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Riceviamo e pubblichiamo dal Centro Studi Abate Stoppani in merito alla mostra dell'"Ottocento Lombardo" in corso a Lecco ancora sino al 20 gennaio 2019. Un confronto al "fioretto" con i curatori della mostra. 

"Il 13 novembre scorso il nostro Centro Studi ha pubblicato una analisi di dettaglio sulla mostra «Ottocento Lombardo» (Lecco, 20 ottobre 2018 / 20 gennaio 2019), evidenziandone rilevanti errori di fatto nonché numerosi elementi critici sotto il profilo della struttura concettuale e della comunicazione erogata al pubblico (per approfondimenti vedi http://abatestoppani.it/ottocento-lombardo-a-lecco-occasione-sprecata/ )

Al centro della nostre considerazioni — però — un dipinto attribuito ad Hayez di cui gli organizzatori:
— hanno mutato il titolo (datogli dallo stesso Hayez) da «Monaca» a «La monaca», senza alcuna ragione e solo suggestivamente;
— hanno attribuito una "ispirazione manzoniana", non solo del tutto inesistente ma anche decisamente fuorviante rispetto alla narrazione svolta attorno alla vicenda della Signora di Monza ne "I Promessi Sposi".

Le nostre osservazioni sono state pacatamente definite "deliranti" dalla dottoressa Simona Bartolena, curatrice della mostra, che ha anche minacciato "querele per diffamazione".

Vista l'abnorme reazione della curatrice artistica della mostra (cui l'Assessore alla Cultura del Comune di Lecco ha coraggiosamente confermato incondizionata fiducia), abbiamo ritenuto opportuno approfondire il tema per coglierne eventuali altri elementi non immediatamente evidenti e di tenere informate della vicenda anche alcune personalità della critica d'arte, nella forma della "lettera aperta" che il lettore troverà sviluppata di seguito.

Dai primi risultati delle nostre ricerche sono già emersi elementi che riteniamo possano essere forse di un qualche interesse per aspetti non irrilevanti della vicenda hayeziana e sicuramente da considerare con attenzione sotto il profilo del metodo con cui vengono affrontati alcuni passaggi del dibattito culturale.

Su altri risultati stiamo conducendo le opportune verifiche — anche tecniche — ma siamo in grado di anticipare che non mancheranno novità. Le condivideremo — riteniamo entro gennaio — con una "Parte Seconda" della presente comunicazione, nella quale esporremo la "storia vera" dei due dipinti «Monaca» di F. Hayez.

Vi saranno richiami alla vita della Milano di allora ma anche documenti — pubblici ma non ancora presi nella dovuta considerazione — che ci auguriamo utili ai cultori della storia dell'arte del nostro tardo Ottocento.

Per la lettura dell'articolo, questo il collegamento: http://abatestoppani.it/le-molte-monache-di-hayez/ "

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Troppi imperdonabili errori e deformazioni della realtà storica nel docu-film sul Manzoni del Centro Nazionale Studi Manzoniani.

Lettera aperta che il Centro Studi Abate Stoppani ha inviato il 21 settembre 2017 alla Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.

La lettera chiede alla Ministra di valutare l'idoneità didattica o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, di cui è stata preannunciata la diffusione a 230.000 studenti delle Scuole Medie di Primo e Secondo grado del Comune di Milano.

"A supporto della nostra richiesta alla Ministra - scrive il Centro Studi Abate Stoppani - abbiamo elaborato una motivata analisi critica relativa a 20 episodi del docu-film in oggetto, recanti errori di fatto o interpretazioni superficiali di importanti momenti del nostro Risorgimento.

Il testo della LETTERA APERTA alla Ministra dell'Istruzione Senatrice Valeria Fedeli e a tutte le strutture interessate alle tematiche manzoniane

Milano, 21 settembre 2017
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Osservazioni critiche sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola».
Un film di Pino Farinotti con la regia di Andrea Bellati. Scritto da Angelo Stella e Pino Farinotti.
Prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, con il contributo di Fondazione Cariplo.

Ministero Istruzione Università e Ricerca

Cortese attenzione
Ministra Senatrice Valeria Fedeli

Milano, 21 settembre 2017

Oggetto: Osservazioni critiche in merito all'adeguatezza didattica del docu-film
«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola»

Gentile Ministra Fedeli,
con la presente il nostro Centro Studi Abate Stoppani Le chiede di valutare l'adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», la cui diffusione nelle Scuole medie del territorio di Milano, è stata annunciata dalla circolare "MIUR.AOOUSPMI.REGISTRO UFFICIALE(U).0002884.27-02-2017" della USR Lombardia - Ufficio X - AT di Milano.

