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Piano produttivo del Parmigiano Reggiano: per la Cia reggiana si poteva osare di più. Il presidente Cia Antenore Cervi: siamo a favore, ma avevamo chiesto di introdurre una modulazione più ampia.

Mercoled́ prossimo 6 aprile i produttori di Parmigiano Reggiano sono chiamati in assemblea per decidere l'importantissimo Piano di regolazione dell'offerta, "Un passaggio chiave nell'attuale congiuntura del settore – afferma il presidente di Cia Agricoltori italiani di Reggio Emilia Antenore Cervi -, perché l'adozione di misure in grado di seguire le tendenze del mercato, è un fattore indispensabile per riuscire a 'governare' l'andamento produttivo ed a disincentivarne gli eccessi. Peraltro, la possibilità di regolare la produzione è quanto chiedono all'Unione europea i produttori di latte alimentare per fronteggiare l'attuale crisi dei prezzi; dato che come Dop possiamo già adottare un piano in tal senso, non farlo sarebbe un'opportunità sprecata".

"Proprio i dati dei primi mesi del 2016 – segnala Cervi – dimostrano che dopo un lungo periodo di depressione delle quotazioni del Re dei formaggi, la ripresa dei prezzi degli ultimi mesi, seppur limitata, sta innescando un aumento produttivo tale da far già prevedere future crisi per eccesso di offerta. Proprio quello che il Piano dovrebbe evitare, ma per poterlo fare deve poter contare su entrate extra, che da un lato disincentivino gli aumenti eccessivi di prodotto, dall'altro rastrellino risorse per cercare di promuovere nuovi sbocchi sui mercati".
"Della proposta che il Consorzio di tutela del Parmigiano-Reggiano ha elaborato – prosegue il presidente Cia – condividiamo la necessità di un piano, perché questo consente in primo luogo una valorizzazione delle quote formaggio; atteso peṛ che il piano non scatta fino ad un aumento produttivo del 4%, ci sembra percị uno strumento poco efficace nel disincentivare l'aumento di produzione".
"Avremmo preferito – aggiunge Cervi – l'introduzione di una modulazione che chiedesse una maggiore contribuzione a chi supera la produzione attuale, fornendo maggiori risorse per andare alla conquista di nuove quote di mercato".
"In ogni caso non possiamo permetterci – conclude Cervi – sia per l'espansione della produzione, sia per la delicata situazione istituzionale del Consorzio, una non decisione, che metterebbe il comparto del nostro formaggio allo sbando: per questo rivolgiamo un invito a tutte le rappresentanze ed ai produttori per una scelta responsabile, anche se non la si ritiene la migliore, come è nel nostro caso".

(Fonte CIA Reggio Emilia 1 aprile 2016)

Mercoledì, 30 Marzo 2016 08:34

Latte, il momento più difficile del comparto.

Alleanza delle Cooperative scrive al Commissario Phil Hogan per interventi urgenti. Calzolari: "Si potrebbero utilizzare tali ritiri per produrre formaggi e latte per la distribuzione agli indigenti, considerando anche l'enorme richiesta proveniente dall'emergenza immigrazione".

di Virgilio Parma, 30 marzo 2016.
E' un vero proprio grido d'allarme quello lanciato nei giorni scorsi da Gianpiero Calzolari, coordinatore del settore lattiero caseario dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, che rappresenta e raccoglie circa il 70% della materia prima nazionale. L'invito della cooperazione è di un cambio di passo in grado di salvare il salvabile, diversamente, sottolinea Calzolari, "le nostre cooperative rischiano di non poter più tutelare la filiera senza il pronto intervento della Commissione europea". In una lettera indirizzata al Commissario Phil Hogan, Alleanza delle Cooperativa l'esigenza di intervenire con forza per poter assorbire ancor più latte di quello previsto in quanto "L'intera struttura della filiera del settore lattiero caseario è a rischio e con essa gli allevamenti."
La proposta indirizzata al Commissario è perciò quella di "attuare ulteriori misure straordinarie e urgenti, a partire dall'attivazione già nei prossimi giorni dei ritiri delle produzioni non collocate sul mercato, da finanziare con il fondo anti crisi previsto dall'OCM unica". "Si potrebbero utilizzare, sottolinea Calzolari, tali ritiri per produrre formaggi e latte per la distribuzione agli indigenti, considerando anche l'enorme richiesta proveniente dall'emergenza immigrazione.

