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Martedì, 31 Luglio 2018 07:51

Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano

ll grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile di IGC indica una diffusa diminuzione di produzione di grano nella UE, in Russia e Ucraina. Crescono gli USA.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 luglio 2018 -
Il grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile dell'IGC (International Grain Council) che per la campagna 2018/19 ha confermato, almeno per il grano, la diminuzione delle produzioni mondiali: 721milioni di tonnellate contro i 737 di giugno. Nella campagna precedente erano 758, quindi con produzioni simili a quelle del 2012/13. Gli stock di fine campagna sono stati stimati a 247 milioni di tonnellate contro 256.

Le produzioni inferiori sono quelle della EU (da 147,3 a 139,9), della Russia (da 70,9 a 66) dell'Ucraina (da 26,2 a 25,5). In aumento invece quelle degli USA da 48,2 a 51,1.

Stabile invece la produzione mondiale del corn che è stimata analoga a quella dello scorso anno: 1.052 milioni di tonnellate nella campagna precedente 1,044.
Le stime mondiali circa la produzione di seme di soya sono in linea coon le precedenti, 359 milioni di tonnellate contro 358, mentre nella campagna precedente la produzione si era fermata a 338 milioni. Gli stock di fine campagna a 44 milioni di tonnellate contro 41.

A fronte di questi numeri il mercato del grano è diventato dominante anche se, nelle sedute post forte aumento (26/07), ci sono state delle prese di profitto da parte dei fondi. Il mercato comunque tiene e gli aumenti si sono diffusi su mais e soya.
La situazione interna quindi cambia: il mais non è più in fase calante ma potrebbe anche tendere in fascia positiva, il grano tiene così come l'orzo, i cruscami sono in aumento e purei proteici.

Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte di un sussulto del mais.
Attenzione alle problematiche del mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.

Indicatori internazionali 30 luglio 2018


l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1679 punti, il petrolio è ridisceso a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16660

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercato ancora in stallo ma Noli in aumento. Siamo alle porte di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 luglio 2018 -
La notizia del giorno è che l'amministrazione Trump avrebbe intenzione di introdurre dei provvedimenti per compensare gli agricoltori Americani dei danni conseguenti all'applicazione dei dazi alla Cina. Tale ipotesi non ha suscitato particolari entusiasmi e reazioni di mercato significative.
La situazione di mercato si dimostra ancora in stallo, mentre i premi (noli) tendono a rincarare. Una situazione che deve far riflettere gli operatori che abbiano necessità di ricoperture.

Per il mercato interno è da segnalare il mais in leggero appesantimento, orzo ben tunuto, grano ancora in aumento, proteici fermi, tenuti specie la farina girasole alto contenuto proteico, a breve potrebbe rincarare anche la farina di colza e trascinarsi anche il panello di lino.

Per le ricoperture sul 2019 a Venezia la normale 44% 334€ tonnellata e proteica a 344€ tonnellata mentre a Ravenna quotazioni più alte di qualche Euro tonnellata. La sensazione è che il mercato sia sul fondo e perciò sperare in ulteriori e significative riduzioni di prezzi è difficilmente ipotizzabile e attendere quota 320€/ton. potrebbe essere pericoloso. Infatti, nonostante si sia di fronte ad un "mercato invertito", dove il lontano quota meno del pronto, non è detto che ci siano altri margini di cedimento.

La crusca ha iniziato la sua fuga agostana e già si tratta sulla prima settimana di agosto a 125€ tonnellata. Disponibilità di un ultimo lotto di mais bianco ad uso bioenergetico, che potrebbe essere utile agli utilizzatori anche nella nuova campagna.

Siamo alle porte di Agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.

Indicatori internazionali 25 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1774 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16935

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Le operazioni di raccolta dei frumenti sono ormai quasi terminate, e inizia a affermarsi una produzione decisamente inferiore rispetto al 2017 e non solo riguardo all'Italia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 luglio 2018 -
In generale si assiste a un aumento del frumento tenero e dell'orzo, mentre risulta pressoché invariato il frumento duro così come il mais.

