Modena, 27 gennaio 2014 -
Casa Museo Enzo Ferrari: una chiusura, quella che interesserà la struttura da domani fino al 18 febbraio prossimo che genera 'fiducia e speranza'. "Come largamente atteso si prospetta quindi una rivoluzione nell'impostazione dell'offerta del MEF con l'ingresso della Ferrari nella gestione diretta del museo – afferma Confesercenti – L'augurio che facciamo è che le nuove iniziative determinino un incremento considerevole di visitatori; incremento fortemente connesso all'aspettativa di una solida crescita dal punto di vista turistico del nostro territorio".
"C'è da parte nostra, comunemente a quanti hanno a cuore il prestigioso museo cittadino, il desiderio dell'ulteriore affermazione della struttura di via Paolo Ferrari sia dal punto di vista nazionale che internazionali. Ma anche quello, di una maggiore affermazione del motorismo come prodotto turistico e quindi come driver di attrazione turistica. Elementi significativi, che potrebbero generare un tipo di ricaduta positiva anche per le altre eccellenze locali e a maggior ragione per tutto ciò che significa indotto turistico: dalle strutture ricettive, ai pubblici esercizi, al commercio più in generale".
"Anche alla luce di ciò quindi, ribadiamo il nostro auspicio che il nuovo gestore della Casa Museo Enzo Ferrari possa istaurare da subito un dialogo costruttivo con tutti gli enti di promozione turistica del territorio. Al fine di generare un solido rapporto collaborativo, proteso allo sviluppo reale del territorio", conclude Confesercenti Modena.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
La posizione di Anva-Confesercenti riguardo alla manifestazione che si tiene a Spilamberto ogni terza domenica del mese, annullata nel primo appuntamento dell'anno: "Se gli hobbisti sono in calo perchè non ridisegnare l'area espositiva. Col mercato settimanale è stato fatto, malgrado il parere contrario degli operatori ambulanti" -
Modena, 24 gennaio 2014 -
"Da parte nostra, nessuna opposizione al cosiddetto 'mercatino degli hobbisti'. Il Comune può tranquillamente mantenerlo. Diciamo solo che ora ci sono delle norme e vanno rispettate". Questa la posizione di Anva-Confesercenti, il sindacato degli operatori su area pubblica riguardo alla manifestazione che si tiene a Spilamberto ogni terza domenica del mese, annullata nel primo appuntamento dell'anno a causa di un certo numero di defezioni.
"Forse era da prevedere - continua l'Associazione – che qualcosa sarebbe cambiato con l'entrata in vigore della nuova normativa regionale che dal 1 gennaio 2014 regolamenta finalmente anche quel settore. Settore, utile ricordarlo, che ha significato per anni concorrenza sleale, oltre che abusivismo commerciale, nei confronti soprattutto degli operatori su area pubblica regolari. Tenuti, per svolgere la loro attività, a sottostare a Partitia Iva, autorizzazione amministrativa, iscrizione all'Inps, alla Camera di Commercio, etc... Fatichiamo dunque a capire dove sia il problema: chi desidera continuare ad esercitare l'hobbismo e quindi continuare a frequentare la piazza di Spilamberto, deve solamente regolarizzarsi, dato che la possibilità non manca. E regolarizzarsi prevede anche per gli hobbisti il pagamento delle imposte, dell'Iva, della contabilità... senza alcuna eccezione. Non possiamo dunque che spezzare una lancia a favore di questa legge regionale operativa da quest'anno. Anche per la ragione fondamentale, che è stata voluta e realizzata dalla Regione col chiaro obiettivo di mettere ordine ad un settore privo di regole da troppo tempo".
"Si prospetta il rischio di un calo degli hobbisti che abitualmente erano sulla piazza di Spilamberto la terza domenica del mese? L'iniziativa, pensiamo, si può fare ugualmente. È sufficiente ridisegnare l'area espositiva. Non capiamo quindi dove sia il problema, visto che per il mercato settimanale degli ambulanti è stata ridisegnata completamente l'area espositiva, creando non pochi disagi nonostante il parere contrario della stragrande maggioranza degli operatori su area pubblica e di tutte le Associazioni imprenditoriali".