LATTE SPOT Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali.
in sintesi: Latte crudo spot nazionale: tra 25,26 e 27,32 €/100 litri di latte. Latte intero pastorizzato estero tra 22,68 e 23,71€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali.

Borsa di Milano 21 marzo: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 21 marzo:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,12-1,17 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 25 marzo 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 22 marzo 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali. Nello specifico il 9 mesi di stagionatura si colloca tra 6,45 e 6,55€/kg mentre il 15 mesi e oltre rimane tra 7,20 e 7,85 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO nella seduta borsistica che ha preceduto il week end pasqua (25 marzo) i listini del Parmigiano Reggiano non hanno subito variazioni. Alla borsa merci di Parma il 12 mesi è stato confermato tra 8,35 e 8,70€/kg e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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Mercoledì, 23 Marzo 2016 08:31

Latte sempre più in rosso.

Continua il crollo del valore del latte spot. Si arresta la caduta del burro ma il Grana Padano cede 5 centesimi, forse di riflesso al problema aflatossine. Si arresta la risalita del "parmigiano".

di Virgilio Parma 23 marzo 2016

LATTE SPOT Ormai la strada della crisi del latte non ha ritorno salvo qualche intervento d'emergenza che venga messo a disposizione degli allevatori. L'ipotesi di un nuovo piano di battimento, si racconta di circa 3.500 euro per animale abbattuto, potrà mettere in sicurezza qualche azienda che avrà l'opportunità di "pensionarsi" con il minor danno ma non sarà certo la miglior soluzione per il settore lattiero nazionale già di per sé deficitario del prezioso prodotto alimentare. Ancora una settimana di passione si deve registrare per il latte spot. Nello specifico il latte crudo spot nazionale cede il 5,46% atterrando, nella settimana che precede la Pasqua tra 25,26 e 27,32 €/100 litri di latte. Non è di molto inferiore il cedimento dell'intero pastorizzato estero che scende sotto i 23 € (tra 22,68 e 23,71€/100 litri latte) lasciando sul campo il 4,26%.

BURRO E PANNA Settimana di tregua per il burro che vede confermati tutti i listini milanesi. unica eccezione il calo, peraltro prevedibile dello zangolato parmense (0,85€/kg). I listini delle creme a uso alimentare hanno registrato la tenuta della milanese e il cedimento della panna alla borsa di Verona.

Borsa di Milano 21 marzo: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 21 marzo:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,12-1,17 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 18 marzo 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 22 marzo 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Parrebbe finito il periodo di stasi dei listini del Grana Padano. Un cedimento di 5 centesimi alla borsa di Milano, forse da mettere in relazione all'emersione del problema "Aflatossine", che certamente non farà bene a tutto il comparto caseario. In particolare  il 9 mesi di stagionatura si colloca tra 6,45 e 6,55€/kg mentre il 15 mesi e oltre tra 7,20 e 7,85 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Non arretra ma si arresta il prezzo del Parmigiano Reggiano. Dopo la lunga e poderosa cavalcata, avviata lo scorso ottobre, alla borsa di Parma i listini non hanno subito variazioni rispetto l'ottava precedente, nonostante una buona vivacità del mercato. Nello specifico il 12 mesi è stato confermato tra 8,35 e 8,70€/kg e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg

 

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Mercoledì, 16 Marzo 2016 08:40

Latte spot in tregua ma derivati sempre più giù

Continua la scalata del Parmigiano Reggiano nonostante la crescita produttiva. Il burro zangolato di Reggio Emilia scende ben al di sotto del valore della margarina.