Il grano è sostenuto e rimarrà tale. Il calo del raccolto in Russia ed in Ucraina è stimato di 21 milioni di tonnellate; dalle 85 dell'anno scorso alle 64 di quest'anno. Anche in Europa non si scherza sia con le quantità, solo dalla Francia dovremmo avere oltre il 6% di calo, ma anche con le qualità che si attesteranno su valori sensibilmente inferiori.

Per il mais la situazione mondiale è diversa quantitativi nella norma e coltivazioni in corso buone. Il seme di soya ha recuperato dai minimi in quanto come già scritto i prezzi Usa sono concorrenziali ai prezzi del Sud America.

A fronte di quanto sopra, ecco le posizioni dei fondi USA a venerdì sera 20/07: sul corn-mais sono "corti" di -129.323 contratti contro -104.376 quindi ribassisti; sul seme sono "corti" di - 58.399 contro -53.247 quindi in teoria ancora ribassisti; sul grano sono "lunghi" di + 3.557 contro - 246. quindi sono diventati rialzisti; sulla farina sono "lunghi" di + 53.378 contro +51.326 quindi rialzisti;sull'olio sono "corti" di - 90.211 contro - 85.365 quindi ribassisti.

La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya per cui chi si trovasse nella necessità di effettuare ricoperture è opportuno che valuti in prima battuta sulla base dei propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che al momento sono improbabili. (le coperture sono a prezzi accettabili e attenzione al cambio €-Dollaro)

Per il mercato interno porre particolare attenzione alla farina di Soia: Venezia normale 44% 330€ tonn. e proteica 340€ tonn. mentre a Ravenna normale 44% 336€ tonn e proteica 342,50€ tonn. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 379€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19.
In breve sintesi i segnali non mostrano un mercato che si sia posizionato sul fondo.

Indicatori internazionali 24 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1689 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17129

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Il mercato, per quanto riguarda il comparto soya, sembra proprio sul fondo; quello che non hanno ritirato gli acquirenti Cinesi è stato acquistato da altri stati che hanno approfittato del netto ribasso registrato dal comparto. Gli Usa cercano accordi commerciali con altri partner, così come sta facendo la Cina stessa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 luglio 2018 -
L'attenzione, oltre alla soia, deve essere orientata anche al comparto grano che, quando s'infiammerà, sarà da traino per tutto il mercato:

"Le notizie in giro per il mondo non sono positive: pertanto, l'Euronext/Matif si è apprezzato del 1% ieri (il settembre è passato da 184 del 9/7 a 188 di ieri) e il grano francese vale euro 190 contro 184 del 9/7. Anche il grano 12,5 proteine dal Mar Nero per il settembre è passato da dollari 205 del 3/7 a 215 di ieri " (Pellati).
Il telematico delle 8,40 di venerdi 20 luglio registrava aumenti in tutti i comparti.

La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya e chi fosse nelle necessità di effettuare ricoperture valuti sui propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che, al momento, sono improbabili. Da porre attenzione, ovviamente, alle oscillazioni del tasso di cambio €-Dollaro.

Nel mercato interno: mais in lieve calo, pressato come è dalla grande quantità di grano declassato ad uso foraggero e dalla prossima campagna ormai vicina, orzo carissimo si cerca merce pesante che ormai supera i 200€ tonnellata, grano nella peggiore condizioni ipotizzabili tra qualità e prezzo resta nel limbo della confusione.

Proteici più tenuti sia sul caricabile che sul medio-lungo termine. Le quotazioni di giovedi 19/7/18: le più aggressive erano al porto di Venezia: caricabile 351€ tonn. per la 44% e 361€ per la proteica, un € in meno sino a dicembre 18 mentre il 2019 veniva proposto a 332€ e 342€. Girasole proteico 240€ caricabile, Farina di Colza tra i 245€ e i 250€ in base ai luoghi di carico e di produzione, scarseggia il Panello di lino. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 380€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19. Cereali: il grano al porto 190€ tonn caricabile, merce molto bella. Il mais caricabile, sia a Ravenna che Venezia, 180€ mentre per il nuovo raccolto da novembre 18 a marzo 19 177€ e sino a giugno a 179€ stessi valori anche sugli stessi periodi 2018-2020.

