Andamenti positivi nell'abbigliamento per bambini, calzature sportive e capospalla. In calo intimo e valore medio scontrino. Tengono le zone di Carpi, Pavullo e Modena. Decisamente negativo il trend nella zona di Vignola -
Modena, 17 febbraio 2014 -
Fanno i conti con il difficile momento economico e la ridotta capacità di spesa delle famiglie modenesi i saldi invernali. A poco più di un mese dall'avvio le tradizionali vendite di fine stagione fanno registrare sul territorio un calo del 20% rispetto al 2013. A rilevarlo è FISMO-Confesercenti Modena che ha tracciato un primo bilancio dal monitoraggio di oltre un centinaio di imprese del settore moda-abbigliamento e calzature, dalla montagna alla pianura, passando ovviamente per il capoluogo e i maggiori centri della provincia.
L'andamento per settori merceologici
Vanno molto a rilento le vendite tra i capi di abbigliamento classici invernali sia per uomo che per donna: dalle giacche, alle camice, dai pantaloni, agli abiti. Anche l'intimo segna il passo così come gli articoli da merceria. Tiene bene con punte d'incremento, guardando sempre all'inverno precedente l'abbigliamento per bambini: settore in cui gli acquisti prevalenti sono rappresentati da capi di taglie superiori da far utilizzare ai figli piccoli l'anno prossimo. Mostrano solida stabilità gli affari tra i capi di maglieria classica mentre risultano contrassegnati da segno "+" la vendita di giacconi e capospalla in generale e quella di calzature, in particolare quelle sportive genere sneakers. Quanto al valore medio dello scontrino, siamo fino ad oggi intorno ai 55 euro. Anche se la maggior parte degli operatori monitorati, il 60% circa, non ha difficoltà a dichiarare un calo rispetto all'anno passato del 15%.
L'andamento nelle diverse aree della provincia
Sono le zone di Modena, Carpi e Pavullo quelle dove il trend delle vendite di fine stagione si conferma sostanzialmente stabile. In tutte lo sconto medio applicato è del 30%; varia invece l'importo medio dello scontrino: 65 euro nel primo caso, 80 euro nel secondo e 40 nel terzo. Meno bene nell'area di Vignola dove le vendite in occasione dei saldi sono scese del 20% come pure il valore dell'importo, assestandosi intorno ai 55 euro. Male il comprensorio ceramico – Sassuolo, Formigine, Maranello – che oltre ad un calo degli affari del 15%, la cifra spesa per i saldi si aggira intorno ai 44 euro: al di sotto cioè della media provinciale.
"Si giunge ormai ai saldi di fine stagione – dichiara FISMO-Confesercenti Modena – dopo mesi di vendite promozionali, sempre più diffuse e ravvicinate alle date di partenza. Senza contare che a depotenziarli contribuiscono anche le spese sostenute in occasione delle festività natalizie, la data di avvio già prima dell'epifania, alla pressione fiscale... elementi che condizionano la volontà oltre che la capacità di acquisto dei consumatori. Rimane poco meno di un mese ancora e con percentuali di sconto più elevate, con l'auspicio che possano rappresentare un po' più di ossigeno per le imprese modenesi del settore".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Sorretti dalla volontà di andare avanti. Lo hanno raccontato a Confesercenti: "Ce la mettiamo tutta; non ci accontenteremo di elemosine vogliamo il rimborso dei danni" -
Modena, 15 febbraio 2014 -
È ormai impresso nella mente come un ricordo indelebile: l'acqua che entra ovunque, che 'invade il lavoro' che raggiunge in taluni casi i due metri d'altezza. Devastando una vita di sacrifici. Lo sconforto e la disperazione dei primi momenti lasciano spazio alla voglia di reagire, di salvare tutto il possibile. Poco importa se tocca immergersi fino alla vita e oltre, o aiutarsi con gommoni di fortuna. Quel che ha prevalso in quegli attimi è stato pensare come ripartire. Dopo il nuovo disastro, che ha messo in ginocchio parte del territorio modenese: l'alluvione del 19-20 gennaio scorso. Lo raccontano quattro imprenditori, Confesercenti ha raccolto le loro storie, brevi forse ma destinate a rimanere.