"Fatichiamo a capire le modalità che hanno spinto l'Amministrazione comunale a promuovere una raccolta di firme a sostegno di un evento che rientra in un ambito finalmente e lo sottolineiamo, normato a dovere col fine di contrastare illegalità e abusivismo commerciale. E la regolarizzazione degli hobbisti, siamo convinti, non influisce sul numero dei visitatori domenicali o sull'attrattività, anzi pensiamo sia vero il contrario", conclude Anva-Confesercenti.
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Lavoro ridotto anche sul territorio del 50%, mentre si profilano nuovi disoccupati -
Modena, 21 gennaio 2014 -
E' amaro il bilancio che FAIB-Confesercenti Modena traccia sulle vendite di carburante nel periodo festivo appena trascorso. Tra il 23 dicembre 2013 e il 6 gennaio 2014, si è registrata una contrazione che riflette la linea di tendenza negativa dell'anno appena concluso. Nel 2013 i consumi di benzina sono diminuiti del 5,7%, quelli di gasolio del 4,7% rispetto al 2012.
"Dicembre e i primi giorni di gennaio – esordisce Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena, il sindacato dei gestori delle stazioni di servizio - confermano la tendenza al ribasso delle vendite, smentendo la tradizionale fase di recupero che in genere andava a migliorare la media annua, con un ulteriore sofferenza sulla rete carburanti. E le prospettive non appaiono incoraggianti". Dal 1° gennaio infatti è scattato l'aumento dell'imposta di consumo sugli oli lubrificanti (da 750 a 787,81euro per 1000 kg). Dal 1° marzo, invece, aumenteranno le accise su benzina e gasolio. "È l'effetto del rincaro deciso dal Decreto del Fare (DL 69/2013) – continua Giberti - e attuato con un provvedimento del Direttore Centrale dell'Agenzia Dogane-Monopoli del 24 dicembre scorso. Le accise sulla benzina passeranno da 728,40 a 730,80 euro per 1000 litri, mentre per il gasolio il prelievo salirà da 617,40 a 619,80 euro sempre per 1000 litri".
Notizie certamente non positive per consumatori e gestori della rete carburanti che stanno assistendo ad una continua contrazione degli erogati. "Peraltro – aggiunge il presidente di FAIB Modena - l'ennesimo ritocco dell'accisa è solo il primo degli aumenti previsti di imposizione fiscale sui carburanti che dovranno sopportare i cittadini". Nei prossimi tre anni infatti, sono programmati ben quattro incrementi. Nell'insieme, sulle spalle degli automobilisti ricadranno - fra il 2014 e il 2017 - maggiori imposte per 1,3 miliardi di euro: 1,07 di maggiori accise e 237 milioni dell'IVA relativa.
"Scenario che lascia intravedere un ulteriore calo dei consumi di carburanti, mettendo a dura prova i gestori degli impianti, già in forte difficoltà a causa dell'andamento negativo del mercato – continua Giberti - Mentre impianti chiusi o abbandonati cominciano a diventare la regola anche sul nostro territorio: quasi 15 quelli per i quali le compagnie hanno chiesto la sospensiva al Comune. Ma a rimetterci questa volta sarà anche lo Stato a furia di aumentare accise ed IVA. Stando ai numeri con l'IVA al 22% e con l'accisa su benzina e gasolio è probabile che i consumi continueranno a contrarsi. Ipotizzando nel 2014 un calo analogo a quello del 2013, l'incremento di accise e IVA non porterebbe ad un aumento di gettito, anzi ci sarebbe, a parità dei prezzi dei combustibili, una riduzione da 15.9 a 15.3 miliardi".
