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Giovedì, 30 Gennaio 2014 17:48

Citterio, perché l'inceneritore non si accende?

Rete Ambiente Parma si interroga sull' inceneritore a grasso animale che Citterio ha voluto costruire nel proprio stabilimento, ma non ancora funzionante -

Parma, 30 gennaio 2014 -

I cittadini di Felino e la gente del Poggio di S.Ilario Baganza se lo chiedono ormai da un po'. L'inceneritore a grasso animale che Citterio ha voluto costruire nel proprio stabilimento che fine ha fatto?
Se lo è chiesto lo stesso comune di Langhirano, che si era opposto alla richiesta di un impianto simile nel suo territorio.
Non smettiamo di chiedercelo noi di Rete Ambiente Parma, impegnati in tutti i modi contro la sua realizzazione a causa della pericolosità delle emissioni.
L'impianto è pronto dall'inizio dell'estate scorsa, ma non si accende.
Mistero.
E' pronto l'impianto di rendering per la colatura del grasso dagli scarti dei prosciutti, è pronto il motore endotermico per bruciarlo ed alimentare il cogeneratore per produrre energia elettrica da cui ricavare milioni di euro di incentivi pubblici.
Eppure tutto tace.
Non dice niente nemmeno Citterio.
Per il Comune di Felino il problema è come se non esistesse, per l'Amministrazione Provinciale, che ha dato l'autorizzazione in conferenza dei servizi, vige la legge del silenzio.
Tra i tecnici del settore invece la voce corre.
Termoindustriale, l'azienda che ha fornito l'impianto, pare non sia stata pagata, e per questo è in lite con Citterio.
Citterio non vuole pagare.
Perchè?
Perché l'impianto non può funzionare.
Il grasso, che brucia bene come normale strutto suino, quando ricavato dalle carcasse appena macellate, ha un comportamento diverso se ricavato dagli scarti di prosciutti stagionati.
Il grasso da stagionatura ha un tenore di acidità tale che pregiudica la combustione e rischia di rovinare il motore.
Con una acidità dei grassi del 5%, la combustione accresce di molto la polimerizzazione e la formazione di concrezioni carboniose nel motore endotermico.
In un nostro documento di un anno fa avevamo già indicato il problema: "Il grasso viene mantenuto fluido tramite preriscaldamento. Il preriscaldamento provoca un aumento delle temperature in camera di combustione che, unitamente ad un elevato tenore di ossigeno delle molecole di grasso, determina polimerizzazioni degli acidi grassi e formazione di concrezioni carboniose agli iniettori ed alle valvole e grandi emissioni di NOx" (Reteambiente 15-3-2013 "Analisi puntuale del progetto Citterio")
Il livello maggiore di acidità dei grassi ricavati da prodotti stagionati ha accresciuto il problema.
Pare che l'azienda stia provando ad aggiungere additivi chimici al grasso da bruciare, con ulteriore pregiudizio per le emissioni nocive.
Così non va.
Gli enti preposti (Provincia, Comune di Felino, Arpa etc), che in conferenza dei servizi hanno autorizzato l'impianto, dovrebbero ora spiegare ai cittadini la situazione, sospendendo l'autorizzazione a bruciare.
Col silenzio si sta creando un grave pregiudizio alla qualità e alla salubrità delle produzioni agroalimentari del nostro territorio.
Vi è assoluta e urgente necessità di chiarezza sull'inceneritore, che si erge all'interno dello stabilimento Citterio.

Giuliano Serioli

(Fonte: ufficio stampa Rete Ambiente Parma)

 

La questione coinvolgerebbe anche Neviano e Langhirano -

Parma, 11 dicembre 2013 -

Il comunicato sulla posizione della Gilda -

Con una delibera di giunta comunale dello scorso 11 novembre il Comune di Lesignano ha emesso un atto di indirizzo, con il quale vorrebbe modificare l’assetto delle locali scuole statali, che andrebbe a mutare l’attuale composizione dell’Istituto Comprensivo di Lesignano e Neviano degli Arduini. Da quanto si apprende dall’atto, la giunta vorrebbe un istituto autonomo solo per Lesignano, oppure aggregare le locali scuole in un nuovo istituto insieme a quelle di Langhirano, in ogni caso divorziando da Neviano.