"Aperti, anche il 19 gennaio come tutte le domeniche mattina – racconta Giancarlo Generini, un'edicola tabaccheria-cartoleria in centro a Bomporto – con qualche cliente in negozio. È giunta la notizia da Bastiglia, prima del cedimento dell'argine di Secchia, poi che sarebbe arrivata l'acqua anche da noi. Increduli, perché data la vicinanza abbiamo sempre temuto il Panaro. Sono bastate poche ore per vedere andare in fumo anni di lavoro, con l'acqua fino a 2,05 metri d'altezza, nel magazzino e 1,35 in negozio, per 5 giorni. Abbiamo salvato poco, il resto è andato perduto: i danni ammontano a 70 mila euro, anche di più se consideriamo lo stop lavorativo dei tre dipendenti che ho. Ci siamo rimboccati le maniche ripulendo e aprendo temporaneamente poco fuori il centro almeno l'attività di edicola. Di cosa ho bisogno? Di offrire un minimo di garanzia ai miei collaboratori, mica posso licenziarli. Occorrono l'indennizzo dei danni subiti enon poche briciole; una fiscalità di vantaggio, la rateizzazione i pagamenti... Rimane comunque molta amarezza per quanto è successo. Chi verrà adesso ad investire a Bomporto? Il rischio è che il paese si trasformi in un dormitorio. Chi aveva delle attività ed era in affitto, può decidere magari di andarsene altrove. La forza e la volontà da parte nostra non verranno mai a meno, ma occorrono anche risposte concrete a questo punto..."
Nelle immediate vicinanze dell'esercizio di Generini, c'è la lavanderia di Luca Zoboli, sempre nel cuore storico di Bomporto. "Siamo stati in grado di riaprire a tempo di record, appena una settimana dopo l'alluvione. Abbiamo lavorato quasi 8 ore di fila per recuperare tutti i capi all'interno dei locali dove l'acqua ha superato il metro e venti. Capi che ho portato nelle altre lavanderie che abbiamo in altri paesi e che sono stati lavati 3 e a volte 4 volte pur di eliminare il fango, quindi si è provveduto ad asciugare i muri, ma rimane quell'odore... Uno sforzo enorme insomma, ma siamo ripartiti. Restano 30mila euro danni. Una doppia beffa comunque per noi già costretti a fare i conti col terremoto causa il quale a tutt'oggi ho un capannone inagibile. Ci facciamo in quattro pur di riprendere a lavorare. Speriamo lo capiscano, come sarebbe utile ascoltassero le nostre esigenze di imprese alluvionate...".
Roberto Mandrioli ha una rivendita di ortofrutta a Bastiglia, aperta da un anno e, "Mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Orribile, ma la mia indole di incorreggibile ottimista mi ha permesso di non arrendermi, nemmeno di fronte all'alluvione. Ho appreso da mio figlio la mattina della rottura dell'argine e dell'acqua che avanzava. Non ho esitato un attimo a precipitarmi in negozio e cominciare a mettere in salvo tutto ciò che potevo. L'acqua una volta arrivata, in poco ha raggiunto il mezzo metro. Nei giorni successivi, una volta defluita grazie ai ragazzi della protezione civile sono riuscito a ripulire interamente il negozio. La frutta e la verdura messa in salvo l'ho distribuita gratuitamente a quanti si presentavano. Quindi ho ricontattato i fornitori e ho riaperto, con la soddisfazione di aver ritrovato i miei clienti e anche di nuovi. Non mi sono arreso e vado avanti".
"Se penso solo che ci avevano avvertito riguardo al fatto di qualche possibile problema a causa della rottura dell'argine del Secchia... - inizia così il ricordo di quei giorni di Gianluca Pelloni ristoratore e albergatore di Sorbara – Poi a partire più o meno dalle 18 di domenica 19 gennaio, l'acqua ha iniziato ad uscire dai tombini. Abbiamo tentato ad arginarla coi sacchetti di sabbia., ma è stato tutto inutile, perché in poco tempo me ne sono trovato 40 cm all'interno del locale. Sono saltati gli impianti elettrici, i frigoriferi, le lavastoviglie: un disastro. Ho cenato solo la sera a lume di candela, con i piedi immersi nell'acqua, triste, arrabbiato e amareggiato. Acqua ovunque fino al 22 di gennaio, con un silenzio la sera e un buio desolanti. Non volevo lasciare la struttura, la mia struttura, non me la sentivo. Una volta che l'acqua è defluita ha lascito dietro di se il fango e la voglia di chiudere tutto e non riaprire mai più. Perché continuare quando si hanno approssimativamente più di 50-60mila euro di danni? Quando già prima si doveva fare