"Ma non è che uno dei problemi. Se la crisi ha inferto un duro colpo all'erogato, ad influire negativamente sugli incassi dei gestori hanno contribuito anche le politiche delle compagnie petrolifere orientate a regolare il mercato non proprio a favore delle piccole stazioni di servizio e il proliferare di pompe carburante ghost, di quelle della grande distribuzione, in crescita oltretutto, unione dei retisti etc. Fattori che messi insieme, al di là della ben poco leale concorrenza, si sono ripercossi sul lavoro: con una riduzione del servizio offerto alla clientela, per quello che riguarda Modena e il suo territorio del 50% e oltre, e quindi dello stipendio per chi ha dei dipendenti, arrivando nei casi più estremi a doverli lasciare a casa. Nuovi casi di disoccupazione che si creano dopo 20 a volte 30 anni di attività, fondata su fiducia e rispetto, per persone di oltre 50 anni, impossibilitate data la situazione attuale a ricollocarsi in nuovi posti di lavoro", conclude Giberti.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Presenti gli organi dirigenti dell'Associazione imprenditoriale modenese il Sindaco della città dei Pico Maino Benatti e il presidente del Consiglio regionale Palma Costi -
Modena, 16 gennaio 2014 -
"C'è necessità di ricreare condizioni di fiducia, finalizzate all'avvio di una nuova fase di crescita. Per un tessuto economico che, malgrado sisma e crisi, non si è arreso, ha resistito riprendendo il lavoro tra infinite difficoltà. Snellimento delle pratiche burocratiche, ricostruzione, acceso al credito, una proroga seria al rifinanziamento dei mutui: servono segnali forti e concreti a tal senso. C'è tanto da fare, ostacoli e problemi non mancano, ma non ci tireremo indietro. Siamo stati al fianco delle imprese nei momenti peggiori, lo siamo oggi, lo saremo sempre". Un inciso di rilievo quello di Mauro Bega direttore sindacale di Confesercenti Area Nord a coronamento dell'inaugurazione della nuova sede dell'Associazione imprenditoriale a Mirandola. Con lui anche il sindaco della città dei Pico Maino Benatti, il presidente del Consiglio Regionale Palma Costi, Roberto Bernaroli e Andrea Ratti rispettivamente presidente Confesercenti Area Nord e membro del consiglio di presidenza di Confesercenti Modena.
La nuova sede - in via Agnini sempre presso il direzionale La favorita con l'ingresso ora al civico 94 - sostituisce di fatto quella sita nel medesimo stabile. Va ricordato comunque che l'attività dell'Associazione non si è mai arrestata se non per pochi giorni immediatamente dopo il sisma. Confesercenti infatti per non far mancare il proprio sostegno e vicinanza, data la gravità del momento agli associati, aveva provveduto ad attivare un apposito punto di riferimento in due casette mobili così da poter continuare ad offrire i propri servizi di consulenza.
Dopo il taglio del nastro e il saluto alle autorità il presidente Bernaroli ha voluto ringraziare i dipendenti Confesercenti per l'incessante impegno profuso nei mesi successivi al sisma. L'intervento di Mauro Bega ha offerto poi qualche spunto di riflessione su post-sisma e ricostruzione. "Rimane indelebile il ricordo di quei drammatici giorni. Come del resto la reazione di fronte alla catastrofe, mostrata da cittadini ed imprese. Reazione che ha contribuito tra mille difficoltà, prima a salvaguardare e quindi a rimettere in moto quella rete importante e fondamentale costituita da tante micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, parte dell'ossatura portante dell'economia locale. Confesercenti non ha fatto mancare il proprio sostegno, come non mancherà di farlo oggi e in futuro. Sono innumerevoli e difficili le sfide imposte ogni giorno dal binomio composto da crisi e sisma. Le imprese stanno resistendo, ma a fatica dal momento in cui le richieste di sospensione e rateizzazione delle imposte o la realizzazione di una fiscalità di vantaggio portata avanti da Associazioni, Comuni e Regione, sono state dal Governo disattese o accolte solo in parte. Le difficoltà però non debbono frenare la possibilità per la città di Mirandola di recuperare quella centralità che l''ha sempre contraddistinta come polo attrattivo commerciale e dei servizi dell'intera Area nord, comuni e province limitrofe compresi".
"È il momento della ricostruzione – ha evidenziato Bega - del nostro tessuto economico, sociale e culturale. E Il commercio deve essere parte integrante di questo progetto come lo è del territorio. A tal senso riteniamo ci sia necessità di un'azione sinergica tra l'Amministrazione comunale, le Associazioni imprenditoriali e di tutti gli imprenditori per contribuire all'elaborazione di un progetto che sia innovativo e di rilancio. In particolare del centro storico, in grado di mettere insieme recupero degli immobili sostegno delle imprese presenti e delocalizzate, azioni mirate di promozione. Il nostro impegno in questa direzione non verrà a meno. Come del resto quello di continuare ad essere un punto di riferimento per le PMI di Mirandola".
