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Prosegue la seconda edizione di ThinkBig, la chiamata di idee con la quale Fondazione Cariparma e la Libera Università dell’Educare (LUdE) si rivolgono a gruppi di giovani tra i 18 e i 35 anni che vivono, studiano o lavorano in provincia di Parma per promuovere e facilitare il loro contributo e la loro partecipazione ai processi di sviluppo locale.

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CONTROTEMPI – Itinerari Sonori XIX Edizione
Dal 16 luglio al 3 settembre otto appuntamenti nell’arena estiva del cinema D’Azeglio
In calendario anche Alberto Fortis e Mauro Ermanno Giovanardi ex La Crus

Torna la rassegna CONTROTEMPI – Itinerari Sonori giunta alla sua diciannovesima edizione con un calendario di otto appuntamenti che si terranno dal 16 luglio al 3 settembre 2020 nell’arena estiva del cinema D’Azeglio di Parma.
Organizzata dall’Associazione Esplora Aps, con il contributo di Comune di Parma, Parma Estate 2020, Mibact e Regione Emilia Romagna, il supporto di Chiesi, Coldpoint, Koppel AW, Pilogen Sport e la collaborazione di Coop Alleanza 3.0 e ParmAwards, quest’anno la rassegna diventa un “music club”, dove ascoltare e respirare musica con calma, attenzione e tranquillità, ogni giovedì con otto appuntamenti diversi.

Pubblicato in Cultura Parma

La PM Dal Monte chiede e ottiene l'archiviazione: è tutto regolare. Investigatori incorsi in alcuni errori di valutazione

 

Parma - Dopo oltre dieci anni di indagini e controlli che hanno visto coinvolto l'ex sindaco Pietro Vignali e alcuni dirigenti del Comune di Parma accusati di non aver rispettato le normative vigenti relative ad alcuni contratti di assunzione, viene messa la parola fine ad un altro capitolo della storia recente della nostra città.

Secondo il Pubblico Ministero Paola Dal Monte che ha redatto la richiesta di archiviazione del procedimento "gli investigatori sono incorsi in alcuni errori di valutazione" in merito al reato di cui all'art. 323 c.p. e - prosegue il PM - "Dalla lettura dei documenti contenuti nel fascicolo non vi è prova di questo .... (omissis) e da tali dati il criterio previsto dalla legge per l'assunzione appare del tutto rispettato", pertanto chiede che il Giudice per le Indagini Preliminari in sede voglia disporre l'archiviazione delle posizioni dei soggetti indagati".

Il GIP Mattia Fiorentini accetta la richiesta della PM disponendo che il reato è estinto per sopraggiunti termini di prescrizione.

Sotto allegato procedimento di archiviazione penale

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Deliberati contributi per 18 milioni di Euro
Fondazione Cariparma: approvato il Bilancio di esercizio 2019
Insediato il nuovo Consiglio Generale: l’Avv. Franco Magnani nominato Presidente

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Lunedì, 08 Giugno 2020 10:59

Storie positive per una nuova speranza

Officine On/Off intervista Cristian Fracassi, l’ingegnere e maker nominato Cavaliere al Merito per aver trasformato la maschera da snorkeling in respiratore durante l’emergenza sanitaria
“Per essersi particolarmente distinto nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus, adattando a scopi sanitari una maschera da snorkeling”.

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di Francesca CAGGIATI - Vuole rimanere anonima, ma far sentire ugualmente la sua voce fuori dalle mura del monastero in cui vive. Così una monaca di clausura scrive una lettera aperta ai giornalisti e agli operatori di carta stampata, radio, tv e web.

Un ringraziamento che le arriva dal cuore per il lavoro che ogni giorno viene portato avanti dai media, per tenere informati e aggiornati i cittadini su una emergenza sanitaria dalla portata mondiale che passerà alla storia come una delle pagine più sofferte, senza che venga meno la speranza, la fede e la fiducia che un giorno tutto questo finirà e usciremo dalla sofferenza che ora ci attanaglia. 

