La solidarietà arriva persino da "PornHub", disposto a sostenere il server di INPS per meglio far fronte agli accessi contemporanei per prenotare l'indennità. Il 1° d'aprile, al caos dell'INPS, si è associato quello sulla interpretazione della circolare esplicativa del Gabinetto del Ministero dell'Interno in merito alle autorizzazioni alle uscite che ha avuto necessità di una ulteriore esplicitazione.
Di Lamberto Colla Parma 5 aprile 2020 - 44esimo giorno dell'anno 1 dell'era COVID-19 e 25° pandemico - Non bastasse il coronavirus, ci si mettono anche le strutture governative a sostenere il caos. Vero che gli italiani sono abilissimi a gestire le complessità, ma quello che è accaduto il 1° d'aprile non doveva accadere.
Una combinazione straordinaria di inefficienze e di difetti comunicativi che, in epoca diversa, avrebbe potuto far pensare a un ben riuscito Pesce d'Aprile.
Partiamo dalla circolare del Ministero dell'Interno del 31 marzo che nella esplicazione dell'interpretazione sulle modalità di uscita di casa per bambini, inabili e anziani ha fatto trascorrere una notte insonne a diversi Governatori (Fontana e De Luca i più inalberati) e ai sindaci in prima linea a combattere l'invisibile e micidiale nemico venuto dalla Cina.
Come già avevamo sottolineato in un passato recente che di "demagogia si può morire", altrettanto si può dire della "Burocrazia" e del suo inconfondibile e inqualificabile linguaggio a uso e consumo dell'estensore.
Nello specifico il passaggio incomprensibile che ha scatenato l'ira di molti e le speranze dei reclusi ai domiciliari è il seguente (in allegato l'intera circolare del 31 marzo):
"Resta non consentito – si legge nella circolare del Viminale – svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici". Inoltre "l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima camminare in prossimità della propria abitazione".
L'interpretazione che si è immediatamente diffusa è stata di un allentamento della maglia delle disposizioni, che secondo i detrattori, avrebbe potuto vanificare i pregressi sacrifici. Una spiegazione talmente mal compresa che in giornata lo stesso Presidente del Consiglio è dovuto intervenire a rimarcare che nulla era cambiato e che si doveva stare a casa.
Ma il 1° d'aprile è stato anche il giorno del varo della piattaforma INPS abilitata a ricevere le domande per l'indennità dei 600 euro COVID-19.
L'aspettativa dell'esercito degli autonomi era alta e così, appena aperta la piattaforma, posto che era trapelato che la domanda fosse particolarmente semplice da compilare, seppure si fosse già diffusa notizie dallo stesso Pasquale Tridico presidente dell'Ente, sulla limitazione dei fondi per cui avrebbero potuto goderne solo i primi arrivati, grazie al Click Day, notizia poi smentita dagli esponenti governativi, si è scatenato l'inferno.
Chi avesse tentato di accedere al sito nelle prime giornate ha potuto toccar con mano l'inconsistenza del portale. Nella migliore delle ipotesi sarebbe caduto sulla videata che riportava il messaggio: "la pagina richiesta non è al momento disponibile , si prega di riprovare più tardi. Per ritornare al sito cliccare www.inps.it" altrimenti sarebbe rimasto in attesa per lunghi minuti a fissare la rotellina che indica il caricamento, o si veniva deviati a altre pagine, non sempre nobili e eleganti.
Nessun messaggio di "scuse", né dal sito e tantomeno dai vertici dell'istituto. Addirittura, il giorno seguente, la Ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, intervenuta alla trasmissione del mattino di Radio 102.5, condotta da Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi, ha dichiarato che il presidente dell'Inps "ha già spiegato che il sito ha subito diversi attacchi che si sono intensificati nella giornata di ieri e per questo è stato messo in sicurezza per alcune ore, alla riapertura le domande sono continuate ad arrivare. Stamattina all'una le domande pervenute erano già 517.529 e contemporaneamente il sito, sino a mezzanotte, ha subito un ulteriore attacco molto importante ma è riuscito comunque a rimanere in piedi.”
Quindi una giustificazione bella che pronta per scaricare, ancora una volta, responsabilità su altri. In questa circostanza a essere accusati sono stati i terribili Hacker intervenuti a intralciare i piani del Governo.
Ma nemmeno dalla Ministra è giunta una parola di scuse, anzi una perentoria difesa dell'operato di Tridico e del suo staff.
Vale perciò la pena di ascoltare l'intervista rilasciata ai conduttori di Non Stop News.
