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La nota stampa della Gilda Insegnanti Insegnanti:" 25 progetti ignoti alle rappresentanze dei docenti" -

Parma, 25 aprile 2014 -

Siamo alle solite, anche per iniziative in merito alle quali ci potrebbe essere tranquillamente una piena condivisione coloro che rappresentano l'amministrazione scolastica Parmense, pur essendo ex insegnanti che oggi rivestono la qualifica di "dirigente scolastico" (presidi), riescono a fare in modo che gli unici a rimanere all'oscuro di novità che riguardano la scuola siano proprio i docenti, che per queste cose sono rappresentati dalle organizzazioni che ne curano la rappresentanza collettiva. Un atteggiamento continuamente reiterato, che qui a Parma oramai ha assunto contorni imbarazzanti.

A mezzo stampa hanno reso noto di aver firmato un accordo con l'Ausl, che stando alle notizie pare essere una buona idea, ma è assurdo che i rappresentanti di chi a scuola dovrebbe attuare quanto è stato convenuto non sappia nulla di ciò, bastava mandarci una semplice mail riassuntiva, esplicando come si prevede di coinvolgere il personale scolastico. Quando si firmano questi accordi, la normativa contrattuale prevede che ci sia una "informativa preventiva", che come al solito non c'è stata. L'accordo firmato con l'Ausl, mancando quest'adempimento, è privo di effetti giuridici.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams), ricorda che questa è la quarta volta in pochi mesi che assistiamo ad un comportamento del genere: "Prima con il protocollo sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole sottoscritto con la Provincia, redatto senza coinvolgere chi le medicine dovrebbe darle ai ragazzi. Nemmeno il rinnovo di una qualcosa di gradito e condiviso, come il rinnovo del progetto Giocampus, si sono ricordati di dirlo prima ai docenti, nelle settimane scorse lo hanno fatto con il cosiddetto "Patto per la Scuola" sottoscritto con il Comune di Parma. A questo punto appare sembra una precisa posizione di politica scolastica, se così fosse gli eventuali referenti politici del territorio lo dicano chiaramente, terremo presente alle prossime elezioni regionali".

(Fonte: ufficio stampa Insegnanti Federazione Gilda Unams)

Positivi gli stanziamenti per le ditte che dovranno occuparsi delle scuole, il governo ed il PD dimenticano che molti docenti sono sulla soglia della povertà -

Parma, 7 luglio 2014 -

La Gilda degli Insegnanti di Parma nell'accogliere positivamente la notizia dello stanziamento di fondi per remunerare le ditte edili, che si occuperanno di lenire alcune carenze degli edifici scolastici Parmensi, ricorda che la politica sembra continuare a fare spallucce di fronte al fatto che lo stipendio di un docente di scuola statale si aggira spesso intorno ai 1200 euro e che molti insegnanti, in particolare quelli incaricati a tempo determinato, ricevono queste elemosine chiamate "stipendi" anche con mesi di ritardo. Il contratto di lavoro è scaduto nel lontano 2009 e di fronte ad uno scenario di questo tipo, autorevoli esponenti del PD, azionista di maggioranza del governo, in queste ore stanno proponendo di trasformare i docenti della scuola statale in "badanti" e baby sitter".
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams, a tal fine precisa: "Stiamo ricevendo segnali molto preoccupanti dall'attuale maggioranza di governo con gli esponenti del PD che evitano i tavoli di confronto ufficiali con le legittime rappresentanze dei dipendenti pubblici, fanno solo convegni che servono fino ad un certo punto, ma per firmare accordi ci vogliono tavoli di trattativa e non comportamenti unilaterali da vecchi padroni delle ferriere".

(Fonte: ufficio stampa Federazione Gilda Unams Parma)

La nota stampa di denuncia della Gilda degli Insegnanti sul cattivo funzionamento del sistema scolastico, per quanto riguarda l'ente di ricerca Invalsi a Parma -

Parma, 26 giugno 2014 -

"La Gilda degli Insegnanti denuncia che nel panorama scolastico italiano esiste uno dei tanti carrozzoni pubblici foraggiato a spese dei contribuenti, la cui sfacciataggine qui a Parma ha raggiunto livelli intollerabili. Si tratta dell'ente di ricerca Invalsi, i cui gestori (che parlano di merito, ma sono di nomina squisitamente politica) anziché provvedere a fare in modo che le attività dell'istituzione che dirigono vengano svolte dagli addetti alle loro dipendenze, scaricano gli oneri del tutto sulle scuole che già per loro normale attività hanno fondi risicati.

