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Modena, 27 novembre 2013 -
 
Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un'iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini titolare dell'omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.

Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con Ettore Mazzucchelli e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale, presso il quale si è recato il farmacista modenese Giuseppe Masini nel gennaio scorso, assieme al dr. Ettore Mazzucchelli di Busto Arsizio che segue la farmacia di Wamba da ormai 20 anni. Proprio il dr. Mazzucchelli ha presentato il libro, stampato in 1000 copie per il Consorzio, durante la fiera "Bazar des arts" a Busto Arsizio il 30 maggio scorso. Sarà possibile avere il volume con una donazione minima di 15 euro all'Associazione "Insieme per Wamba" Onlus.

"Personalmente il mio viaggio a Wamba – tiene a sottolineare il Dr. Masini - è stato una grande esperienza a livello umano e professionale. Si può e si deve fare tanto per queste persone disagiate, basta poco. Noi farmacisti possiamo veicolare i nostri sforzi, semplici e mirati, a quello che posso definire come una specie di miracolo che avviene ogni giorno a Wamba, con questo ospedale che ha visto nel 2012 ben 47.027 accessi, 1.703 ricoveri, di cui 433 bambini".

La mostra, patrocinata dal Comune di Castelfranco Emilia, sarà visitabile fino a sabato 7 dicembre (orari: dal lunedì al venerdì ore 8.30 – 19.30, sabato ore 8.30 – 12.30). Quella stessa giornata, i quattro "protagonisti" del libro (Mazzucchelli, Masini, Genovesi e Tarozzi) si ritroveranno presso il Centro Medico Piumazzo alle ore 15.30 per un incontro col pubblico a cui seguirà un rinfresco. Il progetto di Infarmacia Farmanetwork, denominato "Per Wamba" prevede, oltre alla raccolta di fondi attraverso il ricavato del libro e di donazioni, l'invio di farmacisti volontari nella missione. Le donazioni potranno essere fatte all'Associazione "Insieme per Wamba" Onlus - Banca BCC filiale di Chirignago - Codice IBAN: IT 42 A 0868902001002010011033 con la causale: progetto "Per Wamba" – Consorzio Infarmanetwork

Breve storia dell'Ospedale

L'Ospedale di Wamba fu fondato negli anni Sessanta dai Missionari della Consolata con lo scopo di soddisfare i bisogni della popolazione locale che soffriva all'epoca di un forte isolamento rispetto al resto del Paese. Nel 1969, il dott. Silvio Prandoni, medico specializzato in malattie tropicali, ricevette dall'allora Vescovo Mons. Cavallera l'incarico di organizzare e gestire l'Ospedale. Oggi conta 175 posti letto e offre ai pazienti i seguenti servizi: pediatria, ostetricia, chirurgia, radiologia, fisioterapia, terapia intensiva post - operatoria. Dispone inoltre di una farmacia in grado di produrre autonomamente medicinali e di una clinica mobile per effettuare vaccinazioni, controlli prenatali, trattamento di patologie che non necessitano il ricovero, programmi educativi e di prevenzione su Aids, TBC e malnutrizione.

Wamba è situata nel Sumburu District, e fa parte della Diocesi di Maralal il cui vescovo è Monsignor Virgilio Pante. La popolazione si divide in diverse etnie: Samburu, Turkana, Pokot e Rendille.

I fondi con i quali è amministrato il Catholic Hospital provengono per un terzo dalla Diocesi, per un terzo da donazioni private e per un terzo dall'ospedale stesso. La gestione clinica e medica dell'ospedale è ormai da qualche anno in mano a tre medici africani, con il supporto degli specialisti italiani che si alternano con rotazione mensile a seconda delle necessità.

Nello specifico, la farmacia dell'ospedale produce pomate, sciroppi, gocce orali, disinfettanti, capsule, compresse, fiale multi dose iniettabili, soluzioni di grande volume (fisiologica, glucosata, ecc). La distribuzione dei farmaci prodotti ed acquistati avviene ad personam e non per reparto, ottimizzando così i consumi e limitando gli sprechi.

L'ospedale infine si completa per essere autosufficiente di cucina, lavanderia, sartoria, garage e reparto manutenzione officinale, depuratore acque reflue e scuola infermiere interna, nonché di una Guest House dove accogliere gli ospiti.

