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Giovedì, 30 Gennaio 2020 11:55

Operazione "Bologna Sommersa"

Eseguite da Carabinieri e Polizia di Stato di Bologna misure cautelari personali e reali, nei confronti di 5 persone e 2 società.

L’articolata e complessa indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Anzola dell’Emilia (BO) e dalla 4^ Sezione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna (con il supporto della Direzione Provinciale dell’INPS di Bologna, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna) da agosto 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Sostituto Procuratore dott. Flavio LAZZARINI, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Alberto GAMBERINI, che ha emesso l’Ordinanza applicativa delle misure cautelari – ha permesso di appurare l’esistenza di una stabile e consolidata associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla truffa ai danni dello Stato e all’induzione alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale.

Le indagini sono state avviate dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia, che, nel corso dei controlli di rito richiesti dall’Ufficio Immigrazione della Questura in ordine all’istanza di una cittadina extracomunitaria di rinnovo del permesso di soggiorno, concessole sulla base di un “normale e regolare” rapporto di lavoro subordinato, avevano invece constatato che la stessa esercitava il meretricio lungo la via Emilia.
Insospettiti per l’evidente incompatibilità di un normale contratto di lavoro con l’attività di meretricio, i Carabinieri hanno effettuato degli approfonditi accertamenti che hanno permesso di appurare che il contratto di lavoro in argomento fosse fittizio e strumentale al rinnovo del permesso di soggiorno e all’emissione di indennità da parte dell’INPS.

Le successive complesse attività investigative, svolte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione controllo e pedinamento, consentivano di acquisire gravi elementi indiziari circa l’esistenza di una stabile organizzazione nella quale i partecipanti, a seconda del proprio ruolo, instauravano rapporti di lavoro fittizi, sulla base dei quali i beneficiari ottenevano il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, nonché indebite erogazioni di indennità da parte dell’INPS (disoccupazione, maternità) a fronte di contributi previdenziali mai versati.
Dalle indagini effettuate congiuntamente da Carabinieri e Polizia di Stato, anche mediante analisi di copiosa documentazione, è emerso che due cittadini italiani, un cinquantanovenne e una cinquantatreenne, residenti in un popoloso comune dell’hinterland bolognese, rispettivamente procuratore generale e amministratore unico di due società “fantasma”, registrate alla Camera di Commercio di Bologna e rivelatesi strumentali all’esercizio delle attività illecite, grazie alla complicità di stimati professionisti del settore operanti nel capoluogo felsineo (2 consulenti del lavoro, un sessantacinquenne e un sessantaduenne, e un commercialista cinquantaquattrenne), avevano instaurato almeno 200 rapporti di lavoro fittizi a favore di altrettanti cittadini stranieri extracomunitari e talvolta italiani, i quali poi avevano ottenuto (o tentato di ottenere) il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, ovvero incassato indebitamente dall’INPS varie indennità.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che:
- le due società erano, in realtà, delle “scatole vuote” totalmente prive di mezzi, organizzazione, addirittura delle sedi sociali, di qualsivoglia rapporto di conto corrente bancario o postale e sconosciute al fisco;
- non avrebbero mai potuto assumere, a tempo indeterminato, 200 lavoratori, anche in considerazione dell’attuale assetto del mondo del lavoro, caratterizzato – specialmente per i nuovi assunti – da contratti a termine;
- alcuni dei falsi contratti di lavoro sono stati usati da 10 soggetti sottoposti a pene detentive o misure cautelari per ottenere la concessione del beneficio di misure alternative alla detenzione, ovvero l’autorizzazione ad allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari;
- i due proprietari delle società e la madre di uno di questi sono risultati datori di lavoro domestico di oltre 60 dipendenti.