Dal marzo 2017 è in vendita su DVD (14 Euro) il docu-film "«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa– L'immagine della parola». È una proposta editoriale di Pino Farinotti (noto per il suo "Dizionario di tutti i film"), con la regia di Andrea Bellati (regista, documentarista, Responsabile Formazione e Progetti Educativi presso Fondazione Eni Enrico Mattei).

È prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani (d'ora in poi CNSM) con il contributo di Fondazione Cariplo; di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; di MIC – Museo Interattivo del Cinema (progetto di Fondazione Cineteca Italiana e di Regione Lombardia). Il testo è firmato dal professor Angelo Stella (Presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani) e dallo stesso Pino Farinotti.

Nella confezione di vendita al pubblico, il docu-film si presenta con queste parole (in nota la nostra traduzione*): «This documentary about Alessandro Manzoni means to show to the public each aspect of the writer's life and works. Starting from his house, it shows all the places where Manzoni had lived. Everybody already knows them in a certain way, because those images, those cities, were fictionally recreated by the author in his poems. Throught many different interviews, comments and readings, this documentary gives opportunity to learn more about the importance of Alessandro Manzoni in the history of Italian literature as well as in the Italian language.»*

* Nostra traduzione: «Questo documentario su Alessandro Manzoni vuole presentare al pubblico ogni aspetto della vita e delle opere dello scrittore. Partendo dalla sua casa, il documentario mostra tutti i luoghi nei quali visse Manzoni. Ognuno in qualche modo già li conosce, perché quelle immagini, quelle città, furono dall'autore riproposte artisticamente nelle sue opere. Attraverso interviste, commenti e letture, questo documentario offre l'opportunità di saperne di più sull'importanza di Alessandro Manzoni nella storia della letteratura e della lingua italiane.»

Il docu-film è quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'opera documentaristica.

Il docu-film è stato presentato in anteprima il 17 dicembre 2016 allo "Spazio Oberdan" di Milano. Emanazione della "Fondazione Cineteca Italiana", lo "Spazio Oberdan" è un riconosciuto centro di cultura, la cui attività cinematografica gode del sostegno, tra gli altri, di Provincia di Milano Settore Cultura, Regione Lombardia Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Comune di Milano. La sinossi di promozione dell'evento del 17 dicembre si concludeva con queste parole: «Ospite d'eccezione è infine papa Francesco, che in un prezioso intervento in video esorta i giovani a leggere i Promessi sposi, "capolavoro della letteratura italiana."».

Nel quadro del positivo accoglimento del docu-film presso le più prestigiose sedi della cinematografia milanese, e dell'implicito apprezzamento delle Istituzioni a ciò collegate, su iniziativa dell'Ufficio Scolastico Lombardia, il 31 marzo 2017, il docu-film è stato presentato presso Casa del Manzoni in Milano (Via Morone 1), ai docenti degli Istituti secondari Statali e Paritari di I e II grado del territorio di Milano.

Nella circolare di invito alla presentazione, si dice che il docu-film "sarà successivamente distribuito alle nostre scuole". Ricordiamo che si tratta di un bacino di riferimento di 213.000 giovani dagli 11 ai 18 anni, per 640 scuole.

Gentile Ministra Fedeli,
riteniamo che, a dispetto degli ampi consensi di cui gode, il docu-film "Alessandro Manzoni, milanese d'Europa" del CNSM non sia adeguato sotto il profilo didattico e quindi non possa essere distribuito nelle scuole medie di Milano.

Il film, prodotto dal Centro Nazione Studi Manzoniani con testo del Presidente dello stesso, professor Angelo Stella, e di Pino Farinotti, presenta infatti a nostro avviso, e sulla base di elementi di fatto che andremo ad esporre, aspetti di superficialità; dimenticanze; deformazione di dati storici; minimizzazioni di elementi fondanti della vita di Manzoni (per esempio, il suo rapporto con Lecco); tutti elementi che impongono al nostro Centro Studi Abate Stoppani di non rimanere silenziosi.

Il perché della nostra analisi critica – Il nostro Centro Studi ha in generale come obiettivo la conoscenza della vita e delle opere dell'Abate Stoppani, di cui stiamo predisponendo l'Opera Omnia. Nel 1873 l'Abate Stoppani pubblicò un libro «I Primi Anni di A. Manzoni» che fece scuola nell'analisi della formazione psicologica dello scrittore e della sua biografia giovanile.

Nel quadro delle ricerche per contestualizzare questa particolare opera dell'Abate Stoppani, ci siamo imbattuti in questo docu-film del CNSM, che, come abbiamo già evidenziato, contiene a nostro avviso elementi pregiudizievoli, sul piano culturale, sia della figura di Manzoni sia (seppure indirettamente) delle personalità che operarono attorno alla figura del poeta, tra cui l'Abate Stoppani.