Con la preghiera, incessante, sua e delle sue consorelle, vuole far sentire la vicinanza delle monache alla comunità tutta. Vuole portare speranza a chi sente di averla persa e dare fiducia a chi non vede più un futuro.

Nella fede si trova ristoro, nella fede si trova equilibrio, nella fede si trova la vita. Quella vita che oggi ci sembra un lontano ricordo, obbligati anche noi a rimanere in clausura tra le nostre mura domestiche.

Di seguito la lettera della monaca di clausura:

Carissimi fratelli e sorelle giornalisti, operatori radio,TV e web,
voglio dirvi grazie e abbracciarvi per il bene che fate per ciascuno di noi.
Siete meravigliosi!
Grazie a voi, noi, tutto il mondo, ci sentiamo più vicini gli uni agli altri. Con la vostra operosità ci fate sentire più fratelli e ci dà tanta speranza.
Le vostre notizie arrivano dappertutto e ci tengono informati. Così ci sentiamo tutti uniti nella prova, in un abbraccio cosmico di opere per il bene comune, non solo spirituale e di preghiera.
In questo momento di difficoltà la nostra preghiera è soprattutto per i malati, ma anche per voi che rischiate la vita ogni giorno.
Vi assicuriamo la nostra preghiera e la nostra vicinanza.
"Andrà tutto bene”.
Grazie.

una monaca di clausura

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di Francesca Caggiati - 23 marzo 2020 - Oggi si contano oltre 6.000 morti secondo i dati diramati dagli organi ufficiali. Cifra che purtroppo continuerà a salire e chissà quando potremo mettere la parola fine a questa ecatombe. Se non ne sappiamo la fine però, ne sappiamo l'inizio. E' datata 31 gennaio 2020 la delibera del Consiglio dei Ministri - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.26 del 1/02/2020 e di cui trovate testo integrale a fine articolo - che dichiara lo stato di emergenza sanitaria per ben 6 mesi. Avete letto bene: 6 mesi!

Lo Stato sapeva tutto da fine gennaio e non si è attivato, non ha cercato fin da subito di evitare il peggio. Anzi per oltre un mese il capo del Governo, Ministri e politici di ogni schieramento hanno smorzato e minimizzato il problema dicendo che il coronavirus si trattata di una influenza o poco più. E ora, a distanza di quasi due mesi, sta cercando malamente di arginare l'ormai inevitabile. Se fossimo ad un processo sarebbe imputabile di omicidio doloso, che è il delitto previsto dall'articolo 575 del codice penale e che consiste nel provocare volontariamente la morte di un'altra persona. Si distingue in premeditato e non premeditato. E prevede una reclusione non inferiore ai 21 anni. Io se fossi il Pubblico Ministero proporrei l'ergastolo.

Sì, perché uno Stato che manda deliberatamente a morire i suoi cittadini, che siano anziani - forse speravano che morissero solo quelli così l'INPS si alleggeriva un pò - medici e personale sanitario, forze dell'Ordine o semplici lavoratori che ancor oggi costringono ad andare a lavorare (come tabaccai, benzinai, dipendenti delle poste, delle banche, ecc....) senza neppure una mascherina è un assassino

E sono da considerarsi sicari tutti coloro che sapevano e non hanno agito, come coloro che avrebbero dovuto sapere e hanno ignorato! E dovrebbero solo vergognarsi di essere al mondo.

Il disgusto e la rabbia che provo sono nulla in confronto al dolore delle tante persone che hanno avuto - e purtroppo avranno nelle prossime settimane - uno o più morti in famiglia e non hanno neppure potuto dare un ultimo saluto alle salme e fare ai propri cari un funerale degno di questo nome.

