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Modena, 4 ottobre 2013 -

Un nuovo, l'ennesimo purtroppo, episodio di violenza sulle strade del cuore cittadino. Aggredito, malmenato e derubato, il titolare di un esercizio pubblico e consigliere comunale. "Siamo a manifestare la nostra piena solidarietà all'operatore assalito nottetempo da personaggi privi di scrupoli che non hanno esitato ad usare violenza pur di perseguire i propri scopi criminali – sostiene Confesercenti Modena – Un altro fatto increscioso che va ad aggiungersi ad una ormai interminabile lista. Riconoscendo il lavoro puntuale e con enorme sforzo svolto da parte delle forze dell'ordine, siamo a ribadire la necessità di alzare la guardia anche di fronte questi episodi. Chi lavora e vive in centro storico ha bisogno di potersi muovere liberamente ed altrettanto di svolgere in serenità la propria attività senza il timore di essere preso di mira da delinquenti e balordi d'ogni sorta. Ribadiamo e auspichiamo pertanto ci sia da parte degli organi preposti un presidio puntuale e attento del territorio lungo l'intero corso della giornata e a maggior ragione a ridosso degli orari più sensibili di apertura e chiusura delle attività. Le piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi sono importanti dato che anch'esse rappresentano uno degli elementi vitali della città", conclude Confesercenti.
 
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Carpi, 2 ottobre 2013

Confesercenti sulla manovra antismog: misura poco utile e destinata a penalizzare le PMI, ambulanti compresi, del centro. "Provvedimento che arriva in un momento di difficoltà economiche" l'Associazione ne chiede la revoca invitando il Comune ad attivarsi in Regione per una deroga -

Si profila l'attuazione dei provvedimenti antismog a Carpi. Al momento posticipata, ma riguarderà tutti i giovedì - giorno di mercato per altro - e la prima domenica del mese, fino al 31 marzo 2014, salvo mutamenti atmosferici dell'ultimo minuto. "L'unica certezza è che il provvedimento adottato dal Comune non mancherà certamente di penalizzare le attività commerciali del cuore storico cittadino – tiene a puntualizzare Confesercenti Carpi - Mentre risulta del tutto o quasi incerta la sua utilità. In passato tali provvedimenti si sono rivelati piuttosto inefficaci per contrastare il fenomeno dell'inquinamento da PM10".

Il cosiddetto blocco del traffico influirà su di un'area urbana compresa tra: via Carducci, via Petrarca, via De Amicis, via Volta, via Tre Febbraio, via Catellani e via Garagnani. "Un'area – rimarca Confesercenti - densamente commerciale in cui per giunta, utile ricordarlo il giovedì mattina si svolge il mercato. In questi ultimi anni sono stati parecchi gli interventi a favore del centro storico: dalle opere di riqualificazione, alla realizzazione di importanti eventi di richiamo il cui risultato si è tradotto in una buona promozione territoriale ed incremento dei frequentatori. La manovra antismog per contro, pare in netto contrasto con tutto ciò: per i disagi che creerà a raggiungere il cuore della città e la ricaduta di vantaggi a favore della grande distribuzione ubicata in zone nemmeno sfiorate da questo provvedimento restrittivo. In altre parole, evitando eventuali dietrologie di sorta resta il dato oggettivo delle facilitazioni per qualcuno (pochi) a discapito degli altri (molti)".