di Virgilio, Parma 16 marzo 2016

LATTE SPOT Settimana di tregua per il latte spot. Nel complesso il calo realizzato nel corso di questo primo trimestre è del 14,31% per il crudo nazionale e addirittura del 21% per il pastorizzato spot estero.
In specifico, alla borsa di Verona, il latte crudo spot nazionale è quotato tra 26,81 e 28,87 €/100 litri di latte, l'intero spot pastorizzato tra 23,71 e 24,74€/100 litri di latte mentre lo scremato pastorizzato estero si attesta nell'intervallo 10,35 - 11,39 €/ 100 litri di latte.

BURRO E PANNA Rallenta ma pur sempre rimane in fase discendente il burro. 3 centesimi persi alla piazza milanese. Continua la fase discendente dei derivati del latte talmente evidente che il lo zangolato alle borse di Parma e Reggio si colloca ben al di sotto del prezzo della Margarina (0,95 - 1,1€/kg.)

Borsa di Milano 14 marzo: (-)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 14 marzo:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,17-1,22 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 11 marzo 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,88 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 15 marzo 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Ancora stabile il Grana Padano. Listini invariati dallo scorso 11 gennaio. Sono confermati perciò i prezzi compresi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Continua la scalata del prezzo del Parmigiano Reggiano, nonostante l'incremento produttivo, e nonostante il crollo del burro zangolato di derivazione del medesimo latte.
Guadagnati perciò altri 5 centesimi per entrambe le stagionature. Nello specifico il 12 mesi è quotato tra 8,35 e 8,70€/kg e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg centesimi sia per sul 12 mesi di stagionatura sia per il 24 mesi di invecchiamento. 

 

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Pandino si riscopre capitale dei formaggi italiani. Nell'affascinante castello visconteo sarà incoronato da esperti e dal pubblico il formaggio più gustoso del nostro Paese. In gara anche caseifici del reggiano.

Reggio Emilia, 15 Marzo 2016

Una rassegna che coniuga arte culinaria, biodiversità e tradizione, ma anche una sfida tra produttori italiani per l'esaltazione delle diverse abilità. Nel caso specifico si parla di casari e della loro maestria nella preparazione di uno dei protagonisti più amati delle tavole italiane: il formaggio.
Nella suggestiva cornice del Castello Bernabò Visconti di Pandino, il prossimo 20 marzo, si svolgerà ancora una volta "CaseoArt", il concorso nazionale organizzato da "Asso Casearia Pandino", l'Associazione dei diplomati della scuola casearia della stessa località cremonese, giunto quest'anno alla sua settima edizione.
Addentrarsi nelle bellezze della storica roccaforte di Pandino, sarà un po' come percorrere un'autentica autostrada dei sapori: i circa 300 formaggi in gara, suddivisi in 28 categorie che comprendono quelli più conosciuti (alcuni con tanto di marchio Dop in bella mostra come Grana Padano, Taleggio, Bitto, Bagos, ecc) e altri sperimentali, saranno infatti espressione delle diverse regioni italiane.
Un percorso alla scoperta delle diverse peculiarità territoriali e produttive, vero patrimonio in grado di determinare un prodotto unico e di qualità, che saranno appunto valorizzate nell'ambito di CaseoArt, concorso che culminerà nell'assegnazione del "Trofeo San Lucio" al formaggio ritenuto eccellente sul piano tattile, visivo e gustativo, ed al suo tecnico-casaro produttore.
Nella giornata di sabato 19 avverrà, in occasione di un momento a porte chiuse, la prima selezione dei prodotti in gara, affidata all'esperienza dei tecnici caseari e dei rappresentanti Maestri Assaggiatori dell'ONAF, l'Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi.

