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Prestigioso riconoscimento all'attività del nostro Istituto al recente webinar sulla "Robotica al servizio della salute" organizzato da Unamsi – Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)

Il nuovo progetto europeo, coordinato dall'Università di Bologna, svilupperà sistemi robotici avanzati, guidati dall'intelligenza artificiale, in grado di apprendere le abilità necessarie per interagire con le persone, con gli oggetti e con l'ambiente circostante

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia
Venerdì, 10 Dicembre 2021 12:18

Palestra robotizzata: i lavori al via questo mese

Previsto un investimento iniziale di circa 250 mila euro | Tubertini: "La riabilitazione supportata dall’utilizzo di sistemi robotici comporta numerosi vantaggi, tra cui quello di permettere prestazioni ancora più intensive, specifiche e appropriate"

Pubblicato in Sport Emilia
Lunedì, 25 Ottobre 2021 12:56

Nasce “Modena ARTS Foundation”

L’Academy for Robotic and Transplant Surgery è dedicata alla promozione di ricerca, cultura della salute e assistenza ai pazienti trapiantati

Domenica, 16 Giugno 2019 10:12

Robot in classe insieme agli insegnanti

Robot in classe insieme agli insegnanti "presto realtà". I prof robot nelle scuole sono già realtà in Corea del Sud e Giappone. È lo scenario previsto

Robot in classe a sostegno degli insegnanti: questo scenario sarà presto realtà. Già oggi nelle scuole è disponibile materiale didattico digitale. I bambini ricoverati in ospedale per periodi prolungati, attraverso robot di telepresenza collegati a una tablet, possono continuare a partecipare alle lezioni: in questo modo, il bambino sente e vede tutto e rimane parte del gruppo sociale. In Corea del Sud vi sono robot che insegnano l'inglese, mentre in Giappone il primo umanoide multilingue è salito in cattedra già nel 2009.

Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è difficile dire in che modo l'informatizzazione modificherà il mestiere di insegnante. Secondo alcuni esperti, i maestri di scuola primaria saranno i meno toccati da queste trasformazioni.

(15 giugno 2019)

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Oltre 4mila visitatori in poco più di un mese d'apertura. Boom di prenotazioni delle scuole di Parma e del Parmense e delle province vicine per visite guidate e laboratori. Esposizione aperta fino al 17 dicembre

Parma, 1° dicembre 2017 – Si può già parlare di successo, in poco più di un mese d'apertura, per la mostra "La Fabrica dei Corpi. Dall'anatomia alla robotica", in corso fino al 17 dicembre al Palazzo del Governatore di Parma.

Sono già oltre 4mila i visitatori dell'esposizione, che tra l'altro ha registrato notevole interesse da parte delle scuole: boom di prenotazioni dagli istituti di Parma e del Parmense e delle province vicine per visite guidate e laboratori, a testimoniare il gradimento nei confronti di una mostra scientifica di grande valenza educativa e didattica, inserita nelle iniziative del Comune di Parma per le celebrazioni dei 2200 anni di fondazione della città e in quelle promosse dall'Università di Parma per l'internazionalizzazione dell'Ateneo nell'anno accademico 2017-2018.

Sono state pianificate aperture mattutine quotidiane sulla base delle grandi richieste delle scuole, che hanno quasi esaurito la disponibilità delle visite.

"La Fabrica dei Corpi. Dall'anatomia alla robotica" promette un avvincente viaggio tra passato e futuro incentrato sulla conoscenza della struttura dei corpi viventi e proiettato verso la conquista dello spazio e le sfide tecnologiche di domani: dalle forme e anatomie animali e umane ai robot umanoidi, passando per la straordinaria collezione di maschere fisiognomiche di Lorenzo Tenchini, nuovamente riunite a Parma dopo 110 anni dalla loro realizzazione a fine 1800.