"Facile quindi dedurre che il conto salato toccherà a negozi, locali pubblici ed altre attività, ambulanti del mercato compresi, che operano entro il perimetro in cui vige il divieto di circolazione. Perché quindi si devono penalizzare il centro e le sue attività? E perché non viene nemmeno presa in considerazione la sua applicazione, laddove il fenomeno dell'inquinamento atmosferico è più esteso e presente, compreso il traffico di veicoli, come le aree attorno ai centri commerciali? – chiede l'Associazione imprenditoriale rivolgendosi alla Giunta - E' necessario che tutti abbiano la percezione della gravità della situazione economica generale. In particolare dello stato precario in cui si trovano gli operatori cittadini del commercio e dei servizi, che stanno facendo i conti con una recessione senza precedenti: calo della domanda interna su cui influiscono congiuntamente incremento della disoccupazione e perdita del potere d'acquisto di salari e stipendi e da ultimo l'aumento di un punto percentuale dell'IVA. A ciò si aggiunga il fatto che le ferite del sisma del maggio 2012 non si sono ancora completamente rimarginate. L'anno scorso il provvedimento antismog non è stato applicato a causa delle conseguenze del sisma. Quest'anno invece in una situazione di emergenza che coinvolge in primo luogo le piccole imprese, si decide a tal senso. Chiediamo pertanto all'Amministrazione comunale un passo indietro e di attivarsi presso la Regione Emilia-Romagna affinché Carpi come Comune terremotato, possa derogare a questa misura".
 
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Modena, 1 ottobre 2013
 
Franco Giberti eletto nuovamente alla presidenza di FAIB (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) Modena, il sindacato dei gestori delle stazioni di servizio aderente a Confesercenti. Oltre al presidente rieletto all'unanimità, è stato anche rinnovato il consiglio provinciale di FAIB che si compone di 13 gestori provenienti da varie parti del territorio, tre dei quali (vera novità) donne.

Riconfermato alla guida dell'Associazione – FAIB quest'anno festeggia anche 50 anni di operatività - nei giorni scorsi, Giberti, non ha mancato di focalizzare l'attenzione su quelli che sono i problemi di un'intera categoria. E l'occasione per ribadirli è stato anche il congresso regionale FAIB svoltosi il 29 settembre 2013 a Modena. "Oltre a risentire della crisi generale che ha colpito fortemente l'intero tessuto economico e produttivo del Paese, Il nostro settore ha dovuto fare i conti nell'ultimo quinquennio con Governi spesso latitanti e con scelte e strategie miopi da parte delle compagnie petrolifere che hanno in mano il 90% del mercato – ha premesso amaramente Giberti - Molti gestori di impianti di distribuzione carburanti della nostra regione, purtroppo, hanno già chiuso o sono in procinto di farlo".

"Aggiungo – ha quindi evidenziato Giberti - poi che il cosiddetto 'decreto del fare' prevede in una bozza la chiusura di 5.000 impianti sul suolo nazionale privi delle caratteristiche strutturali. A parte la mancata informazione alle Associazioni di categoria, come mai in epoca di liberalizzazione delle licenze si vogliono chiudere 5.000 impianti quando ne possono nascere altrettanti? Se lo Stato è intenzionato a voler procedere a tal senso, almeno per alcuni anni non rilasci nuove licenze, così da portare la rete italiana sui parametri di quella europea (Un esempio costruttivo è il modello tedesco dove su oltre 83 milioni di abitanti ci sono 17 mila punti di erogazione carburante), evitando però situazioni di desertificazione".

Altra cosa su cui pone l'accento Giberti è l'aumento di impianti gost, senza gestore anche sul nostro territorio, oltre allo stallo della contrattualistica con tutte le compagnie petrolifere che perdura ormai da troppo tempo. "Il tutto in una situazione in cui il calo di carburante erogato anche in provincia di Modena, è ormai una costante, rispetto agli anni precedenti e che in modo molto pesante sui bilanci annuali delle ditte, sempre più tra margini di guadagno inesistenti, difficoltà e problemi legati anche alla sicurezza", ha quindi concluso il presidente di FAIB Modena.
 