"Il 2014 – ha sostenuto il Sindaco di Mirandola Maino Benatti - sarà un anno importante per la ricostruzione della nostra comunità ed abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Le Associazioni di categoria, in particolare, hanno dato prova di impegno nella fase di emergenza e nell'avvio della ricostruzione, a fianco dei cittadini e delle istituzioni. A Confesercenti va dato merito per il lavoro svolto e per la costanza nell'opera di ripresa, culminata con l'apertura di questa nuova sede. All'associazione rivolgo i più sentiti auguri per il tanto lavoro che resta ancora da fare per far tornare le nostre comunità come prima e, se possibile, ancora migliore"
Situazione imprese commercio, servizi, terziario comuni Area Nord colpiti dal sisma
Il momento dell'inaugurazione ha rappresentato per l'Associazione anche l'occasione per fare il punto relativamente alla situazione attuale in merito alle piccole e medie attività imprenditoriali del commercio come dei servizi, dei comuni della sola Area Nord lesionati dal sisma Su un totale di circa 1600 imprese attive, sono circa 270 quelle che permangono ancora in strutture temporanee per la difficoltà a rientrare nella loro sede o trovarne un'altra adeguata alle loro esigenze. Nello specifico, risultano ancora delocalizzate in media circa il 16% delle imprese. Riguardo invece alla situazione dei singoli comuni dell'Area Nord: a Mirandola risultano ancora in strutture mobili o d'emergenza il 16% delle attività; a Concordia e San Felice Sul Panaro, sono rispettivamente il 30%; a Cavezzo e a San Possidonio il 20%; mentre nei restanti Comuni – Finale Emilia, Medolla , San Prospero e Camposanto, variano da un 6% ad un 10%.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
"Ripensare attrattività del cuore storico recuperando strutture esistenti – ex-cinema Capitol, Supercinema 70, ed ex Pretura – accelerare realizzazione parcheggio interrato, progettare di trattenere funzioni ed uffici pubblici" -
Modena, 15 gennaio 2014 -
L'annuncio che Benetton cesserà l'attività in piazza Martiri è per Confesercenti Area di Carpi un ulteriore segnale di forte preoccupazione. "E' la dimostrazione – fa sapere l'Associazione - del dramma che sta vivendo il commercio negli ultimi anni con decine di migliaia di imprese che a livello nazionale hanno chiuso i battenti causa la crisi. Ma più in generale, è il dramma vissuto dal sistema paese con livelli occupazionali e capacità di spesa delle famiglie italiane retrocessi ai livelli degli anni '70. Il negozio Benetton ha costituito nell'ultimo decennio sicuramente un importante motivo d'attrattività per il centro carpigiano. Con la sua chiusura emerge con forza la situazione di sofferenza vissuta dal cuore storico rispetto alle grandi superfici di vendita collocate nelle periferie facilmente accessibili dal punto di vista viabilistico e dei parcheggi".
Per riportare il centro della città dei Pio al centro del commercio – prosegue Confesercenti - riteniamo sia necessario cominciare ad invertire quella tendenza che negli ultimi decenni ha portato a decentrare servizi e superfici commerciali nella periferia della città. L'Amministrazione comunale, questa, e la prossima soprattutto a questo punto, dovrebbe iniziare a riflettere seriamente riguardo le lusinghe degli oneri di urbanizzazione: per evitare consumi di nuovo territorio per scopi commerciali, la rete commerciale è satura, lo ricordiamo, ma anche quella residenziale; per iniziare ad arginare l'avanzare della desertificazione urbana del centro".
Il Comune, secondo l'Associazione imprenditoriale, dovrebbe adottare delle leve fiscali per cui risulti conveniente ristrutturare e riqualificare gli immobili esistenti, salvandoli dal degrado, piuttosto che realizzare nuove superfici. "Occorre favorire i cambi di destinazione d'uso in centro storico, riducendo gli oneri previsti per queste operazioni, in modo da attrarre nuove attività commerciali o di servizio. Basti pensare all'ex cinema Capitol e all'ex Supercinema 70, per i quali sarebbe opportuno ed indispensabile attivare tutti i meccanismi utili affinché entrambi venissero sottratti al degrado e destinati a funzioni attrattive per il centro".