La produzione galenica della farmacia dell'ospedale nel 2012 è stata di 4500 litri di soluzione grande volume (fisiologica, glucosata, ecc.); 120.000 compresse; 450 litri di sciroppi e sospensioni; 310 litri di disinfettanti e antisettici; 500 supposte; 100 kg di pomate; 120 litri di multidose iniettabile (flacone da 50 ml); 20 litri di gocce orali ed emulsioni.

Gli autori del libro

Paolo Genovesi

E' nato a Ravenna nel 1969. Fotografo professionista da più di vent'anni, ha immortalato alcune delle principali manifestazioni sportive nazionali ed internazionali, in particolare di atletica leggera, calcio, ginnastica e canottaggio, collaborando, in quest'ultima disciplina, con la Federazione italiana. Attualmente si occupa di cronaca nella sua città natale. Autore dei volumi "Liberi di sognare", dedicato agli atleti dello sport paralimpico, e "Correre sull'acqua", raccolta di immagini della preparazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012 della squadra nazionale italiana di canottaggio.

Marco Tarozzi

Bolognese, classe 1960, è giornalista professionista dal 2000. Già collaboratore del Corriere dello Sport-Stadio e redattore del mensile Calcio 2000 diretto da Marino Bartoletti, è stato per dodici anni caposervizio del quotidiano "Il Domani" di Bologna. Oggi dirige la rivista "Pianeta Uisp" e conduce una trasmissione sportiva su Radio Bologna Uno; collabora all'edizione italiana di "Runner's World" dal 2006. Tra i suoi libri "La leggenda del re corridore" (2066, riedizione 2011), biografia del grande mezzofondista americano Steve Prefontaine, "Semplicemente Magnifico" /2008), "L'angelo controvento" (2011), la storia di Angelo Bergamonti e di un motociclismo epico, "Liberi di sognare" (2011), undici storie di atleti paralimpici arricchite dalle immagini del fotografo Paolo Genovesi, "American Runners" (2012). Ha vinto il premio nazionale 'Giovannino Guareschi' per il racconto inedito nel 1997 e il 'Premio Coni-USSI" come giornalista sportivo bolognese dell'anno nel 2004.

Per ulteriori informazioni e per tutte le modalità che servono per sostenere il progetto Wamba, ci si può collegare al sito Internet www.hellowamba.it o scrivere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Nevent)
Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Mercoledì, 27 Novembre 2013 15:26

Castelfranco, Sicurezza un valore per la comunità

Giovedì 28 novembre alle 20.45 un confronto per affrontare il problema della microcriminalità a Castelfranco e dintorni -

Castelfranco, 27 novembre 2013 -
 
Il tema della sicurezza è sempre più sentito, certo ben la di là dei numeri, che sul nostro territorio parlano comunque di episodi di microcriminalità in crescita. Soprattutto in alcune zone, per caratteristiche legate alla loro collocazione geografica, furti e rapine sono un problema con il quale la comunità deve misurarsi sempre più frequentemente. E' il caso di quella fascia della pianura che va da Nonantola a San Cesario, passando da Bomporto e Castelfranco, una zona difficile da controllare per la sua ampiezza, con collegamenti viari che consentono di muoversi con rapidità e senza dare nell'occhio.

Certo, a questa situazione sta contribuendo anche la crisi, ma non è tanto un problema di cause, quanto, piuttosto, di come fronteggiare questo fenomeno che sta aumentando il senso di insicurezza, sia negli insediamenti produttivi che nelle zone a propensione commerciale, oltre che nelle aree residenziali.

Le Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia – Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam Confartigianato – per affrontare in modo costruttivo questa situazione, hanno organizzato una serata di confronto alla quale è stato invitato il prefetto di Modena, Michele di Bari, oltre ad alcuni sindaci dell'Area e ai rappresentanti di Rete Imprese Italia.

L'obiettivo è quello di individuare possibili azioni comuni per contrastare i fenomeni criminosi, nella consapevolezza che occorre mettere in campo una strategia che veda coinvolti gli imprenditori, le associazioni, i cittadini, le istituzioni e le forze dell'ordine.

