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Risparmi nella gestione dell'ente e finanziamenti garantiranno per il prossimo anno quasi 20 milioni di euro di investimenti per la difesa del territorio. Particolarmente significativo il risparmio generato dalla gestione del Consorzio che sarà impiegato in nuovi lavori.

Reggio Emilia 19 dicembre 2016

I numeri parlano chiaro e il bilancio di previsione approvato in questi giorni dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale per il prossimo anno ne sono la prova più tangibile. Maggiori investimenti per la salvaguardia e la difesa del comprensorio servito, attenzione particolare per le aree montane più disagiate sottoposte a dissesto idrogeologico e risparmio sui costi di gestione dell'ente che, mantenendo la qualità del servizio in un anno di mutamenti legislativi ( vedi l'applicazione dei nuovi Piani di Classifica e ampliamento dell'area governata) è riuscito - in periodo di commissariamento straordinario da parte della Regione Emilia Romagna - ad incrementare efficienza guadagnando margini considerevoli da investire. Questo in sostanza è ciò che emerge dall'azione amministrativa del Consorzio che ha così consolidato nel 2016 un processo di gestione virtuosa gettando le basi certe per il 2017; un anno in cui aumenteranno le risorse finanziarie, frutto di una gestione attenta, per l'esecuzione di interventi di bonifica sul comprensorio. Complessivamente i costi per le attività tecniche supereranno i 15 milioni di euro ed andranno a finanziare una somma di interventi di poco superiore a 10 milioni di euro. A queste cifre si sommeranno gli oltre 7 milioni di euro per interventi finanziati con fondi Regionali, Statali o Comunitari, portando a 17 milioni di euro la previsione complessiva degli interventi di bonifica nel 2017. Anche il Piano degli investimenti si presenta piuttosto corposo con quasi 2,5 milioni di euro di investimenti straordinari, tra cui l'acquisito di un capannone nella zona di Bibbiano per la logistica che svolgerà il ruolo di base-operativa per lo staff tecnico e la realizzazione di due centraline idroelettriche lungo il Canale d'Enza. Il notevole impegno operativo che il Bilancio 2017 va a prefigurare è stato reso possibile grazie a significative economie di gestione (nei costi amministrativi, per l'energia e per il personale) oltre che per l'utilizzo di fondi accantonati nei precedenti esercizi.

"Nella programmazione economica finanziaria del 2017 – ha dichiarato il Commissario Straordinario Franco Zambelli – abbiamo fatto ogni sforzo per valorizzare il ruolo e le professionalità del Consorzio per la difesa e l'equilibrato sviluppo del territorio. Il nostro comprensorio, che si sviluppa su 4 Provincie e due diverse Regioni, pur essendo tra i più sviluppati in Italia presente molte situazioni critiche sotto il profilo idrogeologico. Mi riferisco al rischio di frane montagne e a quello di allagamenti in pianura, senza contare i danni delle possibili siccità. Per prevenire questi rischi il Consorzio opera quotidianamente a fianco delle amministrazioni pubbliche, delle aziende agricole e non, e dei singoli cittadini. Nel 2017 lo farà con maggior vigore". Nella programmazione degli interventi particolare attenzione sarà rivolta alla zona di alta pianura tra Albinea e San Polo d'Enza, dove il Consorzio ha acquisito dalla Regione la gestione di ben 150 km. di corsi d'acqua naturali oltre che nei Comuni di Reggio Emilia, Sassuolo e Fiorano Modenese i cui centri storici sono stati assoggettati a contribuenza nel corso del 2016.

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

Il nuovo progetto, che inizierà nel 2017 in 5 comuni della Valtaro, vedrà le 4 unità operative del Consorzio lavorare sulle priorità territoriali per 30 giorni in ognuno dei singoli comprensori montani di concerto con cittadini e amministrazioni locali.

Borgo Val di Taro (PR), 16 Dicembre 2016

"Un Mese nel Tuo Comune" è il nuovo progetto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha presentato oggi nella Sala del Consiglio del Comune di Borgotaro insieme alla Provincia di Parma e ai cinque comuni dell'Alta Val Taro che per primi ne beneficeranno direttamente.
Borgotaro, Bedonia, Albareto, Compiano e Tornolo potranno contare per il 2017 sull'opera capillare dello staff tecnico e progettuale della Bonifica Parmense che proprio grazie al nuovo piano di interventi SOS Bonifica sarà a disposizione delle comunità per un intero mese durante il corso dell'anno.

