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“E’ da pazzi fino a quando non lo fai”. Il nuovo spot emozionale di Nike, mostrato per la prima volta agli Oscar 2019, celebra le donne incitando alla sfida verso ogni limite.

La voce di Serena Williams, campionessa di tennis statunitense, racconta il coraggio e la determinazione delle donne che si sono distinte per la prima volta in uno sport: dalla prima donna maratoneta, alla prima donna a gareggiare con l’hijab. 

"Una donna che corre la maratona è da pazzi. Una donna sul ring della boxe è da pazzi. Una donna che fa canestro è da pazzi. Essere un’allenatrice del NBA è da pazzi. Gareggiare col hijab è da pazzi. Cambiare sport, fare un doppio avvitamento con lo snowboard o vincere 23 Grandi Slam, avere un figlio e poi tornare a gareggiare per vincere ancora. Pazzia. Pazzia. Pazzia." L'ultimo riferimento è proprio a Serena Williams, voce narrante del video, che non ha taciuto la sua depressione post parto, per poi tornare a prendere la racchetta in mano, nonostante la pausa della maternità.

Ci definiscono melodrammatiche, svitate, squilibrate…non date loro retta: mostrate sempre cosa sa fare una "pazza"!

Nike fa centro anche questa volta. 

#justdoit

Milano, come ogni anno, è sotto i riflettori per la Settimana della moda. Fra sfilate ed eventi, i grandi brand presentano in anteprima le tendenze della prossima stagione, animando la città con oltre 60 sfilate, 80 presentazioni e oltre 30 eventi. 

La nostra Francesca Bocchia ha immortalato i “fuori sfilata” fra top model di fama internazionale, visi noti e personaggi dai look curiosi. 

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La bellissima Eva Herzigova, con i suoi 46 anni portati splendidamente, è sulla cresta dell’onda da quasi 30 anni.

 

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Rubrica sul sociale a cura di Intesa San Martino Parma  

Spesso si parla dei Giovani come una generazione invisibile, incapace di accedere ai più elementari diritti. Viviamo infatti in una struttura sociale che complica l'accesso delle ‘nuove’ generazioni al mercato del lavoro, a prospettive di carriera nelle aziende e nelle istituzioni. Non tutti i giovani italiani girano le spalle al lavoro, anzi, quelli che in questi anni sono stati pronti ad accettare lavori spesso all'insegna della precarietà e della totale insicurezza ora – giustamente - rivendicano, con tutta la loro rabbia, proposte che siano all'interno di garanzie, seppur minime, di condizioni proposte vere e chiare. Il lavoro è il requisito più importante per uscire dalla crisi, è una posizione concreta fatta di salario e sopratutto di dignità, per rilanciare i consumi, rendere credibile la crescita e sereni quei cittadini lavoratori in cerca di occupazione. Per questo non può esseretrascuratoomercificato, ma deve tornare a essere lo strumento fondamentale per la conquista di una autentica cittadinanza. 

Per ottenere effetti economici positivi occorre promuovere una politica finalizzata alla detassazione del lavoro giovanile e soprattutto femminile. In questo contesto un ruolo essenziale può essere assolto anche dal sistema della bilateralità, attraverso il quale è possibile intervenire: sul finanziamento di corsi di formazione e di aggiornamento dei dipendenti; sulla riqualificazione delle donne e dei giovani che vorrebbero rientrare in attività dopo periodi di non lavoro; sul sostegno alle imprese che investono in flessibilità, sostenibilità, conciliazione, salute e sicurezza. Non dimentichiamo poi la ricollocazione degli over 50 espulsi dal ciclo produttivo. Il lavoro dev’essere un valore reale, così come lo è stato per le generazioni precedenti, non una concessione ma un diritto per tutti. Un riferimento diretto alla famiglia e alla società intera, dove vi siano forti legami tra etica della vita ed etica sociale.