"Per competere con i centri commerciali inoltre – aggiunge Confesercenti - il centro storico ha necessità di un'adeguata viabilità e dotazione di parcheggi. Per questo chiediamo con forza che si vada avanti con la realizzazione del parcheggio interrato nel piazzale della Meridiana (dietro le Poste), nei tempi più rapidi possibili. Un'opera fondamentale per agevolare e favorire la fruizione e la frequentazione del cuore cittadino e che, peraltro, con il sistema del project financing, verrebbe praticamente realizzata a costo zero da parte del comune. Infine, e concludiamo, vorremmo ricordare che il centro non può vivere solo in modo sporadico in occasione di eventi, ma anche quotidianamente. Cercare pertanto di trattenere in esso le funzioni e gli uffici pubblici sarebbe a nostro avviso molto importante. Un esempio? I locali della ex Pretura, prima di lasciarli al degrado, potrebbero essere ripensati e quindi utilizzati per ospitare uffici comunali: dando loro nuova vita ed offrendo così nuovi motivi di fruibilità".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Confesercenti: "Auspichiamo che nuove iniziative determinino aumento visitatori e che soprattutto contribuiscano alla crescita turistica del territorio" -
Modena, 15 gennaio 2014 -
Casa Museo Enzo Ferrari: un annuncio di chiusura che genera 'fiducia e speranza'. "Sembrerebbe quasi un ossimoro quello generato dalla notizia che il MEF chiuderà per tre settimane in vista di una profonda rivisitazione di mostre ed esposizioni. Come largamente atteso si prospetta quindi una rivoluzione nell'impostazione dell'offerta della nota struttura cittadina con l'ingresso della Ferrari nella gestione diretta del museo – afferma Confesercenti – L'augurio che facciamo è che le nuove iniziative determinino un incremento considerevole di visitatori; incremento fortemente connesso all'aspettativa di una solida crescita dal punto di vista turistico del nostro territorio".
"C'è da parte nostra, comunemente a quanti hanno a cuore il desiderio dell'ulteriore affermazione della struttura di via Paolo Ferrari sia dal punto di vista nazionale che internazionali. Ma anche quello, di una maggiore affermazione del motorismo come prodotto turistico e quindi come driver di attrazione turistica. Elementi significativi, che potrebbero generare un tipo di ricaduta positiva anche per le altre eccellenze locali e a maggior ragione per tutto ciò che significa indotto turistico: dalle strutture ricettive, ai pubblici esercizi, al commercio più in generale".
"Anche alla luce di ciò quindi, ribadiamo il nostro auspicio che il nuovo gestore della Casa Museo Enzo Ferrari possa instaurare da subito un dialogo costruttivo con tutti gli enti di promozione turistica del territorio. Al fine di generare un solido rapporto collaborativo, proteso allo sviluppo reale del territorio", conclude Confesercenti Modena.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Riflessioni dell'Associazione imprenditoriale dopo quanto avvenuto in centro -
Modena, 9 gennaio 2014 -
Piena solidarietà di Confesercenti Modena ai commercianti del cuore storico colpiti nottetempo. "Episodi deplorevoli da condannare – fa sapere l'Associazione - motivo però per qualche riflessione sul tema della sicurezza".
"È sempre più evidente che la sicurezza, unitamente ai problemi del lavoro e della disoccupazione in aumento, rappresenta una priorità per il nostro territorio. Furti e rapine, a danno di esercizi commerciali ed abitazioni stanno creando allarme sociale tra i cittadini, mentre non manca tra gli esercenti il diffondersi di timori e preoccupazioni già la momento di aprire la propria attività al mattino. Apprezziamo l'impegno profuso in termini di contrasto e prevenzione portato avanti fino ad oggi. Come pure la convocazione da parte del Prefetto, fissata per martedì 14 gennaio prossimo del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, di cui fanno parte anche le associazioni imprenditoriali. Sarà l'occasione per riflettere sulle azioni di contrasto più efficaci da mettere in campo al fine di arginare la proliferazione di tali episodi fin troppo frequenti in appartamenti e negozi".
"Ma sarà anche l'occasione – prosegue Confesercenti - per richiamare l'attenzione su organici e mezzi delle forze dell'ordine che operano sul territorio, sul loro stato di salute, sulla garanzia che siano in numero sufficiente e adeguati a prevenire e reprimere i fenomeni malavitosi - anche se per l'Associazione considerate le necessità del territorio gli organici risultano sottodimensionati - sull'effettiva o meno loro integrazione finalizzata a portare avanti azioni protese a recuperare efficienza e incisività. Se non avremo rassicurazioni a tal senso diventerà indispensabile chiedere ai parlamentari modenesi un impegno maggiore nei confronti del Governo e del Ministero dell'Interno finalizzato alla soluzione di questa situazione".
