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Il Comune risponde alle reazioni e preoccupazioni sulla riorganizzazione di nidi e materne precisando i numeri: " Sarà più facile trovare posto". Gambarini (FI): "Pizzarotti continua a tagliare sui più deboli" -

Parma, 27 marzo 2015 -

Incalza la polemica su chiusure e privatizzazioni, per i tagli ai servizi educativi di Parma, ma il Comune rassicura i cittadini che la riorganizzazione, con la conseguente chiusura di alcune strutture e la privatizzazione di altre, vedrà salire considerevolmente la percentuale delle famiglie che avranno risposta positiva.

Gambarini (FI): "Pizzarotti continua a tagliare sui più deboli" -

"Duecentocinquanta posti in meno nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Parma. Il sindaco di Parma Pizzarotti, non contento di aver tagliato il sostegno agli alunni disabili, taglia anche i posti negli asili della città. Insomma, l'amministrazione a 5 stelle continua a prendersela con i più deboli. Prima gli alunni disabili, poi i bambini da 0 a 6 anni. Il sindaco Pizzarotti e i suoi assessori continuano, quindi, a mettere in difficoltà le famiglie. Senza dimenticare, l'eliminazione del Quoziente Parma solo per motivi ideologici. Nessuno in Comune ha pensato che le domande d'iscrizione siano calate perché le rette sono troppo alte? Sono passati ormai 3 anni da quando Federico Pizzarotti è stato eletto sindaco: dobbiamo constatare che per lui i servizi alla persona sono una questione ragionieristica e, per spendere meno, toglie i servizi. E quando i cittadini, giustamente, protestano non trova niente di meglio da dire che dare la colpa al Governo. E' questo il modello di amministrazione che il Movimento 5 Stelle propone?"

La risposta del Comune sugli interventi in atto -

"È vero che per i bambini ci saranno 250 posti in meno? No, non è vero. Sarà più facile trovare posto. Nel prossimo anno scolastico i posti in meno saranno 210 nei nidi, mentre resteranno pressoché invariati per le scuole infanzia (meno 7 unità). In compenso il calo delle domande presentate per l'anno scolastico 2015 – 2016 è di 234 unità per i nidi e 207 unità per le scuole dell'infanzia.

A questo si aggiunge il fatto che già nell'anno passato sono rimasti vuoti 86 posti di nido e 9 posti di scuola infanzia, ora riconvertiti e disponibili. Infatti, secondo le prime stime prudenziali, le liste d'attesa previste per il mese di maggio caleranno di 100 unità nei nidi e di 180 nelle scuole dell'infanzia. Pertanto salirà considerevolmente la percentuale delle famiglie che avranno risposta positiva.

Sarà garantita l'occupazione degli educatori? Sì. Sul capitolo occupazione la situazione è di sostanziale stabilità. Attualmente le strutture gestite dal Comune presentano un fabbisogno di 125 insegnanti di scuola infanzia e 119 educatori di nido. Con la riorganizzazione ci sarà un calo complessivo di 18 posti (6 al Bolle di Sapone e 12 al Tartaruga) di supplenti precari. Questi 18 posti saranno facilmente riassorbiti dal normale turn over del personale a tempo indeterminato per effetto dei pensionamenti, trasferimenti, congedi per maternità.

Il gestore privato con la chiusura di alcune strutture perderà 11 unità lavorative che potranno essere riassorbite nelle nuove strutture che verranno date in gestione con la gara. Cosa succederà ai bambini di Bollicine e Girotondo e come funzioneranno i servizi esternalizzati? Lo Spazio Bimbi Bollicine (Via Olivieri) gestito da Parma Infanzia verrà chiuso in quanto non ha mai avuto una domanda sufficiente per la totale copertura dei posti e nello stesso quartiere è presente il servizio di Spazio Bambini L'Arca, che può assorbire sia l'attuale utenza. La struttura Girotondo (San Donato) gestita da Parma Infanzia (di cui nessuno ha proposto la vendita dell'edificio), che ospita ora 18 bambini di nido e 28 bambini di scuola infanzia, verrà chiusa in quanto a San Prospero è presente la struttura Aladino che può assorbire l'utenza. Le famiglie dei bambini che restano avranno la priorità di scelta per altre strutture.