Per il settore delle bioenergie, la crusca è sempre sulla rampa di lancio se dovessero ripartire le esportazioni di pellet, che al momento sta frenando la salita della farina. Scarseggiano vari prodotti e il mais tossinato non solo è introvabile ma proibitivo nel prezzo (175€ reso zona mantova).

Attenzione alle difficoltà solite del mese di agosto dovute essenzialmente a: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos che già stanno creando problemi su alcune merci di derivazione agroindustriale.

Indicatori internazionali 20 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1688 punti, il petrolio è a 68-70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16555

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Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 luglio 2018 -
Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua. Si rafforzano le quotazioni del frumento tenero e dell'orzo mentre per il duro si confermano i problemi connessi alla qualità.

Voci positive stanno invece attraversando i continenti e in particolare "Citibank ha sostenuto che ci sarà una rinegoziazione se non addirittura la fine della guerra commerciale tra USA e Cina prima delle elezioni di metà mandato di novembre" inducendo il mercato a reagire di conseguenza: il mercato ha reagito di conseguenza:

cereli-17lug18.png


Il telematico stamane alle 8,09 registrava aumenti in tutti i comparti.

Sintesi sul mercato interno: mais fermo, orzo carissimo si cerca merce pesante che potrebbe arrivare a superare a breve i 200€ tonnellata, grano nella peggiore delle confusioni qualitative e di prezzo, e il triticale quest'anno rischia di essere un ottimo cereale biscottiero. Proteici più tenuti sia sul caricabile che medio lungo termine (forse giovedì e venerdì scorso si è toccato il fondo del mercato)

Per il settore delle bioenergie la crusca rischia di ripartire, se ripartiranno le esportazioni di pellet che al momento sta frenando la salita della farina.
Attenzione alle difficoltà più ricorrenti nel mese di agosto: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos.

Indicatori internazionali 17 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1666 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17112

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Domenica, 15 Luglio 2018 06:56

Cereali penalizzati dal meteo (-20%)

"Cereali penalizzati dal meteo (-20%), ed i mercati non danno una mano ai produttori". Considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice provinciale dei giovani di Agia-Cia di RE ed impegnata nel settore cerealicolo.

Reggio Emilia 13 luglio 2018 - La campagna di raccolta dei cereali a semina autunnale, conclusa in gran parte della provincia di Reggio con esclusione della montagna, che tuttavia rappresenta meno del 5% della superficie investita: "E' stata penalizzata dall'andamento meteo spesso piovoso, ed i mercati nonostante un notevole calo delle quantità prodotte, non stanno dando una mano ai produttori; le quotazioni infatti sono in linea con l'annata scorsa".

Sono le considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice dei giovani di Agia-Cia di Reggio Emilia ed impegnata con la famiglia in un'importante azienda cerealicola con sede a Gualtieri.

"Dal punto di vista delle quantità prodotte – segnala – c'è un calo generalizzato intorno al 20% rispetto allo scorso anno, quando già la siccità aveva comportato un calo del 3%. Per quanto riguarda il tenero, possiamo stimare rese sui 57/q.li per ettaro, contro gli 80 dell'anno prima. Per quanto riguarda gli utilizzi, abbiamo molto proteico che ha tenuto ottimamente, pur con il calo in quantità, c'è carenza invece di misto rosso, nei grani da seme molto risulta declassato, da inviare quindi alla macinazione, con perdita delle relative premialità".
"Sul piano della qualità abbiamo registrato grosse differenze, nei rossi ad esempio la forbice qualitativa va da peso specifico 70 fino ad 84. Problemi maggiori di qualità si registrano nel grano duro, dove tra l'altro il declassamento ad uso zootecnico si scontra col fatto che tale uso è limitato al pollame".
"Come considerazione generale – aggiunge Valeria – possiamo dire che chi ha fatto meglio ha seguito bene le necessarie pratiche agronomiche, con risultati quali/quantitativi discreti".
"I prezzi – è la considerazione finale – sono in linea con lo scorso anno, ma non consentono ancora il pareggio dei costi (per il tenero siamo sui 17/18 € per q.le, mentre si dovrebbe arrivare almeno a 20). Ad influenzare i risultati economici della campagna saranno ora i prezzi internazionali, in particolare l'andamento della campagna dei nostri vicini: Austria e Germania".