i conti con crisi e la diminuzione della clientela? Avevamo scelta? Ci siamo rimboccati le maniche, ripulendo tutto per giorni, anche se i segni sono rimasti e l'odore fatica ad andarsene, e abbiamo riaperto. Proviamo ad andare avanti, nonostante i pochissimi clienti, e dormendo poco la notte. Perché il ricordo è ancor vivo e i timori che possa riaccadere pure. Mentre la fiducia è quello che è. A partire da quella di ottenere il pieno risarcimento, non possiamo accontentarci di poche briciole, o di elemosine, abbiamo il diritto a vederci riconosciuto tutto il danno subito. Abbiamo urgente bisogno di finanziamenti a tasso agevolato in attesa che arrivino i rimborsi, come pure di una tregua fiscale".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Promossa da Confesercenti la rassegna durerà dal 17 febbraio al 3 aprile tra piatti tipici e rivisitazioni d'autore, sempre a costi contenuti. Anche premi per gli habitué -
Modena, 13 febbraio 2014 -
"Ma che menù strepitosi", "Ne abbiamo assaggiati diversi: favolosi", "Li proveremo il prima possibile"; e poi ancora: "Non vedo l'ora di gustare la proposta di... "Bella iniziativa, bravi!". Sono solo alcuni dei commenti raccolti sui social network in relazione alla passata edizione dei Giovedì Gastronomici la rassegna enogastronomica promossa da FIEPET-Confesercenti Modena. Il biglietto da visita forse più indicato per presentare quella del 2014, l'ottava. E anche quest'anno nella collaudata formula XL, extra large ulteriormente ampliata però: 28 giorni di durata complessiva, quasi due mesi per degustare le originali proposte e un premio per i frequentatori assidui.
A partire da lunedì 17 febbraio, fino al 3 aprile 2014, 24 noti ed affermati ristoranti della provincia – dalle colline, alla pianura, passando per il capoluogo e non solo – ogni lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera (chiusure per turno escluse) offriranno agli amanti della buona tavola, l'opportunità di degustare una serie di menù appositamente pensati per l'occasione. Un autentico viaggio nel gusto, che porta in tavola tradizione e creatività, fusi insieme ed espressione del perfetto connubio tra l'estro creativo degli chef e le eccellenze dei prodotti tipici modenesi quali: l'aceto balsamico tradizionale Dop e Igp, il lambrusco (Sorbara, Modena e Grasparossa), il parmigiano reggiano, il prosciutto di Modena Dop... apprezzati in tutto il mondo.
Tra le proposte: gli immancabili tortellini e passatelli in brodo, il fritto misto all'italiana, lo gnocco fritto, le crescentine e i filetti, cucinati secondo le usanze locali. Ma è pure ampia l'offerta di pietanze 'ripensate', la cui base rimane la tradizione: guanciale lardellato su purè di patate e ristretto di nocino, risotto con mirtilli e crema di ricotta del Cimone, tortino di patate di Montese con salsa al parmigiano e tartufo nero, gnocco fritto come dessert, passatello asciutto in vellutata di zucca gialla e flangè di culatello croccante, passatelli asciutti con pere Abate zucchine e ricotta salata, soufflé di mele con panna filato al caramello...mentre c'è pure chi ha previsto gustose alternative vegetariane, per chi ne farà richiesta.
Ampia anche la scelta dei ristoranti aderenti: dalle tipiche trattorie a quelli più rinomati e celebrati dalle guide. Tutti però accumunati da una caratteristica fondamentale: l'opportunità di offrire un menu degustazione completo, dall'antipasto al dolce, in molti casi bevande comprese, ad un costo ragionevole: da 23,00 a 35,00 euro. Un piccolo accorgimento che assume ulteriore valore in un periodo come quello attuale ma che, lo ricordiamo, ha accompagnato l'iniziativa fin dai suoi esordi. Sempre poi per consolidare il rapporto con la clientela è stata nuovamente istituita la fidelity card (da richiedere direttamente ai ristoratori aderenti) per premiare gli habitué della rassegna. Ad ogni ristorante visitato si potrà richiedere un timbro. Una volta raccolti il numero di timbri necessari, da un minimo di 4 ad un massimo di 10, si potrà richiedere il premio – set di calici, 1 kg di parmigiano reggiano, selezione di 6 bottiglie di lambrusco e pignoletto, aceto balsamico tradizionale da 12 e da 25 anni - presso la sede di Confesercenti (via Paolo Ferrari 79, Modena), entro il 16 maggio 2014.