I servizi esternalizzati manterranno il progetto pedagogico comunale secondo i rigorosi parametri previsti dalla normativa regionale e statale e per i bambini saranno garantiti i medesimi parametri qualitativi e organizzativi previsti per i servizi a gestione comunale."

Pubblicato in Cronaca Parma

Grazie a una convenzione tra Provincia e Dipartimento di Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia: coinvolti 200 universitari, crediti formativi per i tirocini -

Reggio Emilia, 27 marzo 2015 -

Si apre un nuovo percorso per la realizzazione nelle scuole superiori reggiane del progetto Tutor, importante sostegno a favore degli studenti disabili certificati o con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) che la Provincia di Reggio Emilia era stata purtroppo costretta a sospendere a causa dei pesanti tagli subiti. Le modalità del 'nuovo' progetto Tutor – che è stato possibile attivare grazie a una convenzione con e l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – sono state illustrate ieri mattina dal presidente e dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi insieme al preside del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia Giorgio Zanetti, alla presenza dei dirigenti scolastici tra cui il referente della rete dei dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado Maurizio Bocedi.

Viene dunque offerta una nuova opportunità di tutoraggio per i ragazzi disabili o certificati Dsa non solo attraverso i tirocini del Dipartimento di Educazione e Scienze umane di Unimore che prevedono fino a 360 ore di stage a partire dall'inizio del terzo anno del corso di laurea, ma anche tramite il riconoscimento successivo di crediti formativi (1 ogni 30 ore) per l'esperienza svolta direttamente tramite una scuola o una associazione di volontariato.

"Si tratta di un atto rilevante che conferma una importante azione di sostegno a favore dell'integrazione che, purtroppo, la Provincia era stata costretta a sospendere a inizio d'anno scolastico per mancanza di risorse economiche a causa dei tagli che il nostro ente ha subìto e continua a subire - ha detto il presidente Giammaria Manghi sottolineando - Fortunatamente, grazie all'impegno della vicepresidente Malavasi e alla disponibilità del Dipartimento di Educazione, siamo riuscito a risolvere una situazione veramente paradossale perché, nonostante una chiara volontà politico-istituzionale di proseguire una felice azione legata all'integrazione avviata da oltre dieci anni, eravamo impossibilitati a farlo. Ci siamo riusciti ricorrendo a un nuovo modo di fare amministrazione, perché in questa situazione di crisi e di risorse che vengono meno è indispensabile trovare strade diverse per non perdere l'anima, per non disperdere il grande patrimonio di servizi alle persone, a partire dai più deboli, che questa provincia ha realizzato nel corso di decenni – ha concluso il presidente della Provincia, ricordando anche il recente accordo sull'inserimento lavorativo delle persone diversamente abili - E lo abbiamo fatto rinnovando una proficua collaborazione con la massima espressione del nostro sistema educativo, l'Università".

"Una Università – ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi – che si è dimostrata attenta e disponibile per proseguire un progetto, che abbiamo avviato nel 2004 insieme a tutte le scuole superiori a favore dei ragazzi disabili e che dal 2011 abbiamo ampliato a quelli con disturbi specifici di apprendimento, che potrà compiere un ulteriore passo in avanti grazie al supporto di studenti universitari preparati e adeguati".
Anche il preside del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia Giorgio Zanetti ha definito "veramente rilevante questa sinergia a tre che si è venuta a creare ed alla quale l'Università tiene molto per ragioni persino di ricerca, oltre che di didattica: per i nostri studenti tornare a scuola dalla parte dello staff che presiede all'educazione, seguendo casi difficili e a volte anche dolorosi, rappresenta una grande opportunità che li farà crescere sul piano dell'esperienza e garantirà al Dipartimento una preziosa serie di relazioni col mondo della scuola".