Rino Basili
Segretario Intesa San Martino

Pubblicato in Cronaca Emilia
Lunedì, 28 Gennaio 2019 18:11

Cinzia Felloni porta un po’ di Parma a Sanremo

La cantante di origine parmigiana sarà protagonista durante le serate del 69° Festival della canzone italiana degli eventi collaterali che si terranno nei teatri adiacenti all’Ariston. Per lei quella sanremese da una settimana “da favola”, tra interviste, video musicali e abiti da sogno. 

PARMA -  

Ci sarà anche un po’ di Parma al prossimo Festival di Sanremo. E a portarcelo sarà la cantante Cinzia Felloni, che nelle serate che vanno dal 7 al 9 febbraio parteciperà a una serie di eventi collegati al festival che si terranno nei teatri adiacenti all’Ariston, tra cui il Palafiori e il celebre Casinò.

E quella di Cinzia si preannuncia già come un’esperienza da sogno, come ci racconta: “Sono una cantante di piano bar e per parecchi anni mi sono esibita insieme a diverse orchestre di liscio che mi hanno formata. Ho un vasto repertorio, che spazia dal liscio alle canzoni dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Dopo 25 anni di esibizioni in sagre di paese, circoli, feste private e sale da ballo, l’anno scorso sono stata invitata alla Mostra del Cinema di Venezia, per rappresentare la mia città, Parma. In quell’occasione ho incontrato artisti famosi e manager, tra cui Daniele Morelli dell’Agenzia Luna di Ravenna, che mi ha notata e mi ha così invitata a partecipare agli eventi collegati al 69° Festival di Sanremo”.

Ma l’esperienza sanremese di Cinzia non si fermerà alle esibizioni canore, anzi, si preannuncia come una vera e propria favola.

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“Farò anche da modella per Daniela Michelli, in arte Midart, stilista e regista di Trieste, che ha in progetto un film-omaggio ad Anonimo Veneziano. Si intitolerà “Lei è ritornare a Venezia”, nel quale io avrò una parte importante. Per l’occasione, poi, indosserò un abito creato dalla stilista, chiamato “Spuma di mare”. Gli accessori e le borse mi saranno invece forniti da Stefy Go, un brand che veste anche il Parma Calcio”.

Durante le serate del festival, poi, sarà proiettato anche un video di Nicola Marchese, a cui Cinzia ha collaborato, con l’interpretazione del brano “Mondo”, originariamente cantato da Riccardo Fogli. Il video è stato in gran parte girato al 5.Lab del Cubo di Parma.

Dopo l’esperienza sanremese, poi, Cinzia Felloni presenterà presso la Libreria Feltrinelli di via Farini, a Parma, il prossimo 28 febbraio, alle ore 18, il suo ultimo Cd di cover.

“Mi aspettano tanti altri impegni in questo 2019, perché il mio futuro si baserà sulla musica”, ha commentato soddisfatta la cantante parmigiana.

Pubblicato in Cultura Parma

Rubrica sul sociale a cura di Intesa San Martino - Parma -

Alcuni canoni alla base della nostra civiltà sono stati consumati. Non vi è più rispetto per il prossimo e oggi più che mai domina la cultura della superficialità, che porta l'identità a fondarsi sul nemico. Sembra che senza un nemico non si riesca a caratterizzarsi. È sicuramente un istinto presente nella nostra natura - la lotta per la sopravvivenza di cui parlava Darwin - ma tipico dell'uomo non è la sola biologia ma anche la ragione, quella condizione in cui rispettiamo gli altri e riusciamo a frenare un istinto.

Un motivo che aggrava questa situazione è la carenza delle relazioni affettive in famiglia, dove spesso il padre e la madre sono impegnati nella propria professione e non hanno il tempo di dedicarsi a una completa educazione dei figli. Si è diffusa un'immagine negativa degli adolescenti che sembrano sempre meno inclini allo studio, non più pronti a lavorare per guadagnarsi da vivere e interessati solo a ciò che li diverte. L'eccessiva ricerca di piacere che ci impone la nostra società condiziona anche i più giovani nella loro quotidianità. Mentre diversi anni fa, per cercare di soddisfare i bisogni primari, s''impegnavano tutte le proprie energie, oggi l'attenzione si sposta soprattutto su capricci e mode, sicuramente più difficili da seguire.