La serata, aperta al pubblico, è in programma giovedì 28 novembre alle 20.45 presso la nuova biblioteca di Castelfranco Emilia, in piazza Liberazione, 5.


(Fonte: ufficio stampa CNA MO)
Tre piani ed oltre 200 metri quadrati di spazio espositivo di immagini, video, e focus sui mestieri della lavorazione del salume -
 
Modena, 26 novembre 2013 -
 
In provincia di Modena, e dove se no, avrebbe potuto sorgere un museo sulla secolare arte salumiera? Un viaggio nella tradizione dei sapori e dei mestieri, di un pezzo di storia emiliana, con un taglio moderno e interattivo, per un' esperienza unica. Il MUSA – Museo della Salumeria - nasce dal progetto perfettamente in linea con la filosofia dell' azienda Villani, che unisce l' esperienza di 130 anni di lavorazione delle carni, ai concetti di sviluppo e innovazione. Uno spazio nuovo, che differisce dal classico museo espositivo, capace di attraversare una tradizione secolare e riproporla attraverso un viaggio interattivo; contributi multimediali, video e fotografici che raccontano storie e aneddoti delle singole produzioni, e non solo. Un viaggio tra esposizione di antichi macchinari, coltelli e reperti storici legati alla lavorazione dei salumi, e ancora materie prime quali spezie ed aromi e focus sulle fasi di lavorazione artigiana, del tagliare lavorare e insaccare.
Un' esposizione sull' arte salumiera, che coinvolge tutto il distretto in cui sorge e sancisce il fortissimo legame col territorio, per celebrare un distretto produttivo unico, che ha visto partecipare la stragrande maggioranza delle famiglie della zona per dar vita a prodotti di eccellenza del made in Italy. Un museo moderno e interattivo, che punta a divenire uno spazio in cui proporre iniziative e incontri, laboratori, eventi culturali, corsi di degustazione e di formazione professionale. Un percorso che attraversa la tradizione di un' azienda storica come la Villani, divenuta oggi la realtà salumiera più antica d'Italia e di un territorio che da sempre lega la sua identità all' eccellenza della lavorazione delle carni.
 
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L' azienda Villani
 
Timonata dalla quinta generazione di famiglia, in un lasso temporale che abbraccia di fatto tre secoli di storia salumiera italiana, la Villani rappresenta attualmente con i suoi 127 anni di vita – che ne fanno la realtà salumiera più antica d'Italia - uno dei protagonisti di riferimento del comparto a livello nazionale: un ruolo ed una dimensione produttiva raggiunti senza mai tradire lo spirito artigiano delle origini, e soprattutto rinverdendo costantemente il forte radicamento con il territorio e con la sua popolazione, larga parte della quale è legata – in certi casi dai suoi inizi - all'attività aziendale.
La Villani ha oggi cinque diversi siti di lavorazione: a Castelnuovo Rangone (MO) si producono salami, prosciutti cotti e specialità emiliane; a Bentivoglio (BO) la mortadella; a Castelfranco Emilia (MO) i tagli interi; a San Daniele del Friuli (UD) e a Pastorello di Langhirano (PR) i prosciutti crudi di San Daniele e di Parma.
La gamma aziendale comprende circa 100 differenti tipologie di salumi, per un totale che supera gli 8 milioni di pezzi prodotti ogni anno.
 
(Fonte: ufficio stampa MUSA)
Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Sassuolo, 12 ottobre 2013

Solidarietà dell'Associazione alle imprese colpite. "Mantenere i fondi destinati agli operatori che vogliono dotarsi di sistemi di telecamere volti alla deterrenza" -

Sconcerto e preoccupazione. Questo lo stato d'animo rilevato da Confesercenti Area di Castelfranco Emilia, tra gli operatori del commercio dopo quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando una serie di esercizi commerciali del cuore storico sono finiti nel mirino dei malviventi. "La nostra solidarietà a tutti gli esercenti colpiti ed in particolare a quelli de 'Il Fauno', il negozio che ha subito il danno più ingente – conferma l'Associazione imprenditoriale, aggiungendo però che – Non si può fare a meno di notare come negli ultimi tempi, anche per effetto della crisi economica, si sia registrato un incremento considerevole di episodi criminosi che hanno visto i commercianti come principali vittime. Pur riconoscendo e sostenendo il lavoro indefesso portato avanti dalle Forze dell'Ordine, riteniamo non si possa più prescindere da un presidio capillare del territorio da implementare anche con i sistemi di deterrenza passiva lungo l'intero corso della giornata, notte compresa come pure in quelli che ormai sono diventati gli orari più critici: ovvero nei momenti di apertura e chiusura delle attività, quando gli operatori risultano più esposti".