Da qui la nostra attenzione e impegno perché, anche con riferimento a questo particolare prodotto editoriale, la ricerca storica sia tenuta al riparo da facili "effetti cinematografici", e sia conservata nella sua integrità metodologica.

Di seguito troverà gli elementi di analisi a sostegno delle nostre affermazioni e della richiesta che Le avanziamo di valutare l'adeguatezza didattica di questo documentario su Manzoni.

La struttura del docu-film – Il docu-film del CNSM si sviluppa attraverso nove capitoli (durata in minuti:secondi): 1. Milanese d'Europa (5:58) / 2. La vita (8:31) / 3. Gli ospiti di Casa Manzoni (10:04) / 4. I Promessi Sposi (6:55) / 5. L'immagine della parola (5:54) / 6. Il cinema (3:05) / 7. Le opere (5:57) / 8. Storia della Colonna Infame (4:04) / 9. I grandi manzoniani (5:30).

Il tempo di trasmissione è di 55 minuti. Il "parlato" si compone di 6.900 parole, quasi esclusivamente pronunciate da Pino Farinotti. Vi sono anche sette brevi interventi di operatori della cultura. Quattro di essi riteniamo siano da considerarsi organici al progetto: Angelo Stella, Presidente del CNSM (1:23); Jone Riva, Segretaria del Centro Nazionale Studi Manzoniani (1:54); Fernando Mazzocca, critico d'arte, supervisore del recentemente rinnovato allestimento del Museo Manzoniano di Casa del Manzoni di Milano (1:50); Rossella Farinotti, critico d'arte, figlia e collaboratrice di Pino Farinotti (1:12), per un tempo complessivo di 6:19. Per la brevità o il carattere dei loro interventi, le altre tre personalità, apparirebbero essere state incluse più come testimoni di prestigio che come co-autori del progetto: Francesco Alberoni, sociologo e scrittore (1:00); Emilio Isgrò, artista (1:32); Andrea Camilleri, scrittore (0:45), per un tempo complessivo di 3:17.

La struttura della nostra analisi – Abbiamo estrapolato dal docu-film esclusivamente le parti che a nostro avviso contengono errori e travisamenti di fatti storici ben verificabili, lasciando ad altra sede il dibattito sui modelli di analisi storica adottati dal docu-film. Di queste parti / episodi del docu-film che riteniamo non idonei sul piano didattico, abbiamo estrapolato le "scene" relative nonché il testo integrale del commento narrante. Le nostre osservazioni sono poste in immediata e inconfondibile vicinanza agli elementi estrapolati.

Questi i venti "episodi" analizzati
Segnaliamo che l'analisi critica è riportata – con maggiore completezza iconografica e con i corrispondenti spezzoni del docu-film – anche sul nostro sito http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/ Ognuno degli episodi sotto indicati reca – in colore blu – l'indirizzo della corrispondente pagina del sito (cliccandovi sopra si attiva il collegamento).

Episodio 1 – Conversione a Saint-Roch / Il luogo indicato come di Saint-Roch a Parigi è un ambiente che a detta dei suoi
amministratori NON è di quella chiesa. Sulla conversione si ripete un racconto puramente aneddotico, lontano dai dati storici, pag. 5. >> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/manzoni-conversione-saint-roch/ 

Episodio 2 – Incontro con Papa Francesco / La consequenzialità delle scene e del parlato potrebbe essere suggestivo
e indurre così a ritenere che il Papa abbia elogiato «I Promessi Sposi» con un video realizzato appositamente per il docu-film
e come riflesso immediato di un "incontro" avuto dal Papa con il professor Stella, pag. 8.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/papa-francesco-udienza-stella/ 

Episodio 3 – Storia della Colonna Infame / La disposizione di immagini e parole potrebbe indurre lo spettatore
a pensare che la «Storia della Colonna Infame» sia stato stampato da Manzoni come "racconto autonomo", pag. 11
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/storia-colonna-infame/ 

Episodio 4 – Lapide della Colonna Infame / Non si dice che la lapide della "colonna infame" è esposta al Castello Sforzesco di Milano; si recita un testo mentre le immagini ne propongono un altro, pag. 13.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lapide-colonna-castello-sforzesco/ 

Episodio 5 – Addio, monti / Si recita il brano "Addio, monti" de "I Promessi Sposi" con tre errori di lettura,
uno dei quali con effetti goliardici, pag. 14.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-addio-monti/ 

Episodio 6 – Stessa attrice ma film diversi / È scambiato il film «Conquest-Maria Walewska» con il film «Ninotcka», pag. 15.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-conquest-ninotcka/ 

