Un'idea per l'estate a Parma ed è subito un gran scatenarsi sui social media.
Parma 13 agosto 2014 --
Ferragosto al mare, in montagna, ai laghi o in città.
Considerato il sempre maggiore numero di concittadini che, per diverse ragioni, si trattiene in città perché non condividere l'idea del gruppo, che spontaneamente si è costituito su facebook pochi giorni fa e che sta rapidamente accumulando consensi e numeri, "Vogliamo la spiaggia nella Parma".
"Il centro muore? - recita il post inaugurale del gruppo facebook- D'estate a Parma c'è ben poco da fare ? Vogliamo uscire dal nostro provincialismo con idee d'avanguardia ? Vogliamo creare spazi dove giovani e meno giovani possono convivere ? Vogliamo ridare vita ad un greto non curato ? Una semplice idea già proposta con successo da altre città renderebbe la nostra città molto più viva e vivibile. Di giorno la spiaggia e di notte una movida tropicale alternativa lontano dalle abitazioni. Un progetto che speriamo attiri l'attenzione di molti parmigiani (inviate i vostri fotomontaggi o disegni)."
L'idea è sicuramente affascinante e, almeno alle apparenze, non complessa da realizzare.
Se l'interesse fosse diffuso perchè allora non indagare compiutamente l'ipotesi di fattibilità?
Anche se non andasse in porto questa idea, la provocazione è lanciata, e chissà che da questa altre idee potranno fiorire.
L'importante è tornare a pensare proiettandosi verso il futuro per uscire da questo insopportabile torpore.
Se volete alimentare il dibattito condividete la pagina "Vogliamo la spiaggia nella Parma".
Due le serate organizzate dall'Oratorio San Filippo Neri di Poviglio per giovedì 13 e 20 febbraio -
Poviglio, 11 febbraio 2014 -
Un duplice incontro per parlare di social network, giovani ed educazione. Si intitola "Social generation" l'iniziativa organizzata dall'Oratorio San Filippo Neri di Poviglio con il patrocinio dell'Amministrazione comunale per promuovere un uso responsabile dei nuovi mezzi di comunicazione su internet.
L'uso dei social network, soprattutto facebook, è oggi sempre più diffuso tra le nuove generazioni: gli adulti, genitori e insegnanti, non sempre sono in grado di comprendere questa dimensione comunicativa e relazionale. Obiettivo delle due serate, in programma per giovedì 13 e 20 febbraio, è proprio quello di indagare questa dimensione e fornire gli strumenti necessari per accompagnare i giovani a un uso consapevole della rete.
Titolo del primo incontro di giovedì 13 febbraio è "Social network e autostima in età evolutiva": "Essere tecnologici equivale ad essere connessi? Le sfide educative" sarà invece il tema portante del secondo appuntamento di giovedì 20 febbraio.
Le due serate si svolgeranno presso i locali dell'Oratorio San Filippo Neri, in Piazza Umberto I, e avranno inizio alle ore 20.45.
(Fonte: ufficio stampa kaiti expanzion)
Come approcciarsi alla navigazione su internet, come difendersi dal cyberbullismo, come utilizzare le opportunità della rete sia come opportunità per ricerche scolastiche sia come risorsa ludico-creativa sono stati i temi principali dei due laboratori, svolti nei giorni scorsi in biblioteca comunale, sulla "Sicurezza in rete" organizzati dai volontari del telefono Azzurro – sezione educativa e rivolti alle classi seconde, terze dell'Istituto Lelio Orsi di Novellara.
Novellara, 4 febbraio 2014 -
Internet infatti non è solo uno strumento da demonizzare, ma come tutti gli strumenti va utilizzato in maniera consapevole, in modo che possa rimanere fonte di divertimento e apprendimento.