Al minuto 2,25, a seguito della domanda posta del giornalista Fulvio Giuliani, così risponde la Ministra delle Politiche del lavoro:
"Innanzitutto mi consenta di ringraziare il presidente dell'INPS e il suo staff che hanno lavorato giorno e notte per affrontare una emergenza totalmente fuori dalla quotidianità a metter su procedure che riguardano e arriveranno a milioni di italiani…".
Sogno o son desto? Chiunque avesse ricevuto una domanda come quella posta da Giuliani che riproponiamo, non avrebbe dovuto e potuto rispondere in quel modo per rispetto del conduttore ma ancor più di tutti gli italiani: "Ci permetta di tornare da dove siamo partiti, - sottolinea Fulvio Giuliani - vale a dire alla terribile giornata di ieri del sito dell'INPS. Non solo il crash, ma anche addirittura, per alcuni minuti, la diffusione di dati sensibili, conti bancari, numeri di telefono di utenti. Possiamo dire Signor Ministro che non si tratta di cercare il colpevole ma di assumersi la responsabilità e che è ingiustificabile quello che è accaduto e onestamente non sarebbe dovuto accadere: dovevamo organizzarci meglio" .
A fronte di un così dettagliato e vergognoso quadro la risposta della Ministra è quella sopra riportata, nessuna scusa, anzi elogi all'inefficienza a dimostrazione di quanto sia distante la realtà da chi ci governa.
Ben venga quindi la provocatoria offerta di PornHub ,che con i suoi 40 milioni di utenti giorno, si è offerto di prestare i suoi server per gestire la complessità di non più di 4 milioni di utenze.
Che dire? Solo Vergogna!
Purtroppo questa è una guerra e da qui ... l’Italia s’è desta e “andrà tutto bene”!
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Video Reggio Emilia deserta dal drone di Marco Pesci: https://www.youtube.com/watch?v=M6HdMJ-mSmw
Video auto con megafoni:
sissa https://youtu.be/9nYpLedfLj4
Felino: https://youtu.be/pd7A3p45bnI
Video Parma deserta Francesca Bocchia:
https://youtu.be/mHsEb7Rlk9Q
https://youtu.be/pIL8wrhjPIo
Conad - Auchan, (5.300 posti a rischio) Air Italy (1.500), Unicredit (5.000), Whirlpool (430). 12.200 nuove famiglie entreranno nel girone dei dannati
Di Lamberto Colla Parma 16 febbraio 2020 - La produzione industriale è calata del 4,3% in un anno (peggior trimestre dal 2012 quello registrato in chiusura 2019), le previsioni di crescita per il 2020 sono state tagliate allo 0,3% e seppure in raddoppio, il 2021 segnerà un misero 0,6%. Tutti gli indicatori economici al ribasso tranne la pressione fiscale che proprio quest’anno ha celebrato il primato continentale raggiungendo quota 64,8%.
E poi la questione del lavoro che va di pari passo con la marcia del gambero dell’economia. In questi ultimi mesi a rammentare lo stato di crisi nazionale ci hanno pensato la Whirlpool di Napoli e i suoi circa 430 lavoratori già sulla soglia del licenziamento, L’Unicredit che ha dichiarato circa 5.000 esuberi, Conad-Auchan (5.300 posti in bilico) e Air Italy (Ex Meridiana) che sta precipitando con i suoi 1.500 passeggeri.
Oltre 12.000 posti di lavoro che prenderanno il volo ai quali si aggiungeranno quelli derivanti dalle crisi indotte nei vari processi di filiera che vedono coinvolte queste imprese.
4 imprese simbolo di una crisi industriale che però è molto più ampia. Complessivamente sul tavolo del Ministero Dell’Industria, a fine 2019, erano ben 149 i casi disperati ai quali verosimilmente se ne dovranno sommare altri tre, posto che la vertenza napoletana era già conteggiata.
Secondo i dati del ministero ci sono 102 tavoli di crisi, pari al 68,5%, che sono attivi da più di tre anni e 28 invece aperti da più di 7 anni. Il maggior numero di tavoli (20) riguarda aziende con sedi o unità produttive in Lombardia (13,4% del totale). Seguono poi l'Abruzzo (11 aziende), la Campania (10), il Piemonte, il Lazio e la Toscana con 9 aziende.
Tra queste abbiamo marchi storici, come Alitalia, ex ILVA, Mercatone Uno e la Berloni alle quali si affiancano i marchi più noti a livello locale ma che comunque hanno a libretto paga un sostanzioso numero di dipendenti, come la molisana GAM (Amadori) e i suoi 260 dipendenti che attendono di conoscere il loro destino.