 

DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 gennaio 2020

Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio
sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti
virali trasmissibili. (20A00737)
(GU n.26 del 1-2-2020)


IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nella riunione del 31 gennaio 2020

Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in
particolare l'articolo 7, comma 1, lettera c), e l'articolo 24, comma
1;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 26
ottobre 2012, concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di cui all'articolo 5 della
legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni e
integrazioni, che, ai sensi dell'articolo 15, comma 5, del citato
decreto legislativo n. 1 del 2018, resta in vigore fino alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia;
Vista la dichiarazione di emergenza internazionale di salute
pubblica per il coronavirus (PHEIC) dell'Organizzazione mondiale
della sanita' del 30 gennaio 2020;
Viste le raccomandazioni alla comunita' internazionale della
Organizzazione mondiale della sanita' circa la necessita' di
applicare misure adeguate;
Considerata l'attuale situazione di diffusa crisi internazionale
determinata dalla insorgenza di rischi per la pubblica e privata
incolumita' connessi ad agenti virali trasmissibili, che stanno
interessando anche l'Italia;
Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con riferimento
alla necessita' di realizzare una compiuta azione di previsione e
prevenzione, impone l'assunzione immediata di iniziative di carattere
straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente possibili
situazioni di pregiudizio per la collettivita' presente sul
territorio nazionale;
Considerata la necessita' di supportare l'attivita' in corso da
parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario nazionale,
anche attraverso il potenziamento delle strutture sanitarie e di
controllo alle frontiere aeree e terrestri;
Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute
ha rappresentato la necessita' di procedere alla dichiarazione dello
stato di emergenza nazionale di cui all'articolo 24 del decreto
legislativo n. 1 del 2018;
Considerato, altresi', che il Fondo per le emergenze nazionali di
cui all'articolo 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del
2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio
dei ministri, presenta le disponibilita' necessarie per far fronte
agli interventi delle tipologie di cui alle lettere a) e b)
dell'articolo 25, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del 2018,
nella misura determinata all'esito della valutazione speditiva svolta
dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e delle
informazioni disponibili ed in raccordo con il Ministero della
salute;
Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre
in essere tutte le iniziative di carattere straordinario sia sul
territorio nazionale che internazionale, finalizzate a fronteggiare
la grave situazione internazionale determinatasi;
Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita' ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;
Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall'articolo 7, comma 1, lettera c), e dall'articolo 24,
comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, per la
dichiarazione dello stato di emergenza;
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;

Delibera:

1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per
gli effetti dell'articolo 7, comma 1, lettera c), e dell'articolo 24,
comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e' dichiarato,
per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di
emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
2) Per l'attuazione degli interventi di cui dell'articolo 25, comma
2, lettere a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, da
effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede con
ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile
in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi
generali dell'ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui
al comma 3.
3) Per l'attuazione dei primi interventi, nelle more della
valutazione dell'effettivo impatto dell'evento in rassegna, si
provvede nel limite di euro 5.000.000,00 a valere sul Fondo per le
emergenze nazionali di cui all'articolo 44, comma 1, del decreto
legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
La presente delibera sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.

Roma, 31 gennaio 2020

Il Presidente del Consiglio
dei ministri
Conte

 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/01/20A00737/sg

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di Francesca Caggiati - 22 marzo 2020 - Si chiama Mario Sancinelli, è un bergamasco, e dal suo profilo Facebook registra un filmato e scrive: "Video sfogo di un Bergamasco, un Italiano arrabbiato. Dedicato a chi di questo schifo non ne può più."

Ed elenca gli innumerevoli errori e mancanze che i nostri politici hanno commesso in questi lunghi giorni, a partire dai primi ricoveri da coronavirus che risalgono a fine gennaio.

Fino ad arrivare ad oggi. Una situazione drammatica di cui ancora non si intravede la fine e non si riesce a prevederne i morti, con i nostri governanti focalizzati ancora sugli aspetti economici, ancor prima che sulla salute e la vita delle persone. 

Sei minuti in cui, punto per punto, disamina la situazione nella sua città. Situazione che si sta replicando in tutte le province italiane e che non risparmierà nessuno. Anzi, al Sud potrebbe essere ancora più cruenta.