Il Consorzio infatti, nel suo esteso comprensorio provinciale, porterà a 4 il numero delle unità di lavoro in prevenzione (tecnici, operai ed escavatori) per la salvaguardia del territorio e la sua messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico. Questa garanzia di continuità delle attività sarà direttamente proporzionale alla qualità e alla quantità delle opere che saranno individuate di concerto con le amministrazioni locali e le necessità più impellenti anche segnalate dai cittadini.

"Le limitazioni operative e finanziarie che vivono oggi le amministrazioni locali – ha commentato il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli – rendono assai poco agevole la possibilità di intervenire in modo ed in tempo utile dove serve, questa collaborazione con il Consorzio di Bonifica va così a compensare questo gap e ci consente di fare una pianificazione delle cose da fare e i benefici si toccano già con mano".
Il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi e il direttore generale dell'ente Meuccio Berselli hanno sottolineato come l'operazione "Un Mese nel Tuo Comune" consenta proprio ai comuni di intervenire non solo nelle aree di competenza consortile, ma nell'intero territorio e questo significa dare un vero e proprio sostegno concreto laddove c'è una necessità non rinviabile.

Provincia di Parma Consorzio di Bonifica e Comuni del Parmense dissesto0

Oltre a questo i cittadini, gli imprenditori agricoli, le attività di agriturismo insieme ai tecnici di bonifica e a quelli comunali rappresentano oggi, soprattutto nelle aree più impervie a volte disagiate, le sentinelle di monitoraggio più presenti in grado di segnalare per tempo le criticità su cui intervenire prima che si verifichino come in passato danni ingenti alle prime piogge.

Il Sindaco di Borgotaro Diego Rossi ha rimarcato la vicinanza del Consorzio al Comune apprezzando in particolar modo la felice intuizione di condividere e concertare i lavori da fare con l'amministrazione: "Questo modo di operare del Consorzio – ha detto Rossi – rappresenta oggi un capitale ingente da mettere a profitto in un momento in cui non è semplice trovare risorse immediate per arginare il dissesto idrogeologico. Siamo molto soddisfatti".

E molto soddisfatti sembrano essere anche i rappresentanti degli altri comuni di Compiano, Tornolo, Bedonia ed Albareto che già hanno individuato le prime aree su cui intervenire nei prossimi mesi. Tra le emergenze segnalate che saranno tra le priorità operative vi sono le reti viarie e il consolidamento dei versanti montani in prossimità dei servizi sanitari e sociali di Tiedoli e quella in località Pistoi. Inoltre risistemazioni utili a migliorare e favorire l'economia del territorio con opere vicino alle imprese, utili anche a favorire l'accesso a strutture turistiche e di ristorazione tipica.
Il Consorzio di Bonifica Parmense inizierà la pianificazione delle opere da realizzare dal capoluogo Borgotaro e proseguirà fino alle zone più alte della Val di Taro.

(Fonte: Consorzio Bonifica Parmense)

L'ambizioso progetto LIFE Rinasce per la riqualificazione e rinaturalizzazione dei corsi d'acqua regala già effetti molto concreti. A testimoniarlo - all'incontro organizzato al Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale - i tre amministratori locali coinvolti dei Comuni di Gualtieri, Novi e Carpi: "In questo modo la gestione delle acque è sostenibile e incrementa la sicurezza". All'incontro anche la presentazione di un'esperienza di gestione arrivata dalla Finlandia e una dall'Abruzzo.