A questa situazione di incertezza occorre aggiungerle l’incognita Coronavirus. Turismo, beni di lusso, prodotti agroalimentari, sono i primi settori che hanno già cominciato a avvertire i primi sintomi della malattia.
Il rovescio della medaglia vede invece la Gammadis di Civitanova che da 50.000 mascherine vendute all’anno è passata a 200.000 a settimana dovendo perciò assumere nuovo personale per soddisfare gli ordini.
Finita l’emergenza i nuovi esuberi torneranno nel girone dantesco, ma almeno avranno vissuto qualche mese in dignità.
Non dimentichiamo che lavoro vuol dire dignità!
Ricordatelo Voi che avete gli scranni caldi, magari fossero bollenti, Voi che state discutendo sulla prescrizione come se fosse un capriccio di Renzi e che grazie al coronavirus i giornali non si stanno occupando sufficientemente della vostra inefficienza e inconsistenza. E noi intanto proseguiamo a nuotare in mezzo a un inutile branco di sardine.
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(Per leggere i precedenti editoriali clicca qui)
Finalmente il tanto atteso e desiderato momento del distacco è avvenuto e il Regno Unito, almeno per il momento, procede come se nulla fosse successo.
Di Lamberto Colla Parma 9 febbraio 2020 - Non è successo nulla!
La Borsa di Londra, alla quale peraltro è collegata quella di Milano, non ha subito tracolli o impennate, i supermercati non sono stati presi d’assalto dai cittadini di Sua Maestà la Regina Elisabetta, come molti tentarono di farci credere, mentre al contrario le scene di giubilo andate in onda hanno molto ricordato il giorno dell’entra in vigore dell’Euro il 1 gennaio 2002.
A 18 anni di distanza, il Regno Unito, senza mai essere entrato in tutto e per tutto, ha abbandonato la “goliardica combriccola” europea e non sembra affatto preoccupato del futuro, liberato da opprimenti lacci e laccioli, e condizionamenti quotidiani sulla vita, gli interessi e i diritti delle persone.
A tal proposito, e con dispiacere, è condivisibile il discorso di commiato dall’UE di Nigel Paul Farage, leader del Partito della Brexit, che riassume in buona parte il pensiero di molti cittadini europei, non tanto euroscettici come vengono etichettati dagli euroinomani e dagli uemanoidi, quanto fortemente delusi dalla UE post ECU, che non è un discount bensì la moneta fittizia europea, in vigore dal 1979, alla quale si parametrizzavano le diverse valute in base a un paniere composto da importi determinati di ciascuna valuta comunitaria, ponderati in funzione dell’importanza relativa delle economie nazionali, in termini di prodotto interno lordo e di commercio intracomunitario (ECU-European Currency Unit).
L’Euro invece, stando alle promesse, avrebbe dovuto lanciare l’Europa verso il benessere globale, consentirci di lavorare un giorno di meno guadagnando come se si lavorasse un giorno di più, come il nostro prode traghettatore all’euro andava farneticando.
Le cose sono andate ben diversamente e quella che doveva diventare una solida unione è diventata una famiglia isterica mettendo in evidenza tutti i limiti di ogni Stato e soprattutto dei loro governi.
Ecco quindi che le parole di Farage devono diventare un forte invito alla riflessione.
“Noi adoriamo l’Europa, ma detestiamo l’Unione europea” ha affermato a un certo punto del suo discorso il leader d’oltre manica. Un passaggio che seguiva una intera analisi degli scenari e delle aspettative di coloro che avevano vissuto la creazione di una casa comune.
Un passaggio che ben rappresenta i desiderata di quelli che oggi vengono etichettati come populisti.
Gran parte di questo popolo “critico” adora l’Europa intesa come “comunità” di Stati indipendenti e pacificamente cooperanti, ma non sopporta più questo tipo di “unione” forzata fra gli stessi. “I miei genitori, aveva introdotto Nigel Farage, aderirono a un mercato comune, non a un’unione politica, non a bandiere, inni, presidenti”.
Inizialmente l’entusiasmo dei singoli cittadini era alle stelle nei confronti di questi progetto europeo perché non intaccava la loro indipendenza anzi avrebbe dovuto aggiungere maggiore fratellanza e travasare le positività di ogni Stato otre i confini migliorando la vita di ciascuno, indipendentemente dai credo e dai nazionalismi.