La soddisfazione degli istituti superiori è stata espressa dal referente della rete dei dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado Maurizio Bocedi: "I tutor, in tutti questi anni, hanno rappresentato figure fondamentali per facilitare i ragazzi disabili o con disturbi di apprendimento: è fondamentale proseguire con questo progetto in crescita progressiva negli anni, che ora darà anche la possibilità ai futuri insegnanti di toccare con mano una realtà scolastica che, dal punto di vista degli studenti, è in continua evoluzione".

Come funziona il 'nuovo' Progetto Tutor

Sulla base di una Convenzione quadro di Tirocinio di formazione ed orientamento tra la Provincia di Reggio Emilia e l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la vicepresidente della Provincia con delega all'Istruzione, Ilenia Malavasi, ha preso nei giorni scorsi contatti con il Dipartimento di Educazione e Scienze umane per una proposta di tirocino che preveda la possibilità per gli studenti che frequentano il corso di laurea in Scienze dell'educazione di svolgere il tirocinio come tutor in una scuola secondaria di secondo grado della nostra Provincia. Il tirocinio riguarderà gli studenti universitari – circa 200 - che abbiano concluso il secondo anno e riconoscerà 1 credito formativo ogni 30 ore svolte.
L'obiettivo del progetto è quello di "lavorare su una sfera delicata", complessa ma fondamentale per la crescita dell'individuo: quella della comunicazione e dell'integrazione con le diverse situazioni progressivamente affrontate, in particolare con "il gruppo dei pari". Al tirocinante che si candida come tutor sarà richiesta una forte carica relazionale ed educativa, in quanto deve essere in grado di prendersi cura dell'alunno disabile o certificato Dsa, per aiutarlo a crescere sul piano sociale e personale; avrà il compito di facilitare l'apprendimento dello studente disabile nella classe, nelle attività di laboratorio, nei compiti di casa e favorire l'integrazione sociale e scolastica nel gruppo dei ragazzi sia a scuola, sia in altri contesti extrascolastici. Tramite interventi educativi di sostegno e di accompagnamento il progetto agisce in termini di prevenzione della dispersione scolastica e contribuisce a limitare i fenomeni di disagio.
La Provincia di Reggio Emilia, che in questi anni ha promosso la realizzazione del progetto Tutor, manterrà un ruolo di coordinamento del progetto, facendo da raccordo tra il Dipartimento di Educazione e Scienze umane e le scuole superiori che gestiscono il progetto, individuando un insegnante referente, selezionando il tutor con le competenze più adatte al caso da seguire, condividendo il Piano Educativo Individualizzato (Pei) dello studente diversamente disabile.
Il Servizio di programmazione scolastica, educativa ed interventi per la sicurezza sociale della Provincia ed il Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia hanno quindi messo a punto una convenzione ad hoc, basata sul progetto Tutor, per il Tirocinio di formazione ed orientamento, firmata ieri mattina dal presidente Manghi, dal preside Zanetti e dai dirigenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Parte a Serramazzoni "Alla Tua salute" un percorso formativo di contrasto al doping e di promozione di sani stili alimentari. Il progetto, unico a livello nazionale analizzerà i comportamenti a rischio e promuoverà interventi di contrasto e prevenzione -

Modena, 25 marzo 2015 -

Parte a Serramazzoni il percorso formativo rivolto agli allievi dello Ial Scuola alberghiera, sul tema "Contrasto al doping" curato dal Servizio Medicina dello Sport di Modena e promosso dall'Amministrazione Comunale di Serramazzoni. Un gruppo di studenti del II e III anno dell'istituito potrà seguire un percorso con il quale conoscere tempi e modi di un' adeguata alimentazione per qualità, quantità e tempi di assunzione in relazione agli impegni sportivi, senza trascurare il gusto ed il piacere del cibo nelle diverse occasioni della giornata.

