I colori della bandiera nazionale illumineranno stasera dalle 19,30 la sede della Provincia, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. Massari: ”Grazie alla scienza, ai vaccini e a chi ha rispettato le regole ne stiamo uscendo.”
Presso la sede della CISL Parma in via Lanfranco 21/a è stato aperto lo sportello "MaiSola" dedicato a tutte le donne che si sentono vittime di violenze e molestie.
Facendo seguito alla manifestazione studentesca del 28 febbraio, la Rete di Scuole per la Pace e l'Accoglienza di Parma condanna l'aggressione e la guerra scatenata dalle Autorità russe in Ucraina, chiede l'immediato cessate il fuoco e l'intervento dell'ONU che conduca il negoziato al fine di riportare la pace.
Domani, giovedì 18 marzo alle 11 i nostri primi cittadini saranno tutti contemporaneamente davanti al cimitero del proprio Comune con fascia e gonfalone, per rendere omaggio a chi, a causa del Covid, non ha potuto avere neanche un momento di commiato. L’iniziativa è coordinata dalla Provincia.
Roma 18 giugno 2019 - Incapace di intendere e di volere e tenuto a scontare 10 anni in una struttura sanitaria, la REMS: questa la sentenza emessa dal Giudice Mattia Fiorentini nei confronti di Guilin Fang, 36enne di origine cinese che nel pomeriggio del 22 agosto 2018 ha ferocemente ucciso Filomena Cataldi, mamma e compagna di 44 anni , tolta all'affetto della sua famiglia e ora, dopo la sentenza dell' 11 giugno scorso, vittima per la seconda volta.
In quel tardo pomeriggio estivo Filomena aprendo la porta al suo vicino di casa non immaginava certo che da lì a poco sarebbe stata picchiata e uccisa.Tutto è accaduto in pochi minuti, in quella palazzina di San Polo di Torrile, nella bassa Parmense dove Filomena viveva col suo compagno e la figlia, e dove il suo assassino abitava al piano di sopra con la moglie e i due figli.
Lui, l'assassino, si era convinto che Filomena e il suo compagno stessero tramando un piano per ucciderlo e approfittando dell'assenza del compagno di Filomena si era presentato alla sua porta e dopo un alterco l'avrebbe colpita e strangolata infierendo poi sul suo corpo ormai senza vita con un oggetto contundente.
Una tragedia, che forse si poteva evitare. Sì, perchè dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti era apparso subito chiaro che l'assassino non era nuovo a comportamenti violenti, segnalati dai vicini di casa, per le liti che avevano coinvolto spesso la moglie oltre che buona parte del vicinato. Qualcuno addirittura per questi motivi stava seriamente pensando di trasferirsi altrove.
L'ossessione ingiustificata di Fang ha posto fine alla vita di Filomena, alla sua quotidianità fatta di lavoro, affetti e famiglia. Tutto è cambiato da quel momento per i suoi famigliari che hanno dovuto arginare un'assenza incolmabile e un dolore incontenibile, nella speranza almeno di una sentenza equa per quel feroce assassinio, una sentenza che restituisse almeno un po' di giustizia alla memoria di Filomena.
Ma non è stato così.
Incapace di intendere e di volere e 10 anni all'interno di una REMS, Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, struttura sanitaria non carceraria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali. Questa la sentenza del giudice per l'assassino di Filomena, che forse poteva essere curato prima, evitando così tanto dolore.
Ora i familiari di Filomena non devono solo far fronte al loro dolore, ma anche alla rabbia di una sentenza che non rende giustizia e che oltre tutto li obbliga a portarsi addosso il peso dei costi diretti e indiretti di questo tragico evento. Infatti dal momento che il cinese è stato dichiarato incapace di intendere e di volere, quindi non processabile, ne consegue che non si arriverà a sentenza definitiva e perciò resta impossibile proporre domanda di risarcimento.
Non posso e non voglio per tutto questo rimanere indifferente all'accorato appello che a mezzo stampa mi ha lanciato la sorella di Filomena, Rosangela, chiedendomi in quanto parlamentare di Parma di farmi portavoce in questo consesso, coinvolgendo anche le altre colleghe dei vari schieramenti, della urgente e ormai inderogabile necessità di promuovere una campagna legislativa a favore delle vittime dei reati violenti, andando a colmare quel vuoto normativo che non garantisce un'equa giustizia e per di più non protegge i familiari delle vittime.