(Fonte: ufficio stampa Confeserecenti MO)
Modena, 26 settembre 2013
 
Un area, data anche la presenza del MEF, biglietto da visita importante: l 'Associazione imprenditoriale rivolge il proprio appello all'Amministrazione comunale -
"Sono anche i piccoli accorgimenti che se attuati in modo solerte posso contribuire al miglioramento della vivibilità di un quartiere", questa la riflessione che muove Confesercenti Modena a proposito di una determinata zona dell'area in cui sorge il MEF, museo 'fiore all'occhiello' per la città.
"Rileviamo che lungo via Paolo Ferrari, in prossimità dell'incrocio con via Stanguellini e l'inizio di viale Reiter, le strisce di attraversamento pedonale sono quasi del tutto scomparse. Questo, a parte rendere difficoltoso l'attraversamento di pedoni e biciclette, cosa di per sé certamente non positiva, rischia di costituire un handicap per una zona (dove ormai i lavori di ripristino e valorizzazione sono in fase di ultimazione) la cui frequentazione di cittadini e turisti è aumentata – anche grazie alla Casa Museo Enzo Ferrari, ma non solo – e nella quale sorgono un discreto numero di attività imprenditoriali di vari settori che non mancano di raccogliere avventori ogni giorno. Ci rivolgiamo pertanto all'Amministrazione comunale affinché predisponga un intervento rapido al fine di ripristinare le strisce pedonali nel tratto indicato, oltre eventualmente effettuare un attento monitoraggio, nella via e nella zona qualora ci fossero altri interventi di ripristino da compiere (ad esempio una più marcata evidenza della pista ciclabile). Riteniamo sia importante, dato che l'area in questione si presenta oltre che strategica, come un biglietto da visita per la città di assoluta importanza", conclude Confesercenti.
 
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Mercoledì, 25 Settembre 2013 16:42

Confesercenti: inaugurata nuova sede territoriale

Finale Emilia, 25 settembre 2013
 
Confesercenti: inaugurata nuova sede territoriale che sostituisce quella storica di corso Matteotti. Presenti gli organi dirigenti dell'Associazione imprenditoriale modenese e il sindaco della città estense Ferioli -
"Siamo consci che c'è ancora tanto da fare, che gli ostacoli e le difficoltà non mancano, ma non per questo ci tireremo indietro". Un inciso di rilievo quello di Andrea Ratti, membro finalese della giunta provinciale di Confesercenti Modena a coronamento dell'inaugurazione della nuova sede dell'associazione imprenditoriale a Finale Emilia. All'appuntamento avvenuto stamani, presenti anche il sindaco della città estense Fernando Ferioli, Roberto Bernaroli e Mauro Bega rispettivamente presidente e direttore sindacale di Confesercenti Area Nord, il presidente provinciale dell'Associazione Massimo Silingardi e il Direttore Generale di Confesercenti Modena Tamara Bertoni.
La nuova sede, in via per Modena 32/E presso il direzionale Esté, sostituisce di fatto quella storica di corso Matteotti divenuta impraticabile a seguito del terremoto che l'anno passato ha sconvolto la bassa modenese, colpendo in modo significativo anche Finale. Va ricordato comunque che l'attività dell'Associazione non si è mai arrestata se non per pochi giorni immediatamente dopo il sisma. Confesercenti infatti per non far mancare il proprio sostegno e vicinanza, data la gravità del momento agli associati, aveva provveduto ad attivare un apposito punto di riferimento in una casetta mobile (oggi donata al Comune) così da poter continuare ad offrire i propri servizi di consulenza.
"Rimane indelebile il ricordo di quei drammatici giorni. Come del resto la reazione di fronte alla catastrofe, mostrata da cittadini ed imprese – ha affermato Andrea Ratti, subito dopo il taglio del nastro che di fatto ha inaugurato la nuova sede dell'Associazione – Reazione che ha contribuito tra mille difficoltà, compresa la crisi, prima a salvaguardare e quindi a rimettere in moto quella rete importante e fondamentale costituita da tante micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, parte dell'ossatura portante dell'economia locale. Confesercenti non ha fatto mancare il proprio sostegno, come non mancherà di farlo in futuro in vista delle nuove sfide che attendono Finale Emilia. Superata dunque la fase dell'emergenza si avvia ora quella della ricostruzione. Il commercio è parte integrante del territorio, oltre che valore aggiunto. Per questo, sarebbe importante che gli imprenditori del commercio e dei servizi offrissero il loro contributo in termini di idee partecipando in modo attivo al piano partecipativo di ricostruzione che interesserà il territorio e la città: per le questioni generali, ma soprattutto per il ripristino e la valorizzazione del centro storico di Finale. Il nostro impegno a tal senso non verrà a meno. Come del resto quello di continuare ad essere un punto di riferimento per le PMI finalesi".
"Questa inaugurazione - ha premesso il Sindaco Ferioli immediatamente dopo il taglio del nastro – è sicuramente un momento importante per l'Associazione, ma lo è anche per il territorio e la città. Rappresenta infatti un nuovo ed ulteriore passo in avanti verso la riorganizzazione di quanto il sisma ha causato, oltre che diretto al ripristino della normalità. Un tassello, la nuova sede di Confesercenti che contribuisce anch'esso a delineare il nuovo volto di Finale Emilia. Voglio ricordare che l'attuale situazione di gravità generatasi tra conseguenze del terremoto e crisi economica impone di continuare a fare squadra e a lavorare insieme al fine di consentire una concreta ripartenza. Con Confesercenti abbiamo collaborato al momento dell'emergenza, in questi mesi e continueremo a farlo in futuro. Al fine di individuare soluzioni adeguate volte a rilanciare il commercio e il suo ruolo nello sviluppo del territorio comunale".
 