"La sicurezza, il lavoro, l'occupazione non sono però solo temi del Governo, o dei ministeri, quant'anche e soprattutto strettamente locali. Ragione che ci indurrà nei prossimi mesi a chiedere risposte a riguardo, anche ai candidati Sindaco alla città di Modena: argomenti su cui noi e prima ancora l'intero mondo imprenditoriale e i cittadini gradirebbero di sicuro risposte forti e non elusive", conclude Confesercenti
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Gioiellerie, abbigliamento ed elettrodomestici i settori in cui la flessione è stata più marcata. Tengono i prodotti alimentari della tradizione, mentre è stabile la vendita di giocattoli. In controtendenza, tablet, smartphone, libri, profumi e giochi di società -
Modena, 3 gennaio 2014 -
Acquisti natalizi 2013: è prevalso il segno meno alla fine tra gli operatori modenesi del commercio. L'incoraggiante andamento seppur stabile del primo momento, ha rallentato nel fine settimana e nei giorni che hanno preceduto il Natale. Col risultato, di un ulteriore contrazione rispetto lo scorso anno, il 2012, già segnato per altro dalla crisi. Questo quanto emerge dal bilancio tracciato dall'Osservatorio economico di Confesercenti Modena che ha monitorato gli affari di circa 200 attività, del commercio e pubblici esercizi dei principali centri del territorio. Un bilancio, in cui i risultati appaiono diversificati tra i singoli settori, ma pure all'interno del medesimo ambito. Anche se, a denotare con più frequenza la flessione sono quelli di maggiore influenza sugli acquisti.
10 i settori presi in esame - alimentare, giocattoli, libri, profumi, abbigliamento, elettronica di consumo, telefonia, elettrodomestici, gioiellerie bar e ristoranti – nel corso della rilevazione, mentre circa 200 sono state le imprese poste sotto la lente a partire dal 30 novembre scorso. Nel 50% dei casi è stato il calo degli affari a prevalere, mentre il 33% degli operatori ha segnalato una certa stabilità nelle vendite. Il restante 17% invece ha evidenziato un incremento del volume degli affari.
L'ANDAMENTO DEI SETTORI
Gioiellerie E' decisamente il settore più colpito dalla crisi e dal mutamento dei consumi soprattutto nel periodo natalizio. Tutte le imprese del campione hanno indicato stagnazioni degli affari più o meno consistenti. Le vendite infatti hanno interessato maggiormente i prodotti di prezzo unitario contenuto, come argento o alta bigiotteria; mentre oro e preziosi hanno segnato una forte contrazione
Abbigliamento E' il settore che più di tutti, dopo la gioielleria, ha marcato una diminuzione delle vendite rispetto al dicembre 2012. L'80% delle imprese denuncia una flessione di acquisti e clienti, a fronte di uno scarso 15% che invece registra stabilità sul Natale precedente e di un residuale 5% che marca un progresso nel volume d'affari. Sotto l'albero solo capi non problematici come maglie, camice e sciarpe. Molto meno i capi spalla. Risulta sempre più evidente la tendenza del consumatore a posticipare gli acquisti al periodo dei saldi.
Elettrodomestici Segno meno che prevale anche in quest'ambito. Il 70% delle imprese ha mostrato una diminuzione del giro d'affari ed il restante 30% ha registrato stabilità sul 2012. Tra i prodotti più venduti le Smart TV di nuova generazione e i piccoli elettrodomestici da casa e non. Segnano invece il passo lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie con la tendenza da parte del consumatore ad attendere qualche sconto.
Alimentare Anche tra i negozi di generi alimentari, l'andamento, rispetto ai volumi di vendita del 2012, risulta in contrazione per il 50% degli intervistati, stabile nel 40% dei casi ed in aumento nel restante 10%. Tra i prodotti più venduti, i tipici della nostra tradizione: tortellini, parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco e zampone. Non manca poi la richiesta per prodotti di tipo biologico in crescita; in calo vini pregiati, ceste e confezioni dono più consistenti e costosi.
Profumeria Settore in cui prevalgono le imprese che segnano stabilità sul 2012: 70%. Il 25% mostra una flessione degli affari, mentre il restante 5% segna un aumento. Ha predominato nel settore la ricerca di regali originali: ambite le novità assolute per quanto riguarda i prodotti per la cura del corpo e dei capelli, così pure quelle tra i profumi e le fragranze innovative. Poco richiesti e quindi in flessione quasi tutti i prodotti molto costosi.
