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Nell'ambito dell'attività di repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile, nella giornata di ieri, ha effettuato mirati servizi nella zona compresa tra via Vignolese, via Marzabotto e via Araldi.
Così, nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano di 37 anni, in regola sul territorio nazionale, con precedenti di Polizia, colto nella flagranza del reato di spaccio di sostanza stupefacente.

La perquisizione, estesa anche al domicilio, ha permesso di rinvenire e sequestrare in una camera dell'appartamento, adibita a vera e propria raffineria della droga, 9 grammi di hashish, ripartiti in tre sassi, 528 grammi di droga sintetica del tipo shaboo, di cui una parte suddivisa in dosi e la restante già lavorata in diverse forme (grani tipo sale, sale fino e grani ancora più sottili tipo farina), oltre a materiale e attrezzatura per la lavorazione e il confezionamento della sostanza stupefacente.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro, unitamente al denaro contante rinvenuto e quattro telefoni cellulari.

Nel corso della perquisizione sono stati recuperati all'interno dell'armadio della camera da letto anche 52 monili in oro ed argento, tra cui collane, bracciali, anelli e orologi, custoditi in una busta nascosta tra gli abiti.

L'appartamento, composto da tre camere, una cucina ed un bagno si trovava in pessime condizioni igieniche e risulta abitato dal nigeriano, dalla moglie con i due figli, uno di 11 anni e l'altro di appena 6 mesi, oltre a due connazionali.

Lo straniero, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla locale casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno.

 

Sull'arresto del nigeriano e sull'efficacia dell'operazione di contrasto della Polizia di Stato si è espresso anche l'esponente di Forza Italia Enrico Aimi tramite un comunicato stampa che di seguito riportiamo:

'La criminalità nigeriana emergenza nazionale, va stroncata con ogni mezzo ed espulsioni certe. Plauso alle forze dell'ordine per importante arresto'

"L'arresto del nigeriano e il maxi sequestro di droga shaboo effettuati dalla squadra mobile di Modena, alla quale va il nostro plauso, è un importante conferma dell'efficacia dell'azione di contrasto alla piaga dello spaccio che nel mercato della pericolosa sostanza shaboo vede il controllo pressoché totale della criminalità nigeriana. Bande spietate e pericolose, che utilizzano la manovalanza clandestina fatta arrivare senza controllo dalle politiche dei governi di sinistra, di cui gli italiani hanno avuto prova nei fatti di Macerata e che i modenesi hanno purtroppo sotto gli occhi nelle vie della prostituzione e nelle zone dello spaccio. Delinquenti che hanno conquistato intere aree delle nostre città, facendosi forti anche del senso di impunità generato da una situazione sul fronte dell'immigrazione, fuori controllo che non garantisce pene ed espulsioni certe per chi delinque.' Lo afferma l'esponente di Forza Italia Enrico Aimi - "Questo mercato criminale e di morte va stroncato con ogni mezzo. Serve una bonifica radicale dei territori con misure drastiche e incisive, che coinvolgano non solo il mercato della domanda ma anche quello dell'offerta. Auspichiamo ora che la formazione del nuovo governo sia espressione dell'esito delle urne che ha premiato e fatto vincere la coalizione del centro-destra unito e che si possa finalmente dare inizio a quel cambio di rotta sulle politiche su immigrazione e sicurezza che i cittadini hanno chiesto. Forza Italia ed il centro destra hanno posto tra i primi punti del proprio programma pene ed espulsioni certe per questi pericolosi criminali stranieri. Più uomini e più strumenti alle forze di Polizia, norme più severe e coinvolgimento in certe aree a rischio anche dell'Esercito. La gente non ne puo' davvero piu'. Non possiamo dunque rassegnarci ad una Italia terra di conquista di queste bande criminali"

 

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Prosegue l'impegno della Questura di Modena nella attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei parchi, nelle aeree urbane di aggregazione giovanile e negli istituti scolastici.

Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile ha effettuato un servizio mirato, con l'ausilio di una unità cinofila antidroga della Questura di Bologna, all'interno del polo scolastico Guarini – Wiligelmo di viale Corassori, delle succursali degli Istituti Fermi e Cattaneo e presso l'IPSIA Corni.

Proprio all'interno di quest'ultimo istituto sono stati rinvenuti 5,7 grammi di hashish in dosi già confezionate abbandonate sulle scale e nelle parti comuni di una classe e 0,60 grammi di marijuana in un bagno.