A partecipare alla competizione e contendersi il Trofeo per formaggio migliore anche 4 caseifici della provincia di Reggio: AZIENDA AGRICOLA IL CANTONE di GUASTALLA, LATTERIA SOCIALE NUOVA di BIBBIANO, CAS. SCALABRINI di BIBBIANO, LATT. SOC. CAVOLA di CAVOLA DI TOANO.

Domenica 20, invece, è previsto il momento clou della kermesse rivolto al grande pubblico con la proclamazione del vincitore (che sarà poi premiato il prossimo 1° maggio) da parte di una giuria qualificata, che comprenderà pure alcuni noti giornalisti. Un gruppo di esperti che per l'occasione si avvarrà anche del prezioso contributo dei visitatori i quali, da attenti consumatori, domenica avranno la possibilità di assaggiare, in una sala del castello visconteo, i formaggi in gara, valutandone in un'apposita scheda l'aspetto, le sensazioni tattili ed il gusto.
Sempre nella giornata di domenica, all'interno del castello di Pandino, sarà inoltre possibile visitare una mostra di formaggi Dop del territorio, custoditi all'interno di particolari teche, mentre i più piccoli potranno essere condotti lungo un affascinante percorso sensoriale, che, attraverso suoni e significative immagini, declinerà in maniera creativa ed emozionale le diverse fasi che caratterizzano il processo produttivo caseario: la terra, il foraggio, la mungitura, il burro ed il formaggio.
L'idea da cui nasce "CaseoArt" è quella di valorizzare il comparto lattiero-caseario che sta continuando a far registrare risultati più che positivi con esportazioni che, nei primi sette mesi del 2015, si sono attestate sul +8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. (Fonte Coldiretti).

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Mercoledì, 09 Marzo 2016 08:36

Latte, dalle stalle alle stalle!

C'è chi urla di avere sconfitto le multinazionali, ma intanto il latte spot continua la corsa verso baratro. Non c'é fine al peggio. Intanto il burro cede altri 7 centesimi e il pregiato burro parmense vale quanto la margarina (0,95€/kg). Al contrario, vola il Parmigiano.

di Virgilio Parma 9 marzo 2016

LATTE SPOT Crisi nera per il latte che prosegue la sua corsa verso il baratro. Alla borsa di Verona il latte crudo spot nazionale scende tra 26,81 e 28,87 €/100 litri di latte, l'intero spot pastorizzato tra 23,71 e 24,74€/100 litri di latte mentre lo scremato pastorizzato estero perde l'8,70% e scende nell'intervallo 10,35 - 11,39 €/ 100 litri di latte. E qualcuno ha il coraggio di gridare di avere sconfitto le "multinazionali"?

BURRO E PANNA Perdono 7 centesimi anche le referenze di Burro quotate a Milano. Cede anche lo zangolato di Parma che scende sotto la soglia dell'euro al chilo (0,95€). Ma Reggio Emilia anticipa la tendenza settimanale con un nuovo cedimento di altri 7 centesimi fissando il prezzo a 0,88 €/kg e il suo valore si colloca ben al di sotto alla margarina (0,95€/kg)
Borsa di Milano 07 marzo: (-)
BURRO CEE: 2,33€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,48€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,48€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,28€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 07 marzo:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,17-1,22 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 04 marzo 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,95 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 08 marzo 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,88 - 0,88€/kg.

GRANA PADANO Ancora nessuna variazione sul fronte del Grana Padano. Listini invariati dallo scorso 11 gennaio. Sono confermati perciò i prezzi compresi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO L'asta record andata in onda a Suzzara (MN) la scorsa settimana ha galvanizzato ancor più il mercato del Parmigiano Reggiano che recupera altri 5 centesimi sia per sul 12 mesi di stagionatura sia per il 24 mesi di invecchiamento. Nello specifico, a Parma, il più fresco è quotato 8,30-8,70€/Kg e tra 9,25 e 9,75€/kg. il 24 mesi.

(In galleria immagini i grafici CLAL

 

 

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Mercoledì, 02 Marzo 2016 08:38

Crisi profonda nel comparto lattiero.