"La scelta di riconfermare anche per questa, ottava, edizione dei Giovedì Gastronomici, il format di quella passata, è dettata dai riscontri positivi ottenuti - tiene a sottolineare Gianfranco Zinani, presidente di FIEPET-Confesercenti Modena – Segno indelebile della validità di questa formula, vincente, e volta ad agevolare i consumatori. Siamo riusciti a mantenere ampia l'offerta, acquisendo anche 4 nuovi locali, mentre abbiamo pensato, col fine di fidelizzare gli estimatori dell'iniziativa di re-introdurre un riconoscimento per tutti coloro che degusteranno più di un menù. Fiepet sosterrà sempre con vigore la tutela della qualità eno-gastronomica modenese e dei suoi consorzi che rappresentano il territorio, e tutti i partner e gli sponsor che avallano la professionalità della ristorazione modenese".
"Con questa iniziativa vogliamo confermare il nostro impegno e sostegno nei confronti del settore della ristorazione locale come pure per la valorizzazione di prodotti e cucina tipici modenesi - aggiunge Daniele Cavazza, responsabile delle politiche economiche e Coordinatore Area Turismo Confesercenti Modena - Anche in quest'occasione abbiamo voluto dare spazio a quegli operatori che hanno dovuto sostenere enormi sforzi per riaprire a seguito del sisma, come pure chi a chi si è trovato a dover fare i conti con le conseguenze dell'alluvione che ha recentemente colpito il territorio. Rimane dunque ampio il ventaglio delle proposte a costi accessibili a tutti anche dietro le sollecitazioni degli estimatori. Al fine di usufruire di una formula trasparente e conveniente il cui successo è incrementato nel corso degli anni".
Per rendere ancora più accessibile ed interattiva l'iniziativa, i "Giovedì Gastronomici" tornano sul Social Network per eccellenza: per tutta la durata della manifestazione infatti sarà attiva una pagina Facebook dedicata - http://www.facebook.com/pages/Gioved%C3%AC-Gastronomici-XL/325716174135098- per tenersi costantemente aggiornati. Ma sarà possibile scoprire le curiosità sui ristoranti aderenti, i menù e sui prodotti enogastronomici, anche sul nuovo sito appositamente dedicato, www.giovedigastronomicixl.com - on line a partire da oggi giovedì 13 febbraio 2014 – e accessibile direttamente da quello dell'Associazione, www.confesercentimodena.it.
I "Giovedì Gastronomici" sono promossi da Confesercenti in collaborazione con i principali Consorzi di tutela dei prodotti tipici del territorio modenese, a cui va anche quest'anno il particolare ringraziamento dell'Associazione. La loro presenza alla rassegna enogastronomica conferisce ulteriore garanzia di qualità dei prodotti alla base delle ricette proposte. L'iniziativa ha ricevuto inoltre il patrocinio della Provincia e del Comune di Modena nonché della Camera di Commercio. Sono preziosi sponsor: Caffè Cagliari, Chiarli, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Unipol Assicurazioni.
Anche in questa occasione è stata realizzata una pratica guida dell'iniziativa: un comodo libretto tascabile contenente tutti i riferimenti dei ristoranti, la descrizione dei menù offerti ed i relativi prezzi. Un pratico vademecum, in distribuzione gratuita presso tutte le sedi di Confesercenti Modena, i ristoranti e i punti informativi dei maggiori comuni della provincia. La lista dei ristoranti aderenti è inoltre scaricabile dal sito www.confesercentimodena.it.
In allegato la locandina scaricabile
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Modena, 12 febbraio 2014 -
"Determinata a fare la mia parte affinché siano ricreate le condizioni per fare impresa sul territorio; affinché i giovani che vogliono intraprendere abbiano l'adeguato sostegno", Queste le prime parole di Ilaria Lugli, da qualche giorno, neo Presidente di CNGI Modena, il Coordinamento dei Giovani Imprenditori di Confesercenti. 29enne, carpigiana, Ilaria è sub agente assicurativo. "Come lavoratrice autonoma e come imprenditrice – tiene a precisare - appartengo a quella numerosissima schiera di giovani italiani e modenesi che, per scelta o spesso per necessità, hanno deciso di lavorare in proprio impegnandosi a crearsi la propria opportunità".
"Purtroppo il clima economico continua a essere sfavorevole per le imprese in generale, ed in modo particolare, soprattutto per quelle condotte da giovani: le più vulnerabili – ha aggiunto Ilaria Lugli - Come confermano per altro i dati che UNIONCAMERE ha diffuso recentemente: nella nostra regione si è infatti registrata un'ulteriore contrazione di imprese giovanili nel 2013, di ben il 4,8%. Sebbene a Modena il calo sia stato più contenuto, hanno infatti cessato l'attività 146 imprese ( - 2,5%), il problema persiste ed è reale".