Gli agenti hanno poi continuato le verifiche nei due parchi cittadini ove il fenomeno dello spaccio è più radicato: Novi Sad e XXII Aprile. Nascosti tra i cespugli e sotto i sassi sono stati recuperati 10 involucri pronti per lo spaccio contenenti complessivamente 70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

 

Condanna di 2 anni e 4 mesi per le borseggiatrici bulgare arrestate dalla Polizia di Stato
Le quattro borseggiatrici di origine bulgara, incensurate, autrici di un furto nella giornata di lunedi ai danni di una anziana modenese di 87 anni sull'autobus della linea 7, che erano state arrestate in flagranza di reato dagli agenti della Questura di Modena nel corso di un servizio antitaccheggio, sono state processate per direttissima questa mattina e condannate ad anni 2 e mesi 4 di reclusione, senza sospensione della pena, e con Divieto di dimora nel Comune di Modena.
Nei loro confronti la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha emesso la misura di prevenzione del Foglio di Via obbligatorio con Divieto di ritorno nel Comune di Modena, della durata di tre anni.

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Parma. Proseguono i servizi straordinari Antidroga della Polizia di Stato nei luoghi di aggregazione giovanile. Identificate 33 persone e sequestrati 483 grammi di sostanze stupefacenti.

Come promesso, prosegue l'impegno della Questura di Parma nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti e nel controllo delle aree urbane di aggregazione giovanile.

Nell'ambito dei servizi straordinari di Controllo del Territorio della Polizia di Stato, infatti, nel pomeriggio di ieri sono stati svolti controlli antidegrado, con particolare attenzione alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti ed al contrasto dei reati in genere.

Il servizio, coordinato dal Dirigente dell'UPGSP della Questura di Parma, ha visto impiegati, oltre che del Nucleo Volanti della Polizia di Stato in servizio sul territorio, anche di un'unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Polizia Municipale di Parma.

Il servizio ha interessato, mediante un intervento congiunto di tutte le forze sul territorio, il Parco "Falcone e Borsellino" dove, oltre ad indentificare le persone presenti, sono stati rinvenuti 21 involucri e vari frammenti di sostanza stupefacente. Successivamente sono state controllate le aree urbane, oggetto di segnalazioni tramite esposti da parte dei cittadini, quali Viale Vittoria, Via dei Mille, dove sono stati rinvenuti 50 involucri contenenti sostanza stupefacente. In Piazza Alberto dalla Chiesa sono stati rinvenuti 8 involucri contenenti sostanza stupefacente.

Infine, sono state attenzionate le strade del centro cittadino, luogo di aggregazione delle giovani generazioni, particolarmente affollate, come ogni sabato pomeriggio, sia da turisti sia dalla gente del posto.

Il bilancio finale dell'Operazione è stato quello di 33 persone identificate, di cui 11 stranieri, e grazie all'ormai noto fiuto dei Poliziotti quattro zampe del Reparto cinofili della Polizia di Stato di Bologna, specializzati nella ricerca di sostanze stupefacenti, di 39,1 grammi di Hashish e 444,2 grammi di Marijuana sequestrati.

Tale attività, avviata in modo sistematico dalla Questura, si inserisce in una più ampia strategia tesa a contrastare con maggiore incisività i reati di strada e per dare un'efficacia risposta alla richiesta di tutela da parte dei cittadini

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L'attività di indagine nasce a giungo 2017 quando un ragazzo diciasettenne si presentò con i genitori presso la Caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare di essere rimasto impelagato in un giro di droga che gli aveva procurato dei debiti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena avviarono immediatamente le indagini coordinati dall'Autorità Giudiziaria minorile, venendo ben presto a conoscenza di una realtà preoccupante, costituita da un fiorente mercato di droga tra i giovani del luogo.

Questo, pochi giorni dopo l'avvio delle indagini, consentiva di trarre in arresto due giovani all'interno di un parco. Veniva inoltre accertato che tra i giovani che non avevano la disponibilità economica per acquistare le dosi di hashish o marijuana, scattava una forma di "solidarietà" con prestiti in denaro che tuttavia, se non restituiti, mettevano l'acquirente/debitore in una posizione sfavorevole.

Nella mattina del 27 febbraio, una trentina di Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, coadiuvati dal Nucleo Cinofili del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e da altri militari delle Compagnie Carabinieri Bologna Centro e Molinella e del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno eseguito otto perquisizione domiciliari.

L'operazione è terminata con l'esecuzione di una misura di accompagnamento nei confronti di un diciasettenne che è stato trasferito in un Centro di Giustizia Minorile, l'arresto di due ragazzi di diciassette e venti anni perché trovati in possesso di droga durante la perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni, il sequestro di un centinaio di grammi di droga e del materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

- Foto conferenza stampa – Fonte: Ufficio Stampa Comando Provinciale Carabinieri Bologna. Nella foto, da sinistra, Tenente Domenico Lavigna, Comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri di San Lazzaro di Savena, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Bologna e Maggiore Aniello Mattera, Comandante della Compagnia Carabinieri di San Lazzaro di Savena;
- Foto CC materiale sequestrato – Fonte: Compagnia Carabinieri San Lazzaro di Savena.