Reggio Emilia, 6 dicembre 2016

Oltre un centinaio di interessati, tra agronomi, geologi, studenti ed esperti dei temi ambientali provenienti da tutta l'Emilia Romagna si sono ritrovati oggi a Reggio Emilia grazie all'iniziativa promossa e organizzata dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale in collaborazione con l'Assessorato alla Difesa del Suolo, Ambiente Costa e Protezione Civile della Regione. Grazie ad un finanziamento di circa 2 milioni di euro della Comunità Europea il Consorzio, con il supporto attivo dei tecnici regionali, sta concretizzando nei comuni di Gualtieri, Carpi e Novi l'ambizioso progetto LIFE Rinasce mirato alla riqualificazione e rinaturalizzazione dei corsi d'acqua. Un' iniziativa non solo legata alla conservazione degli elementi vitali che caratterizzano la vita di un corso di acqua, ma legata in maniera inscindibile ai protocolli di sicurezza, anti alluvionali e anti dissesto idrogeologico che stanno contribuendo e ricercando soluzioni tangibili alla mitigazione delle ripercussioni più negative sul territorio dei mutamenti climatici, sia in ambito urbano che rurale. LIFE Rinasce - che oggi riguarda i 3 comuni sopracitati del comprensorio dell'Emilia Centrale tra le province di Reggio Emilia e Modena – si presenta quindi come un possibile esempio che potrebbe diventare un modello esportabile al fine di rendere sostenibile e maggiormente integrata la rete idraulico-ambientale dei flussi dei canali emiliani.

Il progetto ha una durata di 4 anni, ma al giro di boa consegna già ora alla collettività una fase operativa che, riportando i corsi d'acqua verso condizioni decisamente più "naturali", recupera aree di laminazione per contenere eventuali portate di acqua eccedente e in modo contestuale rinnova l'ecosistema mantenendo i livelli idrici con l'opportunità di poter effettuare con puntualità e frequenza la corretta manutenzione dell'alvo, evitando così l'accumulo di rami ostruttivi spesso causa di esondazioni. I canali oggetto degli interventi diretti del Consorzio dell'Emilia Centrale sono il Collettore Alfiere, il Canale della Acque Basse Modenesi e il Canale Diversivo Fossa Nuova Cavata. Il workshop di presentazione dei risultati a due anni dall'avvio del LIFE sono stati comunicati a tutti presenti dal direttore del Consorzio di Bonifica Domenico Turazza, dalla dirigente Area ambientale Paola Zanetti, dalle dallo staff tecnico del progetto a partire dal project manager Aronne Ruffini (project manager), all'esperto ingegner Marco Monaci, insieme alla Responsabile Regionale dell'Assessorato Difesa del Suolo Monica Guida e al funzionario Alfredo Caggianelli. Particolarmente soddisfatti di quanto fatto finora sono stati i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte: il sindaco di Gualtieri Bergamini, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Carpi Tosi e il vice sindaco e Assessore all'Ambiente di Novi Gasperi. Tutti concordi nell'attribuire una funzione non solo sperimentale, ma molto pratica nell'ottica della manutenzione e della mitigazione e contenimento delle piene.

Nel corso della giornata sono stati particolarmente interessanti gli interventi sulle riqualificazioni fluviali di comuni che hanno voluto testimoniare a Reggio la validità di questo tipo di azione concertata: il sindaco Schipani del comune di Scontrone vicino l'Aquila e Oti Wahrloss docente arrivata dall'Università finlandese di Helsinky. Il professor Bischetti dell'Università di Milano ha sottolineato la validità del Life anche per il comparto rurale, il professor Galli dell'Istituto superiore reggiano Zanelli ha illustrato, tra le altre cose, anche le peculiarità legate alla biodiversità.
Nell'insieme un modello virtuoso di gestione esportabile che potrebbe fornire alle comunità rilevanti garanzie e maggior attenzione ad un ambiente sano, sicuro, vivibile.

(Ufficio Stampa Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

All'azienda guastallese Fondo Possioncella assegnato il prestigioso riconoscimento istituito dalla Cia – Agricoltori Italiani

La 14esima edizione del premio Bandiera Verde Agricoltura – istituito dalla CIA Agricoltori Italiani – qualche giorno fa a Roma ha visto premiata (nelle Sezioni Strategiche) un'azienda reggiana, la società agricola Fondo Possioncella dei fratelli Perini, che si trova in via Longarini a Guastalla.