 Per adesso qualsiasi mutamento è stato bocciato dal Consiglio d’istituto dell’attuale scuola, il cui parere è previsto dalle norme. Nulla si sa delle posizioni dei comuni di Langhirano e Neviano, nè del Consiglio di Istituto di Langhirano, il cui parere è obbligatorio.

La legge regionale in materia prevede che queste procedure si adottino attuando una concertazione con le parti sociali, ma noi della Gilda, che siamo una delle cinque sigle firmatarie del contratto collettivo del Comparto scuola non abbiamo avuto alcun coinvolgimento, e già questo basta a rendere nulla qualsiasi procedura avviata. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams precisa: “Noi non siamo pregiudizialmente oppositori di nuovi assetti, basta che essi sono rispettosi dei diritti dei docenti, chiediamo però con forza il rispetto per le rappresentanze di categoria, cosa che la politica Parmense a vari livelli, come in questo caso, dimentica in continuazione. Prima di prendere qualsiasi posizione, contraria o favorevole, siamo abituati a convocare le assemblee dei docenti – ed aggiunge – “se le scuole di Lesignano divenissero un istituto a se, non avrebbero un dirigente scolastico titolare ma un reggente, ovvero un preside che sarebbe contemporaneamente titolare di un’altra scuola, in quanto si andrebbe al di sotto della soglia minima dei 600 alunni, poi in uno scenario del genere ci sarebbe da capire il destino delle scuole di Neviano aspetto non secondario per noi che siamo interessati a tutto il sistema scolastico territoriale”.

(fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Tre piani ed oltre 200 metri quadrati di spazio espositivo di immagini, video, e focus sui mestieri della lavorazione del salume -
 
Modena, 26 novembre 2013 -
 
In provincia di Modena, e dove se no, avrebbe potuto sorgere un museo sulla secolare arte salumiera? Un viaggio nella tradizione dei sapori e dei mestieri, di un pezzo di storia emiliana, con un taglio moderno e interattivo, per un' esperienza unica. Il MUSA – Museo della Salumeria - nasce dal progetto perfettamente in linea con la filosofia dell' azienda Villani, che unisce l' esperienza di 130 anni di lavorazione delle carni, ai concetti di sviluppo e innovazione. Uno spazio nuovo, che differisce dal classico museo espositivo, capace di attraversare una tradizione secolare e riproporla attraverso un viaggio interattivo; contributi multimediali, video e fotografici che raccontano storie e aneddoti delle singole produzioni, e non solo. Un viaggio tra esposizione di antichi macchinari, coltelli e reperti storici legati alla lavorazione dei salumi, e ancora materie prime quali spezie ed aromi e focus sulle fasi di lavorazione artigiana, del tagliare lavorare e insaccare.
Un' esposizione sull' arte salumiera, che coinvolge tutto il distretto in cui sorge e sancisce il fortissimo legame col territorio, per celebrare un distretto produttivo unico, che ha visto partecipare la stragrande maggioranza delle famiglie della zona per dar vita a prodotti di eccellenza del made in Italy. Un museo moderno e interattivo, che punta a divenire uno spazio in cui proporre iniziative e incontri, laboratori, eventi culturali, corsi di degustazione e di formazione professionale. Un percorso che attraversa la tradizione di un' azienda storica come la Villani, divenuta oggi la realtà salumiera più antica d'Italia e di un territorio che da sempre lega la sua identità all' eccellenza della lavorazione delle carni.
 
