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Mercoledì, 13 Agosto 2014 19:40

La spiaggia nella Parma. E perché no?


Un'idea per l'estate a Parma ed è subito un gran scatenarsi sui social media.

Parma 13 agosto 2014 --
Ferragosto al mare, in montagna, ai laghi o in città.
Considerato il sempre maggiore numero di concittadini che, per diverse ragioni, si trattiene in città perché  non condividere l'idea del gruppo, che spontaneamente si è costituito su facebook pochi giorni fa e che sta rapidamente accumulando consensi e numeri, "Vogliamo la spiaggia nella Parma".

"Il centro muore? - recita il post inaugurale del gruppo facebook- D'estate a Parma c'è ben poco da fare ? Vogliamo uscire dal nostro provincialismo con idee d'avanguardia ? Vogliamo creare spazi dove giovani e meno giovani possono convivere ? Vogliamo ridare vita ad un greto non curato ? Una semplice idea già proposta con successo da altre città renderebbe la nostra città molto più viva e vivibile. Di giorno la spiaggia e di notte una movida tropicale alternativa lontano dalle abitazioni. Un progetto che speriamo attiri l'attenzione di molti parmigiani (inviate i vostri fotomontaggi o disegni)."

L'idea è sicuramente affascinante e, almeno alle apparenze, non complessa da realizzare.
Se l'interesse fosse diffuso perchè allora non indagare compiutamente l'ipotesi di fattibilità?
Anche se non andasse in porto questa idea, la provocazione è lanciata, e chissà che da questa altre idee potranno fiorire.
L'importante è tornare a pensare proiettandosi verso il futuro per uscire da questo insopportabile torpore.


Se volete alimentare il dibattito condividete la pagina "Vogliamo la spiaggia nella Parma".

 

Martedì, 11 Febbraio 2014 10:33

Poviglio, incontro sui giovani e i social network

Due le serate organizzate dall'Oratorio San Filippo Neri di Poviglio per giovedì 13 e 20 febbraio -

Poviglio, 11 febbraio 2014 -

Un duplice incontro per parlare di social network, giovani ed educazione. Si intitola "Social generation" l'iniziativa organizzata dall'Oratorio San Filippo Neri di Poviglio con il patrocinio dell'Amministrazione comunale per promuovere un uso responsabile dei nuovi mezzi di comunicazione su internet.
L'uso dei social network, soprattutto facebook, è oggi sempre più diffuso tra le nuove generazioni: gli adulti, genitori e insegnanti, non sempre sono in grado di comprendere questa dimensione comunicativa e relazionale. Obiettivo delle due serate, in programma per giovedì 13 e 20 febbraio, è proprio quello di indagare questa dimensione e fornire gli strumenti necessari per accompagnare i giovani a un uso consapevole della rete.
Titolo del primo incontro di giovedì 13 febbraio è "Social network e autostima in età evolutiva": "Essere tecnologici equivale ad essere connessi? Le sfide educative" sarà invece il tema portante del secondo appuntamento di giovedì 20 febbraio.
Le due serate si svolgeranno presso i locali dell'Oratorio San Filippo Neri, in Piazza Umberto I, e avranno inizio alle ore 20.45.

 

(Fonte: ufficio stampa kaiti expanzion)

Come approcciarsi alla navigazione su internet, come difendersi dal cyberbullismo, come utilizzare le opportunità della rete sia come opportunità per ricerche scolastiche sia come risorsa ludico-creativa sono stati i temi principali dei due laboratori, svolti nei giorni scorsi in biblioteca comunale, sulla "Sicurezza in rete" organizzati dai volontari del telefono Azzurro – sezione educativa e rivolti alle classi seconde, terze dell'Istituto Lelio Orsi di Novellara.

Novellara, 4 febbraio 2014 -


Internet infatti non è solo uno strumento da demonizzare, ma come tutti gli strumenti va utilizzato in maniera consapevole, in modo che possa rimanere fonte di divertimento e apprendimento.