Nelle scuole si è creato un clima intimidatorio nei confronti degli insegnanti, i quali non essendo dipendenti dell'Invalsi non hanno particolari obblighi professionali verso questo ente, se non la distribuzione delle prove ai ragazzi e la correzione degli errori (come sentenziato dal Tribunale di Parma). Per un caso che avvenne lo scorso anno alla Direzione Didattica F.lli Bandiera, dove un docente rifiutandosi di fare l'impiegato dell'Invalsi fu sanzionato disciplinarmente da un dirigente scolastico che all'epoca era, manco farlo apposta, anche un assessore del Pd, la Gilda chiese alla Sen. Gambaro di presentare un'interrogazione parlamentare in merito a questo grave atto, è oramai un anno che il governo (a maggioranza Pd non risponde). Avevamo chiesto un incontro all'allora segretario provinciale del Pd, ma non ci furono riscontri.

Abbiamo chiesto nel marzo scorso all'Invalsi di sedersi ad un tavolo di trattativa (decentrato per Parma) per concordare oneri e compensi, ma i suoi amministratori tacciono, evidentemente hanno le opportune coperture per farlo. Almeno facessero lavorare i loro dipendenti. Recentemente abbiamo documentato agli organi competenti che addetti dell'Invalsi stanno girando per le scuole della provincia, cercando di indurre i dirigenti scolastici a compiere atti che si dovrebbero assumere con delibera del Collegio dei docenti. Per una dipendente dell'Invalsi, che si è manifestata presso l'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro, abbiamo anche sollecitato che siano adottati gli opportuni provvedimenti disciplinari. Altri accertamenti li stiamo compiendo per un altro istituto della provincia. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, così conclude: "Dal Pd ci aspettiamo che dia diverse indicazioni politiche a coloro che sono stati preposti alla gestione di questo ente"."

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La Gilda Insegnanti sulla situazione del Liceo Sanvitale, i cui docenti sono costretti ad avere classi sparpagliate in vari punti della città a causa della cronica mancanza di aule -

Parma, 25 giugno 2014 -

La Gilda degli Insegnanti ritiene giusto e meritevole di attenzione quanto espresso, in una lettera indirizzata a varie istituzioni, dai docenti del Liceo Sanvitale, costretti ad avere classi sparpagliate in vari punti della città a causa della cronica mancanza di aule. Con evidenti ricadute negative sull'organizzazione scolastica.
Purtroppo le istituzioni parmensi e parmigiane, in tema di scuola, a Parma non hanno l'abitudine di confrontarsi e concertare nulla con le organizzazioni rappresentative degli insegnanti italiani.
Di tutto ciò sono responsabili i partiti politici che determinano le scelte delle istituzioni: si continuano a foraggiare segmenti del pianeta scuola che riguardano solo pochi e selezionati eletti, mentre per il resto talvolta non c'è nemmeno il minimo.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione della Gilda Unams, a tal proposito precisa: "I rappresentanti locali dei partiti che compongono le maggioranze di governo si devono far carico di questi problemi, ed in forza del loro peso e della loro rappresentatività devono portare risultati concreti sul territorio, non chiacchiere e passerelle"

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti in occasione della visita che il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini farà a Parma chiede un intervento sul panorama scolastico Parmense -

Parma, 23 giugno 2014 -

La nota della Gilda Insegnanti: "Approfittiamo della visita che il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini farà oggi a Parma, per rappresentarle alcune anomalie inerenti il sistema scolastico locale, auspicando che vi siano interventi immediati nei confronti dei responsabili:

1) più volte abbiamo chiesto, tuttora senza avere delle risposte, che l'ente Invalsi si confronti con le rappresentanze di categoria al fine di trovare un accordo a livello territoriale, relativamente nuovi oneri che lo stesso Invalsi riversa sulle scuole del territorio senza versare alcun corrispettivo;
2) spesso abbiamo notato che i dirigenti delle scuole di Parma sottoscrivono accordi con altri enti pubblici, senza preventivamente informare le rappresentanze dei docenti, così come prevede il contratto di settore. Esempi eclatanti sono stati il Protocollo sull'uso dei farmaci nelle scuole, sottoscritto con la Provincia, ed il cosiddetto "Patto per la Scuola" sottoscritto con il Comune, atti tuttora privi di efficacia perché chi li ha stilati non ha minimamente pensato che andavano avvertiti i rappresentanti di coloro che quegli accordi dovrebbero attuare, ovvero gli insegnanti;
3) il comportamento della Scuola Europea che continua ad agire senza rispettare le norme contrattuali, che per molte vicende, prevedono una semplice informativa o trattativa, con le rappresentanze territoriali di categoria."
Continua Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti): "L'elenco potrebbe essere più lungo, ma ci fermiamo ai casi più recenti ed eclatanti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota della Gilda Insegnanti di Parma sul "Patto per la Scuola" -

Parma, 4 giugno 2014 -

E' stata diffusa la notizia che l'Amministrazione comunale di Parma ed un nutrito gruppo di dirigenti scolastici, insieme ad altri soggetti, avrebbero sottoscritto un "Patto per la Scuola": è grave che un'iniziativa di questo genere non abbia coinvolto anche quelli che la scuola la fanno, gli insegnanti.