 MG 3131rid
 
L' azienda Villani
 
Timonata dalla quinta generazione di famiglia, in un lasso temporale che abbraccia di fatto tre secoli di storia salumiera italiana, la Villani rappresenta attualmente con i suoi 127 anni di vita – che ne fanno la realtà salumiera più antica d'Italia - uno dei protagonisti di riferimento del comparto a livello nazionale: un ruolo ed una dimensione produttiva raggiunti senza mai tradire lo spirito artigiano delle origini, e soprattutto rinverdendo costantemente il forte radicamento con il territorio e con la sua popolazione, larga parte della quale è legata – in certi casi dai suoi inizi - all'attività aziendale.
La Villani ha oggi cinque diversi siti di lavorazione: a Castelnuovo Rangone (MO) si producono salami, prosciutti cotti e specialità emiliane; a Bentivoglio (BO) la mortadella; a Castelfranco Emilia (MO) i tagli interi; a San Daniele del Friuli (UD) e a Pastorello di Langhirano (PR) i prosciutti crudi di San Daniele e di Parma.
La gamma aziendale comprende circa 100 differenti tipologie di salumi, per un totale che supera gli 8 milioni di pezzi prodotti ogni anno.
 
(Fonte: ufficio stampa MUSA)
Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Gazebo in piazza Garibaldi e ambulatori aperti: educazione sanitaria ed esami gratuiti  -
 
Parma, 8 novembre 2013
 
Anche quest'anno, sono tante le iniziative organizzate a Parma e provincia dalle due Aziende sanitarie – AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria – in collaborazione con le Associazioni di Volontariato, in occasione della Giornata del diabete, che si celebra in tutto il mondo il 14 novembre.
Questo il calendario delle iniziative, dove personale delle due Aziende e del Volontariato locale sarà a disposizione dei cittadini, in gazebo appositamente allestiti o nelle strutture sanitarie, per fornire informazioni sulla malattia: prevenzione, sintomi e cura. Verrà, inoltre, effettuato il controllo gratuito della glicemia e la misurazione della pressione arteriosa.
 
A Parma: in piazza della Steccata, domenica 10, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria, in collaborazione con Croce Rossa locale, Associazione Diabetici della provincia di Parma e Associazione Giovani Diabetici di Parma (AGD). Alla Casa della Salute "Parma centro" di Largo Palli n. 1 (fra i viali Fratti e Mentana), mercoledì 13, dalle 9 alle 12. Le persone che si sottoporranno ai controlli, in caso di necessità, saranno invitate a tornare venerdì 15, sempre dalle 9 alle 12, per effettuare ulteriori accertamenti. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL, in collaborazione con i medici della medicina di gruppo Dedalo.
Giovedì 14, alle ore 11.00, presentazione degli ambulatori del Centro di Cura per il Diabete dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Sempre giovedì 14, dalle 16.30 alle 17.30, all'Aula di Clinica Medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, si svolgerà l'incontro "Diabete: è possibile prevenirlo?". Al termine dell'iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza, sarà possibile svolgere un questionario di valutazione del rischio, presso il Centro di Cura per il Diabete.
 
