Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Influenza aviaria: focolaio in un allevamento di tacchini a Sorbolo (Pr). Attivate tutte le misure per isolare il fenomeno, nessun rischio per il consumo di carni avicole. Per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus, è stato disposto il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento - a partire da domani - degli animali.
Bologna, 3 febbraio 2017
Un focolaio di aviaria è stato riscontrato in un allevamento di tacchini a Sorbolo, in provincia di Parma. Per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus, è stato disposto, con ordinanza del sindaco, il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento – a partire da domani – degli animali. Parallelamente, per isolare il fenomeno, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha siglato un'ordinanza che dispone l'istituzione delle zone di protezione (ZP) e di zone di sorveglianza (ZS), e l'adozione di una serie di misure. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, non vi è alcun rischio collegato al consumo di carni avicole.
Tutto è partito da un improvviso aumento della mortalità tra gli animali dell'allevamento, dove sono presenti 22.900 tacchini. Il Servizio veterinario dell'Azienda Usl di Parma è intervenuto tempestivamente: sono stati effettuati gli accertamenti clinici e gli esami di laboratorio previsti, e il Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova ha confermato che si tratta del virus dell'influenza aviaria. Come previsto dalla normativa nazionale e della Comunità europea a tutela della salute pubblica, per scongiurare ogni possibile rischio di diffusione del virus ad altre aziende avicole, è stato disposto, con ordinanza del sindaco di Sorbolo, il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento degli animali: si inizierà domani, sabato 4 febbraio, e si concluderà all'inizio della settimana prossima.
Le misure di prevenzione
La Regione Emilia-Romagna ha disposto, attraverso l'ordinanza firmata dal presidente Bonaccini, tutte le misure necessarie per isolare il fenomeno, e l'Azienda Usl di Parma sta attivando i protocolli operativi per prevenire e contrastare la diffusione del virus. Oltre all'istituzione di zone di protezione e sorveglianza nel territorio dove si trova l'allevamento (con censimento di tutti gli allevamenti e degli animali presenti, prelievi, accertamenti clinici e campionamenti da parte dei veterinari e controlli straordinari, divieto di movimentazioni di volatili e prodotti), l'ordinanza prevede anche misure da applicare in tutto il territorio regionale.
Nello specifico, è sospeso l'utilizzo, nell'attività venatoria, di uccelli acquatici come richiami vivi. Inoltre, dev'essere mantenuta una netta separazione tra il pollame domestico e quello selvatico, sia a livello commerciale (per le aziende che vendono animali e prodotti) che rurale (chi alleva per sé). In particolare, gli animali presenti negli allevamenti all'aperto devono essere tenuti all'interno di capannoni. Nel caso in cui ciò non sia possibile, le aree di alimentazione e abbeveraggio del pollame non devono essere accessibili ai volatili selvatici. Su tutto il territorio regionale è vietato lo svolgimento di fiere, mostre e mercati con avicoli.
(Fonte: Regione ER)
Ambiente - Emergenza aria: secondo i dati Arpae, dal 24 gennaio al 30 gennaio sono stati superati per 7 giorni consecutivi i valori limite di Pm 10 nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. L'assessore Gazzolo convoca a Bologna la cabina di regia Comuni/Regione: "Servono misure straordinarie e coordinate su scala regionale a salvaguardia della salute dei cittadini". Alla riunione tutti i Comuni capoluogo e quelli con più di 30 mila abitanti.
Bologna, 3 febbraio 2017
In Emilia Romagna continuano ad essere elevati e persistenti i valori di inquinamento. L'emergenza aria sarà al centro di una riunione con i Sindaci dei Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti convocata oggi a Bologna dall'assessore regionale all'Ambiente, difesa del suolo e protezione civile Paola Gazzolo. Lo ha annunciato la stessa Gazzolo ieri in apertura dei lavori della Commissione territorio, ambiente e mobilità, dedicati all'esame del nuovo Piano aria integrato regionale prima del passaggio in Assemblea legislativa.
"In considerazione degli elevati e persistenti valori di inquinamento - ha detto l'assessore Gazzolo - ho convocato la cabina di regia formata dai 21 Comuni capoluogo e con più di 30 mila abitanti per affrontare l'emergenza in corso e valutare quali misure straordinarie adottare in modo coordinato sul territorio regionale. Si tratta di una situazione che interessa non solo la nostra regione, ma tutta la Pianura padana come dimostrano gli elevati valori di Pm10 pari a 290 e 240 microgrammi per metro cubo misurati nel Bergamasco e nel Cremonese."