La mostra, curata da Roberto Toni, è organizzata dal Sistema Museale dell'Università di Parma con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, con la collaborazione del Museo di Antropologia criminale "Cesare Lombroso" e del Sistema Museale dell'Università di Torino. È realizzata con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, attraverso un contributo ottenuto nell'ambito del bando della legge 6/2000 per la divulgazione della cultura scientifica. Ha ricevuto inoltre il sostegno della Fondazione Cariparma, del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, dell'Associazione Alumni e Amici dell'Università di Parma e di Conad Centro Nord. Alla sua realizzazione collaborano numerose Istituzioni accademiche e sanitarie e prestigiosi Enti di ricerca nazionali e internazionali.

Filo conduttore dell'esposizione è la conoscenza della struttura dei corpi viventi, in particolare quella del corpo umano, che sta a fondamento di alcune tra le maggiori conquiste biomediche ottenute tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI secolo.

La prima sezione (al primo piano del Palazzo del Governatore) si apre con una panoramica della storia attraverso i secoli della Scuola Medica e Chirurgica dell'Ateneo di Parma, che introduce a un articolato percorso conoscitivo. Questo parte, in termini evoluzionistici, dalle forme e dalle anatomie animali, giungendo all'anatomia dell'Uomo e alle sue rappresentazioni anatomiche ceroplastiche e artistiche. Tra queste ultime spiccano la monumentale scultura lignea di Mario Ceroli e gli studi ergonomici di Ettore Sottsass conservati allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma.

Il nucleo fondamentale della mostra dal punto di vista storico è costituito dalla straordinaria collezione di maschere fisiognomiche, di dottrina lombrosiana, preparate dall'anatomico di formazione psichiatrica clinica dell'Università di Parma Lorenzo Tenchini: maschere realizzate a scopo strettamente scientifico, con l'intento di catalogare l'espressione e la struttura del viso dei soggetti che rappresentano (detenuti del reclusorio di Parma e ricoverati nel manicomio di Colorno), seguendo i principi della ricerca comportamentista del tempo, in particolare quella focalizzata sull'atteggiamento delinquenziale e sulle devianze sociali. La collezione Tenchini, oggi divisa tra l'Università di Parma (Museo e Biblioteca storica museale di Biomedicina) e l'Università di Torino (Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso") è dunque nuovamente riunita a Parma per la prima volta dopo 110 anni grazie alla generosa collaborazione del Museo Lombroso di Torino.

Nella seconda sezione (al secondo piano), partendo dalla strutturistica del corpo umano, l'esposizione si apre sulle simbolizzazioni ed elaborazioni matematico-computazionali per la ricostruzione virtuale dei corpi. Accompagna poi i visitatori nell'uso di queste ricostruzioni per l'ingegnerizzazione degli organi bioartificiali con biomateriali, delle bioprotesi, dei biochip e della biostampa, traguardi biotecnologici della medicina rigenerativa e ingegneria tissutale alle soglie del XXI secolo, arrivando sino alla simulazione antropomorfa dei corpi mediante robot umanoidi, ultima frontiera della tecnologia applicata alla salute umana, con la previsione di prossimi impieghi nelle missioni spaziali.

In occasione della mostra sono proposti alle scuole visite guidate, laboratori e attività organizzate sui temi dell'esposizione. Otto i laboratori didattici per bimbi e ragazzi dai 5 ai 18 anni, in particolare su robotica e anatomia animale, che hanno incontrato grande interesse da parte delle scuole: dalle automobili autonome ai droni, dalla storia evolutiva degli esseri viventi alle strutture di deambulazione dei mammiferi e dell'uomo.

Palazzo del Governatore
Parma, Piazza Giuseppe Garibaldi
tel + 39 0521 218929

Orari
· da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19;
· sabato e domenica dalle 10 alle 19;
· lunedì chiuso;
· visite per scuole e gruppi, solo su prenotazione, da martedì a venerdì dalle 9 alle 13.

Informazioni e prenotazioni scuole e gruppi
tel. 0521 906310 / 0521 905203 / 0521 033599
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Info
http://lafabricadeicorpi.unipr.it/ 
http://www.musei.unipr.it/it 

Facebook
www.facebook.com/MEMAunipr 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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