Le scuole della Rete ribadiscono il loro no alla guerra, un no che porta con sé la volontà di costruire rapporti internazionali che mettano al centro la ricerca della pace e della giustizia e non l'uso distruttivo delle armi.
Siamo particolarmente vicini alle scuole ucraine, abbandonate, vuote, distrutte, ai loro docenti, agli studenti e alle studentesse. Siamo vicini alle scuole russe, dove non si può parlare liberamente di guerra e di pace, a tutti i cittadini che manifestano per la pace rischiando la libertà e la vita, a tutti coloro che non si identificano con la violazione dei diritti delle persone e dei popoli, alle vittime impotenti delle sanzioni e dell'economia di guerra. Il nostro essere a scuola in questi giorni drammatici acquista un significato ancora più alto, siamo a scuola anche per chi oggi non può farlo, manteniamo vivo anche per loro il valore della cultura come strada per la pace, la verità e la giustizia.
In particolare, vogliamo dimostrare concretamente vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e ai suoi profughi promuovendo tra il nostro personale, i nostri studenti e le nostre famiglie raccolte di fondi e di materiale. Ciascuna scuola organizzerà in modo autonomo le raccolte, scegliendo come intermediari le diverse associazioni e gli enti che sul territorio si stanno attivando.
Ci disponiamo inoltre ad una attiva e solidale azione di accoglienza nelle nostre scuole nei confronti di alunni e alunne, studenti e studentesse che certamente nei prossimi giorni arriveranno come profughi anche a Parma.