Francesca, una volontaria di Telefono Azzurro con formazione da criminologa, ha spiegato ai ragazzi che devono tutelarsi, non caricando fotografie di cui in futuro potrebbero pentirsi (perché una foto caricata sul web rimane visibile per sempre), proteggendo i propri dati personali come ad esempio il numero di cellulare o l'indirizzo di casa e ponendo una certa cura nella scelta delle password. Il consiglio lasciato ai ragazzi è di scegliere password non troppo scontate, di inserire numeri e lettere maiuscole o minuscole e di non permettere mai a nessun sito di memorizzare la propria password. Meglio fare uno sforzo di memoria che affidare ad altri i nostri segreti...

Tra i ragazzi è infatti oggi molto di moda scambiarsi la password come atto di fiducia e di amicizia, ma durante l'incontro Francesca ha spiegato che affidare la propria password a qualcuno che non siano i propri genitori può essere una grande leggerezza, di cui in futuro ci si può pentire.
Sono sempre molto frequenti i casi di cyberbullismo, che comportano gravi danni all'immagine e alla reputazione dei ragazzi e anche durante l'incontro qualche ragazzo presente in sala ha portato la sua esperienza personale.
Il cyberbullismo è infatti un nuovo fenomeno giovanile, che mira deliberatamente a fare del male e a danneggiare qualcuno; è un'azione persistente che può durare anche anni e da cui è difficilissimo difendersi, soprattutto per un ragazzo che non si confronta con i genitori.
Si è parlato allora di educazione e di rispetto, che non devono mancare solo perché si è nel mondo virtuale e si è ragionato insieme ai ragazzi sull'opportunità di non lasciare solo il compagno bersagliato dai cyber bulli, perché in fondo anche chi tace o minimizza l'accaduto è complice.
Per quanto riguarda l'uso chat e ai social network, il è stato di essere diffidente nei confronti di chi vuole sapere troppe informazioni private, e di non fidarsi di foto o immagini inviate perché potrebbero essere state contraffate, per nascondere la vera identità dell'adescatore, solitamente adulto e in malafede. Molto spesso infatti i ragazzi hanno la tendenza a non verificare mai le informazioni trovate in rete, dandole sempre per certe e inconfutabili.

Ai ragazzi è stato inoltre consigliato di non attivare la webcam con sconosciuti, bloccare o eliminare senza sensi di colpa i contatti che infastidiscono o caricano materiale che potrebbe turbarci, non incontrare da soli persone conosciute in chat, non cliccare su sito vietati a minori e non entrare mai in siti a pagamento che richiedano carte di credito senza un adulto.


(fonte: ufficio Comune di Novellara (RE))

 

Mercoledì, 13 Novembre 2013 09:10

Protezione Civile e Social Media.



Se ne discuterà venerdì 15 novembre 2013 dalle 09:30 alle 13:30 a Roma presso il Dipartimento della Protezione Civile.
Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia


Alla Libreria Feltrinelli, martedì 22 Ottobre 2013 dalle ore 18:00. Via Farini 17, Parma (PR)

Parma, 17 ottobre 2013 -

Roberto Marmo presenta il manuale, scritto con Gioia Feliziani, per la creazione e gestione di un negozio (fisico o virtuale) secondo le logiche del social commerce, utile anche al consumatore interessato a comprendere le nuove strategie di vendita. Che si tratti di migliorare un progetto già realizzato o di attuarne uno completamente nuovo, il volume insegna come migliorare l'esperienza di acquisto per il cliente e massimizzare l'effetto delle azioni di marketing del venditore. Vengono discusse soluzioni come l'uso dei classici social network da soli o integrati con il sito per e-commerce, piattaforme per la vendita ispirate ai social network, realizzazione di un social network interno a un sito e-commerce. Esempi, checklist, test di autovalutazione consentono di individuare le soluzioni adatte.