Confesercenti coglie l'occasione per ricordare che le associazioni imprenditoriali aderenti a Rete Imprese Italia hanno richiesto un incontro con il prefetto e i sindaci dei comuni del comprensorio di Castelfranco per analizzare, in un dibattito pubblico, quelle che sono le possibili strategie utili a rafforzare e a contrastare questo fenomeno sempre più dilagante e preoccupante, che vede gli operatori commerciali del territorio spesso esposti a questi atti predatori. "Definiamo positivamente le affermazioni del sindaco a proposito di un potenziamento del sistema di video sorveglianza del centro del paese. Ma riteniamo che lo stesso, deve essere considerato solo uno degli strumenti da mettere in campo nell'azione di contrasto alla criminalità, oltre che essere inserito in un più ampio contesto di presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine, che devono necessariamente operare tra loro in modo sempre più sinergico. Precisiamo inoltre che, se le imprese sono intenzionate a dotarsi di sistemi utili alla deterrenza, considerando i costi che questi comportano, fondamentale sarebbe da parte delle istituzioni mantenere i fondi a sostegno a tal senso, in modo da agevolare quanti tra gli imprenditori decidano di dotarsi di tali attrezzature", conclude l'Associazione.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Cinque appuntamenti teatrali : spettacoli, dimostrazioni di lavoro, prove aperte, tutti realizzati con detenuti delle carceri dell'Emilia-Romagna.
 
Bologna, 25 ottobre 2013
 
E' il Cartellone di Teatro Carcere, che fa parte della terza edizione delle "Stanze di teatro in carcere". Tre spettacoli andranno in scena all'interno delle case circondariali (Bologna, Ferrara, Reggio Emilia), due all'esterno (al Teatro dei segni di Modena e alla Fabbrica delle Candele di Forlì). Dietro al Cartellone – realizzato, come l'intero progetto delle "Stanze", dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, con il sostegno della Regione (30mila euro l'anno, a partire dal 2011) – c'è la partecipazione di un'ampia rete di soggetti. Collaborano, infatti, le case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, la casa di reclusione di Castelfranco Emilia e gli istituti penitenziari di Parma; ci sono i patrocini del Prap (Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria) Emilia-Romagna e del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna. Il Cartellone è realizzato inoltre con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione ATER Formazione, l'Osservatorio dello Spettacolo della Regione, il Centro servizi volontariato di Ferrara, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, l'Istituzione Gian Franco Minguzzi (Provincia di Bologna).
"E' un appuntamento ormai annuale – ha commentato l'assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, presentando il programma – : vuol dire che si confermano iniziative non più estemporanee, e si consolidano esperienze importanti. Quest'anno inoltre – ha aggiunto l'assessore – il teatro torna fuori dal carcere, e infatti alcune rappresentazioni del Cartellone vengono fatte al di fuori delle case circondariali. Questo garantisce una maggiore diffusione dell'iniziativa tra le gente, e una maggiore opportunità di capire come il carcere possa essere realmente anche 'altro'".
Per l'assessore Massimo Mezzetti (Cultura), il teatro in carcere "è una di quelle 'buone pratiche' adottate in sinergia tra assessorati. Per troppo tempo la cultura è stata relegata a un campo circoscritto, come se non avesse attinenza con altri settori, come il sociale. Così non è". Mezzetti ha sottolineato inoltre l'importanza dell'esperienza artistica in carcere "non solo in un'ottica educativa-formativa, utile per un eventuale reinserimento socio-lavorativo, ma come avvio per le persone detenute della ricerca di sé, di ricostruzione della propria personalità".
 