Il premio è stato consegnato nella prestigiosa cornice del Campidoglio a Roma, e rappresenta una "certificazione" del valore di un lavoro volto ad ottenere la massima qualità dall'attività di allevamento e dal legame con il territorio d'origine. "Mettere insieme tradizione e innovazione. Il segreto del successo delle aziende agricole più competitive è in questo mix, che nel 90% dei casi è interpretato in chiave ecosostenibile", afferma la CIA nel motivare il premio.

Giunta alla sua 14esima edizione, Bandiera Verde continua dunque a scoprire le realtà più creative e rappresentative per il settore agricolo. Il premio promosso dalla Cia -Agricoltori Italiani, è stato consegnato a 13 aziende, 6 comuni e 5 associazioni "campioni" della nuova agricoltura italiana.
Assegnati anche 7 riconoscimenti a "sezioni strategiche" e 2 Premi speciali.
Tra i premiati, anche Osvaldo Bevilacqua per la trasmissione "Sereno Variabile".

La motivazione del premio all'azienda guastallese così recita: Il formaggio come un contenitore del territorio e del sapere intelligente, che ha reso unico il grande percorso della cultura agro-alimentare del nostro Paese. Questa, in sintesi, la filosofia portata avanti dai fratelli Perini che hanno raccolto l'eredità di famiglia che, dal 1962, alleva vacche da latte di razza Frisona per la produrre latte di alta qualità, destinato principalmente alla formaggio Parmigiano-Reggiano venduto in azienda e attraverso i moderni canali di distribuzione. Un prodotto di eccellenza che, da secoli, segue sempre la stessa ricetta: il latte di due mungiture, il siero innesto (ovvero i fermenti lattici ottenuti lasciando acidificare il siero della lavorazione del giorno precedente) e caglio di vitello. Una catena che non si può mai interrompere per ottenere risultati eccellenti. In azienda nulla è lasciato al caso ed ogni dettaglio viene curato nei minimi particolari: dalla nascita dei bovini, ad un'alimentazione sana e naturale di tutti gli animali, passando per la loro crescita in spazi idonei e areati fino alla loro età produttiva.

Questo il mix che ha portato l'azienda a conseguire importanti traguardi, come il 4° posto, sui 500 partecipanti, raggiunto dal Parmigiano marchiato "Fondo Possioncella" al concorso Alma nel contesto CIBUS di Parma.

Insomma, ecosostenibilità, tutela del territorio e dei suoi prodotti e diversificazione.

(Fonte CIA Reggio Emilia)

Martedì, 15 Novembre 2016 09:21

Ecosistema Urbano: Parma nelle prime dieci d'Italia

Classifica "Il Sole24 Ore" Ecosistema Urbano, Parma sempre più vicina al podio: prima assoluta delle città emiliano romagnole si classifica al sesto posto, entrando così a far parte delle prime dieci. Fanalino di coda, in regione, Modena all'81mo posto.

Parma, 15 novembre 2016

Vivibilità ambientale dei centri urbani: aria, acqua, mobilità, energia, rifiuti: Macerata, Verbania, Mantova, Trento e Bolzano guidano la classifica delle migliori ecoperformance di questa 23esima edizione. Il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con l'istituto di ricerca Ambiente Italia e la collaborazione editoriale del Sole 24 ore registra per il 2016 una diffusa staticità nei capoluoghi italiani. Tra le prime dieci troviamo capoluoghi al di sotto degli 80mila abitanti (Macerata, Verbania, Mantova, Belluno, Oristano, Cuneo, Savona), tre centri di medie dimensioni (Trento, Bolzano e Parma) e nessuna grande città. In testa ancora prevalentemente il nord del Paese assieme con due città del centro Italia, la marchigiana Macerata quest'anno prima su tutte e la sarda Oristano (ottava). Le ultime cinque sono invece Frosinone e quattro città meridionali: Palermo, Siracusa, Caserta, Vibo Valentia, fanalino di coda della classifica.