I docenti italiani ai tavoli istituzionali sono rappresentati da cinque organizzazioni firmatarie del contratto di categoria, da quanto ci risulta chi ha portato avanti le trattative per addivenire alla sottoscrizione di questo "patto" parmigiano, ha scelto, forse senza rendersi conto del vulnus che ha creato di non coinvolgere tutte e cinque le organizzazioni titolari della rappresentanza collettiva. Almeno la Gilda degli Insegnanti è stata esclusa, eppure è l'unica del comparto scuola che si fregia di rappresentare esclusivamente i docenti, ed in particolare quelli della scuola statale. Al di là della scelta politica che ci inorgoglisce, per il semplice fatto che essa dimostra che siamo distinti e distanti dalle formazioni politiche, passate e presenti, sussiste un problema giuridico che in questo caso riguarda l'Amministrazione Scolastica territorialmente competente:
il Contratto Collettivo Nazionale prevede chiaramente che quando un funzionario istituzione intende sottoscrivere un accordo con altre istituzioni, che in qualche modo preveda il coinvolgimento del personale docente, deve fare una semplice informazione preventiva alle rappresentanze sindacali, altrimenti l'atto dal punto di vista formale non impegna gli insegnanti.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams di Parma, a tal fine precisa: "E' la terza volta di seguito che si comportano così, lo hanno fatto per il protocollo sui farmaci, per l'avvio di Giocampus e adesso per questo Patto di cui ci sono ignoti i contenuti, e che magari avremmo anche condiviso. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, a questo punto ci chiediamo se non sia il caso che il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, quale autorità gerarchicamente superiore, non provveda ad intervenire. In tema di relazioni sindacali il comparto scuola a Parma sembra viaggiare per conto suo rispetto al resto della nazione, è bene chiarire che eventuali coperture politiche a questo modo di fare non ci riguardano".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

La Gilda degli Insegnanti di Parma rende noto di aver formalizzato alle autorità competenti una richiesta, relativa al comportamento di un'addetta dell'ente Invalsi, affinché vengano adottati i più opportuni provvedimenti nei confronti della stessa.

Parma, 30 maggio 2014 -

Il comunicato -

La Gilda dopo aver effettuato un accesso agli atti amministrativi in una scuola parmense è venuta in possesso di una mail, in cui la referente dell'ente Invalsi invitava esplicitamente, senza mezzi termini, i dirigenti scolastici ad eludere le competenze del collegio dei docenti, che è competente a deliberare in merito all'adesione delle scuole ai progetti, di qualsiasi tipo, proposti da organismi esterni. La Gilda rileva che qui nel Parmense i dipendenti dell'Invalsi ed i loro preposti hanno un comportamento assurdo, vogliono relazionarsi con il mondo della scuola eludendo le rappresentanze del corpo docente. Un comportamento paradossale. L'Invalsi è l'unico ente pubblico che a Parma non intrattiene alcuna tipo di relazioni sindacale. Addirittura coloro che sono responsabili dell'Invalsi, rifiutano di adempiere a tutte le procedure burocratiche relative alle loro attività di rilievo statistico, pretendendo che siano le scuole ad accollarsi gli oneri. I docenti quando fanno evincere queste incongruenze, che sono un chiaro sintomo di svalutazione ed abbassamento dei livelli qualitativi della scuola, vengono talvolta colpiti da sanzioni disciplinari.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda Unams, precisa: "Non sappiamo chi politicamente abbia dato garanzie a queste persone dell'Invalsi di avere nel nostro territorio un comportamento così sbarazzino, per quanto ci riguarda noi non conosciamo nessuno, né abbiamo mai definito alcunchè in merito all'azioni messe in atto dall'Invalsi, è reagiamo di conseguenza".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti sull' ente di ricerca Invalsi, che rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti -

Parma, 21 maggio 2014 -

La Gilda degli Insegnanti intende ribadire che l'ente di ricerca Invalsi, rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti di Parma e provincia: i docenti pur non avendo alcun rapporto contrattuale con quella istituzione, vengono praticamente costretti a prestare attività impiegatizia per l'Invalsi, talvolta, con metodi assai discutibili che sarebbero meritevoli di approfondimenti anche giudiziari. Considerando che vengono turbarti e distolti dalle lezioni, creando anche un danno ai ragazzi. La Federazione Gilda Unams ha formalmente chiesto ai dirigenti dell'Invalsi l'avvio di relazioni formali con le rappresentanze di categoria, ha anche chiesto ai dirigenti scolastici di rivendicare dallo stesso ente risorse per sopperire agli oneri economici che le scuole sono costrette ad accollarsi per le attività che sono di competenza dell'Invalsi stesso, che ribadiamo è un ente esterno ed autonomo rispetto alle scuole.
Per gravi vicende avvenute nel passato qui a Parma e nel Parmense, in merito al prevaricazioni non conformi al buon senso ed al galateo, su istanza della Gilda Unams sono state presentate anche due interrogazioni parlamentari. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, tiene a precisare: "Questi signori che gestiscono l'Invalsi parlano di merito e valutazione delle scuole, nonostante siano stati nominati dalla politica e non hanno nel loro galateo l'uso di remunerare chi deve lavorare per loro. Inoltre è bene chiarire che non trattandosi di insegnanti, si tratta di profani del mondo della scuola vorremmo almeno conoscerli, o magari parlare con i politici che li hanno messi li".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi -

 

Parma, 14 maggio 2014 -

Il comunicato della Gilda insegnanti -

 

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi, quiz a crocette predisposti dall'istituto di ricerca che è uno dei tanti carrozzoni pubblici, sperpero di soldi del contribuente. A Parma succede qualcosa di particolare, rispetto all'Invalsi:


1) da tempo la Gilda, in rappresentanza degli insegnanti chiede un incontro con i dirigenti dell'ente di ricerca, per concordare il lavoro che esso richiede. In pratica i dirigenti dell'Invalsi, pretendono che tutte le incombenze burocratiche e amministrative vengano svolte a carico delle scuole. Loro non provvedono ad incaricare i loro dipendenti, scaricano sugli altri. In alcuni casi i dirigenti scolastici, probabilmente a loro volta intimoriti, non sapendo come fare per trovare manovalanza gratuita, intimoriscono il personale paventando provvedimenti disciplinari pur sapendo che un ente di ricerca non ha il potere di usare, gratis, persone di altre istituzioni. Una sorta di caporalato idecente.


2) Su questa vicenda al Senato, su istanza della Gilda, è ancora in itinere un'interrogazione parlamentare della Sen. Adele Gambaro, per un episodio avvenuto lo scorso anno alla Direzione Didattica Fratelli Bandiera, dove un docente è stato colpito da un provvedimento disciplinare, per non aver lavorato per conto dell'ente Invalsi. A sanzionarlo un preside che è anche assessore del Pd, aspetto che dà un'evidente valenza politica all'accaduto. Infatti i vertici dei partiti politici non hanno mai imposto all'Invalsi di confrontarsi con le rappresentanze dei docenti.


3) Recentemente un'altra interrogazione parlamentare è stata presentata dall'On. Ivan Catalano perché compiendo un formale accesso agli atti, abbiamo potuto constatare che una funzionaria dell'Invalsi, aveva suggerito al dirigente dell'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro, addirittura di eludere le competenze del Collegio dei Docenti, competente a deliberare in merito all'adesione ai progetti didattici. In quel caso l'Invalsi aveva proposto un'iniziativa grazie alla quale esso incassa finanziamenti europei.


4) Abbiamo chiesto infruttuosamente a tutti i dirigenti delle scuole parmensi di rivolgersi all'Invalsi affinché si faccia carico degli oneri, che talvolta le scuole si devono accollare per soddisfare l'attività che viene imposta in nome dell'Invalsi.


Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams: "Preciso noi non siamo contro le rilevazioni statistiche, ma visto che intaccano le mansioni e le competenze dei docenti, non solo il diritto ma anche la buona educazione richiede che il tutto sia almeno concordato".

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)

 

La Gilda degli Insegnanti accoglie con soddisfazione la possibilità di incrementare il tempo pieno nella scuola primaria.

 

Parma, 12 maggio 2014 -

 

Comunicato di Gilda Insegnanti -

Ciò è stato possibile in alcune realtà scolastiche del territorio provinciale, che rientrano nei parametri, stringenti, previsti dal Ministero dell'Istruzione per ottenere classi a tempo pieno. Sono interessati gli Istituti Comprensivi “Bocchi” e “Ferrari” di Parma, di Collecchio, Fontanellato e San Secondo, e non è escluso che altri incrementi si possano avere con ulteriori risorse di organico che potrebbero essere disposte nei prossimi mesi dagli organi centrali. E' stata anche disposta la chiusura del plesso di Mormorola, nel comune di Valmozzola, a causa della denatalità c'erano solo quattro bimbi iscritti, che verranno indirizzati verso gli altri plessi dell'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro. Abbastanza positivo, per quanto riguarda la scuola primaria, il commento della Gilda Unams che per il tramite del coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, apprezza il fatto che in questo ordine di scuola l'organico provinciale dei docenti in provincia di Parma non cala, anche se ci saranno degli adattamenti a causa di un minore numero di bambini che arriveranno in prima negli Istituti comprensivi di Busseto e “Micheli” di Parma. 

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

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