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Modena, 20 settembre 2013
 
Confesercenti Modena sulla previsione dell' aumento dell 'Iva: "Colpirà famiglie, consumi ed imprese e rischia di rivelarsi un boomerang. Assolutamente contrari" -

"Non possiamo che dirci assolutamente contrari, di fronte a quella che è a tutti gli effetti un ulteriore appesantimento del carico fiscale su famiglie ed imprese. Rimaniamo fermi nella convinzione – tiene a rimarcare Confesercenti Modena - che l'incremento di un punto percentuale dell'IVA va scongiurato con ogni mezzo. E le risorse necessarie al fine di evitare di mettere in atto questo provvedimento, devono essere recuperate attuando finalmente una seria razionalizzazione della spesa pubblica: sempre annunciata ma ben lungi dal concretizzarsi".

Confesercenti non ha dubbi nel definire l'aumento dell'Iva – dal 21% al 22% - del prossimo ottobre, un triplo errore. "In primo luogo – evidenzia l'Associazione - peggiora la competitività del nostro Paese in Europa, soprattutto rispetto alle grandi nazioni come Francia, Germania e Spagna già ad oggi con un'aliquota IVA media inferiore alla nostra. Poi, non v'è alcuna certezza di aumenti del gettito, con l'adozione di tale provvedimento. È molto probabile che i cittadini già alle prese con una costante riduzione del reddito disponibile, reagiscano tirando ulteriormente la cinghia, affossando ancor di più i consumi. Con la possibilità tutt'altro che remota (studio di Confesercenti Italia), non di un incremento ma di una riduzione del gettito di ben 300 milioni di euro".

"Un'ulteriore contrazione dei consumi, moltiplicherà i rischi di chiusura di imprese e conseguentemente di aumento della disoccupazione. A tal proposito vogliamo ricordare la situazione vissuta tra le imprese modenesi dei settori commercio, servizi e pubblici esercizi. Al 30 giugno di quest'anno i ricavi in questi ambiti, hanno registrato un calo del -4%, sul 2012, mentre la stagione dei saldi estivi è stata archiviata con una diminuzione degli affari anche del -30%. Siamo convinti che la via per far rimanere il rapporto deficit Pil entro il 3% non passa per un nuovo aumento dell'IVA, quanto piuttosto per una vera riduzione della spesa pubblica tesa a colpire gli sprechi, ma anche aumentandone l'efficienza", conclude Confesercenti Modena.
 
(fonte: ufficio stampa Confeserecenti MO)
Venerdì, 20 Settembre 2013 10:42

Sassuolo, i problemi di SGP vanno condivisi

Sassuolo, 20 settembre 2013
 
Rinviato all'ultimo momento il confronto che si doveva tenere mercoledì 18 settembre tra il sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, e le associazioni d'impresa per discutere della situazione economico-finanziaria di SGP e cercare insieme delle soluzioni -

Le Associazioni di Sassuolo unitariamente (Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam) esprimono preoccupazione per il rinvio di questo importante appuntamento e chiedono all'amministrazione comunale di riconvocarlo in tempi brevi.