Elettronica di consumo Stabilità delle vendite anche in questo settore per il 70%, con segnali di incremento per un 15%. Gettonatissimi smartphone e tablet; decisamente in contrazione le vendite di pc portatili e fotocamere digitali.
Libri Forse il vero regalo dell'ultimo minuto, come tutti gli anni il libro è stato tra i più graditi e preferiti. I volumi di vendita, sono risultati in linea con quelli del Natale passato con il 60% delle librerie monitorate che ha segnalato stabilità nei volumi e negli incassi; il 20% una lieve contrazione, mentre un altro 20% ha incrementato. Tra i più scelti volumi su Papa Francesco I, anche quelli di carattere umoristico.
Giocattoli Stabili gli affari anche nel settore dei giocattoli dove per la maggiore sono andati, quelli legati a cartoni animati o più pubblicizzati, scelti da genitori e nonni. Da segnalare un ritorno di un classico come il gioco di società, per altro molto ricercato. Quanto ai più costosi, quali case di bambole, castelli, etc., richieste in decisa diminuzione.
Ristoranti Suddivisione equa tra le realtà imprenditoriali di questo tipo che segnano aumento, stabilità o diminuzione rispetto al Natale 2012. Sostanzialmente stabili i pranzi e le cene tra familiari e amici nei giorni di festa, nonché le cene aziendali nel periodo pre-natalizio. Molto richiesti i piatti tipici della nostra tradizione, in calo la richiesta e quindi il consumo di vini pregiati.
"Anche il Natale 2013 risulta così contrassegnato dalla crisi e dal conseguente calo dei consumi – fa sapere Confesercenti - I modenesi non hanno rinunciato a fare regali, ma hanno diminuito considerevolmente il budget scegliendo articoli poco costosi. Non ha aiutato ad invertire la tendenza l'aumento del volumi dovuti all'e-commerce, anche perché questo canale sempre più è appannaggio dei grandi colossi mondiali del commercio elettronico. Per alcuni settori, abbigliamento in particolare l'auspicio è che molti acquisti siano stati posticipati al periodo di delle vendite di fine stagione".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Sabato 4 gennaio inizieranno i saldi di fine stagione. Fismo-Confesercenti Modena: "Sconti sostenuti da subito e buone opportunità, ma ambito da regolamentare: troppe promozioni durante l'anno". La liberalizzazione al momento ha portato benefici solo ad outlet e grande distribuzione -
Modena, 2 gennaio 2014 -
"L'auspicio e il desiderio di un'inversione di tendenza, protesa a ridare almeno un po' di ossigeno ad un settore come quello dell'abbigliamento rimangono. I prossimi saldi, si profilano infatti come i più convenienti dell'ultimo decennio. Gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti anche del 40% per recuperare un anno difficile, condizionato da crisi e bizzarrie del clima (un'estate in ritardo e troppo lunga), la cui a conseguenza immediata è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo". Questa la riflessione di Fismo Confesercenti Modena, il sindacato che rappresenta i rivenditori di abbigliamento e calzature, ad un giorno dall'avvio delle tradizionali vendite di fine stagione fissate per sabato 4 gennaio 2014.
Quanto alle previsioni, l'Associazione preferisce non sbilanciarsi. Con ogni probabilità qualche affare in più è destinato a farlo chi partirà con ribassi sostenuti, del 50% e oltre. Come pure i negozi di vendita di abbigliamento per bambini - è ormai consolidata la tendenza di acquistare capi e calzature in saldo, di una o due taglie maggiori per poi farle indossare ai figli la prossima stagione invernale – oltre a coloro che ormai oltre ad offrire capi di qualità elevata al giusto prezzo si sono specializzati anche nella vendita on line, come servizio aggiunto alla propria clientela.
E' ormai un dato di fatto tiene ad evidenziare Fismo Modena che nell'abbigliamento come altrove, i valori che vengono privilegiati sono la qualità delle materie prime, la sostenibilità delle loro produzioni, il giusto rapporto col prezzo praticato nel corso dell'anno, la professionalità dell'operatorie e la serietà. "Tutti valori aggiunti per la piccola distribuzione, ed elementi fondamentali di sopravvivenza. I saldi possono essere una boccata d'ossigeno per gli esercenti, come pure una buona occasione d'acquisto per i consumatori, solamente se attuati, negli ambiti e nel rispetto di regole certe e condivise, a garanzia degli uni e degli altri".