Ma due parole vale spenderle anche per le REMS, residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, dove vengono attuati percorsi di responsabilizzazione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale da parte dei servizi di salute mentale per chi è stato sottoposto a misure restrittive della libertà da parte dell'autorità giudiziaria. Il reo confesso Fang, che dopo l'omicidio aveva rilasciato una confessione scritta in cinese subito dopo l'arresto, grazie alla sentenza del giudice avrà quindi una vita "quasi libera" in una struttura protetta, nel caso specifico proprio nella REMS di Mezzani di Parma, destinata peraltro alla chiusura a novembre dell'anno in corso, per essere sostituita da una nuova REMS a Reggio Emilia.
A conti fatti da queste strutture non è difficile allontanarsi e sottrarsi dal controllo, tant'è che in 3 anni sono stati 5 i soggetti che sono riusciti ad allontanarsi dalla REMS presente a Mezzani. Per questo risulta spontaneo pensare che mentre i familiari di Filomena resteranno incarcerati nel loro dolore, privati degli affetti e di un'assistenza idonea per le vittime dei reati violenti, gli assassini come Fang ricoverati in queste strutture godono di una quasi libertà.
Qualcosa di veramente sconcertante.
Qualcuno sta iniziando a chiedersi se queste strutture siano veramente la giusta soluzione, se sia giusto continuare a tenerle aperte o se sia piuttosto opportuna una grande riforma che preveda se si compie un delitto che sia riconosciuta la responsabilità e venga emesso un giudizio , qualcuno inizia seriamente a pensare che le strutture sanitarie devono affiancare quelle giudiziarie e carcerarie e non sostituirsi ad esse. Mi sento di condividere appieno questa riflessione, convinta che chi ha commesso un delitto debba andare a processo. Il resto viene tutto dopo.
Forse solo in questo modo si potrà veramente rendere giustizia a Filomena e a chi come lei è stata vittima di chi ha problemi di salute mentale. Non facciamo cadere l'appello di Rosangela, che ci chiede giustizia per sua sorella.
Il VIDEO dell'Intervento: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1963464187092957&id=1228534263919290
(Foto Francesca Bocchia - Roma gennaio 2019)
Modifiche alla viabilità per la manifestazione regionale a Parma in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Parma, 20 marzo 2018. Di seguito le modifiche alla viabilità previste per mercoledì 21 marzo 2018, in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la cui manifestazione regionale quest'anno si terrà a Parma:
Dalle ore 06:00 alle ore 13:00:
Borgo San Vitale – per circa 10 metri dall'accesso carrabile del Portici del Grano in direzione sud – Destituzione stalli ciclomotori e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata
Dalle ore 09:30 alle ore 13:00 e comunque sino a cessate esigenze:
Istituzione del divieto di circolazione per tutti i veicoli con esclusione dei mezzi di soccorso, di emergenza, per i tratti stradali di seguito elencati con contestuale istituzione del senso unico alternato nelle relative strade afferenti:
Strada Mazzini – da intersezione via Cavestro a piazza Garibaldi;
Piazza Garibaldi;
Strada della Repubblica – da piazza Garibaldi a strada XXII Luglio esclusa;
Strada Cavour tratto adiacente Piazza Garibaldi;
Strada dell'Università, tratto da strada Cavestro a piazza Garibaldi: istituzione del divieto di circolazione eccetto ciclomotori e motocicli condotti a mano.
Sarà consentito il transito dei soli residenti in strada della Repubblica da via Cairoli a Borgo S.Vitale.
Destituzione della corsia preferenziale di strada della Repubblica e del sistema di rilevamento elettronico dei transiti.
Dalle ore 08:00 alle ore 13:00:
Strada Mazzini: destituzione stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata compreso Taxi. Spostamento dell'attuale area di stazionamento Taxi di strada Mazzini in Strada alla Pilotta
Strada alla Pilotta:
Istituzione del divieto di fermata eccetto Taxi ed invalidi.
Dalle ore 07:30 alle ore 10:00:
Viale Toschi – lato est:
Istituzione del divieto di sosta 0-24 eccetto pullmann Organizzazione "Libera" e Taxi.
Ponte Europa
Istituzione del divieto di circolazione eccetto pullmann Organizzazione "Libera" e Taxi.
Istituzione del senso unico con direzione ESTOvest e della circolazione per file parallele.
Viale Pasini
Restringimento della carreggiata ad una corsia di marcia per lo stazionamento temporaneo di pullmann Organizzazione "Libera" e contestuale destituzione del divieto di sosta sul lato Est.
Dalle ore 08:15 sino a cessate esigenze:
Ponte Verdi
Istituzione del divieto di circolazione.
Strada delle Fonderie
Via dei Farnese da Borgo Tanzi ad intersezione con Ponte Verdi
Istituzione del divieto di circolazione eccetto residenti in senso unico alternato.