Ad un certo punto il discorso dell’indipendentista si fa più concreto e la domanda che pone è particolarmente condivisibile: “Cosa vogliamo dall’Europa? Se vogliamo commercio, amicizia, collaborazione, reciprocità non abbiamo bisogno di una Commissione europea, della Corte europea di giustizia, di tutte queste istituzioni e di tutto questo potere”.
L’attacco è evidentemente alle inutili sovrastrutture dell’Unione attuale. Un “nido” di burocrati il cui vertice pianifica con ossessione patologica i bilanci dei singoli stati di semestre in semestre, entrando nella discussione sino alla seconda cifra decimale.
Non è certamente questo che gli europei e soprattutto i loro padri nobili avevano in mente quando ipotizzarono il futuro dei propri paesi.
Intenzioni e desideri traditi dagli eventi successivi, dall’aver traghettato gli europei da quel disegno comunitario e di impronta economica e di pacifica convivenza verso uno totalmente diverso.
Come dargli torto? prima di vedere sgretolare l’UE sotto attacco dai suoi stessi ottusi vertici, sarebbe opportuno meditare sulle parole del politico di Sua Maestà per porre rimedio alle “nefandezze” dei traditori e tornare far sognare gli europei.
Deve finire il tempo dei “guru” alla Oliviero Toscani, deboli coi forti, forti coi deboli e magari anche l......o. dei potenti per interessi personali e non certamente collettivi.
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Nigel Paul Farage è un politico britannico, dal 2019 leader del Partito della Brexit e in precedenza, dal 2010 al 2016, leader del Partito per l'Indipendenza del Regno Unito. Il discorso all'UE https://www.youtube.com/watch?v=fm-WmtZkz7M
Oliviero Toscani a “Un giorno da pecora” aveva dichiarato, rispondendo alla foto delle Sardine in compagnia e ospiti di Benetton “Ma a chi interessa se casca un ponte...)
I “Simpson” o meglio i loro autori, sono ormai considerati dei moderni oracoli anticipando, nei loro episodi, eventi, alle volte banali, altre volte invece straordinari, che si sarebbero in seguito avverati. Ma le coincidenze tra il video gioco e il film da questo tratto (Resident Evil) e i fatti che registriamo in questi giorni per il “corona virus” sono oltremodo inquietanti.
Di Lamberto Colla Parma 2 febbraio 2020 - Le anticipazioni dei "Simpson" sono divertenti leggende. La fantasia spinta degli autori ha portato a prevedere l’elezione di Donad Trump, piuttosto che alla "rottura” della attrezzatura elettorale che convertiva i voti di Obama a favore del suo avversario, o come piuttosto la anticipazione dello skyline di Londra con il grattacelo Shard, descritto e disegnato quasi identico, per posizione e colore, ben 14 anni prima che venisse realizzato. Sono tantissimi gli episodi nei quali, con il cinismo della famiglia media americana dei Simpson, vengono narrate esagerazioni che infine, a distanza di molto tempo, si sarebbero avverate.
Non sembra ancora certo se abbiano effettivamente anticipato l'epidemia del "corona virus" cinese, ma quel che ormai è certo è che questa tragica previsione sia stata anticipata da un video gioco famosissimo e dalla sua trasposizione cinematografica (Resident Evil) con la partecipazione della splendida Mila Jovovic.
Nella finzione cinematografica, il colosso aziendale Umbrella Corporation detta legge su tutti i fronti. Nove persone su dieci utilizzano un suo prodotto, ma a Racoon City, l'immaginaria e stereotipata cittadina del midwest americano dove ha sede la potente azienda che offre lavoro a oltre i 3/4 della popolazione, nasconde nei propri sotterranei un gigantesco laboratorio segreto chiamato “L’Alveare”. Un laboratorio biologico all'interno del quale vengono condotte sperimentazioni illegali, nel campo della batteriologia e della ingegneria genetica. Nonostante le accortezze necessarie per un simile terrificante opificio, l'incidente accade e la fuga del virus letale inizia a contaminare la popolazione, a partire dai ricercatori per poi espandersi ai dipendenti e alla popolazione esterna.
Nessuna analogia con la pandemia che si sta diffondendo da Wuhan? Molte, anzi troppe per credere che siano solo coincidenze.