Al podio si classificano Macerata, Verbania e Mantova. Parma vanta un sesto posto, entrando così a far parte delle prime dieci. Nella classifica pubblicata ieri dal Sole 24 Ore incidono alcuni parametri significativi legati alla qualità dell'aria, al trasporto pubblico, alla gestione dei rifiuti ed in tema di sistema idrico

Parma è la prima assoluta in classifica delle città emiliano romagnole. Per trovare un'altra provincia emiliano romagnola nella classifica bisogna scendere al 13mo posto, con Ravenna, Ferrara è al 27mo posto, Rimini al 32mo, Piacenza al 36mo; Reggio Emilia al 44mo, Forlì al 47mo e Bologna al 56mo. Fanalino di coda, in regione, Modena all'81mo posto.

Gli indicatori della 23ma edizione del rapporto di Ecosistema Urbano sono 17. Una novità dell'edizione 2016 è stata introdotta nel comparto energie rinnovabili. Il capitolo dei rifiuti incide per il 18% sulla classifica finale. Ed è qui che Parma eccelle.
Nella classifica relativa al tema di "quanto si recupera", Parma è al nono posto per la raccolta differenziata a livello nazionale e la percentuale della differenziata sul totale dei rifiuti prodotti è del 72,3 %, ponendosi al primo posto assoluto in Regione. Il panorama italiano va nella direzione di sempre meno rifiuti e sempre più differenziati e Parma ha colto nel segno. Altro ambito che vede Parma svettare sulle altre città è rappresentato dalla nuova voce introdotta proprio nell'edizione di quest'anno: "Consumi domestici: il ricorso alle rinnovabili" che vede la città ducale sul podio a pari merito con altre realtà. In tema di fabbisogni domestici l'utilizzo di fonti rinnovabili in percentuale vede Parma a quota 100, il massimo.

Le città della pianura padana sono penalizzate dal problema legato alle polveri sottili che le vedono tutte nella bassa classifica generale. La media dei valori medi annui registrati dalle centraline urbane in tema di PM10, vede Parma al 79mo posto. A questo tema è collegato quello del trasporto pubblico locale e della promozione della mobilità sostenibile: Parma è al settimo posto, fra le città di medie dimensioni, nel rapporto che c'è tra i passeggeri trasportati per anno in relazione al numero di abitanti. Buono il piazzamento anche per quanto concerne la ciclabilità che prende in esame il livello di infrastrutturazione in favore della ciclabilità, Parma è al 27mo posto. Ed è al 13mo posto per la superficie stradale pedonalizzata.

Ecosistema Urbano 2016 Parma nelle prime dieci

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco, Federico Pizzarotti, dall'assessore alla mobilità e ambiente, Gabriele Folli, che, ieri mattina, a Bari, ha ritirato il premio legato a Ecosistama Urbano, consegnatogli dal Presidente di Legambiente Rossella Muroni ed ha partecipato alla tavola rotonda con il presidente Anci, Antonio Decaro. Anche l'assessore all'energia, Michele Alinovi, si è detto felice per il buon posizionamento di Parma nella classifica nazionale, con particolare riguardo anche al tema dell'uso delle energie rinnovabili.

L'impegno paga, secondo il primo cittadino, che ha rimarcato come l'Amministrazione si sia data da fare su diversi ambiti legati al tema dell'ambiente, nella prospettiva di fare di Parma una città sostenibile: dalla raccolta differenziata alla riduzione del consumo di suolo.
"Il balzo in avanti di Parma – conclude il primo cittadino – ci fa onore e ci sprona ad andare avanti nella via intrapresa, nella consapevolezza che i risultati ottenuti sono frutto sia delle linee di indirizzo dell'Amministrazione sia dell'impegno sul campo dei cittadini che seguono le buone pratiche".

Pubblicato in Cronaca Parma

Il consigliere della Lega vuole anche sapere quando sarà riformata la legge regionale sul settore. Caselli: obiettivo massima collaborazione possibile.

Durante l'informativa dell'assessore Simona Caselli sul piano faunistico venatorio regionale in seconda commissione Bilancio dell'Assemblea legislativa, Massimiliano Pompignoli (Ln) ha ammonito la Giunta a non contrapporre gli agricoltori ai cacciatori, come a suo avviso avvenuto per talune previsioni contenute nel Calendario venatorio regionale, dato che una gestione venatoria efficace va a vantaggio dell'attività agricola. Inoltre, ha chiesto quando la Giunta affronterà la riforma della legge regionale sulla caccia e quale sia l'orientamento politico in proposito. Infine, ha invitato la Regione a contrastare il preoccupante calo del numero dei cacciatori, a partire da una revisione dei costi dell'attività venatoria.