Occorre quindi recuperare i valori ormai perduti, non quelli legati ai beni materiali, ma i veri valori autentici, come la famiglia, la comunicazione e, non meno importante, la conoscenza reciproca che si è andata a perdere con gli anni anche a causa dei social network.
Ma la ragione che caratterizza l'uomo e consiste nel controllo delle pulsioni a volte non c'è, quella che si era costruita con i principi dell'amore, della fratellanza, della solidarietà per una società più giusta, sono stati da tutti noi spazzati via nel volgere di una generazione e ora siamo tutti più poveri, questa è la vera crisi sociale dell'Occidente che sta regredendo.

Rino Basili
Segretario
Intesa San Martino

Da Novembre a oggi oltre 11.000 iscritti e 20 coordinamenti regionali. I Gilet Gialli Italiani raccolgono consensi e facebook è ancora una volta lo strumento più efficace per aggregarsi e condividere informazioni. Giancarlo Nardozzi, cofondatore insieme all'ex deputato grillino Ivan Della Valle, ci ha rilasciato una dichiarazione sul movimento e gli obiettivi che si prefigge.

Intervista Di Nicola Comparato - 14 gennaio 2019 -

Le "gesta " dei Gilet Gialli francesi, quelli originali, che da due mesi stanno tenendo sotto scacco Emmanuel Macron mettendo, purtroppo, anche a ferro e fuoco Parigi, altre città della Francia con qualche puntata anche a Bruxelles, stanno raccogliendo consensi ammirevoli un po' in tutta Europa e l'Italia non è da meno.

E' infatti da novembre scorso, all'indomani dei primi moti transalpini, che da Torino sono state gettate le basi per un movimento nazionale. A mettere a dimora il primo seme italiano sono stati Giancarlo Nardozzi, venditore ambulante torinese, presidente del GOIA (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti), e Ivan Dalla Valle ex deputato del Movimento 5 Stelle che hanno dato vita al "Coordinamento Gilet Gialli Italia".

Per saperne di più, abbiamo contattato Giancarlo Nardozzi, uno dei fondatori del movimento, che ci ha rilasciato un'intervista, sintesi della origine e dell'obiettivo del movimento dei Gilet Gialli domestici.

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(Giancarlo Nardozzi)

Buon giorno Signor Nardozzi, quando e con quale scopo è nato il coordinamento dei Gilet Gialli Italiani?
Siamo nati a fine Novembre prendendo spunto dai Francesi. Abbiamo creato questo coordinamento per poter avere una cassa di risonanza verso le istituzioni tutte , per generare attenzione ai veri problemi del popolo.

Ponete delle condizioni particolari per entrare a far parte del coordinamento?
Possono entrare tutti , anzi è di tutti purché non ci siano scopi personali, secondi fini e zero violenza. Nel qual caso verranno allontanati.

Attualmente dove siete attivi e quali i punti di contatto e di differenza con i francesi?
Nonostante il tempo trascorso sia stato breve, abbiamo creato coordinamenti in tutte le regioni italiane. Il punto in comunione con il movimento francese è nel ritenere prioritaria la sovranità del popolo. Le differenze tra noi e i Francesi, sono che loro stanno attraversando una situazione che avevamo noi con il governo passato e con grande coraggio si stanno battendo. Noi invece stiamo creando una situazione anche per far si che non accada mai più.

Avete un sito internet di riferimento?
Al momento no, siamo su Facebook e Whatsapp con un gruppo per ogni regione.

Per caso puntate ad eventuali elezioni?
Non siamo nati con l'intenzione di fare politica anche se, vedendo lo scenario attuale, sarebbe una cosa buona un terzo partito che tenesse lontano le vecchie lobby partitiche, ormai da anni nelle istituzioni e che hanno portato il nostro paese a questi bassi livelli. Chi vivrà vedrà!