"Nel ruolo che mi è stato assegnato da Confesercenti, e cioè quello di rappresentare i giovani imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi, cercherò di offrire il mio contributo, in quella ricerca che mira a ricreare le condizioni affinché torni la voglia di fare impresa su di un territorio, oggi meno appetibile rispetto al passato. Confidando a tal proposito anche nella collaborazione e nel sostegno dei colleghi delle altre Associazioni imprenditoriali, coi quali auspico al più presto un incontro in sede che istituzionale", conclude Lugli.
Il CNGI Confesercenti, sorto nel 2008, ha come finalità quella di sostenere i giovani imprenditori favorendo la loro crescita professionale ed imprenditoriale, oltre che supportandoli gradualmente, dalla fase di avvio dell'impresa, fino al suo consolidamento.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Costituito un gruppo di imprenditori dell'area alluvionata, col fine di confrontarsi rapidamente e in modo continuativo riguardo le esigenze delle imprese colpite: "Vogliamo andare avanti, non siamo più disposti al silenzio ed esigiamo risposte in tempi rapidi" -
Modena, 7 febbraio 2014 -
"Fare in fretta, perché la situazione è gravissima!". E' quanto è emerso forte e chiaro, ieri sera a Bomporto, in occasione dell'incontro voluto da Rete Imprese Italia Modena – che raccoglie le Associazioni Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato - con gli imprenditori dei comuni alluvionati. Un grido rivolto alle istituzioni, soprattutto al governo. "In fretta, senza ripetere gli errori compiuti col sisma - hanno ribadito più volte – e che si intervenga affinché non accada mai più".
Esaurita la sala, e ben oltre il centinaio i presenti, imprenditori di tutte le categoria, dal commercio, al manifatturiero, dai servizi agli esercizi pubblici all'artigianato, non esitato in avvio di serata a manifestare il disappunto di chi a causa della situazione creatasi e malgrado la pronta reazione, si trova ancora oggi in forte difficoltà. "Crisi, sisma e ora l'alluvione: "Le imprese sono stremate"; "Non ci arrendiamo, riapriremo ed alcuni anche dopo mesi ma a che prezzo?"; e ancora: "Si fatica a percepire quello che stiamo vivendo che è di gravità estrema"; "Occorrono risposte certe per i danni che abbiamo subito"... e non sono e alcune delle riflessioni emerse nel corso ella serata.
Riflessioni che Rete Imprese ha fatto proprie, garantendo il massimo impegno "Ci siamo attivati immediatamente – ha esordito Massimo Silingardi il presidente di Confesercenti Modena, portavoce attuale di Rete Imprese Italia per il territorio – fornendo alle imprese sostegno ed informazioni utili ad affrontare il disastro. Ma soprattutto è nostra intenzione sostenere i bisogni e le esigenze degli imprenditori colpiti e di fronte alle istituzioni, Provincia, Regione e il Governo. C'è necessità urgente di risposte perché queste aziende si trovano a far ei conti con gli effetti combinati di crisi, sisma e adesso anche dell'alluvione devastante. Loro e noi non siamo più disposti ad ammettere omissioni e negligenze nella gestione dell'emergenza; e nemmeno di sottovalutazione della portata di questa ennesima catastrofe come del bisogno di risorse e attenzione che meritano imprese e territorio".
"E' imprescindibile, urgente e necessaria, per la zona colpita l'istituzione di una fiscalità di vantaggio – ha poi proseguito Giorgio Vecchi vice-presidente territoriale di Ascom-Confcommercio Fam Modena - Un regime cioè che per un congruo periodo di tempo consenta una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e con una progressione dell'incidenza delle imposte che consenta una ripartenza veloce. Misura indispensabile per l'area dell'alluvione, su cui ci confronteremo sia con la Regione che con i Parlamentari modenesi per concordare le misure più confacenti alle necessità delle imprese, a partire dalla sospensione del pagamento di imposte e contributi ben oltre il 31 luglio 2014, prevedendo al termine del periodo di sospensione, una rateizzazione di almeno 3 anni di quanto dovuto. E non mancheremmo di rivolgerci anche agli istituti bancari per ottenere condizione di credito agevolato. Mentre abbiamo già chiesto un incontro urgente con l'ABI e per la sospensione dei mutui in scadenza e senza che questo incida sul merito creditizio delle imprese ".
"Quindi sarà importante – ha sottolineato Erio Luigi Munari, presidente di Lapam-Confartigianato di Modena e Reggio Emilia - Comprendere le ragioni di quanto è successo e individuare eventuali responsabilità. Positiva quindi la costituzione di un comitato scientifico volto ad accertare le cause del cedimento dell'argine del Secchia; come pure l'inchiesta avviata dal Procuratore Zincani che se porterà all'apertura di un procedimento giudiziario verso i soggetti preposti al controllo ed alla manutenzione degli argini ci vedrà costituire Parte civile. Al fine di ottenere un giusto risarcimento dei danni materiali e morali cagionati alle imprese ed agli imprenditori. Il nodo idraulico modenese va messo in sicurezza al più presto in modo che simili catastrofi non si ripetano".