 
Teatro Nucleo rid
 
Il protocollo d'intesa per il teatro in carcere
Il teatro in carcere come opportunità di cambiamento per i detenuti-attori e come mutamento delle modalità relazionali di chi vive l'esperienza del carcere. E' del 2011 la firma del protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna (assessorati alla Cultura e alle Politiche sociali), il Prap e il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, associazione di promozione sociale composta oggi da sette realtà che operano con progetti di teatro nelle carceri dell'Emilia-Romagna. Tra gli obiettivi del protocollo, lo sviluppo di programmi per il recupero e il reinserimento sociale dei cittadini in esecuzione di pena e dei dimessi dal carcere, la valorizzazione del teatro come strumento di conoscenza e crescita personale nelle realtà del carcere, la creazione di opportunità lavorative per i soggetti in esecuzione di pena.
Ogni anno in Emilia-Romagna vengono coinvolte dalle 150 alle 180 persone ristrette in progetti teatrali. Per "Stanze di teatro in carcere" 2012 sono state coinvolte 110 persone. I laboratori teatrali sono attivi in tutte le carceri della regione con modalità diverse, ma solo in 7 istituti su 10 ci sono gruppi teatrali/associazioni associate al Coordinamento Teatro Carcere. Fanno parte del Coordinamento Con...tatto (associazione di volontariato di Forlì), la cooperativa sociale reggiana Giolli, l'associazione di promozione sociale bolognese Gruppo Elettrogeno, la cooperativa sociale Le Mani Parlanti di Parma, il Teatro dei Venti (associazione di promozione sociale di Modena/Castelfranco Emilia), la cooperativa sociale bolognese Teatro del Pratello e la cooperativa Teatro Nucleo (Ferrara).
 
"Stanze di teatro in carcere": il progetto
Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il Coordinamento realizza da tre anni un progetto dal titolo "Stanze di teatro in carcere", con l'obiettivo di consolidare, sostenere, promuovere le esperienze di teatro carcere e costruire una rete tra i soggetti che vi operano. Con la terza edizione del progetto, nel 2013, le "stanze" del carcere abitate dal teatro diventano così concretamente i luoghi dove accogliere e guidare il pubblico del Cartellone. Un'inedita "rassegna" di spettacoli, studi, prove aperte, dimostrazioni di lavoro che si snoda fra le carceri della regione mettendo al centro l'esperienza di avvicinamento e conoscenza dello spettatore. Appuntamenti che rappresentano gli esiti più o meno formalizzati delle attività laboratoriali portate avanti dai soci del Coordinamento, con metodologie e approcci artistici differenti che spaziano dalla drammaturgia d'attore al teatro di figura, dal teatro partecipativo alla scrittura creativa.
 
Teatro dei Venti rid
 
Il Cartellone di Teatro Carcere: programma
 
Mercoledì 30 ottobre ore 14.30
Bologna - casa circondariale, via del Gomito 2
Teatro del Pratello
LA VERITÀ SALVATA DA UNA MENZOGNA
prova aperta
scena e drammaturgia di Paolo Billi
studio a cura di Filippo Milani, Elvio Pereira De Assunçao
immagini di scena di Sandro Capatti
con i detenuti della sezione penale
e con Francesca Pedone, Susanna Accornero, Gilda Giamannossi
 
Lunedì 4 novembre ore 13
Ferrara - casa circondariale, via Arginone 327
Teatro Nucleo/Laboratorio teatrale Casa circondariale di Ferrara
diretto da Horacio Czertok
HARDCORE
regia di Andrea Amaducci
con i detenuti della sezione penale
 
Mercoledì 6 novembre ore 21
Modena - Teatro dei Segni, via San Giovanni Bosco 150
Teatro dei Venti
SETTE CONTRO TEBE
regia di Stefano Tè
con gli attori detenuti della casa di reclusione di Castelfranco Emilia
 
Giovedì 7 novembre ore 14
Reggio Emilia - Casa Circondariale, via Luigi Settembrini 8
Cooperativa Giolli
PROVA APERTA
diretta da Roberto Mazzini
con gli attori detenuti e Elisa Godani, Valeria Bottazzi
 
Sabato 16 novembre ore 15
Forlì - La Fabbrica delle Candele, piazzetta Conserva Corbizzi 3
Associazione Con...tatto
A OCCHI SBARRATI (LA CITTÀ INVISIBILE ALLO SPECCHIO)
sintesi degli ultimi quattro anni di laboratorio presso la Casa circondariale di Forlì con proiezioni, letture di racconti scritti dai detenuti e interviste ai detenuti che hanno partecipato alle attività.
 