Il danno per lo Stato è stimato in circa 500.000 euro.
Sulla base degli accertamenti eseguiti, sono state effettuate le procedure di rigetto delle istanze volte ad ottenere i permessi di soggiorno ottenuti sulla base di presupposti fraudolenti, nonché quelle di recupero delle somme indebitamente percepite.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Modena 19 gennaio 2020 - A mezzanotte circa della notte, di sabato, i poliziotti della Squadra Mobile sono intervenuti per indagare su un grave accoltellamento fra automobilisti, segnalato da una pattuglia della Polizia Stradale di Modena Nord.

Gli agenti hanno potuto accertare che per futili motivi connessi alla viabilità, sull’A22, direzione Brennero, corsia di decelerazione dell’uscita del casello autostradale di Campogalliano, all’altezza del cavalcavia n.145, un automobilista, dopo aver inveito su strada con un altro per una manovra azzardata, lo ha costretto a fermare la propria corsa, ponendosi di fronte con il veicolo per farlo accostare. Si è, quindi, avvicinato a piedi con un coltello in mano al passeggero dell’altra auto, sferrando con l’arma un colpo secco all’addome del malcapitato, non spingendosi oltre solo perché, nel frattempo, si era accorto del passaggio, nella carreggiata opposta, di una pattuglia della Polizia Stradale, che in brevissimo tempo si è portata sul luogo dell’evento.

L’aggressore è riuscito a scappare prima dell’arrivo della pattuglia della Polizia.

La vittima, un milanese di 52 anni residente a Carpi, accoltellato di fronte alla moglie, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, dov’è stato successivamente operato all’addome con una prognosi di 30 giorni e dichiarato fuori pericolo.

La Squadra Mobile è riuscita, dopo circa 2 ore di attività ad identificare l’autore dell’aggressione, un noto pregiudicato italiano di 46 anni, e a rintracciarlo presso la sua abitazione a Campogalliano.

Essendo scaduti i termini temporali per procedere all’arresto in flagranza e non essendoci i presupposti per il fermo, in accordo con il Magistrato di turno, il soggetto è stato denunciato a piede libero rimettendo alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria eventuali misure cautelari successive per il reato di lesioni aggravate.

Pubblicato in Cronaca Modena

Alle 15.00 di ieri la Squadra Volante è intervenuta in Piazza della Vittoria, nei pressi di un noto bar, per la segnalazione di una donna che aveva riconosciuto gli autori del furto, avvenuto nei suoi confronti nella giornata di sabato 21 dicembre 2019 presso un esercizio commerciale di Via Emilia Santo Stefano.

Giunti sul posto, i soggetti cercavano di fuggire in direzione S. Rocco ma venivano prontamente raggiunti e fermati dagli operatori della Squadra Volante.

Privi di documenti, venivano accompagnati in Ufficio e identificati sono entrambi originari della Georgia e senza fissa dimora

Sono stati denunciati per furto aggravato in concorso.

#natalesicuro
#essercisempre

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Modena 21 dicembre 2019 - Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di rapina impropria in concorso due cittadini italiani di 37 e 53 anni. 

Il Dirigente della Squadra Mobile, libero dal servizio, mentre si trovava presso il Centro Commerciale “I Portali”, ha notato i due sfilare il portafoglio dalla borsetta di una ragazza.
Dopo averli seguiti fino all'uscita del centro commerciale, ha cercato di fermarne uno nel parcheggio esterno, ma è stato aggredito fisicamente con spintoni e calci.


Una pattuglia della Squadra Mobile e una Volante, che erano state allertate preventivamente dal funzionario, sono intervenute in ausilio e li hanno definitivamente bloccati con non poca fatica.
Il 37enne, infatti, in un impeto d'ira, si è scagliato contro i poliziotti e ha anche danneggiato la carrozzeria di un'auto civetta.


Il Dirigente della Squadra Mobile e un altro operatore sono stati refertati dal locale pronto soccorso con prognosi di 5 giorni e 2 giorni.