Le superfici seminate in provincia di Reggio a cereali autunno/vernini si avvicinano ai 10mila ettari per il frumento tenero, mentre sono intorno ai mille le superfici a grano duro e quelle ad orzo.

valeriavillani_1.jpg

 

Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare. Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 luglio 2018 -
Ieri sera stime USDA in fase discendente per il comparto soya e rialziste per il comparto cereali ma alla fine il mercato ha così chiuso:

cereali-13lug18.png

 

da ciò si deduce quindi che l'effetto grano ha influenzato anche il comparto soia.

Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare, e ieri correvano voci che il Brasile potesse acquistare in Usa per poi trasferire e rivendere alla Cina bypassando il problema impositivo statunitense.

Il telematico di questa mattina (13/7/2018 - 8,30) registra cali contenuti per il comparto soia e mais e aumenti per il grano.

Ieri (12/7) il 2019 veniva proposto a Venezia a 331€ per la farina di soya 44%, e 341€ per la proteica, mentre la farina di soya 44% convenzionale ogm free veniva trattata da ottobre 18 a settembre 19 a 380€ partenza Verona.

Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi che difficilmente potranno arrivare. Ciononostante certezze in questo campo non esistono e la valutazione all'acquisto corre sul filo delle ricoperture in base ai consumi e ai valori di trasformazione zootecnica.

Per i cereali sono state fatte ricoperture sul porto di Ravenna novembre 18/giugno 19 e novembre 19/giugno 2020 a 180€. Ben tenuto l'orzo, grano di base è invece nella confusione più totale causa la qualità e il Don e il mercato ha una forbice molto elevata da 165€ arrivo a 185.

Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena fare un po' di scorta di crusca che potrebbe ben presto riprendere quota. Disponibili anche i residui della lavorazione del mais dolce.

Indicatori internazionali 12 luglio 2018 


l'Indice dei noli è risalito sino a 1632 punti, il petrolio è a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16536


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La raccolta dei frumenti teneri e duri è ancora in corso nelle zone interne del Centro-Nord. I prezzi sono simili alla chiusura della campagna scorsa relativamente al frumento duro mentre un po' più bassi per il tenero. Continuano a calare mais e soia e l'orzo invece è in aumento.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 luglio 2018 -
Venerdì scorso il mercato ha chiuso in forte aumento in quanto sono state effettuate diverse ricoperture. Il mercato era sceso in modo sensibile, di fronte al fatto che le sanzioni fossero in essere. Chi aveva venduto prima ha ben pensato di ricoprirsi con ampi margini di guadagno.

Chiusure di venerdi sera:

cereali_9lug18.png


Il telematico delle ore 9,10 di lunedi 9/7:
SEMI Lug -6,4 Ago -9,50 Sett -9,0
FARINA Lug -3,3 Ago -2,90 Sett -2,7
OLIO Lug 0 Ago -0,03 Sett 0
GRANO Lug -3,2 Sett - 8,6 Dic -7,4
CORN Lug -3,2 Sett -3,6 Dic -4

La guerra commerciale è appena iniziata, occorrerà attendere la decisione della Cina se ritirerà o stornerà i 3 milioni di tonnellate già prenotati. Questo potrebbe avere influenze sull'Usda di giovedì prossimo, intanto AgriCensus parla di una cancellazione in essere da parte Cinese di 432,000 tonnellate di seme di soya.

Troppo presto per ipotizzare dei prezzi, che comunque saranno più alti di quelli di venerdì, troppo presto anche per fare previsioni. Comunque prima dell'impennata di venerdì solo pochi hanno effettuato ricoperture sul "fondo del mercato".