Gli spettacoli hanno modalità di accesso diverse: per informazioni, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oltre al cartellone degli spettacoli, il programma "Stanze di teatro in carcere" 2013 prevede un calendario di presentazioni del volume Mappe ristrette (edizioni Titivillus, 2013) che inaugura la collana Quaderni di teatro carcere. La pubblicazione raccoglie i materiali prodotti nell'ambito delle "Stanze di teatro in carcere" 2011 e 2012. Dopo le prime uscite a Parma, Modena e Ferrara, altre presentazioni sono previste a Bologna (lunedì 11 novembre ore 18 - Librerie.Coop Zanichelli, piazza Galvani 1/h) e a Forlì (sabato 16 novembre ore 18 - La Fabbrica delle Candele, piazzetta Conserva Corbizzi 3).
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
A due anni dal terremoto, il prossimo 20 maggio la decima tappa della grande corsa attraverserà i centri di Sestola, Modena e della Bassa -
 
Modena, 11 ottobre 2013
 
Torna il Giro d'Italia nella sua 97° edizione che nel decennale della morte sarà dedicata a Marco Pantani. Un percorso con trasferimenti più contenuti che partirà il 9 maggio 2014 dall' Irlanda precisamente da Belfast, per arrivare il primo giugno a Trieste. Tante tappe, ma una su tutte interesserà la nostra regione in particolare un' importante parentesi modenese, nel giorno dell' anniversario del sisma che colpì l' Emilia. Martedì 20 maggio, nel corso della decima tappa Modena-Salsomaggiore Terme di 184 km, la popolare gara ciclistica toccherà alcuni centri della provincia di Modena e Reggio ancora profondamente segnati dal terribile sisma che li colpì nel maggio 2012. La data, infatti, non è casuale e cade a due anni esatti dalle prime scosse.
La nona tappa del Giro d'Italia 2014, con arrivo a Sestola, a Passo del Lupo (1.528 metri di quota), domenica 18 maggio, parte da Lugo e prevede un percorso di 174 chilometri con ben due Gran Premi della Montagna, oltre a quello dell'arrivo, a Sant'Antonio (704 metri) e a Rocchetta Sandri (689 metri), mentre a Pavullo è in programma un Traguardo volante. Il Giro arriverà in territorio modenese da Bazzano per poi transitare per Vignola, Marano, Pavullo, Fanano e da lì raggiungere Pian del Falco e l'arrivo a Passo del Lupo, a Sestola.
La decima tappa, dopo il giorno di riposo, prende il via martedì 20 maggio a Modena, dal Novi Ark, il parco archeologico realizzato nell'area del parcheggio sotterraneo in piazzale Novisad, con arrivo a Salsomaggiore Terme dopo 184 chilometri in pianura. In territorio modenese, a Mirandola, è previsto il Traguardo volante dopo i primi 60 chilometri di corsa. Da Modena, infatti, il Giro parte in direzione delle zone maggiormente colpite dal sisma del 2012 e passa per Castelfranco, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, San Felice sul Panaro, Mirandola e Concordia, per poi proseguire a Moglia e nel reggiano (Reggiolo, Villarotta, Guastalla, Gualtieri, Brescello) e poi a Parma, Fidenza e arrivo a Salsomaggiore.
Pubblicato in Sport Emilia
Venerdì, 20 Settembre 2013 13:42

Rischi e opportunità per acconciatori ed estetiste

Modena, 20 settembre 2013 
 
Cna e Lapam di Modena preparano un triplo appuntamento dedicato ai professionisti dell'acconciatura e dell'estetica -