Latte spot e burro in costante perdita. Grana stazionario dall'inizio del 2016 mentre il Parmigiano prosegue la corsa al rialzo avviata lo scorso mese di ottobre

di Virgilio Parma 02 marzo 2016

LATTE SPOT Chiude con una perdita anche il mese di febbraio che cede, complessivamente, circa 2 euro rispetto a gennaio. Nello specifico il latte spot crudo nazionale è sceso, solo nell'ultima settimana, da 29,90-31,96 €/100 litri a 28,87-30,93 €/100 litri di latte (-3,33%), il pastorizzato estero (Germania e Austria) ha ceduto il 2,57% chiudendo il mese tra 24,23 e 25,78 €/100 litri di latte. Infine lo scremato pastorizzato estero ha ceduto il 4,17% posizionando i listini tra 11,39 e 12,42 €/100 litri (-4,17%).

BURRO E PANNA Anche questa ultima settimana il burro ha lasciato 5 centesimi sul campo della crisi del settore. L'unico prodotto che ha mantenuto inalterato il valore, almeno per questa settimana, è la crema a uso alimentare quotata all'ombra della Madonnina.
Borsa di Milano 29 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,40€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,55€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,55€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 29 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,17-1,22 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 26 febbraio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,00 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 1 marzo 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,95 - 0,95€/kg.

GRANA PADANO ancora nessuna variazione sul fronte del Grana Padano e listini invariati dallo scorso 11 gennaio. Sono confermati perciò i prezzi compresi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Sempre in isolata controtendenza l'andamento del Parmigiano Reggiano che guadagna ulteriori 10 centesimi sulla quotazione della precedente ottava seppure limitatamente al 12 mesi di stagionatura. Listini inalterati per il 24 mesi che invece ha confermato la quotazione precedente. Tra 8,25 e 8,65 è il nuovo range di prezzo assegnato al 12 mesi di stagionatura registrato alla borsa merci di Parma che ha visto confermare le quotazioni del 24 mesi comprese tra 9,20 e 9,55 €/Kg,

(In galleria immagini i grafici CLAL

Burro RE

 

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Cereali, si stanno scaldando i motori. Lattiero caseari in crisi. Il glifosato, sollecitazione M5S per vietarlo. Alert Sicurezza per la scodella CARS di Coop e per la plastica nei Mars. Le dinamiche e le tendenze del settore lattiero caseario. Prosciutto e Taiwan, a quando?

SOMMARIO Anno 15 - n° 08 28 febbraio 2016
1.1 editoriale Grecia sottomessa e GB a Statuto Speciale
2.1 cereali Cereali, si stanno scaldando i motori
3.1 cereali Cereali, lieve risalita
4.1 Lattiero Caseario Burro, segno negativo su tutti i fronti
5.1 storia agricola Trattori antichi, mon amour!
6.1 glifosato Agricoltura. Prodotti fitosanitari a base di Glifosato. Dal M5S la richiesta di vietarne la produzione e l'uso.
6.2 Alert Sicurezza La Coop ritira la "Scodella Cars"
6.3 alert alimentare Plastica nei Mars, ritirati anche in Italia.
7.1 vino e export Canada loves italian wines
8.1 lambrusco Pignedoli, Pagliari e Vaccari (PD): bene proposta ritiro atto delegato su vino
8.2 lattiero caseario Lattiero caseario: tendenze e dinamiche recenti
10.1 export prosciutto Taiwan ancora vietata al prosciutto nostrano, ma non all'imitazione.
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 8 28feb16 COP

Domenica, 28 Febbraio 2016 09:17

Lattiero caseario: tendenze e dinamiche recenti

Il mercato mondiale dei prodotti lattiero caseari continua ad essere gravato da una situazione di offerta abbondante e il 2016 si è aperto con una conferma della situazione di criticità anche per il contesto nazionale, come già verificatosi per tutto il corso dell'anno precedente.