Che genere di persone militano nei Gilet Gialli Italiani?
Di tutti i generi dal disoccupato al laureato affermato.

Avete già fissato una data per un raduno ufficiale dei Gilet Gialli Italiani?
Da quando io e Ivan Dalla Valle abbiamo pensato di fondare il movimento il gruppo ha superato le 11000 presenze. Per ora intendiamo farlo crescere ancora e che sia un popolo unito e sulla stessa linea ideale.

Riuscirete a sensibilizzare l'opinione pubblica italianai?
Se riusciremo a sensibilizzare l'opinione pubblica lo vedremo, diamo per scontato che ci isolino. Siamo in Italia il paese dei venduti.

Un'ultima domanda: si è sentito parlare di un altro gruppo di Gilet Gialli Italiani, con tanto di marchio depositato, hanno qualcosa a che fare con voi?
Come già detto prima, noi non ci siamo costituiti con l'intenzione di dar vita a un partito, se sarà lo condivideremo apertamente. Non abbiamo idea di chi siano quelle persone cui fate riferimento.

Il link della pagina Facebook dei Gilet Gialli Italiani https://www.facebook.com/Coordinamento-Nazionale-Gilet-Gialli-Italia-293057177993124 

Giancarlo Nardozzi e Ivan Della Valle si presentano e presentano il programma del movimento. https://www.facebook.com/MovimentoGiletGialli/videos/1968652113170641/ 

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(Giancarlo Nardozzi e Ivan Dalla Valle)

 

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(Ivan Dalla Valle)

 

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#giletsjaunes #giletgialli

Non solo le donne più belle, ma anche le più intriganti e sensuali: la classifica di Wap-Mag.com tiene conto anche di fascino, eleganza e del livello di apprezzamento da parte del pubblico: una hit poco convenzionale ma unica.

L'attrice italiana Vanessa Hessler, la conduttrice televisiva spagnola Rocío Muñoz Morales e la supermodella statunitense Taylor Hill sul podio accomunate nella classifica di World and Pleasure magazine (Wap-Mag.com) oltre che dalla bellezza anche dal fascino e dall'eleganza.

Tra le 12 donne simbolo di quest'anno anche 2 israeliane, 2 argentine ed una cinese.
La Top 12 del 2018 del portale dedicato al luxury lifestyle Wap-Mag.com  (World and Pleasure International Magazine) vede classificarsi al primo posto la modella italiana Vanessa Hessler (foto in alto sinistra), nata a Roma ma cresciuta a Washington, che nel 2005 ha esordito come attrice, recitando nel ruolo di Stella in «Natale a Miami» e conquistando sempre più ruoli sia al cinema che in tv. Nota anche per la sua relazione con Mutassim Gheddafi, figlio del colonnello libico Mu'ammar Gheddafi ucciso insieme a lui nel 2011, a seguire inizia una relazione con il produttore cinematografico Gianni Nunnari, di 29 anni più grande di lei, da cui nel 2015 ha avuto la sua prima figlia, Caterina.

Nel ranking di Wap-Mag.com, diretto dal sociologo e giornalista professionista Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte ( www.jantus.org ), al secondo posto come icona di stile ed eleganza di quest'anno si colloca invece la bellissima conduttrice televisiva spagnola Rocío Muñoz Morales (foto qui sotto a sinistra), nata a Madrid e diventata popolare al grande pubblico grazie alla sua partecipazione, come insegnante di danza e coreografa, al programma «¡Mira Quién Baila!», edizione spagnola di «Ballando con le stelle».

Fondato nel 1999 come magazine patinato dedicato al luxury lifestyle ed oggi focalizzato sull'online, World & Pleasure è un marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica Italiana. Costruita gradualmente in 20 anni di attività, la sua mailing list vip conta oggi 200.000 selezionatissimi personaggi del jet set, diplomatici, professionisti, imprenditori, manager ed opinion leader che costituiscono l'audience ideale in Italia per campagne digitali di email marketing (DEM) focalizzate su un segmento di mercato di fascia alta (http://www.wap-mag.com/advertising.html).