"Aggiornamenti fiscali e nuove opportunità di lavoro per gli acconciatori" è il titolo dell'incontro che si terrà in tre sedi diverse, per andare incontro ai professionisti di tutte le località della Provincia: lunedì 23 settembre a Castelfranco Emilia (Biblioteca Comunale – piazza della Libertà, 5 – ore 18.00); lunedì 30 settembre a Zocca (Sala del Municipio – via del Mercato, 104 – ore 18.00); e lunedì 7 ottobre a Vignola (Biblioteca Auris – via San Francesco, 165 – ore 20.30).
In tutte le serate Saranno presenti Luana Franzoni, presidente provinciale di CNA Benessere e Sanità, e il collega Giancarlo Santunione di Lapam Benessere.
Franco Spaggiari, responsabile provinciale di CNA Benessere, illustrerà i contenuti della proposta di "affitto della poltrona – cabina", una nuova modalità operativa che può consentire notevoli risparmi sia a chi già gestisce un salone che a chi sta inziando ad intraprendere autonomamente questa attività, mentre il collega di Lapam Luciano Martinelli approfondirà i temi normativi e fiscali legati alle procedure di accertamento legate a studi di settore e redditometro.
Non mancherà il dibattito, che consentirà agli addetti ai lavori di approfondire eventuali dubbi.

Per informazioni è possibile contattare Franco Spaggiari (CNA) allo 059 418.111 o all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure Daniele Casolari (Lapam) allo 059 893.111 o all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(fonte: Ufficio Stampa CNA
 Mo)
Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Mercoledì, 18 Settembre 2013 14:39

Auto storiche pronte al via per il Gp Nuvolari

Parma, 18 settembre 2013 -
 
Arriva la 27^ edizione del Gran Premio Nuvolari, la manifestazioni internazionale di regolarità per auto storiche che da venerdì 20 a domenica 22 farà tappa anche in Emilia -

Il Gran Premio Nuvolari, gara di regolarità organizzata da Scuderia Mantova Corse, Ac Mantova e dal Museo Tazio Nuvolari, si prepara anche quest'anno ad attraversare mezza Italia con la sua carovana di macchine straordinarie. Occasione unica per gli amanti delle auto d' epoca che celebra i fasti del campione mantovano Tazio Nuvolari, con veri e propri pezzi di storia della quattro ruote che tra venerdì 20 e domenica 22 settembre, si sfideranno lungo un percorso di 1.000 chilometri, costellato da 75 prove cronometrate.

Oltre 250 le vetture al via in piazza Sordello a Mantova, tutte costruite entro il 1969, per un percorso di 1000 km tra Toscana Emilia e Lombardia che vede una forte partecipazione straniera. Partendo da Mantova il percorso si snoda tra numerose città d'arte come Siena, Arezzo, Ravenna e Ferrara. Tre tappe, in tre giorni, che vedranno attraversare anche la nostra regione, tra cui i centri emiliani di Correggio e Rubiera: appuntamento d' obbligo per gli appassionati d' auto d'epoca. Nell'edizione di quest'anno ci sarà inoltre il passaggio all'interno di due autodromi: quello di Modena e il "Dino e Enzo Ferrari" di Imola. Tra le novità, il transito nel Castello di Panzano, frazione del comune di Castelfranco Emilia, di proprietà del noto collezionista di auto e moto d'epoca Mario Righini.

Tante macchine da ammirare e non solo, a Mantova per l'occasione è stata allestita la mostra "Artisti per Nuvolari", organizzata alla Casa Museo Sartori di Castel d' Ario, paese natale del pilota: a 60 anni dalla sua scomparsa, cinquanta pittori hanno realizzato altrettante tele che lo ritraggono e ne celebrano il mito.
Pubblicato in Motori Emilia
Mercoledì, 11 Settembre 2013 15:45

Bologna - Milano due treni regionali in più al giorno

Bologna, 11 settembre 2013 -

Raddoppia l'offerta in un' ora di punta, si prolungano il servizio dal capoluogo lombardo e i collegamenti tra le città emiliane -