Innanzitutto la sequenza dei fatti sembra la narrazione dei telegiornali di tutto il mondo dei giorni scorsi. Ma ancor più inquietante è che Racoon, la città sede della Umbrella Corporotion è l'anagramma di "Corona" e, dulcis in fundo, il "logo" della famigerata compagnia, l’Umbrella Corporation, è praticamente identico a quello del laboratorio cinese dove si suppone sia partita la epidemia che, alla data attuale, vede 70 milioni di persone confinate in casa (pari alla popolazione italiana e a quella del Belgio!) e presidiate da cordoni armati. E' fatto loro divieto di circolare con le automobili e la gente esce solo per gli approvvigionamenti alimentari, che comunque scarseggiano. Immagini e racconti spettrali quelli che sono riusciti a filtrare all’esterno realizzati da dagli occidentali là confinati che contribuiscono a alimentare sospetti e paure.
C'è chi dice che siano addirittura 9.000 i morti e non, come raccontano le fonti ufficiali i contagiati e così via, i numeri si diffondono senza controllo e la paura fa 90, col rischio di fare esplodere focolai di razzismo nei confronti dei cinesi, anche verso coloro che non hanno più visitato la loro terra di origine dal giorno del loro espatrio o dalla loro nascita in terra europea.
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(il logo del laboratorio cinese a sinistra e a destra il logo del laboratorio nella finzione cinematografica)
Coincidenze inquietanti che però hanno costellato la storia o la vita comune delle persone. Curiose, ad esempio, le coincidenze che hanno assimilato le storie di due grandi presidenti degli USA.
John Fitzgerald Kennedy e Abraham Lincoln avevano molte similitudini, oltre all’essere stati entrambi assassinati:
- Kennedy e Lincoln sono stati eletti a 100 anni di distanza.
- Entrambi sono stati succeduti dal vice presidente, in entrambi casi si chiamava Johnson
- il presidente Kennedy aveva un segretario di nome Lincoln, mentre il presidente Lincoln aveva un segretario di nome Kennedy
- Lincoln fu assassinato in un teatro, e l’omicida fu catturato in un magazzino, a Kennedy spararono da un magazzino e l’assassino fu catturato in un teatro
- Lincoln fu ucciso nel teatro Ford, mentre Kennedy fu ucciso a bordo di una Ford Lincoln
Che Matrix sia un altro caso di realtà anticipata cinematograficamente?
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Video Fake?: https://youtu.be/d0dqTAyY_kk
I SIMPSON Come NOSTRADAMUS ma meglio interpretabili:
https://movieplayer.it/articoli/i-simpson-tutte-previsioni-avverate_22359/
Resident Evil:
http://ilsotterraneodelretronauta.com/resident-evil-film-umbrella-contro-milla/
Coincidenze:
https://nonelaradio.it/10-incredibili-coincidenze-accadute-realmente/
Il mistero dello spread, questo cataclismatico indicatore economico e sociale che, solo per pura coincidenza, emerge e si riattiva in presenza di governi sgraditi.
Di Lamberto Colla Parma 26 gennaio 2020 - Uno dei vantaggi di essere governati dal Centro-Sinistra è senza ombra di dubbio il mutismo, quasi assordante, di Bruxelles. Le quotidiane “ramanzine” di Angela Merkel, del simpatico Pierre Moscovici o da un qualsiasi sconosciuto commissario UE di turno, piuttosto che del FMI, per voce della impeccabile Christine Lagarde (oggi alla BCE al posto di Mario Draghi), sono magicamente scomparse.
E con il loro silenzio si è acchetato anche lo spred, il "cane da guardia" dei nostri conti pubblici e delle intenzioni del governo, di centro destra ovviamente.
Il Governo giallo verde, inquinato da Salvini, ebbe ben maggiori difficoltà a compilare il DEF (documento di economia e finanza), obbligati a rispettare, senza concessione di alcuna deroga, dei parametri bassissimi. E da quella soglia non ci si poté allontanare.
Tutti infuriati nella capitale Belga al solo tentativo di proporre una leggera quota di manovra a maggior debito per finanziare opere straordinarie. Alle sfuriate di Bruxelles fecero subito eco quelle di Berlino, Parigi, Madrid e lo spread, giorno dopo giorno, sempre più nervoso, riprese a salire siano a quando il Ministro dell'Economia e Finanze dovette cedere.
Quest'anno, con il buon Gentiloni commissario europeo, una compagine governativa giallo rossa, epurata perciò della quota di destra, ecco che il silenzio impera. Lo spread dorme sonni tranquilli, appena scosso dal solo rischio di una guerra nucleare tra USA e IRAN, ma niente di preoccupante, e soprattutto il via libera a una manovra di bilancio a debito (metà della manovra da 32 miliardi, dunque, viene finanziata in deficit - sino al 2,2% Debito/PIL) che ha consentito a rifinanziare il reddito di cittadinanza, a regalare un nuovo "Bonus" di circa 100€/mese ai lavoratori dipendenti (12 milioni di persone) facendolo passare per abbattimento del cuneo fiscale (sarebbe stata una operazione di ristrutturazione fiscale e invece nulla) mentre è solo una nuova regalia, compensato in parte dalla eliminazione della Flat Tax e da un ulteriore inasprimento fiscale e burocratico per li piccoli artigiani e tutto quel mondo di partite iva, spesso aperte nel tentativo di sopravvivere alla crisi di lavoro.