Quando tutto sarà finito, Sancinelli - un cittadino come tanti, esasperato da questa situazione straziante - invita a ricordarsi di come si sono comportati coloro che dovrebbero avere a cuore il bene dell'Italia e di tutti gli italiani.

VIDEO 

https://www.facebook.com/mario.sancinelli.5/videos/2880972091989924/

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Il giornalista sportivo Gianni Mura intervistato dal collega Gabriele Majo durante la partecipazione alla rassegna Mangia come Scrivi del 2013

 

di Gabriele Majo – (da Stadiotardini.it) - E’ di poco fa la notizia della scomparsa di Gianni Mura, l’ultimo Gianni Brera del giornalismo (sportivo) italiano, aveva 74 anni e fatale gli sarebbe stato un attacco cardiaco. Per quelli della mia generazione un inarrivabile esempio da seguire, una lettura – i suoi Sette Giorni di Cattivi Pensieri – da non mancare mai. Pure un po’ orso lo stesso era sempre disponibile con l’impertinente radiocronista della piccola radio privata che lo andava a importunare durante le partite del Parma nei mitici anni ’90.

Se non commetto a caldo scambi di persona fu proprio lui a inorridire quando Carlo Chiesa esagerò in occasione del famoso gol definitivo di Hernan Crespo, quando i banchi della tribuna stampa erano ancora abbastanza sacri ed inviolabili (Gino Bacci, ad esempio, una volta mi bacchettò quando mi presentai con un taglio di capelli, che mi suggerì Serena Marsicano, decorato ed esagerato per quei tempi e che poi si tramutò nella mia prima pelata a zero su consiglio di Enrico Cavalca) per danzarci sopra o soltanto per alzare i decibel del volume della voce oltre il consentito. L’ultima volta che lo incontrai fu in occasione di un Mangia come Scrivi, (rassegna cultural gastronomica ideata e diretta dal giornalista Gianluigi Negri e di cui StadioTardini.it è media partrner) correva l’anno 2013, mese di Maggio, e mi concesse una intervista abbastanza lunghetta, al termine della quale mi fece capire che avrei potuto anche tenerla un po’ più corta, ma l’occasione era ghiotta e non me la feci scappare, magari approfittandomene un po’.

Per ricordarlo vorrei riproporvi quella chiacchierata esclusiva, ripresa in maniera magari un po’ amatoriale, ma i mezzi tecnici quelli erano… In quell'occasione Mura definì (come titolammo) il Parma quale l’ultimo felice esempio calcistico della provincia italiana” (anche se purtroppo sappiamo bene come andò a finire pochi mesi dopo…) e, da esperto amante di cucina, mi spiegò perché il famoso coniglio all'ischitana (“ucciso nell'aglio”) da lui citato in un suo libro pubblicato in quei giorni, costasse, circa 25 anni fa, ben 36 mila lire in trattoria, quando il prezzo di un primo piatto era di appena 4.000 lire: col collega Carlo Vaccari eravamo sull'isola per seguire la fase finale del campionato Primavera, con impegnati i bocia Crociati, e poi vinta dal Perugia di Gaucci, pure recentemente mancato. Maestro, riposa in pace. 

DALL'ARCHIVIO DI STADIOTARDINI.IT

INTERVISTA DI GABRIELE MAJO A GIANNI MURA

(Mangia come Scrivi, Venerdì 10 Maggio 2013)

1^ PARTE

https://www.youtube.com/watch?v=FrcdcqvnfSE&feature=emb_title

2^ PARTE

https://www.youtube.com/watch?time_continue=6&v=haQlaW1Fivg&feature=emb_title

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Diversi gli interventi di Fondazione Cariparma per fronteggiare l’emergenza coronavirus

Comunicati - Parma, 18 marzo - A fronte dell’emergenza che la Comunità parmense sta attraversando, Fondazione Cariparma si è attivata per affiancare le strutture sanitarie pubbliche del territorio nella lotta al coronavirus: con procedura d’urgenza è stato infatti stanziato un fondo straordinario di un milione di Euro, ripartito tra Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (per l’Ospedale Maggiore) e Azienda USL di Parma (per gli Ospedali di Vaio e Borgotaro).