Il progetto, denominato "Alla tua Salute", avrà una durata pluriennale con l'obiettivo di definire programmi alimentari alternativi, di promuovere fra i giovani campagne di prevenzione e di incitare a comportamenti virtuosi contro l'uso di sostanze dopanti e l'abuso di integratori proteici a effetto stimolante. "Si tratta di un progetto dalle elevate potenzialità educative e formative, accolto dallo Ial - spiega il consigliere delegato alla formazione professionale e politiche giovanili Marzia Cipriano - che grazie alla proposta dell'Ausl potrà essere sviluppare a Serramazzoni. L'Ausl di Modena ha infatti scelto il nostro territorio come capofila del progetto, che è sperimentale e unico a livello regionale e nazionale".

Qualche giorno fa, dopo un primo incontro tenutosi a novembre, si è svolto a Serra un tavolo di lavoro tra gli esperti e dirigenti del Servizio Medicina dello Sport di Modena e del Centro Regionale Antidoping, referenti del Distretto Ausl di Pavullo e dei Luoghi di Prevenzione di Modena, insieme all'Amministrazione Comunale, nel quale è stato impostato il calendario degli incontri didattici e delle attività che solleciteranno i ragazzi a riflettere sulle proprie possibilità, sulla sana alimentazione e sull'inutilità del ricorrere a metodi illeciti per migliorare le proprie prestazioni sportive.

"E' un'occasione per riflettere sul fenomeno del doping, associato comunemente ai soli atleti professionisti - commenta il dott. Ferdinando Tripi, Direttore del Servizio di Medicina dello Sport di Modena - trascurandone la diffusione estesa in contesti spesso poco considerati". Il progetto si svilupperà sull'analisi dei comportamenti a rischio e la promozione di interventi di contrasto e prevenzione, che avverrà attraverso l'apprendimento di sane abitudini alimentari e con la verifica dello stato di salute degli atleti con analisi volontarie.  

Alla fine di maggio sarà realizzato a Serramazzoni un convegno, rivolto agli istruttori di palestre della Provincia e alla associazioni sportive del territorio. Al termine del convegno gli studenti dello Ial proporranno una degustazione, anche attraverso una dimostrazione pratica, di ricette create da loro; pasti rapidi da preparare, nutrienti e alternativi agli integratori, per una corretta alimentazione durante la pratica sportiva. "Il percorso didattico e il progetto nel suo complesso, che partirà dagli studenti dell'alberghiero – conclude Marzia Cipriano - potrà avere un' ampia risonanza anche sul territorio, coinvolgendo atleti, studenti e giovani cittadini".

Il progetto complessivo prevede un programma alimentare alternativo e più salutare, la predisposizione di materiale divulgativo e promozionale con il sostegno dei social network e di siti internet dedicati, fino alla produzione di un "Ricettario dello sportivo" a cura degli studenti. Gli stessi allievi, infine, durante il prossimo anno scolastico, proseguiranno la formazione e si cimenteranno come peer educator, ovvero come educatori alla pari, nelle società sportive e, soprattutto, nelle scuole.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Serramazzoni)

Giornata mondale dell'acqua. Il valore dell'acqua insegnato ai bambini della San Lazzaro.

Piacenza.  Elemento indispensabile per la vita, risorsa essenziale l'acqua, bene esauribile, richiede sempre maggior rispetto al fine di preservarla e utilizzarla in modo corretto. Sono stati questi i principi di cui il Consorzio di Bonifica di Piacenza si è fatto promotore verso le giovani generazioni, in occasione della Giornata Mondiale dell' Acqua 2015, organizzando un evento che ha visto la partecipazione di oltre 140 studenti della scuola primaria di San Lazzaro. Gli studenti hanno assistito all'animazione teatrale dell'ente e di URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna) dal titolo "Per l'acqua che scende o che sale c'è sempre un canale", spettacolo interattivo di Lorenzo Bonazzi, che li ha direttamente coinvolti e divertiti, offrendo loro utili spunti di riflessione sull'operato quotidiano di chi lavora per la regimazione, gestione e difesa delle acque come i tecnici di bonifica. I bambini hanno partecipato a numerose attività nei laboratori :"Le api: sentinelle della biodiversità"- dove hanno indossato le caratteristiche mute gialle degli apicoltori per assaggiare i diversi tipi di miele locale a km zero -; "Incolore, inodore, insapore...e tanto altro" dove sono state mostrate le caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua; "Esploriamo una foresta di muschi" che ha offerto la possibilità di far uso del microscopio alla scoperta di un mondo decisamente insolito ai loro occhi; "Dall'acqua alla tavola" per spiegare come l'acqua viene impiegata in agricoltura per produrre il cibo tipico e migliore del nostro territorio.