Terza nella classifica stilata da Wap-Mag.com è poi la supermodella statunitense Taylor Hill (prima foto in basso), una delle top più lanciate del momento, che lo scorso 5 marzo ha compiuto 22 anni. Scoperta quando ne aveva 14 mentre frequentava il liceo, è riuscita a diplomarsi nonostante i crescenti impegni di lavoro ed è diventata uno degli angeli di «Victoria's Secret». Ancora oggi è la modella più promettente del fashion business.

Segue poi al quarto posto la showgirl argentina Belén Rodríguez (seconda foto in basso), icona di bellezza non solo per gli uomini ma anche per le donne, che la prendono come modello da copiare perfino quando decidono di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica. Molte italiane, di tutte le età, sembra si rechino dai medici con tanto di foto e chiedano delle labbra carnose come le sue, ma anche occhi più da cerbiatto, un seno più florido, un fisico più scolpito.

Quinta è invece, a sorpresa, una modella cinese, la ventenne Xin Xie (terza foto in basso), seguita al sesto posto dall'israeliana Shlomit Maka (quarta foto in basso), e quindi al settimo posto dall'inglese Alexina Graham (quinta foto in basso), che qualche mese fa è stata la prima modella dai capelli rossi a sfilare sulla passerella del famosissimo «Victoria's Secret Show», e poi ancora da un'altra israeliana, la ventenne Odeya Rush (sesta foto in basso), all'ottavo posto, salita alla ribalta per avere interpretato il ruolo di Joni nel film «L'incredibile vita di Timothy Green» e di Hannah Stine nel film «Piccoli Brividi».

Poi ancora nella classifica di Wap-Mag.com in nona posizione troviamo Zaira Nara (settima foto in basso), un'altra argentina, ex fiamma del calciatore dell'Uruguay Diego Forlan, seguita da una modella del Burundi, la ventisettenne Leila Nda (ottava foto in basso), al decimo posto, dall'indossatrice norvegese Frida Aasen (nona foto in basso) che è undicesima, e dalla modella albanese Tika Camaj (decima foto in basso) salita agli onori della cronaca per avere sfilato per «Victoria's Secret» ma anche per essere un'esperta di arti marziali, campionessa di taekwondo.

Vai alla classifica alla url: http://www.wap-mag.com/news_and_features_18031.html 

 

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Di Nicola Comparato - Il nome dell'attuale regione Basilicata, che ha Potenza come capoluogo e Matera come seconda città di provincia, risale al XIII secolo, dal greco "Basilikos", funzionario del re, termine utilizzato per indicare i governanti bizantini. Tuttavia in epoca romana, questo territorio veniva chiamato Lucania, toponimo probabilmente derivato dal nome del popolo che abitava queste terre, i Lucani, ma forse anche dal termine latino lucus o dal greco lykos (Bosco e Lupo).

E da qui il termine "lucano" per definire gli abitanti della Basilicata, termine che amano e preferiscono di gran lunga piuttosto che "Basilischi" o ancor peggio "Basilicatesi".

La Lucania è anche una terra di leggende, streghe e lupi mannari, e oggi, ne narreremo una proprio collocata nel periodo natalizio. La leggenda del "Lupo Mannaro di Rotondella".

Rotondella è un villaggio situato lungo la costa Jonica in provincia di Matera, denominato "Balcone dello Jonio" per la sua posizione geografica. La leggenda narra, come ci riporta Rudy Marranchelli esperto del territorio ove è ambientata la storia, che il 24 dicembre e a Rotondella tutto è pronto per celebrare la vigilia di Natale. Pupazzi di neve, alberi di Natale, luci e decorazioni. Il paese è in festa, ma non tutti partecipano ai festeggiamenti. Chiuso dentro una piccola casetta situata presso il Canale Ruggero, il lupo mannaro ne sta in disparte, isolato dal resto della popolazione.