Questo libro intende aiutare il venditore nella creazione e gestione del negozio, fisico o virtuale, secondo le logiche del social commerce, per migliorare un progetto già realizzato o per partire da zero.

La lettura è utile anche all'acquirente che vuole conoscere i nuovi meccanismi di vendita.

Interviene Ferdinando Vighi.
Sabato, 28 Settembre 2013 10:30

Aggiungi un posto a tavola: si fa social eating!

Di Sara/B, 29 settembre 2013 -
 
Nel mondo della "social mania" non poteva mancare l' occasione per far fronte alla crisi divertendosi in cucina. Anche i più restii al mondo dei social network non potranno restare indifferenti al fenomeno del "social eating".
Il bisogno di condividere sempre più aspetti della propria vita quotidiana con gli altri, si sposa ora con questa nuova pratica molto in voga in ambito culinario. Complice la crisi forse e il panorama della "sharing economy", per cui si cerca di risparmiare offrendo servizi anche in condivisione, o semplicemente la voglia di provare un nuovo modo di fare amicizia, gustando il pranzo in compagnia. Niente di complicato basta aprire la propria casa al nuovo ospite, non importa che sia uno sconosciuto!
Il fenomeno partito dall' America, si sta diffondendo sempre di più anche in Italia, ne sono prova i tanti siti nati sul social eating che danno la possibilità di sperimentare nuovi piatti in compagnia e fare nuove conoscenze senza più il bisogno di recarsi in un locale. Esistono davvero un' infinità di proposte e per tutti i gusti da quelle con menù più ricercato a quelle più economiche; nella maggior parte dei casi basta partecipare con un contributo alle spese del pasto.
Sul sito Gnammo ad esempio si condivide la passione per l' attività culinaria; si può essere cooker e ospitare, o "gnammer", facendosi ospitare. Basta iscriversi per avere la possibilità di organizzare pranzi, cene ed eventi a casa propria mostrando sul sito le immagini del menù, la spesa e il luogo. Cucine tipiche locali o estere, degustazioni, piatti di ogni tipo semplici o elaborati, in ogni città; la scelta è vastissima.
Come ogni tendenza sta prendendo così tanto piede da proporsi in una vena più chic e sempre meno economica, con il nome più misterioso di Hidden Kitchen, ovvero cucine nascoste o Secret Restaurant, ristoranti segreti, veri e propri club a cui si accede tramite l' iscrizione sul sito. Nulla si decide e si sa sui commensali. L'indirizzo verrà comunicato via email soltanto pochi giorni prima della data prevista a chi si sarà registrato. Il mistero che avvolge il luogo in cui vi recherete e le persone che potrete incontrare darà quel pizzico di pepe in più, che in cucina non guasta mai.
Bologna, 17 settembre 2013 -
 
Dopo la maxi rissa di Bologna che ha visto protagonista circa 250 ragazzini di genere anche femminile, la Procura ha aperto due inchieste. Un fascicolo, al momento contro ignoti, che ipotizza i reati di rissa aggravata e istigazione a delinquere ipotizzando la partecipazione anche di maggiorenni. Un'altra inchiesta è stata aperta dalla Procura dei minori. Un vero e proprio scontro fra due bande o fazioni che avrebbero programmato l' incontro sul social network Ask, molto in voga fra i giovanissimi.
 
Comunicato della Regione con l' intervista al Garante regionale dei minori
 
Dopo la maxi rissa tra adolescenti ai Giardini Margherita di Bologna, abbiamo intervistato Luigi Fadiga, Garante regionale dei minori, su quanto accaduto.
 
Presidente Fadiga, nel giorno in cui riaprono le scuole la mega rissa ai giardini Margherita continua a far discutere e a porre interrogativi, chiamando in causa anche famiglie e istituzioni.