La giornata, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Piacenza, da Green Cross Italia si è aperta con i saluti delle autorità: dal Consigliere all'Edilizia scolastica, della Provincia Paola Galvani, all'assessore alle Politiche Scolastiche del Comune, Giulia Piroli, passando per le parole del Presidente del Consorzio di Bonifica, Fausto Zermani, di Emanuele Emani dell' l'Ordine dei Geologi, Annamaria Volpi per la Società Piacentina di Scienze Naturali e Museo Civico di Storia Naturale, Massimo Ghezzi per Coldiretti Piacenza e di Roberto Pinchetti per A.p.a.p. (Associazione Provinciale Apicolptori) e ovviamente non è mancato il benvenuto di Margherita Pergolotti a nome della Dirigente scolastica.

UFFICIO STAMPA CONSORZIO BONIFICA DI PIACENZA

Con Progetto Logo stanno per partire i laboratori gratuiti per ragazzi di riciclo creativo e utilizzo internet e social network -

Piacenza, 19 marzo 2015 -

Sono in arrivo anche a Piacenza, a partire da lunedì 23 marzo, i laboratori gratuiti per ragazze e ragazzi dedicati al riciclo creativo e all'utilizzo di internet e dei social network per studio e lavoro, a cura del consorzio Sol.Co e della cooperativa Goccia di Terra, realizzati nei centri educativi e di aggregazione delle cooperative L'Arco e della Casa del Fanciullo. L'iniziativa, organizzata con l'obiettivo di favorire l'incontro tra cittadini italiani e cittadini provenienti da Paesi Terzi, rientra nel progetto Logos finanziato dal Fondo Europeo per l'Integrazione scolastica e l'inclusione sociale dei giovani stranieri e condotto dal Comune di Piacenza in partnership con le cooperative sociali e i Comuni di Fiorenzuola, Lugagnano, Carpaneto, Monticelli, Sarmato e Gropparello.

Dopo gli incontri già svolti a Carpaneto, Gropparello e Lugagnano, a Piacenza i laboratori dedicati all'utilizzo consapevole di internet e dei social network come strumenti per lo studio, la ricerca attiva del lavoro e la mobilità internazionale, saranno ospitati lunedì 23 e lunedì 30 marzo dalle 15.30 alle 18.30 presso il centro educativo Tandem di piazzale delle Crociate 3 e giovedì 26 marzo dalle 16.30 alle 18.30 presso il centro di aggregazione Kaprasquare di via Capra 1/3.

Di nuovo al centro Tandem, spazio invece al laboratorio di riciclo creativo per realizzare una poltrona di eco design fatta con cartoni di recupero nelle giornate di mercoledì 25, venerdì 27, martedì 31 marzo e giovedì 2 aprile, sempre dalle 15.30 alle 18.30. Lo stesso laboratorio di riciclo si è tenuto nei giorni scorsi presso lo Spazio Giovani di Sarmato ed è in programma domani venerdì 20 marzo al centro Pattini a Rotelle di Fiorenzuola d'Arda e lunedì 13 e martedì 14 aprile presso il centro giovanile di Monticelli d'Ongina. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina facebook di Progetto Logos.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Giovedì, 19 Marzo 2015 11:25

Novellara - Bambini a lezione dal Sindaco

Le classi quinte della scuola elementare di Novellara in visita al Municipio. Primo incontro per apprendere il funzionamento della macchina amministrativa comunale e segnalare le priorità dei piccoli cittadini - 

Reggio Emilia, 19 marzo 2015 –

Grande sensibilità e senso civico per la propria città, a dimostrazione che già da piccoli si può fare la differenza. Questo è risultato dal primo incontro in Municipio che vede coinvolte le classi quinte della scuola primaria di Novellara e frazione. Ad accogliere la prima classe, in sala del Consiglio, quella più rappresentativa ed istituzionale del Comune di Novellara, c'era il Sindaco Elena Carletti.