Tutto nella norma e non ci si faccia illusioni. Dalle elezioni di oggi, comunque vadano le cose, nulla cambierà. La legislatura terminerà il suo percorso, le sardine continueranno a fare opposizione all'opposizione, il PD cambierà vestito per l'ennesima volta tra proclami rivoluzionari e impegni farciti di buonismo, il M5S pian piano abbandonerà la piattaforma della democrazia partecipativa per assumere quella ben più comoda della democrazia verticistica e la nostra economia imploderà sempre più e con essa anche la società civile.
Spread 2011 - 2012
Bibbiano, la chiusura delle indagini non solo conferma ma aumenta a 108 i capi d’accusa. Ora i “sinistri” torneranno con i piedi sulla terra e la pianteranno di difendere con i loro “princìpi universali” i propri adepti e con gli stessi princìpi invece infangare i loro avversari politici?
Di Lamberto Colla 19 gennaio 2020 - A Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, come tutti sanno, è scoppiato uno scandalo di gravità immensa, relativamente a presunti abusi su minori e affidamenti "personalizzati" con sottrazione ingiustificato dei bimbi dalle famiglie d'origine per essere “traslocati” verso famiglie affidatarie, spesso non tradizionali. Un meccanismo che, secondo quanto scaturito dalla indagini, sarebbe stato indotto anche da forzature e pressioni psicologiche realizzate nei confronti dei bambini stessi trasformando essi stessi in accusatori dei genitori. Una storia perversa che ne ha dell’incredibile (e auguriamoci che non sia vera!) che ha occupato le prime pagine dei giornali per un po’ di tempo, e comunque non tanto quanto fossero stati coinvolti soggetti che non appartenessero al mondo della sinistra e dei loro protetti. Ed è stato proprio per questo che, quasi da subito, si è avviata una vera e propria operazione di "camouflage".
I "media", i buon pensanti (Bonaccini compreso) con la complicità di una commissione regionale all'acqua di rosa e infine con il contributo dell'intellighenzia montante delle "6000 sardine" è tutto rientrato e non più oggetto di attenzioni. E' stata tutta una strumentalizzazione, “Io ritengo assurdo che si continui a parlare di Bibbiano” sosteneva Sartori il leader delle sardine, seppure la frase fosse stata condita di buon generalismo demagogico, invitando perciò i politici a non proporre slogan che colpiscano la pancia bensì orientino i messaggi ai cervelli.
Insomma, dopo la satira politica, buona parte dei simboli universali ecco che i "sinistri" vorrebbero l'esclusiva anche sugli slogan.
Purtroppo per loro, chissà se per errore o per vendetta, ecco che a pochi giorni dalle elezioni riaccendersi i riflettori su Bibbiano, con nuove sconcertanti rivelazioni fuoriuscite con la comunicazione di chiusura delle indagini che vede confermati 26 indagati e 108 capi d'accusa mentre inizialmente erano 106: peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l’altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Le ipotesi accusatorie sono tutte confermate, al Pd rimane poco da contestare. il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia Marco Mescolini scrive, in riferimento alla chiusura indagini: “La massiccia attività istruttoria” effettuata mediante consulenze, interrogatori, analisi dei documenti, ha reso possibile “non solo di confermare le ipotesi accusatorie già riconosciute dal gip in fase cautelare“, ma anche “di integrare il quadro probatorio in relazione a talune non riconosciute dal gip stesso in fase di emissione misura e anche di individuare nuove fattispecie”.
Particolari da film horror utilizzati per alterare "lo stato psicologico di minori” oltre a aver posto in uso, in alcuni casi, la “macchinetta dei ricordi” strumento a impulsi elettromagnetici il cui uso non è mai stato riconosciuto dall’ordine degli psicologi in Italia. Un quadro che si complica se si introduce l’elemento delle amicizie e della ”ex” (della principale indagata) la quale sarebbe anche molto prossima al movimento delle “sardine”, cosa che giustificherebbe la difesa incondizionata del “sistema Bibbiano”.