Regolamentazione da cui non si può più prescindere secondo Fismo: "Il settore vive una situazione, tra promozioni e svendite con oscillazioni di sconto dal 30% al 50%, di 'saldo' continuo, 12 mesi l'anno con un'attrattività sempre più in calo. Non è sentita più di tanto quindi dal consumatore l'attesa della data di partenza quando già in anticipo ha la possibilità di scegliere tra svariate promozioni e opportunità. Si evince per contro l'impellente necessità di: una regolamentazione di questo tipo di vendite, dato che la cosiddetta liberalizzazione ha portato al momento benefici solo a outlet e grande distribuzione, con le PMI del commercio costrette ad una corsa impari; come pure quella di ricreare un appeal vero dei saldi".
"Le vendite di fine stagione aiutano a sostenere sia i bilanci dei negozi che hanno risentito di una calo delle vendite, sia di quelle famiglie strette dalla crisi economica: per questo non vanno di certo deregolamentati, ma tutelati, a partire dall'istituzione di una data davvero unica per tutta Italia. Proseguire sulla via della liberalizzazione condurrebbe di fatto alla fine dell'effetto positivo del saldo, che resta un'importante opportunità per dare respiro ai commercianti gravati da una crisi che ha costretto numerosi negozi a chiudere i battenti. Secondo le stime dell'Osservatorio Confesercenti Italia – conclude Fismo Modena - il 2013 termina con la cessazione di oltre 11.900 imprese della distribuzione moda, quasi 1000 negozi chiusi ogni mese. Ci auguriamo che il 2014 porti finalmente la tanto attesa inversione di tendenza".
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Le riflessioni di Confesercenti sull' attratività del centro storico -
Modena, 2 gennaio 2014 -
Prematuro forse parlare di bilanci, anche se Confesercenti Terre dei Castelli, ritiene comunque opportuno focalizzare l'attenzione sul cuore storico di Vignola e la sua frequentabilità. "Il concepire un tipo di offerta innovativa, in questo caso la Bottega di Babbo Natale – fa sapere l'Associazione imprenditoriale – ha con ogni probabilità contribuito all'attrattività del centro e ad un incremento dei frequentatori. Restano però alcune criticità legate alla segnalazione delle attività a cui occorre porre rimedio. Tra cui anche la necessità potenziare l'illuminazione dei portici in cui si trovano gli esercizi".
Positiva e costruttiva quindi per Confesercenti la realizzazione del temporary shop 'La bottega di Babbo Natale'. Un'aggregazione di tipo commerciale che ha coinvolto diversi operatori del centro, facendo leva sull'innovazione, "L'esperienza scaturitasi oltre a infondere curiosità ha contribuito ad aggiungere valore al centro storico. Sperimentazione positiva quindi, sicuramente da riprendere e sviluppare ulteriormente, che ci sentiamo di appoggiare e supportare date le capacità di incrementare l'attrattività del salotto buono cittadino". L'apertura di questo innovativo punto vendita si è inserita nel progetto 'Incubatore', volto a sostenere la parte commerciale localizzata nel cuore della città della ciliegia, come pure il commercio di vicinato.
Ci sono anche alcune problematiche secondo l'Associazione emersi con maggiore evidenza nei giorni scorsi a cui occorre trovare soluzione, "Sempre per ragioni di vivibilità, ma anche e soprattutto di decoro". È questo il caso del posizionamento dei cavalletti pubblicitari delle varie attività commerciali, che in alcuni momenti hanno rischiato di creare più intralcio che utilità. "Sarebbe opportuna una collocazione maggiormente ordinata ed armonica, in grado di rendere effettivamente un servizio", chiarisce Confesercenti. "Come opportuno sarebbe l'elaborazione di un progetto finalizzato a rendere più efficace la segnalazione delle attività commerciali site lungo le vie laterali che oggi rischiano di essere penalizzate, in quanto meno visibili, dai frequentatori della centrale via Garibaldi. E da ultimo, ma non per minore importanza, riteniamo ci sia la necessità di un potenziamento dell'illuminazione sotto i portici del centro in cui si trovano i negozi: utile per gli operatori, per i clienti, utile soprattutto per questioni di sicurezza".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)