Gli studenti, blocnotes alla mano, hanno cercato di raccogliere più informazioni possibili sul funzionamento della macchina amministrativa comunale e molti di loro hanno fatto domande ispirandosi alla propria vita quotidiana (benessere animale, decoro urbano, case abbandonate), per poi passare a segnalare le loro priorità di piccoli cittadini: ciclabili, parchi, spazi scolastici e sportivi ecc.

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Il Sindaco - si legge nella nota - ha puntualmente risposto cercando di far riflettere sul senso di responsabilità e di servizio per la città, ricordando a tutti loro che l'impegno e il gioco di squadra, a scuola come nel lavoro, sono fondamentali. Prima della foto di gruppo il Sindaco ha lanciato un ultimo appello: "molte delle domande da voi poste anno fatto riferimento alla maleducazione e lo scarso senso civico degli adulti. La vostra attenzione e spirito critico valgono più di cento multe. Vi invito a dare il buon esempio e fare sempre del proprio meglio per educare e sensibilizzare gli adulti".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Cinque classi dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello in visita al campo di concentramento tristemente noto anche per aver ospitato 15.000 bambini. Con gli studenti anche il presidente della Provincia, Giammaria Manghi - 

Reggio Emilia, 18 marzo 2015 -

Viaggio della memoria a Terezin, in Repubblica Ceca, per le cinque classi di terza media dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello. Dopo tappe a Monaco e Praga, oggi la toccante visita al campo di concentramento tristemente noto anche per aver ospitato 15.000 bambini, solo un centinaio dei quali sopravvissuti.

Con gli studenti e la dirigente scolastica Elisabetta Mangi, in viaggio da lunedì anche il sindaco di Poviglio e presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. "Nel mio impegno quotidiano di amministratore pubblico, cerco di destinare il maggior tempo possibile al confronto con i ragazzi: gli incontri sulla legalità, la visita a Fossoli nella Giornata della memoria, il saluto ai ragazzi che partivano con Istoreco... - sottolinea il presidente Manghi – Anche questo viaggio d'istruzione a Terezin, insieme a decine di studenti di terza media, è un'occasione preziosa per sintonizzarsi con le giovani generazioni, per ascoltarle e capirle, svolgendo appieno un ruolo istituzionale che deve essere prioritariamente al servizio dei cittadini di domani". "Il futuro è nelle loro mani, ma il passato non va dimenticato – aggiunge il presidente Manghi – Non vanno dimenticati gli errori, e gli orrori, che sono stati commessi, per fare in modo che non si ripetano mai più: questi viaggi della memoria sono esperienze fondamentali perché fanno toccare con mano, e dunque meglio comprendere, quanto studiato sui libri di testo".

Per le ultime classi della scuola secondaria di primo di grado dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello è il secondo viaggio della memoria, dopo quello ad Auschwitz. Curato in collaborazione con l'Anpi, ha visto i ragazzi partire lunedì per Monaco e quindi per Praga, da dove ripartiranno domani per Salisburgo, prima del rientro a Poviglio previsto per venerdì. Al viaggio della memoria hanno preso parte anche il parroco di Poviglio don Giuseppe Lusuardi e il curato di Brescello don Andrea Cristalli, il vicesindaco con delega alla Scuola del Comune di Brescello Isabella Mazza, l'assessore alla Scuola del Comune di Poviglio Isa Malpeli e il regista brescellese Lorenzo Bianchi Ballano, che realizzerà un video su questa esperienza.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Mercoledì, 18 Marzo 2015 11:18

A Parma arriva il primo corso di Bar Molecolare

Ricerca scientifica e sperimentazione: il giusto mix per un cocktail all'avanguardia. Al via martedì 14 aprile il primo corso di Bar Molecolare -

Parma, 18 marzo 2015 -

Quando la ricerca scientifica trova la sua applicazione nella nightlife più all'avanguardia: si crea un mix dirompente.