A Colorno: alla Casa della Salute di via Suor Maria, giovedì 14, dalle 9 alle 12. Le persone che si sottoporranno ai controlli, in caso di necessità, saranno invitate a tornare giovedì 21, sempre dalle 9 alle 12, per effettuare ulteriori accertamenti. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL. A Fidenza: in piazza Garibaldi, sabato 9, dalle 9 alle 13. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL, in collaborazione con la Croce Rossa locale. A Langhirano: alla Sala della Comunità Montana di piazza Ferrari n. 5, lunedì 18, dalle 8.30 alle 12. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL, in collaborazione con il Comune di Langhirano. A Traversetolo: in piazza del Municipio, domenica 10, dalle 9 alle 16. L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Giovani Diabetici di Parma, in collaborazione con la Croce Rossa locale. A Borgotaro: in piazza Verdi, lunedì 11, dalle 7.30 alle 13.30. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL. A Fornovo: in via XXIV Maggio, martedì 12, dalle 7.30 alle 13.30. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL. A Medesano: in piazza Marconi, giovedì 14, dalle 7.30 alle 13.30. L'iniziativa è organizzata dall'Azienda USL.
Il Diabete è una malattia cronica in costante crescita, definita dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) "l'epidemia dei primi 25 anni del terzo millennio", favorita dall'aumento della aspettativa di vita, dalla sedentarietà e dall'obesità.
Nel mondo ci sono circa 285 milioni di persone con diabete di tipo 2 (cioè la forma di diabete che non comporta la dipendenza da insulina); se ne stimano 438 milioni nel 2030, con una progressione di circa 21 mila nuovi casi al giorno. In Italia, i malati sono circa 3 milioni, cioè il 4.9% della popolazione; accanto a questi ce ne sono molti altri che hanno il diabete e non lo sanno o sono a rischio di svilupparlo.
"La situazione in provincia di Parma non è certo migliore - spiega Maria Cristina Cimicchi, referente per la diabetologia dell'Azienda USL - A dicembre 2012, si contavano 27.423 diabetici (12.973 donne e 14.450 uomini), cioè il 6.4% dell'intera popolazione. Il diabete tipo 2 è la forma più comune, in genere si manifesta dopo i 30-40 anni. Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con l'età e si associa a numerosi fattori di rischio tra cui la familiarità (circa il 40% dei diabetici di tipo 2 ha genitori o fratelli affetti dalla stessa malattia), lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso e l'obesità. L'obiettivo principale della cura del diabete – continua Cimicchi - è quello della diagnosi precoce, ma anche della prevenzione. Non a caso la Giornata del diabete 2013 è incentrata sui corretti stili di vita e, in particolare, sull'utilità di svolgere regolare attività fisica. Occorre fare attenzione – raccomanda la specialista - a sovrappeso e obesità, seguire una dieta sana ed equilibrata, svolgere attività fisica in modo costante e regolare: passeggiare per 30 minuti al giorno, almeno 5 giorni alla settimana".
"Oggi - spiegano Ivana Zavaroroni, direttore della struttura semplice di Malattie endocrino metaboliche e Sergio Tardio, responsabile della struttura semplice dipartimentale di Trattamento Intensivo del Diabete e delle sue Complicanze dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - abbiamo la dimostrazione che prevenire il diabete è possibile. Diversi studi sulla popolazione hanno infatti dimostrato che, grazie a un intervento strutturato sugli stili di vita, è possibile ottenere una riduzione del50% di nuovi casi diabete"
"Quando la malattia diabetica è ormai manifesta – afferma Ettore Brianti, direttore sanitario dell'Azienda USL - diventa importante evitare o rallentare la comparsa delle sue complicanze: retinopatia e nefropatia, cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica ecc. Per questo è fondamentale la collaborazione dei medici specialistici e dei medici di medicina generale, un vero e proprio "team di cura" in cui giocano ruoli distinti e congiunti non solo i sanitari, ma anche gli stessi pazienti. Questa collaborazione è realtà e si realizza in tutta la provincia nelle Case della Salute."
"Nella lotta al diabete – afferma Luca Sircana, direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - è importante un approccio multifattoriale, in cui si considerano tutti i diversi fattori di rischio, e un approccio multidisciplinare, dove sia nella diagnosi che nella terapia entrano in gioco i diversi attori. Il Centro di Cura per il Diabete dell'Ospedale di Parma – conclude il direttore sanitario - concretizza appunto il concetto di approccio integrato al paziente diabetico, garantendo una presa in carico complessiva del paziente, grazie all'integrazione tra i diversi specialisti, semplificando il rapporto con le strutture territoriali e favorendo la sinergia tra Azienda Ospedaliera, Azienda Usl e Medici di Medicina Generale".
 