Insomma, da un lato Reggio Emilia è meta di professionisti e ricercatori che, in processione da tutto il mondo, vengono per "imparare" la gestione degli asili e dall'altro è il territorio che ospita il malefico esempio di immorale gestione dei bambini che, se dovessero confermarsi le imputazioni, ci sarebbe da chiamare un esercito di "esorcisti" per bonificare ogni angolo della provincia.
Ma se un fatto così grave e estremo è accaduta in un luogo di eccellenza educativa, cosa mai potrà venire scoperto se l’indagine si estendesse in altri e meno "civili" angoli della nostra lunga penisola?
(Fonti)
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24325-il-%E2%80%9Cmercato-degli-affidamenti%E2%80%9D-lo-schifo-gi%C3%A0-noto-ma-%E2%80%9Ctollerato%E2%80%9D.html
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24355-inchiesta-val-d-enza,-bonaccini-basta-con-le-strumentalizzazioni.html
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24031-e%E2%80%99-proprio-vero-che-mangiano-i-bambini.html
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/inchiesta-angeli-e-demoni-ecco-cosa-facevano-katia-bambina-1718677.html
https://www.imolaoggi.it/2020/01/17/bibbiano-indagata-fadia-bassmaji-offre-ospitalita-a-sardine/
Nella foto di copertina Castel Sant'Angelo, uno dei luoghi nei quali è ambientato il romanzo "Angeli e Demoni" di Dan Brown.
Una volta era il “sabato sera” il momento di maggior rischio stradale mentre ora ogni giorno è a rischio di alcolisti e drogati.
Di Lamberto Colla 12 gennaio 2020 -
Tutti gli interventi legislativi e punitivi adottati per contenere il numero degli incidenti mortali determinati da un eccessivo uso di alcol e droghe alla guida non hanno sortito l’effetto sperato.
Dai limiti ben contenuti del tasso alcolemico consentito, all’omicidio stradale, nulla è servito per ridurre gli incidenti e i morti sulla strada.
Gli ultimi giorni sono stati particolarmente funesti. Dalla strage in altoadige, dove una sola auto ha sbaragliato una ventina di giovani 7 dei quali non ce l’hanno fatta e altri 10 sono ancora in ospedale, piuttosto che le due ragazze di Roma, falciate da un giovane che ha la “sfortuna” di essere il “figlio di” e perciò le cronache giornalistiche ne hanno mantenuti accesi i riflettori per troppo tempo.
Le condizioni meteo, la strada a alta densità di traffico, il tasso alcolico e probabilmente anche il gioco idiota di attraversare le strade con il semaforo rosso, potrebbero, in parte o tutti i fattori, avere contribuito alla tragica fatalità.
Se poi un principe del foro come l’avv. Franco Coppi si scontra con una regina dei tribunali come l’avvocata Giulia Bongiorno ecco che l’attrattività mediatica si eleva all’ennesima potenza.
Della nuova tendenza giovanile iniziano a manifestarsi segnali uno po’ ovunque.
“Erano in tre scrive LA NAZIONE il 9 gennaio scorso , martedì alle undici di sera, a "sfidare" il pericolossimo viale Alessandro Guidoni, il trait d’union tra la bretella autostradale di Peretola e l’inizio della circonvallazione cittadina. Si tratta della terribile moda (quella di giocare con il destino buttandosi all’improvviso nella carreggiata), che sta prendendo piede tra i giovanissimi?”
Questa sarebbe quindi l’ultima idiota moda per drogarsi di adrenalina. Un modo per distruggere la propria vita, la propria famiglia e l’altrui di un ignaro e sfortunato automobilista, padre di famiglia, che si scontra con la “ganzata” andata male di qualche stupido giovane.
In generale comunque le stime di Istat e Aci, basate sui dati preliminari relativi al primo semestre 2019 e pubblicati a fine anno, sanciscono che la mortalità stradale in Italia continua a crescere, soprattutto sulle autostrade con un +25%.
I dati evidenziano un calo, rispetto allo stesso periodo del 2018, sia di incidenti con lesioni (-1,3%) che di feriti (-2,9%) mentre aumentano le vittime (+1,3%). Dal 1° gennaio al 30 giugno scorso, gli incidenti sono stati 82.048 (in media, 453 al giorno: 19 ogni ora) e hanno causato 1.505 morti (8 al giorno: 1 ogni 3 ore) e 113.765 feriti (628 al giorno: 26 ogni ora).
Non so come si possa fare a contrastare un tale e complesso fenomeno.