"Senz'altro. Devo ammettere che sono rimasto sorpreso e preoccupato. Un evento come quello dei Giardini Margherita rappresenta un fenomeno del tutto nuovo nelle nostre città dove episodi gravi di contrapposizione come quelli che da tempo si registrano nei centri del Nord Europa non si erano ancora mai verificati. In Italia le problematiche minorili non sono particolarmente gravi, la stessa delinquenza minorile è a livelli bassi. E questo perché possiamo dire che la famiglia italiana ha ancora una capacità di gestire, ma anche di mimetizzare e assorbire, certi problemi".
 
Sì la famiglia. In relazione alla maxi rissa c'è un qualche appunto che andrebbe sollevato?
"Di certo non mi sento di metterla sul banco degli imputati. Imputare una responsabilità alle famiglie in questo caso sarebbe semplicistico. Qui si tratta di valutare la portata dell'uso dei social media, e la connessa rapidità di comunicazione dei messaggi, che favoriscono modi di aggregazione che passano sopra al contesto familiare. E d'altro canto la famiglia va richiamata al suo ruolo e ad un grosso lavoro di responsabilizzazione e va aiutata nel conoscere i vantaggi e i rischi della rete".
 
Quali sono le caratteristiche che la colpiscono maggiormente in quanto accaduto?
"Da una parte mi ha colpito l'uso dei Giardini Margherita come campo di battaglia: un fatto che denuncia una mancanza di cura e anzi il disprezzo per i beni comuni che giudico un brutto segnale, dall'altra la contrapposizione tra gruppi, almeno in apparenza, di diversa estrazione sociale. Una contrapposizione che non avevamo ancora visto manifestarsi in questo modo, che indica una frattura sociale che va interpretata come un segnale. Quello che appare però è che questi ragazzi non conoscono i loro diritti e di conseguenza nemmeno i loro doveri".
 
Quale deve essere il ruolo delle istituzioni ?

"In attesa dei risvolti giudiziari che avrà la vicenda, rimane la preoccupazione di fronte a qualcosa di nuovo. Certo, passare dal blocco del traffico durante uno sciopero studentesco di protesta per la mancanza di aule e insegnanti a questa rissa rappresenta un forte salto in negativo. Le istituzioni devono stare attente, sono problemi che vanno interpretati".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Pubblicato in Cronaca Emilia


di Lamberto Colla -
Parma, 24 Agosto 2013 -
Per procurato allarme due persone di Barga (Lucca) sono state denunciate dai carabinieri lo scorso 22 agosto.
Lei è una 26enne che ha avuto l'infelice idea di riportare sul suo profilo social quanto ascoltato in una conversazione all'interno di un negozio di Barga (LU). Lui 42enne invece è il titolare del negozio rivenditore anche per una nota compagnia telefonica il quale raccontava ad alcuni clienti di una forte scossa sismica che si sarebbe scatenata di lì a poco rafforzando, per di più, il contenuto della "notizia" con il fatto che alcune compagnie telefoniche avrebbero disattivato alcune linee per lasciare maggiore spazio alle comunicazioni della Protezione Civile.
Una miscela esplosiva innescata con la pubblicazione sul profilo facebook della ragazza. Una reazione a catena di segnalazioni allarmistiche che hanno obbligato l'amministrazione comunale di Barga alla verifica dei fatti e alla immediata smentita attraverso un comunicato a firma del Vicesindaco e Assessore alla Protezione Civile avvocato Alberto Giovannetti nel quale viene ribadito che "Sono totalmente prive di fondamento le informazioni apparse su internet ed in particolare su alcuni social network in ordine alla previsione di "una forte scossa di terremoto" e al fatto che a "Castelvecchio la protezione civile sta staccando alcuni numeri di cellulare". E stato altresì appurato che le difficoltà tecniche di alcune compagnie telefoniche che si registrano nella zona in questi giorni non sono da mettere in relazione ai recenti eventi sismici".
E così si è passati dallo scoop alla denuncia. Gioie e dolori dei cinguettii.

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