I due malviventi, dopo gli accertamenti di rito, sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal magistrato di turno.
Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, è stato possibile ritrovare il portafoglio rubato, che era stato gettato sotto un’autovettura in sosta da uno dei due complici

Pubblicato in Cronaca Modena

Reggio Emilia 21 dicembre 2019 - Si è svolto in Questura l'incontro tra il Presidente della Squadra di calcio REGGIO AUDACE, Luca Quintavalli, e una rappresentanza di Agenti della Polizia di Stato del 7° Reparto Mobile di Bologna.

Il Comandante del Reparto, accompagnato da uno degli Agenti feriti (con prognosi di 7 giorni, mentre altri due Agenti hanno subito ferite per 10 e 4 giorni di prognosi), durante l’agguato organizzato dal gruppo ULTRAS “TESTE QUADRE” al termine della partita di calcio REGGIO AUDACE- PIACENZA del 1 dicembre 2019, ha ricevuto in omaggio dal Presidente della REGGIO AUDACE una maglietta della squadra come segno di vicinanza e riconoscenza.

Alla cerimonia era presente il Questore della Provincia di Reggio Emilia Dr. Antonio Sbordone.
#ilNataleciunisce

Pubblicato in Sport Reggio Emilia
Domenica, 22 Dicembre 2019 05:39

Evasione, il video del "pedinamento" elettronico

Polizia di Stato - E' stato diffuso il video con il quale è stato possibile rintracciare l'ergastolano che nei giorni scorsi era evaso da Parma.

Parma 21 dicembre 2019 : Nel tardo pomeriggio di ieri 20 dicembre 2019, dopo oltre 48 ore di ricerche, gli Agenti della Squadra Mobile di Parma hanno rintracciato BERNI Enzo classe ’62 nel piccolo centro di Massa Finalese in Provincia di Modena. L’uomo, rintracciato e riconosciuto lungo la strada dagli agenti, è stato immediatamente collaborativo e li ha condotti presso il casolare abbandonato dove aveva trascorso le tre notti precedenti e dove è stato ritrovato il suo bagaglio.

La capillare attività di ricostruzione degli spostamenti del BERNI, condotta con l’ausilio della Squadra Mobile di Modena e degli agenti della Polizia Ferroviaria, a partire dal suo allontanamento dal carcere di parma avvenuto nel pomeriggio del 17 dicembre, aveva consentito di accertare che l’uomo, a bordo di mezzi pubblici e completamente da solo aveva raggiunto la piccola cittadina nella provincia di Modena ed è lì che, nel pomeriggio di ieri, si sono concentrate le ricerche degli agenti.


In particolare, le prime attività investigative condotte dalla Polizia Penitenziaria, attraverso la visione delle registrazioni del sistema di video sorveglianza della struttura, avevano consentito di accertare che il predetto BERNI alle ore 13:08 del 17/12/2019 era uscito a piedi dal carcere portando con sé un borsone ed un sacco, per poi montare a bordo dell’autobus cittadino della linea 21. Sulla scorta di queste informazioni, questa Squadra Mobile attivava il locale Posto Polfer affinché verificasse l’eventuale presenza del predetto BERNI presso la stazione ferroviaria in orari compatibili con l’arrivo sul posto dell’autobus n.21 e si accertava che il BERNI Enzo, dopo esser sceso dall’autobus n. 21 alle ore 13:38, era montato alle successive 13:51 a bordo del treno ROCK R6259 diretto a Bologna partito alle ore 13:51. Nel prosieguo, gli agenti della Squadra Mobile e della Polfer di Modena analizzavano le registrazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti all’interno del medesimo treno ROCK R6259 e di tutte le stazioni intermedie tra Parma e Bologna, accertando che il BERNI scendeva presso la Stazione Ferroviaria di Modena per poi montare a bordo di un autobus cittadino. Giunto presso piazzale Molza, il BERNI scendeva dall’autobus per salire a bordo di un autobus extraurbano con destinazione Finale Emilia; l’analisi delle registrazioni del sistema di video interno al mezzo consentiva, infine, di verificare, infine, che il Berni era sceso alla fermata del paese di Massa Finalese (MO).