L'assessore Caselli ha risposto che l'obiettivo della Regione è la massima collaborazione possibile fra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, dato che la gestione di un ecosistema è attività complessa. Il problema del calo del numero dei cacciatori e della loro età sempre più elevata – ha sottolineato – è connesso anche con un cambio di cultura e di connotazione della pratica venatoria, utile all'ecosistema perché la difesa dell'ambiente passa anche attraverso la caccia.

(Luca Govoni)

Domenica, 06 Novembre 2016 09:45

La Regione frena il consumo del suolo

Urbanistica. La Regione frena il consumo di suolo: taglio a nuove previsioni di espansione, saldo zero, rigenerazione urbana e adeguamento sismico con regole più semplici, legalità e trasparenza. Ecco la nuova legge di riforma.

Fissata una quota massima del 3% di espansione per ogni Comune: dagli attuali 250 chilometri quadrati (2 città di Bologna) previsti oggi nei piani comunali in Emilia-Romagna si scenderà a 70 chilometri quadrati. L'assessore Donini: "Svolta culturale sul modello di sviluppo, ora apriamo il cantiere di confronto territori, mondo produttivo, associazioni e professionisti"

Bologna – Stop all'espansione urbanistica in nome del consumo di suolo a saldo zero, della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli edifici. Poi adeguamento sismico degli immobili, sostegno alle imprese e tutela del territorio agricolo. Sono gli obiettivi del progetto di nuova legge urbanistica presentato oggi in commissione Territorio e ambiente dall'assessore alla Programmazione territoriale, Raffaele Donini, alla vigilia di un mese di confronto sul testo con i territori, amministratori locali, associazioni di categoria e ambientaliste e professionisti.

La proposta di legge punta a ridurre fortemente le previsioni di nuove costruzioni al di fuori dei territori già urbanizzati, fissando al contempo nuove regole più semplici e veloci per la pianificazione dei Comuni e per favorire la qualità dei progetti, la legalità e la trasparenza.
Basti pensare che in base agli attuali piani comunali, in Emilia-Romagna sono previsti 250 chilometri quadrati di espansione urbanistica: l'equivalente di quasi due nuove città di Bologna. La nuova legge stima, fissando una quota massima del 3% di espansione per ogni Comune, di abbassare questa soglia a 70 chilometri quadrati.

In particolare, il consumo di suolo entro il 3% sarà consentito esclusivamente per nuovi insediamenti produttivi, per edilizia residenziale sociale e per nuove abitazioni, solo se collegate a progetti di rigenerazione urbana.
Il progetto di legge pone però anche un forte sostegno a chi fa impresa: gli insediamenti produttivi strategici, gli interventi di ampliamento produttivi e le opere pubbliche o di interesse pubblico, saranno escluse dalla quota massima del 3%.
L'obiettivo è di anticipare il consumo di suolo a saldo zero rispetto all'obbiettivo europeo del 2050 (7^ Programma di azione ambientale dell'Unione europea).

"Con questa proposta di legge- afferma l'assessore Raffele Donini- che la Giunta intende approvare entro fine anno per consegnarla poi alla discussione in Assemblea legislativa, si apre un cantiere di confronto e dialogo con i territori e con il mondo produttivo, associazioni e professionisti. Proponiamo una svolta culturale sul nostro modello di sviluppo, non più basato sull'espansione e sul consumo di suolo ma sulla rigenerazione delle nostra città e l'adeguamento sismico degli edifici. Pensiamo ad una pianificazione semplice, veloce e trasparente- chiude- che consenta al territorio uno sviluppo sostenibile sbarrando la strada alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose".

Rigenerazione urbana e adeguamento sismico
L'aspetto centrale del progetto di legge va ricercato anche nei forti incentivi alla rigenerazione urbana e interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico.

