Modena, 16 settembre 2013 -
Grande successo per il Festival della Filosofia, con un aumento rispetto lo scorso anno: circa 200 milia presenze.
Confesercenti: "Manifestazione su cui fare leva per una più efficace promozione turistica del territorio". Aumentano rispetto al 2012 le presenze nelle strutture ricettive. "Incremento anche per bar e ristoranti ma si devono cogliere appieno le grandi opportunità" -
"Le 200 mila presenze registrate riconfermano il Festival della Filosofia come evento clou per città e territorio ed elemento d'attrazione per gli stessi sia in ambito nazionale che internazionale – evidenzia Confesercenti Modena, che aggiunge – Fattori utili a maggior ragione se si pensa alla promozione in chiave turistica della nostra realtà".
Archiviata la nota tre giorni culturale modenese in 'Gloria' per l'afflusso di presenze ed in attesa di quella del prossimo anno, è tempo di bilanci. "I centri, Modena, Carpi, Sassuolo, in cui si è svolta la nota kermesse filosofica – evidenzia l'Associazione imprenditoriale – si sono mostrati ancora una volta all'altezza, aprendosi ed offrendo una risposta adeguata all'afflusso degli appassionati. Soddisfazione tra gli operatori dei pubblici esercizi, bar e ristoranti in primo luogo - i primi per soste più fugaci, specie preferite dai giovani; i secondi per momenti di pausa più "meditativi e speculativi" grazie anche ai menù filosofici - che hanno riscontrato un buon incremento della clientela come del resto dei consumi. Migliore, e non poteva essere altrimenti l'affluenza per i locali comprensivi di spazio all'aperto nelle immediate vicinanze delle piazze o luoghi in cui si tenevano le lectio magistralis".
"Pure a livello di presenze turistiche le strutture ricettive hanno avuto riscontri positivi dal Festival, con un ulteriore incremento rispetto agli anni addietro. Anche se, rileviamo – sostiene Confesercenti - che in quest'ambito particolare manca ancora l'opportunità di costruire dei pacchetti specifici e mirati sulle esigenze del pubblico interessato alle lezioni, comprensivi oltre che del soggiorno, di percorsi di visita dedicati e soprattutto posti assegnati appositamente per seguire le lezioni dei filosofi. Quelli riservati infatti, utile ricordarlo, risultano ancora pochissimi e non destinati ai turisti culturali, spinti in molti casi ad occupare con largo anticipo i posti a sedere per seguire le varie relazione. Una riflessione a tal proposito sarebbe più che doverosa dato che il festival si è mostrato e continua a mostrarsi come un'eccellente volano di promozione turistica, oltre che di attrazione culturale"
"In ultimo luogo, solamente un'osservazione – conclude Confesercenti – il Festival della Filosofia è sicuramente importante, ma non è il tipo di manifestazione destinata ad aumentare la frequentazione degli esercizi commerciali tradizionali, fatto salva l'eccezione dei bar e dei ristoranti. Per il rilancio del commercio le promozioni che occorrono sono di tipo diverso".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti MO)
Modena, 12 settembre 2013 -
L'invito di Confesercenti è ad un' intensificazione dei controlli a ridosso degli orari di chiusura. "Cruciale rimane il problema degli organici delle Forze dell'Ordine" -
Plauso di Confesercenti per la celere individuazione e l'arresto, da parte delle Forze dell'Ordine degli autori di recenti episodi criminali. Negli ultimi giorni alcuni scippi, messi a segno nel cuore storico di Modena nel tardo pomeriggio a danno di due donne – tra le quali un consigliere comunale cittadino – non avevano mancato di suscitare allarme. "Doverosa, la nostra vicinanza a chi proprio malgrado si è trovato protagonista di tali episodi – dichiara Mauro Salvatori, vice-presidente di Confesercenti per la città di Modena – Come pure la nostra soddisfazione per l'operato puntuale degli agenti. Rimangono episodi però che rischiano di incrementare la percezione di insicurezza e di conseguenza montare la preoccupazione degli operatori commerciali e nostra. Oltre al rischio non proprio latente di dissuadere la frequentazione del 'salotto buono' della città".
A questi fenomeni legati alla criminalità di strada si unisce purtroppo anche una diminuzione del senso civico dei cittadini: due aspetti di un problema, secondo Salvatori che debbono indurre a riflettere, "Sulla necessità di porre all'attenzione dell'opinione pubblica di come 'la tutela della sicurezza' dei cittadini, insieme alla mancanza di lavoro siano problemi cruciali della nostra società. Rispetto ai quali occorre mantenere alta la guardia e richiamare lo Stato e le istituzioni locali a riposizionare, qualora ce ne fosse necessità, le forme di contrasto al fenomeno a partire, almeno noi riteniamo, da un presidio più efficace e continuativo delle strade del territorio, centro storico e non solo".