"Nei piccoli borghi lucani, in un passato non molto lontano, - narra Rudy Marranchelli - si usava nelle sere d'inverno raccontare ai più piccoli, davanti il calore e la luce del fuoco, storie che tramandandosi da nonni a nipoti, stimolavano la fantasia, creavano stupore, incuriosivano e affascinavano sostituendo i programmi televisivi a cui oggi siamo un po' tutti abituati. A Rotondella (MT) queste storie antiche e magiche si chiamano "palmurie", confesso che mi sono fatto raccontare diverse di queste storielle da mia nonna, anche appartenendo a una generazione diversa, incuriosito e affascinato da una narratrice d'eccezione.
Nel periodo Natalizio non mancava una vicenda che da secoli teneva i giovani del paese allertati, quella del LUPO MANNARO rotondellese.
Naturalmente l'identità della persona affetta da questa maledizione era ignara anche ai "cantastorie" da focolare che, tenendo alta la tensione, non mancavano mai di raccomandazioni per evitare di essere sbranati dalla belva o solo morsi per poi condividerne la maledizione durante tutte le notti di luna piena.
Il lupo mannaro era sicuramente un uomo, nato nella notte a cavallo tra il 24 e il 25 dicembre, la doppia natura derivava proprio dalla data della nascita (nessun bambino poteva nascere lo stesso giorno di Cristo) e dal fatto che i genitori non avevano adottato, per tempo, i riti capaci di allontanare la bestia. Sarebbe bastato passare tre volte il bimbo davanti la "bocca" di un forno ardente o fare una croce con il carbone sotto i piedi per scacciare il maligno.
Essere condannato dalla nascita, secondo i racconti rotondellesi, aveva però un grande vantaggio, la mutazione avveniva solo durante la notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre di ogni anno. Questo ha permesso al licantropo rotondellese di controllare la "maledizione" soffrendo in solitudine, lontano dal centro abitato.
Molto prima del tramonto, infatti, usava lasciarsi accompagnare dalla moglie in un magazzino rurale, posto sul tratturo, la vecchia strada, che collega Rotondella con Canale Ruggero, farsi chiudere a chiave per poi essere liberato la mattina del 25, quando il sole era già alto. La moglie aveva un ordine preciso prima di aprire il lucchetto, chiedere al marito di bussare 3 volte sulla porta, una misura di sicurezza per evitare un femminicidio sul confine tra i comuni di Rotondella e Nova Siri delimitato proprio dal Canale Ruggero.
Ogni anno, ogni vigilia, solo con un pastizz (prodotto da forno tipico di Rotondella, calzone ripieno di carne condita con uova e formaggio) un fiasco di vino e il dolore che solo una creatura "di confine" può comprendere, ossia non appartenere né alla condizione naturale né a quella soprannaturale, l'isolamento evitava alla "bestia" di commettere delitti o trasmettere una pena ancora più grande (perché chi viene morso vive la mutazione ogni notte di plenilunio).
Una storia anche di amore, di una moglie che comprende la condanna del marito, né compatisce la sofferenza della mutazione mentre si strappa i vestiti dal dolore e spesso nel rientrare in paese si ferma ad ascoltare le grida di tormento e rabbia, gli ululati, che la gente di Rotondella scambia per il vento che soffia sulle pietre taglienti del canale. Del marito che ha a cuore la sicurezza della propria amata, riempiendola di raccomandazioni, cosciente che è l'unica persona di cui può fidarsi. Di una coppia capace di custodire il segreto e controllare la terribile bestia.
Oggi il tratturo che porta da Canale Ruggero a Rotondella non è più utilizzato da "lavandaie", pastori e contadini, ma é solo un semplice e simpatico percorso turistico. Se qualche volta sulla strada in questo periodo che segue il 25 dicembre troviamo una scarpa rotta o qualche brandello di stoffa facciamo finta di nulla, custodiamo il segreto in silenzio, sapendo come sfuggire ai morsi del lupo."