Nel testo, infatti, sono previsti per progetti di rigenerazione urbana contributi regionali diretti - i primi saranno 30 milioni di euro inseriti nell'accordo in via di approvazione fra Regione e Governo per l'utilizzo dei fondi FSC -, l'esonero dal contributo straordinario, la riduzione di almeno il 20% del contributo di costruzione, incentivi volumetrici legati alla qualità del progetto, oltre a procedure più veloci e snelle.
In particolare per interventi di adeguamento sismico, tema oggi più che mai attuale, oltre agli incentivi per la rigenerazione urbana è prevista una norma specifica sull'interesse pubblico per avviare tali interventi, che comporterà la possibilità del 50% dei proprietari di un edificio di imporre la realizzazione sulla restante quota di proprietari, qualora essi si oppongano.

Pianificazione semplificata: taglio agli strumenti urbanistici
Il progetto di legge compie poi un considerevole taglio agli strumenti urbanistici di Regione, Città Metropolitana, Aree vaste e Comuni.
Nello specifico, la Regione si doterà di un nuovo Piano territoriale regionale, che conterrà al suo interno anche gli attuali piani paesistici e la parte infrastrutturale del PRIT, la Città Metropolitana e le Aree vaste si doteranno di un Piano strategico Territoriale Metropolitano o d'Area Vasta, mentre i Comuni, che avranno tre anni di tempo dall'approvazione delle nuove norme per avviarne i procedimenti di approvazione, di un PUG-Piano Urbanistico Generale (un unico strumento che andrà a sostituire gli attuali PSC e RUE) per stabilire la programmazione e pianificazione di tutto il loro territorio.
I Pug saranno quindi attuati attraverso "Accordi operativi" (che sostituiranno POC e PUA) che definiranno gli interventi da realizzare.
Il progetto di legge prevede inoltre norme per promuovere e favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche dei Comuni attraverso concorsi di architettura e per aumentare la trasparenza dei progetti urbanistici, al fine di evitare infiltrazioni mafiose o corruttive.
In questo caso, in particolare, si prevede l'impegno a recepire le disposizioni dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione e l'inserimento di informazioni antimafia per la validità degli accordi operativi, quale clausola di nullità del procedimento.

Per scaricare il progetto di legge e le slide di sintesi:
http://territorio.regione.emilia-romagna.it/in-evidenza/nuovalrurb 
(Nelle foto l'assessore Raffaele Donini)

Donini 2

Domenica, 06 Novembre 2016 14:30

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 15 - n° 44 6 novembre 2016

Editoriale: Confusion. Latte e formaggio. Sempre più su. Ismea, costi di produzione in ulteriore calo nel III trimestre. Cereali e dintorni. Effetto Trump anche sui mercati agricoli. Lattiero caseari, in espansione all'estero e domanda interna stagnante. La Regione frena il consumo del suolo

SOMMARIO Anno 15 - n° 44 06 novembre 2016 - (in allegato il file scaricabile in PDF)
1.1 editoriale Confusion
2.1 Lattiero Caseario Latte e formaggio. Sempre più su.
3.1 Costi agricoli Ismea, costi di produzione in ulteriore calo nel III trimestre
3.2 turismo esperienziale L'Emilia Romagna al World Travel Market di Londra:
4.1 cereali Cereali e dintorni. Effetto Trump anche sui mercati agricoli
5.1 lattiero caseario Lattiero caseari, in espansione all'estero e domanda interna stagnante
5.2 caccia Caccia. Pompignoli su piano venatorio: non contrapporre agricoltori e cacciatori
6.1 SUOLO La Regione frena il consumo del suolo
7.1 eima bologna Viabilità e trasporti: le novità "intorno" ad EIMA International
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-44-6nov16-COP

Editoriale:Verso la catastrofe ambientale Cibus Tec. Cereali e dintorni. Impennata di prezzi. Grano: fare massa critica e organizzare la filiera. Vino. Export italiano in valore: avanti ma con cautela. OI NordItalia: Convergenza sul nome di Tiberio Rabboni come futuro presidente . Ministro Martina: entro il 5 novembre il pagamento degli anticipi PAC.