I giochi sono ancora tutti aperti e intanto in Brasile il seme ha raggiunto gli stessi valori del mercato USA, a conferma di quanto più volte ribadito che i mercati sono un sistema di vasi comunicanti.

Per il settore delle bioenergie potrebbe essere l'ultima occasione per acquistare la crusca prima di una probabile ripartenza.

Indicatori internazionali 09 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1622 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17651


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venerdi 6 luglio 2018

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Domenica, 08 Luglio 2018 06:48

Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.

Meno traumatico del previsto l'apertura dei mercati all'indomani dell'introduzione dei dazi USA / Cina. A una prima flessione ha fatto seguito un rialzo, specie per la soya, che seppur di piccola intensità, ha riacceso una speranza negli operatori.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 luglio 2018 -
La prima giornata dei dazi e il mercato ha chiuso come di seguito:

cereali-6lug18.png


da notare il sensibile rialzo del grano dovuto a stime che danno produzioni nella UE di 6 milioni di tonnellate in meno rispetto alle previsioni; così anche per Russia/Ucraina/Kazakistan dove il delta negativo arriverebbe a 8 milioni di tonnellate.

Quindi grano in tensione e questo potrebbe risultare da traino per tutte le commodities.
Per il comparto soya, nella primissima mattinata del 6 luglio, il telematico riportava un andamento positivo. Un rialzo non particolarmente sensibile, ma psicologicamente inaspettato.

E' certo che il mercato è sceso molto. Prendendo a riferimento il solo mese di luglio come la farina dal massimo di 406,10 dollari tonnellata è scesa a 328,20 quindi – 19,18%; il seme dal massimo di 1090 centesimi di dollaro per bushel è sceso a 835,40 quindi 23,35%. (quasi quanto i dazi), tenendo poi conto che l'origine Sud America è invece aumentata del 15-20% possiamo dedurne che i mercati si sono quasi livellati. Difficilmente la Cina potrà stornare gli acquisti già fatti o rinunciare a breve al mercato USA e questo porta a ritenere che si sia toccato il fondo.

Troppo presto per ipotizzare dei prezzi.

Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena di acquistare la crusca che potrebbe ben presto riprendere quota.

Indicatori internazionali 06 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1612 punti, il petrolio è a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17043


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ultima ora - Venerdi 6 luglio 2018

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ll raccolto italiano dei frumenti è entrato ormai nella fase centrale e i listini nazionali iniziano a rilevare i primi prezzi. Imprevedibilità sui mercati internazionali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2018 -
Il frumento tenero a Bologna si è proposto con quotazioni inferiori rispetto alla chiusura della campagna precedente, mentre per il frumento duro, almeno per quanto concerne il Sud, ha registrato prezzi in aumento. Mais e semi di soia ancora in diminuzione.

Sui mercati internazionali l'imprevedìbilità regna sovrana, venerdì i dati USDA avrebbero dovuto essere tendere al rialzo e invece:

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Questa mattina (ore 11,45) tutto in discreto rialzo, i motivi più disparati: i dati emessi dalla Commissione Europea sulle produzioni del grano 137 milioni di ton. contro le quasi 142 dell'annata precedente; che unita al dato della Russia e Ucraina con quasi 14 milioni di tonnellate in meno, potrebbe diventare un fattore incendiario; il fatto che il mercato sia sceso quasi quanto prevede l'imposizione dei dazi; i premi aumentati in sud America ma diminuiti nel Nord.
Certo il mercato non può solo scendere e serpeggia una certa inquietudine tra gli operatori a fronte di un mercato che è già quasi sceso della quota dei dazi e all'ipotesi di sussidi agli agricoltori.

I valori odierni ruotano a 354/364 sul disponibile agosto dicembre 352/362 e per il 2019, il primo semestre 346/356 e il secondo a 335/344 partenza porti per trasformarli in un reso occorre valutare da 10 a 15/17 € tonnellata per il Nord Italia.

Indicatori internazionali 02 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1385 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16582


@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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