, nuova telecamera a Modena Nord

Completata la realizzazione dei 15 portali sulle principali arterie cittadine e nelle frazioni. Intanto, la videosorveglianza arriva anche in via Vittorio Veneto.
 
Modena -

Completato anche l’ultimo dei portali elettronici in ingresso e uscita alla città previsti dal progetto del Comune Modena per ampliare la videosorveglianza con un sistema di lettura targhe per la rilevazione dei transiti interconnesso con il Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti, quale ulteriore strumento al fine di aumentare la sicurezza del territorio.

Le nuove telecamere questa volta si sono accese a Modena Nord, non distante dal casello autostradale. Ed esattamente, un apparecchio ad alta definizione che include sia l’occhio elettronico collegato alle sale operative di Polizia locale e Forze dell’ordine e quindi al sistema di videosorveglianza cittadino, sia quello afferente al Sistema Scntt, è collocato nei pressi della nuova rotatoria in modo da immortalare i veicoli diretti verso la tangenziale. I lavori di infrastrutturazione coordinati dai tecnici del Servizio Progetti Telematici, che hanno lavorato di concerto con l’Ufficio Politiche della Legalità e le Sicurezze, hanno infatti dovuto attendere l’ultimazione della infrastruttura. Un ulteriore analogo apparecchio, che assume quindi entrambe le funzioni (di contesto e afferente al Scntt) è stato collocato nei pressi della  rotatoria G.B. Marino e riprende i veicoli diretti verso il quartiere fieristico.

Con il portale di Modena Nord, il quindicesimo realizzato a Modena e frazioni, si completa il progetto avviato dall’amministrazione comunale alcuni anni fa. Le priorità e la collocazione dei portali di lettura targhe sono stati definiti dalla Cabina di Regia del Patto per Modena Sicura istituita presso la Prefettura e successivamente il Ministero dell'Interno ha approvato il progetto esecutivo per l'integrazione del sistema di lettura targhe comunale con il Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti.

Terminati i lavori per la realizzazione delle infrastrutture e dell'architettura di rete necessaria per l'interconnessione con il sistema nazionale, si sono svolte anche le fasi di test di interconnessione ed integrazione alla banca dati centrale del Ministero dell'Interno. Ad oggi il sistema di lettura targhe e transiti interconnesso con il sistema Scntt può contare su 15 varchi attivi (in cui sono state installate anche telecamere di contesto collegate al sistema di videosorveglianza cittadino) posizionati lungo rilevanti arterie stradali del territorio comunale.

Intanto, procedono anche i lavori per portare infrastruttura di rete e videosorveglianza cittadina in via Vittorio Veneto dove si è accesa la prima delle cinque telecamere previste. L’occhio elettronico, collegato alle sale operative di Polizia locale e Forze dell’ordine, è collocato all’ingresso del Museo civico, nell’area rivolta verso viale Vittorio Veneto. Completati i lavori di elettrificazione, altri apparecchi saranno installati all’altezza di vicolo delle Grazie, all’interno del passaggio pedonale coperto e in via degli Adelardi, oltre che in piazzale Risorgimento.

Il sistema di videosorveglianza cittadina vede oggi in funzione 252 occhi elettronici e altre 23 telecamere afferenti al Scntt.

Parallelamente proseguono i lavori di sostituzione delle vecchie telecamere con nuovi apparecchi più performanti, le ultime sostituzioni sono avvenute nei pressi della scuola Cittadella e di palazzetto Molza.

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