"Da parte nostra – ha poi concluso Umberto Venturi presidente di CNA Modena - ci sarà tutto l'impegno disponibile per non lasciare nulla di intentato e per ottenere risposte celeri. Continueremo a confrontarci in modo costante con Provincia e Regione come stiamo facendo e se sarà il caso intensificheremo gli incontri. Lo stesso varrà anche con quelli relativi ai parlamentari modenesi di tutti gli schieramenti dato che sulla questione vogliamo la massima attenzione. Mentre non mancheremo di sensibilizzare le nostre Associazioni nazionali sulla grave questione modenese già a partire dalla mobilitazione del 18 febbraio prossimo a Roma. infine cosa più importante intensificheremo il rapporto con le imprese colpite dall'alluvione in modo costante al fine di interpretare correttamente le loro necessità".
Proposito questo che ha già trovato forma nella serata di ieri. Al termine è stato infatti costituito ad opera di Rete Imprese Modena un gruppo di quattro imprenditori locali con l'obiettivo di: essere un punto di riferimento per tutti gli altri dell'area, e quello di avere un confronto veloce, costante e continuativo riguardo le esigenze e le necessità di tutte le imprese colpite.
(Fonte: RETE Imprese Italia)
L'Associazione: "Passi avanti nella prevenzione, ma il monitoraggio del territorio resta indispensabile, specie a ridosso degli orari più sensibili" -
Modena, 6 febbraio 2014 -
"Allibiti e sconcertati di fronte all'ennesimo furto messo a segno notte tempo. Doppiamente in questo caso, se consideriamo oltre alla razzia, anche l'ammontare dei danni che i malviventi hanno causato all'esercizio in questione. La nostra solidarietà e vicinanza all'esercente colpito. Ma riteniamo utile rilevare come la preoccupazione sta montando sempre di più tra gli operatori del commercio e tra tutti i piccoli imprenditori del distretto". Confesercenti Area di Sassuolo, tiene a sottolineare l'inquietudine che serpeggia tra i negozianti e non solo l'indomani del deplorevole episodio accaduto in città: la spaccata e la devastazione subita dal Bar Terminal, nei pressi della stazione dei treni, ad opera dei malviventi.
"Riconosciamo lo sforzo profuso dagli agenti delle forze dell'ordine in termini di prevenzione, intervento e repressione del crimine, come pure i risultati fino a qui raggiunti. Nell'auspicare quindi che gli autori del furto al bar siano assicurati alla, giustizia al più presto, continuiamo a ritenere fondamentale il monitoraggio del territorio, esteso all'arco dell'intera giornata, a maggior ragione però durante le ore notturne e a ridosso di quelli che sono gli orari più sensibili, quali quelli di apertura e chiusura degli esercizi commerciali", conclude Confesercenti.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Ci sono anche gli agenti di commercio tra coloro che, a causa della disastrosa alluvione che il 20 gennaio scorso ha colpito parte del territorio modenese, ha subito un duro contraccolpo anche dal punto di vista lavorativo -
Modena, 30 gennaio 2014 -
"Non solo si trovano in difficoltà chi – tiene a precisare Fiarc Modena il sindacato che rappresenta gli agenti di commercio - ha perso l'auto, il principale strumento di lavoro. Ma pure quelli che hanno subito danni agli immobili, abitazioni e uffici, ed in particolare chi ha dovuto sospendere temporaneamente il rapporto con i clienti fermando di fatto la propria attività".
"Ed è stato per questo che ci siamo già attivati presso Enasarco affinché l'ente di previdenza prenda atto della calamità che ha colpito territori già messi a dura prova dal sisma del 2012. Mostrando di conseguenza la propria vicinanza con un gesto concreto agli iscritti dell'ente, agenti attivi e pensionati, residenti nei comuni e nelle zone alluvionate. Il nostro auspicio è che l'Enasarco eroghi contributi straordinari, peraltro previsti dal Regolamento dell'ente, per fronteggiare almeno quelle situazioni di prima necessità così come è stato fatto in occasione del terremoto che ha flagellato l'area Nord della provincia".