 

 

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Venerdì, 23 Febbraio 2018 15:24

Operazione Pusher della Polizia di Stato

Operazione Pusher della Polizia di Stato: i dettagli dell'attività nel capoluogo. Nell'ambito dei servizi straordinari predisposti dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, che hanno interessato la scorsa settimana ben 16 province italiane, la locale Squadra Mobile ha incentrato la propria attenzione sulla criminalità nigeriana dedita a tale attività sul territorio modenese.

Le zone interessate dall'operazione sono state la Stazione Ferroviaria, via Crispi, l'Errenord e il parco Novi Sad.

In quattro distinte situazioni, gli agenti hanno arrestato in flagranza di reato altrettanti nigeriani, tra 34 e i 37 anni, di cui uno irregolare sul territorio nazionale, sorpresi nell'atto di cedere dosi di sostanza stupefacente.

Nei confronti di uno dei quattro malviventi, la Squadra Mobile ha eseguito anche una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire all'interno dell'abitazione, ubicata in via Riccoboni, 650 grammi di sostanza stupefacente del tipo shaboo, droga sintetica dagli effetti devastanti, che sul mercato illegale ha un valore economico ingente, pari a circa 65.000 euro, già confezionata per lo spaccio.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro unitamente a vari telefoni cellulari e a denaro contante, presumibile provento dell'attività illecita.

All'interno della suddetta abitazione sono stati identificati altri tre nigeriani di età compresa tra i 27 e i 32 anni, denunciati in stato di libertà per il medesimo reato.

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Giovedì, 22 Febbraio 2018 11:54

Un arresto per spaccio di sostanze stupefacenti

Alle ore 03.30 di ieri 21 febbraio, personale dipendente, impegnato nel servizio di controllo del territorio e, nello specifico, nell'attività volta ad infrenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e/o psicotrope, si recava in Via dei Mille, zona solitamente frequentata da spacciatori di nazionalità nigeriana.

Nella circostanza, le due pattuglie impegnate nel controllo, assistevano in diretta ad un veloce passamano tra un soggetto di colore ed un cittadino italiano.

I due individui accortisi della presenza delle pattuglie tentavano di dileguarsi, in direzioni diverse, ma venivano prontamente raggiunti e bloccati dagli operatori.
D.T.G., italiano classe 1990, gettava in una siepe un involucro di cellophane trasparente che, prontamente recuperato, risultava contenere un piccolo frammento a forma di ovulo, di colore bianco, successivamente risultato essere sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso di gr. 0,7.

Quest'ultimo ammetteva di aver appena comprato lo stupefacente dallo straniero fermato dagli operanti, per la somma di 20,00 euro, somma effettivamente rinvenuta nella disponibilità di O.L.N., cittadino nigeriano, classe 1995, già gravato da precedenti per spaccio, ex-richiedente asilo politico, dichiaratosi s.f.d., attualmente irregolare, che dopo le formalità di rito, veniva tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Alla direttissima di oggi 22 febbraio 2017, dopo la convalida dell'arresto, il Giudice disponeva l'immediata liberazione dello straniero e fissava il processo alla data del 29.03.2018.

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Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto che si trovava a transitare per le strade di Cento, ha notato un uomo davanti a un bar che stava consegnando un oggetto a una ragazza. L'atteggiamento dei due soggetti ha insospettito i militari che si sono avvicinati per un controllo.

La ragazza, ventiseienne italiana, ammetteva di essere stata forzata ad acquistare della cocaina dall'uomo che di recente le aveva preso il suo smartphone, come garanzia per costringerla a continuare a comprare la droga da lui.

Lo spacciatore è stato identificato in un trentatreenne marocchino, disoccupato, senza fissa dimora, clandestino e con una marea di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e le norme sulla condizione dello straniero in materia d'immigrazione. Dallo scorso novembre, infatti, lo spacciatore è stato inserito nella lista dei soggetti da allontanare dal territorio italiano.

Oltre a una decina di grammi di cocaina, una bilancina di precisione e un centinaio di euro in contanti, l'uomo è stato trovato in possesso dello smartphone che aveva preso alla ragazza. Il cellulare è stato restituito alla giovane.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Ferrara, l'uomo è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo, previsto per la mattina odierna presso le aule giudiziarie del Tribunale di Ferrara.

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La Guardia di Finanza di Parma ha intensificato le attività di controllo economico del territorio, predisponendo, nei punti nevralgici della città, appositi servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei fenomeni del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Tali operazioni, eseguite con il prezioso ausilio di unità cinofile in forza al Gruppo delle Fiamme Gialle di Piacenza, interessano principalmente l'area del centro storico, la Stazione ferroviaria nonché le più importanti direttrici di accesso alla città.