Due treni regionali in più tutti i giorni sulla tratta Bologna-Milano. Il servizio aggiuntivo, gestito da Tper (che con Trenitalia fornisce il servizio ferroviario regionale), è appena entrato in funzione, da lunedì 9 settembre. Dei nuovi treni (la programmazione è avvenuta in maniera coordinata tra le due Regioni interessate, Emilia-Romagna e Lombardia) possono beneficiare i pendolari tra Bologna e Parma, che vedono raddoppiata l'offerta in un'ora di punta, intorno alle 17, oltre ad avere un incremento dei collegamenti con Milano Centrale. Si estende poi di un'ora il servizio da Milano per le città dell'Emilia, colmando un vuoto creatosi due anni fa: si può stare a Milano un'ora in più e tornare comodamente e velocemente a Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Bologna. Rilevante anche l'effetto per i collegamenti tra le città dell'Emilia, grazie al prolungamento del servizio: si può stare a Parma fino alle 23.30 e rientrare su Reggio Emilia, Modena e Bologna. Si può rimanere a Reggio Emilia fino alle 23.45 e rientrare su Modena e Bologna; si può stare a Modena fino a mezzanotte e rientrare su Bologna. Per questo servizio aggiuntivo vengono impiegati gli elettrotreni ETR 350, la cui consegna alla Regione Emilia-Romagna è in via di completamento da parte della società Stadler. Si tratta quindi di materiale rotabile moderno e nuovo di fabbrica, con eccellenti prestazioni meccaniche e di comodità di viaggio.


Nel dettaglio, c'è un treno aggiuntivo Bologna - Milano che parte da Bologna alle 17.04 e arriva a Milano Centrale alle 19.45, effettuando fermate intermedie ad Anzola Emilia (17.16), Samoggia (17.21), Castelfranco Emilia (17.27), Modena (17.37), Rubiera (17.52), Reggio Emilia (18.01), S. Ilario d'Enza (18.10), Parma (18.18), Fidenza (18.29), Fiorenzuola (18.37), Piacenza (18.53), Lodi (19.13), Milano Rogoredo (19.31), Milano Lambrate (19.38). Questo treno, con il numero R 33960, viene effettuato tutti i giorni. C'è poi un treno aggiuntivo Milano - Bologna che parte da Milano Centrale alle 22.15 e arriva a Bologna a mezzanotte e trenta, con fermate intermedie a Milano Lambrate (22.22), Milano Rogoredo (22.28), Lodi (22.43), Piacenza (23.05), Parma (23.32), Reggio Emilia (23.47), Modena (00.01). Il treno, con il numero R 33961, presta servizio tutti i giorni.

In allegato la locandina orari

(Fonte: ufficoi stampa Regione Emilia Romagna)


Bologna, 19 agosto 2013 -

Agricoltura - Le aziende che abbiano subìto danni possono presentare domanda di contributo a fondo perduto entro il 28 settembre

E' stata accolta la proposta della Regione Emilia-Romagna per il riconoscimento dell'eccezionalità della tromba d'aria che il 3 maggio ha interessato territori dei comuni di Argelato, Bentivoglio, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale in provincia di Bologna e del comune di Castelfranco Emilia in provincia di Modena, provocando ingenti danni alle strutture agricole.
Le aziende che abbiano subito danni alle strutture aziendali e che si trovano all'interno delle aree delimitate, possono presentare entro il 28 settembre 2013 domanda per l'ottenimento di contributi a fondo perduto per il ripristino delle strutture danneggiate. L'entità del contributo sarà in funzione delle risorse che il Ministero assegnerà successivamente alla raccolta delle domande.
Il Decreto di declaratoria del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 14 agosto 2013.
La domanda in copia unica, compilata in ogni parte e debitamente sottoscritta, deve essere presentata all'Ente territoriale competente (Provincia di Bologna o Provincia di Modena). 
Al momento della presentazione della richiesta di aiuto, l'azienda deve essere iscritta al Registro delle imprese della Camera di Commercio, nonché all´anagrafe delle aziende agricole della Regione Emilia-Romagna e avere il fascicolo aziendale validato, in modo da evitare di ripresentare la documentazione per i dati già presenti in anagrafe. La domanda potrà essere presentata avvalendosi delle organizzazioni professionali agricole, direttamente dall'azienda agricola in forma digitale (dal referente per l'azienda) registrato in anagrafe e dotato di un certificato digitale, oppure in forma cartacea utilizzando la modulistica predisposta dalla Regione Emilia-Romagna.

 

(Fonte: Ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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