"Pur trovando da parte dell'ente molto interesse e sensibilità per quanto successo, auspichiamo che il Consiglio di Amministrazione di Enasarco deliberi quanto prima a favore dei contributi necessari. FIARC consiglia intanto ad agenti di commercio e pensionati di categoria interessati, di compilare un elenco dettagliato e documentato con fotografie, dei beni danneggiati dall'alluvione".
Per ogni ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla segreteria sindacale di FIARC Modena, tel. 059 892635.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
I dati peggiori nel settore alimentare e nei pubblici esercizi; resta alto il monte ore di cassa integrazione. "Urge un cambiamento delle politiche economiche" -
Modena, 30 gennaio 2014 -
Ci lasciamo alle spalle un anno drammatico. Sul fronte dell'occupazione, nelle MPMI del commercio turismo e servizi, il crollo del numero degli occupati è senza precedenti. Secondo il monitoraggio condotto dal Centro Studi di Confesercenti Modena Osservatorio Lavoro, su oltre 1500 imprese del commercio, del turismo e dei servizi, l'occupazione ha segnato nel 2013 una flessione pari al -12,0% rispetto all'anno precedente. Un dato di per sé già grave a cui vanno aggiunti quelli della cassa integrazione che si mantengono ancora ai livelli elevati del 2012. L'Osservatorio di Confesercenti conferma quindi, come questa recessione, più di ogni altra, colpisca il lavoro nelle piccole imprese che operano unicamente sul mercato interno.
Vendita di generi alimentari E' il settore che più di ogni altro denota sofferenza sul dato occupazionale le cui micro e piccole imprese segnano un calo drammatico degli occupati: -21,2% nei dodici mesi del 2013 rispetto al 2012. percentuale a cui va sommato un aumento del 5% delle ore di cassa integrazione. Tutto ciò è innegabilmente determinato dal calo dei consumi che da diversi trimestri colpisce anche il settore alimentare ed in particolare le imprese operanti su piccole superfici che, lo ricordiamo, hanno una bassissima media di collaboratori per impresa: 1,2. In questa situazione la rinuncia al personale dipendente è l'estremo tentativo di sopravvivenza prima della chiusura definitiva.
Turismo e pubblici esercizi Anche le imprese del settore pubblici esercizi registrano una preoccupante caduta dell'occupazione. La diminuzione degli addetti nell'anno appena trascorso si attesta sul -19,4% se confrontata a quello precedente. In leggero aumento le ore di cassa integrazione: +3,2%. Nel settore inoltre si rileva particolarmente, che gli elementi di eccessiva burocratizzazione degli adempimenti introdotti dalla "Riforma Fornero" riferiti soprattutto al lavoro intermittente, fortemente presente in quest'ambito, non sono stati sufficientemente mitigati dal "Decreto Lavoro" approvato ad agosto. Questo motivo induce le imprese ad utilizzare con sempre maggior frequenza lo strumento del voucher, con il risultato che l'occupazione si spinge verso forme sempre meno stabili.
Settore extra alimentare Persiste il calo degli occupati anche nell'extra alimentare: -5,8% rispetto al 2012. Diminuiscono per contro le ore di cassa integrazione: -59,5% ma ciò è dovuto al fatto che le imprese, non intravedendo segnali di inversione di tendenza rispetto al continuo calo della domanda interna, sono ormai costrette a rinunciare gli ammortizzatori sociali in deroga e ricorrere alla diminuzione dei dipendenti.
Servizi di intermediazione Rispetto al quadro generale fortemente negativo questo settore contiene la perdita di occupati con una flessione che si limita a fine 2013 al -1,8%. È opportuno ricordare però che questa tipologia di imprese, a causa della profonda ristrutturazione della filiera commerciale, negli ultimi anni aveva già dovuto ridurre sensibilmente il personale dipendente. In analogia con il settore extra alimentare, e per le medesime cause, si segnala un marcato calo delle ore di cassa integrazione: -34.8%.
Commercio all'ingrosso
È l'unico comparto in cui al momento si registra ancora una certa stabilità occupazionale: +0,1% nel 2013 rispetto al 2012. Parallelamente si segnala però un significativo aumento delle ore di cassa integrazione con +49,4%, dato che evidenzia una prospettiva di peggioramento delle dinamiche occupazionali anche nelle imprese di questo settore.