Nel frattempo, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Forlì, venivano scandagliati tutti i luoghi dove il BERNI avrebbe potuto trovare rifugio nella terra natia, avvicinando e raccogliendo preziose informazioni sul suo conto e sule relazioni che l’uomo aveva mantenuto dopo la sua carcerazione.
Il BERNI all’esito della redazione degli atti a suo carico, è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena.

Pubblicato in Cronaca Parma

Controlli della Questura volti alla prevenzione dei reati predatori nel centro cittadino e alla commissione di furti in abitazione.

Parma15 dicembre 2019 - La Polizia di Stato, nelle giornate di venerdì sera e di ieri pomeriggio, giornate che vedono la concentrazione di numerosi cittadini lungo le vie del centro, ha effettuato mirati controlli nel centro cittadino, al fine di prevenire i reati predatori. Ciò, alla luce anche del particolare periodo, che vede riversare numerose persone nel centro storico per effettuare gli acquisti natalizi.


Per i predetti controlli, in totale, sono state impiegate 8 pattuglie della Polizia di Stato ed un’unità cinofila di Milano, nonché 2 pattuglie della Polizia Locale.
In totale sono state identificate oltre 70 persone tra cui molti giovanissimi e 24 veicoli. I controlli si sono concentrati in Via d’Azeglio, al Parco Ducale e nella direttrice che va da piazza Ghiaia sino a barriera Repubblica.

I controlli sono stati effettuati anche sulla base delle segnalazioni del sistema predittivo X-Law, nei luoghi ove indicava l’alta probabilità di furti in abitazione, reato quest’ultimo su cui si stanno concentrando molte risorse, al fine di prevenirli.


Controlli di questo genere, durante le giornate più “calde”, continueranno nei prossimi giorni.

 

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Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi

Nel corso della settimana è stata svolta un’altra operazione alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di un’unità Cinofila di Bologna, 7 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.


Visto il periodo, in considerazione dell’arrivo dell’oscurità sin dalle prime ore del pomeriggio, è stata elaborata un’attenta strategia per il contrasto al fenomeno dei furti e dei borseggi, anche e soprattutto attraverso l’uso del sistema predittivo X-LAW.


Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente.
Sono stati effettuati diversi controllo anche in pubblici esercizi, che sono presenti in Via Mantova, via Trento, borgo del gallo e Via Dei Mille.


Durante gli attenti controlli sono state controllate 112 persone e 44 autoveicoli.


Durante questi controlli sono stati fermati due soggetti, un Ucraino dell’84’ con vari precedenti per reati contro il patrimonio, che essendo irregolare sul territorio e pericoloso è stato espulso dal t.n.
Sempre durante i vari servizi è stata fermata una cittadina cubana del 76’, che si aggirava con fare sospetto in una zona del centro cittadino. La donna, poiché già gravata da un’espulsione, è stata ri-espulsa, con accompagnamento al cpr di Roma.


I servizi, in questo particolare periodo dell’anno, proseguiranno con sempre maggiore frequenza.

 

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Giovedì, 05 Dicembre 2019 07:52

Calendario della Polizia di Stato 2020 (Video)

Il calendario della Polizia di Stato 2020 è stato realizzato dal fotografo Paolo Pellegrin, una delle più ammirate firme della fotografia italiana e fotoreporter di guerra, nonché, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo. Dal 2005 è membro effettivo di Magnum Photos, una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo.

Con le sue fotografie dallo stile inconfondibile, Pellegrin ha voluto ritrarre l’attività operativa delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, attraverso un racconto che mette a fuoco l’umanità dei poliziotti.