"Siamo consapevoli del fatto che l'esigenza di tenere sotto controllo i conti dello Stato eliminando sprechi e ridondanze ha comportato e comporta attualmente anche tagli su settori strategici dello Stato medesimo compresa la sicurezza. Ci sentiamo, tuttavia, di sostenere la necessità di un ripensamento a riguardo; pena l'indebolimento della tenuta del tessuto sociale anche della nostra realtà territoriale. E' tempo che questioni come il sottodimensionamento degli organici delle forze di Polizia sul nostro territorio sia riproposta con forza, così come un utilizzo più intensivo, soprattutto a ridosso degli orari di chiusura delle attività commerciali, del pattugliamento della polizia municipale. Sul versante del coordinamento e dell'efficienza operativa, lo riconosciamo, si sta facendo molto e i risultati ne sono la riprova. Occorre comunque chiedersi, a fronte della recrudescenza degli episodi di criminalità, se tutto ciò sia sufficiente ed adeguato alle reali esigenze del territorio", conclude Salvatori.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti MO)
Modena, 10 settembre 2013 -
Imprese modenesi del commercio, turismo e servizi: "Rallenta la caduta dei consumi, ma il trend negativo persiste in tutti i settori"
Andamento dei ricavi tra le MPMI (Medie, Piccole e Micro Imprese) modenesi del commercio del turismo e dei servizi: dal monitoraggio condotto dall'Osservatorio Economico di Confesercenti Modena – un migliaio le imprese monitorate - la tendenza che emerge è quella di una sensibile frenata al preoccupante crollo, -11%, che aveva caratterizzato le imprese nei primi tre mesi dell'anno. Al 30 di giugno 2013 infatti il calo, si è arrestato al -4%, rispetto allo stesso periodo del 2012. "Non si tratta di una inversione di tendenza vera e propria – evidenzia l'Associazione imprenditoriale - ma il clima di fiducia dei consumatori in aumento e le attese di una ripresa, seppur flebile nel 2014, fanno ritenere che il punto di minimo per la dinamica dei consumi sia stato ormai raggiunto. Bisogna però tenere sempre ben presente che lo stato dell'economia ed i dati provenienti dal fronte occupazionale, anche nella nostra provincia, fanno comunque ritenere improbabile una ripresa della spesa delle famiglie. nel breve termine".
Andamento dei consumi per settori
Pubblici Esercizi
E' il settore che limita maggiormente le perdite: -2,6% nei primi sei mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel settore ristorazione si registra un calo più accentuato nei ristoranti tradizionali che si posizionano su una fascia di prezzo media. Tengono meglio gli esercizi che propongono un'offerta di qualità alta, nonché le pizzerie, a conferma di una tendenza alla polarizzazione dei consumi. Nel settore bar invece il calo è più generalizzato e spalmato su tutte le tipologie di esercizi.
Ingrosso
Si attesta su un -3,2% la flessione di fatturato registrato dalle imprese del campione nel primo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Incide pesantemente su questo dato il segmento dei prodotti per l'edilizia che continua nella sua inarrestabile discesa. Tengono meglio invece le imprese che trattano prodotti alimentari
Minuto Alimentari
Limitano le perdite di ricavi anche le imprese del settore del commercio al dettaglio di generi alimentari, che nel primo semestre 2013 segnano un -4,0% sullo stesso periodo del 2012. Il calo colpisce maggiormente i prodotti di macelleria e ortofrutta, meglio la gastronomia. In generale vi è una diminuzione delle quantità acquistate.
Minuto Extra alimentare
Si attesta su un -5,3% la diminuzione dei ricavi registrata nel primo semestre 2013 sullo stesso periodo 2012.nel settore del commercio al dettaglio extralimentare. Il dato rimane pesante e colpisce indistintamente i consumi in tutti i comparti di questo settore, anche se risale rispetto al -11,4% del primo trimestre.
Intermediazione
Resta pesante il dato dei ricavi in questo settore: -10,8% al 30 giugno 2013 rispetto al 2012.
Andamento dei consumi per aree geografiche
Le aree maggiormente in sofferenza risultano essere la città di Modena con un -6,2%, Carpi e le Terre d'Argine con un -6,4% e la montagna con un -7,1%. Più contenuti i cali di fatturato nelle imprese del distretto ceramico -3,2% e soprattutto di Vignola e Terre dei Castelli dove il calo si limita ad un -0.5%. Per quanto riguarda l'Area Nord la situazione risulta ancora troppo disomogenea rispetto al primo semestre 2012 per poter raffrontare i fatturati delle imprese ed ottenere dati di rilevanza statistica.
"Questi dati ci consegnano un quadro in cui le dinamiche sono piuttosto articolate sia a livello di settori che di territori. Anche se, la tendenza che si afferma mostra una frenata del crollo dei ricavi delle piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, pur in un quadro di persistente debolezza della domanda interna, nonché di inarrestabile diversificazione dei consumi - afferma Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena - In queste condizioni i fatturati delle imprese rischiano di restare inchiodati per molto tempo sui livelli attuali. Per questo è necessario che la politica economica del Governo sia orientata ad agganciare gli stimoli positivi che giungono dall'economia europea dove la ripresa è già iniziata. Si deve agire rapidamente e con la massima determinazione per rilanciare investimenti, occupazione e consumi. Un'azione decisa protesa a rivedere gli assetti istituzionali e volta a: rendere efficiente la spesa pubblica; ridurre in modo tangibile il carico fiscale su imprese e famiglie; superare in modo definitivo il previsto aumento dell'IVA; oltre che operare scelte concrete ed urgenti volte a sostenere il credito alle imprese".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)