Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Assegnato dalla Regione ad Unifidi il fondo di gestione per il microcredito. Potranno essere erogati finanziamenti fino a 15mila euro, per lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali. Dal 15 marzo al via alle richieste. L'assessore Costi: "Una misura concreta a sostegno della crescita e della formazione".
Bologna, 13 marzo 2017
Anche le piccole imprese e i professionisti dell'Emilia-Romagna da oggi possono accedere al credito. Questo grazie ad un fondo di microcredito di 2 milioni di euro, assegnato dalla Regione in gestione ad Unifidi, che punta a finanziare lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali. Il credito potrà essere utilizzato per l'acquisto di beni, il pagamento di corsi di formazione e alta formazione, oltre a esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell'attività, compreso il costo di personale aggiuntivo. Finanziabili anche gli investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di Ict e sviluppo organizzativo, oltre alla messa a punto di prodotti e/o servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento di nuova occupazione.
"Questa opportunità- spiega l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- consente di accedere al credito attraverso requisiti semplici e soglie minime. Un sostegno concreto alle esigenze e allo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali per promuovere la crescita e la formazione delle persone".
Le domande per accedere ai finanziamenti possono essere presentate a partire da mercoledì 15 marzo fino al prossimo 31 dicembre: l'importo del credito è compreso tra un minimo di 5 mila ed un massimo di 15 mila euro.
Possono far richiesta per ricevere i finanziamenti i lavoratori autonomi e liberi professionisti che operano in Emilia-Romagna che alla data della domanda siano titolari di partita iva da un minimo di un anno e da non più di 5, con fatturato compreso tra 15 e 70 mila euro; i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali oppure forme aggregate tra professionisti con i medesimi requisiti previsti per le imprese; le imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia-Romagna che alla data della domanda siano avviate da almeno un anno e da non più di 5 con fatturato annuo compreso tra 15 e 100 mila euro. Per poter presentare la domanda basta possedere la Partita Iva ed avere iniziato l'attività da almeno un anno.
Per informazioni e per richiedere il finanziamento è possibile rivolgersi agli sportelli Unifidi Emilia Romagna. I recapiti e tutti i dettagli dell'iniziativa sul sito www.unifidi.eu nella sezione dedicata al Fondo Regionale Microcredito.
(Fonte: Regione ER)
Oggi a Roma la presentazione del torneo 2019, che sarà ospitato per la prima volta in Italia da Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste, Udine e San Marino.
Bologna, 1 marzo 2017
"Da oggi, insieme alle altre associazioni, partirà un importante lavoro per coordinare al meglio l'organizzazione e la promozione degli Europei che, ne sono certo, la nostra Regione saprà ospitare con qualità e professionalità". Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, Andrea Rossi, durante la presentazione alla stampa svoltasi oggi a Roma, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Fase finale di "Uefa Euro Under 21", che si terrà per la prima volta in Italia e nella Repubblica di San Marino nel 2019. Deputate all'ospitalità le città di Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste e Udine, oltre San Marino.
Questa mattina erano presenti il ministro per lo Sport Luca Lotti, il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il direttore Michele Uva, il vice segretario della Uefa Giorgio Marchetti, il presidente Coni Giovanni Malagò, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e i sindaci delle città sedi di gara.
"E' un importante evento che valorizza la nostra regione e le sue bellezze in quel viaggio che, nel raccontare la nostra terra, chiamiamo la 'via Emilia experience'- ha aggiunto Rossi-. Un percorso di scoperta che mette insieme non solo i nostri patrimoni culturali ma anche i nostri elementi caratteristici quali food, motor e wellness".
"Prendo atto delle rassicurazioni da parte del Governo su interventi a sostegno di città e stadi utilizzati- ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio-. La Federazione sarà sempre più presente per sostenere l'iniziativa. L'assegnazione da parte dell'Uefa arriva in un momento veramente propizio perché, grazie alla collaborazione del Governo, del Coni, degli Enti locali e dei club, vogliamo dimostrare quanto il nostro calcio stia facendo di positivo sia in campo che fuori per la valorizzazione dei giovani e per la riqualificazione degli impianti".