"Le nostre aziende associate che sono creditrici di SGP – affermano i rappresentanti delle Associazioni- hanno diritto di conoscere il piano industriale e quali azioni verranno messe in campo per risanare il bilancio e ripianare le esposizioni finanziarie. Inoltre, la questione riguardante il futuro di SGP è un problema di tutta la città e deve essere risolto in tempi brevi. Alle nostre imprese non interessa entrare nella polemica politica per sapere chi abbia creato questa situazione, ma piuttosto quali azioni saranno messe in campo per affrontarla, in che modo sarà cercato l'appoggio e la condivisione della comunità sulle strade che saranno individuate. Siamo disponibili a dare il nostro contributo purchè si abbia l'intenzione di applicare politiche di risanamento che puntino alla riduzione dei costi di SGP e non all'introduzione di nuovi tributi o balzelli per la collettività e, in particolare, per le imprese che versano già in condizioni di forte crisi economica e finanziaria".

Le Associazioni si mettono a disposizione della città per impegnarsi a cercare insieme soluzioni condivise e chiedono pertanto di potere ridiscutere al più presto con il Sindaco e con l'Amministratore Unico di SGP delle proposte che hanno in mente.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Modena, 16 settembre 2013 -


Grande successo per il Festival della Filosofia, con un aumento rispetto lo scorso anno: circa 200 milia presenze.

Confesercenti: "Manifestazione su cui fare leva per una più efficace promozione turistica del territorio". Aumentano rispetto al 2012 le presenze nelle strutture ricettive. "Incremento anche per bar e ristoranti ma si devono cogliere appieno le grandi opportunità" -

"Le 200 mila presenze registrate riconfermano il Festival della Filosofia come evento clou per città e territorio ed elemento d'attrazione per gli stessi sia in ambito nazionale che internazionale – evidenzia Confesercenti Modena, che aggiunge – Fattori utili a maggior ragione se si pensa alla promozione in chiave turistica della nostra realtà".

Archiviata la nota tre giorni culturale modenese in 'Gloria' per l'afflusso di presenze ed in attesa di quella del prossimo anno, è tempo di bilanci. "I centri, Modena, Carpi, Sassuolo, in cui si è svolta la nota kermesse filosofica – evidenzia l'Associazione imprenditoriale – si sono mostrati ancora una volta all'altezza, aprendosi ed offrendo una risposta adeguata all'afflusso degli appassionati. Soddisfazione tra gli operatori dei pubblici esercizi, bar e ristoranti in primo luogo - i primi per soste più fugaci, specie preferite dai giovani; i secondi per momenti di pausa più "meditativi e speculativi" grazie anche ai menù filosofici - che hanno riscontrato un buon incremento della clientela come del resto dei consumi. Migliore, e non poteva essere altrimenti l'affluenza per i locali comprensivi di spazio all'aperto nelle immediate vicinanze delle piazze o luoghi in cui si tenevano le lectio magistralis".

"Pure a livello di presenze turistiche le strutture ricettive hanno avuto riscontri positivi dal Festival, con un ulteriore incremento rispetto agli anni addietro. Anche se, rileviamo – sostiene Confesercenti - che in quest'ambito particolare manca ancora l'opportunità di costruire dei pacchetti specifici e mirati sulle esigenze del pubblico interessato alle lezioni, comprensivi oltre che del soggiorno, di percorsi di visita dedicati e soprattutto posti assegnati appositamente per seguire le lezioni dei filosofi. Quelli riservati infatti, utile ricordarlo, risultano ancora pochissimi e non destinati ai turisti culturali, spinti in molti casi ad occupare con largo anticipo i posti a sedere per seguire le varie relazione. Una riflessione a tal proposito sarebbe più che doverosa dato che il festival si è mostrato e continua a mostrarsi come un'eccellente volano di promozione turistica, oltre che di attrazione culturale"