(Fonte: Gli Uffici stampa Azienda USL di Parma Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)
Parma, 23 settembre 2013 
 
Martedì 24 settembre "Il cervello che comunica: nuove prospettive neuropsicologiche e cliniche": primo appuntamento della rassegna, a Parma presso la Camera di Commercio di Via Verdi 2 dalle ore 8.30 alle 17 -
Anche per questa terza edizione, è previsto un ricco calendario di convegni, dibattiti, conferenze, incontri culturali aperti a tutta la cittadinanza, che si terranno a Parma, Fidenza, Langhirano e Borgo Val di Taro, da settembre a dicembre.
"Il cervello che comunica: prospettive neuropsicologiche e cliniche in età evolutiva" è il titolo del convegno che apre l'edizione 2013 della rassegna "La Salute della Salute Mentale". Promosso dal Prof. Giacomo Rizzolatti, l'evento scientifico è organizzato dall'Ausl in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma, l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dalla Diocesi di Parma, con il contributo economico di Fondazione Monte di Parma.
L'appuntamento è per martedì 24 settembre, nella Sala Aurea della Camera di Commercio, in Via Verdi, 2, dalle 8.30 alle 17.
Il convegno è occasione per presentare il lavoro di ricerca e di applicazione clinica realizzati dal gruppo "Sviluppo motorio e linguistico dei bambini", operativo da dieci anni e costituito dai professionisti che lavorano negli enti organizzatori del convegno.
Il gruppo ha realizzato studi e ricerche finalizzati ad indagare i rapporti tra sistema motorio, comunicativo e linguistico in bambini che presentano uno sviluppo tipico e atipico, con ricadute dirette sul piano educativo e clinico in numerosi servizi del territorio nazionale. Inoltre, grazie alla convenzione tra il Dipartimento di Neuroscienze e Azienda USL, l'efficacia dei progetti di ricerca è stata sperimentata anche nei servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza di Parma e provincia.
Interverranno relatori di spicco nel panorama della neuropsichiatria infantile italiana, tra questi: Giacomo Rizzolatti, Stefano Vicari (Ospedale Bambin Gesù, IRCCS di Roma), Giovanni Cioni (Università di Pisa), Franco Nardocci (Programma Autismo Regione Emila-Romagna), Pierfrancesco Ferrari (Università di Parma e del Maryland – USA) e Virginia Volterra (CNR).
 
La rassegna
 
Filo conduttore delle iniziative è "lo sguardo dell'altro", proprio per sottolineare come attraverso l'incontro con le altre persone, con le possibili diversità, in un quadro di ascolto e di piena collaborazione, si possa costruire insieme la salute.
Infatti, la salute mentale è un bene individuale e collettivo, che va tutelato e sostenuto da tutti, garantendo a ciascuno l'esercizio di diritti e il rispetto dei doveri nell'ambito di una comunità, inclusiva e solidale. E' quindi un bene comune, essenziale per la salute ("non c'è salute senza salute mentale" OMS, 2005) e richiede non solo il lavoro dei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, ma un impegno dell'intera comunità, nelle sue diverse articolazioni, formali e informali.
Quindi, a partire da punti vista "altri", il confronto fra operatori, istituzioni, utenti, familiari, cittadini può essere un'occasione per verificare se e come si sono raggiunti gli obiettivi. Una verifica che può essere strumento di miglioramento ed innovazione dell'intero sistema di welfare, oggi impegnato in una ricca rete di innovazioni (superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari), collaborazioni, integrazioni (sanitario-sociale, ospedale-territorio) e nella costruzione del sistema delle Case della Salute.
Obiettivo di "La Salute della Salute Mentale 2013" è raccogliere le buone pratiche, le esperienze innovative e le eventuali criticità per sviluppare interventi tesi a migliorare gli stili di vita, a ridurre i comportamenti a rischio, a promuovere la salute mentale e il benessere, per passare dall'ottica "riparativa" a quella "preventiva", con uno spirito aperto al miglioramento della qualità delle cure (diagnosi precoci), alla ricerca, alla formazione e all'approfondimento scientifico. Infine, l'evento è anche occasione per fare ancora il punto sulla perdurante crisi economica e sociale, con le sue conseguenze in termini di sofferenza, identità e possibili cambiamenti.
 
(fonte: ufficio stampa Ausl Parma)
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