Francesca, una volontaria di Telefono Azzurro con formazione da criminologa, ha spiegato ai ragazzi che devono tutelarsi, non caricando fotografie di cui in futuro potrebbero pentirsi (perché una foto caricata sul web rimane visibile per sempre), proteggendo i propri dati personali come ad esempio il numero di cellulare o l'indirizzo di casa e ponendo una certa cura nella scelta delle password. Il consiglio lasciato ai ragazzi è di scegliere password non troppo scontate, di inserire numeri e lettere maiuscole o minuscole e di non permettere mai a nessun sito di memorizzare la propria password. Meglio fare uno sforzo di memoria che affidare ad altri i nostri segreti...
Tra i ragazzi è infatti oggi molto di moda scambiarsi la password come atto di fiducia e di amicizia, ma durante l'incontro Francesca ha spiegato che affidare la propria password a qualcuno che non siano i propri genitori può essere una grande leggerezza, di cui in futuro ci si può pentire.
Sono sempre molto frequenti i casi di cyberbullismo, che comportano gravi danni all'immagine e alla reputazione dei ragazzi e anche durante l'incontro qualche ragazzo presente in sala ha portato la sua esperienza personale.
Il cyberbullismo è infatti un nuovo fenomeno giovanile, che mira deliberatamente a fare del male e a danneggiare qualcuno; è un'azione persistente che può durare anche anni e da cui è difficilissimo difendersi, soprattutto per un ragazzo che non si confronta con i genitori.
Si è parlato allora di educazione e di rispetto, che non devono mancare solo perché si è nel mondo virtuale e si è ragionato insieme ai ragazzi sull'opportunità di non lasciare solo il compagno bersagliato dai cyber bulli, perché in fondo anche chi tace o minimizza l'accaduto è complice.
Per quanto riguarda l'uso chat e ai social network, il è stato di essere diffidente nei confronti di chi vuole sapere troppe informazioni private, e di non fidarsi di foto o immagini inviate perché potrebbero essere state contraffate, per nascondere la vera identità dell'adescatore, solitamente adulto e in malafede. Molto spesso infatti i ragazzi hanno la tendenza a non verificare mai le informazioni trovate in rete, dandole sempre per certe e inconfutabili.
Ai ragazzi è stato inoltre consigliato di non attivare la webcam con sconosciuti, bloccare o eliminare senza sensi di colpa i contatti che infastidiscono o caricano materiale che potrebbe turbarci, non incontrare da soli persone conosciute in chat, non cliccare su sito vietati a minori e non entrare mai in siti a pagamento che richiedano carte di credito senza un adulto.
(fonte: ufficio Comune di Novellara (RE))
di Lamberto Colla -
Parma, 24 Agosto 2013 -
Per procurato allarme due persone di Barga (Lucca) sono state denunciate dai carabinieri lo scorso 22 agosto.
Lei è una 26enne che ha avuto l'infelice idea di riportare sul suo profilo social quanto ascoltato in una conversazione all'interno di un negozio di Barga (LU). Lui 42enne invece è il titolare del negozio rivenditore anche per una nota compagnia telefonica il quale raccontava ad alcuni clienti di una forte scossa sismica che si sarebbe scatenata di lì a poco rafforzando, per di più, il contenuto della "notizia" con il fatto che alcune compagnie telefoniche avrebbero disattivato alcune linee per lasciare maggiore spazio alle comunicazioni della Protezione Civile.
Una miscela esplosiva innescata con la pubblicazione sul profilo facebook della ragazza. Una reazione a catena di segnalazioni allarmistiche che hanno obbligato l'amministrazione comunale di Barga alla verifica dei fatti e alla immediata smentita attraverso un comunicato a firma del Vicesindaco e Assessore alla Protezione Civile avvocato Alberto Giovannetti nel quale viene ribadito che "Sono totalmente prive di fondamento le informazioni apparse su internet ed in particolare su alcuni social network in ordine alla previsione di "una forte scossa di terremoto" e al fatto che a "Castelvecchio la protezione civile sta staccando alcuni numeri di cellulare". E stato altresì appurato che le difficoltà tecniche di alcune compagnie telefoniche che si registrano nella zona in questi giorni non sono da mettere in relazione ai recenti eventi sismici".
E così si è passati dallo scoop alla denuncia. Gioie e dolori dei cinguettii.