"In ultimo luogo, solamente un'osservazione – conclude Confesercenti – il Festival della Filosofia è sicuramente importante, ma non è il tipo di manifestazione destinata ad aumentare la frequentazione degli esercizi commerciali tradizionali, fatto salva l'eccezione dei bar e dei ristoranti. Per il rilancio del commercio le promozioni che occorrono sono di tipo diverso".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti MO)

Modena, 12 settembre 2013 -


L'invito di Confesercenti è ad un' intensificazione dei controlli a ridosso degli orari di chiusura. "Cruciale rimane il problema degli organici delle Forze dell'Ordine" -

Plauso di Confesercenti per la celere individuazione e l'arresto, da parte delle Forze dell'Ordine degli autori di recenti episodi criminali. Negli ultimi giorni alcuni scippi, messi a segno nel cuore storico di Modena nel tardo pomeriggio a danno di due donne – tra le quali un consigliere comunale cittadino – non avevano mancato di suscitare allarme. "Doverosa, la nostra vicinanza a chi proprio malgrado si è trovato protagonista di tali episodi – dichiara Mauro Salvatori, vice-presidente di Confesercenti per la città di Modena – Come pure la nostra soddisfazione per l'operato puntuale degli agenti. Rimangono episodi però che rischiano di incrementare la percezione di insicurezza e di conseguenza montare la preoccupazione degli operatori commerciali e nostra. Oltre al rischio non proprio latente di dissuadere la frequentazione del 'salotto buono' della città".

A questi fenomeni legati alla criminalità di strada si unisce purtroppo anche una diminuzione del senso civico dei cittadini: due aspetti di un problema, secondo Salvatori che debbono indurre a riflettere, "Sulla necessità di porre all'attenzione dell'opinione pubblica di come 'la tutela della sicurezza' dei cittadini, insieme alla mancanza di lavoro siano problemi cruciali della nostra società. Rispetto ai quali occorre mantenere alta la guardia e richiamare lo Stato e le istituzioni locali a riposizionare, qualora ce ne fosse necessità, le forme di contrasto al fenomeno a partire, almeno noi riteniamo, da un presidio più efficace e continuativo delle strade del territorio, centro storico e non solo".

"Siamo consapevoli del fatto che l'esigenza di tenere sotto controllo i conti dello Stato eliminando sprechi e ridondanze ha comportato e comporta attualmente anche tagli su settori strategici dello Stato medesimo compresa la sicurezza. Ci sentiamo, tuttavia, di sostenere la necessità di un ripensamento a riguardo; pena l'indebolimento della tenuta del tessuto sociale anche della nostra realtà territoriale. E' tempo che questioni come il sottodimensionamento degli organici delle forze di Polizia sul nostro territorio sia riproposta con forza, così come un utilizzo più intensivo, soprattutto a ridosso degli orari di chiusura delle attività commerciali, del pattugliamento della polizia municipale. Sul versante del coordinamento e dell'efficienza operativa, lo riconosciamo, si sta facendo molto e i risultati ne sono la riprova. Occorre comunque chiedersi, a fronte della recrudescenza degli episodi di criminalità, se tutto ciò sia sufficiente ed adeguato alle reali esigenze del territorio", conclude Salvatori.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti MO)

Modena, 10 settembre 2013 -


Imprese modenesi del commercio, turismo e servizi: "Rallenta la caduta dei consumi, ma il trend negativo persiste in tutti i settori"