Stanchi del solito Spritz? Se si era soliti vedere utilizzare al massimo uno shaker, ora nei bar arrivano campane tibetane e sfere di cocktail storici come il Negroni. Questa la nuova frontiera dei drink notturni: i cocktail molecolari. Sembra magia invece alla base c'è una dettagliata ricerca scientifica che prosegue da anni e finalmente nella nostra città arriva il primo corso di Bar Molecolare, che inizierà martedì 14 aprile nella sede di Confesercenti Parma. In tutto 6 lezioni tenute dal maestro Barman Michele Bia rivolto in particolare a chi già opera in locali o vorrebbe aprire una nuova attività.

Davide Cassi, professore del dipartimento di Fisica della Materia dell'Università di Parma, che ha scritto libri e tuttora svolge ricerca per lo sviluppo di queste tecniche, applicate alla ristorazione e alle bevande «una sfida interessante e che porta la ricerca scientifica, sempre vista come qualcosa di troppo accademico, al mondo di tutti i giorni, addirittura al mondo notturno tra locali e cocktail innovativi» - si legge nella nota.

Entusiasta dell'iniziativa Stefano Cantoni, di Confesercenti Parma che ha sottolineato l'opportunità per i barman della nostra provincia di specializzarsi e avere nuove conoscenze da attuare nel mondo del lavoro e «sicuramente un modo per divulgare queste conoscenze scientifiche di tecniche di lavorazione della materia».

«Un' opportunità per conoscere e scoprire nuove realtà da mettere in pratica per presentare sempre qualcosa di nuovo, gustoso e originale perché non esiste sempre e solo lo Spritz» ha concluso Michele Bia.

In allegato scaricabile il pdf con le informazioni sul corso. Per le iscrizioni e informazioni tel. 0521/382658.

sferificazione cocktail rid

                                      la sferificazione di un cocktail

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Concluso un progetto che ha coinvolto il Liceo Fanti di Carpi con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa. I prossimi appuntamenti ancora a Carpi con l' ITI da Vinci e a Vignola con l' IIS Primo Levi -

Modena, 14 marzo 2015 -

Nella scuola del futuro, almeno in quella prevista nel documento "Buona scuola", l'alternanza scuola-lavoro diventerà un obbligo fin dal terzo anno. Gli studenti potranno quindi fare lezione non solo sui banchi di scuola e inserirsi subito nel contesto di aziende, uffici pubblici, botteghe di artigiani e imparare sul campo ciò che vanno studiando sui libri. Un'opportunità importante e soprattutto da non sprecare, che CNA ha sempre sostenuto e portato avanti nel corso degli anni nel territorio modenese con il suo progetto CNA per la Scuola.

Ne è un esempio concreto il programma ideato insieme ai docenti del Liceo Scientifico Fanti di Carpi, che proprio in questi giorni ha visto la sua conclusione con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa, offertesi volontarie per far toccare con mano la realtà di una vera azienda ai ragazzi in visita. Il progetto con il Liceo Fanti si è sviluppato partendo da un momento iniziale di confronto con alcuni imprenditori del gruppo Giovani Imprenditori CNA: Davide Borghi di Modelleria Arcadia, Marco Malaguti di Lapsy, Francesco Palumbo di Moulding Service e Gabriele Petralia di Copia Modena, tornati sui banchi per portare la loro esperienza e testimonianza diretta di cosa vuol dire essere imprenditori nei giorni nostri.