SI potrebbe iniziare con una più ferrea e severa educazione sin dalle elementari, un contrasto molto più incisivo allo spaccio di droghe nelle discoteche e luoghi di ritrovo dei giovani (vedi servizi delle Iene del passato e di Striscia la Notizia del 19 dicembre 2019) e infine con strumentazioni da applicare alle vetture che inibiscano la guida a chi presenta sintomi di alcolismo o sia in stato confusionale per qualche ragione anche diversa dalla stessa droga.
Se la tecnologia digitale legge i nostri stati umorali e ci propina dei messaggi promozionali in sintonia con i nostri messaggi non verbali, la medesima sofisticata e collaudata tecnologia non potrebbe essere adattata e messa a disposizione delle case automobilistiche e della pubblica salute?
Il nuovo anno non si è certamente aperto secondo i migliori auspici facendo intendere di non voler smentire il detto popolare che lo vorrebbe funesto
Di Lamberto Colla 5 gennaio 2020 - La bandiera con la mezza luna turca sventolerà in Libia a sostegno del Governo regolare accettato dall’Onu e dall’Italia e guidato da Fayez al-Sarraj
Dall’altra parte invece il generale Khalīfa Belqāsim Ḥaftar, l’uomo forte della Cirenaica e da sempre fedele a Gheddafi, che sta cercando di conquistare il potere con la forza e il sostegno imbarazzante della Francia, il solito splendido alleato.
A questo punto quanto potrà mai valere la diplomazia europea che vede contrapposte la seconda e terza forza economica fronteggiarsi, l’Italia con il Governo centrale di Tripoli e la Francia con i ribelli? E infine Il terzo incomodo, la Turchia, anch’essa appartenente alla NATO entrare prepotentemente nel conflitto senza alcuna autorizzazione, come di fatto nemmeno i Francesi chiesero ma dovettero confessare dopo che vennero scoperti dei missili nelle aree coperte dal generale Haftar.
(nella foto centrale Trump e Soleimani quando si sfidarono nel 2018 su twitter in perfetto stile “Game of Thrones”: “Le sanzioni stanno arrivando novembre 5” scriveva Trump e ritratto di profilo Soleimani rispondeva “Venite vi stiamo aspettando”)
E poi l’IRAN che non perde occasione di stuzzicare gli USA e questa volta in territorio Iracheno andando a fomentare una rivolta contro l’ambasciata USA di Badgad dove un mercenario USA (contractor) ha perso la vita.
Poco più di 24 ore dopo la reazione USA, mirata e chirurgica, molto simile alle risposte israeliane agli attacchi dei palestinesi, ha colpito il convoglio che stava trasportando il numero due Iraniano, il Generale Qassim Soleimani, accreditato per diventare il leader supremo e capo dei Quds, i guardiani della rivoluzione, oltre al suo fedelissimo con il quale aveva aizzato la folla irachena contro gli USA.
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Ora la tensione è alle stelle e la diplomazia UE è spuntata a causa della Francia, della Turchia e dalla perdita di Federica Mogherini dalla posizione di Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, decaduta il 1° dicembre 2019 e ricevuto in carico dal 2014.
La guida della politica estera e di sicurezza comune dell’Unione Europea, solida e efficace, è oggi passata nelle mani dello spagnolo Josep Borrell che sembra voler proseguire lo stile dell’italiana, ovvero il laico, inutile silenzio.
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Buon anno dalla redazione di Gazzetta dell'Emilia e dintorni e speriamo in meglio nonostante l'anno bisesto.
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Siamo ormai alla fine e ben presto entreremo nel nuovo anno, il 2020, anno bisesto ma auguriamoci non funesto!
Di Lamberto Colla 29 dicembre 2019 -
Il 2020 avrà solo tre ponti!
Ma in realtà l’annus horribilis sarà il 2021, quando non ci sarà nessun ponte di collegamento tra le festività.
Auguriamoci che sia l’unico problema che dovremo affrontare nell’anno del doppio 20.
Il 2020 sarà comunque un anno bisestile e è una buona notizia almeno per tutti i nati il 29 febbraio che finalmente potranno celebrare il compleanno nel giorno stesso della nascita.
A parte gli scherzi, speriamo in un buon anno e che oltre alle conclusioni delle opere del Ponte sul Polcevera, possa finalmente dare una casa e dignità ai terremotati.
Ma auguriamoci anche di vedere sotterrate le asce di guerra tra i partiti e che insieme riescano a portare in salvezza il Bel Paese ridando slancio all’economia e quindi al lavoro.
BUON FINE 2019 E MIGLIORE 2020!
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