Andamento dei ricavi tra le MPMI (Medie, Piccole e Micro Imprese) modenesi del commercio del turismo e dei servizi: dal monitoraggio condotto dall'Osservatorio Economico di Confesercenti Modena – un migliaio le imprese monitorate - la tendenza che emerge è quella di una sensibile frenata al preoccupante crollo, -11%, che aveva caratterizzato le imprese nei primi tre mesi dell'anno. Al 30 di giugno 2013 infatti il calo, si è arrestato al -4%, rispetto allo stesso periodo del 2012. "Non si tratta di una inversione di tendenza vera e propria – evidenzia l'Associazione imprenditoriale - ma il clima di fiducia dei consumatori in aumento e le attese di una ripresa, seppur flebile nel 2014, fanno ritenere che il punto di minimo per la dinamica dei consumi sia stato ormai raggiunto. Bisogna però tenere sempre ben presente che lo stato dell'economia ed i dati provenienti dal fronte occupazionale, anche nella nostra provincia, fanno comunque ritenere improbabile una ripresa della spesa delle famiglie. nel breve termine".

Andamento dei consumi per settori

Pubblici Esercizi
E' il settore che limita maggiormente le perdite: -2,6% nei primi sei mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel settore ristorazione si registra un calo più accentuato nei ristoranti tradizionali che si posizionano su una fascia di prezzo media. Tengono meglio gli esercizi che propongono un'offerta di qualità alta, nonché le pizzerie, a conferma di una tendenza alla polarizzazione dei consumi. Nel settore bar invece il calo è più generalizzato e spalmato su tutte le tipologie di esercizi.

Ingrosso
Si attesta su un -3,2% la flessione di fatturato registrato dalle imprese del campione nel primo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Incide pesantemente su questo dato il segmento dei prodotti per l'edilizia che continua nella sua inarrestabile discesa. Tengono meglio invece le imprese che trattano prodotti alimentari

Minuto Alimentari
Limitano le perdite di ricavi anche le imprese del settore del commercio al dettaglio di generi alimentari, che nel primo semestre 2013 segnano un -4,0% sullo stesso periodo del 2012. Il calo colpisce maggiormente i prodotti di macelleria e ortofrutta, meglio la gastronomia. In generale vi è una diminuzione delle quantità acquistate.

Minuto Extra alimentare
Si attesta su un -5,3% la diminuzione dei ricavi registrata nel primo semestre 2013 sullo stesso periodo 2012.nel settore del commercio al dettaglio extralimentare. Il dato rimane pesante e colpisce indistintamente i consumi in tutti i comparti di questo settore, anche se risale rispetto al -11,4% del primo trimestre.

Intermediazione
Resta pesante il dato dei ricavi in questo settore: -10,8% al 30 giugno 2013 rispetto al 2012.

Andamento dei consumi per aree geografiche

Le aree maggiormente in sofferenza risultano essere la città di Modena con un -6,2%, Carpi e le Terre d'Argine con un -6,4% e la montagna con un -7,1%. Più contenuti i cali di fatturato nelle imprese del distretto ceramico -3,2% e soprattutto di Vignola e Terre dei Castelli dove il calo si limita ad un -0.5%. Per quanto riguarda l'Area Nord la situazione risulta ancora troppo disomogenea rispetto al primo semestre 2012 per poter raffrontare i fatturati delle imprese ed ottenere dati di rilevanza statistica.

"Questi dati ci consegnano un quadro in cui le dinamiche sono piuttosto articolate sia a livello di settori che di territori. Anche se, la tendenza che si afferma mostra una frenata del crollo dei ricavi delle piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, pur in un quadro di persistente debolezza della domanda interna, nonché di inarrestabile diversificazione dei consumi - afferma Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena - In queste condizioni i fatturati delle imprese rischiano di restare inchiodati per molto tempo sui livelli attuali. Per questo è necessario che la politica economica del Governo sia orientata ad agganciare gli stimoli positivi che giungono dall'economia europea dove la ripresa è già iniziata. Si deve agire rapidamente e con la massima determinazione per rilanciare investimenti, occupazione e consumi. Un'azione decisa protesa a rivedere gli assetti istituzionali e volta a: rendere efficiente la spesa pubblica; ridurre in modo tangibile il carico fiscale su imprese e famiglie; superare in modo definitivo il previsto aumento dell'IVA; oltre che operare scelte concrete ed urgenti volte a sostenere il credito alle imprese".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

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