Tale intervento va ad aggiungersi sia all'acquisto di macchine per la ventilazione assistita donate all'Ospedale di Parma (in stretta sinergia con Crédit Agricole Italia) per potenziare e supportare il preziosissimo lavoro svolto da chi sta combattendo in prima linea, segnatamente nei reparti di rianimazione, sia al supporto al Fondo Supporto Emergenza Coronavirus lanciato dalla Fondazione Munus sul portale di crowdfunding CrowdForLife del gruppo Crédit Agricole Italia.

Fondazione Cariparma è altrettanto consapevole che l’emergenza sanitaria in atto va fortemente a gravare sulla generale attività delle strutture sanitarie pubbliche del territorio: per tale motivo, e con risposta fortemente anticipata nelle tempistiche, la Fondazione, nell'ambito del proprio Bando Salute pubblica 2020, ha deliberato un complessivo di due milioni di Euro focalizzati a progetti rivolti all'acquisizione di strumentazioni per le cure sanitarie, incluse quelle per la diagnostica, nella certezza che, soprattutto in tale momento di crisi, l’ausilio di nuove apparecchiature potrà supportare il grande sforzo collettivo di quanti operano quotidianamente per la cura e la salute dei cittadini; nella fattispecie si segnalano, tra le altre: un acceleratore lineare per la riduzione dei tempi d’attesa nei trattamenti radioterapici per i pazienti onco-ematologici; un laser a femtosecondi e un microscopio operatorio digitalizzato con visualizzazione tridimensionale per l’introduzione della chirurgia robotica oculistica a Parma (per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma); strumentazioni per l’introduzione della chirurgia robotica ortopedica presso l’Ospedale di Vaio; acquisizione di un ecografo con sonde dedicate e di un sistema di puntura percutanea ecoguidata mininvasiva per la diagnosi e la cura dei tumori del rene e della litiasi complessa presso l’ospedale di Vaio.

Da sempre la Fondazione sostiene con convinzione la ricerca, nella consapevolezza degli importanti impatti positivi che tale “investimento” apporta al sistema economico, sociale e culturale del territorio: un investimento anche e soprattutto per il futuro che vede la Fondazione contribuire anche per il 2020 con Euro 1.200.000 all'attività di ricerca dell’Ateneo parmense, egualmente suddivisi sia in merito ai Dottorati di Ricerca sia in merito allo sviluppo di progetti di alto profilo nell'ambito dei vari gruppi di ricerca, in particolar modo nei settori tecnologici, informatici, ambientali, dell’agro-alimentare, della salute e dei servizi alla persona.

Le delibere assunte - spiega il Presidente Gino Gandolfivogliono confermare la concreta presenza di Fondazione Cariparma in uno dei momenti più difficili che Parma ed il suo territorio stanno attraversando: una crisi che la comunità parmense sta affrontando coraggiosamente, con lo spirito solidale che da sempre la contraddistingue; il mio ringraziamento va agli operatori sanitari, ai volontari e a quanti in questo momento si stanno spendendo con eccezionale senso del dovere e sacrificio per la tenuta ed il bene della collettivitàInfine - conclude Gandolfi - un ringraziamento agli Organi della Fondazione per il loro contributo che ha consentito, anche in questa circostanza, di assumere decisioni in modo rapido ed efficace; un ringraziamento particolare al Direttore Generale per aver attuato da subito un piano in grado di mettere in sicurezza tutta la struttura, pur garantendone la piena funzionalità; un ringraziamento anche ai collaboratori tutti che, in questi giorni, hanno moltiplicato i loro sforzi con grande spirito di servizio e dedizione.

Pubblicato in Cronaca Parma
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