Assegnato alla Federazione italiana giuoco calcio dal Comitato esecutivo della Uefa lo scorso 9 dicembre, il torneo prevede la partecipazione di 12 Nazionali e determinerà l'accesso ai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020. Si svolgerà in 4 città italiane (Bologna, Cesena, Reggio Emilia e Udine) e a San Marino, in virtù della collaborazione avviata tra Figc e Fsgc, la Federcalcio sammarinese.
(Fonte: Regione ER)
Difficoltà finanziarie per la società del gruppo Sfir che produce derivati del pomodoro. Caselli: "Massimo impegno per il piano di risanamento aziendale"
Bologna 21 febbraio 2017 -
"La Regione farà il massimo sforzo per mantenere aperto il canale del dialogo tra le parti in causa e per mettere in campo ogni iniziativa utile per garantire la prosecuzione dell'attività produttiva dell'azienda, la salvaguardia dei posti di lavoro e la sottoscrizione in tempi brevi dei contratti di coltivazione con gli agricoltori in vista delle semine primaverili per la campagna 2017".
È l'impegno ribadito dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, al termine della riunione del tavolo convocato oggi pomeriggio in Regione per fare il punto su Ferrara Food, l'azienda di lavorazione del pomodoro di Argenta (Fe) di proprietà del gruppo Sfir alle prese con una difficile situazione finanziaria e che ha tra l'altro un debito stimato di circa 11 milioni di euro nei confronti delle organizzazioni di produttori per il mancato pagamento di una parte delle consegne di materia prima nell'ultima campagna.
All'incontro odierno hanno partecipato, oltre all'assessore Caselli e ai funzionari dell'assessorato regionale all'Agricoltura, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole regionali (Coldiretti, Confagricoltura e Cia), delle organizzazioni dei produttori conferenti (Apo Conerpo, Pempacorer, Afe, Apol, Op Ferrara ed Op Minguzzi), dei sindacati dei lavoratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil), di Unindustria Ferrara, oltre al presidente dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni, al vicesindaco di Argenta, Andrea Baldini, e al presidente dell'Unione dei Comuni "Valli e Delizie", Nicola Minarelli. Per l'azienda, che ogni anno dà lavoro ad oltre un centinaio di addetti, tra stagionali e dipendenti fissi, era presente l'amministratore delegato, Marzio Andrea Olgiati, accompagnato da dirigenti del Gruppo Sfir e dai consulenti finanziari e legali.
"Con la lavorazione del 40% di tutto il pomodoro coltivato nel distretto produttivo locale- sottolinea Caselli– Ferrara Food è un importante tassello del sistema agro-industriale provinciale e regionale e la cessazione dell'attività dello stabilimento di Argenta, con il rischio di abbandono della coltura e la perdita di un'importantissima opportunità di reddito per gli agricoltori, oltre che per i lavoratori dell'azienda, rappresenterebbe un durissimo colpo per l'economia del territorio". Un comparto strategico per l'agroalimentare dell'Emilia-Romagna, che gode di una posizione di indiscussa leadership a livello nazionale, e sul quale come Regione continueremo a puntare ed investire ingenti risorse".
"Per questi motivi- conclude l'assessore- anche nel caso di Ferrara Food, siamo impegnati nel mantenere in piedi il confronto tra tutti i soggetti interessati per superare gli ostacoli e risolvere le difficoltà che si frappongono alla definitiva approvazione del piano di risanamento, condiviso fra le parti industriale ed agricola ed appoggiato anche dai sindacati, piano cui manca solo il pronunciamento positivo del sistema bancario. Gli sforzi finora profusi da tutti possono dunque avere uno sbocco positivo, che appare concretamente alla portata, a condizione che le decisioni necessarie vengano assunte molto tempestivamente, cioè nel giro di pochissimi giorni, in modo da poter fornire agli agricoltori le garanzie necessarie ad effettuare le semine in vista della prossima campagna in un quadro di certezze sotto il profilo contrattuale ed economico".
(Fonte Regione Emilia Romagna)