Secondo i dati forniti da Arpae, dal 24 gennaio al 30 gennaio sono stati superati per 7 giorni consecutivi i valori limite di Pm 10 (50 microgrammi per metro cubo) nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Il 31 gennaio si sono verificati ulteriori aumenti con valori superiori ai 130 microgrammi per metro cubo in tutte le stazioni di pianura, fino ad una soglia massima di 204 microgrammi a Bologna. L'1 febbraio, i valori di Pm10 si sono mantenuti elevati in tutta la regione con valori superiori a 120 microgrammi per metro cubo ed un massimo di 247 a Bologna.
Anche la concentrazione di Pm 2.5 ha mantenuto valori eccezionalmente elevati, compresi tra 100 e 175 microgrammi per metro cubo in tutte le stazioni di pianura.
"Siamo di fronte a quello che tecnicamente si chiama un fenomeno di inversione termica – ha spiegato Gazzolo - ovvero la presenza di uno strato d'aria calda che scorre sullo strato d'aria più fredda, schiacciando verso il suolo tutti gli inquinanti. Anche se le previsioni meteo annunciano un miglioramento nei prossimi giorni, dovuto all'afflusso di deboli ondate depressionarie, siamo di fronte a livelli di inquinamento che rendono opportuno applicare ulteriori misure a salvaguardia della salute della popolazione"./PF
(Fonte: Regione ER)
Prosegue il lavoro della squadra del Soccorso alpino proveniente da Bologna per la ricerca dei dispersi dell' hotel Rigopiano. Sono 39 gli operatori del sistema di Protezione civile emiliano-romagnolo impegnati nelle Marche. Provengono anche da Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Al lavoro anche due squadre di Iren e personale dell'Amministrazione provinciale di Modena. Tra le località: Santa Vittoria in Matenano e Smerillo (Fm), Penna San Giovanni, Sarnano e Camerino (Mc), Comunanza e Montegallo (Ap).
Bologna, 20 gennaio 2017
Sono partite questa mattina da Parma altre due squadre di volontari della Protezione civile e nove operatori dell'Amministrazione provinciale dotati di mezzi pesanti per dare un rinforzo agli uomini già impegnati nell'emergenza neve presso il Comune di Santa Vittoria in Matenano (provincia di Fermo), una delle destinazioni indicate dalla Dicomac (Direzione comando controllo del Dipartimento nazionale della Protezione civile) per i contingenti di aiuti emiliano-romagnoli. Per rimuovere neve e ghiaccio da marciapiedi, strade e alberature sono attrezzati con un autocarro ribaltabile, turbine, frese e pale.
Per quanto riguarda la catastrofica slavina che ha investito l'albergo Rigopiano alle falde del Gran Sasso, una squadra del Soccorso alpino dell'Emilia-Romagna (Saer), proveniente da Bologna proseguirà per tutta la giornata il lavoro di ricerca dei dispersi con le sonde, nella zona attorno ai resti della costruzione, mentre una seconda da Parma sta facendo assistenza alla popolazione, nell'ascolano.
Queste nuove forze vanno ad aggiungersi alle due, sempre da Parma, già operanti a Santa Vittoria ed alle altre quattro in azione nelle Marche: due a Penna San Giovanni (Mc) dai coordinamenti del volontariato di Modena e Piacenza e due a Smerillo (Fm) dall'associazione Federgev e dal coordinamento di volontariato di Reggio Emilia, per un totale di otto squadre e 39 operatori, tra volontari e personale provinciale dall'Emilia-Romagna.
Nel frattempo sono operative a Sarnano e Camerino, nel Maceratese, le due squadre della multiutility Iren (10 persone) dotate di 4 mezzi spargisale e di 2 cestelli elevatori per rimuovere la neve dai tetti. L'aiuto dall'Emilia-Romagna copre anche il territorio di Ascoli Piceno, dove altre 16 unità di personale dell'amministrazione provinciale modenese (Servizi di viabilità e lavori pubblici), coordinate dal Sindaco di Palagano (Mo) e dotate di trattori, turbine, mezzi cingolati e spalaneve, hanno terminato i lavori urgenti di spalatura e rimozione degli accumuli nevosi sulle strade nel comune di Comunanza e stanno ora ripristinando la viabilità a Montegallo. Sempre sul territorio di Ascoli Piceno è stato attivato da Modena un ulteriore contingente di funzionari e operatori della Provincia con turbine e mezzi idonei a intervenire sulla viabilità.
Dalla prima scossa del 24 agosto 2016 si sono avvicendati in Centro Italia nelle emergenze terremoto che si sono concatenate, 1129 volontari emiliano-romagnoli, provenienti da circa 200 associazioni del territorio. /PF
(Fonte: ufficio stampa ER)