Ha dichiarato il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli: “Nei suoi scatti le ombre e le luci non sono declinate per mere finalità estetiche, ma sono rigorosamente plasmate per raccontare storie di uomini, spesso ai margini, di guerre, di drammi umanitari. Per questo suo rigore gli abbiamo chiesto di raccontare, attraverso i suoi tagli di luce e i suoi neri degradanti, le nostre donne e i nostri uomini nel loro quotidiano agire”.

Passione, impegno e servizio, tre parole che rappresentano al meglio l’autenticità della Polizia di Stato e che indicano la volontà di essere sempre vicini alla gente, mettendo a disposizione del Paese il proprio lavoro.

Anche quest’anno la realizzazione del calendario ha trovato la partenship di Unicef Italia Onlus.


Il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef per sostenere il progetto connesso alla celebrazione del “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, occasione per riaffermare i diritti degli under 18. Nonostante siano trascorsi 30 anni dalla firma della Convenzione ONU, infatti, ancora troppi bambini vengono privati dei loro diritti, vivendo situazioni di degrado, abuso e violenze.
“Quest’anno celebriamo i 30 anni della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, e i 20 anni di collaborazione con la Polizia di Stato attraverso il calendario della Polizia. Durante questi tre decenni la vita dei bambini è profondamente cambiata: si sono ridotte di oltre il 50% le morti dei bambini sotto i 5 anni; la percentuale dei bambini denutriti è quasi dimezzata; 2,6 miliardi di persone in più hanno oggi acqua potabile più pulita. Ma sono ancora molte le sfide davanti a noi. Insieme sono certo che riusciremo a salvare e proteggere tanti altri bambini in tutto il mondo.”, ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.

Grazie all’ormai consolidata partnership con UNICEF, dal 2001 ad oggi sono stati raccolti circa 2 milioni e 650 mila euro e completati diversi progetti, tra cui il progetto UNICEF “Yemen”, cui la vendita dei calendari della Polizia di Stato 2019 ha permesso di devolvere 176.949 euro.

Inoltre, come per la precedente edizione, il Comitato italiano per l’Unicef riserverà una quota del ricavato delle vendite del calendario al Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, per finanziare il Piano “Marco Valerio”, rivolto ai figli minori dei dipendenti ed ex dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi patologie croniche.

Il Calendario della Polizia di Stato può essere acquistato in Questura, previa prenotazione ed un versamento, di € 8.00 per l’edizione da parete e di € 6.00 per quella da tavolo, sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”, avendo cura di inserire nella causale Calendario della Polizia di Stato 2020 per il progetto Unicef “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.


Potrà, altresì, essere acquistato online sul sito www.unicef.it  nella sezione “Regali e prodotti” (https://regali.unicef.it/shop/calendario-polizia/).

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Pubblicato in Cronaca Emilia

Nella giornata di ieri, nell’ambito del Controllo Integrato del Territorio, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente a tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e a uomini della Polizia Locale, ha svolto una serie di verifiche in città.

È stata posta particolare attenzione alla zona della stazione ferroviaria dove sono stati anche effettuati controlli, estesi agli avventori, all’interno di 4 esercizi pubblici, senza rilevare irregolarità.

Verifiche anche presso sei appartamenti, segnalati per la possibile presenza di stranieri irregolari, dove sono state identificate 10 persone, tutte in possesso di permesso di soggiorno.

In un altro appartamento intestato ad un cittadino pakistano, è stato trovato un suo connazionale nei confronti del quale non era stata effettuata la segnalazione di dimora, motivo per il quale al proprietario è stata contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art. 7 del D.Lvo 286/98. Sempre all’interno di detta abitazione erano presenti numerosi giacigli, segno evidente che l’appartamento è occupato da altre persone al momento resesi irreperibili. Sono in corso ulteriori accertamenti per capire l’effettiva frequentazione dell’immobile.

Complessivamente sono state identificate 42 persone di cui 25 di nazionalità straniera.

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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