La storia è finita e pronta per essere raccontata ai nostri bimbi il prossimo 24 dicembre.

Ringraziamo Rudy Marranchelli per l'affascinante e suggestivo racconto e per la foto del "tratturo", la vecchia strada, che da Canale Ruggero porta a Rotondella.

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Rudy Marranchelli

 

 

 

 

È boom della Cannabis Light, la Marijuana Legale, la canapa ad uso tecnico, un fenomeno che sta spopolando dopo la legge sull'approvazione della Marijuana e che non ha una fascia d'età ben delineata tra i suoi estimatori

Di Nicola Comparato Felino 13 dicembre 2018 -

La marijuana legale è un prodotto da collezione e il suo successo è dovuto al fatto, che finalmente è possibile acquistarla in assoluta legalità, con tanto di scontrino.
In Italia, i negozi specializzati, stanno spuntando come funghi ovunque.

Ora è arrivata la possibilità di ricevere a domicilio, 7 giorni su 7, la Cannabis Light, stando comodamente seduti a casa.
Tutto questo lo si deve a FastWeed, un progetto online , che permette a tutti, purché maggiorenni, di acquistare il prodotto con un semplice click. Basta andare sul sito www.fastweed.store , leggere le informazioni sui prodotti e le modalità contrattuali, quindi scegliere il prodotto aggiungendolo al carrello.

Il pagamento può essere effettuato in contanti alla consegna oppure con carta di credito.

Le varietà presenti sul sito di FastWeed, hanno tutte un valore di THC sotto ai minimi di legge consentiti. Il livello di THC tollerato dalla legge è lo 0,6%, ma FastWeed ci tiene a precisare che il THC dei prodotti in vendita sul loro sito è dello 0,2%.
FastWeed consegna a domicilio in tutta Parma, con un tempo limite di 60 minuti, ma non disdegna questo tipo di servizio anche nella prima cerchia dei comuni limitrofi (Felino, Sala Baganza, Collecchio....).

Infine se ci si fosse dimenticati di fare l'ordine durante il giorno si può fare richiesta di consegna anche nelle tarde ore serali. Le confezioni sono anonime e nel totale rispetto della privacy.

Pagina Facebook di FastWeed https://www.facebook.com/fastweedstore/ 

 

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Pubblicato in Costume e Società Parma
Lunedì, 10 Dicembre 2018 15:15

La Pro Loco di Felino

Di Nicola Comparato, Felino 10 dicembre 2018 - Lo dice il nome stesso. Pro Loco, cioè "a favore del luogo". Tante sono le associazioni di questo genere, sparse un po' ovunque su tutto il territorio italiano, ma oggi ci concentreremo sulla Pro Loco di Felino, nella Val Baganza in provincia di Parma.

La Pro Loco di Felino si impegna quotidianamente per soddisfare i cittadini con eventi e manifestazioni di ogni tipo, tutelando e migliorando il territorio, e così facendo di conseguenza, creando un forte interesse per l'attività turistica.

La Pro Loco valorizza il patrimonio culturale, storico e artistico di Felino, promuovendo e sensibilizzando anche ai prodotti tipici del luogo, culla della Food Valley.
Il territorio, lo sport, i prodotti, la storia...... Tutte queste cose rientrano nella categoria degli interessi primari della Pro Loco di Felino, per rendere sempre più interessante e piacevole questo splendido territorio. Giovani e anziani, uomini e donne, la Pro Loco di Felino è in grado di accogliere e dedicarsi a tutti.

Per saperne di più, visitate il sito ufficiale della Pro Loco, dove potrete anche trovare le informazioni per il tesseramento http://www.prolocofelino.it/it/ 

PRO LOCO FELINO,
Via Verdi n° 4
43035 – Felino (PR)

Pagina Facebook https://www.facebook.com/prolocofelino.fanpage/ 

 

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Pubblicato in Costume e Società Parma
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