Nonostante la miniripresa verificatasi a fine anno, il 2015 si è chiuso con una flessione delle quotazioni di latte e derivati mediamente attestata in Italia al 9,3% (rispetto al 2014), come evidenziato dall'andamento dell'indice Ismea dei prezzi all'origine (base 2010), ed è stata determinata dall'andamento calante dei prezzi all'ingrosso dei formaggi duri (-4,6%) e, soprattutto, dei prezzi alla stalla del latte (-13%) mediamente liquidato a 0,356 euro/litro (senza premi e al netto di Iva). Dopo un avvio vivace della campagna di commercializzazione, c'è stato un progressivo rallentamento delle consegne di latte e, nel complesso, i livelli dell'annata solare 2015 risultano sostanzialmente invariati rispetto alla precedente e assestati su circa 11 milioni di tonnellate.

Scendendo nel dettaglio dei derivati, nel 2015 i prezzi dei formaggi grana sono risultati significativamente inferiori rispetto alla media dell'anno precedente: in particolare, considerando le stagionature minori, si è rilevata una variazione negativa del 7,6% per il Reggiano e del 6,2% per il Padano. Dopo una serie ininterrotta di ribassi, in chiusura d'anno si è, tuttavia, registrata una lieve ripresa delle quotazioni che, sospinta dal buon andamento delle esportazioni, si è protratta anche in esordio di 2016. Annata complessivamente deludente anche per altri formaggi tipici, in particolare Asiago e Gorgonzola, e per il burro, che sulla scia delle dinamiche continentali ha perso oltre 26 punti percentuali rispetto ai valori - peraltro già critici - del 2014.

Ismea latte consegne UE

Il mercato comunitario di riferimento
Nonostante la vivacità della domanda sia interna che extra comunitaria, il mercato UE stenta ad assorbire la produzione realizzata; il livello delle scorte accumulate, inoltre, contribuisce a mantenere una forte pressione sui prezzi. In particolare, per le polveri magre il progressivo calo dei listini ha determinato a fine anno un confronto negativo con oltre 30 punti percentuali di distacco rispetto al livello del 2014. Trend calante anche per i formaggi, soprattutto per i prodotti prevalentemente destinati al mercato extra comunitario, come l'edamer che nell'ultimo anno ha perso in media 24 punti percentuali. Grazie a un migliore equilibrio tra offerta e domanda, soprattutto da parte degli Stati Uniti, il mercato europeo del burro è risultato meno appesantito, registrando tra il 2015 e il 2014 una contrazione media di 10 punti percentuali.

Lo scenario comunitario
L'abbondanza di offerta di latte che continua a registrarsi a livello mondiale è imputabile principalmente all'Unione Europea. A partire dal mese di aprile, con la liberalizzazione del mercato, le consegne di latte nell'UE-28 hanno subìto un'accelerazione che, considerando il periodo cumulato tra gennaio e novembre 2015, è risultata pari al +2,2% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Nonostante la sensibile contrazione del prezzo del latte alla stalla (-17% tra il 2015 e il 2014) la produzione è stata particolarmente dinamica in alcuni paesi del nord Europa (Irlanda +13% nel periodo gennaio-novembre 2015, Paesi Bassi +6%, Belgio +6,5%, Regno Unito +2,5%, Polonia +2,3%, Germania +1,8%), mentre è rimasta pressoché invariata in Francia e in Italia.
Il surplus di materia prima è stato prevalentemente indirizzato verso burro e latte scremato in polvere, contando sul buon andamento delle esportazioni extra comunitarie registrato nel corso del 2015 (rispettivamente +12,8% +5,6% nel confronto con il 2014). Nonostante la conferma dell'embargo russo, è aumentata anche la produzione comunitaria di formaggi (+1,2% nei primi undici mesi del 2015), sostenuta dal buon andamento dei consumi in Europa, in Nord America e in alcuni paesi asiatici: l'export di formaggi UE è, infatti, sensibilmente aumentato verso USA (+17% nel 2015) e Giappone (+48%), divenuti i primi due mercati di sbocco dopo la chiusura delle frontiere da parte di Mosca.