In virtù di tale dispositivo, nei gironi scorsi i Finanzieri hanno sequestrato circa 50 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish e marijuana.

Non è sfuggito all'infallibile fiuto dei cani antidroga un soggetto di nazionalità nigeriana trovato in possesso - nei pressi della Stazione - di un quantitativo di cocaina abilmente occultato sulla persona.

La sostanza era già stata frazionata in dosi, così da poter essere rapidamente smerciata.

L'individuo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria di Parma.

Altri otto soggetti di varie nazionalità sono stati inoltre segnalati alla locale Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti destinate ad uso personale.

I controlli hanno riguardato anche il parco cittadino "Eridania" (Falcone-Borsellino) ove i cani "Buddy" e "Dania" hanno rinvenute altre dosi di droga nascoste nel terreno.

L'attività della Guardia di Finanza di Parma, che proseguirà nei prossimi giorni, si inserisce in un più ampio quadro di controllo economico del territorio, realizzato - mediante appositi servizi di pattugliamento, perlustrazione ed osservazione - nei luoghi della provincia maggiormente a rischio.

 

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Ieri mattina è stata la volta del Centro di Formazione Professionale - Città dei Ragazzi di via Tamburini e delle sedi di via Ganaceto e via Sgarzeria del Liceo Artistico e dell'Istituto Professionale "Venturi".

I controlli antidroga sono stati svolti dalla Squadra Mobile con l'ausilio di una unità cinofila di Bologna sia all'interno dei complessi scolastici sia nelle aree cortilive.

Presso il Centro di Formazione Professionale di via Tamburini sono stati rinvenuti oltre 6 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, già suddivisa in dosi, sequestrata a carico di ignoti, occultata in un cestino all'interno di una classe e dietro un muretto nell'area cortiliva dell'istituto scolastico.

Un minorenne italiano, frequentante il suddetto centro di formazione, è stato segnalato alla locale Prefettura in quanto trovato in possesso di una dosa di marijuana pari a 0,3 grammi, che custodiva all'interno di una tasca del proprio giubbotto.
Le verifiche sono poi proseguite presso l'Istituto Venturi con esito negativo.
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Gli agenti del Posto di Polizia Ferroviaria, coadiuvati da una unità cinofila, hanno fermato in zona stazione un cittadino italiano di anni 40 in possesso di 1,2 grammi di shaboo, droga sintetica dagli effetti devastanti, motivo per il quale è stato segnalato alla Prefettura.

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Rischi degli acquisti online. Donna ordina cappello da sauna su Amazon e riceve un pacco dal contenuto scioccante: droga a base di veleno di scorpione. Servono più controlli da parte delle piattaforme online e gli spedizionieri

Può accadere che occasionalmente i pacchi di prodotti acquistati sulle piattaforme online vengano scambiati e finiscano all'indirizzo di un altro destinatario o che ci venga recapitato qualcosa di completamente diverso da quello ordinato. Il caso accaduto ad una donna americana ci fa capire che può capitare davvero di tutto quando compriamo in rete.

Nella fattispecie alla signora non solo è stato inviato qualcosa di completamente diverso da quello acquistato, ma ha anche ricevuto un prodotto completamente illegale.

L'americana Meagan Day, questo il nome della donna, che lavora per una rivista, voleva solo ordinare un copricapo da sauna su Amazon. Un mese dopo arrivò finalmente il pacchetto tanto atteso. Ma invece del prodotto ordinato, Meagan ha ottenuto qualcosa di completamente diverso: una droga illegale in America, contenente veleno di scorpioni. Completamente perplessa ha scritto su un social: "In realtà, volevo solo sudare con stile e ora possiedo veleno di scorpione illegale".

Amazon si è tuttavia giustificata sull'anomala consegna "Sembra una confusione del venditore", ha affermato un portavoce di Amazon per il portale online SFGate in merito all'incidente.

Secondo Meagan Day , il gigante della spedizione le ha consegnato il cappello da sauna solo qualche giorno dopo. Per la verità quanto segnalato dalla signora Day non è l'unico caso di consegna illegale tramite piattaforme online: una coppia negli Stati Uniti è stata recentemente sorpresa con chili di marijuana.

È evidente, quindi, che nonostante la tecnologia e l'evoluzione della logistica, non solo vengono smarriti i nostri pacchi o consegnati ad altri soggetti, diversi dai reali destinatari, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Questo c'induce a pensare che siano necessari più controlli da parte dei titolari delle piattaforme online nella gestione delle compravendite e degli spedizionieri in quelle di stoccaggio e consegna dei beni acquistati.

Perché non è giusto che ignari acquirenti si trovino nei guai per colpa degli errori dei primi.

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(8 febbraio 2018)

Pubblicato in Cronaca Emilia
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