SOMMARIO Anno 15 - n° 43 30 ottobre 2016
1.1 editoriale. Verso la catastrofe ambientale
2.1 Lattiero Caseario Latte, Burro e Formaggi tutti in crescita.
3.1 eventi Cibus Tec Cibus Tec, "parla" anche Interconsul
3.2 51 esimo Cibus Tec Cibus Tec: il futuro del meccano alimentare
4.1 cereali Cereali e dintorni. Impennata di prezzi.
5.1 cereali e crisi Grano: fare massa critica e organizzare la filiera
5.2 vino export Vino. Export italiano in valore: avanti ma con cautela
6.1 pomodoro OI NordItalia: Convergenza sul nome di Tiberio Rabboni come futuro presidente
6.2 acqua e coltivazioni Il cibo in Emilia Romagna è irriguo
7.1 pac acconti 2016 Ministro Martina: entro il 5 novembre il pagamento degli anticipi PAC
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-43-30ott16-COP

Domenica, 30 Ottobre 2016 12:52

Verso la catastrofe ambientale. #maiunagioia

#maiunagioia - Siamo entrati nella nuova era geologica: l'antrapocene. Secondo il Living Report 2016 del WWF, entro 4 anni il 67% delle specie scompariranno.

di Lamberto Colla Parma 30 ottobre 2016
Con l'assalto a Mosul, comincia a scemare l'interesse mediatico verso l'Isis, almeno fino al prossimo devastante attentato che si consumerà in una capitale occidentale. il terrorismo mediatico rimane circoscritto all'elegante scontro tra il Tycoon candidato alla Casa Bianca e la fedele consorte dell'ex presidente statunitense e, in terra nostrana, dallo scontro titanico tra i sostenitori del Si e del No piuttosto che dall'intrigo romano che vede il governo capitolino sempre più compromesso dalla congiura dei frigoriferi.

Ben poca roba anche perché ormai sono argomenti consumati e prossimi a una naturale conclusione, a esclusione della vicenda "Raggi" che invece continuerà a illuminare la vita politica nazionale grazie ai complottisti romani.
Occorreva quindi una nuova argomentazione tragica per rimpolpare le cronache catastrofistiche, quelle che tengono alto il valore dell'hastag #maiunagioia.

Ecco che, con l'approssimarsi della nuova Conferenza mondiale sul Clima, il COP 22 che si terrà in Marocco tra il 7 e il 18 novembre, le problematiche ambientali vengono incontro alla esaurita fantasia della tensione che tanto fa audience.

E allora giù con i titoloni che segnano il count down del "Globo".

La concentrazione di CO2, che ha superato la soglia limite di 400 ppm (parti per milione) segnando un nuovo e inquietante record proprio nell'anno in corso, piuttosto che l'estinzione del 67% delle specie animali e vegetali prevista entro il prossimi 4 anni.

E' quello che ha rilevato il rapporto Living Planet 2016 del WWF nel quale l'organizzazione si spinge addirittura a identificare un nuovo periodo geologico: l'antrapocene. "Per la prima volta nella storia l'impatto, scrive il WWF, delle attività umane sui sistemi viventi del Pianeta è stato talmente forte da generare la 'nascita' di un nuovo periodo geologico nella storia della Terra, l'Antropocene".

"Il mondo selvaggio sta scomparendo a un ritmo senza precedenti", ha dichiarato Marco Lambertini, Direttore Generale del WWF Internazionale - Non stiamo parlando solo delle specie meravigliose che tutti amiamo: la biodiversità rappresenta la base stessa del buono stato di salute delle foreste, dei fiumi e degli oceani. Senza le specie animali gli ecosistemi crolleranno e con loro i 'servizi' che la natura ci fornisce quotidianamente come la purificazione dell'aria, dell'acqua, il cibo e la difesa dai cambiamenti climatici."

Attendiamo quindi con ansia il 19 novembre per sapere cosa avranno deciso di fare i grandi inquinatori della terra (forse decideranno di aumentare i limiti di legge? - vedi Dieselgate Volkswagen), nel frattempo (8 novembre) avremo il nuovo capo della più grande potenza mondiale, mentre dovremo restare ancora col fiato in sospeso per 15 giorni prima di conoscere che fine farà la nostra Costituzione, o almeno i "soli" 47 articoli che verranno più o meno ritoccati o alienati.

Pubblicato in Politica Emilia
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