Agli imprenditori sono seguiti gli esperti di CNA e Paolo Vincenzi (Presidente CNA Costruzioni), che hanno fornito ai ragazzi invece una panoramica dell'economia del territorio modenese e una consulenza sull'orientamento in uscita dalla scuola, con tanto di simulazioni di colloqui, corretta scrittura di curricula e utilizzo di strumenti e social per la ricerca attiva di opportunità lavorative. Un percorso terminato – giovedì 12 marzo - con le visite aziendali presso le strutture di Giorgio Carretti e Amedeo Pratissoli dove, oltre che parlare di organizzazione aziendale, i ragazzi hanno potuto toccare con mano e capire "dal vivo" la realtà lavorativa di uffici e laboratori artigiani.

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                                                                                   Giorgio Carretti con gli studenti del Fanti

"Si tratta – ha commentato Barbara Bulgarelli, responsabile CNA dell'Area terre d'Argine – di una delle tante attività che CNA in questi anni ha messo in campo nei confronti della scuola, un ambito nel quale l'Associazione è direttamente e profondamente coinvolta. Un impegno giustificato sia dalla volontà di contribuire alla formazione di coloro che potranno essere gli imprenditori di domani, ma anche per favorire il contatto tra coloro che, in un futuro non troppo lontano, nelle nostre imprese cercheranno lavoro".

Del resto, il progetto di CNA per la Scuola con il Liceo Scientifico Fanti di Carpi rappresenta solo una tappa del percorso che l'Associazione sta compiendo per valorizzare un tema fondamentale nella crescita professionale degli studenti quale è appunto l'alternanza scuola lavoro. Il programma di questa attività, infatti, prevede l'avvio di progetti simili presso l'ITI Da Vinci di Carpi e IIS Primo Levi di Vignola.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

A Cittanova due scuole gestite con il metodo della celebre pedagogista. Se ne parla domani – sabato 28 febbraio – a Modena in un convegno organizzato dalla cooperativa sociale Domus Assistenza in collaborazione con l'associazione Scuola Amica dei Bambini -

Modena, 27 febbraio 2015 -

Il bambino da zero a sei anni secondo Maria Montessori, ideatrice del metodo scolastico che porta il suo nome. Se ne parla domani – sabato 28 febbraio – a Modena in un convegno organizzato dalla cooperativa sociale Domus Assistenza in collaborazione con l'associazione Scuola Amica dei Bambini; l'iniziativa si svolge alle 15.30 a palazzo Europa (sala Gorrieri, primo piano).

Intervengono Paolo Ferrari (Domus Assistenza), Elena Bosi (associazione Scuola Amica dei Bambini), Maria Giovanna Iavicoli (formatrice presso il Centro Nascita Montessori di Roma), Annalisa Schirato (Casa dei bambini "Il Sassoiino di Brescia) e il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza. Dall'anno scolastico 2014-2015 a Cittanova è partita una sperimentazione del metodo montessoriano che coinvolge le tre sezioni della scuola dell'infanzia paritaria "E. Giovanardi", gestita dalla cooperativa Domus Assistenza, e la classe prima della scuola primaria statale "Lanfranco".

La continuità tra le due scuole non è così solo di natura "territoriale", bensì anche e soprattutto metodologica. Forse per la prima volta in ambito scolastico si sperimenta, infatti, un sistema integrato pubblico-privato su contenuti didattici e metodologici. Il metodo montessoriano è conosciuto in tutto il mondo. Quando Maria Montessori fonda la prima "Casa dei Bambini", nel 1907 a Roma, è già nota per essere stata la prima donna a laurearsi in medicina in Italia, per le sue lotte femministe, il suo impegno sociale e scientifico a favore dei bambini disabili. Il metodo della pedagogia scientifica, pubblicato nel 1909, è accolto in tutto il mondo con entusiasmo: per la prima volta viene presentata un'immagine positiva del bambino, indicato il metodo più adatto al suo sviluppo spontaneo e dimostrata la sua disponibilità all'apprendimento culturale, i cui possibili risultati non sono mai stati verificati. Maria Montessori inizia il suo pellegrinaggio scientifico nel mondo, nascono le sue scuole ed è forte l'esigenza di una nuova preparazione degli insegnanti.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

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