"Da questo quadro emerge - evidenzia Confesercenti Modena – che la durata e la profondità della crisi necessitano in via prioritaria di un cambiamento delle politiche economiche, di una riduzione sostanziale del cuneo fiscale contributivo sul lavoro, di una diminuzione del carico fiscale su imprese e lavoratori. Condizioni necessarie per sostenere la domanda interna, motore principale di una possibile ripresa della nostra economia. Contestualmente chiediamo al Governo di emanare un decreto chiaro ed immediatamente applicabile per garantire gli ammortizzatori in deroga all'intero comparto delle MPMI, necessario per non peggiorare ulteriormente i già drammatici dati della disoccupazione. Inoltre riteniamo urgente un ulteriore revisione delle tipologie contrattuali, partendo da un quadro di parziale fallimento sia della Riforma Fornero del 2011 sia del "Decreto Lavoro" dell'agosto 2013, in quanto non hanno tenuto sufficientemente conto, nella definizione dei rapporti contrattuali, delle caratteristiche e delle esigenze delle MPMI, soprattutto in un comparto fondamentale come quello dei Pubblici Esercizi e del Turismo".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Lo chiede l'Associazione dato lo sblocco da parte di Provincia, Regione e Protezione Civile dei fondi utili ad intervenire sui versanti delle zone colpite
Modena, 29 gennaio 2014 -
Frane e Appennino: binomio tornato drammaticamente d'attualità in quest'inverno definito alquanto mite, col suo carico di disagi e pericolo per quanti abitano nelle zone soggette a smottamenti. Un problema che non lascia insensibile Confesercenti Pavullo: "Il rischio lo corre tutta la montagna, ma in particolare l'intero territorio comunale pavullese esposto ormai da tempo a questi fenomeni. La prevenzione e quindi la tutela di cittadini ed imprese a riguardo diventa indispensabile".
"Sono previsti in arrivo – evidenzia Paolo Lutti, presidente di Confesercenti Pavullo - i fondi utili al ripristino dei versanti del territorio comunale che nei mesi e negli anni scorsi sono stati oggetto di frane. Lo sblocco di tali somme da parte di Provincia, Regione e Protezione Civile, permetterà di programmare, a partire dai mesi primaverili importanti interventi di ripristino che oltre a garantire sicurezza al territorio, dovrebbero consentire il rientro nelle proprie sedi alle aziende ed alle famiglie che hanno dovuto abbandonare abitazioni e strutture produttive. E tali somme garantiranno anche lavoro per le aziende locali".
"Occorrerà però – prosegue Lutti – da parte degli enti preposti la garanzia di stanziamenti costanti per la tutela preventiva di emergenze e calamità; molti torrenti, utile ricordarlo, risultano infatti in diverse zone abbandonati e a rischio tenuta. I Comuni da soli faticano a fronteggiare queste determinate situazioni o quelle che potrebbero svilupparsi. Opportuno quindi l'aiuto non solo economico, ma anche progettuale per una programmazione ed un monitoraggio delle aree più a rischio. L'intera montagna soffre di tali carenze; in particolare Pavullo, il comune più grande della provincia per estensione ovviamente escludendo Modena città", conclude il presidente di Confesercenti Pavullo.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Rete Imprese: "Nonostante la proroga, promesse disattese. Penalizzati gli operatori: inaccettabile" -
Modena, 28 gennaio 2014 -
Si profila con ogni probabilità, un altro prolungamento dei lavori in piazza XX Settembre. "Nonostante l'impegno assunto dall'Amministrazione comunale nel 2013 – evidenzia Rete Imprese Italia Modena, che unisce Ascom Confcommercio Fam, Cna, Confesercenti e Lapam-Confartigianato – e cioè di sollecitare l'azienda incaricata dei lavori alla riconsegna della piazza in tempi congrui (l'ipotesi del 31 gennaio 2014 era stata considerata praticabile), pare di capire che si andrà ad inizio primavera, se non addirittura oltre".
"E' inutile rilevare che se ciò fosse confermato, si prospettano nuovi disagi per gli esercenti che si affacciano sulla piazza così come per i potenziali clienti. E il danno, sarebbe ulteriormente grave. Per questo riteniamo che, in un momento di pesanti criticità legate ai consumi come quello attuale, il rispetto degli impegni presi, e quindi dei tempi di ultimazione dei lavori avrebbe dovuto comportare un'attenzione particolare".
"Teniamo a ricordare inoltre che ai titolari degli esercizi su piazza XX Settembre, era stato promesso la fine dei lavori, entro le festività natalizie, prorogata poi un mese dopo per sopraggiunti e non evitabili impedimenti. Ora si prospetta un ulteriore proseguo, non ancora quantificato, ma certamente ben poco accettabile. Ragioni che ci inducono a sollecitare l'Amministrazione comunale a convocare urgentemente le Associazioni imprenditoriali per chiarire la situazione e valutare le eventuali forme di indennizzo che si intenderà accordare agli operatori della piazza danneggiati dai ritardi", conclude Rete Imprese.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia Modena)