Ismea latte Consumi UE

Consumi domestici ancora depressi
La domanda nazionale di prodotti lattiero caseari resta ancora depressa. A fronte di una lieve crescita della spesa per l'acquisto di prodotti agroalimentari registrata nel 2015 (+0,3% rispetto al 2014), per latte e derivati si rileva una contrazione del 3,4%, frutto di minori quantità entrate nel carrello delle famiglie italiane e di un prezzo al consumo più basso di quello del 2014.
Si conferma il calo strutturale dei consumi di latte, più evidente per il fresco che per l'uht (rispettivamente -8,5% e 3,2% in volume), con l'unica eccezione del segmento "alta digeribilità".
Tra i formaggi, complessivamente in calo dell'1,9% in volume e del 3,3% in termini di spesa, le maggiori flessioni interessano i duri, in termini di spesa, e i molli, in termini di quantità.
L'unico aggregato a mostrare una dinamica positiva dei consumi è lo yogurt con circa 1 punto percentuale di crescita nell'anno, sia in volume che in valore.

(allegato il pdf ISMEA 1/2016)

Ismea Formaggi prezzimedi origine
(ismea n° 1 /2016)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 24 Febbraio 2016 08:35

Burro, segno negativo su tutti i fronti

Nel comparto lattiero caseario solo il Parmigiano Reggiano mostra segnali di vivacità guadagnando terreno settimana dopo settimana. Il Burro e la panna sono in caduta libera e il latte spot alterna settimane di stasi con flessioni negative.

di Virgilio Parma 24 febbraio 2016

LATTE SPOT La settimana che si è appena conclusa ha lasciato invariati i listini del latte spot confermando un tracciato a scale alternando flessioni negative e conferme di valori quasi ogni settimana.
"Il mercato del latte è in piena défaillance - ha commentato il 19 febbraio scorso Giorgio Mercuri (Alleanza Cooperative). Perché non ce la fa ad assorbire l'eccesso di produzione del 5%, determinato dalla fine delle quote latte, e perché contemporaneamente ha subito gli shock dell'embargo russo, la diminuzione dell'export verso la Cina e la caduta dei consumi nazionali che a gennaio ha fatto registrare un -10%."
Il crudo nazionale conferma perciò i listini precedenti (29,90 - 31,96€/100 litri di latte) così come pure il latte intero pastorizzato estero (Germania Austria) con prezzo compreso tra 24,74 - 26,29€ /100 litri di latte mentre ha registrato una sensibile riduzione del 7,69% il latte scremato pastorizzato estero (11,90-12,94/ 100 litri di latte)

BURRO E PANNA Non c'è pace per il burro che continua inesorabilmente a perdere quotazione settimana dopo settimana. Altri 5 centesimi ceduti alla borsa milanese in quest'ultima settimana di febbraio per tutte le tipologie trattate e 6 cent per la crema a uso alimentare (40% mg). 5 centesimi perduti anche a Parma dallo zangolato che toccherà verosimilmente quota 1€/kg il prossimo venerdì seguendo quanto registrato alla borsa merci reggiana nella seduta di ieri mattina..

Borsa di Milano 22 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,45€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,60€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,60€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg.

Borsa Verona 22 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,22-1,27 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 19 febbraio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,05 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 23 febbraio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,00 - 1,00€/kg.

GRANA PADANO Inalterati da sei settimane consecutive i listini del Grana Padano. Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO In totale controtendenza il Parmigiano Reggiano che, settimana dopo settimana, guadagna qualche centesimo. Addirittura il 24 mesi di stagionatura, dopo quattro settimane di stasi, ha ripreso quota anch'esso guadagnando 5 centesimi alla pari del 12 mesi.
Nello specifico quindi il 12 mesi si è riposizionato tra 8,15 e 8,55€/Kg. e il 24 mesi si è mosso tra 9,20 e 9,55€/Kg

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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