Episodio 7 – Edizioni 'pirata' / La consequenzialità delle immagini di edizioni 'pirata' de «I Promessi Sposi» potrebbe
indurre lo spettatore a ritenerle come pensate da Manzoni e realizzate da Gonin, pag. 16
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-edizioni-pirata/ 

Episodio 8 – Filmografia mutilata / Non vengono indicate opere importanti del cinema muto dedicate a "I Promessi Sposi", pag. 17
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-filmografia-muto/

Episodio 9 – Geografia falsata / Per il passaggio dell'Adda di Renzo si presenta un luogo diverso. pag. 18
da quanto indicato con voluta precisione da Manzoni.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/trezzo-renzo-passaggio-adda/ 

Episodio 10 – Località manzoniane / Si presentano come "manzoniane" località non collegabili a "I Promessi Sposi", pag. 19
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/luoghi-manzoniani-garlate-abbadia/ 

Episodio 11 – Lui veniva da qui, anche / Si minimizza, fino ad ometterne ogni preciso riferimento, il rapporto esistenziale
e biografico tra Manzoni e Lecco, pag. 20
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-citta-manzoni/ 

Episodio 12 – Contorsioni topografiche / Con una non motivata deambulazione per Lecco, si dà un'immagine
dei "luoghi manzoniani" che potrebbe apparire riduttiva, pag.21
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-luoghi-manzoniani/ 

Episodio 13 – La casa del giovane Manzoni e il suo Monumento / Non si attribuisce l'opportuna importanza a due importanti testimonianze a Manzoni in Lecco, tra cui un Monumento Nazionale, pag. 22
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/caleotto-lecco-la-casa-di-manzoni/ 

Episodio 14 – Come era la Milano di fine '700 / Si indicano per la Milano in cui nacque Manzoni tecnologie e topografie
posteriori di cinquant'anni. Si indica come Palazzo Blondel (demolito nel 1872) l'edificio realizzato da Pascoletti nel 1952, pag. 29
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milano-teresiana-fine-700/ 

Episodio 15 – "Illuminismo" di Maria Teresa d'Austria / Si presenta come condizionata dalle idee di Beccaria l'arretrata e inumana realtà giuridica della Milano asburgica, pag. 31
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/barbarie-del-codice-teresiano/ 

Episodio 16 – Vittorio Emanuele II a Milano / Errore documentario sull'incontro tra Manzoni e il Re Vittorio Emanuele II nel 1860; riduttive interpretazioni su un importante episodio del nostro Risorgimento, pag. 33
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/clero-conciliatorista-milanese/ 

Episodio 17 – Stesso nome ma Imperatori diversi / Si attribuisce a Manzoni una supplica di cui ha scritto solo il testo; all'Imperatore Francesco I (1768-1835) si da il volto di un altro Imperatore, Francesco Giuseppe I (1830-1916), pag. 37
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/due-franceschi-imperatori-austria/ 

Episodio 18 – Incontri, o mai avvenuti, o in date diverse / Si colloca al 1856 e in Milano un incontro con Gladstone avvenuto nel 1838 e a Brusuglio; si dà per dato un mai avvenuto incontro con Newmann, pag. 38
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/gladstone-newmann-manzoni/ 

Episodio 19 – Perché Giulia Beccaria sposò Pietro Manzoni? / Dei fratelli Verri si mostra Pietro per Giovanni; si presenta come obbligo ineludibile per salvare i Beccaria un matrimonio che convenne a entrambi gli sposi; la posizione sociale di Pietro Manzoni sembra essere minimizzata, pag. 39
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/giulia-moglie-pietro-manzoni/ 

Episodio 20 – Di chi fu figlio Alessandro Manzoni? / A riprova dell'attribuzione della paternità biologica a Giovanni Verri si porta un "si sapeva" e un quadro forse regalatogli da Giulia Beccaria. Che però potrebbe non essere quello che conosciamo, pag. 41
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/padre-alessandro-manzoni/ 

Gentile Ministra Fedeli,
ringraziandoLa per la cortese attenzione, a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, nell'auspicio di una Sua autorevole riflessione circa l'adeguatezza o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola» sul piano pedagogico-didattico, Le porgo i più cordiali saluti.

Fabio Stoppani – Presidente Centro Studi Abate Stoppani
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 335 135.44.57
Via A. Soffredini 39/A – 20126 Milano – MI

___________
Allegato

• Analisi e commento del docu-film «A. Manzoni, milanese d'Europa», scaricabile cliccando sul collegamento sotto riportato:
http://abatestoppani.it/wp-content/uploads/2017/09/manzoni-mi-eu-osservazioni-critiche02.pdf 

Attenzione: l'intera analisi critica è esposta anche sul sito del Centro Studi Abate Stoppani
http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/ 

Pubblicato in Cultura Emilia
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