Dalle ore 9:00 alle ore 11:00 circa e comunque fino a cessata manifestazione, al transito del Corteo Commemorativo:
Istituzione del divieto di circolazione nelle sotto elencate strade e piazze ad eccezione dei mezzi di soccorso e d'emergenza: (concentramento Parco Ducale) Ponte Verdi, Viale Mariotti, Ponte di Mezzo, Strada Bixio, Via Benassi, Piazzale Rondani, Ponte Caprazucca, Viale Toscanini, Strada Mazzini, Strada Garibaldi, Via Pisacane, Via Cavour, Piazza Garibaldi (arrivo);
Istituzione del senso unico alternato per i Residenti titolari di ZTL1 per i seguenti tratti stradali: via Pigorini, borgo della Cavallerizza, borgo Paggeria, via Copelli
Destituzione delle corsie preferenziali di viale Mariotti, viale Toscanini, strada Bixio, strada D'Azeglio.
Dalle ore 11:30 alle ore 15:00 e comunque fino a cessate esigenze:
restringimento di carreggiata pari ad una corsia eccetto pullman accreditati alla manifestazione "Libera" per i seguenti tratti stradali:
Corsia ovest di viale Toschi, tratto compreso da Viale IV Novembre alla rotatoria con ponte Verdi;
Corsia Est di viale Toschi, tratto compreso dalla rotatoria con ponte Verdi alla rotatoria con viale Bottego;
Viale Mentana, tratto compreso tra Strada Garibaldi e piazzale Allende;
Viale Fratti, tratto compreso tra piazzale Allende e via Trento
I veicoli di trasporto pubblico saranno deviati su percorsi che verranno resi noti da Azienda tep SpA.
Il Corpo di Polizia Municipale potrà rilasciare permessi temporanei ed adottare provvedimenti in deroga alla presente ordinanza per le situazioni di emergenza ed effettiva necessità.
I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all'estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili Servizio di Polizia Municipale – unitamente ai soggetti individuati dall'art. 12 del Codice della Strada – in particolare al transito in sicurezza di residenti verso e dalle abitazioni e relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.
Alla commemorazione per la strage alla stazione di Bologna erano presenti anche i rappresentanti di alcuni comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Tra le 85 vittime coinvolte nella tragedia, c'erano due cittadini di Scandiano, madre e figlio. All'evento ha partecipato anche il sindaco reggiano Luca Vecchi.
Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi
La strage alla stazione di Bologna è una ferita sempre aperta per il Paese, e anche nella nostra provincia. In quell'attentato, infatti, persero la vita anche due cittadini scandianesi. Il 24enne Vittorio Vaccaro si era recato a Bologna assieme alla madre, Eleonora Geraci, per attendere in stazione una parente proveniente dalla Sicilia. Ma per entrambi, l'orologio si fermò alle 10.25 di 34 anni fa. Vittorio lasciò la moglie Adele Incerti, di 22 anni, e la figlia Linda, di soli 4 anni.
Alla tradizionale commemorazione che si è tenuta questa mattina a Bologna nel piazzale antistante la stazione, hanno partecipato la Cgil reggiana e tre Comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Infatti, Vittorio Vaccaro lavorava nell'azienda Sassol-art del comune del distretto ceramico. "Celebrare questo giorno – ha sottolineato la Camera del Lavoro di Reggio Emilia - significa costruire un argine solidale contro ogni forma di terrorismo, per la pace e la verità, una rinnovata azione politica di tutte le realtà istituzionali, politiche e sociali".
Il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, si è recato personalmente a Bologna. Come ulteriore segno di massimo rispetto e partecipazione, a Bologna era presente anche il gonfalone della città di Reggio. Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Castellarano, Alberto Vaccari, insieme al vicesindaco Marco Cassinadri. (continua sotto)
"Si prova ogni anno fortissima commozione a partecipare alla commemorazione delle vittime – ha detto l'assessore scandianese Pighini, che si è recato a Bologna in rappresentanza dell'amministrazione -: ritengo sia fondamentale la presenza delle istituzioni, non solo per portare solidarietà ai famigliari, ma anche per continuare a chiedere verità e giustizia. La memoria e l'informazione sui fatti sono i punti fondamentali sui quali costruire una verità condivisa".
La commemorazione si è svolta senza problemi di ordine pubblico. Alle 9.15 i gonfaloni delle città sono partiti da piazza Nettuno, per sfilare nel corteo lungo via dell'Indipendenza e raggiungere piazza Medaglie d'Oro, di fronte alla stazione di Bologna. Qui il presidente dell'Associazione familiari vittime Paolo Bolognesi ha fatto il suo intervento, e poi si è tenuto un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Ha chiuso la cerimonia il sindaco di Bologna, Virginio Merola.